Ceglie in diretta |
Gennaio 2005 |
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2005
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Ciracì
accusa: "Ridotto il finanziamento per l'Alberghiero" Lunedì,
31 gennaio Pubblichiamo
una nota del consigliere provinciale Nicola Ciracì. "L’amministrazione Provinciale di “sinistra-centro” con Del. N° 384 ha ridotto il finanziamento previsto per la realizzazione dell’Istituto Alberghiero di Ceglie Messapica da € 6,5 milioni a € 3,5 milioni annullando peraltro le procedure concorsuali che avevano registrato la partecipazione di otto ditte e la nomina della Commissione giudicante mai convocata da luglio a oggi.Con tale atto sono state ridotte da 25 a 15 le aule e sono state cancellate le realizzazioni della Sala Ristorante con Open Bar da 350 mq., la cucina multimediale per 50 alunni, l’Auditorium Sala Congressi da 350 posti a sedere, la cucina per il biennio oltre alla palestra coperta e quella scoperta che prevedeva 6 corsi per atletica, impianti per salto in alto, in lungo e con l’asta, campi polivalenti per basket, pallavolo, pallamano, calcetto e tennis. Nell’esprimere sconcerto per tale decisione che rappresenta un pugno nello stomaco allo sviluppo turistico e gastronomico della città, oltre ad un indebolimento dell’offerta formativa scolastica del locale Polo Scolastico Superiore, non si può non denunciare il silenzio complice e suicida dei due consiglieri provinciali indigeni di maggioranza Mita e Mita, evidentemente troppo indaffarati a studiare il “Manuale Cencelli” per le prossime amministrative e quindi impossibilitati a difendere la comunità che dovrebbero
rappresentare". La
replica Elia:
"Istituzioni invitate alla commemorazione di Petracca" Lunedì,
31 gennaio Sulla
assenza delle istituzioni alla commemorazione del carabiniere Angelo
Petracca e sull'intervento di Francesco Nacci, presidente
dell'associazione "Ceglie è..." replica ancora Elia.
Pubblichiamo il suo intervento indirizzato a Nacci.
"Signore, Chiarito questo, devo confutare integralmente la Sua relativa alla commemorazione del carabiniere Angelo Petracca. Faccio notare che, fin da dieci giorni prima di quel 23 gennaio, la Città, tutta la Città di Ceglie, era stata tappezzata da locandine con le quali si informava la cittadinanza della cerimonia, tra l’altro, patrocinata dall’Amministrazione comunale, per ricordare quel triste evento. Signor Nacci, Le sfuggirà, forse, la cosa principale, ovvero, i politici, tutti gli uomini di governo cegliesi, di qualsiasi colore o schieramento, erano stati singolarmente invitati con lettera scritta recapitata a domicilio a mezzo del servizio postale. Non posso accettare le sue motivazioni che cercano di giustificare l’ammutinamento di tutti i rappresentanti locali. Perché poi, in fin dei conti, si tratta proprio di questo, di rivolta nei confronti di qualcuno presente al raduno. Ella scrive, infatti, che costoro “……...sono un po’ particolari…….fanno un mestiere i cui intrecci……noi semplici cittadini abbiamo difficoltà a comprendere”. Io sono un semplice cittadino e non ho avuto alcuna difficoltà a capire, non sono poi così tanto “fesso”. Ho capito perfettamente, e anche la popolazione cegliese ha compreso, tanto che ha elevato unanimemente un grido di condanna per la riprovevole condotta dei suoi rappresentanti. A quella mesta cerimonia, oltre ad un foltissimo pubblico venuto dai paesi circostanti (Locorotondo, Brindisi, Ostuni, Oria, Martina), partecipavano le maggiori Autorità civili e militari della Provincia e, nella circostanza, i nostri delegati hanno dimostrato assoluta mancanza di sensibilità, per cui non ci possono essere giustificazioni di sorta. Se costoro avessero voluto con quell’indegno comportamento protestare nei confronti di qualche Autorità presente alla manifestazione, per contrasti di natura politica a noi non noti, ribadisco che quello non era né il momento, né il luogo adatto alla contestazione. Ecco il motivo per cui “Mi vergogno di essere cegliese”. Infine, Lei afferma “Io non c’ero e me ne dispiace, avrei voluto esserci” fa come colui il quale in una aula di tribunale dichiarava : “Non so, non c’ero, e se c’ero non ho visto niente”. Pasquale Elia
Nel pomeriggio incontro tra imprenditori e settore agricolo Lunedì, 31 gennaio “Canali
di finanziamento per lo sviluppo dell’imprenditoria e
dell’occupazione giovanile: il ruolo dell’ente locale, Le
opportunità per il settore
agricoltura”. E’ il tema del primo incontro pubblico
organizzato dal Movimento “Ceglie che lavora” e che si terrà nel
pomeriggio di oggi, lunedì 31, alle ore 16 presso l’Istituto
musicale. Si
parlerà di Agricoltura
e finanziamenti : tutte le possibilita’ per i giovani disoccupati, gli
agricoltori e le imprese agricole Interverranno:
Fabrizio De Castro che parlerà dei nuovi finanziamenti 2005-2008 del
leader plus - gal alto salento, Angelo
Caforio (della Camera di commercio di Brindisi) sui nuovi finanziamenti
regionali in agricoltura. Sarà
rappresentata la testimonianza di un successo: Assunta
De Cillis (della Cantina Due Palme) tratterà la storia di successo di
una giovane imprenditrice in agricoltura oggi tra i migliori produttori
di vino di Puglia apprezzato nel mondo. Le conclusioni sono affidate a Francesco Nacci, dirigente nazionale Cna alimentare / Camera di Commercio. Nel corso della riunione sarà presentato il programma fiere italiane ed estere del settore eno-agro-alimentare del centro regionale per il commercio estero e di Unioncamere Puglia.
Un guasto tecnico ha bloccato il notiziario dell'Idea Lunedì, 31 gennaio Un guasto tecnico ha impedito il regolare aggiornamento dell'Idea. Entro pochi minuti sarà definitivamente risolto con la normale pubblicazione. (ore 13,15)
Sallustio e Mimmo Sacco alla libreria "Libridine" Mercoledì, 26 gennaio Sarà
Ferdinando Sallustio, il campione di Ostuni della trasmissione
“Passaparola” di Canale 5, questa volta in veste di autore, il
protagonista dell’incontro letterario presso la libreria
“Libidine” di Ceglie Messapica, vicino a Largo Stazione, sabato 29
gennaio alle ore 17. L’auotore, che sarà presentato dal giornalista Mimmo Sacco, proporrà il libro “Belle parole”, con il sottotitolo “I grandi discorsi della storia dalla Bibbia a Paperino. “Personaggio televisivo ma anche letterario – dice nella prefazione Aldo Grasso - sembra uscito da una fiaba per il suo candore che con i suoi cento discorsi crede che la parola possa avere efficacia semplicemente perché su di lui l’ha avuta”. E per lasciare ancora di più il segno, Sallustio accompagna i suoi discorsi con la proiezione di filmati originali di alcuni dei suoi cento personaggi richiamati nel libro. Un remake di filmati storici per dare spazio e profondità ancor di più alla riflessione letteraria e umana non solo dei personaggi ma della nostra storia.
Domenica
prossima, alle 17, presso la libreria "Libridine" la Sinistra
giovanile di Ceglie Messapica celebrerà il "Giorno della
memoria" con la proiezione del film "Il grande dittatore"
di Chaplin. In programma la lettura di alcuni brani dai libri di Elisa Springer “Il silenzio dei vivi” (recentemente scomparsa) e di Primo Levi. Al termine vi sarà un confronto tra i partecipanti sul "grande crimine" che ha segnato la storia del Novecento.
Riflessioni Nacci: "Ricordare un eroe, ma attenti alle passerelle" Martedì, 25 gennaio
Francesco
Nacci, presidente dell'associazione "Ceglie è..." e del
comitato "Ceglie che lavora" interviene sulle riflessioni
di Pasquale Elia a proposito della commemorazione del carabiniere
Angelo Petracca. In tempi non sospetti (come dicono
quelli
bravi) non ho esitato un attimo ad offrirgli il nostro aiuto economico o
collaborativo per la migliore riuscita della manifestazione. Di più,
dopo
aver parlato con la commissaria per quanto atteneneva l'organizzazione
della
Bit di milano che sto curando per la Camera e la Provincia, ho pregato
la
commissaria di non venir meno a questo impegno e voglio motivarti il
perchè
di questo mio interessamento: in questi giorni piangiamo e ci
rammarichiamo
tutti per quanto accaduto in Iraq ad un altro dei nostri ragazzi in
missione di pace, nelle settimane scorse abbiamo sofferto più volte per Nassirya
ed i
coraggiosi uomini dell'arma che come Angelo Petracca nel compimento del
loro
dovere, per difendere noi tutti, compiono il sacrificio estremo,
mettendo
il bene degli altri addirittura prima che la propria vita: sono esempi
che
anche i politici, ha ragione il rappresentante dell'Associazione
Carabinieri
di Ceglie Elia, dovrebbero portare a modello, testimoniando anche solo
con
la loro presenza l'importanza di simili sacrifici. Pazienza se poi Io non c'ero e me ne dispiace, avrei voluto esserci.
Temo però che simili occasioni possano anche essere strumentalizzate in
momenti elettorali e ridursi solo a "comode passerelle"
per i politici che
vi intervengono. Credo pertanto che bene abbia fatto Pasquale Elia a
denunciare l'assenza dei politici locali, ma credo sia giusto anche
invitarlo a riflettere su chi negli anni scorsi gli ha dimostrato
attenzione
in momenti elettoralmente meno interessanti...non so chi siano stati, ve
ne
saranno senz'altro, a Lui un esame critico sulla vicenda, ed avendogli
io
stesso teso una mano a nome dell'associazione dei ristoratori e
produttori,
credo che non abbia poi così tanto da vergognarsi di essere Cegliese:
Io ne
sono orgoglioso, ancor più conoscendo i valori di solidarietà che
tutti noi
Cegliesi ci portiamo dentro....per i politici (anche Cegliesi ) lo
sappiamo Anche in questo contesto
mi
auguro che le cose cambino, in meglio e invito Elia e chi come Lui sente
forte l'esigenza del cambiamento anche morale verso nuove forme di
socialità
e solidarità, a riflettere profondamente su quanto oggi sia importante
che
la Sua sensibilità, i suoi valori, come quelli di tanti altri
cittadini,
siano messi a disposizione per cambiare lo stato di cose: io e molti
altri Il cambiamento
è un
qualcosa che si ottiene con la partecipazione, ripeto ben venga la
denuncia,
ma a questa facciamo seguire atti concreti per correggere gli errori
seppur
di altri. Diversamente credo che anche la denuncia riamnga fine a se
stessa
e non produce risultati. Sicuramente Elia e gli altri amici che gli sono
La protesta. Ignorato il carabiniere ucciso: "Mi vergogno" Lunedì, 24 gennaio Da Pasquale Elia, alto ufficiale dell'Esercito, in congedo, riceviamo e pubblichiamo.
"Oggi 23 gennaio 2005, l’Associazione Carabinieri di Ceglie ha voluto ricordare l’eroico sacrifico del giovane carabiniere ausiliario Angelo PETRACCA. Alla cerimonia commemorativa cui hanno partecipato, tra l’altro, il Sottosegretario Vitali in rappresentanza del Governo, il Prefetto ed il Questore di Brindisi, il Vice Comandante del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, la dott.ssa Clara Minerva, Commissario Prefettizio, le Associazioni combattentistiche e d’Arma con i loro stendardi ed un foltissimo e commosso pubblico, venuto anche da lontano (Brindisi, Casarano, Fasano, Oria, Locorotondo). Tra tanta gente che ha voluto rendere un doveroso omaggio a quel coraggioso giovane militare, abbracciare la mamma, il fratello e la sorella del decorato di Medaglia d’oro “alla memoria”, c’erano degli assenti assolutamente ingiustificati, ovvero, tutta la classe politica cegliese. Non uno di coloro i quali fra qualche settimana elemosinerà il voto ha partecipato alla manifestazione, nemmeno al rito religioso celebrato nella Chiesa Madre. Bella figura di personaggi che vogliono governare la città! Personalmente considero questo meschino comportamento quale mancanza di rispetto per il Caduto, per cui, non ammetto alcuna giustificazione soprattutto poi se fosse di natura politica. Devo ammettere, comunque, con rammarico, che “i vergogno di essere cegliese!" Quel ragazzo ha sacrificato la sua giovane vita per difendere la democrazia e la libertà di ciascuno di noi, compresa la vostra Signori uomini di governo cegliesi. Dovremmo essere tutti orgogliosi di aver avuto in servizio nella nostra Città un Eroe di così grosso calibro. Con una classe politica del genere concludo che “mi vergogno di essere cegliese”! Pasquale Elia
L'intervento. In clinica "sospesa" la tutela delle libertà Sabato, 22 gennaio "Di recente è avvenuto un episodio in una struttura ospedaliera convenzionata privata, del quale non riferisco i particolari per motivi di riservatezza. Un ammalato e i suoi familiari non hanno avuto la libertà di scegliere se intraprendere una certa terapia. Per loro ha deciso la struttura sanitaria privata in conformità a valutazioni economiche e alla probabilità di raggiungere i risultati voluti. L’episodio mi spinge ad alcune riflessioni. Il paziente e i familiari, che pagano normalmente le tasse, sono stati espropriati dei loro diritti da parte di un ente privato convenzionato, che tra l’altro ha condizionato con le sue decisioni le scelte finali della ASL. Nella nostra società non c’è molto spazio per le libertà individuali, esigenza sempre più sentita in vari campi, nella sanità come nell’istruzione, per fare degli esempi. E’ un diritto scarsamente riconosciuto nel pubblico come nel privato perché, secondo me, manca una diffusa cultura di base liberal-democratica. La carenza delle libertà individuali è più sofferta dalle persone con reddito più basso. Nell’esempio sopra citato, l’ammalato con una disponibilità economica più elevata avrebbe potuto usufruire a pagamento di quella specifica terapia. Sarebbe stato comunque penalizzato, per aver versato contributi al servizio sanitario nazionale senza ricavarne benefici, ma avrebbe esercitato pienamente la sua libertà di scelta. Perciò il rispetto di queste libertà è anche un problema di giustizia sociale. Ne deriva che deve essere affrontato da tutti, ma in particolare dalla parte politica che più ci crede: i partiti del centro-sinistra. Il modello di società socialdemocratico, storico fiore all’occhiello dell’Europa, deve prevedere lo sviluppo di questi diritti. La socialdemocrazia, nella versione successiva al congresso di Bad Godesberg del ‘59, è giudicata valida da molti, tra i quali anche il cardinale Ratzinger, che la considera molto vicina alla dottrina sociale della Chiesa; tuttavia richiede aggiornamenti e riforme. Più in generale si può affermare che la tutela delle libertà individuali deve essere un obiettivo di un nuovo modello di società, frutto della sintesi delle culture che hanno a cuore la solidarietà, la giustizia sociale e appunto la libertà. Angelo Palma
Riceviamo e pubblichiamo: Carissimi dell'Idea, leggevo con molto interesse l'articolo di Angelo Palma riguardante le libertà di scelta di una determinata terapia e con immensa tristezza devo ammettere che purtroppo in Italia ancora siamo lontani anni luce dalla vera libertà, ben vengano queste denunce che per essere efficaci bisogna segnalare in modo completo nel senso dell'azienda ospedaliera privato e non del paziente in modo che altri utenti possano decidere in base alle denunce fatte dalla gente di scegliere se ricoverarsi o no in una determinata azienda. Facendo in questo modo ci accorgeremo che la libertà di ognuno di noi può aumentare gradualmente man mano che vengono fatte le segnalazioni . Ci accorgeremo come hanno fatto le varie associazioni consumatori che l'unione fa la forza e divulgando in modo corretto anche questi disservizi si creerebbe un'informazione utile socialmente. Ciao a tutti e alla prossima. Vito Nisi, Torino
Ecco i primi nomi della lista Fitto: c'è Rocco Cavallo Giovedì, 20 gennaio Il governatore pugliese Raffaele Fitto è al lavoro per comporre la lista che, secondo le intenzioni, dovrebbe raccogliere gli scontenti e i delusi del centrosinistra. Ricevuto l'ok da Berlusconi si è intensificata la raccolta dei possibili candidati, nomi però che più di scontenti dell'Ulivo sembrano orbitare nell'area del centrodestra, circostanza che starebbe irritando An con in testa il coordinatore regionale Alfredo Mantovano. Tra i delusi del centrosinistra compare anche il nome del cegliese Rocco Cavallo, imprenditore molto vicino all'on. Luigi Vitali, ex assessore del sindaco Pietro Magno (Polo) ed ex consigliere comunale a capo di una lista civica. In effetti Cavallo è stato consigliere della sinistra: è accaduto nel 1988, quando si candidò al consiglio comunale con la lista del Psi. Ecco gli altri nomi che circolano. BRINDISI L’architetto Tonino Bruno, esponente storico del socialismo brindisino ed ex assessore regionale all’Urbanistica e al Turismo; Giuseppe Colucci, primario di Pediatria a Ostuni e segretario provinciale dell’Anpo (Associazione nazionale primari ospedalieri); Silvana Errico, professoressa e già presidente del Consiglio comunale di San Vito dei Normanni, sciolto nei giorni scorsi. LECCE Il nome di maggior peso è quello del presidente provinciale di Confartigianato, nonché presidente regionale del potente Consorzio Fidi, Mario Vadrucci; altro nome proveniente dal mondo dell’imprenditoria è quello di Francesco Montinari, figlio di Brizio; Paolo Stefanelli, presidente dell’Ordine degli ingegneri e candidato con Democrazia europea alle ultime politiche; Giuseppe D’Agostino, candidato sindaco a Leverano, ex dirigente provinciale della Cisl e presidente dell’Azienda speciale della Camera di Commercio, proveniente dai Cristiano sociali; Antonio Capone, ex assessore al Comune di Lecce, responsabile nel Salento del gruppo che fa capo all’europarlamentare Marcello Vernola. TARANTO Con la lista promossa dal governatore Fitto dovrebbero scendere in campo Emanuele Papalia, presidente della Camera di Commercio jonico e della Confcommercio regionale; Angelo Bozzetto, già presidente degli industriali pugliesi; Rocco Spada, sindaco di Fragagnano; Franco Palazzo, martinese e funzionario di banca; ancora top secret sul nome del candidato che dovrebbe rappresentare il versante orientale della provincia (quasi certamente sarà un laertino). BARI Numerosi i nomi in lizza nel Barese. Francesco Schittulli, medico, presidente nazionale della Lega dei tumori e direttore del Dipartimento donne presso l’Oncologico; Gianmarco Surico, primario di Oncologia al “Vito Fazzi”, originario di Gioia del Colle; Filippo Boscia, primario di Ginecologia al “Di Venere”; Franco Albore, ex presidente provinciale dell’Udeur; Matteo Paparella, ex assessore provinciale della Margherita; Gianni D’Innella, presidente dell’Ordine degli avvocati; Stella Sanseverino, ex consigliere provinciale dei Popolari per la Puglia; Pino Riccardi, direttore regionale della Cna; Angelo Bovino, già sindaco di Polignano, proveniente dai popolari; in squadra dovrebbero entrare anche gli imprenditori Michele Boccardi (Turi) e Flavio Rubino (Triggiano) e il funzionario regionale Gaetano Volpe (coordinatore della Formazione professionale). FOGGIA Il nome più in vista in Capitanata è quello di Antonio Pellegrino, ex presidente di centrosinistra della Provincia; in lizza anche alcuni sindaci, estranei al centrodestra, come quello di Torremaggiore, Alcide Di Pumpo (ex Margherita), di Vico del Gargano, Piero Amicarelli, di Carpino, Mario Trombetta (ex Margherita) e di Volturino, Donato Dotoli. SESTA PROVINCIA Anche la nuova provincia pugliese, che avrà come capoluoghi Barletta, Andria e Trani, parteciperà alle prossime Regionali. La lista Fitto potrà sicuramente contare sull’adesione dell’imprenditore Umberto Cormio, presidente di Assomarmi, e candidato alle Politiche del 2001 per il centrosinistra contro Gabriella Carlucci.
Ospedale: dopo le chiusure l'Asl finge collaborazione Giovedì, 20 gennaio Dopo le legittime preoccupazioni sul reparto di Ortopedia, sorte a seguito del trasferimento dell'aiuto primario Ferrari, si è discusso del caso, nell'incontro tenutosi l'altro giorno tra alcuni rappresentanti del Comitato cegliese pro Ospedale ed il direttore Montanile, delegato dal direttore generale della Asl Causo. Infatti, a causa dello stato di incertezza venutosi a creare, il Comitato, in rappresentanza dei cittadini, aveva fatto richiesta di un incontro per avere dei chiarimenti sugli sviluppi della vicenda. Per l'occasione, presso gli uffici amministrativi dello Stabilimento cegliese, oltre al direttore sanitario del Presidio Francavilla-Ceglie, Antonio Montanile, erano presenti il primario di Ortopedia, il prof. Pennetta, il direttore sanitario dello stabilimento di Ceglie Messapica, Dicastri ed il presidente del Comitato cittadino, Rodio, insieme ad altri componenti (Castellana, Nacci, Argese). Oltre allo specifico caso di Ortopedia, diverse sono state le problematiche affrontate al fine di verificare lo stato generale di attuazione del Piano di Riordino. Circa la vacanza della figura dell'aiuto primario, il direttore Montanile ha chiarito che la direzione aveva già provveduto (con effetto dal 18/01/05) alla copertura del posto, nominando il dott. Tarantino. Una continuità, dunque, garantita dal un punto di vista dall'organico post Piano per un reparto che gestisce 18 posti letto. Non altrettanto è stato garantito per quanto concerne gli interventi di una certa entità come protesi alle anche, spalla e ginocchio, un tempo effettuati a Ceglie. Sulla questione è intervenuto il primario Pennetta che, avendo in primis la responsabilità del reparto, ritiene che presso la struttura cegliese non ci siano più le condizioni, a causa della mancanza delle figure specialistiche del cardiologo e del rianimatore, per garantire al paziente l'assistenza medico-specialistica richiesta per gli interventi di una certa entità. Per cui si continueranno ad effettuare interventi chirurgici che comportano un rischio minimo e che, stando alle parole del primario Pennetta, coprono comunque l'80% di quelli effettuati a Ceglie Messapica, dopo l'attuazione del Piano di riordino. Tutto ciò, secondo la Direzione sanitaria ed il primario dovrebbe garantire, anche nel futuro, il mantenimento dei 18 posti letto. Una proposta emersa nel corso del dibattito è stata quella di effettuare a Ceglie la riabilitazione post intervento anche di protesi, in quanto la struttura può contare sulla figura professionale di un fisioterapista. Un indirizzo riabilitativo che la direzione vuole dare allo stabilimento cegliese per il quale è previsto un ampliamento dei Poli ambulatori al fine, anche, di decongestionare Francavilla Fontana. Oltre alla promessa di 20 posti letto di Cardiologia riabilitativa ci sarà anche l'annessa attività ambulatoriale, con la possibilità di effettuare l'ecocardiogramma. Nel corso di una lunga discussione il Comitato ha fatto sentire forte il peso della assenza specialistica (cardiologica e rianimatoria) sia per i reparti esistenti e sia per il Pronto soccorso. In merito il Dottore Dicastri ha chiarito che, a tale mancanza, sopperisce il 118, che è dotato di un medico che dovrebbe stabilizzare il paziente in attesa di trasferimento in strutture idonee, tra cui quella di Francavilla Fontana, che può contare su figure specialistiche 24 ore su 24. Non è mancata la discussione sulla non attuazione dei promessi 5 posti di day surgery di Chirurgia generale. Ha chiarito il dato il direttore Montanile, specificando che la Direzione sanitaria ha sopperito a ciò con la Chirurgia oculistica che presenta, comunque, allo stato attuale l'anomalia di non avere, in continuità con l'intervento, il servizio ambulatoriale per le medicazioni. Per una più completa gestione del servizio, è emersa la richiesta di effettuare presso la struttura cegliese, oltre che l'intervento, anche gli accertamenti e le medicazioni. Il Comitato, ora, resta in attesa di una verifica futura ed a tale riguardo predisporrà un questionario allo scopo di vagliare gli umori della gente. «Intanto - fa sapere il presidente Rodio - la Direzione sanitaria ha accettato la proposta di organizzare, nei prossimi giorni, una riunione con l'organico medico di Ortopedia, a cui parteciperà anche il dottore Ferrari ed il primario Pennetta». «Tutto ciò - continua il Comitato - rappresenta solo una premessa per una verifica futura, che sarà fatta reparto per reparto». (Agata
Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)
L'intervento. Ben vengano le analisi sul "corto circuito" Mercoledì, 19 gennaio "Mai a teatro di domenica, per giunta se si va ad assistere ad un incontro di imprenditori. Quello è un luogo di musica e prosa, perdiana, non per fare politica, che secondo l’ex sindaco Mita è meglio praticare nelle sedi di partito. Opinioni. Lecite, ma che tradiscono un incomprensibile nervosismo. Opinioni a ruota libera che non rendono giustizia alla fama e alla calcolata prudenza del personaggio. Opinioni che svelano concetti imperativi più che contributi propositivi, perché una cosa è esercitare la critica altro è intessere insensate argomentazioni al solo scopo di delegittimare un’iniziativa pubblica. Che se l’avessero fatta nel mezzo di un campo di calcio o nel cortile parrocchiale non avrebbe cambiato minimamente la questione. A decretare l’attenzione verso la manifestazione organizzata dalla Cna sono state le centinaia di persone che vi hanno partecipato: piccoli imprenditori, artigiani, studenti, pensionati o gente che con l’attività privata non ha nulla a che fare, almeno secondo il parlar comune. Temo che il declino di Ceglie sia stato determinato anche dai troppi silenzi, dalle indifferenze dei cittadini (caso ospedale su tutti), dalla delega in bianco che fa comodo consegnare all’amministratore nella speranza che costui sappia curare i piccoli interessi di vicinato. A teatro, sul palco dove non si recitava alcuna farsa e gli attori sono stati autentici testimoni del disagio, si è cercato di capire le ragioni del collasso cegliese, si è cercato di trovare terapie al "corto circuito" evidentemente non ancora risolto, si sono cercate risposte ai tanti perché con gli strumenti che la gente comune possiede: raccogliendo risorse nella propria esperienza di vita e in quel po’ di qualità che bisogna mettere a disposizione della collettività senza il timore che il professore di turno svilisca agitando la propria bacchetta. Ben vengano altri incontri come quelli proposti dalla Cna, ben vengano le discussioni proposte da altre associazioni o dai partiti, naturalmente Rifondazione comunista compresa, perché solo la forza del confronto e della partecipazione potrà produrre i cambiamenti auspicati da Mita, credo, come da quei trecento cegliesi che in una domenica mattina sono andati a teatro per scrivere un copione diverso, senza la dettatura di registi o presunti strateghi. Affermare o lasciar credere che gli imprenditori si siano voluti sostituire alla democrazia arretra di decenni l’evoluzione del dibattito, respinge quanti si rivelano pentiti o delusi del libero mercato, della defiscalizzazione che non salva nulla o delle flessibilità di lavoro allegramente immaginate dagli uomini di Palazzo Chigi. Ma che bisogno c’è, qual è la motivazione che spinge ad associare tanta gente che lotta ogni giorno per la sopravvivenza ad un Berlusconi? Per incidere più profondamente il proprio pensiero? Meglio mettere da parte banalità e slogan da epigrafe, è chiaro che un ente pubblico, una scuola, un ospedale, uno Stato non possono essere governati con la logica del profitto ma con una sana politica che tenga conto dei costi e dell’indispensabilità del servizio. La gente lo sa, molti lo hanno capito, sia pur in ritardo. Tocca ai bravi oratori spiegarlo con parole più convincenti e non con pagelle presuntuosamente insindacabili". Mino De Masi
L'ex sindaco Mita boccia il confronto degli imprenditori Mercoledì, 19 gennaio «Il meeting con gli imprenditori dell'altro giorno? Oscuro, indistinto e francamente inutile». É critico l'ex sindaco Pietro Mita nei confronti dell'incontro pubblico svoltosi nei giorni scorsi presso il teatro comunale, promosso dal Cna di Brindisi, il cui tema era «Fermare il declino della città». «Intanto la sede era impropria - afferma Mita -: a teatro si va per ascoltare della buona musica, per assistere alla performances di "attori" veri. Consumare un'intera mattinata festiva per ascoltare un'interminabile nenia in cui tutto appare oscuro e indistinto, e la città e i suoi amministratori vengono presentati come tutti uguali da 30 anni a questa parte è stato davvero un peccato grave nel giorno destinato al riposo dal Padreterno. Gli imprenditori, se sono capaci, possono svolgere un ruolo politico positivo nella situazione locale, ma devono parlare chiaro, devono scegliere se stare nel centro-sinistra o rimanere un'appendice di questo o quel personaggio del centro-destra. Una cosa è certa: è sbagliata l'idea di amministrare la cosa pubblica come se fosse la propria azienda privata. In questo Berlusconi è stato già maestro, ma negativo». Per Mita, dunque, «occorre costruire uno schieramento ampio, con un netto segno progressista aperto a uomini e donne esterni ai partiti, che idealmente e programmaticamente si ricolleghi con le amministrazioni che ben governarono Ceglie dal dicembre '93 al giugno '99. Per la candidatura si può discutere, senza però dimenticare che Rifondazione alle provinciali di giugno è stato il simbolo più votato da circa un quarto dell'elettorato cegliese, e comunque il candidato dovrà unire l'elettorato di centro-sinistra su un programma alternativo a quello del centro-destra». Domanda inevitabile: sarà Pietro Mita il candidato della coalizione di centro-sinistra alle amministrative? «Personalmente non sono interessato all'autocandidatura - afferma l'ex sindaco - nè tantomeno a schieramenti ambigui e confusionari. Ceglie ha bisogno di un'amministrazione solidaristica, progettuale e stabile. É auspicabile un moto di coscienza che spinga i cegliesi a reagire contro i guasti provocati dall'ingovernabilità del centro-destra, che ha portato a Ceglie solo il vuoto politico, una crescente povertà economica e un diffuso disordine. Noto purtroppo che la reazione dei cittadini è ancora debole, colpisce il silenzio delle comunità religiose, pur impegnate nel sociale e sui temi della pace». (Pierpaolo
Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Amministrative: cinque candidati al blocco di partenza Mercoledì, 19 gennaio Ci
sarà una folla di candidati per la guida del Comune di Ceglie Messapica
alle elezioni comunali della prossima primavera se nel frattempo non
interverranno intese capaci di ricomporre le alleanze nei diversi campi
politici. A questo punto sono 5 i candidati che potrebbero correre per
la carica di sindaco: Nicola Ciracì, sostenuto da Forza Italia, Udc e
An; Pietro Mita (dei Ds) sostenuto dai Ds e da Rifondazione comunista;
Tonino Nacci, sostenuto dal Nuovo Psi; Francesco Nacci, sostenuto da una
lista civica e dalla Margherita; Rocco Cavallo, già candidato nel 2002
con la lista Forza Ceglie. Nella
Casa delle Libertà nei giorni scorsi è stata sottoscritta una intesa
politica per presentarsi insieme alle elezioni, anche se An ha fatto
sapere che nulla è deciso sul nome del candidato sindaco. Ma il nome di
Nicola Ciracì, già assessore provinciale, è il più accreditato per
la guida della coalizione. L’ex sindaco Mario Annese, invece, correrà
per la Regione con la lista dell’Udc. Si
dice che Rocco Cavallo, da tempo vicino all’onorevole Vitali, sia
intenzionato a riproporre la sua lista civica. E trovare sulla stessa il
consenso di qualche scontento della Casa delle Libertà. Il
Nuovo Psi ha indicato in sede di assemblea congressuale provinciale il
nome di Tonino Nacci, come candidato sindaco. E’ evidente che il Nuovo
Psi cerca spazio e autonomia anche in vista delle elezioni regionali. Su
Ceglie tenta di riaffidarsi all’ex vicesindaco degli anni Ottanta. Nel
centrosinistra le posizioni sono ancora più contrastanti. L’ex
sindaco Pietro Mita, di Rifondazione, ha lanciato un duro attacco
all’iniziativa di alcuni imprenditori, sostenuta dalla Cna, che sono
intenzionati a proporre una lista dal titolo “Ceglie che lavora” e a
indicare come candidato sindaco Francesco Nacci, titolare del ristorante
“La Fontanina”. Verso questa candidatura sarebbero orientati anche i
dirigenti della Margherita. Pietro
Mita ha detto che non è così che si ferma il declino di Ceglie.
Soprattutto Mita contesta chi «vuole far apparire come tutti uguali gli
amministratori del passato». Di lui si era detto che sarebbe potuto essere ancora una volta il candidato sindaco del centrosinistra. Pare invece che il candidato sindaco sarà un altro Pietro Mita, consigliere provinciale anche lui ma dei Ds. Per Pietro Mita di Rifondazione si parla invece di candidatura alle regionali.
Primarie: una pratica americana temuta in Europa Martedì, 18 gennaio L’idea delle primarie, com'è noto, nacque negli Stati Uniti agli inizi del secolo scorso per arginare lo strapotere dei partiti nella scelta dei candidati. Riemerge ogni volta che si vuole ricercare un consenso più ampio per i candidati stessi, superando le scelte delle segreterie dei partiti, oppure si vuole rafforzare una leadership di un premier. Le motivazioni sono giuste e condivisibili. Si richiamano al principio della democrazia diretta e partecipativa. Tuttavia quest’ultimo è un ideale, al quale si può tendere, ma difficile da raggiungere. E le stesse primarie, nell’attuale impostazione, presentano molti problemi attuativi.
Questi problemi sono chiaramente emersi o possono esserci stati durante le primarie tra Boccia e Vendola. I risultati delle prossime elezioni di aprile diranno se è stato scelto il candidato migliore e, in ogni caso, faranno molto riflettere per il futuro. Infatti, immaginiamo che si presenti Bertinotti e raggiunga ampi consensi o vinca. Nel primo caso, la leadership di Prodi ne risulterà indebolita e non rafforzata, come si vorrebbe. Nel secondo, la coalizione sarà destinata a sfaldarsi e, nel 2006, andrà incontro ad una sconfitta molto probabile. Angelo Palma
Arrestati otto carabinieri della Compagnia di Fasano Lunedì, 17 gennaio Otto carabinieri, tra i quali due ufficiali, già' in servizio nella compagnia di Fasano, sono stati arrestati da commilitoni su disposizione del gip del Tribunale di Brindisi. Sono accusati, a vario titolo, di detenzione e porto illegale di armi, falso in atto pubblico, calunnia, arresto illegale con abuso di poteri. Le ordinanze di custodia cautelare sono state richieste dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi. Tra gli arrestati ci sono l' ex comandante della compagnia di Fasano cap.Cosimo Damiano Dellisanti, l'ex comandante del nucleo operativo della stessa compagnia ten.Vincenzo Favoino, ed alcuni altri carabinieri dello stesso reparto. Sulla vicenda non si sono appresi particolari circa i fatti contestati ai militari colpiti dai provvedimenti restrittivi emessi dal gip su richiesta del sostituto procuratore inquirente, dott.Negro. Si è saputo solo che alcuni militari sono stati posti agli arresti domiciliari. Gli ufficiali Dellisanti e Favoino, a seguito dell' avvio dell' inchiesta penale, erano stati trasferiti a Bari
Primarie in Puglia: Vendola batte Boccia con il 51% Lunedì, 17 gennaio Il deputato di Rifondazione Comunista, Niki Vendola ha vinto con il 51% le primarie del centrosinistra per la candidatura alle Regionali. Questi i dati definitivi di 112 sezioni: hanno votato 79.296 persone; a Niki Vendola sono andati 40.358 preferenze mentre Francesco Boccia ha ottenuto 38.676 voti. L'affermazione principale Niki Vendola l'ha avuta a Bari e in provincia dove ha ottenuto 17.153 voti, oltre 3.400 in più di Boccia. In provincia di Brindisi si sono recati al voto 9.639 elettori i quali hanno preferito Francesco Boccia a Vendola con uno scarto di 500 voti: 5.080 per il candidato della Margherita, 4.533 per l'esponente di Rifondazione. Situazione ribaltata a Ceglie Messapica dove i 546 votanti hanno preferito Vendola (434 voti) a Boccia (111). Il dato politico delle primarie pugliesi è ''il voto della base diessina, che si è prevalentemente orientata a votare Vendola, nonostante le indicazioni dei vertici del partito''. Casare Salvi commenta con i giornalisti l'esito delle primarie in Puglia per la Gad e invita ''gli 'Stati maggiori' a riflettere su questo risultato''. ''I migliori auguri a Nichi Vendola per la sfida contro Fitto. Non sarà facile ma bisogna impegnarsi fino in fondo'', aggiunge. ''Questa e' la prova provata - sottolinea Salvi - che esiste una forte identita' di sinistra che non puo' essere soffocata da diktat esterni e dalla volonta' di mascheramento degli stati maggiori". Le primarie sono state commentante anche dal sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, coordinatore pugliese di An: "Si è trattato di 'un esperimento interessante . 'E' certamente - per Mantovano - un elemento intanto di novità anche se - ricorda - ha dei precedenti; ricordo quello di An in occasione delle provinciali a Roma, ma il contesto è anche le modalita' operative erano differenti perchè si trattava di individuare i candidati di un solo partito per le elezioni provinciali''. Secondo Mantovano, poi, ''bisogna cercarlo a Gallipoli il grande sconfitto delle primarie del centrosinistra in Puglia''. Una chiara allusione a Massimo S'Alema.
Nasce a Ceglie il club degli appassionati di auto d'epoca Venerdì, 14 gennaio Si è costituita nei giorni scorsi il Club federato Fmi (Federazione italiana motocicli). L'iniziativa si deve a Giuseppe Nacci, da tempo organizzatore del raduno di auto e moto d'epoca che si svolge puntualmente ogni anno nel mese di settembre, a Ceglie Messapica. Il Club, che è stato costituito alla presenza del presidente della federazione Bitetti, può già contare sul supporto di alcuni appassionati del settore (Rocco Vitale, Nicola Nacci, Anna Palma e Pietro Barletta) che hanno aderito all'iniziativa, collaborando con l'associazione turistica Pro Loco, di Ceglie Messapica. Il Club affiliato Fml, oltre a rappresentare un'occasione per organizzare eventi e manifestazioni di sicuro successo, nasce con l'intento di valorizzare quella vasta gamma di modelli che hanno, nel tempo, caratterizzato il veicolo a due ruote. Sono, infatti, in molti gli appassionati del mezzo di trasporto che, di tanto in tanto, avvertono il desiderio di rispolverare ricordi ed emozioni. D'altronde, proprio grazie al tradizionale appuntamento cegliese del «Trofeo Auto e Moto storiche» - che da più di dieci anni si apre non solo alle auto storiche ma anche, alle moto, motociclette e motocarrozzette d'epoca - si è potuto constatare quanto la motocicletta sia stata in passato utilizzata ed apprezzata dagli italiani. Ora, grazie al neonato Club locale non solo si potrà usufruire di alcuni vantaggi, come esenzione di bolli, polizze assicurative ridotte e rimessa in circolazione di moto radiate, ma i possessori di motociclette e gli amanti del ramo in genere avranno l'opportunità di estrinsecare - iscrivendosi al Club della Federazione Italiana Motocicli che fa capo, al livello locale, a Giuseppe Nacci - la passione per un mitico mezzo di trasporto.
Chiude lo sportello del Sesit, nel disinteresse generale Giovedì, ,13 gennaio «Si informano i signori contribuenti che dal 3 gennaio 2005 lo sportello concessionario del S.ES.IT. verrà chiuso. Per informazioni relative al pagamento della tassa rifiuti solidi urbani (TARSU) e dell' imposta comunale sugli immobili (ICI) rivolgersi al Comune». Inizio d'anno amaro per i tanti contribuenti cegliesi. D'ora in poi per pagare le tasse bisognerà recarsi presso l'ufficio postale o presso lo sportello S.ES.IT di Ostuni. «Si è trattato di un provvedimento inevitabile dovuto ad un discorso di riorganizzazione del personale a livello territoriale interno al S.ES.IT - fanno sapere dall'Ufficio Tributi e Finanze del Comune - tant'è che negli ultimi tempi sono stati già chiusi gli sportelli di Latiano e San Pancrazio. Lo sportello doveva essere chiuso già dall'1 gennaio 2000, ma le amministrazioni di questi anni sono riuscite comunque ad ottenere la proroga della convenzione fino al dicembre 2004. Sebbene ci sia stato più di un tentativo da parte del Comune per evitare la chiusura, il concessionario non poteva più disattendere le proprie disposizioni». Intanto, però, cresce il malcontento tra i cittadini, soprattutto pensionati, per i quali il costo aggiuntivo di 1 euro sul bollettino postale non è cosa da poco, di questi tempi. «Povero paese - commenta un pensionato davanti al cartello che informa della chiusura dello sportello -, prima chiudono l'ospedale, ora anche questo ufficio. Temo che tra un po' ci toglieranno anche l'aria per respirare». (Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Inaugurato il museo della chiesa di San Rocco Giovedì, ,13 gennaio Inaugurato nei giorni scorsi, il Museo parrocchiale di antichi oggetti sacri appartenenti alla storia della chiesa di San Rocco. Per l'occasione è intervenuto lo storico Gaetano Scatigna Minghetti che ha sottolineato l'importanza storico-religiosa dell'iniziativa, che rappresenta un punto di inizio per realizzare un processo di valorizzazione di oggetti, i quali finalmente sono fruibili al pubblico. Gli oggetti ed il significato che rappresentano favoriscono, inoltre, la «tradizione» quale punto di forza, insieme alla Sacra Scrittura, della storia della Chiesa cattolica. Grazie, infatti, al lavoro di recupero, raccolta e sistemazione, si è evitata la dispersione e l'eventuale perdita di oggetti che rappresentano un contenitore religioso, e nel contempo culturale, di inestimabile valore. Con l'iniziativa, fortemente voluta dal parroco don Angelo Principalli, si è voluto recuperare quella memoria storica che racconta di numerosi cittadini cegliesi, che in più di cento anni di storia locale, si sono prodigati per arricchire con statue, reliquari, libri, calici e numerosi manufatti sacri la loro parrocchia. Non bisogna, infatti, dimenticare che sono stati proprio i cittadini cegliesi a voler edificare l'attuale chiesa donando cospicui contriti o il semplice, ma essenziale, lavoro manuale. Il neonato museo lo si può ritenere, per il suo valore intrinseco, non semplicemente parrocchiale ma cittadino. Ad oggi, è possibile visionare la statua della Madonna della Fontana, la statua di Sant'Achille realizzata anni fa dal padre di Rocco Anteli, una croce in argento del 1799 e numerosi altri oggetti sacri che risalgono al 1700. Il progetto rappresenta solo l'inizio di una raccolta che si apre al completamento di un mosaico sicuramente molto più ampio. Non si esclude, in futuro, un ampliamento del museo che potrebbe rappresentare il preludio per ricontestualizzare oggetti sacri che fanno parte di collezioni private o collocati in altri musei del territorio pugliese. (Agata
Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)
An pone il veto su Ciracì: "A noi la scelta del candidato" Lunedì, 10 gennaio Alleanza nazionale di Ceglie Messapica rivendica il diritto di «indicare un candidato sindaco che possa coagulare le energie migliori della Casa delle Libertà con un programma innovativo». E’ quanto sostiene il commissario cittadino del partito, Enrico Marseglia, il quale a nome del partito sostiene la necessità alle prossime elezioni amministrative di dare «un segnale di completa rottura e discontinuità rispetto al passato nell’interesse della città e del Polo». La posizione del partito corregge le affermazioni dei giorni scorsi in cui la Cdl era sembrata compattarsi intorno alla figura di Nicola Ciracì, indicato quale candidato sindaco del centro-destra. Tutto da rifare, dunque. A tal proposito An «ha individuato un’ampia rosa di nomi di personalità che hanno espresso una completa adesione e che si sono dichiarate disponibili a lavorare a un progetto che abbia come primo punto la stabilità amministrativa e nuove strategie per il rilancio della città». Nei giorni scorsi era stata ipotizzata anche la candidatura del professore Pietro Magno, già sindaco di Ceglie nel 1999 e dimessosi un anno dopo l’elezione. An, Udc e Udc hanno firnato nei giorni scorsi una intesa elettorale senza però indicare il nome del candidato sindaco.
Nasce Ceglie 2010, alla presentazione lo sviluppo del paese Lunedì, 10 gennaio Vi è stata una grande partecipazione alla serata di presentazione dell'Associazione Ceglie 2010 e del Piano Strategico per la città. La sala conferenze del complesso Tre Trulli era gremita in tutti i posti, «segno di un grande interesse della città verso un nuovo modo di programmare il futuro sviluppo del proprio territorio attraverso strumenti che elaborino strategie partendo dall'ascolto della gente», hanno dichiarato gli organizzatori, i quali hanno espresso «soddisfazione per il riuscitissimo debutto dell’iniziativa confermando il proprio impegno nel portare avanti il progetto». La serata è stata moderata da Riccardo Manfredi. L'Associazione Ceglie 2010 è stata presentata dai Michele Mucci, mentre il progetto strategico è stato illustrata dai Fabio Longo della S&L consulenza marketing che ha elaborato il Piano. Si sono susseguiti numerosi interventi del pubblico. Tra gli altri sono intervebuti: di Corrado De Pascalis, segretario Provinciale Cisl; il Prof. Luca Dipresa, preside e Direttore
dell'Idea; Michele Ciracì, direttore Ceglie Plurale; il dottor Angelo Greco, Dirigente Sanitario
Asl; Francesco Nacci, segretario dell’associaione Ceglie è... e consigliere della Camera di commercio; Gaetano Scatigna Minghetti, storico, il dott. Antonio Verardi, pres. Revisori dei conti del Comune: il dottor Luigi Ricci, consigliere della
Cemera di commercio; Padre Domenico dell’Opera Don Guanella-. Erano presenti numerosi esponenti politici tra i quali il consigliere Provinciale Nicola Ciracì.
Basket: il Ceglie supera agevolemente la S. Agnese Domenica, 9 gennaio STAMPLAST CEGLIE – S. AGNESE SANNIO 94- 69 STAMPALST CEGLIE: Farnetani 4, Marchianna 6, Cipulli 12, Sarcinella 5, Villani 18, D’Amicis 12, Curri 2, Bosco 13, German 10, Passante 12. Allenatore Romano S.AGNESE SANNIO: Fioretti 9, Liucci 4, Credendino 13, Gallaro 10, Vivis 10, Scatola 9, Balzeranno n.e., Caputo n.e., Russo 14, Cipriano. Allenatore Gallo ARBITRI: Marota di S.Benedetto del Tronto e Boccanera di Catelfidardo Note: parziali 26-21, 48-33, 75-50, 94-69. Falli: Ceglie 19, Sannio 24, Tiri liberi: Ceglie 23/31, Sannio 16/20; Tiri da tre: Ceglie 5/10 Sannio 3/12. Escono per 5 falli Fioretti e Russo. Troppa la differenza in campo serque i giocatori potessero impensierire il quintetto della Stamplast che in questo momento si trova a godere di un ottimo stato di forma e su tutti spicca Cristian Villani autore di giocate spettacolari. La gara, comunque è servita per tenere alta la concentrazione e far girare tutti i giocatori. Il modesto Sannio si è dato da fare ma senza mai impensierire il quintetto di Romano. Il primo quarto serve per riscaldarsi (26-21) mentre nel secondo c’è l’esordio casalingo del play Farnetani che mostra di avere ottime doti. Villani, Marchionna e Bosco tengono sempre sotto tensione la difesa bevneventana che è troppo frana ogni qualvolta forzano il gioco. Si va al riposo sul punteggio di 48 a 33. Al rientro in campo la musica non cambia ed allora Romano fa girare tutti i giocatori e consente ai giovani Sarcinella e Curri di partecipare alla festa. Nell’ultimo quarto ritorna in campo Farnetani che, però, deve subito uscire per un’entrata al limite dello sportività di Fioretti, anch’egli costretto ad uscire, ma per cinque falli. Luca Dipresa
Assemblea della Cna per esaminare lo sviluppo di Ceglie Venerdì, 7 gennaio L'Associazione provinciale di Brindisi della Cna esprime «forte preoccupazione per lo stato di crisi in cui versa il comparto produttivo della città di Ceglie Messapica. Un declino che rischia di compromettere gli sforzi compiuti sino a questo punto da decine di imprenditori di settori economici che per lungo tempo hanno determinato effetti estremamente positivi per l'economia cegliese». «Le recenti vicende politiche, i lungi periodi di vuoto amministrativo ed una sostanziale incapacità a guidare i processi di trasformazione e di innovazione del comparto produttivo, hanno determinato un arretramento di Ceglie rispetto ad altre realtà cittadine della Puglia e della stessa provincia di Brindisi», sostengono i dirigenti della Cna. «Oggi, pertanto, ci si trova impreparati a fronteggiare una pesante crisi del settore del tessile e dell'abbigliamento, ad individuare forme di rivitalizzazione del commercio, a superare la stasi dell'edilizia ed a rimettere in marcia investimenti che sono bloccati a causa dell'inerzia amministrativa. E non va meglio neanche per il turismo e l'enogastronomia. Gli sforzi compiuti sino ad oggi dagli operatori economici di questi settori non sono mai stati opportunamente supportati, al contrario di quanto avviene altrove». Per questa ragione, domenica 9 gennaio, alle ore 9.30, nel Teatro Comunale di Ceglie Messapica, si svolgerà un incontro pubblico sul tema "Fermare il declino della città. Gli imprenditori, la società civile, i professionisti: le proposte per un futuro nuovo per la città di Ceglie Messapica". Introdurrà i lavori Francesco Nacci (consigliere della Camera di Commercio di Brindisi e imprenditore turistico) e poi ci saranno le testimonianze di Antonio Amico (imprenditore), Corrado De Pascalis (segretario generale aggiunto della Cisl di Brindisi), Pasquale Suma (ingegnere) e di Isabella Vitale (avvocato). Le conclusioni saranno tratte dal direttore provinciale della Cna Salvatore Tomaselli.
Basket, la Stamplast espugna il parquet di Corato: 90-86 Venerdì, 7 gennaio Granoro Corato: Lerro, De Leonardis, 10, Onetto 8, Leo 39, Arbore 7, Scoccimarro 2, Ceparano, Stella 13, Masciulli, Verile 7. All. Gatta. Ceglie: Marchionna 5, Farnetani 10, Cipulli
7, Villani 26, D'Amicis 8, Bosco 13, Arbitri: Cleri di Fermignano e Iacomucci di Pesaro. Parziali: 25-21, 40-52, 57-69, 86-90. Note: tiri liberi, Corato 15/30, Ceglie 37/47; tiri da 3 punti: Corato 7/28, Ceglie 10/31. Usciti per 5 falli: Ceparano ('33), Scoccimarro ('37), Stella ('39), Leo ('39).
Con una prestazione maiuscola la Stamplast Ceglie espugna l’inviolato parquet del fortissimo Granoro Corato e ripropone la sua candidatura a vincere il campionato. “E’ stata una gara difficile, sofferta ed alla fine meritatamente vinta”, ha commentato a caldo il coach Cosimo Romano, l’artefice del risultato conseguito, disegnando una tattica che ha subito messo alle strette il quintetto barese. La gara è stata bella, emozionante con un basket da palato fino, grazie a due squadre che hanno interpretato l’impegno come meglio non si poteva. Il quintetto cegliese sembrava giocasse a memoria e non è cosa di poco conto se si tiene conto che il Corato in un PalaLosito, gremito fino all’inverosimile, ha sfoderato una delle migliori partite viste fino a questo momento. I giocatori di Gatta avevano iniziato bene mettendo alle corde la Stamplast che doveva ancora carburare. Le triple di Stella, Leo ed Onetto dopo appena quattro minuti portano a più dieci i neroverde che, troppo presto, pensano d i avere in pugno la gara. Affatto. Cosimo Romano apporta i giusti correttivi e la gara inizia a cambiare volto. “Siamo stati bravi – a parlare è sempre il coach cegliese – a non farci prendere dallo scoramento e consapevoli delle nostre qualità abbiamo reagito come meglio non si poteva imponendo il nostro gioco e bloccando sul nascere le velleità di De Leonardis e compagni”. L’ingresso in campo di Guido German ha dato la scolta alla gara e la Stampalst girava che era una meraviglia. Dopo avere chiuso in svantaggio, ma recuperando terreno, il primo quarto, da lì in poi è stato sempre il Ceglie ha dettare i ritmi del gioco chiudendo a suo favore i restanti parziali e, al suono finale della sirena hanno fatto esplodere tutta la loro gioia esultando sotto la gradinata dove si erano radunati i tifosi cegliesi giunti in molti a Corato. L’ultimo quarto davvero spettacolare e riuscire riuscendo persino ad infliggere un pesante quanto umiliante più dieci alla Granoro che non credeva ai suoi occhi. Insomma, una gara fortemente voluta e meritatamente vinta al punto da riproporre autorevolmente la propria candidatura alla vittoria finale. E non saranno in molti ad espugnare il PalaLosito. Il nuovo anno non poteva che iniziare sotto i migliori auspici, confermando anche l’ottimo lavoro della società e dei giocatori che, non va dimenticato giocano con il forte handicap di essere la cenerentola del campionato non avendo ancora il palazzetto. duello che si profila, con i cugini della Telcom Ostuni (anche loro dovranno far visita al Corato) è di quelli da non perdere all’insegna di una sportività che non può che far bene alla pallacanestro brindisina. Infine un pensiero del neoconsigliere regionale Fip Enrico Marseglia: “Penso che quest’oggi abbiamo dimostrato a tutti di essere una grandissima squadra, pur giocando con la tristezza di non poter ancora avere a disposizione un palazzetto che fosse la degna cornice di una stagione entusiasmante e che di gara in gara fa crescere il numero di tifosi, ai quali dobbiamo dire un grande grazie per esserci vicini ovunque e sempre”. LucaDipresa
Nasce l'Associazione Ceglie 2010, venerdì la presentazione Martedì, 4 gennaio L’Associazione
Ceglie 2010 si presenta alla città venerdì prossimo, 7 gennaio presso
la sala convegni del ristorante Tre Trulli di Ceglie Messapica. “L’associazione
Ceglie 2010 – si afferma in una nota del sodalizio - nasce con
l’obbiettivo di mettere insieme idee, opinioni e competenze delle
varie espressioni culturali, dell’impresa e più in generale della
società civile per costruire un progetto di sviluppo futuro della Città
di Ceglie Messapica. Questa
azione è stata denominata “Il Piano Strategico della Città di Ceglie
Messapica”. Il
piano strategico deve essere il momento in cui i principali attori della
vita sociale, culturale, economica
e politica della Città si riuniscono attorno ad un tavolo,
tramite una libera associazione per decidere qual è il futuro migliore
per la propria comunità. L’elaborazione
del piano vuole essere il risultato di un piano partecipativo, in cui
ciascun soggetto coinvolto, portatore di uno specifico modo di definire
i problemi, le priorità e le domande emergenti, contribuisce a creare
una visione della comunità locale e a costruire in modo
condiviso “il disegno strategico” in cui impegnare
l’amministrazione cittadina. Il
piano seppur volto al futuro, in un arco temporale che va da oggi al
2010, non dimentica i problemi quotidiani che tutti i giorni i cittadini
di Ceglie vivono, anzi è da li che parte. La
filosofia del piano – prosegue il comunicato - si riassume in una
progettazione che nasce dal basso che coinvolge privati, parrocchie,
imprenditori, associazioni, scuole, sindacati, mondo dello sport, ma
soprattutto la cittadinanza. Il
ruolo dell’Associazione “Ceglie 2010” è essere il soggetto che
attiva ed anima la realizzazione del piano, il suo compito non è
decidere il futuro di Ceglie, ma dare avvio e coordinare i lavori di
progettazione, lasciando ai soggetti riuniti attorno ai tavoli di lavoro
il compito di individuare le esigenze della Città. Il
Piano si svilupperà in tre fasi principali: la prima fase (il 7
gennaio) prevede la presentazione
alla Città della metodologia di elaborazione del Piano e
l’attivazione dei gruppi di lavoro; la seconda fase provvederà
all’ascolto della città utilizzando svariati mezzi di comunicazione,
dalla lettera personalizzata al giornale dell’Associazione, dal telemarketing al sito
internet, senza trascurare il contatto umano; l’ultima fase consisterà
nella presentazione alla Città delle risultanze dello studio che
concretizzeranno un documento-programma, appunto il piano strategico. L’Associazione
Ceglie 2010 chiede alla Città di collaborare a questo progetto, alla
sua riuscita, alla creazione – conclude il documento
dell’associazione - di un programma che possa diventare una bussola
per chi amministra la città”.
Curto-Vitali, nuovi scenari dopo la nomina a sottosegretario Lunedì, 3 gennaio «Avendo da sempre sostenuto la necessità di mettere ordine all'interno della Cdl brindisina, giudico molto positivamente la nuova sensibilità dei vertici nazionali del centrodestra sul tema del superamento delle tante e intollerabili anomalie che negli ultimi tempi hanno penalizzato l'azione politica della coalizione». E' quanto dichiara il senatore Euprepio Curto - presidente provinciale di Alleanza Nazionale - in riferimento alle notizie relative ad una riunione dei vertici regionali e provinciali che si terrebbe a breve nella Cdl. «Non condivido invece - sostiene Curto - la definizione di "beghe di paese" attribuita alle vicende brindisine, perché sono problemi politici che vanno affrontati con grande cautela e sono presenti non solo in Puglia ma anche in altre regioni». «Non condivido pure - spiega Curto - l'individuazione fatta dei casi più eclatanti perché alcuni grossi nodi sono stati inseriti con autentiche forzature». «Non viene citata, ad esempio, - prosegue Curto - la situazione assolutamente vergognosa di San Vito dei Normanni; non ci si sofferma sul futuro della coalizione in un centro importante come Ceglie Messapica dove l'inettitudine e l'irresponsabilità di molti ha fatto sciogliere per due volte consecutive un'amministrazione di centrodestra. Viene inserita con una forzatura una città come Francavilla Fontana dove da sempre la dialettica politica è intensa, senza però che mai l'amministrazione comunale e la struttura della coalizione siano state messe in discussione nonostante le modifiche intervenute nei rapporti di forza tra gruppi consiliari». «E
sarebbe un errore - conclude Curto - considerare la nomina di Vitali a
sottosegretario come un controbilanciamento al ruolo del coordinatore
regionale di An, Alfredo Mantovano. Semmai v'è da chiedersi, al di là
delle cosiddette beghe di paese, assolutamente secondarie, non tanto se
tale nomina creerà squilibri tra An e Forza Italia - a mio avviso non
ne creerà a nessun livello! -, quanto se potrà modificare gli attuali
scenari legati allo sviluppo economico del territorio. Ricordo male, o
qualche settimana fa Vitali, oltre a muovere critiche alla conduzione
provinciale di Forza Italia assunse una posizione netta a favore del
rigassificatore?».
Martedì musica sacra nella chiesa di San Gioacchino Domenica, 2 gennaio Si terrà martedì prossimo, 4 gennaio, alle ore 19 nella chiesa di San Gioacchino a Ceglie Messapica il concerto del gruppo "Ottonando Brass Quintet - Suoni sacri", il progetto musicale multietnico e multireligioso organizzato dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Brindisi.
E' la costruzione di un percorso fra musiche di diverse religioni e
culture, rivisitate e adattate per quintetto di ottoni. Il repertorio
spazia dalle opere dei grandi compositori del mondo
cristiano-occidentale (primo fra tutti J. S. Bach), a queli di credo
russo-ortodosso, dagli spiritual e gospel afro-americani ai canti
popolari degli ebrei, senza dimenticare una breve parentesi dedicata
alle melodie delle religioni islamiche. Le musiche proposte sono
intramezzate da brevi interventi e letture per contestualizzare
storicamente e geograficamente il fatto musicale.
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Elezioni 2004
Elezioni 2002 Politiche 2001: come si è votato a Ceglie M. (Br)
Speciali
Speciali
Testimonianze Artigianato devozionale a Ceglie
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