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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

Il Rotary porta in scena la "Napoli milionaria" di De Filippo

Martedì, 29 novembre

Il Rotary international club di Ceglie Messapica-Terra dei Messapi, con il patrocinio del Comune di Ceglie Messapica, presenta «Napoli milionaria», commedia in tre atti di Eduardo De Filippo, che gli «Amici del teatro "Tommaso Perrini"» metterà in scena nel corso di una serate di beneficenza per il restauro della statua in pietra di San Rocco e di quella lignea di Sant'Anna, entrambe custodite nella cittadina cegliese.

Lo spettacolo è fissato per le 20.30 di venerdì 2 dicembre prossimo, presso il teatro comunale di Ceglie Messapica ed andrà in scena per la regia di Nicola Gigante, che sarà impegnato anche nell'interpretare Gennaro Jovine. Ecco, pertanto, gli altri personaggi ed interpreti: Amedeo (Francesco Palmisano), Maria Rosaria (Marica Giliberti), Amalia Jovine (Marisaura Anelli), Donna Peppinella (Gilda Convertino), Adelaide (Mariangela Palmisano), Federico (Giuseppe Zaccaria), Errico Settebellizze (Tonino Pugliese), Peppe 'o Cricco (Franco Annese), Riccardo Spasiano (Tony Veccaro), Brigadiere Ciappa (Carmine Valenza), O mienzo Prèvete (Mimmo Simonelli), Pascalino (Vito Biscotti), Assunta (Lorenza Palmisano), Teresa (Eligia Napoletano), Margherita (Luna Laera), il Dottore (Rino Perrone). «Questo spettacolo teatrale che il Rotary ha il piacere di presentare alla comunità cegliese - sostiene il presidente del sodalizio, Giuseppe Mita - ha lo scopo di raccogliere fondi per destinarli al restauro conservativo ed estetico della statua in pietra locale di S. Rocco e di quella lignea di S. Anna. La statua di S. Rocco in pietra locale - aggiunge - attualmente si trova in una nicchia, entrando a destra del portone principale della omonina chiesa e sembra sia opera di un maestro del tardo '400, Stefano da Putignano.

La statua, come testimoniano alcuni storici locali, era posta sul frontone dell'antica cappella di S. Rocco abbattuta nell'Ottocento per far posto all'odierna grandiosa chiesa. Questa statua - prosegue - come riferiscono le visite pastorali dalla fine del '500 a tutto il '700, veniva portata in processione in 16 agosto di ogni anno da 24 portatori. La seconda opera d'arte che intendiamo restaurare, invece - prosegue Mita - è la statua di S. Anna, molto cara alle nostre mamme. Alla fine dei lavori, finalmente sarà visibile la cromìa originale offuscata dalla sporcizia e da alcune ridipinture effettuate nell'800. Saranno portati alla luce gli stilemi adottati dallo scultore - aggiunge - sia nel panneggio del vestito, che in quello della figura ormai nascosti da interventi effettuati da mani inesperte. Pregevole è anche la base processionale a cui sarà restituita la doratura originale fatta con foglia d'oro. Il restauro - conclude - riconsegnerà ai fedeli, ai visitatori ed ai cegliesi una stupenda opera e ammireremo i colori originali dell'anomimo scultore, potendola così collocare nella sede originale che è la chiesa di S. Anna».
 

 

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast vince anche senza l'allenatore

Lunedì, 28 novembre

STAMPALST CEGLIE – ANAGNI 82-71
 

STAMPLAST CEGLIE: Leone, Sardano 14, Ventruto F. 2, Bove 3, Della Corte 14, Mujango 23, D’Amicis 15, Rossi, Gallo 11, Passante.
ANAGNI: Simeone L. 2, Laita, Simeone A. 5, Fiorini 21, Rocchi 13, Iacoangeli 14, Crescenzi 7, Pizzuti 8, Felici 1. All. Gabriele
ARBITRI: Zobbi e Zorzutti di Milano
Note: parziali: 19-17, 37-33, 53-48, 82-71. Esce per 5 falli Iacoangeli. Tiri Liberi: Ceglie 17/23 Anagni 17/22. Falli: Ceglie 21, Anagni 20.

Meritata ovazione del pubblico alla Stampalst che vince una gara senza allenatore (il sostituto del dimissionario Labate lo si consocerà domani) e contro una delle capolista del campionato. D’Amicis, Della Corte e Mujango a sopperire alla mancanza del coach e, visto il risultato, con buoni attitudini. Ma è stato il cuore a caratterizzare il quintetto cegliese con un l’Anagni che ha presto capito che la sua non sarebbe stata una gara facile come si pensava alla vigilia. La partenza è tutta del Ceglie con Rocchi e compagni costretti subito ad inseguire. Cosa che avverrà per tutto l’arco della gara che ha visto, tra gli altri un ottimo Gallo, l’argentino approdato a Ceglie da appena dieci giorni. I dieci punti di differenza sugli ospiti sono più che giusti. Ora l’attenzione sul versante panchina: c’è da scegliere un tecnico capace che conosca questo girone e, soprattutto capace di far esplodere un roster altamente competitivo.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

Basket: contro l'Anagni "compartecipazione" in panchina

Sabato, 26 novembre

E’ affidato a Maurizio D’Amicis, Paolo Della Corte e Charles Mujango il compito di traghettare la squadra, dal punto di vista tecnico, in attesa che la prossima settimana venga definita la questione allenatore, ovvero chi andrà a sedere sulla panchina lasciata da Piero Labate. “A questo punto del campionato, scegliere un allenatore adatto non è cosa semplice”, spiega il direttore sportivo Enrico Marseglia che, pur sollecitato dal cronista non si sbilancia più di tanto sul nuovo allenatore della Stampalst Basket Ceglie. E lo spiega il motivo: “Scegliere un allenatore d’estate, con il quale progettare un roster è cosa facile rispetto ad una squadra già composta per la quale ci vuole un tecnico adatto”. Ma garantisce, il ds cegliese, che la cosa non sarà tirata per le lunghe e che già, massimo martedì mattina, la Stampalst avrà il suo nuovo coach.

Così, questo pomeriggio, a Cisternino, nella gara contro l’Anagni ci sarà una sorte di “compartecipazione” nella gestione della partita. E sarà compito proprio dei veterani ed esperti D’Amcis, Della Corte e Mujango disegnare e dirigere la gara, ovviamente senza tralasciare il ruolo che proprio l’esperto ds potrà avere. “In settimana – a parlare è il capitano D’Amicis abbiamo cercato di mettere da parte la questione coach continuando a lavorare sodo e con maggiore piglio, senza dar fretta alla società nella non facile scelta del nuovo coach”. Ed aggiunge: Proprio grazie all’ottimo rapporto che c’è con la dirigenza abbiamo voluto farci ulteriormente carico della situazione, garantendo il nostro impegno per collaborare in questo difficile momento”: Tradotto significa che quest’oggi la squadra dovrà dimostrare ancora di più di essere costituita da giocatori capaci di rispondere positivamente al difficile momento, quasi autogestendosi con l’unico obiettivo di giocare per vincere. E non è cosa da pcoo, ma che questi giocatori possono fare pienamente. Sardano, Passante, Gallo, i fratelli Ventruto e Bove, unitamente agli altri sopramenzionati sono giocatori il cui tasso e valore tecnico è da far paura a chiunque.

E l’Anagni sa che questa sera al palaTodisco incontrerà un quintetto che punto proprio sull’orgoglio è da temere oltre ogni lecito. E, tanto per fare un esempio, il duo Mujango-Gallo scenderà sul parquet con il proposito di far “male”. Ma saranno tutti i giocatori a voler regalare al caloroso tifo una serata scacciapensieri. “E proprio sull’apporto del tifo contiamo questa sera per avere quell’ulteiriore spinta per venire fuori definitivamente da questa situazione che nessuno di noi si sarebbe immaginata ad inizio campionato”. E il tifo questa sera continuerà a fare la sua parte come del resto ha fatto fin’ora, consapevole che la società, i giocatori sapranno reagire e tirarsi su, dal morale alla classifica, per un campionato che non è affatto perso o scontato tenuto conto che dalla vetta la distanza è di appena quattro punti.

Luca Dipresa
 

 

 

 

 

 

 

Basket: il coach Piero Labate lascia la Stamplast Ceglie

Mercoledì, 23 novembre

Piero Labate non è più il coach della Stampalst Basket Ceglie. La notizia l’ha rifilata lo stesso tecnico martedì, a tarda sera, dopo un confronto con società e giocatori che, a tutto avrebbe fatto pensare tranne che alla decisione di gettare la spugna. “La notizia è stata come un fulmine a ciel sereno”, il commento secco di Enrico Marseglia, il direttore sportivo, che parla a nome della società. Ma come si è arrivati a tanto, è una decisone concordata?: “Francamente non è andata cosi”, chiarisce Marseglia che così prosegue: “Era noto che dopo la seconda sconfitta consecutiva esterna la società, i giocatori e lo stesso tecnico eravamo impegnati a trovare la via d’uscita al momentaccio”: E questa è la verità tenuto conto che Marseglia  ieri l’altro aveva fatto capire che non ci sarebbero stati processi nei confronti di nessuno e, quindi, niente decisioni eclatanti.

 Insomma, nessuna intenzione da parte della società di licenziare il tecnico che, come spesso accade quando le cose non vanno bene è il primo a pagare. “Era noto – prosegue Marseglia – che martedì (l’altro ieri, ndr) erano in programma una serie di incontri, o se preferite confronti, tra società, tecnico e giocatori”. Cosa che è avvenuta e tutto si incamminava verso quella posizione della dirigenza che propendeva per una soluzione tesa a ritrovare lo slancio per ripartire”.

Ed allora cosa è successo?. “Mah – la precisazione del direttore sportivo, quando tutto sembrava rientrato, la doccia fredda della volontà di Piero Labate di dimettersi”. Intenzione (o scelta già maturata) che, stando ad alcune indiscrezioni, il tecnico avrebbe manifestato, prima che alla società a qualche amico presente a Cisternino, presso il palazzetto palaTodisco, il quartier generale dove la Stampalst si allena e gioca. Ed ora? “Ed ora niente – afferma un contrariato ds per come sarebbero andate le cose – ci guarderemo interno, anche perché non eravamo preparati a nulla del genere”.

E bisogna anche far presto perché domenica il calendario propone uno scontro difficile, con l’approdo a Cisternino dell’Anagni che domenica scorsa ha liquidato il forte Bisceglie. Ma come l’hanno presa i giocatori? A quanto pare, anche loro pensavano che la questione si risolvesse diversamente da come si è poi conclusa. E’ vero che qualcuno parlava di vedute diverse tra qualche giocatore e tecnico. Questioni o posizioni che ci sono un pò in tutti gli spogliatoi e che quasi sempre si riescono a superare dialogando e confrontandosi nel pieno rispetto reciproco. Sta forse in questo la chiave di lettura dell’intera vicenda? A domanda nessuno sa dire si o no. A parte questo ora c’è da guardare avanti, anche se la società non manca d esprimere il proprio apprezzamento verso Labate, “tecnico che avevamo scelto con convinzione e incondizionata stima”, spiega ancora Marseglia, in queste ore impegnato assieme alla dirigenza a trovare il sostituto giusto per occupare la panchina di un roster che, nonostante la situazione è più che mai convinta di recuperare il terreno perso.

Luca Dipresa

 

 

 

 

Dallo spazio un aiuto per la ricerca sulla disabilità motoria

Mercoledì, 23 novembre

L'astronauta Roberto Vittori a Ceglie con la professoressa VanniniIn che modo l’attività svolta dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa) può contribuire alla ricerca in campo medico-riabilitativo? Come tale ricerca può essere applicata ai protocolli riabilitativi tradizionali? Cos’è la Stazione Spaziale Internazionale (Iss)?

Si è parlato di tutto questo nel corso del forum scientifico ““Il Laboratorio spaziale per il recupero delle disabilità” tenutosi lo scorso 21 novembre presso la sala congressi della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica e che ha visto come protagonisti da una parte l’astronauta Roberto Vittori ed il Presidente della Kaiser Italia, Valfredo Zolesi, come rappresentanti dell’Agenzia Spaziale Europea e dall’altra il team del Centro Ricerche della Fondazione coordinato dalla Prof.ssa Antonietta Maria Vannini.
Vittori ha riportato sulla terra informazioni essenziali per compiere progressi decisivi nella cura delle disabilità degli arti superiori considerata la condizione di disabilità motoria in cui si viene a trovare il corpo umano nello spazio che risulta molto simile a quella di un lesionato spinale.

“Lo spazio è un ambiente disabilitante per persone normali, - ha chiarito l’astronauta - La condizione di microgravità determina infatti una situazione costante di disabilità motoria, di stress e disagio continuo dal momento che si perde completamente il controllo degli arti inferiori e ci si può muovere sono mediante l’utilizzo dell’arto superiore. L’ESA è pertanto impegnata nello studio delle cause e delle soluzioni per il superamento di tale situazione di disabilità”.

Gli studi dell’Esa vengono condotti all’interno della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) che come ha spiegato lo stesso Vittori, commentando le immagini spettacolari delle due missioni che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, costituisce il più importante ed ambizioso programma di cooperazione a livello mondiale nel campo scientifico e tecnologico fino ad oggi intrapreso. E’ un vero e proprio laboratorio orbitante per la ricerca scientifica multidisciplinare dove è possibile condurre, con possibilità senza precedenti, ricerche e studi dai quali possiamo attenderci risultati tangibili e ricadute destinate ad essere parte, in un prossimo futuro, della nostra vita quotidiana.

Vittori ha concluso il suo intervento dichiarando che “la società che smette di fare ricerca è una società che smette di progredire” sottolineando l’importanza di una ricerca intesa come curiosità di andare oltre i limiti convenzionali imposti dalla realtà”.
“Superare la condizione di disabilità anche se generata da cause diverse - chiarisce la Vannini - è l’obiettivo che ci accomuna all’Esa e che ci spinge ad unire le nostre forze per arrivare ad una soluzione utilizzabile da entrambi. L’Esa mira infatti al ripristino di una condizione di normalità dell’astronauta nello spazio, noi al recupero della funzionalità delle abilità manuali nei pazienti colpiti da paralisi dell’arto superiore per lesione medica o traumatica cerebro-spinale. Le informazioni già ottenute dal laboratorio spaziale e quelle che potremmo ottenere in futuro in virtù di una auspicata collaborazione sono indispensabili per proseguire le ricerche in questo senso”.
Il forum scientifico che ha destato enorme interesse nei partecipanti ha visto anche la presenza del prof. Paolo Pastacaldi dell’U.O. Chirurgia della Mano e Funzionale dell’Azienda Ospedaliera Pisana oltre che del Direttore Generale dell’ASL BR/1, Guido Scoditti che ha mostrato grande soddisfazione per l’operatività che contraddistingue la Fondazione San Raffaele.

Ha conluso i lavori la prof.ssa Vannini che ha ringraziato a nome della Fondazione e della Tosinvest i relatori intervenuti ed ha affermato in tono ironico che “non è facile trascinare dal cielo alla terra un team di ricercatori di questo calibro né tanto meno portarlo in Puglia”. E’ per questo che quella del 21 novembre rimarrà per la Fondazione una giornata memorabile.
 

 

 

 

 

 

 

Aggredito ieri notte in campagna, volevano i suoi tre fucili

Sabato, 19 novembre

Un uomo è stato aggredito mentre faceva rientro a casa da tre persone armate che lo hanno tenuto sotto sequestro per impadronirsi di tre fucili, regolarmente registrati, che custodiva nella sua abitazione. Il fatto si è verificato attorno alle 23 di ieri a Ceglie Messapica in contrada Marangi.

L' uomo, Rocco Biondi, di 57 anni, titolare di una agenzia di pratiche automobilistiche, aveva appena parcheggiato l'automobile, quando è stato raggiunto e bloccato da tre persone armate che lo hanno costretto ad entrare in casa. I tre hanno frugato dappertutto fino a che non hanno trovato i tre fucili. Sono poi fuggiti nelle campagne circostanti. Sull'accaduto indagano i carabinieri

 

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast a Chieti per cercare il riscatto

Sabato, 19 novembre

 Sarà la giornata del definitivo riscatto? Le premesse ci sono tutte per dare finalmente quella svolta ad un campionato che la Stampalst vuol giocarsi fino in fondo. L’ambiente, nonostante la sconfitta di Sarno – dovuta più a qualche errore di troppo che ai reali meriti dei salernitani -, è caricato e galvanizzato dall’ultimo arrivato, l’argentino Carlos Gallo che proprio a Sarno ha dato una dimostrazione della scelta azzeccata fatta dal tecnico e dalla società. Sicuramente un valore aggiunto al già competitivo roster cegliese. La seconda trasferta consecutiva, dopo appena sette giornate di campionato, giunge a proposito.

A Chieti Maurizio D’Amicis e compagni avranno il modo e l’occasione di dimostrare di non soffrire troppo il fattore esterno considerato che le sconfitte rimediate in questa fase sono state tutte accusate in campo esterno. Una settimana importante quella appena trascorso con il tecnico che ha avuto modo di aggiustare qualcosa in difesa dove, diciamolo francamente c’è stato qualcosa da recriminare. Quello che di buono si fa in attacco, spesso viene annullato proprio da un gioco difensivo che non riesce ad essere pari al gioco offensivo. “In effetti – a parlare è Enrico Marseglia, direttore sportivo della Stampalst Ceglie – non è un segreto il fatto che proprio in difesa spesso non siamo stati all’altezza del gioco espresso in fase di attacco dove i nostri giocatori sono davvero bravi”. Ed allora? “Allora la settimana appena trascorsa è servita al tecnico ed ai giocatori per aggiustare qualcosa sotto canestro”.

 E così conclude il direttore sportivo gialloblù: “Ma questo non ci preoccupa molto perché è noto a tutti che il nostro è ancora un cantiere aperto e l’innesto di Carlos Gallo né e l’esatta dimostrazione”. Un sacrificio notevole quello fatto dalla giovane dirigenza cegliese nel vincere la concorrenza di molte altre società, sicuramente più blasonate ed anche più forti dal punto di vista economico. Ma la guardia argentina, evidentemente, si è informato bene sull’ambiente cegliese e sapeva di trovare una piazza con grosse velleità e, soprattutto, una società seria, ben organizzata e competente. E questo pomeriggio l’occasione giusta per Gallo di contribuire alla scolta del campionato. Nello spezzone giocato a Sarno, lui e Charles Mujango sono stati davvero incontenibili. Realizzare un bottino di 80 punti (79 per la precisione), fuori casa non è cosa da poco. Ma, parlare solo dei due campioni affermati sarebbe un torto verso gli altri.

E questo perché, pian piano, la squadra cresce con un Paolo Della Corte che ritorna ai suoi standard migliori e un Giovanni Sardano che più si gioca più si conferma quell’ottimo regista che tutti sconoscono. Buone notizie anche sul versante dei fratelli Ventruto, giocatori pronti quando il coach li butta nella mischia. E tutti gli altri, da Bove a Passante per concludere con il capitano Maurizio D’Amicis anch’egli protagonista sotto canestro. Questa sera a Chieti, quindi, un quintetto che gioca per un risultato positivo e per riguadagnare terreno sulle prime in classifiche, lì a pochi punti. Come al solito, a seguire la Stamplast molti tifosi cegliesi. La gara, per decisione delle autorità locali, si giocherà alle ore 19,00 per consentire di non far coincidere l’impegno calcistico in programma a Chieti che ospita il Napoli.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

Medicina e ricerca spaziale, al San Raffaele l'astronauta Vittori

Venerdì, 18 novembre

 “Il Laboratorio spaziale per il recupero delle disabilità”. Si intitola così il forum scientifico che si terrà il prossimo 21 novembre presso la Sala Congressi della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica a partire dalle ore 15,00.
Aprirà i lavori la prof.ssa Antonietta Maria Vannini, Direttore Scientifico della struttura dell’ASL brindisina che, unitamente al prof. Paolo Pastacaldi dell’U.O. Chirurgia della Mano e Funzionale dell’Azienda Ospedaliera Pisana, illustrerà ai presenti il ruolo della ricerca spaziale applicata al mondo sanitario.

Seguirà una lettura magistrale del colonnello Roberto Vittori, astronauta dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea), e dell’Ing. Valfredo Zolesi, presidente della "Kayser  Italia", in relazione all’attività di ricerca condotta sulla cinematica del corpo umano nello spazio.

L’incontro, di grande spessore scientifico, rientra nei programmi di studio e di ricerca avviati dal Centro Ricerche della Fondazione San Raffaele e nel caso specifico del progetto "Do.Mani" (in domini manibus) coordinato dalla stessa Vannini in collaborazione con il prof. Paolo Pastacaldi e l’ingegneria dell’Università di Pisa
Lo studio, nello dettaglio, è finalizzato al recupero delle abilità manuali nei pazienti colpiti da paralisi dell’arto superiore per lesione medica o traumatica cerebro-spinale mediante la progettazione e realizzazione di un simulatore esterno da applicare all’arto superiore del tetraplegico.

Il progetto prevede un’attenta valutazione della cinematica del corpo umano, ed in particolare dell’arto superiore nelle varie situazioni ambientali incluso l’habitat a gravità differenziata; prevede inoltre lo studio del consumo energetico e della fatica muscolare e consente la formalizzazione di progetti di “allenamento” per lo svolgimento delle singole operazioni motorie, nonché lo studio dei materiali degli elettrodi, degli indicatori e dei programmi da utilizzare.

La ricerca spaziale ha già dato molti suggerimenti al mondo sanitario ed in particolare sull’etiopatogenesi dell’osteoporosi, dell’atrofia muscolare, dei disturbi motori e dei turbamenti emodinamici.

Risulta pertanto fondamentale rivolgere una costante attenzione alla ricerca prodotta dai laboratori spaziali e stabilire una solida alleanza operativa fra i centri di ricerca tradizionalmente ambientati negli spazi sanitari ed i laboratori stessi.

“Tale sinergia operativa - spiega la prof. Vannini - permette di avvalersi non solo degli studi che l’astronauta ricercatore svolge nello spazio, ma anche dei prodotti avanzati che il laboratorio spaziale ha realizzato e continuerà a realizzare, assumendo così un ruolo trainante nello sviluppo della ricerca applicata al mondo sanitario, ed in particolare ai centri dedicati alla cura delle più gravi patologie neuromotorie con la giustificata aspirazione di superare i limiti delle tradizionali procedure riabilitative”.
 

 

 

 

 

Si parla di ospedale, ma i politici disertano l'incontro

Lunedì, 14 novembre

Ancora una volta il Comitato per la salvaguardia dell'Ospedale di Ceglie Messapica - presieduto da Cataldo Rodio - è stato snobbato dalle forze politiche locali e dalla maggioranza dei componenti dell'attuale Amministrazione comunale. Solo l'assessore Tommaso Argentieri, infatti, ha partecipato all'incontro tenutosi sul tema l'altra sera. Anche in questa occasione, come accade qualche anno fa per l'ex sindaco Mario Annese, l'assenza del sindaco Pietro Federico è stata, nel corso della serata, considerata poco rispettosa nei confronti di un incontro che voleva, in sintonia tra l'altro con i programmi e progetti dell'Amministrazione comunale, avviare un dialogo e una discussione sul programma che il governatore regionale Vendola ha stilato per lo stabilimento ospedaliero di Ceglie Messapica.

Un argomento importante, dunque, che ha visto la sola partecipazione del consigliere Ciro Argesi (Lista Magno), del commissario dell'Udc Salvatore Santoro e dei consiglieri Angelo Palmisano e Antonio Casale (Indipendenti di Centro) che, assieme alla delegazione del Comitato, hanno discusso ed avanzato proposte per delineare un programma che porti a capire quale realmente sarà il futuro riservato al nosocomio cegliese. Dopo il discorso introduttivo del presidente Cataldo Rodio - che non ha mancato di rimarcare l'assenza del consigliere regionale Pietro Mita (Rifondazione comunista), in passato sempre vicino al Comitato in una lotta che è iniziata nel 2001 - il Comitato ha avanzato la proposta di partecipare alla conferenza dei capigruppo sul tema, fissata per oggi. Conferenza che precederà il Consiglio monotematico (la data è da stabilirsi) sull'Ospedale di Ceglie, voluto e richiesto dall'opposizione. «Volevamo sapere - ha sottolineato Rodio - dal consigliere regionale Mita cosa bolle in pentola alla Regione sull'Ospedale di Ceglie».

Risposte che, come comunicato dallo stesso assessore Tommaso, non sono pervenute neanche a seguito della Conferenza che il sindaco Pietro Federico ha tenuto, nel mese di settembre, con i due sindaci dei comuni di San Michele Salentino e di Villa Castelli. «Quell'incontro, tra l'altro, ha deluso il Comitato - afferma Rodio - che, in rappresentanza dei cittadini, non è stato invitato a farne parte». Nel corso dell'incontro, il presidente Rodio ha evidenziato l'assenza del consigliere comunale Gennaro Saponaro (Udr) che, in alcune dichiarazioni, aveva sottolineato l'inerzia del Comitato. Oltre alle polemiche e alle perplessità su una situazione ritenuta poco chiara, il Comitato si è fatto promotore della costituzione, in sede locale, di un Osservatorio permanente che possa continuamente vigilare sullo Stabilimento cegliese.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)
 

 

 

 

 

 

 

Drogavano quattordicenne per abusare di lei: studenti arrestati

Sabato, 12 novembre

Sono due studenti universitari di 23 e di 24 anni i giovani arrestati la notte scorsa dai carabinieri delle compagnie di Fasano e di Francavilla Fontana per aver più volte violentato una ragazzina di 14 anni che poi costringevano a far uso di hascisc e di marijuana per stordirla e spaventarla.

Il tutto avveniva con l' aiuto e alla presenza di una ragazza di 19 anni, molto amica della 14/enne. Sarebbe stata proprio lei, secondo quanto accertato dai carabinieri, ad invitare la prima volta la ragazzina - nel settembre del 2004 - a fare un giro in auto, insieme ai suoi due amici, studenti universitari. I quattro avevano raggiunto il cimitero di Ceglie Messapica e lì la ragazzina avrebbe subito ripetute violenze da parte dei due giovani, mentre l' amica 19/enne assisteva in silenzio.

Poi i due amici avrebbero costretto la 14/enne a fumare hascisc e marijuana, stordendola e minacciandola. A questo episodio ne sono poi seguiti numerosi altri: la scena si ripeteva sempre con le stesse modalità e le violenze sarebbero andate avanti per circa due mesi.

Poi i genitori della 14/enne si sono accorti che qualcosa non andava: la figlia non voleva più andare a scuola, non voleva più uscire di casa, aveva paura di tutto. Alla fine, padre e madre sono riusciti a sapere qualcosa e hanno denunciato l' accaduto ai carabinieri, mentre la ragazzina è stata condotta in un istituto religioso dove è stata protetta e assistita dagli insegnanti. Particolari sulle violenze subite sono stati appresi dagli investigatori, proprio con l' aiuto degli insegnanti, dai temi in classe svolti dalla quattordicenne. «Si è trattato - afferma il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Fasano, cap.Marco Pucciatti - di indagini laboriose e molto delicate perchè la ragazzina, poco più di una bambina, era ormai in una situazione di estrema sofferenza».

 

 

 

 

 

 

Sabato la "Festa del vino" organizzata dalla Sinistra giovanile

Giovedì, 10 novembre

La Sinistra giovanile dei Democratici di Sinistra di Ceglie Messapica organizza per sabato 12 novembre la "Festa Del Vino" presso il Chiostro dell’ex Casa Comunale di Ceglie Messapica con inizio alle ore 19. Il programma della serata prevede l'intervento sul tema “Io Resto Qui”  del Segretario Regionale della Sinistra giovanile Enzo Locaputo e del Responsabile nazionale Scuola e Ricerca della Sinistra giovanile Francesco Critelli.

Il tema del dibattito riprende la campagna elettorale regionale portata avanti dalla Sinistra giovanile Puglia, in seguito adottata da altre regioni del meridione, per invogliare i giovani e la gente a vivere nella propria terra di origine e a valorizzarla con tutte le proprie risorse ed iniziative. Dopo il dibattito seguirà la degustazione di vino novello e la musica degli Eladepso di Ceglie Messapica, degli Et Olimpio’s Grandmother di Francavilla Fontana e degli InvenTarli di Ostuni. Questa iniziativa parte dalla  volontà di far avvicinare i giovani e non a problemi comuni che riguardano la nostra terra, ma è anche un modo diverso di passare una serata rimanendo nella nostra città e divertendosi tutti insieme in questo periodo scarno di iniziative.

 

Nella sezione Incontriamoci sul web un intervento sull'iniziativa

 

 

 

 

 

L'ospedale si vende? "Erano voci di corridoio della Regione"

Martedì, 8 novembre

Nei giorni scorsi un cittadino cegliese, Pasquale Elia, aveva suonato l'allarme su voci circolate circa la vendita dell'ospedale di Ceglie, ipotesi del tutto smentita dal direttore generale della Asl di Brindisi, Guido Scoditti.

Di ieri la lettera di Elia che, pur sostenendo di non far parte di alcun partito, aveva riferito di generiche "voci di corridoio" che tuttora circolerebbe negli uffici della Regione a Bari.

"La mia - scrive Elia a Scoditti - non era una voce pilotata da alcuna corrente politica. Non faccio parte, infatti, di alcun partito. La mia era una affermazione a seguito di voci di corridoio che correvano e tuttora circolano negli uffici della Regione Puglia.

Anche un consigliere comunale di Ceglie Messapica, ha dichiarato, qualche settimana fa, che a Francavilla Fontana è allo studio la costruzione di un nuovo complesso ospedaliero a discapito della struttura cegliese, perché quello esistente non è idoneo e dal punto di vista di staticità, di sicurezza e di igiene.

A tal proposito mi preme rammentarLe anche che dagli uffici della Regione Puglia qualche giorno fa, è stata pubblicata la notizia che dovranno essere costruiti ben sette nuovi ospedali. Come vede la mia non è una voce isolata. Sono contento dei Suoi buoni proponimenti. Abbiamo tanto bisogno - conclude Elia - di efficienza ed efficacia delle strutture".
 

 

Il punto.

L'ospedale si vende?  Contro le voci non serve la politica alle ostriche

C'è chi parla di voci pilotate da qualche frangia di partito, chi di test messi in giro per saggiare la reazione popolare: tutti hanno ragione e nel Paese che fu di Machiavelli diventa addirittura esercizio di saggezza tentare di scrutare al di là dell'orizzonte. L'ospedale di Ceglie è in vendita? O meglio, è in vendita la sua struttura, il grande cubo che lo ospita e che un tempo era rifugio dei Cappuccini. Generiche, anonime e stravaganti voci attribuite romanticamente al "corridoio" (forse quello che porta ai cessi)  insufflano sull'argomento, tanto per tenerlo a bagnomaria. Altre si inseriscono pretendendo una presunta evoluzione politico-economica. Bene ha fatto Pasquale Elia a esorcizzarle con la sua lettera, bravo Scoditti a rispondere ai timori di un cittadino.

La questione però è un'altra e, alla fine, molto più semplice: ammesso che i cegliesi debbano mettere una pietra sopra la rinascita dell'ospedale a chi diavolo potrà mai interessare quell'edificio? E chi sarebbe disposto a pagare un bel po' di quattrini per rilevarne la struttura? Un privato, una holding, la Provincia, la Regione, l'Onu?

Nel campo delle ipotesi tutto è possibile e non si può escludere che prima o poi lo acquisti Bill Gates per farne un centro di ricerca informatico, o che lo Sheraton Group decida di trasformarlo in un grand hotel con vista Piazza Plebiscito, che come si sa è una delle Meraviglie che nei prossimi anni non si può escludere di affiancare alle otto conosciute nell'era  antica. O forse i cinque piani sanitari saranno trasformati in casa di riposo per anziani, una "Casa arzilla" per far svernare inglesi e americani in sostanza (economica), o ancora si potrà acquisire il complesso, abbatterlo e costruire qualche villetta a schiera che fa sempre chic dirlo.

Ipotesi, che nessuno può scartare. Peccato, però, siano altamente improbabili. In un paese in cui da sette anni è in vendita il palazzo gentile dell'ex Circolo cittadino (nessuno vuole, con i proprietari che legittimamente non svendono)  si pensa davvero che qualcuno possa comprare l'ospedale, o l'ex sede del Comune, o il Teatro, o il Castello, o qualche altro immobile che testimonia ormai soltanto la decadenza di Ceglie e dei cegliesi?

Il problema è un altro. Qui si aspetta solo che altri decidano per noi, si spera che il governante di turno tuteli gli interessi particolari anzichè il bene collettivo: un tempo con il democristiano alla Regione Mario Annese, oggi con il comunista o post Pietro Mita. Il futuro dell'ospedale, il teatro, gli spazi urbani, la progettualità, il traffico, il recupero della vivibilità, la fruizione del Palasport o del Campo sportivo non sono materie da delegare globalmente all'amministratore di turno ma devono essere tutelati da un'azione quotidiana che il cittadino deve civilmente esercitare presso le istituzioni. Come hanno fatto a pochi passi da noi, nelle vicine Fasano, San Pietro e Mesagne.

Il Consiglio e la giunta comunale, però, devono dare indirizzi in tal senso, alimentare la fiducia e la partecipazione, reclamarle se possibile, evitando quella politica alle ostriche strutturata per pianificare percorsi istituzionali con esiti a orologeria e ad personam. Il timore, stavolta più probabile delle ipotesi,  è che i fili sottili di un presunto machiavellismo finiscano per strangolarci. (mdm)

 

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast supera pure lo scoglio Procida

Lunedì, 7 novembre

Stamplast Ceglie - Procida: 80-77

STAMPLAST CEGLIE: Sardano 12, Ventruto F. 11, Ventruto C. 2, Bove 10, Della Corte 21, Mujango 18, Passante 6; n.e.: D'Amicis, Rossi, Leone. Allen. Labate. PROCIDA: Grassitelli 16, Carannante 19, Pilato 5, Marino 12, Lepore 6, Mozzatti 6, Cristian 11, Fevola 2; n.e.: Guida, Esposito. All. Maddalungo. ARBITRI: Lo Scalzo e Macellaro di Potenza. PARZIALI: 22-17, 46-41, 65-61, 80-77. NOTE - Tiri Liberi: Ceglie 19/24, Procida 9/13. Falli: Ceglie 19, Procida 24

La Stamplast Ceglie vince soffrendo più del dovuto, arrivando perfino a rischiare di compromettere una gara che è stata sempre nelle proprie mani. Il Procida ha giocato la sua partita sapendo che aveva tutto da guadagnare. E ci sarebbe riuscita visto che nell'ultimo minuto ha annullato lo svantaggio, superando addirittura di un punto i padroni di casa. Nella prima frazione il Ceglie (deve fare a meno di D'Amicis) inizia bene e chiude a +5. Stessa musica nella seconda frazione anche se Marino e Grassitelli tenevano in gara la proprio squadra. Nel terzo quarto la Stamplast non riesce a piazzare il colpo decisivo a causa di qualche errore di troppo. Gli ultimi 3' tengono col fiato sospeso il pubblico di casa che, alla fine e con un po' di fortuna, tira un grosso sospiro di sollievo ed agguanta una vittoria meritata.

Luca Dipresa
 

 

 

 

 

 

"L'ospedale non è in vendita". L'Asl smentisce le voci pilotate

Domenica, 6 novembre

In merito alle voci diffuse in questi ultimi giorni su una ipotesi di alienazione dell'immobile adibito a presidio ospedaliero di Ceglie Messapica, il direttore generale dell'Ausl Br/1, Guido Scoditti, dichiara in comunicato stampa che «non vi è alcuna intenzione di vendere quell'immobile.

«Posso dichiarare, con assoluta tranquillità», dice Scoditti, «che la situazione non è quella che costoro vorrebbero fare credere. Intendo, pertanto, rassicurare tutti i cegliesi su questo aspetto».

Il direttore generale rassicura gli utenti rispetto ad un altro problema: il potenziamento della struttura ospedaliera sia cegliese che dell'intera provincia di Brindisi. «Abbiamo ricevuto l'incarico di gestire la sanità pubblica avendo come obiettivo primario la soddisfazione dei cittadini e per fare ciò dobbiamo puntare sull'efficienza e l'efficacia della strutture», ha concluso Scoditti.

 

 

 

 

 

 

Palazzetto: salta il collaudo, la Giunta "licenzia" il tecnico

Sabato, 5 novembre

Sta per aprirsi un nuovo, ulteriore contenzioso sul palazzetto? Nei giorni scorsi, infatti, la giunta municipale con apposita delibera ha proceduto alla risoluzione del contratto-incarico al tecnico collaudatore, arch. Francesco D’Elia, nominato con determina n. 661 del 10 ottobre 2004. Perché la risoluzione? Nella relazione del responsabile dell’ufficio tecnico, datata 21 ottobre 2005 si legge: “Considerato che dopo 90 giorni dalla messa a disposizione del collaudatore  della documentazione necessaria e sufficiente all’espletamento del collaudo, allo stato non risultano iniziate nemmeno le prime verifiche tecnicistiche e di collaudo, in quanto non è pervenuta alcuna comunicazione in merito”. In pratica, dopo l’espletamento della gara per il rifacimento del parquet, datata 22 settembre scorso, per dare avvio ai lavori era necessaria acquisire la relazione del tecnico collaudatore.

La nuova gara per il rifacimento del parquet (previsti 130.000 euro) si è resa necessaria dopo la risoluzione del contratto con l’impresa Martucci, deliberata lo scorso mese di luglio. Da qui si è aperta un contenzioso (la ditta Martucci si aggiudicò l’appalto nel 2001 per l’importo di un miliardo di lire).  Da luglio ad oggi la struttura è alla mercé di atti vandalici che ne hanno ulteriormente compromesso lo stato delle cose (porte rotte, vetri rotti, scritte sulle pareti, impianti idranti manomessi e rotti). A chi toccava la custodia? Anche questo è motivo del contendere?

E veniamo ai giorni recenti. Vale a dire dal 22 settembre, giorno dell’espletamento della nuova gara per rifare  il parquet. Ma perché, nonostante le richieste il collaudatore non ha proceduto alla redazione della relazione propedeutica all’avvio dei lavori? E’ lo stesso arch. D’Elia a rispondere. In una nota datata 18 ottobre 2005, tre giorni prima della revoca del suo incarico, il tecnico scrive che dall’esame della documentazione e degli atti contabili consegnati da Codesto Ente ci sarebbero ben 15 “inadempienze” che hanno reso impossibile procedere al collaudo. Tra queste, il collaudatore fa riferimento a queste mancanze; il verbale di ultimazione dei lavori; lo stato finale dei lavori; nel registro di contabilità le controdeduzioni della D.L. le riserve ascritte all’impresa; la relazione del direttore dei lavori sul conto finale; la relazione riservata sulla richiesta di maggiori compensi avanzati dall’appaltatore con le riserve ascritte sul registro di contabilità. E così specifica l’arch. D’Elia a conclusione della sua nota: “come alle SS.LL. ben noto, in mancanza di tali atti lo scrivente non può procedere all’emissione del certificato di collaudo”.

A risposta di quest’ultima affermazione, il responsabile dell’Ufficio tecnico, ing. Gianni Chiatti, nel dispositivo della determina della revoca afferma, invece, che “la documentazione in possesso dal collaudatore è certamente idonea per iniziare le operazioni tecniche di collaudo”. Ed aggiunge anche che “il collaudatore è un organo tecnico dell’amministrazione, seppure temporaneo e straordinario con mansioni di controllo  ed accertamento sull’opera dell’appaltatore”. Questa la situazione che come risultato ha il ritardare la tanto auspicata apertura del palazzotto. Stando così le cose verrà mantenuto l’impegno di aprirlo entro l’anno?

Intanto sulla vicenda c’è una nota del capogruppo Nicola Ciracì che “esprime perplessità in merito alla revoca del collaudatore, preso atto che non poteva procedere a redigere la relazione in assenza di determinate carte”. Anche perché, aggiunge: “saremo di fronte a nuove spese per nominare un altro tecnico, e ulteriore perdita di tempo, considerato che al nuovo collaudatore dovranno essere consegnate le stesse carte richieste dall’arch. D’Elia”.

 L.Dip.

 

Nella rubrica Lettere il commento dei lettori sulla vicenda

 

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast si rafforza, dalla B2 arriva  Mauti

Sabato, 5 novembre

Ora è ufficiale, la Stampalst Ceglie ha potenziato il suo già competitivo roster ingaggiando Giovanni Mauti, playmaker di 22 anni proveniente da Veroli in B2. Un ottimo affare dicono gli addetti ai lavori tenuto conto dello “status” di Under del giovane atleta. Aveva   bene impressionato mercoledì sere nell’amichevole di Brindisi contro la Prefabbricati e nei gironi seguenti quando il coach Piero Labate lo ha letteralmente “vivisezionato”, atleticamente parlando, ovviamente. E non è escluso che già questa sera faccia il suo debutto contro il Procida. “Si tratta di un buon elemento – ha detto il direttore sportivo Enrico Marseglia –, voluto dal tecnico e dalla società e siamo convinti che per la nostra squadra si tratta di un ulteriore valore aggiunto”. Ed è importante che la squadra sia altamente competitiva tenuto conto del valore che hanno già espresso altri roster  come Bisceglie, Marigliano e Massafra. E veniamo alla gara di questa sera. La partita è alla portata di Maurizio D’Amicis e compagni. Naturalmente se si scende in campo non con la convinzione di avere già in tasca la partita. E questo è forse stato l’errore d’approccio della seconda sconfitta rimediata domenica scorso contro un modesto Barletta. La qual cosa ha fatto tanto arrabbiare il coach Labate che in settimana ha avuto modo di caricare al punto giusto la squadra che deve scendere in campo sempre con umiltà e determinazione. Della partita sarà certamente Charles Mujango, alle prese in settimana con una infiammazione muscolare. “Questa sera giochiamo per vincere e riscattare la sconfitta sette giorni fa”, ha detto Mujo ormai integrato al massimo nella squadra e nella città. Anche perché il tifo, il caloroso tifo cegliese non perdonerebbe un ulteriore quanto inaspettato passo falso della squadra. “Il tifo cegliese – a parlare è sempre Mujango – è davvero straordinario, in tanti anni di pallacanestro non ne ho trovato di simile: competente, corretto e caloroso”. Un buon attestato di stima per tifo ed ultras che questa sera farà sentire come al solito la propria presenza al palaTodisco di Costernino. Sul quintetto che scenderà da subito in campo, Labate non dovrebbe avere dubbi (anche Sardano febbricitante nei giorni scorsi sta bene), vale a dire che all’inizio  presenterà Sardano, Della Corte, Mujango, D’Amicis e Passante..

 

 

 

 

 

Acquista un insaccato in un market e dentro trova una rana

Giovedì, 3 novembre

Una piccolissima rana in un capo di salsiccia: èla singolare quanto disgustosa scoperta che ha fatto un uomo di 50 anni, di Ceglie Messapica, mentre stava tagliando l'insaccato per preparare un arrosto. L'uomo aveva acquistato l'alimento in un supermercato del centro di Ceglie Messapica. Un po' arrabbiato e un po' sorpreso per l'accaduto, ha denunciato i fatti ai carabinieri che hanno avviato un'indagine.

Al termine dei controlli, che si sono avvalsi dell'opera dei militari del Nas di Taranto, il legale rappresentante della società di Rovigo che aveva confezionato la carne è stato denunciato a piede libero per cattivo stato di conservazione degli alimenti.

 

 

 

 

 

 

Ospedale: il consigliere Casale chiede invano seduta tematica

Giovedì, 3 novembre

“Il silenzio intorno alla vicenda ospedale mi preoccupa e mi induce ad andare avanti”. A parlare è il dr. Antonio Casale, capogruppo degli “Indipendenti di Centro” che, dopo la lettera inviata una quindicina di giorni fa al sindaco chiedendo di farsi promotore di iniziative tese a richiamare l’attenzione della nuova dirigenza dell’Asl brindisina sul tanto auspicato potenziamento del nosocomio cegliese.

Il tutto nasceva dalle notizia di nuove attivazioni di servizi presso altre strutture ospedaliere. “Noi – è bene ricordarlo – afferma Casale – abbiamo vinto le elezioni amministrative proprio sulla questione ospedale ed ora è giusto che facciamo carico di tutte le rimostranze e richieste che provengono dalla collettività”. Ed allora? “Niente – a parlare è sempre il capogruppo degli Indipendenti di Centro -, visto che dal Municipio non è venuta alcuna risposta mi sono attivato per raccogliere le firme dei consiglieri comunali per la convocazione di una seduta monotematica”. Richiesta che è stata firmata solo di consiglieri d’opposizione.

E nessun altro? “Per onor del vero – specifica Casale – ho sottoposto la richiesta anche a qualche consigliere della maggioranza, ma mi è stato detto che forse non cera opportuno”. Come dicevamo, Antonio Casale si fece promotore dell’iniziativa dopo “Nulla contro queste realtà -ebbe ad affermare Casale – solo che mi sarei aspettato dalla dirigenza Asl analoga attenzione verso la struttura cegliese, facendosi carico delle legittime richieste di tanti cittadini, non solo cegliesi ma anche dei comuni limitrofi”.   “Il procedere in un modo difforme – aggiunse Antonio Casale – non mi soddisfa, come non soddisfa tantissimi miei concittadini che, dopo le notizia di stampa, mi hanno sollecitato a farmi carico delle loro preoccupazioni perché, sulla scorta delle tontissime promesse degli anni passati  si sentono sempre più emarginati e poco considerati”. Ma cosa chiede Casale?  “La riapertura delle quattro unità operative che sono il minimo per il funzionamento d un ospedale, vale a dire chirurgia, ortopedia, ostetricia e medicina”- la risposta secca dell’interessato. Ora, come da regolamento, essendoci le firme sufficienti, la richiesta di Antonimo Casale e degli altri firmatari va nelle mani del presidente del consiglio, Donato Gianfreda, al quale toccherà formalizzare la convocazione della seduta monotematica.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

Basket: ok il test amichevole della Stamplast con Prefabbricati

Giovedì, 3 novembre

E’ stato un buon banco di prova l’amichevole che la Stampalst Ceglie ha sostenuto ieri l’altro a Brindisi contro la Prefabbricati. Non contava il punteggio quanto invece verificare lo stato di forma dei giocatori. Dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa a Barletta e la “strigliata” del coach Piero Labate, martedì alla ripresa dei lavori, si è visto un gruppo consapevole dell’aver buttato al vento una grossa occasione e che d’ora in poi bisogna scendere in campo con la stessa mentalità ed umiltà vista contro il Bisceglie.

“Certamente, la sconfitta rimediata a Barletta non ci va giù”, ha tenuto a sottolineare il direttore sportivo Enrico Marseglia. “Non perché non si poteva perdere, ma per come la gara è stata giocata, una prestazione non da Stamplast e di questo gli stessi giocatori ne sono stati pienamente consapevoli ed hanno giustificato il disappunto del tecnico”. Insomma, una lezione che è servita a tutti e che farà bene, a partire da domenica quando a Costernino arriva il Monte Procida. “Siamo dispiaciuti  - a parlare è Charles Mujango – per la gara di domenica scorsa, soprattutto nei confronti dei meravigliosi tifosi che,nonostante tutto ci sono rimasti vicini”. Ed infatti, a Brindisi l’altra sera di tifosi cegliesi ce n’erano parecchi. E questo è importante, il resto lo devono necessariamente fare loro, i giocatori.

A proposito di “Mujo”, nell’amichevole contro la Prefabbricati è stato tenuto a riposo: “Charles – afferma il ds e medico sociale, Enrico Marseglia – è alle prese con i postumi di una infiammazione al tendine rotuleo, in fase di recupero e proprio per non rischiarlo, in vista della gara di domenica,  abbiamo preferito tenerlo a riposo”. Anche l’ex di turno, Sardano ha fatto registrare qualche linea di febbre, ma anche per lui  non ci sono rosse preoccupazioni e lo staff medico conta di recuperarlo e, quindi, essere in grado di giocare la gara contro il Procida. E gli altri? “Stanno tutti abbastanza bene” ha sottolineato il medico sociale. A proposito dell’amichevole di Brindisi, tra i giocatori schierati da Piero Labate c’era Giovanni Mauti, un under 18 che gioca nel ruolo di guardia proveniente dal Veroli, in serie B1. “Si, stiamo provando questo interessantissimo giocane – afferma Marseglia -, ma al momento non c’è nulla di definito. Il coach vuole ancora provarlo e poi vedremo”. Ma indiscrezioni parlano di più di un semplice provino: la giovane guardia ha referenze pi che interessanti e non è detto che di qui a qualche giorno non vada a rinforzare il già competitivo roster cegliese. Il quintetto del Monte Procida attualmente è penultimo in classifica e domenica scorsa ha subito l’ennesima sconfitta, questa volta in casa, a vantaggio del forte  Ford Molfetta. Il quintetto di Cristiano e Grassitelli ha necessità di punti e domenica vorrà tentare il tutto per tutto. Gara importante che dovrebbe riproporre una Stampalst diversa, molto simile a quella che due domenica fa sconfisse con una grossa prestazione, intrisa di umiltà, l’allora capolista Risceglie dell’ex Horacio Bosco.

Luca Dipresa

 

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