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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

Basket: pronta la cinquina per la "bella" con il Molfetta

Sabato, 30 aprile

Diego Marchionna, Giancarlo Cipulli, Crhistian Villani, Horacio Bosco e Maurizio D’Amicis. Dovrebbe essere questo il quintetto che il coach Cosimo Romano presenterà al via della “bella” contro il Molfetta per l’acceso alle semifinali. L’ambiente dopo l’exploit di giovedì scorso sul parquet dei baresi è piuttosto caricato, vogliosi di far bene in questi play off, l’anticamera ala serie B2. “I giocatori stanno tutti bene – a parlare è il coach mesagnese - , concentrati e caricati al punto giusto, consapevoli della grossa posta in palio”. L’ottima prova della “gara due” fa stare tranquilli, anche se la gare va ancora giocata. L’importante è non lasciarsi prendere dai facili entusiasmi perché il quintetto di Corolillo giungerà al PalaTodisco agguerrito perché ha di fronte una grossissima occasione. Ma Villani e Bosco sono giocatori abbastanza intelligenti per comprendere come solo una grande prestazione, come quella in terra barese, può affossare le pretese di Teofilo e Gramajo.

E poi ci sarà lo stupendo tifo, giusta cornice per un tale appuntamento (la gara si gioca alle ore 18,00), una componente essenziale dei successi conseguiti dalla Stampalst. “Abbiamo un grande debito di riconoscenza verso tutti i nostri tifosi”, afferma il presidente Mario La Neve, “ che mai in questo campionato ci ha fatto mancare il proprio apporto e sostegno”. Pur giocando fuori dalle proprie mura, i tifosi si sono caricati” anche il disagio di seguire la gare interne a Cisternino.

Insomma, come dire, si è giocato sempre in trasferta. La speranze è che per il palazzetto la nuova amministrazione crei una veloce corsia preferenziale. C’è da scrivere la squadra al prossimo campionato (per scaramanzia i dirigenti non dicono quale, attendendo gli sviluppi dei play off) e si attendono un segnale forte da Palazzo di Città.

 Il nuovo sindaco, Pietro Federico ha già manifestato la propria attenzione verso la squadra ed i tifosi. “Come mio primo atto – a parlare è proprio il primo cittadino – appena mi sono insediato, è stato quello di attivarmi presso l’ufficio tecnico chiedendo lo stato delle cose”. E così prosegue: “la situazione è un po’ complicata, e per responsabilità verso i tifosi e la società, alla quale riconosco i sacrifici  che da anni si sobbarcano, non mi sento di fare promesse che poi non si possono mantenere; posso solo garantire che farò di tutto per accelerare al massimo i tempi per dare il giusto riconoscimento a quanti tengono alto il nome dello sport cegliese”. E conoscendo il sindaco, che è uno che sta in mezzo ai giovani da sempre, i tifosi ed i dirigenti possono stare tranquilli che sul municipio c’è una persona che si fa carico di questi problemi e sacrosante aspettative. Intanto, ritorniamo alla gara di questo pomeriggio che può essere l’ennesimo suggello ad una stagione da incorniciare.

 Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

Sos per un ragazza affetta da leucemia, parte la solidarietà

Serve donatore, gli amici chiedono di telefonare al 320.8636492

Venerdì, 29 aprile

Si è creata una vera e propria catena della speranza, a Ceglie Messapica, grazie all'iniziativa di numerosi giovani cegliesi che si sono mobilitati per una loro amica ventisettenne che, da ottobre scorso, ha scoperto di essere affetta da leucemia.

Silvia, una ragazza calabrese, ha bisogno urgente di trapianto di midollo osseo ma purtroppo nessuno dei suoi familiari è risultato compatibile. Così, i suoi amici cegliesi hanno deciso di rivolgere un appello alla cittadinanza, coinvolgendo le parrocchie, ambulatori medici, uffici e locali pubblici affinché si possa reperire un donatore compatibile. Una richiesta di aiuto, quella che hanno deciso di lanciare, che passi attraverso l'iscrizione all'Admo (Associazione dei donatori midollo osseo), di cui i ragazzi hanno imparato a conoscere e a riconoscerne l'utilità. Il trapianto di midollo osseo permette di curare gravi malattie del sangue e tutti coloro che decidono di iscriversi all'Admo diventano potenziali donatori.

Ecco perché gli amici di Silvia, considerate le enormi difficoltà, vorrebbero allargare la cerchia dei donatori e con essi le possibilità. «Noi stessi - dicono i ragazzi - agli inizi eravamo scettici perché non sapevamo nulla e soprattutto non eravamo a conoscenza della più assoluta mancanza di rischi per il donatore». «Il nostro obiettivo - continuano - è quello di fare uscire Silvia dalla camera sterile in cui si trova, a Milano, in attesa di un donatore compatibile».

Per questo hanno deciso di avviare una vera e propria sensibilizzare, coinvolgendo quanta più gente possibile sul tema. Il trapianto consiste in un prelievo di midollo osseo che non va confuso con il midollo spinale della colonna vertebrale. La donazione è completamente indolore e non comporta nessun rischio o menomazione per la persona donatrice. «Tutti devono sapere - dicono i ragazzi - che iscriversi all'Admo non costa nulla e che è sufficiente fare un prelievo presso le sedi ufficiali dell'associazione». Un piccolo gesto, in fondo, ma che può diventare una speranza concreta per tutti coloro che, come Silvia, sono aggrappati all'esito di una ricerca nella banca donatori. I ragazzi, oltre a tenere diversi incontri sull'argomento, hanno deciso volontariamente di mettere a disposizione un loro recapito telefonico (320.8636492) per chiunque volesse informazioni più dettagliate.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)
 

 

 

 

 

 

Basket, la Stamplast si riscatta a Molfetta: 60 a 70

Venerdì, 29 aprile

Si attendeva la prova del riscatto e la Stamplast è stata di parola. Nella gara due di Molfetta i giocatori di Cosimo Romano ritornano a giocare da par loro e per il quintetto di Carolillo non c’è che prendere atto della superiorità dei cegliesi. Superiorità che era stata messa in discussione nella gara uno di domenica scorsa con l’incredibile vittoria dei baresi che quasi non credevano ai loro occhi.  E pensavano di raddoppiare giovedì sera. Ma quella visto domenica era la brutta copia della squadra che tutti conoscevano e lunedì Romano ha fatto vedere la cassetta della gara per far comprendere ai suoi giocatori gli errori commessi e, soprattutto che non ci stavano con la testa.

Insomma c’è voluta una salutare scossa per far comprendere a D’Amicis e compagni che si era nei play off dove basta un niente per buttare alle ortiche una stagione esaltante e partita con propositi bellicosi. “Sono particolarmente soddisfatto della prova dei miei ragazzi – afferma il coach cegliese – che hanno dimostrato di essere una squadra compatta, che sa reagire nei momenti topici e che sfodera un gioco per alcuni versi inarrestabili”. Ha ragione Romano a parlare in questi termini perché, così come era rimasto deluso della prova di domenica scorsa, oggi non può che lodare i suoi ragazzi per aver espugnato il parquet di Molfetta, dove c’era un ambiente caricato, dopo la inattesa vittoria della “gara uno”.E poi ci poteva essere un ulteriore crollo psicologico, ed è qui l’altra importante nota positiva della gara. Il punteggio non è mai stato in discussioni con i uqarti di gioco che si chiudevano sempre in netto vantaggio per la Stampalst (10-22, 24-40, 42-55, 60-70).

Insomma si è posto rimedio ad un incidente di percorso ed ora è importante proseguire con questa voglia e concentrazione. Domenica, nella “bella”, a Cisternino ci sarà ancora da soffrire, l’importante è non far calare la tensione. Contrariamente a quanto avvenuto a Cisternino, a Molfetta si è visto un grande Horacio Bosco, un impeccabile Giocarlo Cipulli, per non parlare del costante Chistian Villani. Ma sono stati tutti i giocatori ad interpretare al meglio le consegne del gioco, a mettere subito nell’angolino Teofilo e compagni che non si attendevano sicuramente un Ceglie così aggressivo, al punto che a molti molfettesi sono saltati i nervi, come a Gramajo reo di due falli antisportivi, giustamente sanzionati dalla coppia arbitrale. Insomma, una serata splendida che ha ripagato il gran numero di tifosi cegliesi che hanno seguito la squadra in quel di Molfetta. Lo stesso tifo che ci saà domenica pomeriggio (inizio ore 18,00) al PalaTodisco di Cisternino per la gara decisiva per superare questo primo turno dei play off.

 Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

La Dc chiede di partecipare alla scelte degli assessori

Giovedì, 28 aprile

«La Democrazia Cristiana, nonostante le difficoltà oggettive che ha dovuto superare e nonostante non abbia preso alcun consigliere, ha dato un contributo importante alla vittoria ottenuta dal prof. Pietro Federico, per cui è politicamente scorretto che negli incontri tra i partiti della coalizione (Rifondazione, Ds, Margherita) per definire gli assessori, non sia stata convocata». Lo afferma il segretario cittadino della Dc, Cosimo Colucci, il quale, in una nota, manifesta il proprio mal di pancia per quello che definisce «il tentativo di mettere all'angolo la Dc». 

«Partendo dalla certezza che comunque la Dc il "consigliere comunale" lo ha preso, se è vero come è vero che non gli sono stati riconosciuti parecchi voti e che sicuramente dopo i risultati ufficiali promuoverà un ricorso affinchè possa essere riconosciuto ciò che gli elettori hanno dato - scrive Colucci -, la posizione della Dc è sempre stata corretta, lineare e trasparente. Abbiamo fatto una campagna elettorale sui contenuti, sui programmi, sulle idee. Non ci siamo minimante posti come coloro che avrebbero risolto i problemi solo avendo uno o più assessorati: questa logica non ci appartiene, siamo però decisi a far rispettare il programma concordato. Noi ci definiamo il "ventiduesimo" consigliere comunale; abbiamo i nostri "assessori ombra", vigileremo su tutti gli atti amministrativi, poichè noi vogliamo mantener fede a tutti gli impegni assunti (approvazione del Pug entro un anno, marchio Dop per il biscotto cegliese, ripristino della Fiera agroalimentare, riapertura delle Grotte di Montevicoli, rivitalizzazione del centro storico e recupero del patrimonio architettonico). Saremo sempre vigili ed attenti - conclude Colucci - agiremo da pungolo nell'interesse del bene comune e non di bottega, perchè a noi interessa la politica e non la poltrona». Un messaggio chiaro agli alleati. Intanto, si susseguono gli incontri tra i partiti per definire la rosa di assessori da proporre al sindaco e non mancherebbero tensioni nei Ds e nella Margherita per stabilire chi debba assumere la presidenza del Consiglio.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

"Non dimentichiamo i 168 cegliesi caduti nell'ultima guerra"

Mercoledì, 27 aprile

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Quest’anno ricorreva il 60° anniversario della fine del secondo conflitto mondiale ed anche il 60° anniversario dell’inizio del primo processo della storia per crimini contro la pace del mondo, quello di Norimberga.

La guerra è un inferno, è un inferno per tutti; la guerra è una follia; la guerra è la follia. In quella disastrosa contesa, Ceglie ha perso ben 168 dei suoi migliori figli e nessuno di coloro i quali hanno il potere nella nostra città ha sentito il sacrosanto dovere di ricordare quei Caduti.

E’ una data che dovrebbe essere ricordata ogni anno, nelle scuole, negli uffici, nelle sedi di governo, sui giornali, per ammonire sugli orrori ai quali può portare il “delirio del potere”.

           Le scelte politiche possono essere state, volta a volta, anche sballate e contraddittorie. Lo vediamo meglio noi, oggi, con il senno di poi. In concreto, però, l’Italia non si regge sulle ideologie che hanno imperversato nei decenni passati, ma sul sacrificio di questi uomini, che anche in guerra, hanno dato prova di umanità e di coraggio. Non dobbiamo davvero vergognarci. Al contrario. Nella fortuna e forse più nella sfortuna ci hanno lasciato un esempio di ineguagliabile valore.

            Tutti noi siamo certamente in debito con molte persone che hanno sacrificato la loro giovane esistenza per l’Italia. Non c’è stato periodo della storia in cui qualcuno non sia morto per il Paese, e non possiamo e non dobbiamo dimenticare queste persone. Il fatto che spesso il loro sacrificio sia stato vanificato dalle circostanze oppure si sia rivelato essere il frutto di odiosi calcoli, non è rilevante. Dobbiamo sempre e comunque ricordarli. Dobbiamo un grazie a quanti hanno offerto la sola cosa che conti : la vita.

            L’amore e il ricordo per coloro che partiti per un ideale non fecero più ritorno a casa, cadendo sui campi di battaglia è testimoniato proprio in queste circostanze.

            Grazie al loro sacrificio abbiamo avuto sessant’anni di benessere e pace.

Nel ricordare e rendere onore alla memoria di così tanti martiri, molti dei quali nostri stessi parenti e famigliari, è necessario prendere coscienza di quanto avvenuto e trarre utili insegnamenti, forse non tanto e non solo per noi, quanto per le nuove generazioni che non hanno, per fortuna, vissuto o conosciuto le brutture della guerra.

            Il 25 aprile, meglio noto come il giorno della “Liberazione”, dichiarato addirittura “Festa nazionale” è stato celebrato in tutto il mondo, ma solo la nostra Città ha dimenticato.

Pasquale Elia

 

 

 

 

 

 

Basket: i tifosi si preparano alla trasferta dei play-off

Mercoledì, 27 aprile

Saranno in molti i tifosi che questa sera seguiranno la Stamplast nella gara due dei play off per l’acceso alla serie B2, al PalaPoli di Molfetta. Sarà una impresa, ma Bosco e soci hanno il dovere di non alzare bandiera bianca. Non fosse altro per ripagare i propri beniamini che mai hanno fatto mancare il proprio sostegno. Dopo la figura non certo esaltante rimediata domenica scorsa (gara uno), lasciandosi sfuggire di mano un risultato che ha dell’incredibile, questa è l’occasione che il “dieci” cegliese ha per farsi perdonare e rimandare tutta alla “bella” che si giocherebbe a Cisternino.

“E’ stato un risultato che non ci aspettavamo sicuramente – afferma il direttore sportivo, Enrico Marseglia - , consapevole del valore dei nostri giocatori”. E di seguito: “probabilmente   e mancato  l’approccio giusto ad una gara che dovevamo vincere ad ogni costo”. Il quintetto di Carolillo, evidentemente è stato più bravo nel caricare a dovere i suoi giocatori nonostante la serata un po’ storta di uno dei loro uomini più temibili, Gramajo caricato molto presto di quattro falli: Ma ormai serve poco a recriminare. Ora occorre che a Molfetta la Stamplast ritorni a giocare da quella gran squadra che è, rimediando ad una situazione che comprometterete una stagione, tutto sommato – per essere alla prima esperienza in C1 non è poca cosa – molto positiva. “A Molfetta – a parlare è sempre Marseglia – andiamo per vincere, non ci sono ne ci possono essere altri obiettivi, e sono sicuro che i giocatori hanno capito molto bene la lezione e sul PalaPoli entreranno cinque leoni”.

Il dopo gara di domenica è stato pesante, ma il coach Cosimo Romano ha saputo sicuramente rimediare anche a questo riportando la giusta tranquillità nello spogliatoio, consapevole del risultato buttato al vento e, soprattutto, voglioso di farsi perdonare. I giocatori a fine gara erano i primi ad essere delusi per come la gara era stata buttata al vento e di questo ne sono ancora rammaricati. Però c’è la giusta voglia di riscattarsi. L’importante è non farsi prendere dalla paura di vincere (è stata probabilmente questa la chiave di lettura per giustificare la sconfitta subita per , ma giocare  concentrati e tranquilli. Molto ci si attende da Horacio Bosco e da Giancarlo Cipulli, un po’ in ombra domenica scorsa. A Crhistian Villani, Maurizio D’Amicis, Diego Marchionna, Carlo Farnetani,  Guido German ed Eduardo Passante la grande occasione di non buttare al vento una stagione iniziata con ben altri auspici. Le possibilità e le condizioni per rimediare ci sono tutte.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

Basket: il Ceglie perde la prima gara dei play off

Domenica, 24 aprile

STAMPLAST CEGLIE – MOLFETTA 59 - 67

STAMPALST CEGLIE: Farnetani 6., Marchianna, Cipulli 4, Sarcinella n.e., Villani 24, D’Amicis 8, Bosco 7, German 3, Leone n.e. All. Romano

MOLFETTA –  Gramaio 6, Gesmundo 5, Cozzolino 2, Biasi 4, Colucci 3, Teofilo 18, Rosito 11, Canzonieri 16, Liguoto 2, Iannone n.e. All. Carolillo.

ARBITRI: Pansecchi di pavia e Palermo di Milano

Note: parziali 19-17, 32-36, 54-51, 59-67. Falli: Ceglie 22, Molfetta 23, Tiri liberi: Ceglie 21/20, Molfetta 12/20; Esce per 5 falli: Gramaio 

 In queste gare, spesso chi sbaglia meno ed è più preciso vince. E’ quello che è successo al Molfetta, ottima squadra, che alla fine vince anche con merito, mettendo nei guai i padroni di casa, quintetto al quale è mancato qualche giocatore fondamentale e che ora dovranno dare tutto nella gara due di giovedì, a Molfetta. Nel primo quarto si vedono due quintetti ben messi in campo e che rispondono colpo su colpo.

Così pure nella seconda ripresa con Teofilo e compagni più precisi al punto da andare al riposo a più 4 (32-36), Al rientro in campo il Ceglie è più aggressivo e la partita è sempre bella da vedere. Villani è il giocatore che sembra più in palla e le sue penetrazioni sono sempre pungenti. Ma il Molfettac’è tutto, anche se passa all’ultima frazione a meno 3. Ultimo quarto che si gioca sempre sul filo con i due quintetti che sono sempre appaiati nel punteggio. L’ultimo minuto per i padroni di casa è tutto da dimenticare e gli ospiti ne approfittano portando via una vittoria forse, alla vigilia, insperato.

Luca Dipresa   

 

 

 

 

 

 

Basket: attesa ed emozione per i nuovi play off per la B2

Venerdì, 22 aprile

C’è grande attesa e fermento per la prima dei play off per l’accesso alla serie B2. La Stamplast Ceglie sarà impegnata domani (inizio ore 18,00)  al PalaTodisco di Cisternino contro il Molfetta. Il calendario mette di fronte la terza (la Stamplast) e la sesta del campionato (il Molfetta), con il vantaggio (per i cegliesi  di giocarsi l’eventuale bella in casa. La gara non è facile anche se nei due scontri in campionato gli uomini di Cosimo Romano hanno battuto in entrambe le volte i baresi. Però, si sa, altra cosa sono i play off dove entrano in ballo altre variabili e dove una squadra deve trovare tutta la concentrazione possibile. Insomma, come dire, vietato sbagliare. “Ci presentiamo a questo appuntamento – a parlare è il presidente Mario Laneve con la consapevolezza prima di tutto di aver disputato un grande campionato, se si tiene conto che eravamo agli esordi in serie C1, e poi perché conosciamo bene il valore dei nostri giocatori che non hanno mai fallito negli appuntamenti importanti”: E’ piuttosto fiducioso il presidente del sodalizio che proprio in avvio di campionato ebbe a promettere “per la promozione in serie B2 ci saremo anche noi”.

E così, almeno fino a questo momento è stato. Ma come la squadra si prepara all’appuntamento? Lo chiediamo al coach: “La squadra sta bene – il pensiero di Cosimo Romano, protagonista di una eccellente stagione – e tutti quanti siamo consapevoli della posta in palio, dove è vietato sbagliare”. E così prosegue: “Troveremo di fronte un quintetto consapevole di avere ben poco da perdere per cui arriva a Cisternino sicuramente con la voglia di tentare il colpaccio; cosa che sarà difficile se noi sapremo interpretare al meglio la gara, vale a dire concentrati fin dai primi secondi, riuscendo ad imporre il nostro gioco”. I giocatori stanno tutti bene e ciascuno di loro sa della grande occasione che si presenta. Giocarsi un play off alla pari con altri blasonati quintetti è uno stimolo che ti fa dimenticare tutto concentrandoti solo per quell’obiettivo. E poi a sostenere Maurizio D’Amicis ci sarà il solito impareggiabile tifo che mai in questo momento ha fatto mancare il proprio sostegno alla squadra ed ora spera nell’ennesimo regalo che, per scaramanzia molti non vogliono pronunciare. Da Horacio Bosco e Christian Villani prima di ogni altro si attende quell’impennata che solo loro sono in grado di fare, senza dimenticare il preziosissimo apporto di Giancarlo Cipulli e Diego Marchionna. Ovviamente molto ci si attende anche da Carlo Farnetani, Diego passante e Guido German. Ci sono tutte le condizioni perché la pallacanestro cegliese continui ad essere protagonista nella speranza che tutto questo valga la consapevolezza alla nuova amministrazione che il palazzetto va aperto. Ad ogni costo e subito.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

Domani la proclamazione del sindaco e dei consiglieri

Giovedì, 21 aprile

Domani alle 17,30 nella Casa Municipale il prof. Pietro Federico verrà proclamato ufficialmente sindaco della città.  Unitamente alla sua di proclamazione ci sarà anche quella dei componenti il nuovo consiglio comunale, che secondo l’esito delle votazioni, vedrà assegnati alla maggioranza di centro sinistra 12 seggi – 5 a Rifondazione (Nicola Trinchera, Pietro Mita,  Nicola Trinchera, Pietro Mita, Patrizio Suma, Anna Vitale e Cosimo Damiano Arganese), 4 ai Ds (Pietro Mita, Domenico Lacala, Rocco Argentiero, Cosimo Santoro), 3 alla Margherita (Antonio Casale, Donato Gianfreda, Tommaso Argentiero) – ed all’opposizione i restanti 8 – 3 a Forza Italia (Nicola Ciracì, Cesare Epifani, Vito Santoro), 1 all’Udc (Gennaro Saponaro),  4 alla Lista Magno (Pietro Magno, Ciro Argese, Domenico Convertino e Ricci Nicola).

Sempre domani, dopo la proclamazione avverrà il passaggio delle consegne tra il nuovo sindaco e il commissario prefettizio, la dott.ssa Clara Minerva che ha retto le sorti dell’amministrazione subito dopo le dimissioni del sindaco Mario Annese che capeggiava un esecutivo di centro-destra. Da segnalare che già da martedì scorso Pietro Federico, sia pure informalmente ha avuto contatti con i funzionari del Municipio e con i responsabile delle forze dell’ordine per anticipare al massimo la “conoscenza della macchina amministrativa” e programmare i primi importanti interventi. Intanto per il nuovo esecutivo questi giorni saranno fondamentali. Per sabato sera è previsto un primo incontro tra  partiti che formano la maggioranza e sarà quella l’occasione nel corso della quale emergeranno le prime indicazioni, tenuto comunque conto che c’era già un accordo di massima che, tra le altre cose, prevedeva ad esempio che il vice sindaco sarebbe andato al consigliere comunale più suffragato (Nicola Trinchera di Rifondazione).

Per il resto si terrà conto dell’esito del risultato elettorale e dei consiglieri conquistati da ciascuna forza della nuova maggioranza. Da assegnare ci saranno, in tutto, 7 posti (sei di assessore più la carica di presidente del consiglio comunale). Intenzione del sindaco, al quale spetta la decisione finale, è quella di fare in fretta per poter andare in consiglio comunale al più presto (al massimo entro la prima decade di maggio).

L.D.

 

 

 

 

 

 

Legalità per la strada vuol dire più sicurezza per tutti

Giovedì, 21 aprile

Con la finalità di elevare i livelli di conoscenza e di coscienza civile si terrà oggi una conferenza sul tema «Sicurezza stradale e Patentino per ciclomotori», organizzata dal Comune in collaborazione con l'Istituto polivalente «Cataldo Agostinelli» di Ceglie Messapica. Il rispetto della legalità e l'osservanza delle norme di sicurezza stradale saranno il filo conduttore di un dibattito che vedrà, presso la sala conferenze dell'Istituto musicale, gli interventi del commissario straordinario, Clara Minerva, del neo eletto sindaco, Pietro Federico, del dirigente scolastico Francesco Caramia, del comandante della Polizia stradale di Brindisi, Adriana Cappena, del direttore Aci di Brindisi, Maria Grazia de Renzo, del comandante dei Vigili urbani di Brindisi, Tito Ragusa e del vice comandante dei Vigili urbani di Ceglie Messapica, Maria Filomena Tarì.

Un impegno, dunque, di notevole importanza, che non esula dagli obiettivi pedagogico-didattici finalizzati alla crescita responsabile dell'individuo. «Infatti - sottolinea il preside Caramia - la scuola si propone come centro di formazione che pone la sua attenzione sulla crescita degli alunni. Una scuola - continua - che diventa un filtro e si apre al territorio con dei progetti di collaborazione».

L'iniziativa, che ha registrato entusiasmo da parte degli alunni, ha particolarmente focalizzato l'attenzione sui corretti comportamenti da tenersi sulla strada. Le lezioni che hanno visto la presenza, anche, di esperti del settore, si sono tenute presso i laboratori dell'Itc, del Ipss, l'Ipsia. Una indicazione, inoltre, evidenziata dalle diverse circolari ministeriali al fine di alimentare la giusta consapevolezza, che miri a tutelare l'incolumità della propria vita e di quella degli altri.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Disservizi: il "gioco dell'oca" per prenotare un'analisi clinica

Giovedì, 21 aprile

Da Pasquale Elia, che si sta rivelando una efficace "sentinella" contro i soprusi e le negligenze della birocrazia, riceviamo e pubblichiamo una lettera spedita in data odierna al direttore amministrativo dello Stabilimento ospedaliero di Ceglie Messapica. Di seguito il contenuto.

 

"Signor Direttore, mi preme segnalarLe, la disfunzione verificatasi presso il CUP di Ceglie Messapica.

            Il giorno 14 aprile scorso, mi sono recato al Cup di questa città per prenotare una “ecografia  dell’addome superiore”. 

L’impiegato, dopo aver interrogato il “terminale” del sistema informatico, mi comunicava che prima della seconda quindicina del mese di luglio 2005, non sarebbe stato possibile effettuare quel controllo. 

Al mio evidente stato di delusione e sconforto, lo stesso impiegato, continuava la ricerca sul monitor e dopo qualche minuto, mi assicurava che avrei potuto ugualmente effettuare l’accertamento presso il Poliambulatorio di Cisternino, il giorno 18 aprile alle ore 09.00.

Accettavo e ricevuto il “modulo di prenotazione”  (Numero coupon  236605 / 2005 S) rientravo a casa contento.

La gioia durava poco, infatti, intorno alle ore 12.00 di quello stesso giorno, ricevevo una telefonata da Cisternino con la quale mi si informava che l’indagine non poteva essere effettuata in quella sede.

Il giorno dopo, 15 aprile (inc…..nero), mi recavo presso il Cup dell’Ospedale di Ostuni,  e con mia somma sorpresa, il funzionario mi rilasciava il “modulo di prenotazione” per effettuare l’esame in argomento presso lo Stabilimento Ospedaliero di Ceglie Messapica per il giorno 20 aprile 2005, alle ore 09,15 (Numero coupon 239158 / 2005 S).

Ho eseguito l’indagine proprio il giorno 20 aprile alle ore 09.15.

Signor Direttore, mi domando e Le domando: 

Quell’ambulatorio di Ceglie non doveva essere Impegnato fino alla seconda metà del prossimo mese di luglio?

Lo scrivente si è recato ad Ostuni e ha risolto il problema. E se fosse capitato, per esempio, ad altro paziente il quale avesse avuto urgente necessità dell’indagine, costui sarebbe stato costretto a recarsi presso una struttura privata.

Evviva l’organizzazione sanitaria brindisina!!!!!

 Pasquale Elia

 

 

 

 

 

 

Il sindaco Federico assicura una gestione "partecipata"

Mercoledì, 20 aprile

"Mi perdonerete se violo da subito la formalità del protocollo, ma questo non è un comizio di ringraziamento, è una festa. Un momento per festeggiare insieme la mia vittoria, la vostra vittoria. Per i comizi c'è tempo". 

Pietro Federico è da poche ore sindaco di Ceglie. In piazza Plebiscito, piena fino all'inverosimile, ci sono proprio tutti a festeggiarlo : amici, parenti, sostenitori (Rifondazione, Ds, Margherita, DC). Ci sono il consigliere regionale Pietro Mita, il sindaco di Ostuni Lorenzo Cerasino, persino il neo sindaco di S. Pietro Vernotico, Giampiero Rollo, che ha preferito rinviare in festeggiamenti nella sua città per "portare una testimonianza di affetto". La gente attende di sentirlo parlare. E Federico non si tira indietro. Ringrazia quanti lo hanno votato e sostenuto - in particolare sua moglie, Pompea Bellanova - e promette che sarà il sindaco di tutti i cegliesi, indistintamente. 

"So benissimo che da domani la mia vita cambierà - dice. Bisognerà arrotolarsi le maniche e mettersi a lavorare sodo. I problemi da affrontare sono tanti : dalle esigenze degli anziani e dei giovani al recupero del centro storico, dall'approvazione del Pug al rilancio del economia".

Parla a braccio Federico. Dice che il suo "sarà un programma partecipato, che si fonderà sull’ascolto costante e sul protagonismo reale dei cittadini, privilegiando le forme istituzionali ed associative nelle loro diverse tipologie, senza trascurare i bisogni individuali". Mi impegnerò - afferma - perchè in questa città venga ripristinata la normalità e la partecipazione democratica.Per questo farò in modo di riavvicinare le istituzioni ai cittadini, a partire dai bambini che verranno messi nelle condizioni di sapere dove e come si svolge la vita amministrativa. In campagna elettorale hanno detto che sono poco esperto di vita amministrativa e che mi farò "telecomandare" - continua - ma è una critica che non ha fondamento, perchè c'è sempre un inizio in qualsiasi tipo di storia e anche in campo amministrativo non si comincia mai dall'anno zero, perchè si raccoglie comunque l'eredità di un contributo amministrativo che nel bene e nel male non viene mai meno. L'importante è avere buona volontà e voglia di imparare, cose che non mi mancano".

Poi un pensiero ai giovani, ai quali, venendo dal mondo della scuola, è abituato a parlare. "Fate politica - dice - partecipate alle attività dei partiti di qualunque schieramento, perchè così soli potrete crescere e fare scelte ponderate". Non manca di rivolgere un pensiero al suo avversario, Nicola Ciracì. "Mi ha chiamato per congratularsi con me quando il risultato delle urne parlava già chiaro - dice - e mi è sembrato sincero. Gli ho detto che spero che in consiglio comunale ci sia un confronto leale e aperto". La gente applaude. 

Federico saluta e si prende l'ultimo bagno di folla. Sulla piazza la festa continua fino a tarda sera, con la musica hip hop del gruppo "Siamo Tipici Pugliesi" e la danza vorticosa della pizzica (dalla quale si fa coinvolgere anche la "first lady" Pompea Bellanova). Ma la politica, si sa, ha i suoi tempi, e la gente comincia già a chiedersi da chi sarà composta la squadra di governo. "Ascolterò le varie componenti della coalizione e sulla base dei criteri concordemente fissati e della proposte legittimante avanzate, deciderò di conseguenza" ha detto a caldo Federico. Azzardare ipotesi è prematuro, ma una mezza certezza c'è già : a ricoprire la carica di vice sindaco dovrebbe essere Nicola Trichera, già assessore nella giunta Mita dal 1995 al 1999, considerato da tutta la coalizione "un amministratore preparato e competente".

Pierpaolo Faggiano 

 

 

 

 

 

 

Ceglie in festa per l'elezione di Federico

Il sindaco: "Dedico la vittoria ai cegliesi e a mio padre"

Martedì, 19 aprile

 

Servizi e interviste di Pierpaolo Faggiano

 

"Ho due dediche da fare. La prima, senza retorica, alla città, nessuno escluso. La seconda a tutta la mia "grande famiglia", nessuno escluso, in particolare alla memoria di mio padre, che mi ha insegnato a mettermi in servizio degli altri". Pietro Federico è il nuovo sindaco di Ceglie Messapica. Un risultato di tutto rispetto il suo: 7. 696 voti (pari al 66.13%) contro i 3.941 (pari al 33.87) del suo avversario Nicola Ciracì, sostenuto da Fi, Udc, Ceglie prima di tutto e An. 50 anni, docente di scuola media, è "l'uomo della società" civile che ha unito tutto il centrosinistra.

Da professore di Lettere a sindaco. Che effetto fa?

"E' un bell'effetto, nel senso che si concretizza un desiderio sopito, non solo personale ma anche della gente comune, di riappropriarsi della politica e di contribuire a far tornare i partiti veri e propri strumenti "vivi" di mediazione tra la società civile e le istituzioni".

Una critica che le hanno mosso in compagna elettorale è quella di essere sostanzialmente poco esperto di vita amministrativa.
"E' una critica che non ha fondamento, nel senso che c'è sempre un inizio in qualsiasi tipo di storia e anche in campo amministrativo non si comincia mai dall'anno zero, perchè si raccoglie comunque l'eredità di un contributo amministrativo che nel bene e nel male non viene mai meno. E poi sono profondamente convinto che anche in questo campo vale la regola che ho fatto mia da tempo dell'"imparar facendo". Inoltre posso contare sull'aiuto e sull'esperienza politico-amministrativa non solo di amici cegliesi ma anche di esponenti autorevoli della Provincia e della stessa Regione.

Che rapporti avrà con l'opposizione?
"E intenzione del sindaco e della sua coalizione instaurare rapporti istituzionali corretti, anche perchè uno degli obiettivi prigrammatici era proprio quello di ripristinare a Ceglie la normalità democratica : chi vince governa per 5 anni e si assume le sue responsabilità, chi perde va all'opposizione, controlla, e si assume le sue responsabilità. Mi auguro naturalmente che l'opposizione sia costruttiva e non escludo possibili convergenze su tematiche di particolare interesse pubblico".

Entro quanto tempo pensa di varare la squadra di governo?
"Ora si avvia la fase di convalida dei voti, per cui approfitterò di questo periodo di tempo per ascoltare le varie componenti della coalizione e sulla base dei criteri concordemente fissati e della proposte legittimante avanzate, deciderò la composizione della squadra".

A chi dedica questa vittoria?
"Ho due dediche da fare. La prima, senza retorica, alla città, nessuno escluso. La seconda a tutta la mia "grande famiglia", nessuno escluso, in particolare alla memoria di mio padre, che mi ha insegnato a mettermi in servizio degli altri".

La prima cosa che farà appena insediato?
"Mi relazionerò immediatamente con il Commissario per il passaggio delle consegne e con la macchina ammnistrativa del Comune, in particolare con i capi Area, per verificare insieme lo stato dell'opera a livello economico, umano, strutturale".
 

 

 

Nicola Ciracì: "Magno ha regalato il successo ai comunisti"

 
Ciracì, si aspettava un simile risultato ?
"No, devo dire la verità. Sapevo in realtà che avremmo perso la nostra battaglia, ma mi aspettavo almeno un 40% contro il 60 del mio avversario".

Cosa non ha funzionato, secondo lei?
"Soffiava un vento contrario. La campagna elettorale per quanto mi riguarda è stata molto bella, anche se faticosa, con i giovani che sono stati protagonisti ovunque.. Purtroppo, devo prendere atto che la Lista Magno, scegliendo di non apparentarsi, ha deciso di votare in blocco per i comunisti. C'è un dato importante che emerge, però : abbiamo ricostituito la Casa della Libertà, espellendo tutti coloro che oggi stanno con i comunisti, tutti i cavalli di Troia. Da qui si riparte con tutte le nostre forze, facendo affidamento su consiglieri comunali giovani ma desiderosi di fare. Per quanto riguarda Federico - al quale formulo i miglior auguri di buon lavoro - aspettiamo la giunta per dare giudizi".

Che opposizione sarà?
"Dura, molto dura. Daremo filo da torcere ad una maggioranza piena di voltagabbana".

E i rapporti con Magno?
"Ripeto : Magno ha regalato Ceglie ai comunisti. Il mio giudizio su quell'uomo non cambia. Anzi, peggiora".

 

 

 

 

Anna Vitale unica donna presente in Consiglio comunale

Martedì, 19 aprile

Rifondazione comunista avrà 5 consiglieri, 4 i Democratici di Sinistra, 3 La Margherita. Forza Italia ne avrà 3, Unione di Centro e Alleanza Nazionale 1 a testa. La lista Magno porta a casa 3 consiglieri, nessuna rappresentanza in consiglio comunale avranno la Democrazia Cristiana e la lista "Ceglie prima di tutto". La comunicazione ufficiale degli eletti non è ancora avvenuta, ma i nomi dei componenti il prossimo consiglio comunale dovrebbero essere i seguenti. Per la maggioranza (salvo quelli eventualmente chiamati a ricoprire la carica di assessore e quindi sostituti dai primi dei non eletti) : Rifondazione Comunista : Nicola Trinchera (264), Pietro Mita (242), Patrizio Suma (114), Anna Vitale (102), Cosimo D. Arganese (87); DS : Pietro Mita (210), Domenico Lacala (190), Rocco Argentiero (133), Cosimo Santoro (111); La Margherita : Casale Antonio (224), Gianfreda Donato (160), Tommaso Argentiero (142). Per L'opposizione : Lista Magno - per il ballottaggio questo gruppo ha scelto la strada del non apparentamento, dando libertà di voto - : Pietro Magno, Ciro Argese (310), Convertino Domenico (194); Fi : Nicola Ciracì, Cesare Epifani (228), Vito Santoro (208); Udc : Gennaro Saponaro; An : Franco Nigro. Qualche dato. Novità di rilievo nel nuovo consiglio, è Lista Magno, nata come movimento "apartitico" in contrapposizione ai due candidati del centro destra e impostasi come la prima forza della città. Sarà un consiglio comunale composto in gran parte da giovani : un consigliere su due ha un'eta media di 30 anni. Una sola la rappresentanza femminile.

(P.F.)

 

 

 

 

 

 

 

 

Pietro Federico eletto sindaco

Il centrosinistra torna a guidare l'amministrazione di Ceglie M.

Lunedì, 18 aprile

Pietro Federico, 50 anni, docente di Lettere presso la scuola media "Giovanni Pascoli", è il nuovo sindaco di Ceglie Messapica. Al ballottaggio il candidato del centrosinistra ha battuto con larghissimo margine, il 66,1 per cento,  il rappresentante del centrodestra Nicola Ciracì che però si è dovuto fermare sulla soglia del 34%.

Il centrosinistra ritorna alla guida dell'amministrazione di Ceglie Messapica dopo 6 anni: dopo la doppia esperienza di Pietro Mita, sindaco di Rifondazione comunista dal 1993 al 1999, il paese è stato amministrato prima da Pietro Magno e in seguito da Mario Annese, entrambi esponenti di una coalizione del centrodestra. La loro esperienza è però naufragata dopo poco più di un anno di amministrazione, obbligando per due volte e per periodi lunghissimi (oltre un anno) la gestione politico-amministrativa affidata ad un commissario prefettizio.

Gioia, caroselli d'auto sfociata nella centralissima piazza Plebiscito hanno saluto l'elezione del nuovo sindaco che poco dopo le 17 si è presentato ai cittadini e dal palco allestito sotto l'ottocentesco orologio ha ringraziato tutti: "Il forte consenso e la fiducia che mi avete riconosciuto - sono state le prime parole di Federico - li assumo come impegno morale oltre che responsabile per guidare questo paese e la sua gente verso lo sviluppo e la pace che meritano".

Anche a San Pietro Vernotico, altro paese della provincia di Brindisi al ballottaggio, ha vinto il candidato del centrosinistra. Gianpietro Rollo ha battuto con il 52,4% il candidato del centrodestra Pasquale Rizzo.

 

Il nuovo Consiglio comunale

Con l'elezione di Pietro Federico e l'affermazione del centrosinistra si è delineata pure la composizione del nuovo Consiglio comunale che vede l'assegnazione di 12 consiglieri alla coalizione vincente, 4 a quella formata dall'alleanza di Ciracì (An si è apparentata per il secondo turno) e 4 tra la lista civica del candidato Pietro Magno, partito più suffragato al primo turno.

Il sindaco eletto non ha ancora comunicato i nomi dei 6 assessori che lo affiancheranno. In caso di nomina di un consigliere eletto costui deve obbligatoriamente dimettersi facendo scattare in consiglio il primo dei non eletti nella lista dell'assessore incaricato.

 

Il nuovo Consiglio comunale di Ceglie Messapica è così composto

 

Maggioranza

Pietro Federico (sindaco)

Rif. Comunista: Nicola Trinchera, Pietro Mita, Patrizio Suma, Anna Vitale e
Cosimo Damiano Arganese;

Ds: Pietro Mita, Domenico Lacala, Rocco Argentiero, Cosimo Santoro;

Margherita: Antonio Casale, Donato Gianfreda, Tommaso Argentiero.

 

Opposizione:

Forza Italia: Nicola Ciracì, Cesare Epifani, Vito Santoro;

Udc: Gennaro Saponaro;

An: Franco Nigro;

Lista Magno: Pietro Magno, Ciro Argese, Domenico Covertino.
 

 
 

 

I risultati del ballottaggio

Candidati Voti % Partiti Voti % Seggi
PIETRO FEDERICO 66.1 RIF.COM.
DS
MARGHERITA
DEM.CRIST.
 
16.3
12.2
11.9
2.7
 
5
4
3
0
 
NICOLA CIRACI' 33.9 FORZA ITALIA
UDC
AN
CENTRODESTRA
 
17.6
9.6
6.1
4.8
 
3
1
1
0
 
LISTA MAGNO     18,8 3
 

 

I risultati del primo turno

 

Candidati Voti % Partiti Voti % Seggi
PIETRO FEDERICO 45.6 RIF.COM.
DS
MARGHERITA
DEM.CRIST.
 
16.3
12.2
11.9
2.7
 
-
-
-
-
 
NICOLA CIRACI' 27.6 FORZA ITALIA
UDC
CENTRODESTRA
 
17.6
9.6
4.8
 
-
-
-
 
PIETRO MAGNO 21.9 LISTA CIVICA
 
18.8
 
-
 
FRANCO NIGRO 4.9 AN
 
6.1
 
-
 

 

 

 

 

 

 

 

Basket: Ceglie crede al ritorno in Serie B con la Stamplast

Lunedì, 18 aprile

Ed ora si fa sul serio, all’orizzonte i play off per l’accesso alla serie B2. Dopo l’ottimo campionato con il terzo posto conquistato, per la Stamplast Ceglie la possibilità di concorrere per un traguardo che fin dall’avvio è sempre stato tra i propositi della società. E se la cabala in queste cose può avere un valore, tutti ci si aggrappano. Per il basket cegliese questa è la terza volta che si apre la grande possibilità di fare il salto di categoria: la prima volta da primo classificato al termine del campionato, la successiva da secondo piazzato e questa volta da terzo in classifica finale (non c’è due senza tre, la cabala alla quale si fa riferimento). 

Ma bando a queste cose, il “dieci” dell’allenatore Cosimo Romano ha centrato un ulteriore importante traguardo a merito della giovane dirigenza del sodalizio che con grossi sacrifici ha tenuto alto la pallacanestro, sia pure senza poter avere ancora a disposizione il palazzetto, circostanza che l’ha portata a giocare nella vicina “consorella” Cisternino. La speranza che, per il prossimo campionato, la nuova amministrazione comunale sappia ricompensare società e tifo arrivando ad aprire (e sarebbe davvero ora!) il tanto agognato palasport. Come il regolamento vuole, domenica prossima, all’avvio dei play off la Stamplast giocherà contro la settima classificata, vale a dire il Centro Ford Molfetta. Si gioca sulla distanza di due gare su tre, con l’eventuale bella che i cegliesi potranno giocare in casa.

La vincente di questa sfida, approderà alla semifinale dove si scontrerà con la vincete della sfida tra Corato e Risceglie. Insomma, alla linea di partenza le otto formazioni migliori del campionato che si giocano tutta una intera stagione  per approdare in serie B2. “L’impegno che ci attende – a parlare è il direttore sportivo, Enrico Marseglia – è di quelli da non far dormire sonni tranquilli a nessuno, però noi siamo consapevoli del valore dei nostri giocatori e giocheremo alla pari tutti gli incontri”. I favoriti? “Se dovesse far teso assoluto il campionato –la sua risposta – il pallino è nelle mani, nell’ordine dell’Ostuni, del Carato e della Stampalst”.

Ed aggiunge: “Ma questo ai play off conta molto poco perché entrano in gioco altri fattori e, più o meno si parte tutti e otto dalla stessa percentuale di successo”. Intanto il coach ha di fronte una settimana importante per preparare i primo appuntamento al meglio della condizione. Tutti i giocatori stanno bene e questa è una notizia importante. Anche contro il Campobasso si è vista una squadra in salute con un Marchhionna ed un Cipulli in ottima condizione, unitamente al resto dei compagni. Ovviamente ci si attende molto da Villani e Bosco, confermando quella vena penetrante e realizzatrice che hanno messo in mostra nelle ultime gare. E poi c’è D’Amicis che sembra abbia ritrovato tutta la forma migliore, presentandosi come padrone dell’area dei tre secondi con tanti rimbalzi conquistati. La società conta ancora molto sui tifosi che in questa stagione sono stati davvero esemplari e meritano un grosso applauso per come hanno saputo seguire la squadra in lungo ed in largo.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

Ballottaggio, il primo giorno al voto la metà dei cegliesi: 50,8%

Domenica, 17 aprile

Affluenza in forte calo al ballottaggio per l'elezione del sindaco a Ceglie Messapica, dove da stamani i 21 seggi sono stati aperti ovunque con regolarità. In corsa il candidato del centrosinistra, Pietro Federico, e quello della coalizione Forza Italia-Udc, Nicola Ciracì.

Alle ore 22 di domenica ha votato poco più della metà dei cegliesi: il 50,8% contro il 57,3% del primo turno. Una differenza di quasi 7 punti percentuali, in continua progressione nel corso della prima giornata di voto.

Alle ore 19 aveva votato il 35,1% degli aventi diritto, contro il 40,6 di quindici giorni fa, una differenza sostanziale di oltre cinque punti percentuale.

Analogo calo anche a San Pietro Vernotico, altro Comune della provincia di Brindisi impegnato al ballottaggio: qui alle 19 aveva votato il 40,3% contro il 45,1 del primo turno.

Per votare sarà possibile farlo anche domani, lunedì, dalle ore 7 alle 15. Subito dopo ci sarà lo spoglio delle schede e l'esito del voto.

Il candidato del centrosinistra, Pietro Federico, è sostenuto da una coalizione che comprende la Marghetia, la Democrazia Cristiana, i Socialisti, i Ds, il Partito comunista e la Rifondazione comunista. Nicola Ciracì è sostenuto da Forza Italia e Udc, asse cui si è apparentata Alleanza Nazionale presentatasi al primo turno con un proprio candidato.

 

Affluenza alle urne a Ceglie M. e S. Pietro Vernotico

 

  DOMENICA LUNEDI'
  ore 12,00 ore 19,00 ore 22,00 ore 15,00
  % I t. % I t. % I t. % I t.
CEGLIE MESSAPICA 12,2 13,6 35,1 40,6 50,8 57,3 63,5. 73,2
SAN PIETRO V. 13,2 14,0 40,3 45,1 55,2 60,2 67,9. 76,2.
                 
BRINDISI (2 su 2) 12,6 13,8 37,2 42,4 52,6. 58,5. 65,3 74,4


 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast vince col Campobasso e punta ai play off

Domenica, 17 aprile

STAMPLAST CEGLIE – CAMPOBASSO     88 - 83                       

STAMPALST CEGLIE: Farnetani 3., Marchianna 14, Cipulli 18, Sarcinella n.e., Villani 22, D’Amicis 8, Bosco 20, German, Passante 3, Leone n.e. All. Romano

CAMPOBASSO -  Sabatelli 4, Scodavolpe 17, Florio 15, Bestini 15, Butini 9, De Filippis 1, Morelli 5, Luzzi 9, Fapalotti 2, Cefaratti 6. All. Anzini

ARBITRI: Mancini di caserta e Vermicelli di Napoli

Note: parziali 23-27, 48-46, 67-64, 88-83. Falli: Ceglie 23, Campobasso 35, Tiri liberi: Ceglie 32/46, Campobasso 17/31. Tiri da tre: Ceglie 6/16, Campobasso 5/17. Escono per 5 falli: Bestini e Butini 

Vittoria meritata della Stampalst che può ora guardare con fiducia ai play off che partono domenica prossima e, grazie alla terza posizione conquistata ha il doppio vantaggio, almeno nella prima fase di poter giocare due gare su tre in casa. Contro il combattivo quintetto molisano, la Stamplast fatica un po’ nei primi due quarti con Florio e Scadavolpe in evidenza. Ma la gara non è mai stata in pericolo. Al rientro in campo il quintetto di Romano è più concentrato e ne guadagna ulteriormente lo spettacolo con azioni veloci da entrambe le parti. Tra i cegliesi buono l’apporto di Marchionna e Cipulli. I molisani per fermare la Stampalst ricorre spesso al fallo e devono uscire anticipatamente prima Bertini (sul finire del terzo quarto) e poi  Butini (al settimo dell’ultima frazione).  Alla fine applausi per il quintetto cegliese che ora ha di fronte la grossa opportunità di affrontare i play off con la convinzione di avere tutto da guadagnare, a coronamento di una ottima stagione.

 Luca Dipresa   

 

 

 

 

Braccio di ferro tra Comune e Alcatel per l'"antenna di Dio"

Domenica, 17 aprile

La si potrebbe definire l'antenna della discordia quella che da circa due anni l'Alcatel-Wind sta cercando di installare nei pressi del convento dei Passionisti, con i quali il gestore di telefonia ha sottoscritto regolare contratto di locazione. I lavori di montaggio dell'antenna sono stati più volte bloccati a seguito delle proteste dei cittadini della zona, che hanno chiesto l'intervento dell'Ente comunale. Fatto che si è ripetuto, giovedì scorso, quando l'installazione è stata di fatto impedita grazie al tempestivo intervento del comandante dei vigili urbani, Lorenzo Gianfreda, dell'ingegnere dell'Ufficio tecnico Giovanni Chiatti, del dirigente dell'Ufficio legale Angelo Fanizza e del dirigente amministrativo Graziano Iurlaro, che hanno di fatto provveduto ad impedire il prosieguo dei lavori.

Proprio l'Ufficio tecnico del Comune di Ceglie messapica non ha mai concesso l'autorizzazione, formalmente negata dall'ingegnere capo Giovanni Chiatti, in quanto quella zona è protetta dalla legge sulla salvaguardia paesaggistica. A seguito della mancata autorizzazione, il gestore di telefonia Wind aveva fatto ricorso al Tribunale amministrativo che ha sentenziato a favore dell'Ente comunale.

Ma è stato il ricorso in appello, al Consiglio di Stato, che ha aperto un varco in favore dell'Alcatel- Wind. Infatti, è stato sospeso il provvedimento che, a quanto pare, avrebbe indotto il gestore a dare seguito all'opera di montaggio. In corso d'opera i cittadini e il Comitato costituitosi da tempo contro le antenne, si sono subito mobilitati al fine di impedire l'installazione. Ora ci si appella al fatto che il provvedimento giudiziario non autorizza, di fatto, il montaggio dell'antenna. «Infatti - fa sapere Chiatti non risultano specificati - né i termini, né i modi che autorizzano a dare seguito ai lavori». Fermo restando la salvaguardia paesaggistica dell'area, la preoccupazione dei numerosi cittadini riveste non solo l'aspetto estetico, che sarebbe comunque compromesso, ma gli eventuali effetti elettromagnetici che non sono stati ancora definitivamente esclusi dalla comunità scientifica. Un dibattito, dunque, ancora aperto, in ragione del quale la gente è portata a pensare che, in via precauzionale, sarebbe bene collocare simili impianti, sia pure necessari, almeno lontano dal centro abitato.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Basket: ultima giornata per la Stamplast, ed è già un successo

Sabato, 16 aprile

Ultima giornata di questo avvincente campionato di basket di serie C1 che per la Stamplast Ceglie, alla sua prima apparizione  è stato un vero successo. E non è ancora finita. Si gioca pensando ai play off dove potrebbe accadere tutto ed il contrario.

Forte del suo terzo posto – che dovrebbe confermare domani pomeriggio – la società del presidente Mario La neve si affaccia ai play off., l’anticamera della serie B2 con tranquillità consapevole che la pratica non è affatto chiusa. “All’inizio della stagione –a parlare è il presidente del sodalizio cegliese-, dopo la straordinaria promozione in C1, alla nostra prima esperienza, promettemmo ai tifosi che avremmo costruito una squadra per salire in B2”. E così prosegue: “Il terzo posto che otteniamo, nonostante una stagione non certo fortunata (leggasi palazzetto dello sport che tarda a venire, giocare sempre fuori casa, avere a che fare con infortuni che hanno giocato un importante ruolo) è da considerare come una vera e propria impresa e ci accingiamo ad affrontare i play off con la convinzione che ancora la Stampalst ha qualcosa da dire”. Del resto il dieci cegliese è abituato a sbalordire nonostante queste avversità. Intanto c’è da pensare alla gara di questo pomeriggio, quella contro la Ferentinum basket Campobasso.

Dopo le ultime brillanti prestazioni, grazie al completo recupero di uomini importanti come Farnetani e Passante, il coach Cosimo Romano è convinto che anche quest’oggi i suoi ragazzi daranno vita ad una gara eccellente. “Finalmente ho a dispostone tutti i giocatori – afferma il tecnico cegliese – , avendo avuto la possibilità di affrontare questa settimana al meglio e senza grossi affanni”.  Dopo la vincente prestazione nel recupero di giovedì scorso contro il Maddaloni, quest’oggi la Stampalst è chiamata a ripetersi per confermare la terza posizione in classifica che in chiave abbinamenti play off vuol dire molto.  “E’ ancora prematuro per pensare ai play off – spiega il coach -, dobbiamo prima pensare alla gara odierna che è importante proprio per verificare la condizione generale della squadra”.

Condizione che ora è buona, con tutti gli infortunati che stanno ritrovando la giusta condizione proprio in previsione dello sprint finale. Al suono della sirena, Romano dovrebbe proporre il  quintetto formato da Marchionna, Cipulli, Villani, Bosco e D’Amicis. Pronti ad entrare Farnetani, German e Passante. Anche i giovani Sarcinella, Curi e Leone sono a posto , con due di loro che potrebbero essere impiegati. Chistian Villani ed Horacio Bosco avranno oggi la possibilità di riproporsi dopo la bella prestazione nel recupero infrasettimanale, ringraziando così lo straordinario pubblico che mai in questa stagione ha fatto mancare il proprio apporto, sia in casa (a Costernino) che fuori: Anche loro, comunque vada, hanno vinto la grande scommessa della società ovvero riportare il basket cegliee ad alti livelli.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

Sanità: nuovo riconoscimento per il San Raffaele di Ceglie

Sabato, 16 aprile

Nuovo riconoscimento per il centro di Alta Specializzazione San Raffaele di Ceglie. Con apposito atto deliberativo, la Regione Puglia assegnati ulteriori  22 posti letto di riabilitazione. Un traguardo ed un riconoscimento importante per questa struttura, unica nel suo genere nell’Italia Meridionale ed oltre, che proprio lo scorso 2 aprile ha festeggiato il quinto anniversario di attività. Un’attività che l’ha vista protagonista indiscussa del panorama sanitario nazionale, e non solo, per  gli elevati standard di qualità assistenziale e gestionale dimostrati nella riabilitazione di pazienti para e tetraplegici.

Una risposta concreta dettata dalla necessità di soddisfare la richiesta di assistenza sempre crescente che proviene da ogni parte d’Italia e con un’incidenza di pazienti extraregionali che ha raggiunto un livello elevatissimo dal momento che il Presidio di Ceglie rappresenta per il Centro Sud l’unico punto di riferimento per quanto concerne l’alta specializzazione riabilitativa in particolare per neurolesi e motulesi.

La Fondazione San Raffaele di Ceglie unitamente al Consorzio San Raffaele (nuova realtà sanitaria impegnata in questi mesi nell’attivazione di 11 Rsa su tutto il territorio pugliese e inserita come anche la Fondazione San Raffaele di Ceglie nella più ampia organizzazione di Tosinvest Sanità) é la conferma dell’efficacia del modello gestionale di compartecipazione pubblico-privato che ha permesso di concretizzare ciò che attualmente viene indicata dalle più importanti istituzioni nazionali, come la soluzione ottimale alle esigenze della sanità italiana.

Grazie alla convenzione già in essere con la ex Casa di Cura San Raffaele Pisana oggi Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) San Raffaele (il 3 febbraio 2005 con decreto della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha ottenuto il riconoscimento del carattere scientifico per la riabilitazione motoria e sensoriale), il Presidio di Ceglie diverrà punto di riferimento, relativamente a tutto il Centro Sud, dell’Irccs in quanto presso i suoi laboratori verranno incrementate e condotte le attività di ricerca multicentrica sia ministeriali che nazionali ed europee che l’Istituto di Ricerca capitolino intende portare avanti.  In Italia, tra pubblici e privati, gli Irccs superano di poco complessivamente le trenta unità, a questi il Ministero della Salute affida compiti specifici di guida e di indirizzo nell’ambito della politica sanitaria nazionale.

 Luca Dipresa 

 

 

 

 

 

 

Appello agli elettori dai due protagonisti del ballottaggio

Venerdì, 15 aprile

Pubblichiamo sotto gli appelli al voto, pubblicati dalla Gazzetta del Mezzogiorno,  rivolti dai due candidati a sindaco che domenica e lunedì prossimi si contenderanno al ballottaggio la guida della amministrazione comunale di Ceglie Messapica.

 

L'appello di Pietro Federico (Centrosinistra) 

«Il Centrosinistra ha vinto e governerà alla Regione, come già governa alla Provincia. Ci sono ottime prospettive perché governi l'anno prossimo anche a livello nazionale. L'occasione è propizia, addirittura storica, per la nostra Ceglie». Punta sull'importanza del raccordo Comune-Provincia-Regione Pietro Federico, candidato sindaco del centrosinistra (Ds, Margherita, Cd, Rifondazione) al turno di ballottaggio di domenica, nel suo appello finale agli elettori. «Il quadro politico-istituzionale - afferma - è favorevole al rilancio della nostra città, a tutti i livelli, soprattutto in considerazione del fatto che la nostra rappresentanza brindisina nel Consiglio Regionale è molto qualificata e significativa (ben quattro consiglieri su sei). Da sottolineare che Ceglie Messapica stessa - aggiunge - è rappresentata da un consigliere regionale esperto ed accorto, il prof. Pietro Mita, già parlamentare, sindaco della nostra città e consigliere Provinciale».

«Il primo turno di voto ci ha premiati notevolmente, la vittoria ci è sfuggita solo per pochi voti - sottolinea ancora -. Occorre adesso votare decisamente per me, che sono un candidato sindaco espressione delle istanze e delle esigenze più profonde della società civile, perché la nostra città, come già ho avuto modo di dire nella premessa al programma, sappia rialzare la testa con dignità e con la forza che le deriva dalla fierezza di un popolo antico, ospitale ma non servo; perché sappia far proprio il motto: "Guarda lontano e sorridi", recuperando l'ottimismo della volontà e la fiducia nelle istituzioni; perché sappia scoprire la bellezza e la ricchezza della "convivialità delle differenze"; perché sappia anteporre con coraggio il bene comune all'interesse personale. I cittadini sanno che noi lavoreremo sempre e per l'intero mandato con unità di intenti, per il bene della Città, e che sapremo raccordarci con la Provincia e la Regione, ricercando percorsi istituzionali virtuosi che favoriscano la crescita sociale, culturale e civile e lo sviluppo economico della nostra terra». «La voce della gente sarà la nostra voce», dice Federico.

E, riferendosi al suo programma sottolinea: «Sarà un programma partecipato, che si fonderà sull'ascolto costante e sul protagonismo reale dei cittadini, privilegiando le forme istituzionali ed associative nelle loro diverse tipologie, senza trascurare i bisogni individuali». Poi, un riferimento allo schieramento di centrodestra. «Chiedo un voto per me, per la mia coalizione, per il mio programma, un voto per la città, a fronte di un centrodestra inizialmente diviso, che ha già fallito per ben due volte il mandato affidatogli (e non certo sempre per colpa dei sindaci eletti dal popolo sovrano), ora formalmente, parzialmente, incoerentemente e strumentalmente unito sotto la bandiera ammuffita di un periodo storico, la Guerra Fredda, per fortuna assai lontano, in realtà nel nome di interessi privati che si giocano sulla testa dei cittadini. Anche per questo - conclude -, per non essere costretti ancora alla sudditanza feudale, ma per liberarvi definitivamente dai condizionamenti e dai ricatti, per essere finalmente cittadini a tutti gli effetti, votate per me». 

 

 

L'appello di Nicola Ciracì (Centrodestra) 

«Il grande rammarico in questa campagna elettorale è stato non poter offrire alla città un confronto sulle idee e sui programmi. Io presento la giunta, segno di trasparenza, gli altri non possono perché dovrebbero rivelare alla città la presenza di voltagabbana nel loro esecutivo». La trasparenza - secondo Nicola Ciraci, candidato sindaco di FI, Udc, «Ceglie prima di tutto» e An al turno di ballottaggio di domenica - l'essenza della propria campagna elettorale.

«Trasparenza - afferma - che ci porta a comunicare alla città la squadra di governo: prof. Franco Nigro, docente universitario, vicesindaco con delega allo sviluppo (attività produttive - marketing territoriale-turismo-gastronomia), avv. Cosimo Leporale, assessore al Territorio (urbanistica-periferie e recupero centro storico), avv. Cesare Epifani, assessore alle Infrastrutture (Lavori pubblici, Polizia Urbana, contratti e contenzioso), dott. Cosimo Barletta, ricercatore genetista, assessore alla Qualità della vita (Ambiente, Igiene, Sanità, Servizi sociali), dott. Italo Marconi, direttore di banca, assessore all'Economia (Bilancio, tributi, patrimonio), prof. Silvano Latte, assessore alla Formazione (Pubblica Istruzione, personale), tengo per me la delega alla Cultura (Fondazione Pietro Gatti, teatro, Istituto musicale, museo, pinacoteca)».

Quindi, il programma. «Il mio "Piano Strategico" più la "Città delle Opportunità" di An - dice - sono il segno della ritrovata armonia della CdL. Gli altri parlano ancora del '94: noi puntiamo su innovazione, qualità della vita e soprattutto sui giovani. Metto a disposizione della città la mia esperienza, la forza delle mie idee, il mio carattere, anche perché alto e grande come sono, credo di essere l'unico in grado di difendere la mia città. Non c'è un cittadino di Ceglie che non mi riconosca dal punto di vista politico ed amministrativo capacità ed esperienza. Conosco tutti i problemi di Ceglie, strada per strada, contrada per contrada. Sono un uomo libero che non ha bisogno di essere "telecomandato" per amministrare. Garantisco la governabilità, nel centrosinistra invece loro stessi ammettono che il bazar di ex dc e comunisti non garantirà un anno di governo».

«Ceglie non può permettersi un altro commissario - continua -. Ho dimostrato la mia serietà e la mia passione firmando sul mio onore il Patto con i cegliesi, impegnandomi ad essere garante dell'armonia nella maggioranza e nel Consiglio comunale, ad attuare quanto proposto all'interno del Piano Strategico e della Città delle Opportunità, ed impegnandomi su alcuni obiettivi sentiti dalla città: l'approvazione del Pug entri mesi 12 con il rispetto dei seguenti parametri: edificabilità diffusa in campagna, recupero centro storico, raccordo delle periferie con il centro urbano, ampliamento zona artigianale; rispetto del Patto di stabilità delle casse comunali senza alcun aumento di tasse per il quinquennio; apertura del Reparto di riabilitazione cardiologia presso l'Ospedale civile; nascita del Polo riabilitativo entro mesi 12 con interazione tra Ospedale e Neurolesi-Motulesi; apertura del Palazzetto dello sport entro mesi 6; rilascio di licenze commerciali per ristorazione da localizzare nel centro storico e liberalizzazione orari di apertura attività entro mesi 6; statizzazione Istituto Musicale Comunale con eliminazione oneri a carico del Comune entro 3 anni»

 

 

 

 

 

 

Vendola presidente, ma fra 15 giorni. E Fitto firma incarichi

Giovedì, 14 aprile

Alla Regione Puglia si attende l'insediamento del nuovo presidente della giunta di centrosinistra, Nichi Vendola, e dei 70 consiglieri eletti con le votazioni del 3 e del 4 aprile scorso. Il nuovo statuto indica un percorso chiaro, che i funzionari regionali hanno già ben in mente.

Tappa fondamentale resta la proclamazione del presidente della Regione da parte della Corte d'Appello: non c’è una data fissa, probabilmente bisognerà attendere ancora una quindicina di giorni. Nel momento in cui Vendola sarà proclamato eletto, decade la vecchia giunta di centrodestra guidata da Raffaele Fitto. Il nuovo presidente assumerà i poteri dell’intera giunta e nominerà entro dieci giorni dalla sua proclamazione (termine indicato dallo Statuto che comunque non è perentorio) i componenti della nuova giunta, compreso il vicepresidente. 

I componenti dell'esecutivo, compreso il presidente, saranno 15 e potranno essere anche “esterni”. I consiglieri regionali eletti assumeranno lo status di consiglieri nel momento in cui avverrà la proclamazione, che è successiva a quella del presidente. Il consigliere più anziano di età (Enzo Manco, dell'Udc, di Taranto, che ha 73 anni) convocherà la prima seduta del consiglio regionale e in questa seduta, per la prima volta dall'insediamento delle Regioni, il presidente della giunta, dopo gli adempimenti di convalida degli eletti, presterà giuramento di fedeltà alla Costituzione e allo Statuto.

La prima seduta del consiglio regionale pugliese sarà presieduta dal consigliere più anziano e dai due consiglieri più giovani (Salvatore Greco dell'Udc e Sergio Silvestris, di An): questo ufficio di presidenza provvisorio guiderà la seduta per le procedure di convalida degli eletti, per il giuramento di Vendola, e per la elezione del presidente del consiglio regionale, dei due vicepresidenti e dei due consiglieri segretari (lo Statuto stabilisce che un vicepresidente ed un segretario dell'ufficio di presidenza siano designati dai partiti di opposizione).

Nella prima seduta di consiglio utile (quindi quella dell'insediamento dell'assemblea regionale) Vendola dovrà informare l'assemblea dell'avvenuta nomina della giunta e leggerà in aula il programma di governo (che, ovviamente, non dovrà essere sottoposto a voto, ma sarà solo una informativa). Il presidente della giunta, fino alla nomina di tutti gli assessori, ne esercita tutte le funzioni. 

Nel frattempo il presidente uscente Raffaele Fitto sta procedendo nelle ultime sedute di giunta ad affidare incarichi, contestati da Vendola che ha già chiesto all'ex governatore un incontro per governare la fase di transizione.

Protesta invece il presidente della Provincia di Bari, Vincenzo Divella, che parla di "assalto alla diligenza: l'ultimo colpo di teatro del vecchio esecutivo regionale - afferma - è un atto di assoluta scorrettezza istituzionale e dimostra, ancora una volta, la gestione verticistica che i cittadini pugliesi hanno dovuto subire negli ultimi anni''. 

 

 

 

 

 

Un comitato per restaurare la statua lignea di San Rocco

Mercoledì, 13 aprile

Risplenderà di nuova luce la statua lignea raffigurante San Rocco realizzata, ad opera di un ignoto scultore, più di due secoli fa. L'iniziativa di dar vita all'opera di restauro conservativo ed estetico, che sarà eseguito dal restauratore Valentino De Sario di Oria, si deve all'interessamento del neo nato Comitato costituito da don Angelo Principalli (presidente), Donato Patianna (presidente operativo), Pasquale Elia, Michele Ciracì, Carlo Verusio, Domenico Ligorio, Renaldo Ligorio, Angelo Palma, Angelo Silibello e l'associazione Pro Loco di Ceglie Messapica. La statua, collocata nell'omonima chiesa, oltre al cattivo stato di conservazione, non ha più i colori originali. Infatti, nel corso dei secoli, è stata più volte ridipinta, con una serie di circa 5 strati, fino ad occultarne la policromia che l'ignoto artista volle conferirle. Già dai saggi tecnici effettuati sono emersi dei colori intensi e comunque notevolmente differenti da quelli attuali. Non si esclude che, proprio grazie al ripristino dello stato originale, possa emergere il nome dello scultore che, per secoli, è rimasto sconosciuto alla storia cegliese. Anche lo stato del legno della statua risulta gravemente compromesso, infatti, si evince un esteso attacco di tarli, che hanno reso in più punti la massa legnosa inconsistente e quindi fragile. È stato richiesto, dunque, un intervento tempestivo, che miri alla conservazione e che, al contempo, riqualifichi esteticamente l'opera, con il recupero della cromia originale. Il restauro conservativo, che costerà circa 6000,00 euro, sarà seguito in tutte le sue fasi dallo storico Caterina Ragusa, fino al completamento previsto per la fine di luglio. La speranza del parroco don Angelo Principalli e dell'intero Comitato è che per il 16 agosto, data che coincide con la festa dedicata al santo di Montpellier, i cegliesi possano ammirare una statua che continuerà, nei secoli, a rappresentare un pezzo di storia religiosa e cittadina. Intanto, il Comitato si sta già attivando per dar vita ad una serie di manifestazioni culturali finalizzate alla raccolta dei fondi.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Nichi Vendola giovedì in piazza (ore 21) insieme a Federico

Martedì, 12 aprile

Entra nel vivo la campagna elettorale per il ballottaggio che domenica e lunedì prossimi vedrà fronteggiarsi Pietro Federico, candidato del centrosinistra, e Nicola Ciracì, in corsa per il centrodestra.

I big della politica regionale sono attesi nei comizi che si concluderanno venerdì sera, prima della pausa di riflessione fissata per legge al sabato che precede il voto.

E' stata confermata per giovedì la presenza a Ceglie di Nichi Vendola. Il nuovo presidente della Regione terrà un comizio in piazza Plebiscito, alle ore 21, insieme al candidato del centrosinistra Pietro Federico.

Intanto nel comizio pubblico tenuto domenica scorsa il candidato sindaco di Alleanza nazionale, Franco Nigro ed il candidato sindaco della Casa della Libertà, Nicola Ciracì, hanno comunicato alla città l'avvenuto apparentamento per il turno di ballottaggio del 17 e 18 aprile ed hanno annunciato alla città «la scelta trasparente di presentare nelle prossime ore i nomi dei componenti della Giunta comunale, che collaborerà con Nicola Ciracì, qualora lo stesso dovesse diventare sindaco di Ceglie. Allo stesso tempo dopo aver preso atto con rammarico del rifiuto del candidato sindaco del centrosinistra di effettuare un confronto sulle idee e sui programmi tra i due candidati, si è chiesto a Federico, anche per fugare i dubbi circa la presenza di transfughi del centrodestra nella sua eventuale giunta, di presentare la sua squadra di governo alla città, che sicuramente ha diritto di conoscere in anticipo i nomi dei futuri amministratori dei due schieramenti».
 

 

 

 

 

Terremoto nella sanità pugliese: in carcere direttori Ausl

Martedì, 12 aprile

Per l’assegnazione di gare d’appalto alla cooperativa barese “La Fiorita” per i servizi di pulizia e guardiania in alcune Ausl e comuni pugliesi e per lo smaltimento di rifiuti speciali sedici persone - tra direttori generali di Ausl, dipendenti regionali e comunali e di aziende sanitarie - sono state arrestate in un’operazione della Guardia di Finanza. I provvedimenti cautelari eseguiti sono stati emessi dal gip del tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis su richiesta dei pm inquirenti Renato Nitti, Lorenzo Nicastro e Roberto Rossi. Vi si contestano reati che vanno dall’associazione per delinquere alla turbativa d’asta alla corruzione. Secondo l’accusa, le gare d’appalto sarebbero state assegnate alla cooperativa barese senza che questa avesse i necessari requisiti e senza controlli effettivi da parte degli organi appaltanti: gli appalti sarebbero poi stati prorogati automaticamente senza ulteriori gare.

Delle 16 ordinanze di custodia cautelare emess, 12 prevedono la reclusione in carcere, quattro ai domiciliari. Le ordinanze sono state eseguite da oltre 150 militari del Comando Nucleo regionale di polizia tributaria della guardia di Finanza che hanno anche eseguito, nelle province di Bari, Foggia, Taranto e Lecce decreti di perquisizione nei confronti di 12 società, quattro misure che prevedono il divieto di esercitare qualsiasi impresa o ufficio direttivo, otto avvisi di interrogatorio notificati a pubblici ufficiali per l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio.

Gli appalti sotto inchiesta vanno dal 1994 ad oggi e sono stati affidati - secondo quanto rende noto la guardia di finanza - dall’Inpdap di Bari, dal Comune di Gravina in Puglia (Bari), dall’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, dalle Ausl Bari 4 e Bari 5, Lecce 1 e Lecce 2 e Foggia 1. Le indagini sono state avviate nel marzo del 2002 e hanno portato all’individuazione di varie ipotesi di truffa, falso ideologico, turbativa d’asta, corruzione «commesse - è detto in una nota della guardia di finanza - con la stessa metodologia e, nella variazione dei pubblici ufficiali di volta in volta coinvolti, sempre dagli stessi soggetti e praticamente in tutta la regione, il che non può far dubitare, secondo il gip, dell’esistenza di un evidente contesto associativo».

Nel corso delle indagini sono state intercettate - secondo i dati della guardia di finanza - 150.000 conversazioni telefoniche, su 43 utenze, e compiute quattro intercettazioni ambientali. Sono stati fatti servizi di pedinamento, appostamento e osservazione e studiati atti relativi a vari appalti pubblici ottenuti dalla cooperativa La Fiorita e da società «comunque controllate dalla cosiddetta holding Maniglia».
Gli appalti pubblici sarebbero stati ottenuti anche sotto la forma «dei cosiddetti affidamenti diretti attraverso la stabilizzazione dei Lavoratori socialmente utili e tramite proroghe, rinnovi ed estensioni dei rapporti contrattuali con la pubblica amministrazione «sino al punto - secondo la guardia di finanza - di far assumere alla Fiorita una posizione di monopolio nella gestione dei rapporti di pulizia e ausiliarato nell’ambito della sanità pugliese».

Tra le persone colpite da provvedimenti restrittivi in carcere il direttore generale della Ausl Bari 4 Paolo Pellegrino, il direttore generale della Ausl Lecce 1 ed ex dg di Lecce 2, Ambrogio Francone, e l’ex direttore generale della Foggia 1 Luigi Nilo. Un altro provvedimento restrittivo in carcere è stato notificato all’ex direttore generale della Taranto 1 Giuseppe Brizio.

Sono invece indagati a piede libero il direttore generale e il direttore sanitario dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, Michele Petroli e Ferdinando Graziano, e il direttore generale della Ausl Bari 5, Santo Monteduro e il vicepresidente uscente della giunta regionale pugliese, Giovanni Copertino (Udc), indagato per corruzione. A quanto si è potuto sapere, nei confronti di Copertino, del suo segretario, Ferdinando Pelillo, e di alcune altre persone, la pubblica accusa ipotizza il reato di corruzione per aver chiesto ed ottenuto la proroga in servizio nell’ospedale di Monopoli (Bari) di due persone dipendenti della cooperativa barese La Fiorita facendo ottenere a quest’ultima la proroga di un appalto. «Sono completamente estraneo a questa vicenda» ha detto il vicepresidente Copertino «Non sono mai intervenuto - ha detto Copertino - su questo genere di cose. Non fa proprio parte della mia cultura intervenire in simili questioni». «Aspetto fiducioso - ha concluso - che la magistratura faccia chiarezza». Copertino, che è stato negli anni anche presidente della Provincia di Bari e presidente del Consiglio regionale pugliese, è stato candidato per l’Udc anche alle ultime regionali, ma non è risultato eletto.

Nell’indagine sono indagati a piede libero per turbativa d’asta e rivelazione del segreto d’ufficio anche l’amministratore delegato e un dirigente della Consip spa, Ferruccio Ferranti e Renato Di Donna. La Consip è una società che, in base alla nuova normativa in vigore, deve gestire a livello nazionale gli appalti indetti dalla pubblica amministrazione al fine di permettere risparmi economici. Secondo le indagini compiute dal nucleo regionale di polizia tributaria della guardia di finanza di Bari, vi sarebbe stato un accordo tra personaggi riconducibili alla cooperativa barese La Fiorita e i due dirigenti nazionali al fine di controllare l’assegnazione di un appalto per servizi di ausiliariato, anche mediante la rivelazione di notizie che dovevano rimanere segrete.

Per i due manager la pubblica accusa ha chiesto al gip l’emissione di un provvedimento interdittivo dall’attività di impresa per il quale prossimamente il giudice fisserà l’interrogatorio degli indagati, obbligatorio per legge: dopo l’interrogatorio deciderà se emettere o respingere la misura cautelare chiesta dai pm. A quanto si è saputo, nell’indagine sono indagati anche il direttore amministrativo della Ausl Foggia uno, Armando Liberatore, e l’ex assessore alla formazione professionale della Regione Puglia Andrea Silvestri (per turbativa d’asta), già coinvolto, quest’ultimo, in altre inchieste.
 

 

 

 

 

Elezioni: al ballottaggio solo An appoggerà Ciracì

Domenica, 10 aprile

«La lista "Magno per Ceglie" precisa, con riferimento al ballottaggio tra i candidati Pietro Federico e Nicola Ciracì che, coerentemente con la propria posizione, assunta in campagna elettorale, rimane equidistante dai due schieramenti lasciando liberi i propri elettori di scegliere la posizione da assumere, considerando anche la possibilità di deporre scheda bianca ove non ritenga di dare la propria fiducia ai due candidati».

Dunque, dalla «Lista Magno» - che al primo turno ha incassato un ottimo risultato imponendosi come il primo partito della città con il 18,78% - arriva un secco «no, grazie» alla richiesta di apparentamento da parte del candidato di Fi-Udc-Ceglie prima di tutto, Nicola Ciracì (attestatosi al 27,56% contro il 45,65 del candidato del centrosinistra, Pietro Federico). Richiesta di apparentamento che viene invece raccolta da An, al suo minimo storico in questa tornata elettorale (6,06%). «Dopo un'attenta analisi del risultato complessivo delle elezioni amministrative, - si legge in una nota - Fi, Udc, Ceglie prima di tutto e An, hanno ritenuto di affrontare congiuntamente il turno di ballottaggio nell'intento di offrire alla città una coalizione unita che veda nella congiunzione dei due programmi amministrativi «Il piano strategico della città» del candidato Ciracì - «La città delle opportunità», del candidato Nigro un progetto politico innovativo e di rottura rispetto al passato che sia in grado di garantire 5 anni di governabilità. Pertanto le suddette forze politiche hanno deciso di effettuare apparentamento politico anche per evitare che la città di Ceglie sia condannata all'oscurantismo del pensiero unico della sinistra. Auspicio della Cdl è che tale messaggio di libertà venga fatto proprio da tutti quegli elettori che al primo turno scegliendo liste civiche hanno comunque dato un voto alternativo alla sinistra, voto che unito a quelli della Cdl rappresenta la maggioranza assoluta dei cegliesi».

Determinanti, dunque, saranno i voti della lista Magno, nata in contrapposizione al candidato di Forza Italia. Intanto, Ciracì, ha «sfidato» Federico ad un confronto in Tv. «L'ho già detto - afferma Federico -, non sono interessato. Se confronto dovrà esserci, sarà in Consiglio comunale, come è giusto che sia, nel rispetto dei ruoli. In questi giorni mi interessa di più confrontarmi con la città e con i suoi problemi».

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Il nuovo Comune è insicuro? Chiesto sopralluogo tecnico

Domenica, 10 aprile

Al fine di verificare l'attuazione di tutte le norme richieste sulla sicurezza degli ambienti di lavoro, gli impiegati comunali dell'Ufficio Demografico, hanno formalmente richiesto al Dipartimento di Prevenzione (Spesal) di Brindisi un urgente sopralluogo. Gli impiegati hanno posto l'accento principalmente sulla eventuale pericolosità di una imponente Centralina elettrica collocata all'interno dell'Ufficio. In particolare, si sono sollevati dei seri dubbi sugli eventuali rischi di radiazione provenienti dalla cabina che se accertati potrebbero provocare non pochi problemi di salute.

E proprio a tutela della incolumità e sicurezza sul lavoro, i dipendenti dell'ufficio anagrafe non si sentiranno tranquilli finché non avranno la documentata certezza della più completa esclusione di emissione di energia per irraggiamento. C'è inoltre da evidenziare che la stessa cabina, oltre a rappresentare uno ostacolo evidente al passaggio, emana un rumore acustico fastidioso che viene maggiormente accentuato dalla sua collocazione ad appena un metro da una postazione di lavoro. A tutto ciò vanno aggiunti altri dati non meno gravi come il posizionamento errato dei computer che riflettendo la luce creano non pochi disturbi visivi. Non meno problematica è l'acustica agli sportelli. «Sovente - dice un impiegata - nei casi più delicati siamo costretti ad uscire fuori dagli uffici per conferire con la gente onde evitare che l'alto tono della voce costituisca un elemento che possa ledere il diritto alla privacy dell'utente».

Non ultimo anche i bagni non tengono conto delle più banali norme igienico-sanitarie considerato che non solo non ci sono due ambienti separati tra uomini e donne ma, addirittura i vespasiani sono collocati nel corridoio d'ingresso del comune bagno. A tutto ciò si aggiunge una porta d'ingresso che non ha tenuto conto delle eventuale esigenze dei disabili. Ora per gli sviluppi della vicenda gli impiegati sono in attesa del verbale del Dipartimento di Prevenzione di Brindisi. Tuttavia, considerata la neo inaugurazione della Casa comunale si sollevano non pochi dubbi su un progetto che non ha comunque tenuto conto delle più basilari norme a garanzia di un ambiente di lavoro non solo sicuro ma anche confortevole.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Al lavoro per il ballottaggio. Magno: "Nessun accordo"

Venerdì, 8 aprile

Sarà il turno di ballottaggio che si svolgerà il 17 e 18 aprile a sancire ci sarà il prossimo sindaco di Ceglie Messapica. A contendersi la poltrona di primo cittadino, come da previsione, saranno due dei quattro candidati scesi in campo: il professor Pietro Federico per il centrosinistra e l'ex assessore provinciale Nicola Ciracì per il Centrodestra. 50 anni, insegnante di lettere, sostenuto dalle liste di Rifondazione comunista, Ds, Margherita e Dc, il professor Federico ha raccolto il 45.65 per cento dei consensi.

Un risultato significativo ma ben distante da quel 50 per cento che gli avrebbe consentito di chiudere la partita al primo turno. 35 anni, ex coordinatore provinciale di Forza Italia, già assessore ai Lavori pubblici nella passata Amministrazione provinciale, Ciracì, sostenuto dalle liste di Forza Italia, Unione dei democratici di centro e "Ceglie prima di tutto", ha conseguito il 27.86 per cento dei suffragi, staccando di gran lunga gli altri due candidati in corsa per la carica di sindaco ed entrambi, chi più chi meno, espressione di passate maggioranze di centrodestra: Pietro Magno, 64 anni, già sindaco di Ceglie dal giugno del 1999 al marzo del 2001, tornato "alla carica" con la lista civica "Magno per Ceglie", ha ottenuto il 21.90 per cento dei voti. Franco Nigro, 42 anni, dottore in Agraria e professore associato presso l'Università di Bari, alla sua prima esperienza politico amministrativa, sostenuto da Alleanza nazionale, si è fermato al 4.89 per cento.

 "Sono soddisfatto e fiducioso", spiega Federico. "La coalizione di centrosinistra è a un passo dalla vittoria e può contare su un vantaggio superiore rispetto a quello che caratterizzò l'ultimo ballottaggio. Mi candido ad essere il sindaco di tutti ed in tal senso intendo adoperarmi, cercando sempre ed in primo luogo il dialogo con la città".

Festeggiamenti, ieri, anche nel comitato di Ciracì: "Raggiunto l'obiettivo del ballottaggio, guardiamo avanti"; spiega. "Avevo dichiarato già in partenza", sottolinea Ciracì, "che in caso di sconfitta mi sarei speso, per la causa del candidato che fosse giunto a confrontarsi con lo sfidante di centrosinistra. Nei prossimi giorni contatterò personalmente sia Magno che Nigro. Mi auguro che da parte di entrambi possa giungere la massima collaborazione".

Fra due settimane, quindi, il ballottaggio. Di apparentamenti, per ora, nessuno ha voglia di parlare. Di certo però il ritorno alle urne, quello resosi necessario per l'elezione del sindaco, sarà preceduto da frenetiche trattative all'interno dei partiti, soprattutto in seno alla Casa delle Libertà, dove la divisione che ha caratterizzato gli ultimi anni di attività amministrativa non rende comunque agevole il compito del candidato sindaco, anche alla luce delle prime dichiarazioni di fuoco rese a caldo da uno dei due sconfitti, ossia il professor Magno, tutt'altro che contento del risultato confezionato con la sua lista civica: "I cegliesi", tuona Magno, "avranno il sindaco che si meritano. Il ballottaggio, a questo punto, non è un problema mio ma un affare che si devono sbrigare i cegliesi. Per quanto mi riguarda, non firmo e non faccio apparentamenti con nessuno. Né tanto meno sono interessato a svolgere un ruolo di opposizione in questa città. Per questa ragione rinuncerò ad entrare in Consiglio comunale". Più diplomatico, invece, Nigro: "Ogni decisione in merito alla posizione da assumere in prospettiva del secondo turno, sarà presa e resa nota dal partito", si limita a commentare.  

 

 

 

 

 

 

 

Appello di Rifondazione a sostegno di Pietro Federico

Giovedì, 7 aprile

"Ieri sera, mercoledì, nella sede del Partito della Rifondazione Comunista si è svolto un affollato attivo pubblico di valutazione dei risultati elettorali". E' quanto si legge in una nota di Rifondazione comunista di Ceglie, che prosegue: "La città di Ceglie Messapica è uno dei dodici Comuni della provincia di Brindisi in cui l’on. Vendola ha battuto l’ex governatore Fitto, contribuendo così alla svolta epocale nel governo della Regione Puglia. La dimensione del voto a Rifondazione Comunista è consistente in tutta la provincia, ma a Ceglie Messapica raggiunge proporzioni davvero notevoli superando il 30%.

Il prof. Pietro Mita, già deputato e sindaco, è stato eletto Consigliere Regionale grazie ai voti raccolti nella sua città natale e in tutti i Comuni della Provincia.

Domenica 17 aprile si svolgerà il ballottaggio. Il Partito della Rifondazione Comunista - si afferma nel documento - è impegnato con tutte le sue energie a mobilitare le forze migliori della società locale per eleggere il prof. Pietro Federico sindaco di Ceglie Messapica, un’occasione da non perdere per il rilancio e la crescita della città. La Provincia di Brindisi e la Regione Puglia hanno già scelto il centrosinistra, Ceglie Messapica lo farà domenica 17 aprile. La nuova Amministrazione Comunale - conclude il comunicato di Rifondazione -  potrà così contare sul sostegno della Provincia e della Regione".

 

 

 

 

 

 

Sindaco: Federico al 45,6, sarà ballottaggio con Ciracì

Martedì, 5 aprile

I cegliesi dovranno tornare alle urne domenica 17 aprile per decidere chi sarà il sindaco per i prossimi cinque anni. Pietro Federico, candidato del centrosinistra, pur ottenendo una netta affermazione dovrà confrontarsi con il secondo eletto, Nicola Ciraci per la Cdl.

Al termine dello scrutinio delle schede il candidato del centrosinistra ha ottenuto il 45,6%, staccando Ciraci al 27,6%. Dietro Pietro Magno e quindi il candidato di An, Franco Nigro.

Tra i voti di lista in testa è risultata la lista civica con il 18,8%, seguita da Forza Italia con il 17.6%, Rifondazione comunista, i Ds e la Margherita.

 

Dati Ceglie Messapica: 21 sezioni su 21

 

Candidati

Voti %

Partiti

Voti %

Voti

PIETRO FEDERICO

45.6

RIF.COM.
DS
MARGHERITA
DEM.CRIST.

16.3
12.2
11.9
2.7

2.072
1.552
1.508

NICOLA CIRACI'

27.6

FORZA ITALIA
UDC
CENTRODESTRA

17.6
9.6
4.8

2.228
1.217  

614

PIETRO MAGNO

21.9

LISTA CIVICA

18.8

2.381

FRANCO NIGRO

4.9

AN

6.1

768

 

 

 

 

 

 

 

Nichi Vendola vince anche a Ceglie, oggi il sindaco

Martedì, 5 aprile

Nichi Vendola al 52 per cento; Raffaele Fitto al 47 per cento; l’1 per cento diviso tra lo 0.75 di Felice Galassi di Alternativa sociale e lo 0.25 della democristiana Scalabrini: inequivocabile vittoria del candidato dell’Unione nella provincia di Brindisi. Una vittoria che appartiene a tutti ma che ha posto le basi in alcuni comuni importanti come Mesagne, San Pietro Vernotico, Ostuni, Fasano, Francavilla, Ceglie Messapica, Latiano e a seguire in altri piccolo comuni, dove i partiti più rappresentativi del centrosinistra hanno messo in campo candidati che hanno fatto la differenza.

I Ds hanno confermato ancora una volta di essere il partito guida della coalizione in questa provincia attestandosi attorno al 20 per cento. Un successo al quale hanno contribuito i candidati ma che sarebbe stato impensabile senza la macchina organizzativa del partito che ancora una volta ha lavorato a pieno ritmo grazie al coordinamento di tanti dirigenti.

Qualche difficoltà ha mostrato la Margherita, che però si è ritrovata a cedere voti alla lista della Primavera Pugliese, organizzata dal presidente della Provincia Michele Errico e rappresentativa soprattutto a Brindisi Città e a Cisternino.

Una sorpresa e una conferma sono venute da Rifondazione comunista che già alle elezioni provinciali dello scorso anno aveva mostrato cosa fosse capace di mettere in campo e che ha ripetuto l’exploit, migliorandolo in termini percentuali consolidando la sua presenza a Ceglie Messapica (dove Pietro Mita ha affernato ancora una volta la sua leadership, a Brindisi città, a Mesagne, a Fasano, a Latiano, a San Pancrazio e anche a Carovigno, dove addirittura è diventato il primo partito della coalizione. Il partito ormai veleggia poco al di sotto del 10 per cento, anche grazie all’effetto traino di Nichi.

Un risultato da non sottovalutare è venuto anche dallo Sdi, che ha risultati percentuali da vecchio Psi a Ostuni, Cisternino, Fasano ed Erchie ma anche buchi clamorosi in realtà importanti come Brindisi, Mesagne, Francavilla. In ogni caso il 6 per cento non è risultato da sottovalutare. Al quale va aggiunto più dell’1 per cento dei Socialisti autonomisti.

Sul fronte opposto Forza Italia è riuscita a tenere bene a Brindisi (26 per cento) per la presenza di un sindaco come Domenico Mennitti in carica e di tre candidati come Marcello Rollo, Marco Pezzuto e Nicola Frugis i quali hanno messo in campo risorse non indifferenti. Ma in molti comuni della provincia è stata una disfatta, che solo in parte è riuscita ad edulcorare la lista ”La Puglia prima di tutto” ispirata dal governatore uscente Raffaele Fitto.

An ha avuto un grande successo nei Comuni di Francavilla, Torre, San Vito e Fasano, ma non è riuscita a sfondare su Brindisi dove pure aveva 2 candidati e ha ottenuto il 14 per cento. Percentuali bassissime in Ostuni che una volta era una raccaforte nazionale del partito. L’Udc, nonostante le tante emorragie ha superato il 9 per cento con successi a Carovigno e Ceglie prima di tutto.

Da stamani alle 8 lo scrutinio per l'elezione del sindaco e del consiglio comunale. 

 

 

 

 

 

 

 

Alle 22 ha votato il 54% nel Brindisino (57,3% a Ceglie)

Lunedì,  4 aprile

Alle 22 di ieri ha votato in provincia di Brindisi poco più di un elettore su due: il 54%. Alle 22, quando i seggi hanno chiuso momentaneamente le loro operazioni, il pallottoliere si è fermato su 187.818 votanti. Maglia nera sempre ad Erchie, con il 46,6%, seguita da Brindisi città, dove alle urne si sono recati in 35.158 aventi diritto, pari al 47%. Sotto la media provinciale, ancora si sono attestati il Comune di San Donaci (49,2%), nonchè Oria ed Ostuni, cittadine nelle quali non si è andati oltre il 52,2%.

Tutti gli altri comuni hanno fatto registrare un'affluenza maggiore della media provinciale. A Carovigno, infatti, ha votato il 55,1%; a Ceglie Messapica il 57,3%; a Cellino San Marco il 54,3%; a Cisternino il 56,2%, mentre a Fasano non si andava oltre il 54,2% ed a Frabncavilla Fontana si raggiungeva il 56,8%. Il 56% dei votanti si è recato alle urne a Latiano, mentre a Mesagne è stata raggiunta quota 63,4%, unico paese in provincia a raggiungere questa cifra, tra quelli non impegnati anche nel turno amministrativo. Proseguendo nell'elenco, infatti, a San Michele Salentino ha votato il 55,8%; a San Pietro Vernotico il 60,3%, a San Vito dei Normanni il 61,2% con Torchiarolo che non è andato oltre il 56,3% e Villa Castelli il 54,4%. Primi della classe, in questa classifica dell'affluenza alle urne, i cittadini di Torre Santa Susanna: hanno votato 3.002 uomini e 2.935 donne, cioè 5.937 dei 9.222 aventi diritti: il 64,4%.

Le Comunali Leggermente differenti le percentuali registrate per le elezioni comunali: ciò è dovuto al fatto che per le amministrative votano anche i «cittadini europei», qualche unità in più nelle nostre comunità civiche. Ed allora, a Ceglie Messapica ieri ha votato il 57,29%; a Cellino il 64,33%; a San Pietro Vernotico il 30,23%; a San Vito il 61,19% ed infine a Torre Santa Susanna il 64,37%. Ed ora? C'è tempo, per votare, fino ad oggi alle 15, i partiti sono già impegnati a contattare - e ad invitare - quanti non sono ancora andati nei seggi.

(Angelo Sconosciuto, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Ultimati i lavori di restauro nella chiesa di Sant'Anna

Sabato, 2 aprile

Ultimati i lavori di restauro conservativo che hanno interessato la volta della chiesa di Sant'Anna. L' intervento è stato portato a termine dalle restauratrici Grazia Salutari e Marisa Camasta, appartenenti all'Albo della Soprintendenza delle Belle Arti di Bari. L'opera si è resa necessaria in quanto il dipinto risultava danneggiato da precedenti cedimenti dell'impianto architettonico e dalle infiltrazioni di acqua piovana che oltre ai problemi di adesione dell'intonaco aveva dato vita alla formazione di piccole sacche.

L'affresco, databile tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX, è composto da bande rettangolari con raffigurazioni di racemi floreali e vegetali. Tecnicamente il restauro ha migliorato la leggibilità cromatica e decorativa del dipinto murale. La pellicola pittorica è stata consolidata con un fissativo totalmente trasparente mentre dove mancava del tutto il dipinto sono stati utilizzati colori diluiti per distinguere l'intervento estetico rispetto all'originale. Infatti, molte zone della volta si presentavano gravemente compromesse a causa della mancanza di adesione al supporto che aveva reso il colore polverulento con la conseguente perdita di tinta in molte zone della volta.

Dalla relazione tecnica si evince che anche le parti originali compromesse sono state interessate da restauro con l'obiettivo di rendere sempre distinguibile l'intervento da vicino ma impercettibile da lontano. Un recupero, dunque, sia degli ambienti che dei dipinti nel rispetto della loro tipicità. «Il restauro - sottolinea il parroco don Angelo Principalli - all'apparenza poco vistoso ma ha assicurato ulteriormente la stabilità ed il prosieguo delle altre opere in cantiere, come l'impianto elettrico e la pavimentazione». Ora la speranza del Comitato pro Sant'Anna, che da diversi anni si prodiga per raccogliere fondi, è quella di poter al più presto aprire la chiesa al culto dei fedeli. Non a caso, con l'intento di dar vita, nel mese di luglio, ai festeggiamenti in onore di Sant'Anna proprio presso la chiesa a lei dedicata, il Comitato ha già in programma iniziative finalizzate alla raccolta delle risorse finanziarie. La tutela della chiesa assume per tutto il popolo cegliese un particolare significato atto a preservare una parte della memoria storica e religiosa che lo lega ad una santa divenuta nel corso degli anni simbolo del prodigio della maternità.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Elezioni: dopo le crisi, la città riprova a partire

Venerdì, 1° aprile

Quattro candidati in corsa per la carica di sindaco. Quattro proposte di governo, ognuna con un proprio disegno di città. E' stata una sfida, anche se distanza, a tutto campo, quella che ha caratterizzato la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale di Ceglie Messapica. 

"Mi sarebbe piaciuto incontrare i miei avversari, più volte invitati ad un confronto democratico sulle proposte di programma. Chi per un motivo, chi per l'altro, si sono tutti tirati indietro", taglia corto l'ex coordinatore provinciale di Forza Italia Nicola Ciracì, 35 anni, già assessore ai Lavori pubblici nella passata Amministrazione provinciale, candidato alla carica di sindaco per l'Unione dei democratici di centro, Forza Italia e la lista civica "Ceglie prima di tutto". 

"Governabilità, partecipazione ed innovazione": "Queste", spiega Ciracì, "le parole chiave del nostro progetto. Ho dimostrato nei fatti di preferire la politica del fare a quella del criticare. Ceglie Messapica ha bisogno di pensare strategicamente al futuro, attraverso la capacità di scegliere e di prendere decisioni senza condizionamenti. Alcuni dicono che non hanno avuto il tempo, noi abbiamo dato dimostrazione che anche in poco tempo è stato possibile istituire l'Alberghiero, statatalizzare il conservatorio, mettere a norma gli istituti scolastici". 

"L'efficienza amministrativa", prosegue Ciracì, va recuperata come strategia di sviluppo del territorio, dell'impresa e del cittadino. La macchina amministrativa sarà dunque il motore del cambiamento. "Vogliamo valorizzare", aggiunge Ciracì, "l'orgoglio di appartenere alla nostra terra. Vogliamo superare il pessimismo e sviluppare una rinnovata voglia dei cittadini di contare ed influire in prima persona sul governo della città. Piano regolatore, Piano strategico e Bilancio sociale i primi passi concreti in questa direzione".

"La ristrutturazione del debito comunale attraverso la finanza agevolata", conclude Ciracì, "sarà il primo obiettivo nell'affrontare la questione delle risorse per la città, poiché essa rappresenta l'ostacolo fondamentale alla promozione di politiche di investimento, di sviluppo, di miglioramento dei servizi sociali. Noi lavoreremo affinché il bilancio torni a rispettare il patto di stabilità con la diminuzione dell'ICI a 5% entro i cinque anni di mandato". 

Diverse anche le priorità fissate all'interno del Programma elettorale del Centrosinistra, messo a punto dal candidato sindaco Pietro Federico, 50 anni, sostenuto da Rifondazione comunista, Democratici di sinistra, Margherita e Dc. 
"Una proposta programmatica, la nostra", spiega Federico, "che diventerà sempre più dettagliata, secondo il principio del Programma Partecipato. Punto di forza resta l'approvazione del Pug, nel primo anno di mandato, come trampolino di lancio per uno sviluppo urbanistico, economico, turistico, culturale e sociale sostenibile. In gioco il rilancio complessivo della Città, che porteremo a termine nell'arco dell'intero mandato, a tutti i livelli: nei luoghi della cultura e della socialità ( scuola, teatro, museo archeologico, museo di arte contemporanea, biblioteca comunale, centro ricreativo per gli anziani, centro giovanile polivalente), nei luoghi della storia e dell'identità ( castello, ex convento domenicano, centro storico ed ottocentesco, patrimonio artistico - culturale urbano e rurale ), nei luoghi del turismo di qualità (campagna cegliese e prodotti tipici, agro - alimentare e gastronomia rinomata, servizi della ristorazione e dell'accoglienza, beni storici, archeologici, paesaggistici, naturalistici ), nei servizi e delle politiche sociali (con particolare riguardo per le fasce più deboli della popolazione), nei lavori pubblici (con l'ampliamento dei servizi comunali ed interventi di recupero, restauro e completamento che riguarderanno il cimitero, il patrimonio storico, culturale e religioso, impianti sportivi), nella promozione delle attività produttive, nella formazione del personale comunale, nel coordinamento e potenziamento dei servizi di sicurezza urbana e rurale, nel miglioramento servizi di pulizia ed igiene della Città, nella collaborazione con la società civile ( scuole, parrocchie, sindacati, associazioni, ecc. )".

Alleanza nazionale, che ha deciso di scendere in campo da sola, sostiene la candidatura a primo cittadino di un professionista esterno ai partiti: Franco Nigro, 42 anni, dottore in Agraria e professore associato presso l'Università di Bari, alla sua prima esperienza politico amministrativa. 

"La mia candidatura", spiega, "è espressione di un partito, Alleanza nazionale, e di una squadra che, rompendo gli schemi a livello locale, ha avuto il coraggio e la determinazione di farsi rispettare". Quanto al programma, lo stesso Nigro sottolinea: "E' essenziale sviluppare iniziative tese a rilanciare lo sviluppo economico della città, puntando sulla valorizzazione di tre punti cardine: Agricoltura, ambiente e territorio". 

Quarto candidato in corsa per la poltrona di sindaco è Pietro Magno, 64 anni, già primo cittadino di Ceglie dal giugno del 1999 al marzo del 2001 e tornato in campo, fuori dai partiti ma con il sostegno di un movimento civico: "Lista Magno per Ceglie".

"Ho accettato la sfida", spiega Magno, "in segno di rispetto ed affetto nei confronti di quanti mi hanno chiesto nel corso di un affollato incontro pubblico di riprendere, insieme a loro, il progetto di governo della città che personaggi e partiti dell'allora coalizione di centro destra avevano compromesso. Oggi, invece, mi ripresento con una forza civica, trasversale rispetto agli schieramenti di centrodestra e centrosinistra, che ha le idee chiare sia sulla squadra di governo sia sul programma amministrativo: adozione, entro i primi mesi del 2006, del Piano regolatore, sulla base di quello già predisposto a suo tempo dalla Giunta del sottoscritto; riprese di progetti ed opere pubbliche già avviate dalla mia Giunta, a partire dalla Cittadella dello sport, per proseguire con il restauro di ulteriori porzioni del Castello ".
Già pronta, in caso di vittoria, la sua squadra. Ne farebbero parte: due ex assessori della Giunta Magno (l'avvocato Antonio Putignano e Mario Allegretti), l'ex presidente del Consiglio comunale Ciro Argese, l'ex vice sindaco Carlo Gasparro, l'ex consigliere comunale e provinciale Vincenzo Gasparro, e due docenti (Dora Elia e Gianfranco Elia).

(Nicola Quaranta, Quotidiano)

 

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