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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

L'Asl autocelebra la Lungodegenza: ma non era nel Piano?

Giovedì, 31 marzo

Anche Ceglie Messapica ha ora un nuovo reparto di Lungodegenza. Si tratta di 32 posti letto previsti dal Piano di riordino ospedaliero. L'Ausl Br/1 ha effettuato a tal proposito investimenti finalizzati all'allestimento della nuova Lungodegenza riabilitativa e alla dotazione di tutti gli arredi e i presidi necessari sia per questa che per Lungodegenza medica. 

L'annuncio arriva dall'Asl di Brindisi ad ha tutta l'aria di un'autocelebrazione elettorale in quanto la Lungodegenza di Ceglie fa parte del piano di riordino ospedaliero che oltre due anni fa è costato la chiusura di alcuni reparti in "cambio" del contestato servizio di lungodegenza, ritenuto non suppletivo delle prestazioni che la comunità ha perduto.

La Asl è impegnata in questi giorni in un'operazione mediatica per ridire questioni già risapute. «E' importante evidenziare - sostiene il direttore generale Bruno Causo - l'integrazione proficua ed estremamente positiva esistente tra l'ospedale e il presidio di alta specializzazione riabilitativa, sempre di Ceglie, quest'ultimo gestito dalla Fondazione San Raffaele con una disponibilità di ben 99 posti letto». La riconversione del reparto di medicina in Lungodegenza non ha influito sulla qualità e la complessità assistenziale, ma ne ha addirittura determinato un incremento. «Lo stabilimento di Ceglie - prosegue ancora Causo - non è dunque una struttura in disarmo e quasi in abbandono». 

Secondo dati dell'Ausl dall'esame dell'attività svolta nel periodo gennaio-settembre 2004 e nel raffronto con i dati dello stesso periodo dell'anno precedente, nello stabilimento ospedaliero di Ceglie Messapica risultano essere state garantite le seguenti prestazioni: ortopedia: 114 ricoveri per "day hospItal" chirurgico, un'occupazione dei posti letto pari al 69%, vi si svolgono interventi di chirurgia funzionale della mano ad opera del prof. Pastacaldi dell'Università di Pisa per pazienti in trattamento riabilitativo di elevata intensità assistiti presso la Fondazione San Raffaele; chirurgia: 768 ricoveri e 550 interventi, questi ultimi si riferiscono alle specialità di chirurgia generale, ginecologia, urologie e oculistica.

Per ciò che riguarda lungodegenza, la casistica di patologie affrontate in questo reparto sviluppa un «peso medio», ovvero un indice di complessità assistenziale pari a 1,17. Nel 2003 lo stesso indice era pari a 1,01; psichiatria: 290 ricoveri; area materno-infantile: circa 100 prestazioni ambulatoriali; attività ambulatoriali: sono state aumentate ore di attività ambulatoriale e inserite nuove specialità nel poliambulatorio integrato ospedaliero-territoriale».

 

 

 

 

Il vescovo Caliandro inaugura le Poste ristrutturate

Mercoledì, 30 marzo

E' stato riaperto stamani l'ufficio postale centrale di piazza Sant'Antonio, restaurato e ristrutturato. L'ufficio è stato inaugurato dal vescovo di Nardò e Gallipoli, il cegliese mons. Domenico Caliandro , dal commissario straordinario Clara Minerva e dal direttore della filiale di Brindisi Antonio Toma.

 Poste Italiane ha reso noto di avere come primo obiettivo il miglioramento della qualità dei servizi «che si realizza anche attraverso la modernizzazione degli uffici postali». Il nuovo ufficio, più accogliente, più sicuro e più funzionale, dispone di 7 sportelli: 5 per i prodotti Bancoposta e 2 per i prodotti Postali. Le novità che caratterizzano il nuovo ufficio postale sono: eliminazione dei vetri divisori informatizzazione di tutti gli sportelli al pubblico e di numerose attività di back-office; disponibilità di due salette separate per offrire consulenza specialistica e riservata alla clientela; disponibilità di attrezzature self-service (cash dispenser) segnaletica e supporti informativi.

Particolare attenzione è stata riservata al problema della sicurezza. Le novità più significative riguardano: la quasi totale eliminazione del contante dai banconi, attraverso dispensatori di denaro a tempo per ogni operatore di sportello; il monitoraggio dei locali attraverso apposite telecamere; totale visibilità dall'esterno attraverso vetrine più ampie e trasparenti; blindature esterne di nuova concezione e porte di sicurezza. È stata prestata attenzione anche all'abbattimento delle barriere architettoniche ed è stato anche installato un «servoscala» che consente di superare agevolmente alcuni scalini alle persone diversamente abili.

Uno sportello è stato realizzato tenendo conto delle esigenze dei disabili, con un piano di lavoro più basso e quindi più facilmente accessibile, mentre un percorso in rilievo disegnato sul pavimento della sala aiuta i non vedenti a raggiungere lo sportello. Il cash dispenser, poi, è stato collocato ad un'altezza adeguata alle esigenze delle persone diversamente abili. Il nuovo ufficio sarà attivo dalle ore 14 di oggi e osserverà il seguente orario: dalle ore 8.00 alle 18.30, dal lunedì al venerdì, e dalle 8.00 alle 12.30 al sabato.

 

 

 

 

Aresenale della criminalità scoperto dalla polizia a Ostuni

Martedì, 29 marzo

Un ingente quantitativo di armi da guerra è stato scoperto da agenti del Commissariato di Ostuni in una zona impervia alla periferia della città. Si tratta di dieci fucili mitragliatori kalashnikov, sei pistole di vario calibro, due bombe a mano di tipo militare, oltre mille munizioni, dieci passamontagna, palette di segnalazione del tipo in dotazione alle forze di polizia e altro materiale militare.

Secondo prime ipotesi investigative, l'arsenale potrebbe essere in uso alle agguerrite organizzazioni criminose che hanno compiuto numerose rapine negli ultimi mesi, in particolare a furgoni portavalori, banche e uffici postali. Agenti della sezione Scientifica stanno accertando se le armi siano state utilizzate, il primo ottobre scorso, per la rapina compiuta lungo la strada provinciale tra i comuni di San Donaci e Mesagne a un furgone portavalori. In quella occasione, i rapinatori esplosero centinaia di colpi di arma da fuoco e fu sfiorata una strage.

 

 

 

 

 

 

Convegno a Bari sulla gastronomia cegliese

Martedì, 29 marzo

Si terrà il 19 e 20 aprile prossimi a Bari, presso la Sala degli Affreschi dell'Ateneo, il convegno sui beni culturali e l'enogastronomia pugliesi. Tra i "protagonisti" ci sarà anche il biscotto cegliese, cui è stato avviato l'iter per il riconoscimento di prodotto di qualità locale.

Alla tavola rotonda della prima giornata, prevista per le ore 10, interverranno Davide Paolini,  giornalista de "Il Sole 24 ore";  Gualtiero Marchesi - chef  Ristorante "Gualtiero Marchesi", Erbusco; Francesco Nacci,  Segretario Associazione "Ceglie é...";  Gian Arturo Rota, direttore Generale e Consigliere Delegato Veronelli Editore; Giuseppe Dell'Osso,  Presidente Accademia Italiana della Cucina; Piero Soria,  giornalista La Stampa, scrittore; Severino Garofano, enologo; Mauro Di Giandomenico, Seminario di Storia della Scienza.

 Durante il convegno saranno presentati peraltro trattati i temi:  Università di enogastronomia a Ceglie Messapica, nella capitale del gusto di Puglia;  il biscotto cegliese dop, dal prodotto tipico alla promozione  di un territorio;  alternanza scuola lavoro e formazione professionale,  l'esperienza di collaborazione tra l'associazione "Ceglie è..." e l'istituto Alberghiero di Ceglie Messapica.

 

 

 

 

 

 

 

Il commissario rassicura: presto i lavori per il Palasport

Sabato, 26 marzo

Rassicurazioni giungono dal commissario prefettizio, Clara Minerva, circa il prosieguo dei lavori che renderanno al più presto agibile il nuovo impianto polisportivo, sorto nella zona 167, a ridosso della strada provinciale per Francavilla Fontana. Infatti, a seguito della relazione tecnica preliminare che, qualche mese fa rivelò le problematiche legate alla pavimentazione in parquet, l'Amministrazione comunale ha nominato un ingegnere che, nei prossimi giorni, dovrebbe fornire le soluzioni tecniche del caso.

Sulla questione, tuttavia, si è aperto un contenzioso al fine di recuperare le spese ed individuare le responsabilità che hanno ritardato di molto la consegna della struttura. A tutto ciò va aggiunto l'episodio dell'effrazione con il completo allagamento che, nel mese di dicembre 2004, fu perpetrato ai danni dell'impianto, ad opera di ignoti. «Tuttavia, quest'ultimo caso - fa sapere l'ingegnere dell'Ufficio tecnico, Giovanni Chiatti - ha avuto una sua incidenza, più sui tempi di rifacimento della pavimentazione che sui costi. «Infatti - prosegue Chiatti - sarà l'impresa appaltatrice dei lavori che sopperire ai danni, avendo la responsabilità del cantiere». «È un mio pensiero costante - ha evidenziato il commissario Minerva - l'ultimazione del palazzetto dello sport, così come lo è stato il completamento della casa comunale. Infatti - continua - vorrei chiudere questa gestione consentendo agli sportivi di usufruire, già dalla prossima stagione, dell'intero impianto polisportivo».

Una struttura che, in termini tecnici, si compone di tre settori separati ed interdipendenti, occupando una superficie coperta di 1500 metri quadri su un'area di circa 15000 metri quadri, con possibilità, quindi, di avere a disposizione ampi spazi liberi per attività sportive all'aperto. Il palazzetto è atteso da tutte le società ed associazioni sportive che, da tempo, rivendicano il diritto ad usufruire di un luogo idoneo dove poter organizzare dei corsi e stimolare la crescita delle attività agonistiche e motorie in genere. Una struttura polisportiva che, si spera, sia idonea a soddisfare le attese dei cegliesi, che da anni sperimentano il disagio di doversi allenare o presso le palestre scolastiche, concordando orari e gestione, o peggio, di usufruire delle strutture dei paesi limitrofi.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Il Musicale accorpato al Conservatorio: c'è il sì definitivo

Venerdì,  25 marzo

È certo: l'Istituto musicale di Ceglie sarà accorpato al Conservatorio musicale di Lecce, di cui sarà sezione staccata. «Il Senato della Repubblica - ha reso noto il senatore ostunese Pino Specchia -, ha definitivamente approvato la conversione il legge del decreto legge n.7 del 31 gennaio 2005, relativo alle disposizioni urgenti per l'Università e la Ricerca e per i Beni e le Attività culturali. È stato così approvato l'articolo 1-quinques con cui "a decorrere dall'anno accademico 2005/2006 l'Istituto musicale di Ceglie Messapica sarà accorpato al Conservatorio musicale statale di Lecce».

Ora però, sarà necessario dar vita ad una apposita convenzione tra il ministero dell'Istruzione e il Comune di Ceglie Messapica, per stabilire i termini e le modalità del passaggio, che riguarderanno anche l'edificio della scuola ed il personale attualmente operante. Di certo, per ora, si può solo dire che, per l'istituto cegliese, in base al comma 2 dell'articolo di legge in questione, è prevista, a decorrere dal 2005, una spesa di 141mila euro all'anno.

La conversione del decreto in legge equivale di fatto alla statalizzazione dell'Istituto musicale di Ceglie Messapica, proposta al Senato grazie ad un emendamento presentato dal sen. Morra (FI) e dal senatore ostunese Pino Specchia (An). «Esprimo grande soddisfazione - ha detto il sen. Specchia - per la positiva conclusione, sia pure dopo diversi anni, di una battaglia condotta dalle Amministrazioni comunali di Ceglie, dai dirigenti, dai docenti, dagli operatori e dagli studenti dell'Istituto musicale, oltre che da me e dal sen. Morra».

 

 

 

 

 

 

 

Senso unico in via Bari, una scelta contestata

Mercoledì, 23 marzo

Ha suscitato non poche polemiche e perplessità, tra cittadini ed automobilisti in particolare, il provvedimento del Comando di Polizia municipale di rendere un tratto di via Bari, una delle strade più ampie del paese, a senso unico di marcia. Una misura che, stando alle parole del comandante dei vigili, Lorenzo Gianfreda, si è resa necessaria dopo le svariate richieste scritte degli stessi commercianti della zona, che hanno lamentato problemi di circolazione degli automobilisti. In effetti, la via in questione risultava spesso intasata a causa dei parcheggi selvaggi, sovente manifestatisi anche con auto lasciate dai proprietari a doppia fila, con inevitabile intralcio ed ostruzione al flusso del traffico, causando problemi anche al carico e scarico delle merci presso i negozi.

Ma proprio questo dato fa ancora più discutere, sollevando dubbi sull'efficacia di un provvedimento che, non solo non risolve definitivamente il problema ma che ha tenuto conto solo di alcune esigenze particolari. Infatti, anziché favorire ed adoperarsi per il rispetto delle più elementari norme di comportamento stradale, si è preferito far circolare le macchine in un unico senso, in un tratto di strada che risulta essere di importante collegamento sia per il centro che per la periferia del paese. Secondo il comandante dei Vigili urbani, Lorenzo Gianfreda, non si sarebbe creato alcun disagio agli automobilisti i quali, comunque, hanno la possibilità di deviare per altre strade, sia pure più interne, del vicinato. «Inoltre - sostiene il comandante - l'obiettivo sarà, laddove possibile, quello trasformare sempre più strade del paese in vie a senso unico di marcia»

. Nulla da eccepire - secondo quanto sostengono gli automobilisti - se si tratterà di rendere più fluidi tratti stretti e pericolosi, ma via Bari è proprio tutt'altra cosa. Infatti, paradossalmente la strada è così ampia che, nel rispetto delle regole e dei dovuti controlli, consentirebbe, anche a doppio senso di marcia, un traffico veicolare più che scorrevole.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Proteste all'ospedale: "L'Ufficio ticket è nel caos"

Martedì, 22 marzo

«Ogni volta che veniamo qui è sempre la stessa storia: facciamo una fila lunghissima per poi sentirci dire che è sorto un problema o che dobbiamo ritornare». Ufficio Ticket, stabilimento ospedaliero. Tra i numerosi cittadini in fila per usufruire del servizio di pagamento Ticket si respira aria di malcontento. Il motivo? Il trasferimento di personale che la Svim Service di Bari, - la società che gestisce gli Uffici ticket dell'intera Ausl - starebbe operando da circa un mese, con cadenza quasi settimanale. Uno spostamento continuo che, secondo quanto si apprende da ambienti ospedalieri, starebbe provocando un vero e proprio disservizio, creando caos all'interno degli Uffici e «minando» il rapporto operatore- utenza. In sostanza, i nuovi operatori arrivano ma non hanno nemmeno il tempo di ambientarsi perché sono chiamati a prestare servizio presso altri uffici. E la gente perde un referente importante.

«Mi reco qui all'Ufficio ticket con una certa frequenza - afferma Francesca Santoro - e da un po' di tempo non ci si sbriga mai, perchè gli operatori cambiano in continuazione e, naturalmente, i nuovi arrivati, essendo poco pratici, creano un po' di confusione. Perché non far tornare gli operatori già esperti oppure fare in modo che quelli nuovi restino un po' di più e si ambientino?».

Stessa domanda si pone Benedetta Ciracì, che aggiunge: «Una lunga attesa agli sportelli e disguidi vari con gli operatori sono all'ordine del giorno». Un esempio? Secondo indiscrezioni, nei giorni scorsi una signora si sarebbe vista prenotare un esame ecografico del'addome (ecopelvica) presso il Reparto di Radiologia - dove le prenotazioni vanno da uno a due mesi - e non presso l'ambulatorio di Ostetricia, dove lo stesso esame viene eseguito nell'arco di tre-quattro giorni. Dunque, nuovi disservizi presso l'ex ospedale di Ceglie. Una situazione più volte denunciata dal Comitato per la salvaguardia dell'ospedale, che a più riprese ha invitato i dirigenti dell'Ausl ad un pubblico confronto, senza mai avere risposte.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Ristoratori e panificatori danno il via ai prodotti Dop

Martedì, 22 marzo

Si terrà oggi, alle ore 20 presso il ristorante "Da Gino" a  Ceglie Messapica,  la prima riunione tra i panificatori, pasticceri e ristoratori  di Ceglie per istituire il Consorzio e inoltrare la richiesta di riconoscimento per l'ottenimento della Dop,  denominazione di origine protetta della comunità europea.

L'iniziativa è promossa dall'associazione Ceglie è... e dalla Cna Alimentare e mira a fare del noto prodotto tipico anche un veicolo promozionale e d'immagine per l'intero territorio della Valle d' Itria. All'incontro oltre i diretti interessati, sono stati invitati i rappresantanti del Comune di Ceglie, della Provincia di Brindisi (gli
assessori al turismo Cofano e alle attività produttive De Carolis ) nonchè i responsabili della Camera di Commercio di Brindisi.

Altri importanti e ormai abituali ospiti delle iniziative di Ceglie sono i responsabili dell'Unversità di Bari ( il professor DiGiandomenico ) che hanno già curato con Ceglie è... l'organizzazione dello stage per il Master in Beni
Culturali Eno-gastronomici tenutosi a Ceglie da 26 giovani laureati.

 

 

 

 

Elezioni: An spiega perchè ha deciso di correre da sola

Lunedì, 21 marzo

«An ha deciso di correre da sola alle amministrative per dare un netto segnale di discontinuità con il passato e con un centro destra che dovrebbe solo chiedere scusa alla città». Un discorso chiaro ed essenziale quello con cui Franco Nigro, docente di Biotecnologia presso l'Università di Bari, candidato sindaco di An, ha aperto - l'altra sera, in piazza Plebiscito - la campagna elettorale del suo partito. Nigro ha insisto molto sulla scelta operata da An.

«E' stata meditata a lungo, - ha spiegato -, ed è nata dallo sviluppo delle precedenti, fallimentari, esperienze amministrative. Quando al rapporto corretto con i cittadini si sostituisce la propaganda, al dialogo l'arroganza, significa che la politica è malata. Per questo An vuol cambiare il modo di intendere la politica: quella partecipata, della scelte e non quella dei sotterfugi». Quindi, la presentazione dei venti candidati al Consiglio Comunale. «La lista - ha affermato Nigro - è una chiara espressione della società civile, militante, schierata nell'unico partito attento ai bisogni sociali, e in grado di proporre un progetto politico amministrativo diverso e non le classiche promesse populiste». Poi, qualche passaggio su punti chiave del programma: il Pug, «sul quale è stata fatta molta demagogia e la cui mancata approvazione non va addebitata solo al centrodestra ma anche alla precedente amministrazione di sinistra», il rilancio del turismo, «che deve uscire dalla sua condizione di tipo «mordi e fuggi» per puntare sulla ricettività alberghiera», la sanità e l'ospedale. «Il piano di riodino ospedaliero andava fatto - ha detto riguardo a quest'ultimo tema - ed è condivisibile nell'impostazione, anche se vanno riviste le scelte che sono state operate in maniera tale che presso il nostro ospedale vengano garantiti i servizi essenziali».

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

Basket: il Ceglie sconfitto a Bernalda

Lunedì, 21 marzo

BERNALDA - CEGLIE: 87-79
Bernalda:<CF6> Bortone, Poeta 4, Arisci 4, Fanelli 6, Nucci 7, Miccoli 10, Russo 14, Raffaelli 22, Rossi Pose 16. All. Djukic.

Ceglie: <CF6>Franetani 9, Marchionna 8, Cipulli 3, Villani, D'Amicis, Bosco 30, German 6, Sarcinella, Curri,Leone. All. Romano.

Arbitri: De Meo e Noce di Latina.

Note: parziali: 27/11 43/31 62/52; usciti per falli German, Nucci, Arisci, Miccoli, Marchionna.

 

Serie C1 - La situazione

Risultati (12^ di ritorno):

Casagiove-Monte di Procida 83-73; Santa Maria a Vico-Sant'Agnese 90-73; Campobasso-Napoli 72-73; Bernalda-Ceglie 87-79; Ostuni-Olimpia Campobasson 108-72; Bisceglie-Delta Cava 80-44; Marigliano-Castellaneta 84-64; Molfetta-Corato 89-83. 

Classifica: Ostuni 44; Corato 42; Ceglie 38; Bernalda, Marigliano 36; Molfetta 32; Risceglie 30; Olimpia Campobasso 28; Santa Maria a Vico 22; Campobasso, Monte di Procida 20; Delta Cava, Casagiove 18; Castellaneta, Napoli 16; S.Agnese 14. 

Prossimo turno (3 aprile): Monte di Procida-Santa Maria a Vico; Ceglie-Casagiove; S'Agnese-Bisceglie; Castellaneta-Ostuni; Marigliano-Molfetta; Corato-Campobasso; Olimpia Campobasso-Napoli; Delta cava-Bernalda.

 

 

 

Premiato gli scolari  del concorso "Disegna la città"

Sabato, 19 marzo

Sono stati premiati i bambini che hanno partecipato al concorso «Disegna la tua città». L'iniziativa, voluta ed organizzata dalla Pro Loco presieduta da Riccardo Manfredi - ha avuto l'obiettivo di stimolare i ragazzi ad una più approfondita conoscenza del paese in cui vivono, dando «significatività» alla propria esperienza di cittadino.

Sono state ben 230 le opere presentate al concorso al quale potevano accedere tutti gli alunni che, nell'anno in corso, frequentano la V elementare e le scuole medie del territorio. Unitamente al disegno i bambini hanno risposto a due quesiti: «Cosa ti piacerebbe che ci fosse nella tua città e cosa cambieresti». Si sono classificati rispettivamente ai primi otto posti Francesca Nigro (II Circolo Giovanni XXIII), Tanya Cecere (II Circolo Giovanni Bosco), Vera Spalluti (II Circolo Giovanni Bosco), Serena Tanzarella (media Giovanni Pascoli), Mimmo Bellanova (I Circolo E. De Amicis), Brigida Vitale (media Giovanni Pascoli), Francesco Chirulli (media Giovanni Pascoli) e Donatello Urso (media Giovanni Pascoli).

Tutti i partecipanti hanno mostrato di essersi impegnati in attività di osservazione e ricognizione dando vita a dei mini progetti migliorativi del contesto in cui vivono. In prevalenza l'attenzione è stata rivolta al centro storico e agli spazi verdi ma, non sono mancate le richieste di strutture sportive, cinema e ipermercati. Nel corso della manifestazione è intervenuto il dirigente scolastico del II Circolo , Giuseppe Attanasi, che ha definito l'iniziativa «lodevole». Attanasi ha sottolineato, in particolare, l'impegno degli alunni nel partecipare ad un concorso dal tema fortemente stimolate e dall'approccio creativo.

Dello stesso avviso la commissione (Michele Ciracì, Michele Basile, Martino Pastore, Enza Montanaro, Michele Mucci, Riccardo Manfredi) che hanno esaminato ed espresso un giudizio su tutti i lavori. Oltre ai componenti esaminatori, ha premiato la vice presidente della Pro Loco Rosa Masiello che, insieme agli associati ed al presidente, ha sostenuto un'iniziativa che si spera possa creare, unitamente all'attività educativa dei docenti e delle famiglie, i presupposti di un impegno mirato alla salvaguardia e promozione del territorio. Un'iniativa, dunque, destinata ad essere ripetuta. 

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

E il Liceo Musicale rientra nella legge "Miller marchette" 

Venerdì, 18 marzo

Il quotidiano "Il Messaggero" di Roma ha riportato nell'edizione di oggi un lungo articolo di Pietro Piovani in cui si riferisce del governo battuto in Parlamento nel voto sul cosiddetto decreto "Omnibus", un pacchetto di leggi in cui si si inserisce di tutto: dai criteri di avanzamento di carriere dei manager pubblici alle regalie per parlamentari amici. Passa comunque l'emendamento per il passaggio del Liceo Musicale di Ceglie al Conservatorio di Lecce.

L'emendamento è delle commissioni Cultura e Bilancio che autorizza la spesa di complessivi 101.585.000 euro fino al 2007 per la concessione di contributi statali al finanziamento degli interventi diretti a tutelare l'ambiente e i beni culturali. Si tratta di soldi per le realtà più disparate: dalla società sportiva Audax-Sanrocchese di Gorizia al'Istituto musicale di Ceglie Messapica alla missione internazionale sull'Himalaya (in occasione del cinquantesimo della conquista del K2), dal Teatro stabile sloveno di Trieste, all'Agenzia per il patrimonio culturale euromediterraneo di Lecce, fino a Cinecittà Holding.

Riportiamo titolo e articolo di Pietro Piovani pubblicati oggi dal Messaggero.


Per la seconda volta il Parlamento boccia l’avanzamento di carriera dei “manager” pubblici nominati dal centrodestra Decreto omnibus, governo battuto Con il “no” di Udc e Unione cade la norma a favore di 100 dirigenti ministeriali


di PIETRO PIOVANI

ROMA Per parecchie decine di dirigenti nominati dal centrodestra sarebbe stato un terno al lotto. Sarebbero saliti di colpo al gradino più alto della gerarchia ministeriale: dirigente generale. Tutto grazie a un piccolo comma inserito all’interno di una legge in via di approvazione. Ma all’ultimo momento la norma è sfumata: è stata bocciata dalla Camera, con il voto dei deputati dell’opposizione e anche di quelli dell’Udc che hanno ignorato l’indicazione del governo.
Di fatto si è ripetuto l’identico copione andato in scena neanche tre mesi fa: anche allora fu inserito più o meno lo stesso comma all’interno di una legge, e anche allora fu bocciata (in quel caso fu dal Senato).

Chi doveva essere promosso. La norma riguarda quelle persone che attualmente ricoprono un incarico da supercapo pur non avendone la qualifica. La legge infatti consente ai ministri di assegnare temporaneamente un certo numero di poltrone da dirigente generale anche a chi è inquadrato nella qualifica inferiore, “dirigente di seconda fascia”. Nel 2002 il governo Berlusconi ha nominato così una settantina di persone. A loro spetta l’indennità da dirigente di prima fascia finché dura l’incarico, poi si torna allo stipendio di seconda fascia. Ma quelli che riescono a conservare l’incarico per almeno cinque anni guadagnano il diritto a ricevere per sempre lo stipendio di prima fascia. Ebbene, la norma bocciata ieri dalla Camera avrebbe abbreviato il termine a soli tre anni. Quindi per i nominati del 2002 la promozione permanente sarebbe arrivata quest’anno.

I funzionari e gli esterni. Non solo i dirigenti di seconda fascia sarebbero stati beneficiari della “leggina”. Un passaggio del testo prevedeva la promozione permanente a dirigente generale anche per i dirigenti “esterni”, quelli prestati da altre amministrazioni (per esempio i professori universitari). E anche per i «funzionari laureati», i cosiddetti “quadri”. Quest’ultimo era uno dei punti più contestati, perché di fatto consentiva l’ingresso nei ruoli della dirigenza anche a chi non ha mai sostenuto un concorso pubblico da dirigente.
Quanti promossi . Sono una settantina, si è detto, i dirigenti di seconda fascia che sarebbero saliti al gradino successivo. Se si aggiungono gli esterni si arriva, secondo la Corte dei conti, più o meno a novanta persone. Quanto ai funzionari, non esistono conti di alcun genere.

A chi serviva. Anticipando la promozione di due anni, i dirigenti nominati nel 2002 non avrebbero dovuto aspettare il 2007. Quindi avrebbero conservato lo stipendio da supercapo anche se, dopo le elezioni politiche e un eventuale cambio di maggioranza, avessero perso la poltrona . Ma in particolare per alcuni dirigenti la misura respinta era quasi vitale. Un caso noto è quello dei Beni culturali: la recente nomina di un capo dipartimento scelto da Urbani rischia di essere illegittima, e a cascata potrebbero essere illegittime tutte le nomine da lui firmate.

“Mille marchette”. La legge in cui era stata inserita la misura per i dirigenti è uno di quelli che i politici chiamano “decreti omnibus”: provvedimenti mostruosi che contengono misure di ogni genere, tenute insieme solo dal desiderio di farle entrare in vigore in tempi brevi. In questo caso il decreto omnibus era stato ribattezzato da qualcuno “decreto mille marchette”: già il governo ci aveva infilato di tutto, dall’istituto musicale di Ceglie Mussapica alla Banca del cordone ombelicale di Sciacca. Poi i parlamentari hanno aggiunto i loro contributi, tanto che il presidente della Camera Casini è dovuto intervenire perché venisse alleggerita la montagna di emendamenti. Per assicurarsi che l’opposizione non mettesse i bastoni fra le ruote era stato inserito nel testo anche il finanziamento per le celebrazioni dei 60 anni della Resistenza. Ecco perché ieri il centrosinistra ha contribuito a garantire il numero legale (i deputati della maggioranza erano pochi) e la legge è stata approvata. Ora tornerà al Senato per il voto definitivo.
I commenti . Il no alle promozioni anticipate sancito dalla Camera rende felici i sindacati e le associazioni che rappresentano i dirigenti pubblici. Nei giorni scorsi il Club dei dirigenti Pa aveva chiesto a Ciampi di intervenire contro una norma «palesemente incostituzionale». Soddisfatta anche l’Associazione giovani dirigenti: «Mi auguro che altre iniziative del genere non si ripresentino» dice il presidente Pompeo Savarino. Per Gianclaudio Bressa, deputato della Margherita, è stata cancellata «una norma vergognosa» restituendo la pubblica amministrazione «alle procedure concorsuali e non alle camarille».

(Il Messaggero)






Agenda elettorale: Vendola domenica in piazza a Ceglie 

Venerdì, 18 marzo

Entra nel vivo la campagna elettorale per le elezioni amministrative e reigonali del 3 e 4 aprile. Dopo le presentazioni ufficiali dei candidati, tenute in luoghi chiusi, i protagonisti tornano ad essere i comizi di piazza, complice l'improvviso bel tempo portato dalla primavera. Domenica prossima sarà una giornata intensa per i quattro candidati a sindaco di Ceglie Messapica.

S'inizierà alle ore 10,30 in piazza Plebiscito a Ceglie Messapica con il comizio del candidato sindaco del centrosinistra, professor Pietro Federico. Con lui sul palco anche il candidato alla presidenza della Regione, Nichi Vendola, che terrà un intervento sul programma e sul futuro della Puglia. Particolarmente atteso il giudizio di Vendola sulla sanità e sull'ospedale di Ceglie, smentallato in seguito al Piano di riordino varato dalla Giunta Fitto.


 

 

 

Pietro Magno si presenta e subito dà la lista degli assessori 

Venerdì, 18 marzo

Una lista fuori dagli schieramenti politici quella presentata, nella serata di apertura ufficiale della campagna elettorale che appoggia la candidatura a sindaco di Pietro Magno. In piazza Plebiscito, Dora Elia, che ha supportato la lista «Magno per Ceglie», ha esposto le motivazioni di fondo che hanno portato i candidati consiglieri a dar vita a quella che è stata definita:«una squadra dalle differenti sensibilità politiche e culturali». Il candidato Pietro Magno, dopo avere spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi dopo le prime reticenze, ha focalizzato l'attenzione su una lista civica che si è posta come prima condizione quella di uscire dai condizionamenti dei partiti. E così ha voluto subito presentare gli assessori (Pietro Maggiore, Antonio Putignano, Mario Allegretti, Dora Elia, Gianfranco Elia, Vincenzo Gasparro, Carlo Gasparro) che costituiranno la Giunta qualora, il 5 aprile, fosse eletto sindaco di Ceglie. «Una squadra - ha detto Magno - in cui è presente esperienza ed ardore giovanile». Così, a conferma della sua idea che Ceglie non ha bisogno allo stato attuale dei partiti ma di amministratori, ha continuato sottolineando che la lista non vuole essere contro i partiti ma, semplicemente fuori di essi. Ha fatto cenno, poi, al programma distinguendo fra ciò che è fattibile nell'immediato, come l'approvazione del PUG ( ex Piano Regolatore), e ciò che, richiedendo un certo costo, si potrà realizzare in relazione ai finanziamenti. Non ha mancato di esporre quegli obiettivi che prevedono, anche, la collaborazione dei cittadini come la destinazione dell'ex Casa Comunale a mostra mercato permanente al fine di valorizzare la produzione locale e dar vita ad un marketing di prodotti tipici.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno) 

 

 

 

 

 

I Verdi di Cisternino inaugurano la sede con una mostra 

Venerdì, 18 marzo

Si apre con tre volti di gente di Puglia la sede dei Verdi di Cisternino in via Manzoni 6. S'inaugura sabato 19 marzo alle ore 19 con la mostra dell'artista barese Vito Moccia. Rappresentare il territorio con i volti densi di storia, di vita e di saggezza della nostra gente. Non a caso proprio il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia cerca i volti prima dei voti.

Non è una trovata elettorale, ma semplicemente un modo per aprire spazi, che molto spesso non sono propriamente adibiti per l'arte e la cultura. La politica, invece, è un luogo dove fare cultura e deve necessariamente ri-trovare anche la propria anima creativa. Non solo per dare alle idee il fermento della società, ma soprattutto per coltivare la sensibilità, la poesia e la natura stessa della genialità dell'uomo. Come esigenza più che come esercizio.
Cisternino come "laboratorio" nell'ultimo decennio ha brillato per iniziative, quasi sempre arrivate dalle associazioni locali, da artisti e intellettuali che hanno contribuito incisivamente ad un particolarissimo "fenomeno turistico", che molti ancora oggi a fatica riconoscono. 

Interverrà il Presidente Provinciale dei Verdi l'Arc. Renato Greco e il Prof. Nico Vignola, il consigliere provinciale dei Verdi Prof.ssa Bianca Asciano e il Consigliere regionale Mimmo Lomelo. Sarà anche l'occasione per presentare i candidati per le regionali della Provincia, e il manifesto/bandiera dei Verdi Brindisi.

Per domenica 20 le tre opere resteranno esposte per la giornata artistica/culturale, organizzata dal comitato pro-vendola di Cisternino che vedrà l'intervento del candidato presidente Nichi Vendola.

 

 

 

 

Caelium: applausi per il concerto di Giottoli-D'Aniello 

Giovedì, 17 marzo

Hanno dato prova di una tecnica e una musicalità non comune il duo Claudia Giottoli (flautista) e Raffaele D'Aniello (pianista) che si è esibito presso il Teatro comunale nell'ambito della 11ª Stagione concertistica «Caelium». Il quarto appuntamento per l'associazione «Caelium» che riesce puntualmente ad organizzare concerti di alto livello. La serata è stata introdotta come sempre dal musicista Palmo Liuzzi, che ha evidenziato le caratteristiche delle rare pagine offerte dai due artisti. Il concerto è stato aperto dal descrittivo «Matin de printemps», breve ma intensa pagina della compositrice francese Lili Boulanger, a cui ha fatto seguito la «Sonata» di Franck, un capolavoro cameristico di fine '800.

Avvolgendo gli ascoltatori in suoni provenienti da un luogo immaginario, si è dato vita alla seconda parte della serata con il brano «La casa di Tuzvir», del compositore Massimo Gianfreda. Un brano recente (2003) che accoglie le istanze del linguaggio e delle tecniche contemporanee, scritto dall'autore su commissione per il XXIVø Festival «Nuovi Spazi Musicali» ed eseguito, in prima esecuzione assoluta, dal duo ungherese Matuz-Virag, presso l'Istituto Ungherese di Cultura di Roma. Lo stesso brano, lo scorso febbraio è stato eseguito anche dal duo Giottoli-D'Aniello a Genova e prossimamente programmato presso l'Università degli studi di Cosenza. Non hanno mancato di suscitare l'interesse del pubblico presente in sala le esecuzioni di altre pagine del novecento dei due autori spagnoli Menendez e Guridi, coetanei ma dalle caratteristiche opposte. In conclusione i due artisti hanno ulteriormente dato prova del loro talento con la cullante e raffinata esecuzione della sonata di «Cantilena», dell'autore francese Poulenc.

«Giottoli e D'Aniello - afferma il noto compositore Gianfreda presente in sala - hanno offerto un performance di alto spessore artistico con un affiatamento tipico dei grandi interpreti: il tocco preciso di lui e la spiccata cantabilità di lei hanno animato una serata all'insegna dell'equilibrio sonoro in ogni passaggio e sfumatura». Alle doti tecniche, alla fine, si sono aggiunte anche quelle umane, sotto forma di cordiale disponibilità nei confronti del pubblico. Infatti, agli applausi il duo ha risposto con l'esecuzione, fuori programma, di una «Canzone gitana» di Manuel Infante. Ancora Spagna, ancora sonorità sfavillanti per concludere in bellezza uno dei concerti più belli ed entusiasmanti organizzati in questi undici anni dall'Associazione «Caelium». Ora c'è già attesa per il prossimo appuntamento del 10 aprile, data in cui si esibirà il duo di sassofono e pianoforte formato da Massimo Mazzoni ed Ester Fluckiger.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

L'ex ministro Bordon a Ceglie per discutere di ambiente 

Mercoledì, 16 marzo

Si  terrà domani, giovedì, alle ore 20 presso la sala conferenze del ristorante Tre Trulli di Ceglie Messapica un incontro pubblico dal tema " Ambiente Turismo e Agricoltura : per uno sviluppo sostenibile di Ceglie". Interverranno il senatore Willer Bordon, ex Ministro dell'Ambiente, il candidato sindaco per il centro sinistra Pietro Federico ed i candidati al consiglio comunale della Margherita.

Gli organizzatori dell'incontro estendono l'invito a tutti i cittadini ma anche a tutte le associazioni ambientaliste, nonché agli operatori del turismo e dell'agricoltura che vedranno anche illustrate le linee guida della Margherita sui temi del Turismo e dell'Agricoltura per lo sviluppo di Ceglie Messapica.

 

 

 

Voto: Pietro Federico invita i cegliesi "a guardare lontano" 

Mercoledì, 16 marzo

«Uniti per il candidato sindaco uniti per il programma» è stato il filo conduttore della serata di presentazione ufficiale, domenica scorsa, del candidato sindaco di centro-sinistra Pietro Federico. Presso la sala conferenze del Liceo Musicale la campagna elettorale è stata aperta dai rappresentanti di ogni partito della coalizione: Cosimo Colucci (Dc), Tommaso Gioia (Margherita), Pietro Mita (Ds), Nicola Trinchera (Prc).

 I punti centrali, del comune programma, che sarà pubblicato e distribuito nei prossimi giorni, vertono fondamentalmente su tre temi: approvazione del Pug (ex Piano regolatore), lavoro e sanità. Obiettivi che, a detta di Cosimo Colucci, potranno essere attuati a seconda del caso nel breve, medio e lungo termine. Dunque, l'apertura di un percorso che per Tommaso Gioia porterà «a muovere una macchina amministrativa che è stata ferma per 6 anni». Dello stesso avviso Pietro Mita (Ds) che, con un chiaro riferimento alle trascorse amministrazioni, ha voluto sottolineare l'inizio di un campagna elettorale che si apre con «delle ferite». 

Non a caso il programma unitario non poteva non porre in evidenza l'amara vicenda dell'Ospedale di Ceglie Messapica che Nicola Trinchera ha strettamente legato alle contestuali elezioni regionali, definendola: «una questione difficile da digerire». Così, il momento dell'azione dovrebbe coincidere con un candidato sindaco, Pietro Federico, che si è presentato con lo slogan: «Ceglie guarda lontano e sorridi». «Ho valutato la serietà della chiamata - ha evidenziato il candidato sindaco - ed ho valutato il piano programmatico». Un programma che tuttavia Federico vorrebbe costruire insieme con la gente. « Un sindaco serio - ha continuato - non può illudersi di governare da solo». Un lavoro di squadra, dunque, che secondo Federico non può prescindere dal metodo consolidato del vedere (conoscere a fondo i problemi), pensare (farsi una propria opinione) ed agire (progettare e prendere posizioni). 

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

Proposte e riflessioni dei candidati al Comune di Ceglie Messapica

 

 

 

 

 

Voto: Nicola Ciraci si presenta in compagnia di "Mudù" 

Mercoledì, 16 marzo

«Siamo qui stasera per passare insieme un momento di festa, per fare della politica una festa. La presentazione del programma e degli impegni da mantenere avverrà in un secondo momento». Nicola Ciracì, candidato sindaco di Fi, Udc e lista «Ceglie prima di tutto-Lista Fitto», ha scelto una maniera inconsueta di presentare se stesso e le liste che lo sostengono alla città, affidandosi alla «conduzione» del noto comico del programma televisivo «Mudù», Uccio De Santis. 

Vero e proprio mattatore della serata, De Santis - in una sala consiliare del nuovo Comune gremitissima - ha scherzato per circa due ore con i candidati al consiglio comunale e con il pubblico, invitando infine Ciracì «ad una grande festa dopo la sua vittoria». Quindi, la presentazione ufficiale dei sessanta candidati, da parte di Antonio Nacci (Nuovo Psi, alla guida della lista «Ceglie prima di tutto») e dei segretari di Fi e Udc, Carlo Verusio e Giuseppe Vitale. Presenti in sala l'on. Luciano Sardelli e l'ex sindaco, oggi candidato Udc al consiglio regionale, Mario Annese. Sardelli ha affermato che «Ciracì poteva tranquillamente aspirare ad una candidatura regionale e che ha preferito correre da sindaco a Ceglie non per un atto di arroganza, ma per spirito di servizio, consapevole che la battaglia è difficile ma la vittoria sicura». 

Non è mancato, però, un momento di tensione tra Ciracì e Annese. Il motivo. Chiamato a dare un breve saluto, Annese ha lamentato «un atto di scortesia» nei confronti degli altri candidati della provincia al consiglio regionale presenti in sala (Castrolla, Saponaro), che, a suo, dire, non sarebbero stati invitati a sedere di fronte al pubblico e a parlare. Quando Ciracì gli ha risposto «di averli chiamati, senza che questi si siano presentati», invitandolo a limitarsi ad un suo intervento, l'ex sindaco è andato via stizzito. Tempestivo, De Santis ha sciolto la tensione con una delle tante barzellette del suo repertorio. E la festa è continuata.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Al voto 19mila cegliesi. Ecco i presidenti di seggio 

Martedì, 15 marzo

Amministrative e Regionali del 3 e 4 aprile, si entra nel vivo. Giovedì scorso la commissione elettorale ha sorteggiato gli scrutatori - sono 84 - che prenderanno parte alle operazioni di sezione. La Corte di Appello di Lecce ha trasmesso i nominativi dei 21 presidenti di seggio: Gianluca Tursi (1), Maria Elena Verzellino (2), Grazia Vitale (3), Gaetano Scatigna Minghetti (4), Osvaldo Palazzo (5), Cosimo Argentiero (6), Paola Colucci (7), Urso Maria (8), Anna Casalino (9), Grazia Cervellera (10), Camillo Chirico (11), Antonello Laveneziana (12), Paolo Carrozzo (13), Antonio Ciracì (14), Angelo Ciciriello (15), Giuseppina Maria Elia (16), Grazia Zizzi (17), Carlo Gasparro (18), Angelo Santoro (19), Giuseppe Gentile (20), Giuseppe Ireneo Faggiano (21).

L'ufficio elettorale sta provvedendo ora alla notifica delle nomine di scrutatori e presidenti. Gli aventi diritto al voto sono complessivamente 19.176 (9.203 gli uomini, 9.973 le donne) «ma - fa sapere il Comune - sicuramente diminuiranno dopo le operazioni di blocco elettorale previste per sabato 19».

 Quattro i seggi impegnati: scuola materna, via Matera; scuola elementare, via Mercadante; scuola elementare, via Martina Franca; scuola elementare, via Francavilla-via Roma. Soppresso il seggio ospadaliero. La legge (la 136/76) prevede infatti che nei luoghi di cura, qualora la disponibilità di posti letto sia inferiore a 100, la raccolta del voto avvenga a cura della sezione competente per territorio. I posti letto presso l'ospedale - dopo la recente apertura di Lungodegenza riabilitativa - sono 64.

 

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast supera di misura il Marigliano 

Domenica, 13 marzo

STAMPLAST CEGLIE -  MARIGLIANO: 75-73

Stamplast Ceglie: Farnetani 2, Marchionna 3, Cipulli 18, Villani 25, Bosco 4, D'Amicis 8, German 15, Sarcinella ne, Leone ne, Curri ne. All. Romano.

Marigliano: Corvo, Confessore ne, Di Napoli 19, Forino F 15, Serpico ne, Forino C 15, Suppa 14, Cervo 5, Monda ne, Leone 5. All. Fabozzi.
Arbitri: Paolinelli di Capannori e Mustaro di Pisa.
Note: Spettatori 400 circa. Usciti per 5 falli Leone e Cervo (Marigliano).

A volte ci vuole un po’ di fortuna e ieri sera il Ceglie è stato fortunato, anche se la fortuna aiuta gli audaci. Il Marigliano ha condotto la partita per 34 minuti, ovvero per tre quarti e mezzo, non solo nel punteggio ma anche nel gioco, senza comunque mai scrollarsi di dosso i brindisini, eppure si è visto sfuggire il colpaccio a 48 secondi dal termine, grazie ai due tiri liberi di Villani che riportavano il Ceglie in vantaggio (75-73) facendo esplodere di gioia il tifo cegliese, per tutta la gara represso. Cosimo Romano a fine partita stringe le mani a tifosi e dirigenti, ma ha ancora sul volto il pallore della sconfitta evitata in extremis. «Non parlerei di fortuna, anzi, siamo entrati in campo con l'handicap di Bosco febbricitante, alla fine del terzo quarto si è nuovamente infortunato Farnetani ,tanto da lasciare il campo. Certamente è stata una bella impresa quella che abbiamo realizzato questa sera, abbiamo giocato sino alla fine con temperamento e lucidità, una grande prova di orgoglio dei miei giocatori».

 

Serie C1 - La situazione

Risultati (11^ di ritorno): Monte di Procida-Bernalda 87-80; Napoli-Corato 68-78; Ceglie-Marigliano 75-73; Sant'Agnese-Molfetta 74-69; Castellaneta-Santa Maria a Vico 84-73; Bisceglie-Campobasso 77-56; Olimpia Campobasso-Casagiove 76-72; Delta Cava-Ostuni 72-84.

Classifica: Ostuni, Corato 42; Ceglie 38; Bernalda, Marigliano 34; Molfetta 30; Bisceglie, Olimpia Campobasso 28; Santa Maria a Vico, Campobasso, Monte di Procida 20; Delta Cava 18; Casagiove, Castellaneta 16; Napoli, S.Agnese 14. 

Prossimo turno: Casagiove-Monte di Procida; Santa Maria a Vico-Sant'Agnese; Campobasso-Napoli; Bernalda-Ceglie; Ostuni-Olimpia Campobasso; Risceglie-Delta Cava; Marigliano-Castellaneta; Molfetta-Corato.

 

 

 

 

 

 

In scena a Ostuni la magia di "Seppe li Sierre" 

Domenica, 13 marzo

Grande successo sta riscotendo la commedia in vernacolo ostunese: «Seppe li Sierre», singolare personaggio realmente vissuto tra la fine dell'800 e gli inizi del secolo scorso in contrada Pascarosa, tra Ceglie e Ostuni, e che è riportato a rivivere sul palcoscenico con l'opera scritta dal prof. Silvio Jurleo grazie alla maestria di Giuseppe Peruzzi.

Due atti che il gruppo dell'associazione culturale: «Ostuni in scena» ripropone, dopo il tutto esaurito avuto nel mese scorso nel teatro della parrocchia dei «S.S.Medici», in via Fogazzaro. Col patrocinio del comune, oggi, il 19 e il 20 marzo sarà rappresentata l'opera teatrale in vernacolo che prende spunto da una delle tante vicende del personaggio Giuseppe (Seppe, «il guaritore» nato a Ceglie nel 1875) Argentiero, conosciuto come «li Sierre», in quanto così era chiamata la popolosa contrada di Pascarosa. Intorno a questo personaggio che Peruzzi interpreta magistralmente, ruoteranno: Antonella Anglani (Nenèetta, moglie di Seppe); Cecilia D'Aversa (Carmelodda, figlia di Seppe); Matteo Pacifico (Larienze, l'ovarulu); Marina Comes (una donna); Giuseppe D'Aversa (Ronze, un cliente); Antonio D'Ippolito (Cicce, un cliente); Elena Cisternino (Lucrezia moglie di Cicce); Alessandro Maggiore (don Nicola, un cliente); Elisa Santoro (donna Maria, una cliente) e i piccoli: Lorenzo De Pasquale, Davide Flore e Tiziana Mattei. Le scene sono di Antonio Locorotondo e Piero Prudentino mentre lo staf tecnico è composto da: Antonio D'Ippolito (luci), Massimo Mattei (audio), Dora D'Amico (suggeritrice) e i collaboratori: Franca Rotunno, Angelo Peruzzi, Rodolfo Sacco, Paolo Peruzzi, Annalisa Campana, Cotrina Scroscia, Carmelita Peruzzi e Paolo Triarico.

Il protagonista della commedia, realmente, gestiva una rivendita di «sali e tabacchi» ma tutti lo conoscevano perché, si diceva che riusciva a «curare», al di là della medicina vera e propria, malattie e acciacchi. «Seppe li Sierre», uomo di statura imponente, durante il servizio militare nella «sanità», aveva appreso molte nozioni di medicina e tanti rimedi empirici che gli servirono per la sua «attività» di «guaritore». Morì all'età di 80 anni e a lui si deve la realizzazione del «Calvario» di contrada di Pascarosa. 

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Domani il centrosinistra presenta il candidato Federico 

Sabato, 12 marzo

Domani, domenica, alle ore 19 presso la Sala delle Conferenze dell’Istituto musicale le liste del centrosinistra Dc. Margherita, Ds e Rifondazione comunista presenteranno il candidato sindaco Pietro Federico. Sarà l’occasione per un primo incontro in cui verranno discussi il programma e l’azione di governo in caso di successo.

Il prof. Pietro Federico tuttavia ha già avuto ieri sera un primo contatto con gli elettori, è accaduto nel corso di un’affollata conferenza organizzata dalla Margherita per parlare di sanità e lavoro. Al termine degli interventi del sen. Antonio Gaglione e del segretario provinciale della Margherita Fabiano Amati, è intervenuto anche Federico in cui ha invitato i cegliese a guardare avanti, a non farsi sopraffare dalle piccole lite e “con rabbia in corpo – ha detto Federico - intendo restituire a questo paese i servizi perduti negli ultimi cinque anni”.

 

 

 

 

 

 

Quattro i candidati alla presidenza della Regione Puglia 

Giovedì, 10 marzo

Sono quattro le candidature presentate ufficialmente all'ufficio centrale del Tribunale di Bari alla presidenza della Regione Puglia. Il candidato del centrodestra è il presidente uscente della Regione Puglia, Raffaele Fitto; per il centrosinistra il candidato è il parlamentare del Prc, Nichi Vendola; il candidato di Alternativa sociale è Felice Galassi; della Democrazia Cristiana è Laura Scalabrini.

Fitto, Vendola e Galassi hanno presentato le proprie candidature in tutte e sei le circoscrizioni elettorali pugliesi; Scalabrini solo nelle circoscrizioni di Bari, Taranto, Lecce e nella neoprovincia Barletta-Andria-Trani, (Bat). Secondo informazioni raccolte dall' ufficio centrale elettorale presso la Corte d'appello di Bari, nel capoluogo pugliese sono state presentate 20 liste; a Trani (per la neoprovincia Bat) 17; a Foggia 18; a Brindisi e Lecce 19; a Taranto 15, dato quest'ultimo ancora parziale.

Entro le 12 di domani l'ufficio centrale circoscrizionale di ogni provincia dovrà decidere su eventuali esclusioni di liste o di candidature. Il provvedimento di esclusione sarà notificato alla parte interessata che entro 24 ore dalla notifica potrà presentare ricorso all' ufficio centrale regionale che dovrà decidere nelle 48 ore successive.

 

 

 

 

Lettera alla Asl: "Quanto si è risparmiato con i tagli?" 

Giovedì, 10 marzo

Pubblichiamo una "lettera aperta" inviata da Paquale Elia al direttore dell'Asl di Brindisi, Bruno Causo. Elia è candidato al consiglio comunale di Ceglie Messapica con la lista "Magno per Ceglie" collegata al candidato sindaco Pietro Magno.

 

"Sfogliando stamane “la Gazzetta di Brindisi”, in quinta pagina, trovo un articolo su otto colonne a firma di Mimmo Mongelli con il titolo “Una Casa-parto a Fasano”.

Personalmente non concordo con quell’idea, assolutamente fuori dal tempo. Leggendo quell’articolo ho avuto l’impressione che si vorrebbe tornare alla meglio conosciuta “mammara”, per il semplice motivo che, alcuni decenni fa, la tradizione imponeva di partorire in casa con l’assistenza della mamma e della suocera.

  A titolo di informazione, per il motivo di cui sopra, nel 1823, il Comune di Ceglie, istituì una “scuola per levatrice”, per cui questa Città era molto conosciuta per la preparazione professionale delle sue levatrici. Molti medici, in sala parto, negli anni passati, hanno preteso la collaborazione di alcune levatrici cegliesi.

In questi ultimi duecento anni, dott. Causo, è cambiata la società, sono cambiate le leggi, è diventata obbligatoria l’assistenza sanitaria, è cambiata la cultura, grazie a Dio, sono cambiati i mezzi diagnostici, e, tra l’altro, sono cambiate anche le puerpere. Perché non concedere alle giovani mamme di quella città le stesse prestazioni, le stesse attenzioni, analogo personale specializzato operante nei nosocomi con il reparto di ginecologia-ostetricia funzionate?

Il mio intervento non è per portare acqua al mulino della città di Fasano, ma per capire come mai solo le partorienti cegliesi devono mettere al mondo bambini a Brindisi, Francavilla, Martina, Taranto o Grottaglie. La città di Ceglie Messapica vogliamo cancellarla completamente dalla carta geografica?

Mi piacerebbe comunque conoscere quanto si è potuto risparmiare con il cosiddetto riordino ospedaliero?

Qualche tempo fa, ricoverato all’ospedale di Ceglie, fui inviato a Brindisi per una Rmn.

Fin qui tutto nella norma. Ma se poi quella passeggiata a Brindisi fu effettuata con un’ambulanza privata messa a disposizione dalle 08.30 alle 14.30, più un infermiere del reparto, il quale per quelle sei ore non svolse il suo lavoro, deve convenire che non siamo più nella norma.

Sarei curioso di sapere quale costo è stato addebitato alla comunità per quell’esame? (risonanza – ambulanza – infermiere). E, nell’arco dell’anno, quanti viaggi simili vengono effettuati? E dove sta il famoso risparmio? Perché non mettere a confronto alcuni bilanci del prima e del dopo il riordino ospedaliero? Così gli scettici come lo scrivente potrebbe anche convertirsi".

Pasquale Elia

 

 

 

 

 

 

Sanità e lavoro: venerdì il dibattito della "Margherita" 

Mercoledì, 9 marzo

Si terrà venerdì, alle ore 18, presso la sala conferenze dell' Istituto Musicale di Ceglie Messapica un incontro pubblico dal tema “Lavoro e sanità in Puglia”. I lavori saranno introdotti da Tommaso Gioia, coordinatore cittadino de " La Margherita " ed interverranno il consigliere Provinciale Francesco Mingolla, il sen. Antonio Gaglione e l’on. Giovanni Carbonella.

Concluderà il confronto il coordinatore provinciale de "La Margherita” Fabiano Amati. Al termine della serata, inoltre, saranno presentati i candidati della lista al consiglio comunale di Ceglie.

 

 

 

 

 

La Provincia boccia il Piano ospedaliero e l'Ausl brindisina 

Martedì, 8 marzo

Il Consiglio provinciale ha approvato, con sedici voti a favore, un ordine del giorno presentato dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza sulla situazione della sanità nel Brindisino. I partiti dell'opposizione, al momento del voto, hanno abbandonato l'aula consiliare accusando la maggioranza di aver voluto strumentalizzare questo importante argomento.

Nell’ordine del giorno il Consiglio provinciale sostiene che «si continua a non investire nella prevenzione, anzi l'Ausl brindisina nel 2003 ha addirittura investito circa un punto in meno in percentuale rispetto all'anno precedente e tre punti in meno rispetto allo standard richiesto a livello nazionale». Ed ancora: «Lo smantellamento di interi ospedali, senza la realizzazione di una preventiva e capillare rete di poliambulatori nei piccoli centri e di assistenza sanitaria domiciliare, quasi esclusivamente, delegata a meritorie iniziative di volontariato, non poteva che determinare un generale peggioramento dei servizi sanitari con grave pericolo per la salute dei cittadini. Il Piano di Riordino, pur dotando il Centro Neurolesi e Motulesi di Ceglie Messapica di 99 posti, ha eliminato in Provincia 250 posti letto al 10 settembre 2002 (soprattutto nelle specialità tradizionali : medicina, chirurgia, pediatria, ostetricia, ortopedia ecc..), mentre i nuovi reparti di cui parla il Piano sono rimasti per lo più sulla carta».

«In provincia di Brindisi», si legge ancora nell’ordine del giorno, «dopo la chiusura dell'Ospedale di Cisternino, con il Riordino sono stati ridimensionati e smantellati reparti e ospedali a Fasano, Ceglie Messapica, Mesagne e San Pietro Vernotico, ma il risultato non è stato l'eccellenza degli altri ospedali, bensì il loro intasamento con gravissimi episodi ormai cronici di pazienti impossibilitati a trovare un posto letto».

Sul piano della gestione a parere del Consiglio provinciale «poco e nulla si è fatto per risparmiare sulle consulenze e sugli appalti esterni dei servizi; nell'Ausl brindisina i costi per prestazioni da privato, nel 2003, sono aumentati del 28 per cento rispetto all'anno precedente; si è invece risparmiato sul personale (nel 2003. i dipendenti sono stati 268 in meno rispetto al 2002); la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria nell'AUSL brindisina nel 2003 è aumentata a dismisura, con un incremento del 244%».

II Consiglio Provinciale ha dato mandato al presidente dell’Amministrazione provinciale di «intraprendere, nell'ambito delle competenze e dei poteri dell'Ente che rappresenta, tutte le iniziative possibili per modificare lo stato esistente nella gestione della sanità della nostra provincia; chiedere al Direttore generale dell'AUSL brindisina l'adozione di una procedura partecipata per là redazione del prossimo bilancio di previsione, con particolare riferimento al finanziamento delle attività di prevenzione, di emergenza e di assistenza domiciliare sanitaria per la loro strettissima correlazione con la tutela dell'incolumità pubblica di stretta competenza di questo Ente; favorire lo sviluppo di ricerca e di formazione avanzata in campo bíomedieo, all'interno del rilancio della "Cittadella della Ricerca", al fine di contribuire fattivamente al miglioramento della qualità dell'assistenza sanitaria; farsi parte attiva per la richiesta al Presidente della Giunta Regionale della revoca del Piano di Riordino Ospedaliero Regionale, per promuovere un'ampia discussione con i sindaci, le organizzazioni sindacali, le Associazioni Professionali degli operatori della sanità, gli Ordini e i Collegi professionali, al fine di operare proficuamente per la redazione partecipata di un nuovo Piano di Riordino».

 

 

 

 

 

 

 

Basket: i cegliesi di Stamplast battono la Delta Cava 

Lunedì, 7 marzo

STAMPLAST CEGLIE 79 DELTA CAVA 64

Stamplast Ceglie:Farnetani ne, Marchionna 11, Cipulli 17, Villani 4, D'Amicis 14, Bosco 23,  German 8, Sarcinella 2, Leone ne, Curri ne. All. Romano.

Delta Cava: De Masi 6, Tufano, Orazzo, Avallone 11, C. Buononato 5, De Pisapia 13, Santangelo 4,Grassitelli 15, Cusitore ne Postiglione 10. All. Pinto.

Arbitri: Bartolacci di Recanati e Zamponi di Macerata.

Note: uscito per 5 falli Villani (Ceglie). Fallo tecnico a Villani e De Pisapia.

Parziali 34-11; 42-28; 62-43

 

Al Ceglie sono stati sufficienti cinque giocatori (Marchionna, Cipulli, D'Amicis, Bosco e German) per sbarazzarsi del Delta Cava, anche perché è l'unico quintetto momentaneamente disponibile per l'allenatore Romano, considerate le assenze per infortunio di Passante (rimasto a casa), Farnetani (in panchina per onore di firma) e Villani al 10 per cento, entrato in campo per alcuni minuti, nel secondo quarto, e subito uscito per cinque falli di cui il quinto, fallo tecnico. Cristian, comunque, ha dato come sempre il suo contributo generoso, realizzando anche due canestri. La gara, però, l'hanno fatta D'Amicis, ottimo come centrale, ma alquanto impreciso da sotto (ad un minuto dalla fine, Maurizio si è infortunato ed è uscito sorretto dal massaggiatore), Cipulli che si è battuto come un leone e Bosco che ha preso per mano la squadra, sudando e giocando da grande professionista. Il Delta Cava, non è una formula matematica astrusa, ma una formazioni di bravi guaglioni. 

Che in alcuni frangenti della partita hanno messo sotto i brindisini (8-17 nel secondo quarto) e 17-21 nell'ultimo quarto grazie alla buona prova di Grassitelli e Depisapia. Il Ceglie fa subito il pieno di voti nel primo quarto, in modo da poter vivere di rendita. E così è stato. Al quinto il Ceglie è avanti 14-5, e chiude la prima frazione con 22 punti di differenza. Romano fa riposare D'Amicis e i campani ne approfittano per risucchiare qualche punto. Terzo e ultimo quarto giocato dai brindisini con il freno a mano, con D'Amicis gravato di tre falli e con una panchina da infermeria ambulante. Ma la classe non è acqua e il quintetto iniziale ha chiuso bene la partita, giocando con giudizio ed esperienza. 

Serie C1 - La situazione

Risultati (decima di ritorno): Casagiove-Bisceglie 76-66; Ceglie-Delta Cava 79-64; Santa Maria a Vico-Napoli 105-94; Campobasso-Castellaneta 72-60; Sant'Agnese-Bernalda 85-83; Marigliano-Ostuni 96-86; Corato-Olimpia Campobasso 82-66; Molfetta-Monte di Procida 79-61.

Classifica: Ostuni, Corato 40; Ceglie 36; Bernalda, Marigliano 34; Molfetta 30; Bisceglie, Olimpia Campobasso 26; Santa Maria a Vico, Campobasso 20; Monte di Procida, Delta Cava 18; Casagiove 16; Napoli, Castellaneta14; S.Agnese 12. 

Prossimo turno: Monte di Procida-Bernalda; Napoli-Corato; Ceglie-Marigliano; Sant'Agnese-Molfetta; Castellaneta-Santa Maria a Vico; Bisceglie-Campobasso; Olimpia Campobasso-Casagiove; Delta Cava-Ostuni.

 

 

 

 

 

 

La Cdl si divide in tre, Federico unisce il centrosinistra 

Domenica, 6 marzo

Quattro candidati in corsa per la carica di sindaco. Nove liste, per un totale di 180 candidati consiglieri comunali. Questi, in sintesi, i numeri di una competizione comunale che sulla carta si preannuncia incerta e vibrante. 
A mettere ordine, tra le diverse coalizioni, sarà dunque l'urna, chiamata ancora una volta, anzitempo, a sancire il prossimo primo cittadino ed il futuro Consiglio comunale di Ceglie Messapica.

Dalle ceneri della vecchia maggioranza di centro destra (protagonista della tormentata parentesi amministrativa che ha visto alla guida della città il sindaco uscente Mario Annese, oggi tornato in corsa per il Consiglio regionale nella lista dell'Udc ma costretto nel maggio dello scorso anno, praticamente a metà mandato, a lasciare il governo del Comune), sono spuntate fuori ben tre candidature alla carica di sindaco. 

Quella più scontata, in quanto definita ed annunciata ormai da tempo, è la candidatura dell'ex coordinatore provinciale di Forza Italia Nicola Ciracì, 35 anni, già assessore ai Lavori pubblici nella passata Amministrazione provinciale. 
Ciracì è riuscito a ricompattare attorno a sé tanto l'Unione dei democratici di centro quanto Forza Italia, apportando poi ulteriore impulso alla sua candidatura attraverso la formazione di una lista civica: "Ceglie prima di tutto". 
Sin qui l'operazione di ricucitura delle diverse anime della "Casa delle libertà" messa in atto da Ciracì, che però non potrà contare sull'appoggio né di Alleanza nazionale né del gruppo guidato dall'ex sindaco Pietro Magno. 
Alleanza nazionale, infatti, ha deciso di scendere in campo da sola, e di sostenere alla carica di primo cittadino un professionista esterno ai partiti: Franco Nigro, 42 anni, dottore in Agraria e professore associato presso l'Università di Bari, alla sua prima esperienza politico amministrativa. 
Torna a tuffarsi nella mischia, invece, a distanza di alcuni anni da un congedo che per lui fu assai amaro, Pietro Magno, 64 anni, già sindaco di Ceglie dal giugno del 1999 al marzo del 2001. Battezzato all'epoca dai suoi sostenitori come "uomo della provvidenza", mandato da Roma per mandare a casa il sindaco rosso Pietro Mita, Magno riuscì nella impresa cara al centrodestra. Ma il suo non fu un mandato sereno. A distanza di circa due anni dalla sua proclamazione, proprio come accaduto lo scorso anno per Annese, tra Magno e l'allora Polo delle Libertà, ebbe fine l'idillio. Una frattura evidentemente mai più sanata e che oggi ha spinto lo stesso Magno a scendere nuovamente in campo, fuori dai partiti ma con il sostegno di un movimento civico: "Lista Magno per Ceglie".

Un volto nuovo, espressione della società civile e dell'associazionismo locale, è quello attorno al quale si è ritrovata, compatta, la coalizione di centrosinistra, compreso il movimento civico "Ceglie che lavora". Candidato sindaco, per l'Unione e dintorni, è dunque il professor Pietro Federico, 50 anni, insegnante di lettere, chiamato a raccogliere una eredità difficile, quella dell'ex sindaco Pietro Mita, che per la prima volta dopo 12 anni non correrà per la poltrona di primo cittadino bensì per un posto in Consiglio regionale. Sarà lui, comunque, a guidare la lista di Rifondazione. 

Insieme al partito della Rifondazione comunista, sono scese in campo a sostegno della candidatura a sindaco di Federico, altre tre liste: Democratici di sinistra, Margherita e Dc. 

(Nicola Quaranta, Quotidiano)

 

Tutti i nomi dei candidati a sindaco e al Consiglio comunale

 

 

 

 

 

 

Elezioni: Polo diviso, An correrà da sola con Nigro

Sabato, 5 marzo

An ha deciso: correrà da sola alle amministrative presentando come proprio candidato Francesco Nigro, dottore in Agraria, ricercatore presso l'Università di Bari. Dunque, non sosterrà - come del resto aveva da sempre annunciato - il candidato sindaco della CdL, Nicola Ciracì.

La notizia si è appresa in queste ore, dopo che nei giorni scorsi c'era stato un lungo scambio tra il sen. Euprerio Curto e il commissario cittadino Enrico Marseglia. Curto aveva scritto a Marseglia per «conferirgli l'onere della scelta più opportuna per il partito», ponendo come unico limite «l'inopportunità di collegamento con liste che abbiano già dichiarato di volere, in caso di ballottaggio, restare fuori e lontano dai partiti».

In soldoni, niente accordo con l'ex sindaco Pietro Magno. «Abbiamo lavorato fino alla fine per cercare l'unità della CdL - fa sapere An - proponendo come candidato ideale Paolo Urso, e comunque partendo da un principio di base: discontinuità con il passato. Preso atto che ciò non era possibile, abbiamo optato per una nostra candidatura nell'interesse del partito, del nostro elettorato e della città. Questo non significa che ci precludiamo ogni rapporto con la CdL, anzi, continueremo a mantenere aperti i contatti con i nostri responsabili provinciali e regionali».

E nel frattempo Urso ha diffuso una nota con la quale, prendendo atto delle decisioni del suo partito, ringrazia pubblicamente quanti hanno sostenuto l'ipotesi di una sua candidatura: ringrazia il sen. Gentile «che ha garantito di fatto l'attivazione di un dibattito democratico interno al partito»; l'on. Vitali «per la sua ferma convinzione non già di "imporre la sua linea", ma al contrario, attraverso un percorso e una scelta politica, di riuscire a ricomporre e ricompattare la Casa delle Libertà»; ringrazia, Urso, il sen. Specchia e i tanti amici che avrebbero potuto considerare «le motivazioni per un rientro nelle file di Forza Italia». «Ringrazio, infine, il candidato-sindaco Ciracì - scrive -, per avermi invitato a capeggiare la lista dei candidati al consiglio comunale di Forza Italia. La mia non accettazione vuole essere non una rinuncia, ma un gesto di responsabilità, rispetto al compito, alla funzione e alle aspettative di cui sarei diventato interprete; ed è a questo che mi atterrà da individuo libero, e, soprattutto, da individuo che ha aderito e vuol continuare ad aderire al progetto politico di Forza Italia».

Definite dunque le candidature. Saranno quattro i candidati sindaci: oltre al già citato Francesco Nigro (An), Nicola Ciracì, sostenuto da Forza Italia, Udc e dalla lista civica «Ceglie prima di tutto»; Pietro Magno, sostenuto dal comitato «Magno per Ceglie; Pietro Federico, appoggiato dal centrosinistra (Ds, Margherita, Nuova Dc, Rifondazione). Ha ritirato la sua candidatura Antonio Nacci, Nuovo Psi : guiderà la lista «Ceglie prima di tutto», che appoggia Ciracì. «L'impatto del Nuovo Psi sulla città non è ancora maturo - afferma Nacci -. Avevo mandato un segnale di apertura al centro sinistra, ma non avendo avuto risposta, ho scelto il centro destra, che è poi la collocazione del mio partito a livello nazionale».

Ed è già corsa alla presentazione delle liste, il cui termine è scaduto stamane a mezzogiorno. «Abbiamo lavorato a liste aperte alle espressioni della società civile - afferma l'ex consigliere comunale della Margherita, Tommaso Argentiero - in modo tale da dare un contributo essenziale al candidato Pietro Federico nella battaglia per il rilancio della città». Di «una vera e propria sfida, con una lista piena di giovani» parla Cosimo Colucci (Nuova Dc), mentre i Ds, per voce dei dirigenti Mimmo Cavallo e Maurizio D'aversa, sostengono che con la loro lista, «fatta di gente competente ed esperta», saranno «al fianco del candidato sindaco sulle questioni fondamentali per la città». «Gente volenterosa e lontana dagli apparati di partito» : questa la caratteristica della lista «Magno per Ceglie», mentre Fi e Udc parlano di «giovani protagonisti della città», e Rifondazione «di gente competente, esperta e aperta alle tamatiche sociali».

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Arredo del Municipio: perplesso Argentiero (Margherita)

Sabato, 5 marzo

Il dirigente politico locale della «Margherita», Tommaso Argentiero, continua a esprimere perplessità sulla correttezza amministrativa riferita all'acquisto di mobili per l'arredo della nuova Casa comunale. Questa volta l'esponente de La Margherita scrive ai componenti del Collegio dei revisori dei conti del Comune di Ceglie Messapica e alla Corte dei Conti, Procura regionale per la Puglia.

Infatti, il provvedimento, datato il 16 febbraio, si pone in continuità con una prima richiesta, formulata da Argentiero il 20 dicembre 2004, con la quale interpella il commissario Clara Minerva, dopo aver verificato dalla lettura delle determine dirigenziali (n. 617, 630, 641, 686, 754) che il Comune aveva acquistato mobili per ufficio, senza aver effettuato alcuna gara ufficiale, come previsto dalla legge per cifre superiori a 50.00,00 euro. «Io penso - afferma nella nota Argentiero - che sia necessaria un'attenta valutazione di queste situazioni, che a mio parere può non rispettare gli elementi basilari di una corretta amministrazione». Perplessità tra l'altro evidenziate, anche, dal Collegio dei revisori (verbale n. 64 del 28/12/04 ) che, in riferimento ad una spesa per arredi pari ad un totale di 81.726,79 euro ritiene che «gli acquisti andavano non solo tempestivamente programmati ma che necessitavano di adeguate forme di pubblicità». «I criteri di scelta - si afferma con l' esame delle determine dell'ultimo trimestre - dovevano essere in grado di incentivare il confronto concorrenziale al fine di ottenere prezzi migliori.

Nel caso in questione - continuano i revisori - gli acquisti non sono supportati da gara recente, né da indagini documentate di mercato, né da altri preventivi di riferimento, né da verifica dei parametri prezzo-qualità rispetto alle convenzioni Consip». Oltre a tutto questo, il collegio pone un quesito sui mobili già in dotazione: «Su quali basi o perizie i mobili in dotazione sono stati tutti o quasi tutti dichiarati inutilizzabili?». Ora, a distanza di quasi due mesi, l'esponente politico della Margherita si ritiene insoddisfatto della risposta controfirmata, il 20 gennaio, dal commissario prefettizio e dal segretario generale, Graziano Iurlaro. «A parere dell'Amministrazione comunale - si legge nella lettera protocollata col numero 25181) - la trattativa privata si è resa conveniente in quanto la ditta fornitrice si è resa disponibile ad offrire un prezzo con il 3% di ribasso rispetto a quello offerto nel 1999». Inoltre, con la stessa lettera si sottolinea «l'urgenza di velocizzare le procedure per evitare che la nuova sede comunale sia oggetto di atti vandalici». Così, sulla scorta di quanto accaduto, Tommaso Argentiero ha invitato il Collegio dei Revisori ad attivarsi, «affinché - dice - ciò che è stato evidenziato non rimanga un atto limitato ad uso interno dell'ente comunale».

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Il Liceo Musicale accorpato al Conservatorio di Lecce

Venerdì, 4 marzo

L’Istituto musicale di Ceglie Messapica ha un futuro, a partire dall’anno accademico 2005/2006 verrà accorpato per legge al Conservatorio Statale di Lecce in qualità di Sezione staccata.

La notizia viene dal Senato, che nella seduta pomeridiana di ieri l’altro, nell’esame del decreto legge n. 7 del 31 gennaio 2005 recante disposizioni urgenti per l’Università e la Ricerca, per i Beni e le Attività culturali e per altri interventi, ha approvato con il voto della maggioranza e con il parere favorevole del senatore Asciutti e del rappresentante del governo, sottosegretario Ventucci, un apposito emendamento in tal senso presentato dal senatore Pino Specchia di An e dal collega Carmelo Morra di Forza Italia.

L’emendamento - scrive il sen. Specchia - prevede che con apposita convenzione tra il Ministero dell’Istruzione e il Comune di Ceglie Messapica, saranno ora stabiliti termini e modalità del passaggio anche con riferimento allo stabile e all’attuale personale.

L’onere finanziario di tale passaggio, a carico dello Stato, è stato individuato in 141.000 euro annui a decorrere dal 2005.

Con l’approvazione dell’emendamento da parte del Senato e con la prevedibile conferma del voto favorevole anche alla Camera dei Deputati, sottolinea Specchia, “viene così finalmente risolto un importante problema che negli anni scorsi aveva visto impegnati le diverse Amministrazioni comunali di Ceglie, i rappresentanti dell’Istituto, il mondo della scuola e alcuni parlamentari per dare un futuro certo ed adeguato all’Istituto Musicale di Ceglie, ed anche per non far più gravare solo sul Comune il consistente onere finanziario per il suo funzionamento”.

“Esprimo pertanto soddisfazione per questo importante risultato”, conclude il sen. Specchia, “e ringrazio il collega senatore Morra per la collaborazione prestata su un problema così importante e delicato per molti giovani di Ceglie e della provincia di Brindisi”.

 

 

 

 

 

 

Forza Italia scioglie i dubbi: il candidato sarà Ciracì

Giovedì, 3 marzo

Nicola Ciracì è ufficialmente il candidato sindaco di Forza Italia per il Comune di Ceglie Messapica. Ciracì ha dovuto superare numerosi ostacoli, soprattutto interni al suo partito, prima di ottenere l’investitura, ma alla fine tutti hanno preso atto che è l’unico vero candidato del centrodestra per la guida del Comune. Coloro che dicevano no al suo nome non hanno mai indicato proposte alternative. Il commissario provinciale di FI, il senatore Antonio Gentile, ha certificato ieri le difficoltà con una nota nella quale spiega che «dopo un esame approfondito a cui ha partecipato tutto il gruppo dirigente provinciale e regionale del partito ha scelto Nicola Ciracì la cui candidatura è scaturita da un articolato dibattito nel quale sono emerse opinioni e valutazioni differenti, ma infine l’interesse primario del partito è prevalso in tutti i dirigenti di Forza Italia».

Soddisfazione per le conclusioni dell’“articolato dibattito” ha espresso il segretario provinciale dell’Udc, Mimmo Mele, che nella candidatura di Ciracì ha creduto sin dal primo momento.

Sì a quella candidatura è stata espressa di fatto dal presidente provinciale di An, il senatore Euprepio Curto, che comunque non l’ha mai sostenuta. Ieri mattina, Curto ha scritto al commissario cegliese di An, Enrico Marseglia, per spiegargli «l’intenso dibattito interno a Forza Italia di Ceglie» sulla scelta del candidato sindaco e di volergli delegare «l’onere della scelta che riterrai più opportuna per An». Curto ha però ricordato a Marseglia che tale scelta non può essere orientata «verso liste che hanno già dichiarato di voler, in caso di ballottaggio, restare fuori e lontane dai partiti».

La lista che ha dichiarato di volere restare lontana dai partiti è quella che verrà capeggiata da Pietro Magno quale candidato sindaco. Le altre liste sono collegate a Pietro Federico, candidato unico di tutto il centrosinistra (anche "Ceglie che lavora" ha deciso di sostenere quella candidatura).

E si presume che Curto non pensi che il suo partito a livello locale possa allearsi con il centrosinistra.

La conclusione è che Curto ha detto a Marseglia di scegliere liberamente e di compiere la scelta più opportuna ma di fatto gli ha spiegato che l’unico candidato su cui è opportuno far convergere la scelta è Nicola Ciracì.

(Quotidiano)

 

 

 

 

Mita dopo 12 anni non è in corsa per il Comune, meglio Bari

Mercoledì, 2 marzo

Ha scelto la strada delle Regionali, l'ex sindaco di Rifondazione Pietro Mita. Benchè in questi mesi in molti pensassero che alla fine il candidato del centrosinistra alle amministrative sarebbe stato lui - per la quinta volta - Mita aveva maturato già da tempo, come spiega egli stesso, «il convincimento che in questa fase fosse necessario per la città un ricambio, un rinnovamento al vertice della istituzione cittadina». «Ceglie - afferma - vive una profonda crisi economica e la qualità della vita è peggiorata. Per risollevarsi c'è bisogno dell'intervento di altre istituzioni: la Provincia, ma soprattutto la Regione.

La presenza in Consiglio regionale di un politico cegliese dello schieramento di centrosinistra (quello che vincerà le elezioni) è assai utile per la città. In questo modo si potrà creare una collaborazione piena tra un uomo nuovo, progressista e saggio, come sindaco e le rappresentanze istituzionali del nostro territorio alla Provincia e alla Regione». «Un candidato vicente». Così poi Mita giudica il prof. Pietro Federico, persona non legata ad alcun partito e vicina al mondo dell'associazionismo. «Già dall'estate scorsa - sottolinea - sul giornale "Brecce cantiere sociale" avevo proposto un nuovo protagonismo della società civile, e la mia azione di sindaco già in passato si era caratterizzata per il dialogo fecondo con il mondo cattolico, con l'associazionismo. Il prof. Federico è parte autorevole di questa realtà, e per me era un interlocutore privilegiato. Oggi è un candidato vincente, chiunque sia a destra il suo antagonista».

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

Il movimento  "Ceglie che lavora" con la Margherita

Martedì, 1° marzo

Il Comitato "Ceglie che lavora" ha espresso giudizi estremamente positivi sulla candidatura di Pietro Federico, il professore di Lettere che guiderà una coalizione compatta di tutto il centrosinistra e di Rifondazione comunista. Il portavoce del comitato, Francesco Nacci, ha definito la scelta come "la vittoria dei movimenti".

Si sostiene in una nota del comitato "Ceglie che lavora: "

 Premesso che oltre un mese fa il comitato ha richiesto con un documento molto chiaro alle forze di centrosinistra di essere disponibile a sostenerne un candidato ed un progetto politico solo nel momento in cui tutto il centrosinistra si fosse accordato su un nome comune che unisse tutto il centrosinistra ( come evidenziato succesivamente anche dallo stesso Pietro Federico prima di accettare l’eventuale candidatura ). Che il comitato Ceglie Che Lavora - prosegue Nacci -  espressione della società civile, aveva posto la pregiudiziale non sul nome del canditato ma sulla sua estrazione, ovvero che fosse donna o uomo espressione della società civile.

 Premesso che attraverso l’operazione delle damigiane democratiche si sono raccolte centinaia di proposte programmatiche ( firmate ) e richieste da parte di liberi cittadini Cegliesi.

Tanto premesso riunitosi, il comitato “Ceglie Che Lavora” esprime massima soddisfazione per la scelta del candidato Pietro Federico considerando la sua indicazione una vittoria dei movimenti espressione della società civile.

Tale soddisfazione - si legge ancora nel documento di adesione - viene anche rafforzata dalla certezza che sui temi cari al comitato ( rilancio del turismo e dell’agricoltura , rinnovo del Pug ) il candidato Pietro Federico ha già espresso in un incontro informale la massima disponibilità a convergere sulle posizioni del Movimento.

Pertanto il comitato “Ceglie Che Lavora” come gli altri due movimenti del centro sinistra (“Laboratorio di elaborazione programmatica” e “Donne per Ceglie”) pur non presentando liste autonome sosterranno - conclude Francesco Nacci - il candidato sindaco Pietro Federico attraverso propri candidati indipendenti nelle liste della Margherita..

 

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