Ceglie in diretta |
Giugno 2005 |
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2005
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Caso
Ceglie, la Stanisci incontrerà il ministro Pisanu
Giovedì, 30 giugno
Il ministro dell'Interno Pisanu incontrerà la
senatrice Rosa Stanisci (centrosinistra) nei prossimi giorni. Vale a dire al
rientro da una missione all'estero. L'incontro è stato sollecitato dalla
Stanisci nel tentativo di sbloccare la situazione in cui versa il Comune di
Ceglie Messapica, finito in una grave empasse: non può designare i successori
dei consiglieri comunali dimessisi per assumere l'incarico di assessore. E non
potendo effettuare queste surroghe, poiché l'opposizione o fa mancare il numero
legale o vota contro, il Consiglio comunale eletto lo scorso aprile non può
insediarsi.
Empasse in cui, stando a quanto sostiene la sen.
Stanisci e che andrà a dire al ministro Pisanu, il sindaco di Ceglie Messapica
Pietro Federico è finito a causa del ritardo con cui è stata notificata la
circolare del ministro dell'Interno riguardante la convalida degli eletti.
«Circolare - afferma la Stanisci - che è arrivata al Comune di Ceglie il 16
maggio, quattro giorni dopo che il sindaco non poteva conoscere il contenuto
della circolare». È ovvio che ora bisognerà stabilire come mai quella circolare
è stata consegnata in ritardo (perché a quanto pare era stata emessa qualche
giorno prima del 16 maggio).
Perché non si tratta di un disguido da niente. Se il
ministro Pisanu non ci mette una pezza, si può arrivare allo scioglimento del
Consiglio comunale. Ed il danno alla collettività non è di poco conto. Certo,
per risolverlo basterebbe che le opposizione non frapponessero ostacoli.
«Afferma Rosa Stanisci: «Il problema è politico perché il governo e la
maggioranza parlamentare di centrodestra disattendono ad uno dei compiti
primari, cioè quello di emanare una norma necessaria a rimuovere gli ostacoli
che impediscono l'insediamento dei Consigli comunali». Ed aggiunge:
«Altrettanto politico è il diverso comportamento ed atteggiamento delle
opposizioni locali. Infatti, nei Comuni in cui l'opposizione è di
centrosinistra i Consigli comunali si insediano, com'è accaduto a San Vito,
dove il centrodestra ha vinto le elezioni e non ha trovato ostacoli da parte
dell'opposizione di centrosinistra dove ha mostrato grande senso di
responsabilità, per cui il Consiglio si è insediato. Al contrario di
Ceglie e di San Pietro, dove ha vinto il centrosinistra ma l'opposizione di
centrodestra erge un muro ed invoca interventi e diffide del prefetto perché
siano convocate le assise cittadine, mentre si attendono risposte risolutive da
parte del governo».
La parlamentare fa rilevare inoltre che «se il
centrodestra di Ceglie ritiene che si debba diffidare il sindaco di Ceglie,
sarebbe giusto che si diffidassero tutti i sindaci a cui vengono rivolte
richieste di convocazione di Consigli comunali e restano senza risposte; come è
accaduto a San Vito dei Normanni dove il centrosinistra da tempo ha chiesto la
convocazione del Consiglio, ma il sindaco non ha dato risposta». E conclude:
«Il decreto, stando a notizie di fonte ministeriale, sarà emanato tra qualche
mese. Nel frattempo cosa accadrà? Non è pensabile che la lacuna legislativa sia
scaricata sugli enti locali?».
L'opposizione
insorge, il sindaco Federico sollecita il prefetto Mercoledì,
29 giugno
I consiglieri comunali di centrodestra chiedono la convocazione del Consiglio comunale, ed il sindaco Pietro Federico chiede al prefetto Cesare Ferri come uscire
dall'empasse in cui si è venuto a trovare, per effetto di «una lacuna legislativa» (definita in questo modo dal sottosegretario all'Interno Michele Saponara) che impedisce la surroga dei consiglieri dimissionari. Atto che sino a pochi mesi fa avveniva con una semplice presa d'atto e che, invece, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, emessa il 3 febbraio scorso, tale surroga debba avvenire con delibera del Consiglio comunale.
A Ceglie Messapica, come in tanti altri Comuni dove si è rinnovato il Consiglio, per effetto delle dimissioni di consiglieri chiamati a ricoprire cariche assessorili, la maggioranza si è trovata di fronte allo scoglio dell'opposizione che fa mancare il numero legale o vota contro tale sostizione, e di fatto il Consiglio comunale non può insediarsi. Lo stesso Saionara, nel corso del question-time della Camera del 12 maggio scorso, dice
testualmente: «L'amministrazione dell'Interno ha precisato che tale comportamento deve ritenersi inammissibile in quanto, per consolidato orientamento dottrinale e giurisprudenziale, la deliberazione di surroga non può essere considerato atto saltuario, eventuale, ma necessario, dovuto, ciò chiarendo che l'obbligatorietà dell'atto e la sua natura vincolata (quanto alla determinazione del contenuto) lo sottrae a qualsiasi relazione con la discrezionalità amministrativa e con l'indirizzo politico della maggioranza espressa dall'assemblea consiliare».
Il sindaco Federico, dunque, si è rivolto al prefetto informandolo che non ha potuto convocare il Consiglio nei termini prescritti (entro venti giorni dalla richiesta dell'opposizione datata 7 giugno). «Infatti - scrive Federico - attendevo sviluppi e/o indicazioni operative per non rendere infruttuose le convocazioni del Consiglio». Indirla perché vada deserta è indubbiamente un costo che ricade sulla collettività. «In particolare - aggiunge Federico nella lettera al prefetto - attendevo la risposta formale del governo (preannunciata, ma non ancora pervenuta) alle diverse interpellanze parlamentari sull'anomalia venutasi a creare in seno al Consiglio comunale, per cui l'opposizione impedisce a cinque consiglieri della maggioranza di subentrare in sostituzione dei consigliere cessati dalla carica all'atto dell'accettazione della nomina di assessore; attendevo
risposta formale dal governo avanzata attraverso S. E. (il prefetto Ferri; n.d.r.), di un intervento legislativo urgente "ad hoc" o, in subordine, alla necessità di avere chiare indicazioni operative (al momento non ho avuto riscontro)». Quindi spiega che non è stato assistito tecnicamente dal segretario comunale, assente per motivi familiari, e che stava tentando «la via della risoluzione "politica" della questione interloquendo riservatamente con alcuni esponenti della controparte».
Ma il centrodestra (l'opposizione), che si è rivolto anch'esso al prefetto per sollecitare la convocazione del Consiglio comunale, afferma che «il sindaco e la coalizione di centrosinistra hanno di fatto portato Ceglie allo sbando amministrativo e politico». Insomma, non sembra che ci possa essere mediazione politica. Ed a questo punto non è più rinviabile un intervento da parte del Ministero, e di questo il prefetto deve farsi carico, che consenta di sbloccare una situazione che rischia di trascinarsi per mesi. Intanto, il sen. di An Pino Specchia ha presentato interpellanza parlamentare per conoscere quali inziative intenda assumere il ministro perché non è stato convocato il Consiglio richiesto dall'opposizione.
La
gelateria del bar del Corso nella hit del "Gambero Rosso" Mercoledì,
29 giugno Tra i circa 200 gelatieri segnalati dalla rivista «Il Gambero Rosso», da quest'anno, sarà presente anche il bar del Corso. Una segnalazione che, a testimonianza della qualità del gelato artigianale, ha riempito d'orgoglio il gestore del bar gelateria Raffaele Carriero. Infatti, nella rivista (ambito gelaterie) confluiscono, a seguito di ispezioni, i migliori indirizzi degli artigiani del gelato collocati il vertice del settore. Un riconoscimento che trova proprio a Ceglie Messapica, terra d'arte e di gastronomia, una cornice ideale. Numerosi sono, infatti, gli esercizi enogastronomici che nel corso degli anni si sono fatti apprezzare per la qualità del servizio e delle proposte culinarie. Un vero e proprio turismo gastronomico fattosi strada grazie ai ristoranti, pasticcerie, forni e gelaterie che da anni propongono le numerose specialità dei piatti tipici della cucina cegliese dai sapori prelibati e ricercati. Così, oggi accanto ai primi piatti, agli involtini di carne, al pane casereccio e ai dolci tipici cegliesi anche il gelato la fa da padrona facendosi conoscere in tutta Italia. Un modo, dunque, del tutto speciale per portare, anche attraverso il «Gambero Rosso», il nome di Ceglie Messapica fuori dai confini provinciali. Agata Scarafilo,
La Gazzetta del Mezzogiorno
Partono
le iniziative di "Estate ragazzi 2005" Mercoledì,
29 giugno
«Ricercando e rigiocando nelle "storie". Questo il tema principale del Centro estivo «Estate Ragazzi 2005», organizzato dall'assessorato alle Politiche sociali, in collaborazione con l'istituto di istruzione secondaria «Cataldo Agostinelli». La manifestazione ludico-formativa si svolgerà dal 4 al 22 luglio, presso la scuola elementare «G. Bosco». Protagonisti 130 bambini e ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 18 anni, seguiti da un gruppo di lavoro composto da 3 coordinatori e 8 animatori. Il tema verrà sviluppato in due percorsi fondamentali: un laboratorio musico-teatrale e un corso di clown-terapia. Il primo, riservato a ragazzi di età tra i 12 e i 14 anni, cercherà di sviluppare e promuovere, attraverso la «scoperta» dei suoni, un atteggiamento di ricerca-riciclo-ricerca-valutazione; il secondo tenterà di stimolare negli utenti lo sviluppo di linguaggi comunicativo-espressivi. Il corso di clown-terapia si articolerà in due fasi: la prima interesserà i bambinia i 6 e gli 11 anni di età, la seconda coinvolgerà i ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Questi ultimi, poi, parteciperanno ad una Campo Natura di due settimane a Torre Guaceto. Il Centro avrà un'«appendice» dal 24 al 25. Ideato e curato dall'associazione «Casarmonica», si terrà nel centro storico un laboratorio di manualità teso alla scoperta dei giochi tradizionali cegliesi (u' carrettone, u' mazzarule). Per l'occasione dovrebbe essere presente un ricercatore dell'Università di Lecce che ha realizzato una pubblicazione sulla portata educativa e culturale dei giochi tradizionali. Per informazioni, Ufficio politiche sociali: 0831
387204
(p. fag., La Gazzetta del Mezzogiorno)
L'opposizione
sollecita la convocazione del consiglio comunale Martedì,
28 giugno «Malgrado
9 Consiglieri Comunali della Casa delle Libertà, della Lista Magno e
degli Indipendenti di Centro abbiano richiesto in data 7 giugno la
convocazione del Consiglio Comunale che a norma di legge e di Statuto
doveva tenersi entro 20 giorni, il Sindaco di Ceglie Federico, così
bravo a parlare di legalità, ma evidentemente così restio ad
applicarla, non ha provveduto a tale convocazione in violazione dell'Art.
39 della Legge 267 del 2000 e dell'art. 23 dello Statuto Comunale»: i
consiglieri di opposizione contestano duramente il sindaco Pietro
Federico, e lo fanno con una nota inviata alla stampa. «Di
fronte a tale illegittimità - proseguono - e a una maggioranza incapace
di approvare entro il 30 giugno il conto consuntivo paralizzando di
fatto l'attività amministrativa del comune, i consiglieri della
minoranza hanno chiesto al Prefetto un intervento urgente per la
immediata convocazione del Consiglio Comunale», si legge ancora in una
nota diffusa dai consiglieri di Cdl, Lista Magno e indipendenti . «Ad
oggi il Sindaco non ha prestato giuramento, non ha presentato al
Consiglio Comunale, la sua Giunta che di fatto opera in maniera
clandestina, viola le leggi dello Stato non convocando il Consiglio
Comunale impedendo che Ceglie abbia un presidente dello stesso»,
concludono gli oppositori.
Domani
in piazza Plebiscito il comizio di Pietro Magno Sabato,
25 giugno La
"Lista Magno per Cegie" ha reso noto che domani, domenica 26
giugno, alle ore 20,30 in piazza Plebiscito, terrà un comizio
"sulla difficile situazione politico-amministrativa - è detto in
una nota - che interessa la città". Interverranno tra gli altri
consiglieri comunali il prof. Pietro Magno, candidato a sindaco
nelle consultazioni amministrative della primavera scorsa, e Ciro Argese.
L'autopsia
farà chiarezza sulla morte della donna di Martina Martedì,
21 giugno
Sarà l'autopsia a fare chiarezza sulle modalità della
morte di Comasia Granaldi, la 58enne commerciante martinese trovata priva di vita nella notte tra sabato e domenica nel bagno del suo appartamento, ubicato al secondo piano del civico 125/F di via Orazio
Flacco a Martina Franca.
Del delitto si è autoaccusato il 61enne Antonio Vitale, ex commerciante di Ceglie
Messapica dalla fine dello scorso anno di fatto domiciliato nell'abitazione della donna. Stando a quanto ricostruito dagli agenti del locale commissariato, guidati dal vicequestore aggiunto Antonio Capaldo, Vitale e la sua convivente hanno iniziato a litigare perché lei voleva andare a ballare, al termine di una settimana di lavoro (era proprietaria del noto panificio «La spiga d'oro») e lui - ex commerciante in attesa di pensione - invece non ne aveva voglia.
La discussione è degenerata. Lui ha colpito Comasia con uno schiaffo per costringerla a desistere, lei ha reagito con forza: è andata in cucina, ha afferrato un coltellaccio da cucina e lo ha colpito all'addome. Accecato dalla rabbia e dal dolore, Vitale - come ha poi raccontato ai poliziotti ed al pubblico ministero di turno Annamaria Fasano - ha inseguito la sua donna per casa, fino a bloccarla in bagno, dove Comasia aveva cercato rifugio. Le ha preso la testa, sbattendola varie volte contro il bordo della vasca. La donna è morta quasi subito. Antonio Vitale si è reso conto di quello che era accaduto ma, in stato confusionale, prima ha sollevato il cadavere della sua convivente, poi lo ha sistemato sul letto e dopo una manciata di lunghi, interminabili minuti - sarà l'autopsia, affidata al medico legale Marcello Chironi, a stabilire in giornata l'ora del decesso - ha chiamato il 113.
Sul posto è giunta una Volante del commissariato. Gli agenti si sono resi conto che il racconto dell'uomo era veritiero, allertando quindi il commissario ed il magistrato di turno. Antonio Vitale è stato condotto prima in ospedale, dove i medici hanno provveduto a medicargli la ferita all'addome, giudicandolo guaribile in una decina di giorni, e poi in commissariato Il medico legale Marcello Chironi effettuerà l'autopsia questa mattina a partire dalle 10 nell'ospedale di Martina Franca. L'esame autoptico dovrà chiarire diverse circostanze. Intanto come è morta la donna, se al termine di una colluttazione, se a causa dei colpi ricevuti alla testa, sbattuta contro la vasca da bagno. Bisognerà poi verificare se è vero che la vittima ha colpito l'uomo con una coltellata o se invece altro non è che una messa in scena per cercare di accreditare la tesi della legittima difesa o quantomeno della provocazione. Vitale - accusato di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi - stamane alle 9,30 comparirà dinanzi al gip Michele Ancona per l'udienza di convalida dell'arresto e non è escluso che colga l'occasione per fornire una versione più completa dell'accaduto.
(La Gazzetta del Mezzogiorno)
Cegliese
arrestato dopo fallita rapina in una banca di Pulsano
Lunedì, 20 giugno
Una rapina con una sparatoria tra carabinieri e rapinatori è avvenuta a Pulsano, a circa 20 chilometri
da Taranto. Secondo una ricostruzione dei carabinieri, la sparatoria è avvenuta quando una pattuglia dei militari ha intercettato la vettura dei rapinatori, che fuggivano dagli uffici
dell'agenzia Unicredit, portando via con se' circa 70.000 euro. Nel conflitto a fuoco, nessuno
è rimasto ferito. Uno dei rapinatori è stato bloccato dai militari, mentre i complici sono riusciti a fuggire.
Il rapinatore arrestato dai carabinieri dopo l'assalto all'agenzia Unicredit
è Rocco Francioso, di 28 anni, di Ceglie Messapica. Dopo la rapina c'è stato un intervento dei carabinieri che, per fermare i rapinatori, hanno sparato alcuni colpi di armi da fuoco. Francioso - a quanto si
è saputo - è imputato nel processo a carico di una banda di malviventi che nel luglio del
2000, dopo aver compiuto una rapina in banca a Francavilla Fontana, uccise in un conflitto a fuoco il maresciallo dei carabinieri Antonio Dimitri, di Manduria (Taranto). Per quell'assalto mortale a Francioso viene solo contestato - a quanto
è dato sapere - il concorso nella rapina.
Francioso era armato con un pistola giocattolo e aveva con se' oltre al bottino alcune radio
ricetrasmittenti per intercettare le frequenze delle forze dell'ordine. E' quanto hanno accertato i carabinieri che hanno anche trovato nella
disponibilità del rapinatore generi alimentari che dovevano essere utilizzati nelle ore immediatamente precedenti la preparazione del colpo, compiuto con la tecnica del
"buco".
L'assessore promuove i comunali e dispone un nuovo piano traffico
Lunedì, 20 giugno
«Da quando sono arrivato al Comune ho riscontrato la
massima collaborazione ed operatività da parte degli Uffici, l'Utc e il Comando
di Polizia Municipale, per cui vorrei sfatare il mito dell'"inadempienza" che
aleggia sul Comune». Domenico Lacala, 59 anni, diessino, è il nuovo assessore
alla Polizia Municipale, alle Politiche Territoriali e Comunitarie. Per lui è
la prima esperienza ammnistrativa. «E' un sogno che si avvera - dice - al quale
mi sto dedicamdo anima e corpo, nell'interesse della città».
Assessore, c'è una priorità sotto gli occhi di
tutti: le strade, veri e propri percorsi di guerra... «E' vero. Appena
insediatomi ho fatto personalmente una ricognizione per rendermi conto della
situazione: c'è da sistemare quasi il 100 % delle strade. La zona più critica è
la 167, per cui ho dato incarico all'Ufficio Tecnico di preparare un preventivo
di spesa, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 400 mila euro. Certo, la situazione
finanzaria è quella che è, ma non è esaustivo dire «non ci sono soldi», per cui
attiveremo tutti i canali possibili per trovare le risorse».
Lavori pubblici, viabilità, traffico, arredo
urbano, verde pubblico, politiche comunitarie : c'è un bel da fare...
«Certamente, ma non mi spaventa. Per quanto riguarda i Lavori Pubblici è
intenzione di questa amministrazione risolvere definitivamente il «problema»
Palazzetto dello Sport (nei giorni scorsi, viste le inadempienze, abbiamo
revocato l'incarico alla ditta Martucci) e recuperare le "incompiute" come la
casa degli anziani e il campo sportivo. Purtroppo queste sono scelte che vanno
prese a livello collegiale e non solo di giunta, per cui approffitto per fare
un appello alle opposizioni affinchè la smettano con l'ostruzionismo e
permettano l'insediamento del Consiglio Comunale nell'interesse della città.
Nel settore della viabilità, in collaborazione con il comandante dei Vigili
Urbani, Lorenzo Gianfreda, stiamo approntando alcune modifiche al piano
traffico: la novità più imminente riguarda una zona nevralgica della città,
largo don Minzoni e le vie attigue. Presto via Crispi, nel tratto che costeggia
la villa Centopini, diventerà senso unico in direzione viale Aldo Moro, per cui
chi proviene da via S.Aurelia, l'ex circonvalazione Sud-Est, per recarsi in
centro, dovrà deviare per via XX settembre oppure seguire la rotatoria e
procedere per via Putignano. Infine, siamo in contatto con una ditta di Perugia
per la creazione di parcheggi a pagamento a costo zero per il Comune (che
ricaverebbe solo una percentuale sugli incassi)».
(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta
del Mezzogiorno)
Surroghe, interrogazione al ministro Pisanu da Gaglione e Stanisci
Domenica, 19 giugno
Il problema delle surroghe dei consiglieri comunali
resta un problema vivo, soprattutto quando si tratta di avviare i lavori dei
Consigli comunali appena eletti. Sono vive le polemiche a San Pietro Vernotico
ed a Ceglie Messapica, cittadina nella quale, oggi alle 21 il sindaco Pietro
Federico terrà un comizio per spiegare alla cittadinanza l'empasse che si vive
in queste settimane. «La situazione venutasi a creare nei Consigli Comunali di
Ceglie Messapica e San Pietro Vernotico rinnovati nell'ultima tornata
elettorale desta non poche preoccupazioni» - dice una nota dei sen. Stanisci e
Gaglione, che hanno presentato una Interrogazione Parlamentare a risposta orale
al Ministro degli Interni, «chiedendo un intervento legislativo che sani
l'anomalia causata da una legge carente che non prevede la possibilità di
surroga immediata dei Consiglieri Comunali che vengono eletti a cariche
Assessorili.
La sen. Stanisci - si dice ancora - ha chiesto, con
una lettera, a tutti i senatori del centrosinistra, di firmare
l'interrogazione» che, in forma analoga, è stata presentata alla Camera dall'on.
Carbonella. Nell'interrogazione, i parlamentari parlano di «grave fenomeno
della paralisi operativa dei nuovi Consigli comunali a causa del blocco delle
surroghe dei consiglieri di maggioranza operato dai consiglieri di minoranza» e
ravvisandone la causa in «un difetto nella previsione legislativa vigente»,
chiedono «di sapere se il Ministro intenda adottare tutte le misure necessarie
a rimuovere gli ostacoli che impediscono il completo insediamento e la piena
funzionalità dei Consigli comunali, garantendo in tal modo il pieno rispetto
delle scelte operate dagli elettori».
Donna
uccisa dal convivente a Martina Franca, arrestato l'uomo
Domenica, 19 giugno
Una donna di 58 anni, Comasia Granaldi, di Martina Franca, è morta dopo essere
stata picchiata con violenza dal convivente, Antonio Vitale, di 61 anni. L'uomo
è stato arrestato da agenti del Commissariato di Polizia con l'accusa di
omicidio. A quanto si è appreso, la notte scorsa i due erano nella loro
abitazione, dove vivevano da soli, quando è cominciato un litigio. L'uomo
avrebbe picchiato la convivente con calci e pugni fino a quando la donna è
morta per trauma cranico. È stato lo stesso Vitale ad avvertire la Polizia. Gli
inquirenti devono accertare se Comasia Granaldi abbia battuto il capo cadendo
per terra mentre veniva percossa o se sia stato direttamente il convivente ad
ucciderla. Vitale è stato interrogato dal magistrato di turno Annamaria Fasano.
Rissa
fuori da un bar di Ceglie: un ferito, 4 arrestati, uno ricercato
Domenica, 19 giugno
Stando agli accertamenti svolti dai carabinieri della cittadina, i cinque, insieme almeno ad altrettanti coetanei, avrebbero aggredito e picchiato tre giovanotti di Cisternino che verso la mezzanotte erano entrati in questo bar-ritrovo, che si trova alla periferia Nord di Ceglie, per consumare una bevanda. Il motivo dell'aggressione non è emerso. I carabinieri ritengono che a far scoccare la scintilla possa essere stato l'apprezzamento che i tre potrebbero avere rivolto a qualche ragazza legata ad uno degli aggressori. Non è la prima volta che accade a Ceglie. Il 18 ottobre scorso un gruppo di giovani, in via San Rocco, distrusse la vettura a bordo della quale c'erano alcuni coetanei di Martina Franca. E li picchiarono. Avevano «infastidito» alcune ragazze, questa la loro colpa e la punizione fu un'aggressione selvaggia. Furono arrestati in quattro e denunciati altri sei. Il processo si celebrerà in ottobre. L'altra notte potrebbe essere accaduta la stessa cosa. Comunque sia, niente può giustificare quello che si è verificato. Come si diceva, l'avvicinamento tra picchiatori e picchiati è avvenuto nel bar. Su questo i carabinieri avrebbero acquisito testimonianze. L'aggressione sarebbe poi proseguita per strada, dinanzi al bar. Contro uno dei ragazzi di Cisternino, mentre stava già a terra intontito gli avrebbero scaraventato un ciclomotore. I carabinieri sono stati avvertiti, con una telefonata al 112 da una signora che abita in zona, di quanto avveniva ed una pattuglia ha raggiunto il luogo. Ma ormai tutto era in ordine. Nessun segno della colluttazione, tranne una certa animazione. La tappa successiva è stata il Pronto soccorso. E lì c'erano tre giovani che si stavano facendo medicare. Uno era particolarmente grave. Il medico gli aveva diagnosticato 25 giorni di guarigione e una grave ferita ad un occhio che probabilmente gli provocherà una diminuzione del visus. I tre hanno descritto i picchiatori. Facce note. Hanno mostrato una serie di foto e tra tutte hanno individuato i cinque. Quattro sono stati rintracciati e portati in caserma e sono stati identificati ai feriti. Il processo per direttissima è stato fissato per domani dinanzi alla 2ª Sezione monocratica. Rispondono di rissa e lesioni.
(La Gazzetta del
Mezzogiorno)
Domenica comizio del sindaco. An critica Federico e maggioranza Venerdì, 17 giugno Il sindaco Federico non ci sta a «far passare notizie false e tendenziose per la città», e così domenica sera alle 21, terrà un comizio in piazza Plebiscito per spiegare «come stanno realmente le cose». Intanto, arriva la dura replica del consigliere di An, Franco Nigro. «Indipendentemente dalla questione tecnico-giuridica, la quale a mio avviso esiste tutta ed è stata interpretata correttamente dalla CdL, ma che lascio discutere ai tanti giuristi in erba di questi giorni - afferma - non è possibile che la maggioranza continui a nascondere la verità politica e a scaricare sull'opposizione le conseguenze degli errori commessi. Piuttosto che minacciare e coprire di insulti l'opposizione, questo sindaco e quel che resta della maggioranza devono spiegare alla città i motivi reali del loro fallimento, consumato in un mese di trattative per distribuire poltrone per le "Politiche", ancor prima che il consiglio si insediasse. Credo che la gente abbia percepito la verità, ossia che la "maggioranza" aveva i numeri per superare qualsiasi problema in consiglio comunale; non è certo colpa dell'opposizione se i giochi di interesse ed i veti incrociati al suo interno hanno fatto perdere quell'unico pezzo che avrebbe consentito di superare senza problemi la prima seduta di Consiglio». «E allora cosa si pretende dall'opposizione?», si chiede Nigro. E poi: «Se consideriamo la votazione per la surroga dei consiglieri subentrati "un pretesto", allora qualcuno deve spiegare alla città come mai un consigliere regionale e altri avvezzi alla politica, dopo aver compreso (credo) il significato dell'oggetto in votazione ed aver votato consapevolmente, hanno cambiato idea, urlando con veemenza e violenza verbale che la surroga è atto dovuto e non va posta in votazione. Se il consigliere regionale e la sua maggioranza sapevano ed erano consapevoli che la surroga non andava votata, allora perché hanno votato? E stata una distrazione? Oppure la necessità di realizzare scenari politici diversi in Consiglio e nella città? Questo è il vero danno che la maggioranza sta perpretando ai danni della città. La responsabilità in politica è cosa ben diversa "dall'inciucio", l'unica soluzione che sembra sia stata perseguita da questa maggioranza per cercare "a posteriori" quel pezzo che manca per raggiungere i numeri in Consiglio Comunale».
(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta
del Mezzogiorno)
La "banda del buco" colpisce alle Poste di Carovigno Giovedì, 16 giugno Facendo ricorso alla tecnica del buco, alcuni ladri, questa mattina, sono riusciti a mettere a segno un colpo ai danni dell'ufficio postale di Carovigno. I malfattori, armati e con i volti coperti, sono riusciti a portare via la somma di 90mila euro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del luogo e della compagnia di Fasano ma dei malviventi nessuna traccia. Inutili anche i posti di blocco organizzati sul posto. I malviventi sono fuggiti a bordo di un auto di grossa cilindrata. A quanto pare il foro dal quale sono riusciti ad entrare i banditi sarebbe stato praticato nel corso della notte.
Si ribalta il trattore, un uomo di 51 anni muore in campagna Martedì, 14 giugno Un uomo di Ceglie Messapica, Gaetano Venerito di 51 anni, è morto nel pomeriggio di oggi dopo essere stato travolto dal trattore che si è ribaltato mentre stava facendo lavori di aratura nel proprio fondo. L'incidente è avvenuto in contrada Fedele Grande. È probabile che il mezzo si sia ribaltato dopo avere incontrato un forte dislivello del terreno. Al momento dell'incidente l'uomo era solo e il suo corpo è stato scoperto diverse ore dopo dai parenti che, non vendendolo tornare a casa, sono andati a cercarlo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.
Eletto due mesi fa, il sindaco di Ceglie "perde" 5 consiglieri Ma il caso non è politico: "Berlusconi emani un decreto" Martedì, 14 giugno A due mesi dalla elezione il sindaco di Ceglie Messapica, Pietro Federico, resta ancora ai blocchi di partenza della legislatura per via di un ostacolo tecnico-istituzionale che rischia di soffocare lui e la sua maggioranza: non ha potuto concludere la seduta del Consiglio comunale di insediamento, i suoi assessori sono in forse, i consiglieri che scalerebbero al posto di questi ultimi sono ancora congelati e persino la distribuzione numerica dell’assise comunale va adesso a favore dell’opposizione. Che da minoranza si troverebbe maggioranza. Tutto colpa di una surroga bloccata e di una circolare prefettizia che tiene al palo almeno 80 amministrazioni comunali in Italia, la nota del Vicinale n. 15900/Tu/00/64 del 6 maggio scorso recante oggetto “Richiesta parere convalida degli eletti”. Parere che attinge alla sentenza n. 29 del Consiglio di Stato del 3 febbraio 2005 in risposta ad un parere formulato dal sindaco di San Vito dei Normanni, sempre in provincia di Brindisi. Per risolvere l’”intrigo istituzionale” il sindaco di Ceglie Messapica, rappresentante del centrosinistra eletto con il 66% dei suffragi, si è rivolto direttamente a Palazzo Chigi chiedendo al presidente del Consiglio Berlusconi “un immediato decreto per consentire alle amministrazioni comunali democraticamente elette di poter esercitare il diritto-dovere di governo”. Ma perché a Ceglie Messapica (ma in provincia di Brindisi è anche il caso di San Pietro Vernotico) non si riesce e tenere un Consiglio comunale. E soprattutto come mai si è arrivati al testa-coda tecnico-politico? L’assise del Comune brindisino è formata da 20 consiglieri più il sindaco, eletta nella tornata amministrativa del 3 aprile e definita nel successivo ballottaggio del 17-18 aprile. Il 16 maggio il sindaco Pietro Federico nomina ufficialmente i 6 componenti della Giunta, delibera che fa decadere 5 consiglieri eletti ma non ancora insediati. Il 30 maggio è convocato dal sindaco il primo Consiglio comunale, che vede l’abbandono dell’aula dell’opposizione e di uno dei tre consiglieri “in pectore” della Margherita, dichiaratosi “indipendente”. L’assemblea è riconvocata per il 1° giugno e per l’equilibrio dei voti vengono proclamati in Consiglio comunale solo i 15 consiglieri mentre la surroga dei primi dei non eletti, che avrebbero dovuto sostituire gli assessori, non viene votata. Di fatto l’opposizione ha più numeri della maggioranza, situazione che potrebbe portare ad una mozione di sfiducia del sindaco e alla possibilità di un nuovo scioglimento del Consiglio comunale in Comune che negli ultimi quattro anni ha avuto la gestione commissariale per oltre due anni. “Oltre a investire il Governo chiederemo all’Anci l’inoltro di una richiesta di chiarimenti perché in Italia si stanno sovvertendo le volontà di quasi 80 amministrazioni comunali elette democraticamente dai cittadini, e queste sono amministrazioni tanto di centrosinistra quanto di centrodestra” ha affermato il capogruppo consiliare di Rifondazione comunista e consigliere regionale Pietro Mita. Anche lui “in pectore” come gli altri due capigruppo che stamattina, 14 giugno, hanno partecipato nel Municipio di Ceglie Messapica alla conferenza stampa del sindaco Federico, Pietro Mita per i Ds e Antonio Amico per la Margherita. Tutti, inoltre, hanno fatto appello al senso di responsabilità di tutti i consiglieri comunali eletti, di maggioranza e opposizione, affinché sia rispettato l’esito del voto e sia affermato un programma di sviluppo locale in questo territorio a lungo rinviato. "Ogni seduta del consiglio comunale - ha conteggiato il sindaco - costa 2mila euro, e questa città non può più premettersi di dilapidare le risorse pubbliche. In ogni caso se si dovesse tornare alle urne, l'anno prossimo e dopo dodici mesi di una nuova gestione commissariale, io certamente mi ricandiderò".
Esercitava senza titolo da medico omeopata, arrestato Lunedì, 13 giugno È agli arresti domiciliari da questa mattina un uomo di 55 anni di San Michele Salentino, Rocco Palmisano,che il 5 febbraio scorso era stato denunciato dai carabinieri del Nas per esercizio abusivo della professione di medico e truffa. Nell'inchiesta che lo riguarda sarebbero emerse responsabilità penali rilevanti che hanno portato all'emissione del provvedimento cautelare. Lo studio medico era stato già sottoposto a sequestro nelle fasi iniziali dell'inchiesta. L' uomo, un tecnico radiologo in servizio nell'ospedale di Ceglie Messapica, aveva aperto nel comune di San Michele Salentino uno studio medico nel quale esercitava l'attività di omeopata. L'inchiesta era stata avviata dopo che una donna, alla quale il falso medico aveva diagnosticato problemi cardiaci, aveva invece scoperto di essere sana. Secondo gli investigatori, abitualmente nel suo studio il falso medico faceva diagnosi e prescriveva terapie omeopatiche e da questa attività ricavava un consistente profitto. Secondo quanto accertato dagli investigatori, dopo essere stato denunciato l'uomo, Rocco Palmisano, avrebbe continuato in questi mesi ad esercitare abusivamente la professione di medico ricevendo pazienti nel suo studio. Palmisano, pur non essendo laureato, si qualificava come dottore in scienza della salute, indossava un camice bianco con la targhetta «ospedale di Ceglie Messapica» e utilizzava apparecchiature elettroniche formulando diagnosi e prescrivendo trattamenti. Per lo più il falso medico avrebbe convinto i pazienti di essere afflitti da malattie inesistenti. Palmisano è stato arrestato sulla base di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brindisi Alcide Maritati su richiesta del sostituto procuratore Milto De Nozza. Per la sua attività abusiva di omeopata e iridologo, secondo gli investigatori, Palmisano - che diceva di avere una laurea in scienza della salute conseguita ad Honolulu - avrebbe utilizzato anche le attrezzature dell' ospedale di Ceglie Messapica dove lavora come tecnico radiologo. Per aver utilizzato macchinari e strumenti dell' ospedale deve rispondere quindi anche di peculato. I carabinieri hanno accertato che Palmisano riceveva pazienti da almeno quattro anni e per ogni visita chiedeva un compenso che andava dai 75 ai cento euro. Le indagini sono state condotte da carabinieri del Nas di Taranto e del nucleo operativo di Brindisi.
Mercoledì la serata dedicata ai fumatori di sigaro Sabato, 11 giugno Uno degli uomini cubani più popolari al mondo e sicuramente una delle massime autorità mondiali in tema di produzione e degustazione di sigari, don Alejandro Robajna, sarà ospite, mercoledì prossimo, dell'Alto Salento Cygar Club, presso il relais «La Fontanina», tra Ceglie Messapica e San Vito dei Normanni. Serata-evento, quindi, per tutti i veri appassionati del lento fumo e in particolare della cultura habanos, che l'Alto Salento cygar club - fondato e presieduto da Nicola Pileggi - promuove nel Brindisino e all'estero, senza mai tralasciare il piacere di abbinare le migliori produzioni di sigari cubani alle tipicità enogastronomiche del territorio pugliese e salentino. L'ospite della serata, Alejandro Robaina (che sarà accompagnato dal nipote Hirochi) è certamente, dopo Ernesto Che Guevara, Fidel Castro e Compay Segundo, il personaggio cubano più noto nel mondo. Nato nel 1919 a Pinar del Rio - dove possiede una produzione di tabacco tra le più invidiate al mondo per qualità, essendo comunque una vegas fina de primiera (i francesi direbbero un premier o grand cru del tabacco) - don Alejandro Robaina è il produttore dell'80% delle fasce di tabacco esterne utilizzate dalle diverse case produttrici per confezionare i migliori sigari del mondo. A 85 anni suonati, don Alejiandro incarna visceralmente lo spirito cubano: ha avuto, tra le altre cose, il grande onore, dopo Zino Davidoff, di avere (per primo nella Cuba post rivoluzionaria) una sua marca con la sua effigie. Un uomo che è riuscito a diffondere i suoi prodotti come pochi, fino a diventare una leggenda vivente. Tutti i vip ed i politici del mondo che passano da Cuba vanno a fargli visita, da Sting ai fratelli Schumacher, da Salvatore Ferragamo a Mike Buongiorno, fino ai principi dell'Arabia Saudita ed a James Suckling, european director delle riviste «Wine Spectator» e «Cigar Aficionado». L'evento di mercoledì sera - in esclusiva per l'Italia meridionale - è organizzato dall'Alto Salento Cigar Club in collaborazione con società importatrice ufficiale di habanos «Diadema spa», che sarà presente alla serata col presidente Andrea Vincenzi e col direttore commerciale José Maria Lopez. Per la Cca (Cigar club association, ossia l'associazione nazionale dei Cygar club italiani) saranno presenti Paolo Trevisani, del Club Sigarando di Bologna, ed il presidente della Cca Milano Simone Scelsa ambedue componenti il direttivo nazionale del sodalizio. Robaina giungerà a «La Fontanina» reduce dalla serata di sabato 11 ad Iseo, presso il Club Calle de La Industria dove, alla presenza dell'Ambasciatore cubano in Italia, inaugurerà il suo mini tour di tre tappe in Italia.
Dopo il 15 don Alejandro sarà il 19 giugno a Cattolica per il «Cca day» dove, ogni anno, si riuniscono tutti gli appassionati ed i clubs d'Italia, per la consueta consegna dei premi: un appuntamento che l'anno scorso, ha Milano, ha assegnare il riconoscimento di uomo Cca dell'anno proprio al presidente di Alto Salento, Nicoal Pileggi, per il lavoro svolto col sodalizio da lui promosso. La serata di mercoledì - realizzata anche con la collaborazione di St. Dupont, De Giorgi liquori, Cartujano, Ron Cubay - si svolgerà nei giardini de «La Fontanina» e si articolerà in degustazioni e abbinamenti tra sigari, pietanze, vini e distillati, con l'aiuto anche di uno dei catador (sommelier di sigari) dell'Alto Salento Cigar Club, che fornirà suggerimenti e consigli ai tavoli dei fumatori presenti. Per l'occasione sarà distribuita una cartolina celebrativa dell'evento (realizzata dall'art director del club) dedicata a don Alejandro e un porta sigari realizzato per l'evento. Chiunque voglia conoscere maggiori dettagli sulla serata, potrà contattare il presidente dell'Alto Salento Cigar Club all'indirizzo telematico info@altosalentocigarclub.com o al numero 349 2269192; o ancora tramite il sito ufficiale
www.altosalentocigarclub.com ovvero rivolgersi presso le migliori tabaccherie di Puglia e Molise.
L'opposizione chiede la convocazione del Consiglio comunale Sabato, 11 giugno Le opposizioni in Consiglio comunale a Ceglie Messapica chiedono la convocazione del Consiglio comunale e partono con la mozione di sfiducia. Lista Magno, Casa della Libertà e Indipendenti di Centro hanno diffuso, a specificazione della loro richiesta una nota. «Le prime settimane di governo del centrosinistra nella nostra Ceglie - scrivono - hanno determinato la paralisi del Consiglio Comunale, una Giunta incapace di predisporre anche il più elementare atto amministrativo; è un quadro desolante la cui responsabilità è da ascrivere esclusivamente ad una coalizione di centrosinistra talmente offuscata dalla bramosia della spartizione delle poltrone da ignorare il rispetto delle leggi dello Stato». E aggiungono: «I Consiglieri della Lista Magno (Magno, Argese) della Casa della Libertà (Ciracì, Epifani, Santoro, Nigro, Saponaro), del Gruppo Indipendente di Centro (Casale, Palmisano) nel ribadire che ogni loro iniziativa è stata portata avanti nel rispetto delle leggi, dello Statuto e delle circolari del Ministero dell'Interno, oltre che del mandato ricevuto dagli elettori hanno richiesto la convocazione del Consiglio Comunale al fine di poter procedere agli adempimenti previsti, primo tra tutti la elezione del Presidente del Consiglio Comunale, ruolo istituzionale e di garanzia che deve essere sottratto per il bene della città alla logica spartitoria di un centrosinistra che intende ridurre tale incarico ad accattonaggio politico al fine di poter garantire prebende al voltagabbana di turno». La conclusione dei tre gruppi è: «Spiace constatare che il Sindaco venendo meno al suo ruolo di rappresentante di tutte le forze politiche presenti in Consiglio, come se non udisse, non vedesse e non parlasse, non ha avuto la sensibilità di riunire i gruppi consiliari, né dopo il vano viaggio della speranza dal Prefetto ha avuto il coraggio di dimostrare autonomia proponendo una qualsiasi soluzione».
Leader plus, cinque Comuni si incontrano per lo sviluppo Giovedì, 9 giugno Lo sviluppo rurale locale segue nuove direttrici attraverso il «Piano di sviluppo locale dell'Alto Salento», predisposto nell'ambito del programma comunitario «Leader». Si svolgerà oggi pomeriggio, con inizio alle ore 18, presso il comune di Ceglie Messapica, la presentazione del «Piano di sviluppo locale», in ambito rurale e sulla scia delle precedenti programmazioni europee dei «Leader». Sarà il sindaco di Ceglie, Pietro Federico e il presidente del «Gruppo d'Azione Locale», Cosimo Putignano, a presentare le strategie proposte dal Piano di sviluppo locale avente come tema generale «verso il Distretto turistico agro-ambientale» dell'area dei cinque Comuni Ostuni, Carovigno, Ceglie, S. Vito dei Normanni e San Michele Salentino facenti parte del «Gal Alto Salento». Nell'ambito della ripresa dell'attività del Gal quale agenzia di sviluppo rurale locale, avviata col precedente «Leader II», ora si cerca di perseguire l'obiettivo di dare continuità all'opera di valorizzazione delle risorse del territorio dell'«Alto Salento», integrandole fra loro e promuovendole sul mercato in maniera unitaria e coordinata, in una logica di «area sistema». La manifestazione, dopo l'introduzione del presidente, proseguirà con l'intervento del sindaco di Ceglie Pietro Federico. Il «piano di sviluppo» sarà illustrato dagli esperti della comunicazione Fabrizio De Castro e Stefania Taurino e da quelli del turismo rurale, Gianfranco Cataldi e Gianfranco Ciola. Il segretario dell'associazione: «Ceglie è?» (che raccoglie i più noti operatori turistici impegnati nella ristorazione), Francesco Nacci, nella qualità di ristoratore ed esperto di eno-gastronomia, si soffermerà sul tema «Gastronomia e prodotti tipici dell'Alto Salento». Il nuovo programma comunitario «Leader plus» è volto a valorizzare e migliorare il «sistema complesso» di offerta rappresentato dal territorio, dalle sue risorse naturali, storico-culturali e dalle produzioni tipiche. L'iniziativa comunitaria prevede che gli Stati membri promuovano una programmazione «dal basso» di azioni finalizzate a incentivare lo sviluppo delle zone rurali, caratterizzate da bassa densità di popolazione e minore diffusione dei servizi alla stessa, avvalendosi del cofinanziamento dell'Unione europea. I prossimi appuntamenti previsti negli altri Comuni facenti parte del «Gal-Alto Salento» per la pubblicizzazione del «Piano di sviluppo» saranno: il 16 giugno a San Vito dei Normanni e il 23 giugno ad Ostuni, a conclusione della presentazione a rotazione del piano del «Leader plus» nelle singole realtà dei 5 centri interessati.
"Salviamo il Calvario". Il comitato incontra il sindaco Federico Giovedì, 9 giugno Continua l'accorato appello del Comitato Pro Calvario che, nei giorni scorsi, ha tenuto un incontro con il sindaco Pietro Federico. Il Comitato, costituito nel dicembre 2004, ha preso a cuore le sorti del Calvario che necessita di urgenti opere di ristrutturazione. Un monumento in pietra viva, adiacente la villa comunale, costruito agli inizi dell'800 ed impreziosito da cinque affreschi raffiguranti le stazioni della «Via Crucis». Una bellissima struttura sacra, meta di pellegrinaggio durante la settimana santa, che versa in pessime condizioni. Infatti, a causa delle intemperie i dipinti sono stati quasi del tutto compromessi. Allo stato attuale, il Comitato ha già raccolto la somma di 7.000 euro (circa 500 offerte) a fronte di un lavoro che prevede un costo non inferiore ai 50mila euro. Tuttavia, il problema oltre che finanziario, è anche di competenze in quanto il monumento è di proprietà del Comune, pur essendo ubicato nell'area della chiesa Maria Immacolata - Opera Don Guanella. Dopo i primi scoraggiamenti, rassicurazioni sono giunte dal sindaco Federico. «Sarà cura dell'Amministrazione - dice Federico - recuperare il patrimonio storico della città ed in particolare i monumenti religiosi». Nonostante il problema di fondo sia finanziario, stando a quanto dichiarato, l'Amministrazione farà di tutto per reperire i fondi. Anche il Calvario, dunque, rientrerà nel programma di recupero dei beni architettonici di cui è ricco il territorio. Il Comitato, presieduto da Francesco Gallone, si augura che la questione possa essere al più presto discussa in Consiglio comunale. «Infatti, se si prolungheranno i tempi - dice Gallone - con il passare di un ulteriore inverno c'è il rischio che gli affreschi subiscano un danno irreparabile». Un danno artistico, dunque, che Ceglie non può rischiare di subire.
Sindaco e associazioni s'incontrano con i vertici dell'Arma Martedì, 7 giugno Vertice tra l'Amministrazione locale e l'Arma dei Carabinieri sul tema della prevenzione e della sicurezza sul territorio. Nei giorni scorsi, infatti, nell'ambito della serie incontri promossi dal sindaco di Ceglie, Pietro Federico, l'assessore alla Legalità e alla Sicurezza Rocco Argentiero - insieme alla senatrice Rosa Stanisci (Ds) ed ai rappresentanti dell'associazione antiracket Aciam, Domenico Maggi e Antonio Bellanova - ha incontrato il comandante provinciale dei Carabinieri, col. Eduardo Russo.
Nell'incontro è stata evidenziata l'esigenza, da parte della comunità cegliese, di tenere alta l'attenzione sul problema della sicurezza e del controllo del territorio, per evitare qualsiasi ritorno al lontano passato. E l'assessore ha ribadito la necessità di mantenere l'attuale organico presso la locale compagnia dell'Arma e, ove possibile, rafforzare l'attività della stessa. Il colonnello Russo, da parte sua, ha garantito il suo massimo impegno a sostegno dello sforzo che la città di Ceglie quotidianamente profonde attraverso l'azione delle istituzioni e delle associazioni, ribadendo la disponibilità del Comando provinciale e della Compagnia fasanese. Inoltre, in un precedente incontro col comandante dei Carabinieri di Fasano, Marco Pucciatti, l'Amministrazione aveva già evidenziato la volontà di rendere l'attuale caserma dell'Arma più funzionale, in attesa di una soluzione più consona alle esigenze militi. Nei prossimi giorni, infine, l'assessore Argentiero promuoverà un incontro per predisporre la campagna «Estate sicura».
Don Michele Pastore trova l'uomo nel suo libro di poesie Lunedì, 6 giugno È ancora l'uomo al centro dell'ultima fatica letteraria di Michele Pastore che continua a guardarsi in torno e a ricercare la vera umanità. Così, con «Le rondini volano alto», edito da Schena Editore, Michele Pastore fa sintesi poetica di un lungo andare: «Partire per un viaggio lontano in un mondo senza sentieri e senza frontiere». Un volo verso l'azzurro a simboleggiare un senso di libertà di un uomo che ha il coraggio di uscire dagli schemi rifiutando ogni ipocrisia. Una raccolta di poesie, accompagnate dall'introduzione curata da Pietro Magno, in cui i sentimenti trovano le parole per manifestare solitudine, rancori e speranze. Non mancano, come l'autore stesso dirà in «L'uomo ... il fallimento di Dio», emozioni e pietà, condanna e perdono. Leggendo le poesie emerge una grande carica emotiva di chi ricercando «il vero uomo» fa introspezione senza, tuttavia, smettere mai di guardarsi intorno. Ma, inevitabilmente il poeta, dall'animo gentile, si scontra con le contraddizioni della vita. Nel libro, ci si imbatte in temi toccanti dove il sogno e la realtà come «cielo e mare si confondono». Ed ancora una volta, il passato, come in «I santi dormivano ancora» si fa sentire nel ricordo di una sera dove «sui colli dell'antica Messapia scese la nebbia, densa e messaggera di silenzi profondi». Ma è la poesia la vera voce del suo animo: «Poesia sublime, armonia d'orchestra ... . Poesia dell'uomo che cerca il suo Dio». E', in fondo, l'umano sentire di una persona che trova in «La mia mamma parlava di Dio» quel Dio che la mamma invocava ogni giorno. La luce della speranza, tuttavia, è ancora grande in don Michele. Con «Cambronne» infatti «torna il sole ogni giorno a segnare dell'umana famiglia l'avventura e la storia». E così, come è nello stile di chi sa dare valore alle parole e agli stati d'animo, non manca di dare spazio ad altre voci. Infatti, la silloge termina passando la parola a Damiano Leo, Dario Leo e Serena Gasparro. Un uomo, una donna e un bambino che accompagnano, nel faticoso viaggio della vita, la voce dell'artista.
Torna a rispledere la ristrutturata chiesa di Sant'Anna Lunedì, 6 giugno La chiesa dedicata a S. Anna torna a risplendere. Presentati in un incontro svoltosi presso la sede comunale al quale erano presenti il sindaco Pietro Federico, il parroco di San Rocco, don Angelo Principalli, l'architetto Domenico Sasso, il maestro Uccio Biondi, e Agata Scarafilo i risultati dei lavori di consolidamento strutturale dell'antichissima chiesa dedicata alla madre della Madonna (se ne hanno tracce già nel 1100). Un merito ascrivibile totalmente al comitato «pro restauro» nato nel 1998, che ha saputo coinvolgere negli anni associazioni, istituzioni e singoli cittadini. Quarantamila euro i fondi raccolti (grazie anche alle iniziative promosse dalla Pro Loco, da «Ceglie è...», dalla compagnia teatrale «Nunzia Stoppa», dal «Bar del Corso») cui vanno a sommarsi i ventimila concessi, in prima battuta, dalla Conferenza episcopale italiana. «Il quadro fessurativo era preoccupante e faceva pensare ad un collasso imminente - ha spiegato l'archietto Sasso, che ha curato i lavori -. Abbiamo provveduto subito ad un intervento di consolidamento della struttura muraria e delle volte e successivamente al rifacimento dell'impianto elettrico. Dopo questa fase, dovremmo passare ora a quella del recupero dei dipinti e degli affreschi». Nel progetto è stato coinvolto il maestro Biondi, che - «a titolo gratuito e con serietà ed entusiasmo» - ha realizzato una litografia che sarà riprodotta su lastra di marmo e andrà ad ornare la nuova pavimentazione, «il boccio». «Ho cercato di realizzare un'opera che possa essere riportata su lastra pavimentale e possa diventare il micro luogo del calpestìo popolare - ha detto Biondi -. Non mi interessava fare un lavoro di tipo agiografico. Ho pensato invece al miracolo : la nascita di Maria, madre di Gesù, il più bel fiore dell'umanità. Di qui, una colomba bianca e delle mani che si cercano sul grembo materno, reggendo i petali aperti di un giglio bianco». Il comitato ha quindi lanciato nuovamente un appello affinchè «si possa continuare nel lavoro di recupero di quel piccolo gioiello di storia e architettura che è S.Anna». Appello raccolto dal Comune, «il quale - hanno detto il sindaco Federico e l'assessore al Bilancio Nicola Trinchera -, pur nelle ristrettezze economiche in cui si trova, si impegna a donare al comitato mille e trecento euro». (Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Basket, Piero Labate nuovo coach della Stamplast Ceglie Lunedì, 6 giugno È Piero Labate il nuovo coach della Stamplast Ceglie, la cui formazione disputerà il campionato di C1 di pallacanestro maschile. Labate prende il posto di Cosimo Romano, al quale i dirigenti della società cegliese hanno rivolto il loro grazie per le vittorie conquistate, per il lavoro svolto e per l'impegno profuso da serio professionista. A Romano, il presidente Mario La Neve, ha augurato le migliori fortune nel prosieguo della sua attività. Piero Labate, il mai discusso capitano della Pallacanestro Brindisi, è un nome fin troppo noto nel mondo della pallacanestro nazionale. Ha appena terminato di guidare il Potenza nel playoff promozione per la B1. Le sue squadre hanno sempre messo in mostra una pallacanestro vivace, veloce, improntata sullo spirito di sacrificio da parte di tutti i suoi giocatori. Poichè è questo il suo «credo», lo infonderà anche nei giocatori della Stamplast che si appresta a disputare il suo secondo campionato di C1. nella speranza che possa disporre di un palazzetto.
Ici, il commissario aumenta la tassa a Ceglie: vicini al record Clicca qui per il calcolo fai da te Sabato, 4 giugno Ci avviciniamo all'estate e l'inizio della stagione più calda porta sempre con se il periodo della resa dei conti con il fisco, sia questo centrale che locale: dichiarazione dei redditi e preparazione dei bollettini per l'Ici, l'imposta comunale sugli immobili, diventano in questi giorni lo spauracchio degli italiani. I cittadini cegliesi sono purtroppo tra i più tartassati dall'imposta sulle case e sui terreni: da quest'anno lo sono un po' di più perchè nel marzo scorso il commissario prefettizio Minerva ha decido di ritoccare al rialzo le aliquote. Da quest'anno l'indice passa dal al 6,5 per mille al 6,75 per l'abitazione principale, mentre sarà il massimo previsto dalla legge, ovvero il 7 per mille, per tutti gli altri immobili secondari. Ristrettezze finanziarie e i numeri in rosso del bilancio pubblico sono le motivazioni addotte. A questi balzelli poi bisogna aggiungere l'introduzione dell'addizionale Irpef che per Ceglie Messapica è pari allo 0,20. Per aiutare i cegliesi, sia i residenti in città che gli altri fuori, abbiamo elaborato un piccolo programma, in realtà un foglio elettronico operativo con il diffusissimo Excel, in grado di calcolare in automatismo la quota Ici da versare tra il 1 e 30 giugno e la seconda rata a saldo da versare a dicembre. L'elaborato oltre a considerare l'aliquota al 6,75 per mille tiene conto della detrazione della prima casa stabilita a Ceglie a 103,29 €, condizioni tra le più diffuse. Per i casi particolari è necessario personalizzare il calcolo, verificandolo ad ogni singola voce, secondo quanto disposto dal deliberato dell'amministrazione comunale pubblicato nel sito dell'Idea.
Speciale Ici
Consigli bloccati a Ceglie e S. Pietro, il prefetto chiama Roma Sabato, 4 giugno Il sindaco di Ceglie Messapica, Pietro Federico, e di San Pietro Vernotico, Giampietro Rollo, si sono incontrati ieri con il prefetto di Brindisi, Cesare Ferri, per porre la questione dell'empasse dei Consigli comunali neo eletti, ma poi bloccatisi sulla surroga dei consiglieri comunali che sono stati nominati assessori. La legge e una nota esplicativa emanata dal ministero dell’Interno allo stato non garantiscono la surroga dei consiglieri dimissionari che sono stati nominati assessori in modo automatico. In questa situazione può accadere che le opposizioni si ritrovino a essere maggioranza in Consiglio e ad avere quindi i numeri necessari per bloccare la surroga. Il prefetto Ferri ha spiegato che effettivamente si è creata una situazione di difficile soluzione. Al fine di risolvere il problema è stato posto un quesito al Consiglio di Stato. Nel passaggio formale a San Pietro tra surroga e verifica delle compatibilità dei subentranti la coalizione di maggioranza di centro sinistra (Ds, Margherita, Sdi e Legalità e trasparenza), infatti, è rimasta con 6 consiglieri comunali aventi diritto al voto. Da parte sua l'opposizione di centro destra (Forza Italia, Alleanza nazionale e civica "Per Rizzo sindaco") ha sollevato il caso di una presunta incompatibilità, votando contro la delibera. Nella seduta consiliare di mercoledì, 1 giugno, invece il centro destra non si è presentato ed il presidente del consiglio comunale facente funzioni, il consigliere più anziano, Fabrizio Carella, ha così dovuto prendere atto che la seduta è andata deserta. «Non so come la situazione potrà formalmente essere sbloccata. Vedremo cosa deciderà nel merito il Prefetto. Anche se si rischia lo scioglimento del consiglio comunale-spiega il sindaco Rollo- non sono disposto ad andare oltre l'appello al senso di responsabilità istituzionale verso l'opposizione, che in campagna elettorale, come tutti sanno, si è a sua volta appellata alla "San Pietro, un bene comune". Gli elettori hanno sancito il nostro diritto a governare la città. Se questo esercizio ci verrà impedito non mi resta che andare in piazza e spiegare come sono andate le cose. A cominciare da quegli appelli che ho singolarmente rivolto ai vari consiglieri comunali». A Ceglie Messapica al momento della votazione della surroga dei 5 consiglieri che sono stati nominati assessori la delibera è stata bloccata: 6 consiglieri di maggioranza e il sindaco hanno votato per la surroga; 7 consiglieri di opposizione hanno votato contro; 2, sempre di opposizione, si sono astenuti. Il sindaco Federico prima di recarsi dal prefetto aveva detto: «Non è concepibile che si possa consentire questo atteggiamento ostruzionistico. Si tratta di una situazione insostenibile».
In cantiere la festa di Sant'Antonio: si terrà dall'11 al 13 giugno Venerdì, 3 giugno Giugno a Ceglie, ossia la festa di Sant'Antonio. La città si appresta a festeggiare solennemente il proprio Patrono, con un ricco programma religioso e civile, allestito dalla parrocchia Santa Maria Assunta e dal comitato «S. Antonio». Questo il programma religioso: dal 1 al 7 giugno, alle 19,00, Tredicina in onore di Santo Patrono. Oggi, 2 giugno, presiederà la comunità di don. Guanella, domani la comunità dei Padri Passionisti, il 6 la comunità di S. Rocco, il 7 quella di San Lorenzo. Il 10, alle 19, celebrazione del Sacramento dell'unzione degli infermi; il 13, festa solenne, Pontificale presieduto da monsignor Pietro Maria Fragnelli, al mattino; nel pomeriggio Santa Messa e processione per le principali vie della città. Il programma civile sarà all'insegna della musica e vedrà esibirsi ben 4 bande, sotto la tradizionale cassarmonica, in piazza Plebiscito. L'11 giugno, Milk and coffee show in concerto; il 12, concerto bandistico «Città di Ceglie Messapica» (diretto dal maestro Lacorte) e Grande banda di Ceglie messapica «A. Amico» (diretta dal maestro Bagnato). Il 13, Gran concerto musicale municipale «Città di Bracigliano» (con il maestro Eletto) e Gran concerto bandistico «Città di Giovinazzo» (diretto dal maestro De Michele). In serata, in contrada Turco-Camarda, fuochi pirotecnici a cura della ditta «Schiattarella». La festa avrà un'appendice il 19 giugno, con il V Trofeo «S. Antonio», gara ciclistica di medio e gran fondo. (P.Fag.)
Consiglio comunale: lite per una delibera, si va dal prefetto Giovedì, 2 giugno Ceglie come San Pietro Vernotico. Sarà il Prefetto - stando alle dichiarazioni del sindaco - a fare in modo che il Consiglio Comunale entri pienamente nell'esercizio delle sue funzioni. Anche la seduta di ieri infatti, si è conclusa in un nulla di fatto, ritardando ulteriormente l'insediamento dell'assise. Il motivo, il dubbio sulla legittimità della delibera riguardante il punto 2 dell'ordine del giorno, vale a dire la sostituzione dei consiglieri decaduti per effetto della nomina degli assessori con i primi e i secondi dei non eletti nelle liste della maggioranza. L'ordine del giorno è stato messo ai voti dal consigliere più anziano, Argese: la maggioranza ha votato a favore, Fi, Udc e An ha votato contro, la lista Magno si è astenuta. La discussione si è incartata sull'impostazione dell'odg e sul significato del termine «delibera». «C'è bisogno della votazione e si può tranquillamente andare avanti con 15 consiglieri, perchè il plenum come dice la legge c'è» ha detto Ciracì (Fi). Il segretario è intervenuto spiegando che «non c'è bisogno della votazione perchè "delibera" può significare anche presa d'atto e quindi l'ingresso in consiglio dei 5 consiglieri al posto degli assessori è un atto naturale, non deve deciderlo l'assise». Diverse le posizioni assunte. «Le legge è poco chiara ed è quindi il consiglio che deve trovare insieme una via d'uscita», ha sostenuto Magno. «Noi dobbiamo solo prendere atto dell'errore con cui è stato formulato l'odg, far entrare i consiglieri in sostituzione degli assessori e procedere con la surroga» è stato il commento di Pietro Mita (Rifondazione), mentre il sindaco, ha chiesto di «prendere atto che c'è un vizio di forma e di rivotare». Quando ha visto che non c'era la volontà, ha dichiarato che si «rivolgerà al Prefetto perchè è inammissibile che il Consiglio non possa iniziare il suo percorso istituzionale, nel rispetto della città». In prima convocazione, ieri, non c'erano i «numeri» per riunire il consiglio e l'opposizione aveva commentato: «Questa latitanza è l'ennesima riprova della artificiosa alchimia che tiene unite le diverse anime della maggioranza, solo parzialmente appagate dalla spartizione delle poltrone assessorili inclusa anche la carica istituzionale come la Presidenza del Consiglio, espressione di garanzia e di tutela della tanta decantata ?dialettica democratica?, ridotta a pura merce di scambio». Commenti o no, parola al Prefetto. (Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Falsa partenza per la prima riunione del Consiglio comunale Mercoledì, 1° giugno Polemiche ancora prima di cominciare. È durata dieci minuti la prima seduta del Consiglio comunale. Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc e il consigliere eletto nella Margherita, Antonio Casale (che intende costituire un gruppo consigliare a sé) hanno infatti lasciato la sala tra l'incredulità generale, facendo così saltare i lavori per mancanza di numero legale (la metà più 1 dei consiglieri assegnati). Il motivo è l'indicazione di Donato Gianfreda (Margherita) come presidente del Consiglio da parte della maggioranza. «Non solo non siamo stati convocati per discutere i punti all'ordine del giorno - afferma Nicola Ciracì (Fi) - ma abbiamo anche ricevuto un gentilissimo "no", da parte del sindaco quando gli abbiamo chiesto di discutere da subito il punto riguardante la presidenza del Consiglio. Noi poniamo un problema di garanzia e proponiamo che venga eletto Antonio Casale. Da Gianfreda non ci sentiamo tutelati e se sarà così faremo opposizione ad oltranza». E le reazioni si sprecano. «È stato un grave errore politico fare polemica ancor prima di far entrare il Consiglio comunale nell'esercizio delle sue funzioni - afferma il sindaco Federico. Chi ha agito così dovrà rispondere di questo ritardo nei confronti della città». «Non c'è nessun argomento serio in questo gesto - commenta invece il consigliere Pietro Mita (Rifondazione) ma solo il tentativo maldestro di arruolare nelle fila del centrodestra un esponente eletto nello schieramento opposto. Se questo è l'inizio della loro opposizione il centrosinistra può andare avanti tranquillo nella realizzazione del suo programma». Di «schiaffo alle istituzioni e di gesto infantile» parla il consigliere della Margherita Donato Gianfreda, mentre il diessino Pietro Mita, dice di aver «apprezzato la serietà e la responsabilità della lista Magno, che non ha lasciato l'aula». Che succederà ora? Bisognerà attendere la nuova seduta del Consiglio, convocata per oggi elle 15 e, in seconda convocazione alle 17. Nel caso dovesse verificarsi lo stesso episodio, si andrà in seconda convocazione, dove, in base alla normativa, non è richiesta la maggioranza più 1 dei consiglieri assegnati per dichiarare valida la seduta. Intanto, nella serata di ieri, è stata diffusa una nota dai consiglieri di centrodestra, Ciracì, Nigro, Epifani, Santoro, Palmisano e Saponaro in cui si parla, tra le altre cose, di «un quadro desolante del governo di centrosinistra a Ceglie». Quanto poi all'astensione da parte del sindaco sul voto per la Prtesidenza del consiglio, la Cdl lo ritiene «un segnale della lontananza dalle decisioni dei partiti che dovrebbe far riflettere tutta la maggioranza sullo scempio che sta per consumarsi, riducendo un organo di garanzia a prebenda per accontentare i voltagabbana di turno. Ci attendiamo dal sindaco un atto di coraggio affinché impedisca che ciò avvenga». (Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Sabato il progetto di Uccio Biondi per la chiesa di S. Anna Giovedì, 1° giugno Con la conferenza del 3 giugno sarà ufficialmente presentato, presso il Municipio, il progetto realizzato dal maestro Uccio Biondi per la chiesa di Sant'Anna. L'opera, che sarà riprodotta su lastra in marmo, ornerà la nuova pavimentazione della piccola chiesa dedicata alla mamma della madonna. «Una lastra pavimentale per Sant'Anna» sarà, dunque, lo slogan dell'iniziativa organizzata dal Comitato per il recupero della chiesa. Nel corso della serata, interverrà il sindaco Pietro Federico, l'artista Uccio Biondi, l'architetto Domenico Sasso e don Angelo Principalli, parroco di San Rocco e presidente del Comitato, nato alcuni anni fa per la salvaguardia della chiesa. Il maestro Uccio Biondi, noto artista cegliese dalla consolidata produzione pittorica e scultorea, ha chiamato l'opera «Il boccio». «Non ho voluto - dice Biondi - ripercorrere l'agiografia già stigmatizzata delle immagini della tradizione. Ho pensato, invece, al miracolo: la nascita di Maria, madre di Gesù, il più bel fiore dell'umanità. Per la Chiesa di Sant'Anna - continua - ho cercato di realizzare un'opera che possa essere riportata su lastra pavimentale e possa diventare il micro luogo del calpestio popolare. L'arazzo della speranza e della buona sorte». Il dipinto, che come una pietra preziosa sarà incastonato nella pavimentazione, raffigura il bocciolo, la colomba bianca e le mani che si cercano sul grembo materno, reggendo i petali aperti di un giglio bianco. Insomma, ogni simbolo richiama ad un significato molto più grande, come grande è stata la sensibilità, trasformata in arte, di Uccio Biondi che ha gratuitamente accettato l'invito del Comitato, condividendo gli obiettivi finalizzati al recupero di un'opera di grande valore culturale. Un lavoro artistico, dunque, che si porrà tra le tante opere di pittori ed artigiani che hanno lasciato un segno indelebile nel monumentale complesso appartenuto, nei secoli scorsi, ai monaci benedettini. La chiesa dedicata a S. Anna, infatti, vanta affreschi e pitture di pregevole valore, come il dipinto posto sopra il portone d'ingresso che risale al XIV secolo. A tutto ciò si aggiunge lo splendido altare in pietra viva, del 1600, nonché le decorazioni di importanti tele come quella della «Madonna con bambino» di stampo ottocentesco. L'attuale chiesa fu edificata tra il 1709 ed il 1710 sui resti di quella medievale, le cui absidi sono venute alla luce durante i recenti interventi di consolidamento e restauro, progettati dall'architetto Sasso. Ora, dopo aver di fatto salvato la chiesa di S. Anna, il completamento di tutti i lavori di restauro continua ad essere l'obiettivo principale del Comitato. Così, nel corso della manifestazione saranno messe a disposizione una tiratura limitata di 250 litografie dell'opera del maestro Biondi, con cromolito ripreso a mano dall'artista. (Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)
A "Piazzavecchia" si apre ufficialmente l'Estate 2005 Giovedì, 1° giugno «Piazzavecchiacafè» apre ufficialmente l'estate 2005. Musica e cinema: questi gli ingredienti del mese di giugno. Si parte oggi, con un appuntamento di grande interesse, che vedrà protagonista nelle vesti di «attore» il presidente della Regione, Nichi Vendola. Verrà proiettato infatti «Chiamatemi Nichi», il film documentario che racconta la storia umana e politica del neo-governatore. Nato da un'idea di Alessandro Contessa, prodotto e diretto da Gianluca Arcopinto, il cortometraggio è stato girato in gran parte nei giorni della campagna elettorale. Alcune scene sono state girate anche a Ceglie, in piazza Plebiscito. Domani si cambia registro, con la bossa nova del «Desafinado trio». Poi ancora, «I 400 colpi», performance dei giovani allievi della scuola di chitarra diretta da Flavia Gervasi (il 9); l'Absolute Trio (il 10); i Bluespecial (il 17) e l'Ettore Carucci Trio (il 24). Intanto, c'è molta curiosità e attesa per il cartellone estivo che, pur tra le ristrettezze economiche, sta allestendo la nuova Amministrazione. «Proporre soluzioni alternative e autentiche e coniugare qualità e divertimento delle manifestazioni» sembrano essere le linee guida che intende seguire l'Assessorato alle Politiche Ricreative e dello Spettacolo.
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