Ceglie in diretta |
Agosto 2006 |
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2006
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Ciclismo: il marchigiano Rocco Capasso vince la Coppa
Messapica
Domenica, 20 agosto
E’
Rocco Capasso il vincitore della 47^ edizione della Coppa Messapica.
Successo della “Centri della Calzatura” diretta a Oscar Ferrero che è
riuscita ad ottenere anche la seconda piazza con Elio Saavedra. La gara
si è svolta sul tradizionale circuito delle grotte, che prevede l’ascesa
finale nel centro storico di Ceglie Messapica, per un totale di 120 km. I
corridori al via sono stati 70 su un totale di 100 iscritti con il
rammarico degli Organizzatori dell’Asdc “Orazio Lorusso”, che nonostante
gli sforzi profusi non sono riusciti a schierare al nastro di partenza
gli squadroni pluri sponsorizzati. Tutto a discapito, sia della
promozione del ciclismo al Sud ed in particolare in Puglia, dove oramai
si svolgono solo tre gare all’anno riservate ad Elite ed Under 23, sia
delle aziende che investono per far conoscere i propri marchi al di
fuori delle regioni di appartenenza. La
gara, in ogni caso, è risultata avvincente ed è stata caratterizzata fin
dai primi chilometri da una fuga messa in atto da Amerigo Novembrini,
Marco Cellini e Fabio Taborre. I tre hanno raggiunto un vantaggio
massimo di 40 secondi, prima di essere ripresi. Dopo altri tentativi di
fuga, la svolta della Gara, dopo circa 90 chilometri, quando si formava
un gruppo di attaccanti composto da sei corridori. Ne facevano parte
Capasso, Saavedra, il colombiano Munoz -della Masssi Team guidata da
Donato Giuliani –, dall’indomito Taborre, l’ucraino Surutkovych ed il
russo Shotelev – della Aran World Cantine Tollo di patron Umberto di
Giusepppe e del DS Roberto Caruso . Nel
corso del 21° giro, dei 25 previsti, all’inizio della rampa finale
Capasso ha piazzato l’allungo decisivo e nulla hanno potuto gli altri
componenti del drappello dei fuggitivi. L’atleta marchigiano ha
accumulato un minuto di vantaggio ed ha tagliato il traguardo replicando
la recente impresa del Gran Premio di Foligno. Per il secondo posto,
Saavedra ha regolato in volata Munoz, dopo che i due hanno staccato il
resto del gruppo degli inseguitori. Alla gara era presente anche il
commentatore televisivo Cesare Fiorio.
Ordine di arrivo
1 Capasso Rocco, 2 Saavedra Elio Isaac Fausto, 3 Munoz Julian, 4
Surutkovych Alexander, 5 Taborre Fabio, 6 Shutelev Alexander, 7
Piscopiello Fabio, 8 Cellini Marco, 9 Di Paolo Francesco, 10 Novembrini
Americo, 11 Poloni Davide, 12 Marioli Gianandrea, 13 Van De Velde Alain,
14 Hermandez Henao Ivan Dario, 15 Campagnaro Simone, 16 Toia Federico,
17 Hvideberg Anders, 18 Bordoni Gianluca, 19 Mazzucchelli Samuel, 20 Di
Carlo Stefano, 21 Michelessi Giacomo.
Festa di S.Rocco col coprifuoco: proteste per le
luminarie spente presto
Venerdì, 18 agosto
Festeggiamenti di San Rocco con il coprifuoco a Ceglie Messapica e
subito scatta la protesta dei cittadini e di diversi turisti che avevano
programmato nel loro tour serale anche una puntata nella bella
cittadina. Trovata però con le luminarie spente, motivo del
risentimento. La
tradizionale festa di San Rocco si è tenuta nel rispetto della
tradizione il 16 e
17 scorsi, secondo la consuetudine che vede spostati di almeno un giorno
le celebrazioni, almeno quelle pagane. E’ accaduto, però, che la grande
“festa dei cegliesi” è durata meno del previsto, con le pur ricche e
festanti luminarie accese per il tempo strettamente necessario al clou
della manifestazione: il primo giorno, quello di mercoledì 16, luci
spente a mezzanotte e ieri, giovedì, interruttore staccato intorno
all’una, con comprensibile disappunto delle centinaia, forse migliaia,
di visitatori ancora in giro per le strade centrali e periferiche del
paese, una notte magica favorita dalla calda temperatura e rovinosamente
compromessa da chi ha deciso di staccare la luce.
Vivace la protesta di un gruppo di turisti lombardo appena giunto dal
mare, dove aveva cenato, e venuto apposta a Ceglie per ammirare i riti
dei festeggiamenti tanto declamati in spiaggia. A loro non è
restato che accontentarsi di un caffè e di uno spumone gustato in piazza
per sorbire la rabbia, concedendosi una passeggiata lungo il corso
spento e nonostante questo affollatissimo di gente che proprio non ne voleva sapere di
rincasare. "C'era ancora tanta gente intorno alla bancarelle delle
cineserie e in quelle delle noccioline, eppure era tutto desolatamente
spento, come se qualcuno abbia deciso di mandarci a casa" afferma deluso
Paolo, portavoce dei vacanzieri sbarcati stanotte nella città buia.
Dal comitato della festa no comment: filtra solo l'analogia con tutte le
feste degli altri anni, anch'esse terminate intorno all'una. Il problema
è che la notte diventa sempre più piccola e stanotte a Ceglie c'erano
migliaia di persone quando s'è decisa la conclusione dei "giochi",
anticipata forse dallo spostamento dello spettacolo pirotecnico
scivolato alle 22,30, orario in cui molti erano ancora a cena. Certo, è
difficile accontentare tutti i palati: quando i fuochi si "sparavano"
all'1,30 si diceva che era troppo tardi, ora troppo presto. Ma qualcuno
per accontentare tutti si è limitato ad un semplice calcolo per
rispettare la media oraria e non le mutate esigenze di una regione che
d'estate vive e convive col turismo.
Ciclismo: tutto pronto per la Coppa Messapica, si
corre domenica
Giovedì, 17 agosto
«Coppa Messapica» ai nastri di partenza. E'
tutto pronto in città per 47ma edizione della classica del ciclismo d'élite
«Under 23» organizzata dall'associazione «Gsc Orazio Lorusso».
Patrocinata dalla Regione Puglia, dall'Amministrazione Provinciale, dal
CONI e dalla Federciclismo, la gara si svolgerà domenica 20. Dalla
centralissima piazza S.Antonio la gara, si snoderà lungo il consueto
percorso denominato «grotte di Montevicoli». Un circuito di 4800 metri
da ripetere 25 volte per un totale di 120 Km. «Hanno già fatto pervenire
la loro iscrizione numerosi atleti appartenenti alle migliori società
ciclistiche italiane» fanno sapere gli organizzatori.La «Coppa Messapica»
- commenta il sindaco Pietro Federico - è un evento che dà lustro a
Ceglie, un biglietto da visita importante che contribuisce in modo
significativo allo sviluppo turistico locale.
E' anche una prova concreta della nostra
capacità di espressione del senso dell'accoglienza e dell'ospitalità,
doti storiche nell'animo del cittadino cegliese». «Non nego - commenta
invece il presidente dell'associazione «Gsc Orazio Lorusso», Cosimo
Gioia - che nel seguire il Giro d'Italia 2006 è stato per noi motivo di
grande orgoglio e soddisfazione sentire i nomi di Maximiliano Richeze,
vincitore dell'edizione 2004, e di Mirko Lorenzetto, Elia Rigotto,
Wladimir Efinkim, tutti atleti che hanno preso parte negli anni alla
«Coppa Messapica». A coordinare la gara sarà lo staff tecnico, composto
dal presidente dell'associazione Cosimo Gioia, dal direttore di corsa
Donato Rapito, dall'addetto giuria Cosimo Gioia. I medici di corsa
saranno Pasquale Ricci, Enrico Marseglia, Giuseppe Chirulli. Il servizio
infermieristico sarà curato da Antonio Ciracì e Rocco Urgesi.
(Pierpaolo Faggiano, La
Gazzetta del Mezzogiorno)
Due giorni di festa e di fede per le celebrazioni di
San Rocco
Lunedì, 14 agosto
Con due giornate di festa e preghiera (16 e
17) si onorerà la santità del compatrono della città di Ceglie Messapica,
San Rocco. La «Festa dei cegliesi», è stata definita dal Comitato
organizzatore. Una ricorrenza voluta ed attesa, soprattutto, dai
numerosi emigrati e forestieri che, ogni anno, con una viva
partecipazione danno prova del profondo sentimento religioso che li lega
al Santo di Montpellier.
Proprio per tale ragione il parroco don
Angelo Principalli ha programmato per domani una giornata interamente
dedicata agli emigrati. I solenni festeggiamenti, dunque, in onore di
San Rocco rappresentano un'occasione importante che, subito dopo
ferragosto, arricchisce l'estate cegliese con riti e consuetudini in cui
è possibile ritrovare aspetti culturali e devozionali che diventano
motivo per tanti cittadini di riscoperta delle proprie radici storiche.
Numerosi sono i fedeli, infatti, che per l'occasione partecipano ai riti
religiosi (iniziati il 7 agosto con la Novena) nella chiesa omonima che
svetta su uno dei colli più alti del paese.
Le prime notizie certe riguardanti il culto
di San Rocco risalgono al 1500 e la festa è stata addirittura
documentata in una relazione del 1748 a cura dell'arciprete Donato Maria
Lombardi. Così, in continuità di fede e tradizioni il programma
religioso si aprirà mercoledì 16 quando, dopo la messa (alle 19)
presieduta dal vescovo di Oria, mons. Michele Castoro, si darà vita al
trasporto nella chiesa Madre della statua lignea, recentemente
restaurata. Il ritorno della statua, accompagnata dalla banda
«Antonietta Amico», nella chiesa di San Rocco avverrà nella serata di
giovedì. Il programma religioso si chiuderà alle 21 con la preghiera per
la città e la benedizione con l'insigne reliquia del Santo compatrono.
Contestualmente, i festeggiamenti prevedono un ricco programma civile
che si svolgerà in piazza Plebiscito.
Con i grandi successi della musica italiana
anni '60 e '70 gli «Oro Puro» si esibiranno, mercoledì, in concerto.
Mentre il 17 la città sarà in festa con la banda «Città di Francavilla
Fontana», diretta dal maestro Ermir Krantja. I festeggiamenti si
chiuderanno, sulle colline cegliesi (contrada Turco - Camarda) con i
spettacolari fuochi pirotecnici, curati dalla ditta «Truppa»» di
Latiano.
(Agata Scarafilo, La
Gazzetta del Mezzogiorno)
Allo Jazzo la voglia di storie d'altri tempi
Mercoledì, 9 agosto
Torna «Voglia di storie», la rassegna
teatral-musicale-cinematografica organizzata dalla cooperativa «DannyRose»
presso la masseria «Lo jazzo». Un'appuntamento ormai immancabile, quest'anno
alla sua quarta edizione. «Il programma principale - affermano gli
organizzatori - sarà costituito da storie d'amore, in tutte le sue
forme: amori romantici, delusi, felici, traditi, tra un uomo e una
donna, tra due uomini, tra due donne, amore per la propria terra, amore
per la verità, per la storia che ognuno scrive con le proprie azioni,
con la propria identità». Si parte questa sera, con lo spettacolo «Drag
Queen Show» a cura dell'Enzo Pellegrino Staff Cover Girls, cui seguirà
la proiezione del film «Priscilla, la regina del deserto di Stephan
Elliot».
La sera di Ferragosto, proiezione del film
muto «Dracula: pages from a virgin's diary» di Guy Maddin, sonorizzato
dal vivo dal pianista Gianni Lenoci. Mercoledì 16, «Le Notti Bianche»
reading di Fedor Dostoevskij, con Francesca Radaelli e Nicola Zucchi:
una lettura-spettacolo del racconto del grande narratore russo. Il 17
ancora due film: «Fucking Amal-il coraggio di amare» di Lukas Moodysson
e, a seguire, «Happy Together» di Wong Kar-Wai. Il 18 torna il teatro:
il «Teatro della Friggitoria» presenterà «Edipo in faida», tragedia di
Vittorio Continelli, spettacolo finalista del «Premio Ustica per il
Teatro 2005». E per finire, altri due film: il 19, «Ferro 3» di Kim
Ki-Duk e il 20 «Se mi lasci ti cancello» di Michel Gondry. La rassegna
prevede numerose iniziative collaterali quali le partite di scacchi
giganti sull'aia, la rassegna di videoclip di Michel Gondry, il
book-crossing, la dama gigante, le proiezioni di «Faust»,"Nosferatu» e «Sunrise»
di Murnau, «La mafia è bianca» di Bianchi e Nerazzini, il teatro kabuki
e tarazuka, «Arsenio detto Lupin». E non mancherà il punto gastronomico,
dove sarà possibile degustare piatti della cucina locale e del buon
vino. L'ingresso agli spettacoli è gratuito.
(Pierpaolo Faggiano, La
Gazzetta del Mezzogiorno)
In un libro di Paolo Urso tutti i segreti e la magia
dei fuochi d'artificio
Martedì, 1 agosto
C'è una lunga storia di
uomini dietro una "sbragata" proiettata sullo sfondo di un cielo nero o
improvvisamente colorato dagli "sbruffi" che s'aggiungono alle stelle
del firmamento. C'è una inesauribile passione nel "lampo" che accompagna
ogni spettacolo pirotecnico, l'arte della luce guidata da mani sapienti,
una combinazione dove alchimisti del tuono e del sole sanno come
imprigionare l'energia del fuoco e come liberarla. Sarà per questo che i
fuochi d'artificio fanno parte dell'esultanza e della civiltà dei
popoli, la dimostrazione più alta e allo stesso tempo obbediente delle
regole arrivata dalle tradizioni, dai riti religiosi, dalle cadenze più
pagane o dall'esuberanza della gioia. Del resto, cosa sarebbe una sagra
o una festa patronale senza i "fuochi artificiali"?
E che dire dei migranti
che girano di paese in paese per non perdersi sia di notte che di giorno
una sola occasione con le stelle filanti? La segretezza e il mistero
delle miscele chimiche hanno contribuito a rendere quasi mistica la
liturgia delle esplosioni, appuntamento che calamita tanto i bimbi che
gli adulti e gli anziani, questi ultimi i più pronti e autorevoli nei
giudizi comparativi finora passati di bocca in bocca secondo una
comunicazione quasi tribale: meglio quelli diurni per San Trifone ad
Adelfia o quelli notturni del 15 agosto ad Alezio dove si celebra la
Madonna della Lizza? E che dire di quelli di Locorotondo o
dell'escalation di emozioni provocate dai fuochi di Sant'Antonio a
Ceglie Messapica?
Il problema è come seguire
gli eventi, come sceglierli e soprattutto come osservarli con
un'accettabile conoscenza. Il buio è stato recentemente rischiarato da
un appassionato divenuto un'autorevolezza in campo internazionale, Paolo
Maria Urso, che ha recentemente dato alle stampe il primo almanacco
italiano: "In giro per l'Italia tra fuochi e spettacoli pirotecnici",
una sorta di guida Michelin dei fuochi d'artificio. L'autore di
professione fa l'architetto, tuttavia nel campo della cultura
pirotecnica ne sa più di un fuochista, una passione nata fin da piccolo,
un po' come il piccolo Salvatore del "Nuovo cinema paradiso": "I fuochi
sono entrati a far parte della mia vita fin da piccolo, quando
accompagnavo stupìto un vecchio mastro del mio paese, Ceglie Messapica,
a sparare i "colpi oscuri" e le "bombe a scala"" ricorda Urso. Da allora
la voglia di sapere è cresciuta con una partecipazione totale, sapendo
mantenere però la distanza tra il preparatore di professione e l'esperto
esigente. Questa differenza ha consentito all'autore di porsi domande
cui il libro vuol rispondere: come si preparano i fuochi, quante
espressioni ci sono, i segreti e soprattutto il calendario degli eventi.
Per non perdersi neppure un botto del "grande fuoco".
Il libro di Paolo Urso è
in vendita nelle edicole e migliori librerie del Sud.
(M.D.M.,
Quotidiano di Puglia)
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