Ceglie in diretta |
Dicembre 2005 |
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2005
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Gesù Bambino è tornato a nascere nelle grotte di
Montevicoli
Martedì, 27 dicembre
Dopo
8 anni le Grotte di Montevicoli sono tornate ad ospitare nuovamente il
presepe. Su iniziativa dell'Assessore alle Politiche Turistiche Tommaso
Argentiero quest'anno si è voluto riprendere l'antica tradizione di
allestire all'interno delle grotte un presepe artistico, in occasione
delle festività. Una tradizione interrotta nel '97, durante l'ultimo
anno del mandato dell'amministrazione Mita. Poi, un lungo periodo di
abbandono.
Alla cerimonia di apertura erano
presenti il titolare del ristorante «Tre trulli», proprietario delle
grotte, il sindaco, Pietro Federico, il parroco della collegiata, don
Giuseppe De Santis, il presidente del Consiglio, Donato Gianfreda, gli
assessori Tommaso Argentiero (Politiche Turistiche), Rocco Argentiero
(Politiche Sanitarie e Ambientali, Legalità), Patrizio Suma (Politiche
Ricreative, Sociali), Rino Conte (Politiche Culturali, Scolastiche), il
consigliere provinciale e comunale Pierino Mita (Ds), i consiglieri
comunali Anna Vitale e Cosimo Arganese (Rifondazione), una
rappresentanza del Gruppo «Speleogem», che sta conducendo uno studio su
tutte le cavità carsiche del territorio. Auspicio dell'Amministrazione è
recuperare le Grotte in modo che «ritrovino lustro e possano servire al
rilancio turistico della città». Il presepe è visitabile tutti i giorni
fino all'8 gennaio.
L'uomo morto in campagna ucciso dalle esalazioni del braciere Martedì, 27 dicembre Era morto nel trullo da due settimane. I vigili del fuoco son dovuti intervenire sfondando la porta adiacente della cantina, con le maschere antigas. Tanto l’aria era satura e nauseabonda. Ed hanno trovato uno spettacolo allucinante: nell’ortale appena fuori due cuccioli di cane moribondi per fame, un canarino stecchito in una gabbietta, e nella piccola stanzetta di 4 metri quadri ove dormiva, lui cadavere sul letto. Proprio come i vicini che avevano dato l’allarme, i parenti e i carabinieri, avevano temuto: in stato di decomposizione avanzato, come minimo da un paio di settimane. Anche se non si è accorto di morire perchè la morte lo ha quasi certamente raggiunto in maniera silenziosa e indolore dopo essersi adagiato sul letto con il conforto solo di un braciere, questa la pietosa fine di un invalido civile agricoltore di Ceglie: Antonio Santoro di 56 anni, che viveva senza i familiari, separato dalla moglie e lontano dai sette figli oramai tutti grandi, in un trullo sparso e isolato della campagna cegliese. Uno dei tanti, difficilissimi da raggiungere nella contrada Angelo di Maglie che costellano la strada per Cisternino. Antonio Santoro, tra l’altro affetto da cardiopatìa, dopo la separazione dalla moglie viveva da tempo da solo in stato di grave prostrazione, praticamente barricato nel suo trullo-bunker tutto contornato di pesanti porte e finestre di ferro per difendersi dai ladri. Ultimamente, vivendo in regime quasi di autosostentamento della sua pensione di invalido civile e di alcuni prodotti della terra che riusciva a coltivare nel suo piccolo appezzamento attorno al trullo, non riceveva neppure le visite di parenti e amici. Santoro viveva in assoluta solitudine. E’ stato trovato cadavere la mattina della vigilia di Natale verso le 10,30. Ma era morto da 15 giorni, forse proprio dopo che per l’ultima volta era stato visto da qualcuno dei suoi. La data dell’ultima visita alla fine è combaciata con quella indicata nella perizia necroscopica dal medico legale dr. Cosimo Marinotti. Ad insospettirsi che gli fosse accaduto qualcosa di brutto dopo essere stato a bussare insistentemente al trullo ma senza aver ricevuto un segno di vita dall’interno, nemmeno l’abbaiare delle bestiole che vivevano con lui, è stato Francesco Santoro, recatosi la mattina della vigilia in campagna a dare gli auguri di Natale al fratello. Scattato l’allarme sono giunti i carabinieri della locale stazione che hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco. Penetrare in quei trulli blindati, con le porte e le finestre in ferro tutte ermeticamente chiuse, era infatti estremamente complicato: praticamente tre piccoli trulli in uno, il primo dei attrezzato a cantina e comunicante poi attraverso un tunnel con gli altri due, che l’uomo aveva adibito ad abitazione. I vigili del fuoco del distaccamento di Ostuni sono dovuti penetrare sfondando la porta accanto a quella d’ingresso, in un tanfo insostenibile, misto a monossido di carbonio, sopportato solo grazie alle maschere protettive antigas. Quindi la pietosa scoperta. Sotto il lettuccio, accanto ad un tavolino e ad una bombola di gas per gli usi dei cardiopatici, una stufa elettrica non in funzione e purtroppo una calderina piena di cenere. E’ da qui che s’è sprigionata la morte. L’uomo 12-15 giorni prima di Natale, nei giorni di grande freddo, s’era acceso il braciere per riscaldarsi e s’era addormentato. Al monossido di carbonio si era aggiunto il cuore malato. E non s’era più svegliato.
(Quotidiano)
Basket promozione: il recupero si disputerà giovedì a Francavilla Lunedì, 26 dicembre La Federazione Italiana Pallacanestro ha comunicato la data del recupero della gara fra Imperiali Francavilla - Nuova Pallacanestro Ceglie 2001 valevole per la seconda giornata di andata del Campionato Regionale di Promozione maschile 2005/2006. Lo scontro al vertice fra le due formazioni capoliste del girone B si disputerà giovedi 29 dicembre alle ore 20.30 presso la Palestra Scuola Media S. Francesco in Francavilla Fontana (Brindisi).
Morire di solitudine alla vigilia del Natale, trovato dopo 2 settimane Domenica, 25 dicembre Da tempo viveva da solo e ultimamente non riceveva neppure le visite di parenti e amici. Circa due settimane fa è morto, ma il suo cadavere è stato trovato solo nelle ultime ore dai vigili del fuoco di Ostuni nell'abitazione di campagna in cui viveva, in contrada "Angelo di Maglie", a Ceglie Messapica. È successo ad un agricoltore di 56 anni. A dare l'allarme sono stati alcuni vicini che, non vedendo l'uomo da giorni, hanno allertato carabinieri e vigili del fuoco. Sono stati questi ultimi, dopo aver forzato la porta di ingresso dell'abitazione, a trovare il cadavere in avanzato stato di decomposizione.
Ospedale, avanti a piccoli passi. Ma è polemica tra gli schieramenti Sabato, 24 dicembre Si delinea finalmente una prospettiva più concreta e apprezzabile per il futuro dell'ospedale cegliese, dopo gli incontri che negli ultimi giorni l'Amministrazione comunale ha avuto sia con l'assessore regionale, Alberto Tedesco, e sia con il direttore generale della Asl Br/1, Guido Scoditti. Ma se da un lato - ed è la notizia che più conta - le istituzioni sanitarie ed i tecnici hanno reso noto che si sta già lavorando per conferire una specifica caratterizzazione al nosocomio cegliese, individuata in una sorta di specializzazione ortopedioco-neurologico-riabilitativa, dall'altro, sul piano dello scontro tra le diverse forze politiche che hanno a cuore la questione ospedale la tensione (vedi articolo accanto) non accenna ad attenuarsi. «Non vogliamo assistere nel prossimo futuro - fa sapere attraverso una nota il gruppo consiliare di Rifondazione comunista - a prese di posizioni da parte chi ieri chiedeva l'applicazione del piano di Fitto e oggi, invece, invoca la restituzione di tutti i reparti che l'Ospedale di Ceglie aveva addirittura prima dell'applicazione dello stesso. Quando nel luglio 2002 Fitto passò da Ceglie per presentare il piano di riordino alla città, diversi cegliesi - si legge nella nota di Rifondazione - erano in sala ad applaudirlo insieme alle forze politiche del centrodestra, molti altri erano in strada insieme alle forze politiche del centrosinistra, per difendere l'ospedale. Successivamente anche a Ceglie, come in diversi Comuni della Puglia, si diede vita a un comitato per la difesa della struttura che, dopo diverse peripezie, perse la fiducia e il riconoscimento da parte del comitato provinciale perché non chiedeva più il ritiro del piano ospedaliero ma la sua applicazione. Subito dopo i giovani comunisti raccolsero 9434 firme per la difesa dell'ospedale chiedendo il ritiro del piano». Recentemente il sindaco di Ceglie, Pietro Federico, si è incontrato con il direttore dell'Asl brindisina, Guido Scoditti, il quale ha assicurato interventi immediati "per rimediare - commenta il vicesindaco Nicola Trinchera - ai guasti provocati da un piano di riordino ospedaliero sciagurato che tanto male ha fatto alla città". E si conoscono anche i primi passi che saranno compiuti per rendere la struttura più efficiente: «Da subito - riferisce Rifondazione - il direttore generale Scoditti, su mandato dell'assessore regionale, provvederà a dotare la nostra struttura ospedaliera di un vero Pronto soccorso, di un reparto di Medicina e di un nuovo reparto di Oculistica che Ceglie non ha mai avuto. L'assessore Tedesco si è impegnato, su specifica richiesta del sindaco, a ritornare a Ceglie nel mese di gennaio, per una visita presso il locale ospedale». Ma durante l'incontro si è anche discusso della possibilità di fare interagire il locale ospedale con il Centro neurolesi e Motulesi, in modo da creare un legame organico con il territorio. «È allo studio - rende noto Rifondazione - la nascita di un nuovo reparto, presso il locale ospedale, che operi in sinergia con il Centro di riabilitazione San Raffaele. Rifondazione comunista - conclude la nota - ritiene che il governo regionale stia procedendo nella giusta direzione e non permetterà a nessuno di effettuare giravolte a 360 gradi, dopo aver applaudito Fitto ed essere stati protagonisti nell'ultima campagna elettorale comunale contro il centro-sinistra».
Tuttavia maggioranza e opposizione sono
divise sulla questione ospedale. Nel corso dell'ultima seduta
monotematica del Consiglio comunale sono stati presentati due differenti
ordini del giorno. Nel primo, quello approvato dalla maggioranza (Ds,
Margherita, Rifondazione) si chiedono al governo regionale «interventi
che segnino, per il locale ospedale, una discontinuità rispetto alle
sciagurate determinazioni del precedente Piano, e che consentano il
miglioramento e l'ampliamento dell'offerta dei servizi sociosanitari».
In quello dell'opposizione invece (Fi, An, Udc, «Lista Magno»,
«Indipendente di centro», «Ceglie prima di tutto») si critica
«l'immobilismo» della Regione, e si chiede a Vendola «il rispetto degli
impegni assunti in campagna elettorale, ossia l'attivazione delle 4
specialità di base (Chirurgia, Ortopedia, Ginecologia e Medicina) più
l'istituzione di posti letto per acuti» e un raccordo con l'Istituto
"San Raffaele" per le attività riabilitative». Istanze - quelle dell'una
e dell'altra parte politica - in parte già esaudite negli ultimi giorni,
almeno sul piano dei programmi, grazie alle aperture evidenziate (come
si riporta accanto) dall'assessore regionale alla Sanità Tedesco e del
direttore generale della Asl Br/1, Guido Scoditti. Cionondiméno,
all'indomani dell'assise civica, non sono mancate le polemiche. In un
comunicato congiunto, i gruppi consiliari del centrodestra hanno
criticato soprattutto le assenze dai lavori del Consiglio del presidente
Vendola, dell'assessore Tedesco e del direttore generale Scoditti, «che
- hanno fatto sapere dal centrodestra - sono state la migliore
dimostrazione della perdita di autorevolezza da parte della nostra
comunità, con un sindaco anonimo e incapace di rappresentare la
legittima richiesta dei cegliesi di veder realizzate le tante promesse
elettorali». Va detto, però, che da qualche giorno a questa parte la
situazione decritta nel comunicato del centrodestra ha subìto una
positiva evoluzione: i vertici regionali e sanitari hanno incontrato le
autorità ed i comitati locali, dimostrando piena disponibilità ed
offrendo ampie delucidazioni in merito al futuro della struttura
sanitaria locale che, almeno stando ai programmi, non perderà di
prestigio e autorevolezza. Tornando invece alle schermaglie politiche,
il comunicato del centrodestra relativo alla seduta consiliare così
conclude: «Risulta inspiegabile la mancata autorizzazione da parte del
sindaco alla trasmissione televisiva dei lavori consiliari, come già
avvenuto in passato, negando a tutti i cittadini la possibilità di
essere informati sul futuro del nostro ospedale».
Inaugurato il primo stralcio dell'istituto Alberghiero Mercoledì, 21 dicembre E' stato inaugurato questa mattina il primo stralcio della nuova sede dell'Istituto di istruzione secondaria superiore per i servizi alberghieri e della ristorazione 'Agostinelli' a Ceglie Messapica. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Provincia, Michele Errico, gli assessori provinciali ai Lavori Pubblici e al Bilancio, rispettivamente Antonio Gennaro e Gaetano Roma, il sindaco di Ceglie Messapica Pietro Federico, l'assessore alla Cultura del Comune di Ceglie Isidoro Conte, il dirigente del Csa (ex Provveditorato agli Studi) Aldo Faienza, il dirigente scolastico dell'alberghiero Francesco Caramia. ''Oggi - ha detto Errico - inauguriamo l'inizio di un'opera che rappresenta l'attenzione e l'impegno non solo di una parte politica ma di un insieme di persone che hanno la responsabilità' per questo territorio. L'alberghiero a Ceglie esprime la ferma determinazione di tutti non solo di offrire un futuro occupazionale ai giovani di questa città ma di dare opportunita' allo sviluppo di un territorio ricco di potenzialità. Questa nuova struttura deve essere uno stimolo per fare sempre meglio, una struttura moderna, efficace ed efficiente che possa dare ai ragazzi il massimo della competitività''. Il progetto ha riguardato la realizzazione di un primo stralcio lavori che ha portato all'adeguamento dell'edificio dell'ex ostello in modo da poter ospitare le prime classi del nuovo istituto. L'edificio si sviluppa su di un solo piano e si compone di una sala ristorante, una cucina, un magazzino, un laboratorio di pasticceria, un laboratorio di informatica, una segreteria, una sala professori e cinque aule per le prime classi.
Ospedale: il sindaco va da Scoditti, il Comitato insoddisfatto Martedì, 20 dicembre Una delegazione del Comitato di salvaguardia del presidio ospedaliero di Ceglie Messapica è stata ricevuta dal direttore generale della Asl Bri/1 Guido Scoditti, presso la sede dell'Asl Br/1 di Brindisi. I temi relativi al futuro dell'ospedale di Ceglie Messapica continuano, infatti, ad essere al centro dell'attenzione dei cittadini e dei politici senza tuttavia che si si sia riusciti, ad oggi, a superare la fase del dibattito e della discussione. «Nell'immediato - dice lo stesso sindaco Pietro Federico (Ds) - stiamo chiedendo un segnale concreto». Intanto, a parere del Comitato, non ha convinto il Consiglio monotematico convocato sul tema lunedì 12 dicembre. Dopo aver impostato un ordine del giorno all'insegna di svariate premesse che ponevano l'accento su scelte passate, con espliciti riferimenti al Piano di riordino regionale della Giunta Fitto, è stata votata la richiesta formulata al governatore Nichi Vendola, di intervenire in «discontinuità» rispetto alle sciagurate determinazioni del precedente Piano consentendo il miglioramento e l'ampliamento dell'offerta dei servizi sanitari. Una conclusione che ha fortemente deluso il Comitato pro ospedale che si attendeva delle proposte significative. Risposte alle legittime aspettative dei cittadini, dunque, che aprissero nuove porte alla risoluzione di un problema che si trascina da tempo. «Ho la vaga sensazione - dice il componente del Comitato Antonio Castellana - che i cegliesi siano figli di un dio minore». Un dato che si fa ancora più grave se si considera che in più occasioni l'assise ha invitato, invano, il presidente della Regione Vendola ad ispezionare una struttura che più volte è stata definita «un fiore all'occhiello». «Sulla basse di tutte queste premesse - dice il presidente Cataldo Rodio - chiederemo al direttore generale Scoditti in base a quale Piano e su quali criteri si stanno aprendo reparti in altre realtà limitrofe. Vogliamo anche noi, così come d'altronde è stato sottolineato nello stesso Consiglio comunale dei giorni sorsi, delle risposte sul rilancio e sul ripristino dei reparti che già in passato si sono contraddistinti per efficacia e professionalità dei medici e degli operatori sanitari». Proprio per questo motivo il Comitato ha fatto pervenire, lunedì 12, al presidente del consiglio comunale, una nota in cui si sottolinea la fondamentale esigenza dell'attivazione delle specifiche branche specialistiche del Pronto soccorso, della Medicina interna, della Chirurgia generale, della Ortopedia e Traumatologia, della Ginecologia e Ostetricia e della Psichiatria. Intanto, il sindaco Pietro Federico assicura che l'Amministrazione sta seguendo le vie istituzionali: «Abbiamo chiesto - dice il primo cittadino di Ceglie - un incontro all'assessore alla Sanità Alberto Tedesco - che ci ha dato la sua disponibilità. Tuttavia bisognerà superare diversi aspetti tecnici - aggiunge il sindaco - e le proposte potranno emergere solo nella fase di confronto che si terrà prossimamente tra gli enti territoriali e l'Azienda sanitaria». In questa storia travagliata e complessa il punto che comunque trova tutti d'accordo è quello di aspirare ad una Sanità di qualità che, nell'ottica di un futuro Piano di Riordino, possa a Ceglie Messapica non escludere, tra l'altre cose, la possibilità di creare future sinergie tra l'Istituto riabilitativo di alta specializzazione San Raffaele ed il presidio cegliese. (Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Ospedale: l'assessore regionale Tedesco a Ceglie per una verifica Lunedì, 19 dicembre Cogliendo l'occasione della S. Messa di Natale, celebrata dal Vescovo di Oria, mons. Michele Castoro, presso il Centro neurolesi motulesi di Ceglie Messapica, il Sindaco Pietro Federico, alla presenza del Consigliere Regionale Pietro Mita e del vicesindaco Nicola Trinchera, ha incontrato successivamente, in Municipio, l'assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco e il direttore generale dell'Asl Br/1 Guido Scoditti. Nel corso dell'incontro informale, molto cordiale nei toni ma molto intenso nei contenuti, si è discusso della situazione della sanità pugliese e, in particolare, del locale Ospedale di Ceglie Messapica. L'Assessore ha ribadito che si sta lavorando per un nuovo piano di riordino ospedaliero che terrà conto, fra l'altro, delle varie esigenze territoriali in un'ottica razionale di riqualificazione e rilancio della sanità pugliese. Il sindaco ha ribadito che il Consiglio Comunale, che si è già espresso con uno specifico Ordine del Giorno votato dalla maggioranza di centrosinistra, si aspetta segnali concreti di discontinuità rispetto al fallimentare Piano Fitto, anche in considerazione delle enormi aspettative suscitate nella città durante la campagna elettorale. L'assessore Regionale, a tal riguardo, ha assicurato, a breve, tramite il direttore generale Scoditti, interventi immediati in controtendenza rispetto alla precaria situazione attuale e, su specifica richiesta del sindaco, si è impegnato a ritornare a Ceglie, nel mese di gennaio, per visitare non fugacemente il locale Ospedale ed incontrare l'Amministrazione Comunale per una verifica immediata dell'esistente, dei cambiamenti in corso d'opera e per un approfondimento degli scenari futuri.
Nel corso dell'incontro, in particolare, è emersa
chiara la comune consapevolezza che bisognerà operare in stretta sinergia fra
il locale Ospedale e il centro neurolesi motulesi, a partire però da
un'assistenza ospedaliera di base qualificata ed organica.
Basket: la Stamplast da record, battuto il Massafra Domenica, 18 dicembre
STAMPALST CEGLIE – ALTER MASSAFRA 83-73
STAMPLAST CEGLIE: Ventruto F. 2, Ventruto C. 4, Bove 2,
Della Corte 25, Mujango 27, D’Amicis 4, Gallo 11, Passante 8.All. Tonucci Grossa prestazione del Ceglie nei confronti di un Massacra battagliero e ben predisposto sul parquet. La gara è stata bella e tecnicamente valida. L’avvio vede i due quintetti giocare alla pari fino al 5’ quando Gallo carico di tre falli esce. Assenza che si fa sentire con l’ex Delli Carri e compagni che ne approfitta. Nella seconda frazione il Massafra al 7’ è a più 8 (32-40) e si registra la grande rimonta di Mujango e compagni che vanno al riposo a meno 2 (40-43). Al rientro in campo Tonucci ripropone Gallo, che si presenta subitocon sei punti consecutivi. Il Ceglie sembra trasformato con Ricucci e compagni che a meta del tempo accusano un passivo di –8. Si passa all’ultima frazione con Ciracì che ordina pressing a tutto campo, ma vale poco a contenere l’ottimo argentino, il sempre positivo Mujango e un generosissimo Della Corte autore di un 27 punti. Seconda sconfitta consecutiva del quintetto massafrese che non ha da rimproverarsi nulla perché ha trovato una Stamplast letteralmente trasformato e che ora guarda al futuro con giustificato ottimismo.
Luca Dipresa
Il vescovo e l'assessore Tedesco sabato in visita al San Raffaele Giovedì, 15 dicembre L'Assessore alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco, farà visita il prossimo sabato 17 dicembre alle ore 11.30 a pazienti ed operatori della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica in occasione della Santa Messa di Natale che sarà officiata da monsignor Michele Castoro, Vescovo di Oria.
La funzione religiosa che avrà inizio alle ore 12 sarà preceduta dalla visita
al Presidio Ospedaliero ad Alta Specialità della Asl Br/1 nel corso della
quale verranno illustrati i protocolli riabilitativi adottati presso il
Presidio dedicato alla cura ed alla riabilitazione di soggetti che, a
seguito di traumi, hanno riportato gravi lesioni prevalentemente
neurologiche ed i programmi di ricerca scientifica avviati. Interverranno
tra gli altri il Direttore Generale della Asl brindisina, dr. Guido Scoditti
ed il primo cittadino di Ceglie Messapica, Pietro Federico.
Arriva Nott'ambula, la notte più lunga (e bianca) di Ceglie Giovedì, 15 dicembre Che si fa dopo aver assistito al musical "Natale coi fiocchi" nella sala teatro del Cenacolo e dopo aver avuto un assaggio del concerto di Natale nel teatro comunale? Si va a casa a dormire? Macchè. C'è anche domenica prossima la "Ceglie nott'ambula". Si gira, come accade dall'inizio del mese, tra corso Verdi e Largo San Rocco a Ceglie Messapica, tra le bancarelle del mercatino natalizio. Si chiacchiera, si guarda, si contratta, si compra. Oppure no.
Il Comune, con questa rassegna di Spiritus Mundi, fa da
sponsor per lo shopping in paese invitando anche i consumatori di altri
comuni. E non solo per fare acquisti di sera tra le bancarelle, ma anche nei
negozi. "Io compro a Ceglie Messapica" si chiama il concorso a premi indetto
con i commercianti convenzionati. Altri appuntamenti. Lunedì 19 "Natale Ieri&oggi", rappresentazione epocale e dei giorni nostri eseguita dagli ospiti e volontari del centro polivalente Free Time in contrada San Giovanni (alle ore 19). Al termine della rappresentazione verrà offerto un buffet di dolci natalizi, preparati dalla Scuola Alberghiera di Ceglie. Da lunedì e sino al 27 dicembre esposizione di presepi in miniatura ambientati in paesaggi, colline e valli dei trulli e mostra di bonsai-suiseki nell'atrio della Casa Comunale (visite ore 9 -13 ore 16-19). Martedì "Impro vis-à-vis action" alle 19 nella Chiesa di Sant'Anna. Mercoledì 21 concerto di Tina Casilini e Shireen Francis "In Sweet Communion": gospel incontrerà il jazz nella chiesa di San Rocco alle ore 19. Giovedì 22 doppio concerto: il quartetto Escargot propone l'ascolto con arrangiamenti originali di valzer francesi, musiche irlandesi e ballate del nord Europa, nonché un repertorio di brani propri mentre il gruppo Sefarad si presenta con antiche cantighe coplas e romanze sefardite espressione della tradizione degli ebrei spagnoli vittime della diaspora dalla Spagna e dal Portogallo alla fine del '400. L'appuntamento è nella chiesa di San Gioacchino alle ore 19. «Ci siamo impegnati per dare un senso, un contesto alle cose che proponiamo. Non si tratta di concerti inseriti a caso», dice l'assessore alle Politiche Sociali di Ceglie Patrizio Suma. «Abbiamo cercato di tessere un filo rosso che caratterizzasse la rassegna, con l'invito a vivere gli eventi non riduttivamente. L'intento è quello di riflettere, di dare ascolto alle sonorità con l'intelligenza rivolta alle cose del mondo». Questa è la parte piacevole e al tempo stesso impegnativa del Natale cegliese. Ma di notte si va per mercatini.
Ospedale: i consiglieri di centro-destra lamentano ritardi e silenzi Mercoledì, 14 dicembre I consiglieri comunali di centro destra del comune di Ceglie Messapica esprimono il loro dissenso «al ritardo che sta impiegando la giunta regionale ad un nuovo piano del riordino sanitario». I gruppi di Forza Italia, An, Udc, Lista Magno, Indipendenti di centro e Ceglie prima di tutto aggiungono in una nota che «L’assenza dai lavori dal Consiglio comunale sia del Presidente Vendola che dall’assessore Tedesco sono state la migliore dimostrazione della perdita di autorevolezza da parte della nostra comunità, con un sindaco anonimo ed incapace di rappresentare la legittima richiesta dei cegliesi di vedere realizzate le tante promesse elettorali. Risulta inoltre inspiegabile la mancata autorizzazione da parte del Sindaco alla trasmissione televisiva dei lavori consiliari, come già avvenuto in passato, che ha negato a tutti i cittadini la possibilità di essere informati sul futuro del nostro ospedale».
Al San Raffaele esperti internazionali si confrontano sul coma Martedì, 13 dicembre Circa 200.000 sono le persone che ogni anno in Italia entrano in coma per incidenti stradali o sul lavoro, ictus, arresti cardiaci, aneurismi, intossicazioni. Per circa 300 di loro il coma evolve in stato vegetativo che diventa permanente quando dura oltre tre mesi. Oggi in Italia si stima che ci siano 1.500 pazienti in stato vegetativo anche se non esistono dati epidemiologici certi.
Fra chi sopravvive ed esce dal coma, uno su quattro riporta
gravi disabilità. Offrire un momento di approfondimento e di riflessione con il supporto di esperti di fama internazionale su un problema di scottante attualità come il coma e la sua gestione è l’obiettivo del Convegno “Il coma e lo stato vegetativo persistente: aspetti clinici e possibili modelli organizzativi” che si terrà giovedì 15 dicembre presso la sala congressi della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica a partire dalle ore 9.00. L’iniziativa a carattere non solo scientifico ma anche sociale e culturale, dal momento che verranno affrontati non soltanto gli aspetti prettamente clinici ma anche quelli etici legati all’assistenza al paziente, è patrocinata dalla Regione Puglia, dall’Ares e dall’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della provincia Brindisi. Ma che cos’è il coma e cosa lo contraddistingue dallo stato vegetativo? Lo abbiamo chiesto ad uno dei relatori, il prof. Salvatore Giaquinto, Capo Dipartimento dell’Unità Operativa Neuromotoria della Tosinvest Sanità. “Il coma è un profondo stato di perdita di coscienza prolungata a occhi chiusi che può essere provocato da intossicazioni, alterazioni del metabolismo, danni e malattie del sistema nervoso centrale come il trauma cranico. Lo stato vegetativo è invece rappresentato da un’alternanza di sonno e veglia, il paziente perde le funzioni neurologiche cognitive e la consapevolezza dell’ambiente intorno a sé ma mantiene quelle non cognitive e il ciclo sonno/veglia”. All’evento per cui è stato chiesto l’accreditamento per l’attribuzione dei crediti formativi ai sensi del programma E.C.M. del Ministero della Salute interverranno alte cariche istituzionali e rappresentati delle società scientifiche del settore.
Tiziana Balsamo
Basket: Stamplast come un rullo, espugnato il parquet di Napoli Lunedì, 12 dicembre Trasferta positiva e convincete per la Stamplast Basket che espugna il non facile parquet campano dell’Ambrosiana Napoli (73 a 85 il risultato finale). Due giorni dopo la gara infrasettimanale vinta con il Caserta, il quintetto del coach Tonucci conquista altri due punti che fanno muovere la classifica dei cegliesi, ora a 14 punti, quattro in meno del duo Molfetta-Marigliano (anche se il Molfetta ha una gara in meno). La gara (e la vittoria) conseguita era importante soprattutto per verificare la tenuta mentale e, quindi, la dovuta concentrazione che era il tallone d’Achille del roster cegliese. E, dopo la deludente prestazione casalinga infrasettimanale del giorno dell’Immacolata contro il Caserta, l’attenzione del tecnico era rivolta proprio a verificare la concentrazione dei suoi giocatori. Ebbene, la gara ha proposto un gruppo diametralmente diverso da quello visto giovedì scorso, con una ritrovata concentrazione che ha consentito a capitan D’Amcis e compagni di tenere saldamente in pugno la gara, fin dai primi minuti. Ora, ci vuole la riprova che questo non sia stato un fatto momentaneo come, purtroppo, è accaduto in altre circostanze. Ma c’è da dire che, a pure da pochi giorni alla guida della Stamplast, Guido Tonucci ha le idee ben chiare e già nei due giorni di preparazione della trasferta campana ha avuto modo di lavorare proprio sotto l’aspetto mentale della sua squadra. E qualcosa di diverso si è visto sul parquet della Partenope, con i giocatori più concentrati e motivati. Tutti hanno giocatori una gara ben oltre la sufficienza, con Charles Mujango e Carlos Gallo veri trascinatori di un quintetto che, quando gioca concentrato non ha rivali. Anche la partenza del paly Sardano è stata poco avvertita, grazie anche alle varianti di gioco proposte del coach cgliese. “Sono soddisfatto della gara giocata dai miei giocatori – ha affermato Tonucci a conclusione della gara – che sono scesi in campo con la giusta motivazione, senza quei paurosi cali di concentrazione che avevamo avuto contro il Caserta”. Ed aggiunge: “So di avere a disposizione un roster di gente esperta ed intelligente, cosa che mi fa pensare al futuro con ottimismo, tenuto conto che niente è ancora scontato e che ci sarà ancora da affrontare un girone di ritorno”. Al giro di boa mancano tre giornate e domenica il calendario propone l’impegno casalingo con il Massafra, il quintetto dell’ex Delli Carri battuto sabato sera dal Barletta in casa. Poi ci sarà la trasferta a Bari e la conclusione dell’andata a Cisterino contro il Santa Maria Vico. “Partita difficile – ci spiega il coach – quella contro i barlettani, un quintetto di notevole spessore dove ci vorrà tutta la nostra concentrazione per batterlo”. Ma, che gira un’aria diversa lo si nota anche dalle parole di Mujango: “Sono sicuro che il periodo negativo per noi è passato, che la nostra era solo una questione di concentrazione, di giocare ogni gara con umiltà consapevoli che le gare si vincono dopo i quattro tempi”. Anche l’argentino Gallo, finalmente si è inserito come meglio non si poteva e con Paolo della Corte costituiscono due vere spine nel fianco degli avversari. Intanto, passerà anche quest’anno con il palazzetto che resta un sogno. “Purtroppo – a parlare è il direttore sportivo Enrico Marseglia – contrariamente alle promesse fatte il palazzetto non si aprirà per la fine dell’anno e questo comporta un grosso danno per i nostri sacrifici verso i quali avremmo gradito una maggiore considerazione ed attenzione, speranzosi che il passato fosse stato di lezione per evitare ritardi che danneggiano l’immagine della città dal punto di vista sportivo”. Anche i tifosi iniziano a perdere la pazienza tanto da manifestarlo con striscioni critici esposti nel palaTodisco di Costernino nell’ultima gara interna di giovedì scorso.
Luca Dipresa
"Le ali della vita", disabile si racconta in un libro di poesie Giovedì, 8 dicembre Domani, 9 dicembre, alle ore 19, presso la Casa municipale di Ceglie Messapica verrà presentato il libro “Le ali della vita”, opera prima di Angelo Cassese. L’autore è un ragazzo disabile di 36 anni, il quale ha affidato a 40 liriche raccolte nel libro pubblicato a cura della associazione “Oasi Federico” di Roma, sintesi di intuizioni e stati d’animo nei quali è raccontato l’amore e la valenza religiosa. L’edizione del volume è stata resa possibile grazie ad un sistema “domino” di solidarietà: i proventi di una precedente pubblicazione sono stati impiegati per finanziare il libro di Cassese, autore che ha già annunciato di rinunciare ad ogni ricavato per consentire la pubblicazione di un altro libro che l’associazione romana riterrà meritevole. Alla presentazione del libro, copertina e sezione grafica curata da Rosangela Chirico, parteciperanno Angelo Cassese, il sindaco di Ceglie, Pietro Federico, la direttrice del Centro ricerca “Opera femminile don Guanella” e Comitato scientifico Oasi Federico, Michela Carrozzino, e il direttore generale dell’Ausl della Sesta Provincia, Maurizio Portaluri. L’attrice teatrale Silvia Gallone declamerà alcune poesie di Cassese, con musica di accomunamento a cura di Mirko Lodedo.
Cegliese condannato per la fallita rapina in banca a Pulsano Mercoledì, 7 dicembre Condanna esemplare per Rocco Francioso, 27 anni, di Ceglie Messapica, accusato di aver partecipato alla tentata rapina all'agenzia «Unicredit» di Pulsano del 20 giugno scorso. Il giudice delle udienze preliminari Ciro Fiore ha inflitto 6 anni e 10 mesi di reclusione (e 2 anni di libertà controllata a pena espitata) al pregiudicato brindisino, che ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. difeso dall'avv. Angelo Gianfreda. Quando fu bloccato dai carabinieri, Francioso aveva nella mano sinistra il borsone con i 66mila euro appena rapinati in banca ed impugnava una pistola calibro 9x21, simile a quelle in dotazione alle forze dell'ordine. Il giovane stava correndo nella centralissima via Roma verso l'auto condotta da un complice che lo aveva atteso tutta la notte ma i due colpi di mitraglietta «M12» esplosi in aria dal maresciallo capo Massimo Madia, comandante della locale stazione, lo convinsero ad arrendersi. Il giovane cegliese, ritenuto personaggio di spicco della criminalità brindisina, è uno dei cinque componenti della banda di rapinatori che cercò di mettere a segno un colpo ai danni della locale filiale dell'Unicredit. In piena notte, dopo aver cercato di forare il soffitto, un paio di rapinatori praticarono un foro nella parete laterale dell'immobile, quella che da accesso al bagno, chiudendosi nella toilette, mentre tre complici si nascosero in alcune auto parcheggiate per strada. I banditi attesero l'arrivo del direttore della banca e degli altri impiegati, entrando in azione solo dopo l'apertura della cassaforte. Con la forza, i rapinatori fecero sdraiare a terra i dipendenti dell'istituto di credito, impadronendosi del denaro custodito in cassaforte, circa 66mila euro in contanti. In quel momento scattò il sistema di allarme, collegato alla centrale operativa 112 dei carabinieri e così i militari della locale stazione si catapultarono verso l'istituto di credito. Erano le 8,30, quando il maresciallo Madia notò due rapinatori uscire dalla filiale dell'Unicredit. Francioso fu subito bloccato, il suo complice, dopo aver trovato momentaneo rifugio in un esercizio pubblico, riuscì a fuggire, al pari degli altri componenti della banda. Gli inquirenti ritengono che anche gli altri 4 componenti della banda di rapinatori siano di Ceglie Messapica. Rocco Francioso è indagato a piede libero nell'inchiesta conclusa con l'arresto dei presunti autori dell'omicidio del maresciallo dei carabinieri Antonio Dimitri e del tentato omicidio del maresciallo Aniello Cacace, risalente al luglio del 2001. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Basket: passo falso della Stamplast a Campobasso Lunedì, 5 dicembre Non si può buttare al vento una gara dominata per i primi due quarti e poi letteralmente regalata ad un Campobasso che, quasi incredulo, ringrazia. Se i giocatori della Stamplast hanno dimostrato di esserci con le gambe, non lo sono invece con la testa. E questa è la costante di una stagione che ha visto D’Amicis e compagni crollare proprio sotto questo aspetto. E la qual cosa deve sicuramente preoccupare il coach Guido Tonucci al suo debutto su di una panchina che sta diventando un po’ calda. La gara era iniziata piuttosto bene, con una Stampalst in palla al punto da chiudere a più 13 il primo quarto ed andare a riposo a più 17. Insomma, il tutto lasciava presagire la vittoria scacciacrisi dei colori gialloblù che apparivano trasformarti. Ma, al rientro sul parquet molisano è avvenuto l’incredibile, con il quintetto di Ladomorzi che pian piano, grazie anche ad una difesa più arcigno (segno che nello spogliatoio il tecnico ha avuto modo di aggiustare qualcosa), rosicchiava punto su punto ad una Stamplast che sembrava la fotocopio imbruttita delle prime due frazioni. Ma cosa è successo? “E’ successo che la squadra inspiegabilmente non si è più ritrovata – spiega il direttore sportivo Enrico Marseglia - , al punto che al rientro in campo sembrava un’altra”. E, questo. A dirla tutta, non è la prima volta ed è essenzialmente solo questione di testa. Dal canto suo il nuovo coach è apparso mortificato dell’esisto della gara a due facce. “Per me – a parlar è Guido Tonucci – era la prima volta che vedevo all’opera, in una gara vera, i giocatori e devo dire che nei primi due quarti sono stati perfetti, bravi sia in fase offensiva che difensiva, poi è successo l’irreparabile, una situazione alla quale nemmeno io so dare una risposta e certamente quest’oggi alla ripresa degli allenamenti ne parleremo tutti quanti”. Farsi annullare un vantaggio di quasi venti punti non è da Stamplast, per lo meno per la reazione fatta vedere contro l’Anagni sette giorni prima. Un gioco che pareva non accusare più di tanto l’assenza del play Giovanni Sardano. Assenza che poi, nonostante la lodevole gara di Bove, si è fatta sentire sul finire della gara quando non si è più riusciti a contenere la ritrovata vena dei padroni di casa contro un abulico quintetto. Ma perché l’assenza di Sardano? A quanto è dato sapere, il play brindisino in settimana ha chiedo di andarsene e il tecnico constatando la non concentrazione dell’ex Prefabbricati ha deciso di non convocarlo. Scelta da non disapprovare considerato che un giocatore che non sente più il piacere di giocare in una squadra è bene che dia spazio ad altri. E qui, indiscrezioni parlerebbero di un interessamento sul giocatore da parte della società dell’Aquila. Già in giornata, quando è previsto un incontro con il giocatore se ne saprà di più e se la Stamplast sarà costretta a ritornare sul mercato. Anche questo uno scoglio da superare, con Tonucci che, pur amareggiato per l’esito della gara, è convinto che presto questo roster verrà fuori ben presto perché nei primi due quarti ha visto giocatori motivati. Quella motivazione e concentrazione che attualmente è il tallone d’Achille, soprattutto nelle gare esterne. Ma si può rimediare. Intanto giovedì si torna a giocare a Cisternino con il calendario che propone la sfida contro il Caserta, penultimo in classifica.
Luca Dipresa
Una svista e il Comune di Ceglie perde 300mila euro Domenica, 4 dicembre
Una svista, la mancata comunicazione alla Ragioneria dello
Stato sull’impegno della spesa richiesta, e il Comune di Ceglie Messapica
perde un finanziamento di 300 mila euro da destinare a lavori da realizzare
nel centro abitato. “La mia attenzione – afferma il giovane legale - si è soffermata sul fatto che, la Ragioneria Generale dello Stato, ha reso noto che, ad alcuni Comuni, che tra l’altro venivano indicati in una classifica, tali fondi non potevano più essere erogati perché i vari enti locali non hanno presentato nei termini di legge cioè entro il 30 settembre una semplice dichiarazione da inoltrare alla suddetta Ragioneria confermando sostanzialmente di voler ricevere i suddetti fondi da destinare a quei progetti. A questo punto mi chiedo di chi è la colpa se il Comune di Ceglie perderà questa somma non certo esigua?” si domanda Vitale. L’episodio di ordinaria follia amministrativa rischia di penalizzare una serie di interventi urbani ed extraurbani, come l’adeguamento e asfalto di alcune strade interne.
C’è da dire, però, che Ceglie non è sola: anche i Comuni di
Ostini e Martina Franca perderanno migliaia di euro per un semplice
rapportino non inviato alla Ragioneria dell’ Stato (e per Martina si tratta
di una somma addirittura quadruplicata rispetto a quella di Ceglie, 1,2
milioni). In totale i Comuni pugliesi perderanno 5 milioni di euro: tra
questi vi sono Lecce, Foggia, Taranto, Gallipoli. In trappola anche i Comuni
di Roma, Napoli, Cagliari e Benevento: in totale 39 milioni di euro persi
per malaburocrazia.
Nel circolo ricreativo c'era la bisca, denunciati in 24 Sabato, 3 dicembre I carabinieri di Brindisi, nel corso di un'operazione a Ceglie Messapica contro il gioco d'azzardo, hanno denunciato 24 persone, tra cui alcuni pregiudicati, sorprese in un club privato dove, sotto l'insegna di un circolo culturale ricreativo, era stata attrezzata una bisca clandestina. I militari hanno sequestrato il locale, una somma di circa 25.000 euro, compendio delle giocate, e alcune dosi di cocaina. Sono in corso indagini per verificare un giro d'usura attorno alle attività del circolo. L’attenzione delle forze dell’ordine si è concentrata sulla città messapica, ritenuta una delle roccheforti del gioco in ogni senso, sia quello clandestino che quello regolare. Da tempo gli inquirenti hanno alzato la guardia su alcuni circoli ricreativi, nel sospetto che si tratti soprattutto di locali dove si pratica il gioco d’azzardo, esercizio praticato tutto l’anno ma in modo particolare in quello invernale e a ridosso delle festività natalizie. Si vuole stroncare sul nascere un fenomeno che, come accaduto in altre zone, ha attirato e favorito la formazione di gruppi vicini alla malavita e al mondo dello spaccio di stupefacenti.
Basket: Giulio Tonucci nuovo coach della Stamplast Venerdì, 2 dicembre “Sono orgoglioso di essere tra di voi, convinto di arrivare in una grande squadra con giocatori seri, motivati e vogliosi di far bene”. Si è presentato così, l’altro pomeriggio Giulio Tonucci, dopo appena tre ore dalla firma del contratto che ora lo legherà alla Stamplast Ceglie. La scelta sul cinquantenne coach pescarese è arrivata dopo quasi due settimane, alla conclusione di una verifica su chi fosse il tecnico più adatto a sedere sulla panchina lasciata libera dal dimissionario Piero Labate. E questo proprio perché la società non voleva che la fretta fosse poi alla base di una scelta poco adatta. C’era da trovare, insomma, un tecnico capace di prendere in mano un roster non costruito da lui e, soprattutto che sapesse integrarsi con lo spogliatoio. Ed allora ecco Giulio Tonucci. “La scelta che abbiamo fatta – a parlare è il direttore sportivo Enrico Marseglia – giunge dopo un lungo periodo è siamo pienamente soddisfatti della conclusione della vicenda, avendo chiuso per un tecnico vincente, esperto e ottimo conoscitore dell’ambiente”. L’accoglienza da parte dei giocatori è stata buona. Per tutti parla il capitano, Maurizio D’Amicis: “Condividiamo appieno la scelta operata dalla società perché si tratta di un tecnico esperto, che ha già dato prova del proprio valore e che sa avere con i giocatori un orrido rapporto”. E come lui la pensano tutti gli altri compagni di squadra. Del resto, nella scelta della società i giocatori hanno avuto un peso determinante. E questo è positivo per una squadra che dopo un mese non certo esaltante, deve ora ritrovare la dritta ad una stagione ancora tutta da giocare. Quello della Stampalst, del resto, è un novero di giocatori convinti di poter delle proprie qualità e, quindi, di rimettersi in corsa per un campionato che, per la società, mantiene vivo il proposito di giocarselo fino in fondo Quattro punti di distacco dal duo Marigliano-Molfetta (i due quintetti guidano il campionato con 14 punti) non sono poi tanti e già domenica la classifica potrebbe riservare nuove sorprese. A cominciare proprio dalla Stampalst che in programma ha la trasferta a Campobasso, un parquet difficile e con il quintetto del coach Ladomordi con il dente avvelenato perché le brucia la sconfitta rimediata domenica scorsa proprio a Molfetta contro una delle due capolista.. Ma D’Amcicis e compagni proprio domenica sera, nella gara vinta contro l’Anagni (il quintetto cegliese ha giocato senza tecnico, con il capitano, Della Corte e Mujango a farsi carico della lettura e conduzione della gara vinta meritatamente con 11 punti di vantaggio) hanno compreso più che mai che il loro livello è di una qualità, se non al di sopra, almeno pari a quello delle due capolista. “Ora che anche la questione panchina si conclusa – a parlare questa volta è il presidente Mario Laneve – ai giocatori, che ringraziammo per come hanno saputo vivere queste due settimane, chiediamo di ritrovare la tranquillità e la voglia vincente per regalare ai nostri tifosi, alla città quei successi che meritano”: Il tutto, purtroppo, con la consapevolezza che difficilmente il palazzetto verrà aperto, così come promesso per la fine dell’anno. Quella del palazzetto è una vicenda che deve far riflettere, perché la colpa del ritardo accumulato e che vedrà il venir meno la parola data è ascrivibile solo al designato collaudatore?
Luca Dipresa
Ici, dicembre è il mese del saldo: stangata per i cegliesi Clicca qui per il calcolo fai da te Giovedì, 1° dicembre Ci avviciniamo alla fine dell'anno e l'appuntamento oltre ai regali sotto l'albero porta con sè gli obblighi dell'Ici, l'imposta sugli immobili definita iniqua da tutti i governi ma puntualmente "imposta", appunto, ai proprietari di casa. I cittadini cegliesi sono purtroppo tra i più tartassati dall'imposta sulle case e sui terreni: da quest'anno lo sono un po' di più perchè nel marzo scorso il commissario prefettizio Minerva ha deciso di ritoccare al rialzo le aliquote. Da quest'anno l'indice passa dal al 6,5 per mille al 6,75 per l'abitazione principale, mentre sarà il massimo previsto dalla legge, ovvero il 7 per mille, per tutti gli altri immobili secondari. Ristrettezze finanziarie e i numeri in rosso del bilancio pubblico sono le motivazioni addotte. A questi balzelli poi bisogna aggiungere l'introduzione dell'addizionale Irpef che per Ceglie Messapica è pari allo 0,20. Per aiutare i cegliesi, sia i residenti in città che gli altri fuori, abbiamo elaborato un piccolo programma, in realtà un foglio elettronico operativo con il diffusissimo Excel, in grado di calcolare in automatismo la quota Ici già versata tra il 1 e 30 giugno e la seconda rata a saldo da versare a dicembre. L'elaborato oltre a considerare l'aliquota al 6,75 per mille tiene conto della detrazione della prima casa stabilita a Ceglie a 103,29 €, condizioni tra le più diffuse. Per i casi particolari è necessario personalizzare il calcolo, verificandolo ad ogni singola voce, secondo quanto disposto dal deliberato dell'amministrazione comunale pubblicato nel sito dell'Idea.
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