Ceglie in diretta |
Ottobre 2006 |
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2006
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Morto Angelo Ricci, uno dei protagonisti della
gastronomia cegliese
Martedì, 31 ottobre Angelo Ricci, l’apprezzato patron del ristorante ”al Fornello” di Ceglie Messapica è morto oggi pomeriggio dopo una malattia che lo ha stroncato in pochi mesi. E’ stato tra i protagonisti della gastronomia cegliese, punto di riferimento non solo regionale, al punto che il suo locale compare sulle guide gastronomiche più autorevoli, dalla Michelin al Gambero rosso e via dicendo.
Angelo Ricci aveva avviato l’attività nella primavera del 1967. Di quegli anni la scoperta delle grotte carsiche sul colle di Montevicoli, le “Grotte di Montevicoli” appunto, ad un chilometro da Ceglie Messapica, che già attirava curiosità e turisti: «In quel periodo non c’erano molte possibilità di lavoro: o si emigrava in Germania o si inventava un’occupazione, e fu così che decidemmo di accendere i fornelli» disse in un’occasione dei tanti riconoscimenti raccolti in quasi quarant’anni di quel “lavoro inventato”. I Ricci possedevano un appezzamento di terreno proprio su quella collina destinata a diventare la sala da pranzo della Puglia: con il fratello Stefano, con mamma Rosa e la moglie Dora, figlia di un cuoco di Brindisi, Angelo Ricci accese effettivamente la fiamma di un fornello ricavato all’esterno del locale. Il successo fu immediato. Le loro pietanze ispirate dalla tradizione locale furono apprezzate per la bontà delle pietanze e per il servizio puntuale e discreto, tanto da meritarsi le stelle della Guida Michelin. Dora e Angelo Ricci, insieme a mamma Rosa, avevano puntanto sulla qualità dei prodotti e sulle radici fondamentali della cucina cigliese: sono loro, ad esempio, che hanno recuperato in cucina il “grano pestato” e nobilitato il purè di fave con cicorie, fino ad allora piatti poveri ed evitati da chi voleva vantare il buon palato. Tra le materie prime che hanno contribuito al successo del locale “Il Fornello” l’autentica autentica farina di grano duro, gustosa come nessuna e utilizzata in varie preparazioni, mentre l’unico e dietetico condimento presente è l’olio extravergine. Le ricette di molti piatti evocano proprio quella cucina “povera” e saporita che rischiava di scomparire sotto la tendenza dei menù “internazionali” che tra il ’60 e il ’70 abbondavano in Italia. (Ricordate Sordi con i suoi maccheroni e mostarda?). Col passare degli anni sono entrate in cucina anche le figlie di Angelo e Dora, Antonella e Rossella contribuendo a quell’innovazione in cui si era già incamminato il padre. Antonella Ricci, laureata in Scienze bancarie, fa parte dell'Associazione dei Giovani Ristoratori d'Europa. La sorella Rossella, diplomata al Conservatorio, è tra le più apprezzate sommelier a livello europeo. «Abbiamo recuperato i piatti della tradizione, l’agnello, il grano, le verdure, abbiamo restituito al palato il baccalà con i legumi così come li consumavano i nostri avi nei giorni di festa, ma il segreto, e la nostra cura, sta nel prepararli secondo le esigenze di oggi» spiegava Ricci ai suoi ospiti a tavola. «Pochi ormai sono in grado di metabolizzare un brodo tirato per ore in una pignatta, il nostro stomaco non ce lo consentirebbe. Abbiamo, però, salvato i sapori e gli ingredienti, e di questo sono contento» argomentava con una certa complicità. Uno stile affidato e persino migliorato dai Ricci del “Fornello”.
Celebrato anche a Ceglie il centenario della Cgil: "Il
sindacato sta bene"
Mercoledì, 25 ottobre Cento anni di lotte per la difesa dei diritti dei lavoratori. Il centenario della Cgil (il sindacato più importante d'Italia, con i suoi 5 milioni e mezzo di iscritti) ha offerto all'assessore alle Politiche culturali per Ceglie Messapica, Rino Conte, lo spunto per parlare del mondo del lavoro e delle lotte combattute al suo interno ne «I Giovedì Letterari», inseriti nell'iniziativa «Piovono libri», che coinvolge 250 comuni a livello nazionale. Il sindacato sta benissimo, continua ancora oggi ad essere un punto di riferimento per milioni di lavoratori e a svolgere un ruolo guida all'interno del paese: questo il filo rosso che ha legato gli interventi dei convenuti, Sonia Pizzirani, segretaria Spi e Cgil di Ceglie, Vitantonio Leuzzi, direttore dell'Istituto per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, e Leo Caroli, segretario generale Cgil-Brindisi. «Il segreto di questo consenso - secondo Sonia Pizzirani - sta nell'aver avuto l'ambizione di svolgere un ruolo di rappresentanza più generale, dalla tutela del lavoro al diritto alla pace». Mentre per il prof. Leuzzi è stato determinante il coraggio delle persone, «alcune delle quali - ha detto - hanno un posto di rilievo nella storia del sindacato, come il cegliese Virgilio Elia, studente morto nel 1920 che si è schierato dalla parte dei poveri e contro i feudatari, e Giuseppe Di Vittorio, il più grande meridionalista a livello mondiale, il primo sindacalista a far parte della Costituente». Per il segretario Caroli, la forza della Cgil si basa su quattro pilastri: la confederalità, l'unità dei lavoratori, l'autonomia finanziaria, politica, dai grandi poteri economici e industriali e la capacità propositiva, che significa non fermarsi alla lotta ma proporre un'alternativa. La serata si è conclusa con la visione di un filmato prodotto dalla Cgil-Brindisi che, sulle note di «La storia siamo noi», di Francesco De Gregori, ha percorso sì le tappe della Cgil, ma di riflesso anche del nostro paese, passando dall'autunno caldo del '69 alla grande manifestazione del marzo 2002 contro il governo Berlusconi, che portò in piazza oltre 2 milioni di lavoratori. Il centenario della Cgil è stato poi festeggiato in grande stile sabato 21 ottobre presso la sala conferenze dell'Istituto Musicale.
(Pierpaolo Faggiano, La
Gazzetta del Mezzogiorno)
Parte il nuovo servizo di trasporto urbano:
soddisfatto l'assessore
Venerdì, 20 ottobre Parte a Ceglie il nuovo servizio di trasporto urbano. L'assessore agi Affari generali Rocco Argentiero ricorda che "il servizio per il trasporto urbano venne affidato nel lontano 1995 con regolare gara di appalto per un periodo sperimentale di 3 anni , alla scadenza del triennio e sino al 30 Settembre scorso il servizio è stato prorogato per ben 8 anni al di fuori da ogni logica di buona amministrazione e di libero mercato. Un servizio svolto senza alcun rispetto delle normative regionali e nazionale in materia di trasporti e di circolazione stradale. Le passate amministrazioni comunali mai hanno affrontato il problema della sovvenzione regionale per sostenere il costo del servizio del trasporto urbano. La regione non poteva sostenere un servizio sconosciuto e per lei inesistente come quello che veniva svolto nella nostra città fino all’altro ieri. I comuni a noi vicini, più attenti, che avevano pensato di dotarsi di un servizio di trasporto urbano rispettando le leggi regionali - prosegue Argentiero - hanno potuto e continuano ad accedere ai fondi elargiti dalla Regione Puglia ,è bene ricordare che gia nel 2003, Francavilla Fontana usufruiva di circa 294 milioni di lire ,Oria di circa 239 milioni di lire ,Ostuni di 894 milioni di lire, Ceglie M.ca neanche una lira. I cegliesi grazie ai vecchi amministratori non hanno oggi alcun diritto a ricevere i contributi regionali. L’attuale amministrazione comunale avendo ereditato tale servizio senza alcun fondo regionale aveva di fronte due scelte abbastanza impegnative. La prima, chiudere il servizio di trasporto urbano in quanto non più economicamente sostenibile ; affidare con regolare gara il servizio ad una azienda del settore (non ad una semplice azienda di autoservizi) per il Comune sarebbe significato spendere circa 120.000 Euro ogni anno e per almeno 9 anni il nostro bilancio comunale non ci permette di spendere una cifra simile.. La seconda , mantenere a tutti i costi il servizio scommettendo su una soluzione coraggiosa e sperimentale e cioè quella di gestire in proprio il trasporto urbano acquistando un minibus urbano L’acquisto di un un minibus urbano alimentato a GPL, nel pieno rispetto dell’ambiente, dotato di aria condizionata e di tutti i comfort - aggiunge l'assessore - ma soprattutto dotato di una pedana per il trasporto dei disabili i quali hanno diritto di usare il mezzo pubblico quando e come chi disabile non è, ha comportato una spesa di circa 95.000 Euro; che consentirà al Comune di poter trasportare i cittadini ,soprattutto gli studenti a scuola e gli anziani al cimitero in modo più sicuro ,decoroso e comodo. E’ allo studio un nuovo percorso cittadino che possa rispondere maggiormente alle esigenze ed ai bisogni degli utenti e della gente . Doteremo l’intero percorso di fermate di idonee sponsorizzate da aziende locali che contribuiranno a rendere il servizio davvero “urbano”. Sicuramente interessante risulterà il costo del servizio,infatti con l’utilizzo della gestione diretta una proiezione realistica prevede un costo di Gestione di circa 60.000 Euro a cui vanno sottratti i vari introiti (la vendita dei biglietti ,le sponsorizzazioni) per circa 25.000 Euro per un costo finale a carico del Comune di circa 35.000 euro annui. Se fino a ieri il costo del “ vecchio “ servizio era di circa 50.000 euro annui. Se in caso di nuova gara con gestione affidata a ditta esterna il costo sarebbe stato di 120.000 euro annui. Oggi attraverso la gestione diretta da parte del Comune come l’attuale ,il costo sarà di 35.000 euro annui. In pratica la gestione diretta del servizio del trasporto urbano da parte del comune, dovrebbe far risparmiare alle casse comunali e quindi ai cittadini cegliesi circa 810.000 Euro in nove anni. Il raggiungimento di questo risultato è stato possibile grazie all’impegno ed alle capacità professionali presenti nella struttura comunale. Un ringraziamento sincero - conclude l'assessore Argentiero - va alla dr.sa Galetta responsabile dell’Area Affari Generali che con caparbietà e competenza ha inventato e costruito dal nulla un servizio del quale questa Amministrazione e la città tutta deve esserne orgogliosa. Un ringraziamento va anche alla dr.sa Tari’ Vice comandante della Polizia Municipale che quotidianamente è impegnata a garantire il buon funzionamento di un servizio di trasporto urbano, pubblico ed efficiente. Per ultimo un ringraziamento ed un appello a tutti i cittadini affinché inizino a considerare il servizio di trasporto urbano utile ai bisogni propri e dell’intera collettività ,il nostro impegno quotidiano sarà quello di fare ogni giorno di più e meglio".
Smantellato il nuovo clan della Sacra corona unita,
dentro anche cegliesi
Sabato, 7 ottobre Si è conclusa mercoledì sera una vasta operazione della Polizia di Stato di Brindisi che ha visto impegnati circa 150 agenti della Polizia di Stato nell’esecuzione di 18 provvedimenti di cattura nei confronti di altrettanti indagati, inseriti nel clan Argentieri della Sacra Corona Unita, operante in Mesagne, Ceglie Messapica e Francavilla Fontana. L’operazione riveste una straordinaria importanza, alla luce dei concreti elementi di responsabilità emersi, ha permesso di colpire la struttura del clan mafioso Argentieri, operante nel brindisino e con interessi nel traffico di sostanze stupefacenti e di armi anche da guerra. L’operazione ha svelato ruoli e modalità operative di un agguerrito gruppo criminale facente capo al clan Argentieri e costituisce il risultato di una complessa indagine, anche di natura tecnica, avviata dalla Squadra Mobile di Brindisi, che ha permesso di deferire alla Procura Distrettuale Antimafia di Lecce, 18 esponenti appartenenti alla famiglia Argentieri della Sacra Corona Unita che si era imposta in provincia di Brindisi per la sua aggressività e pericolosità contrapponendosi al clan Campana. Tra i destinatari del provvedimento restrittivo figura Dario Delle Grottalie, di 36 anni, esponente di primo piano della famiglia Argentieri, nonché fratello di Massimo, quest’ultimo destinatario del provvedimento restrittivo emesso nell’ambito dell’operazione “Mediana”, scomparso nel 2001, il cui corpo successivamente fu ritrovato nelle campagne della provincia di Lecce. La cosca smantellata dalla polizia operava in particolare nei comuni di Mesagne, Ceglie Messapica e Francavilla Fontana, e, per la sua aggressività e pericolosità, era riuscita a imporre la propria egemonia nel brindisino, contrapponendosi al clan Campana, e riuscendo a conquistare il totale controllo del mercato della droga.
L’operazione, in linea con le strategie del
Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si colloca nell’ampio piano
tattico avviato dal Servizio Centrale Operativo della Direzione
Anticrimine Centrale della Polizia di Stato, per contrastare la
criminalità organizzata operante in Puglia, e costituisce una forte
risposta ai tentativi di infiltrazione e condizionamento mafioso del
tessuto economico ed imprenditoriale della regione.
Rivenditore d'auto scovato dalla Finanza: era estraneo
al fisco
Mercoledì, 4 ottobre Come
rivenditore di auto aveva raggiunto da alcuni anni una bella e comoda
posizione. Affari d'oro quelli messi su con la compravendita delle
quattro ruote. Una frode a sei zeri, quella contestagli, per un ammontare complessivo di circa un milione e mezzo di euro.
E' quanto avrebbero scoperto in settimana i militari
della Guardia di Finanza della Compagnia di Ostuni, diretti dal capitano
Massimo Otranto, giunti a scovare l'anonimo milionario al termine di
specifiche indagini ed accurati accertamenti.
Si tratterebbe, stando a quanto appurato dai
militari, di una frode concertata 7 anni fa e proseguita nel corso degli
anni. Tra
gli acquirenti fidati, infatti, molti risulterebbero residenti nei
comuni vicini: Ostuni, Carovigno, Villa Castelli e Francavilla Fontana.
Tutti pronti ad acquistare le sue auto, fiammanti utilitarie e berline
di lusso proposte nell'ambito del mercato dell'usato garantito.
Le indagini, confermano gli inquirenti, proseguiranno
anche nei prossimi giorni, al fine di accertare l'esatta posizione del
commerciante e la sua precisa situazione patrimoniale.
(Nicola Quaranta, Quotidiano)
Scoditti: "Chirurgia e più posti in Medicina per
l'ospedale di Ceglie"
Martedì, 3 ottobre Il futuro dell'ospedale civile di Ceglie Messapica torna ad infiammare il dibattito politico tra le forze di maggioranza e quelle di opposizione. Un confronto a distanza, quello instaurato nella giornata di ieri. Così, mentre i gruppi di minoranza di centrodestra protestavano dinanzi all'ingresso del presidio ospedaliero, il sindaco Pietro Federico ed i consiglieri della maggioranza di centrosinistra (guidati dal consigliere regionale Pietro Mita) partecipavano ai lavori della seduta monotematica indetta per affrontare gli effetti del Piano di riordino ospedaliero. Ai lavori dell'assemblea ha partecipato, tra gli altri, anche il Direttore generale dell'Azienda sanitaria di Brindisi Guido Scoditti. Al termine del dibattito, il Consiglio comunale ha prodotto ed approvato un ordine del giorno che prende atto di alcune novità annunciate nella sua relazione dallo stesso dottor Scoditti, stigmatizzando al tempo stesso la presa di posizione della minoranza consiliare. In arrivo al nosocomio di Ceglie, 10 posti di chirurgia (uno in day hospital) e 10 posti di medicina interna. Già formalizzata anche la nomina del nuovo direttore sanitario della struttura ospedaliera: il dottor Antonio Valente.
"Il Consiglio comunale - si legge nell'ordine del
giorno -, convocato su richiesta delle opposizioni, si è svolto alla
presenza del Direttore generale, di consiglieri regionali e consiglieri
provinciali, in assenza dei consiglieri comunali e regionali di
opposizione. E' un fatto di inaudita gravità che ferisce la più alta
istituzione della nostra città e pone inquietanti interrogativi sulla
concezione della democrazia presente in alcune forze politiche". "Il Consiglio comunale - si legge infine - invita i cittadini, la classe medica cegliese e tutti gli operatori sanitari a partecipare attivamente al nuovo corso della Sanità nella nostra città, per ottenere i migliori risultati per l'ospedale e per la medicina di territorio, convinto che il Piano strategico avrà successo se attuato pienamente ed equamente in tutta la provincia brindisina e per tutti gli ospedali esistenti.
(N.Q., Quotidiano)
Opposizione sull'Aventino: "Questa amministrazione è incapace" "Altro che cambio di rotta. L'ospedale di Ceglie Messapica continua a rappresentare, alla luce del disinteresse e delle azioni poste in essere dalla Giunta regionale, la cenerentola del servizio sanitario in provincia di Brindisi". Così i consiglieri comunali di minoranza Nicola Ciracì, Cesare Epifani, Vito Santoro, Angelo Palmisano, Franco Nigro, Pietro Magno e Ciro Argese, hanno giustificato la loro assenza dai banchi dell'opposizione e spiegato le ragioni della protesta inscenata dinanzi all'ingresso del locale presidio ospedaliero: "Avevamo chiesto - spiega Ciracì - la partecipazione ai lavori dell'assemblea consiliare da parte del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dell'assessore regionale alla Sanità Alberto Tedesco. Di fronte ad un'Amministrazione comunale persino incapace di concordare una data che tenesse conto della disponibilità dei due amministratori regionali, abbiamo ritenuto opportuno non partecipare ai lavori di una seduta che, in mancanza degli opportuni interlocutori, sarebbe risultata vana. Ringraziamo infatti il dottor Scoditti per aver mostrato ancora una volta disponibilità al confronto. Tuttavia facciamo presente di non aver bisogno di ripetizioni sul Piano Strategico. Lo conosciamo, lo abbiamo ricevuto in copia e non lo condividiamo". "Lo spirito della richiesta del consiglio monotematico da noi avanzata - sottolineano i consiglieri della minoranza - era un altro e ben diverso. Si voleva comprendere ed informare la città sull'impegno e sulla determinazione con cui la maggioranza in Consiglio regionale sta perseguendo l'obiettivo di riaprire presso l'ospedale di Ceglie i reparti a suo tempo chiusi: Chirurgia, Medicina, Ortopedia e Ginecologia". "Esprimiamo, inoltre", le più sincere felicitazioni per le attività svolte dai consiglieri regionali Romano (Ds) e Cappellini (Margherita), che hanno reso possibile la riapertura di interi reparti negli ospedali di San Pietro Vernotico e Mesagne, città natali dei due efficaci rappresentanti in Consiglio regionale. La comunità cegliese, invece, ha un rappresentante in Commissione regionale alla Sanità della cui presenza e del cui peso politico non si è accorto nessuno". Soprattutto non se ne sono accorti quei cittadini ai quali era stato promesso tutto e subito.
(N.Q., Quotidiano)
Oggi il Consiglio tematico sull'ospedale,
l'opposizione non va in aula
Lunedì, 2 ottobre Si tiene stamani il Consiglio comunale sul riassetto dell'ospedale di Ceglie Messapica, la Casa delle libertà decide però di non presentarsi in aula convocando per le 12 una manifestazione e un incontro con i giornalisti dinanzi il nosocomio. Sul futuro dell'ospedale cegliese, fortemente penalizzato dal piano di riordino regionale varato dall'ex governatore Fitto, si intersecano in questi giorni diverse ipotesi: prevale comunque nella direzione dell'Asl di Brindisi la consapevolezza che Ceglie stia pagando un prezzo ingiusto e sproporzionato. Sostiene il direttore generale dell'Asl di Brindisi Guido Scoditti: «Entro fine anno, a stralcio del nuovo Piano sanitario regionale, farò aprire, se non proprio mandandoli a regime quanto meno cominciando a renderli operativi, i reparti dell’area chirurgica agli Ospedali “Camillo De Lellis” di Mesagne e “Ninetto Melli” di San Pietro Vernotico, ed in più il potenziamento di Ortopedìa e di Chirurgia in day surgery a Ceglie Messapica, così da far funzionare a dovere i relativi Pronto Soccorso che oggi, del tutto svuotati di funzione, scaricano tutti gli ammalati a Brindisi sulla struttura d’emergenza del “Perrino”, rendendola ogni giorno ormai da tre anni preda del putiferio». «Stiamo predisponendo - ha proseguito Scoditti - e dotazioni organiche dal punto di vista amministrativo, ma chiuderemo ogni cosa non prima di un giusto e dovuto confronto con i sindacati aziendali tutti», precisa il direttore generale. Cui va riconosciuto il merito di essersi sinora battuto per questo sbocco della vicenda sin dal momento iniziale dell’insediamento l’anno scorso. Il “potenziamento dei Pronto Soccorso sul territorio” è stata l’ossessione di Scoditti in tutti questi mesi. Per far funzionare in maniera decente un Pronto Soccorso, diceva però, alle sue spalle va attrezzata un’area chirurgica. Da qui tutto un discorso nei confronti della Regione, che ha potestà piena esclusiva nella Sanità, la vittoria, ed il lavoro che ora è in corso. «Dobbiamo fare le cose per bene - sottolinea ancora Scoditti - perché sappiamo che queste aperture di reparti sono importanti per determinare a catena miglioramenti del sistema ospedaliero in pratica su tutto il territorio provinciale, e perché sappiamo che c’è grande attesa nell’utenza». E nel personale medico ed infermieristico. Anche se il direttore generale Scoditti nega che dietro la sua porta medici e infermieri facciano la scala santa per tornare dal “Perrino”, presso cui furono trasferiti con le chiusure disposte dalla Riforma, a Mesagne e San Pietro Vernotico. La voglia di tornare all’origine non sarebbe automatica insomma, gli interessi in questi casi diventano col trascorrere del tempo molto compositi. Per la direzione generale c’è comunque solo da rimboccarsi le maniche perché il lavoro è difficile. Rispetto a Ceglie, dove Ortopedìa e Chirurgia già esistono, tutto più complicato a Mesagne e San Pietro ove si dovrà ripartire da zero. Pur con tutte le premesse avanzate dal direttore generale, e fatta salva qualche piccola modifica che dovesse giungere in corso d’opera, così dovrebbero essere definiti gli organigrammi dei nuovi reparti.
A Mesagne Chirurgìa per 20 posti-letto, con 1 primario, 6 medici e 13
infermieri. Più una piccola area ortopedica di 5 posti-letto integrata e
incrociata con l’Ortopedìa che s’aprirà a San Pietro. A San Pietro
Vernotico, reparti e numeri invertiti, con Ortopedìa per 20 posti-letto
con 1 primario, 6 medici e 13 infermieri. Più 5 posti-letto di Chirurgia
integrati con il reparto di Mesagne.
"Negato il Consiglio in piazza": protesta l'opposizione
I consiglieri comunali di minoranza Nicola Ciracì, Cesare Epifani, Vito
Santoro, Angelo Palmisano, Franco Nigro, Pietro Magno e Ciro Argese
hanno annunciato una conferenza stampa per le ore 12 di oggi, lunedì,
nei pressi dell'entrata del locale Ospedale Civile per illustrare le
ragioni della decisione di non partecipare alla concomitante seduta
consiliare sul "Tale decisione - si afferma in una nota rappresenta un segno di protesta nei confronti dell'Amministrazione comunale e della Presidenza del Consiglio comunale che con decisioni arroganti e con la chiusura tipica di chi sa di essere nel torto, hanno impedito che la stessa, vista l'importanza dell'argomento in discussione, si svolgesse in una pubblica Piazza con la massima partecipazione cittadina o venisse trasmessa su una emittente locale, vedesse tra gli ospiti il locale Comitato per la salvaguardia dell'ospedale,gli operatori sanitari della struttura. Cosa ancora più grave - si afferma ancora nel documento dell'opposizione - è che malgrado diversi Capigruppo al Consiglio Regionale e lo stesso Assessore Regionale alla Sanità, avessero chiesto un rinvio di 24 ore per poter partecipare ai lavori del Consiglio, vista la concomitante presenza presso la Regione Puglia del ministro Turco, la maggioranza di centrosinistra ha inteso approfittare in maniera subdola di tale impedimento per far si che' nessun Capogruppo regionale partecipasse all'assise cittadina negando il richiesto rinvio.
"Stigmatizzando tali comportamenti - conclude l'opposizione - di chi ha
promesso alla città la riapertura dei famosi 4 reparti ed oggi dopo
averne carpito il consenso vorrebbe impedire ai cegliesi di venire a
conoscenza della grave condizione in cui versa l'Ospedale locale, al
contrariodi Mesagne e San Pietro V. che evidentemente godono di "santi"
più importanti nel
Presentata la Nuova Pallacanestro Ceglie Lunedì, 2 ottobre
Al via, con la presentazione del nuovo roster, nei giorni scorsi presso il relais "la Fontanina", l'avventura della N.P.Ceglie, quest'anno impegnata per la prima volta,nel campionato di serie D. La serata, dopo una breve introduzione del presidente Cataldo Bellanova, ha visto l'intervento del vice presidente regionale Fip, Pino Olive, che dopo essersi complimentato per l'organizzazione societaria ha sottolineato la bontà del progetto alternativo per il rilancio dei giovani locali. A seguire l'intervento del prof. Michele Basile, fiduciario Coni, che ha posto l'attenzione sull'importanza di un'attività tecnica svolta con i ragazzi in maniera professionale e completa. Conclude l'Assessore allo Sport, Tommaso Argentiero, che lascia la parola al vice presidente/direttore sportivo Francesco Morelli: "Ci attende un campionato duro e spigoloso,e l'impegno è quello di centrare l'obiettivo salvezza,ma non solo". Quest’ anno, infatti, la N.P.Ceglie si impegna anche nel sociale. Aderendo al progetto di Mery Piccoli e Fabio Caramia, per l'acquisto di due mucche da destinare alla fondazione ecuadoriana "Mano Amiga", sita in Pavòn, e dare così la possibilità ai bambini ospitati presso la stessa di avere del latte a colazione, la N.P.Ceglie promuove una raccolta fondi che avrà luogo l'8 ottobre, in occasione della prima di campionato in casa contro il Nardò. E conclude, Morelli, ricordando che la società continua il reclutamento per il settore giovanile,dovendo disputare il campionato under 13 (nati nel 93/94) e under 14 (nati nel 94/95) con gli istruttori Mimmo Suma e Angelo Palma oltre al gruppo minibasket (6-11 anni); le iscrizioni sono ancora aperte c/o Cbc in via D.Rocco Gallone ,tel 0831-382468. Presentato il main sponsor della formazione di serie D, il relais "la Fontanina", con il saluto del titolare Francesco Nacci, ha concluso la serata il presidente Cataldo Bellanova con la presentazione della maglia ufficiale che vestirà gli atleti per l’intera stagione; a seguire la presentazione del roster a cominciare dal coach, Mimmo Suma, per il secondo anno al timone del sodalizio messapico, e riconfermato dopo l'ottimo campionato conclusosi con il salto di categoria. Ecco l'elenco degli atleti: Santino Barletta (pivot); Alessandro Deleonardis (ala/pivot); Giuseppe Cerminara (guardia); Massimiliano Palmisano (playmaker); Fabrizio Gatti (ala); Lorenzo Elia (pivot); Natale Curri (guardia). I nuovi acquisti:Tonino Faggiano (pivot); Giovanni Galeone (guardia); Stefano Ligorio (ala); Vito D'Ambrosio (playmaker); Giuseppe Conserva (guardia); Mino Bellanova (ala); Michele Leone (play/guardia).
Il Teatro diventa polivalente, spazio alla cultura e ai giovani Domenica, 1° ottobre Il consiglio comunale di Ceglie Messapica, nella seduta del 25 settembre, ha approvato all'unanimità la relazione del presidente Pietro Mita per la Commissione speciale Teatro, dando mandato al sindaco e alla giunta di porre in essere tutti gli adempimenti necessari. Si tratta di un cambio di rotta nella fruizione e nell'utilizzo del Teatro Comunale, destinato a divenire luogo di formazione e scambio culturale per giovani e meno giovani, oltre che fucina di progresso culturale per l'intera città di Ceglie Messapica. Il periodo di sperimentazione sarà gestito da una commissione mista pubblico-privata. «Ci auguriamo - dice il sindaco Pietro Federico - che si siano poste le premesse perché anche il teatro e la città di Ceglie possano rappresentare, nel tempo, un punto di riferimento importante nel panorama culturale pugliese».
Grotte in mostra: presentata la mappa del sottosuolo cegliese Domenica, 1° ottobre «Dal profondo, immagini e racconti dei siti carsici cegliesi». E' stata inaugurata sabato scorso presso l'agriturismo «Casina Vitale», lungo la provinciale per Ostuni, la mostra che raccoglie le foto ed i rilievi tecnici, frutto di cinque anni di lavoro svolto dall'associazione speleologica «Spelocem» di Ceglie. Si tratta di un'iniziativa patrocinata dall'Amministrazione comunale - assessorato alle Politiche turistiche e organizzata nell'ambito della misura 1.4.5 «Educazione e sensibilizzazione ambientale e culturale», nell'ambito del programma Leader plus. Nata nel 2001 con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio ambientale e storico-archeologico-architettonico, «Speleocem» (composta da Veronica Alò, Gianfranco Antico, Giuseppe Altavilla, Graziano Argentiero, Vito Argentiero, Luigi Chirico, Domenico Demitri, Battista Elia, Massimo Nacci, Francesco Palmisano e Pasquale Venerito) ha all'attivo la scoperta di dieci nuove cavità che vanno ad aggiungersi alle quaranta già registrate al Catasto regionale, con relative foto di ben ventisette grotte e grottine. «Grotte - spiega il presidente Vito Amico - che mostrano la polifunzionalità del territorio carsico locale, dalle cripte basiliane come S. Michele, a quelle naturali, come Montevicoli e dei Messapi, a quelle storiche, preistoriche, artificiali per l'estrazione del tufo, a tutti i meravigliosi frantoi ipogei e voragini. La mostra, organizzata in ventisette pannelli, - continua Amico - può anche essere letta come un primo importante approdo della nostra attività come associazione, che vanta una presenza costante nelle riviste locali e scientifiche, dopo una prima esposizione del 2003, seguita poi da escursioni e visite guidate alle grotte di Montevicoli, in collaborazione con l'Amministrazione». La serata inaugurale prevede un'intervento musicale a cura Attilio Turrisi (chitarra) e Antongiulio Galeandro (fisarmonica). «Dal profondo» sarà visitabile tutti i giorni fino al 6 ottobre, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Presto diventerà una mostra permanente presso la sede dell'Ufficio turistico, in piazza Plebiscito.
(Pierpaolo Faggiano,
La Gazzetta del Mezzogiorno)
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