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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

In Promozione continua la marcia trionfale della Cbc Ceglie 2001

Martedì, 31 gennaio

Ancora un’altra vittoria per la Cbc N.P. Ceglie 2001 che continua la marcia inarrestabile in vetta al campionato regionale di promozione del girone B.

A farne le spese è stato sabato scorso la formazione della Folgore Brindisi, battuta fra le mura amiche con un eloquente 102 a 79 frutto però di una grande rimonta da parte della formazione del Presidente Cataldo Bellanova.

In svantaggio di ben 21 lunghezze all’intervallo, il sodalizio messapico strigliato a dovere negli spogliatoi da coach Mimmo Suma, è rientrato nel terzo quarto con la concentrazione necessaria concedendo solo 4 punti agli avversari. I play-maker Amico e Palmisano hanno suonato la carica con i contropiedi e le triple necessarie per rientrare in partita e poi Barletta Cerminara e Pellecchia, ben coadiuvati da Deleonardis, hanno portato a casa il risultato, grazie all’oculata gestione dei minuti finali.

Da registrare il buon esordio di Pellecchia (fondamentale nel dettare i ritmi alla gara) e Quaranta (essenziale ed efficace sotto le plance sia in difesa che in attacco) i due nuovi innesti che completano così un rooster di tutto rispetto per questa categoria. La Formazione arancio-blu del Presidente Onorario Tonino Pepe è in questo momento sicuramente la più in forma del girone anche grazie al sapiente lavoro atletico del preparatore dott. Alessandro Nacci che, insieme a coach Suma, non lascia nulla al caso e da mesi prepara al meglio questo gruppo. Recuperati a in pieno tutti gli infortunati grazie all’instancabile lavoro del responsabile sanitario Corrado Allegretti, la squadra accompagnata da Adriano Lanzillotti e l’Ing. Lorenzo Elia affronta domenica la gara più attesa dell’anno; alle 18:30 presso la Palestra G.Pascoli sarà di scena l’altra capolista del girone , la Imperiali Francavilla.”Affrontiamo la formazione che condivide il primato in classifica con noi, prepareremo minuziosamente la gara come facciamo ormai dall’inizio della stagione, con rispetto nei confronti del Francavilla ma assolutamente senza alcun timore” queste le parole del Vice-presidente e Direttore Sportivo Francesco Morelli per una gara che tutti gli appassionati attendono con impazienza.
 

 

 

 

 

 

 

Basket: pronostico rispettato, il Ceglie supera la prova Battipaglia

Domenica, 29 gennaio

STAMPLAST CEGLIE – BATTIPAGLIA 75 - 66
 

STAMPLAST CEGLIE: Ventruto 8, Bove 2, Della Corte 11, Mujango 16, D’Amicis 7, Gallo 13, Passante 18. N.E.: Leone, Curri, Rossi. All. Tonucci
BATTIPAGLIA: Mazza 7, Bizzarri 12, Alesse 19, Mininanni 17, Bestini 7, Gasparro 4, Filippi, Salvatore. N.E.: Vicinanza, Orlando. All. Ramondino
ARBITRI: Desposati di Bari e Ruta di Ruvo
Note: parziali: 20-20, 39-36, 52-50, 75-66. Tiri Liberi: Ceglie 14/21, Battipaglia 6/11. Falli: Ceglie 10, Battipaglia 15

 Come da pronostico la Stamplast vince la partita, anche se ha dovuto contenere la vivacità di un Battipaglia, sceso sul parquet sicuramente più concentrato. L’avvio è tutto dei cegliesi con Pasante in evidenza, ma sul finire del quarto, dopo un più sette si fa raggiungere dagli ospiti con Alesse che mette nel canestro tre bombe. Nel secondo la gara si gioca sul filo del punto di vantaggio dei cegliesi che con un po’ più di concentrazione potrebbero chiudere la gara.

Si va così al riposo con la Stampalst a più tre. Al rientro in campo il quintetto ospite opta per una marcatura a uomo che mette un po’ di pressione a Mujango e compagni che, comunque hanno sempre la gara in mano. L’ultima frazione si caratterizza con un parquet molto scivoloso che ne condiziona la gara con i giocatori che devono fare vere e proprie acrobazie affidandosi spesso ai tiri dalla lunga distanza. In questa fase si evidenzia Della Corte che realizza dodici dei ventitre punti totali del suo quintetto. Per finire una nota sugli arbitri che hanno sbagliato molto su entrambi i fronti in un gara facile da dirigere.

Luca Dipresa
 

 

 

 

 

 

 

Criminalità a Ceglie. Il Comune: "Nessun allarmismo, solo casualità"

Venerdì, 27 gennaio

«L'Amministrazione sta valutando con estrema attenzione gli episodi di criminalità verificatisi in questi giorni, ma è giusto evitare inutili allarmismi». L'assessore alla Sicurezza e alla Legalità, Rocco Argentiero (Ds), interviene per dare risposte ai tanti cittadini che in questi giorni hanno sollevato il problema ordine pubblico. Rapine negli ipermercati, incendi di auto parcheggiate e di distributori di benzina, furti nelle campagne: «Cosa sta succedendo a Ceglie?», «è emergenza criminalità?», ci si chiede da più parti. «Si tratta di episodi isolati che per pura casualità si sono verificati in concomitanza - afferma Argentiero - per cui vanno evitate sopravvalutazioni del fenomeno. Certo è necessaria un'azione più incisiva di controllo del territorio (sia urbano che rurale), dove già riscontriamo un impegno delle forze dell'ordine. Crediamo necessario il coinvolgimento di tutte le forze di polizia (Guardia di Finanza, Polizia, Vigili Urbani) per offrire un servizio più efficace. E a questo obiettivo stiamo lavorando, attraverso un rapporto costante e continuo con le forze dell'ordine». In città c'è chi azzarda l'ipotesi di un ritorno del racket. «Ipotesi improbabile - commenta Argentiero. Il racket è stato sconfitto negli anni '90 grazie al coraggio e all'impegno di commercianti e imprenditori costituitisi nell'associazione che ancora oggi opera. Quanto accaduto è ascrivibile a fenomeni malavitosi isolati. Fermo restando che l'attenzione da parte delle istituzioni e dei cittadini deve rimanere alta».

Nei giorni scorsi, intanto, c'è stato un incontro tra il sindaco Pietro Federico (centrosinistra), lo stesso Argentiero, l'assessore alla Polizia municipale, Domenico Lacala (Ds), il comandante della locale stazione dei Carabinieri, mar. Sante Convertini, e il comandante della Compagnia di Fasano, cap. Marco Pucciatti, per discutere della ristrutturazione della locale stazione dei carabinieri. «La città di Ceglie - commenta Pucciatti - si contraddistingue per un tessuto sociale costituito da persone per bene, all'interno del quale opera un piccolo gruppo di individui dediti ad attività delinquenziali (rapine, furti, ricettazione, in alcuni casi associazione di stampo mafioso) molte delle quali sono state assicurate alla giustizia e hanno subìto eque condanne. In questo contesto, la stazione dei Carabinieri di Ceglie, ha operato con equilibrio e serenità, chiudendo il 2005 con 90 arresti e un centinaio di segnalazioni al prefetto per droga e incendi ad autovetture. Il Comando di Fasano ha sempre tenuto in grande considerazione il territorio di Ceglie, tant'è che è spesso presente il Nucleo operativo radio mobile. Aggiungo che, per tutelare maggormente il territorio, stiamo dando il via ad attività investigative, in collaborazione con il Reparto operativo di Brindisi, comandato dal mag. Ventriglia».

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
 

 

 

 

 

 

 

Ospedale: l'assessore regionale alla Sanità in consiglio comunale

Mercoledì, 25 gennaio

Sul tema «Presidio ospedaliero di Ceglie Messapica-Determinazioni», si è dato vita, l'altra mattina, ad una seduta monotematica del Consiglio comunale, che per la prima volta ha visto la partecipazione dell'assessore regionale alla Sanità, Alberto Tedesco (Sdi), e del direttore generale della Asl BR/1, Guido Scoditti. Il Consiglio si è aperto con le dichiarazioni del sindaco Pietro Federico, che si è fatto portavoce delle istanze di tutti i cegliesi che, sulla travagliata vicenda dell'ospedale di Ceglie Messapica, attendo da tempo delle risposte chiare. Così, dopo aver premesso di aver scritto in più occasioni al presidente della Regione, Nichi Vendola, senza aver avuto mai una risposta, il sindaco ha formulato ben 9 domande. Quesiti che hanno riguardato in particolare l'organizzazione del «118», la qualificazione del Pronto soccorso, la riapertura dei reparti base e degli ambulatori, il pendolarismo tra strutture diverse, autonomia ospedaliera, il raccordo sinergico tra Motulesi e Ospedale pubblico di Ceglie Messapica, il potenziamento dell'assistenza domiciliare, i timori di un tacito smantellamento del reparto di Psichiatria a favore di Carovigno. Nel prosieguo dei lavori, il presidente del consiglio, Donato Gianfreda, ha passato la parola ai consiglieri Nicola Ciracì (FI) e Pietro Mita (Ds).

Considerata l'importanza del tema, il consigliere Ciracì ha voluto sottolineare la scarsa presenza di pubblico. Poi ha fatto il punto sulla differenza sostanziale tra l'Ospedale di Francavilla Fontana (struttura complessa) e quello di Ceglie Messapica (struttura subordinata). «Ceglie Messapica - ha domandato Ciracì - potrà tornare ad essere un Ospedale per acuti?». Dopo un excursus storico sulle vicende del Piano di Riordino, invece, ha preso la parola il consigliere Pietro Mita (Ds). Così, dopo aver ricordato l'efficienza e professionalità di alcuni reparti che prima dell'attuazione del Piano erano attivi a Ceglie ha detto, il capogruppo Ds ha detto: «Non siamo disposti ad accontentarci di qualche piccolo segnale, in caso contrario mi riterrei sconfitto». Il direttore generale Asl BR/1, Guido Scoditti, ha voluto preliminarmente chiarire gli aspetti prettamente tecnici che hanno avuto, come conseguenza, la modifica del rapporto abitanti-posti letto (da 5 a 4 per mille). Partendo dal dato che il comune denominatore degli ospedali, che come Ceglie Messapica non riescono a garantire neanche il primo intervento, debba essere il potenziamento dei Pronto soccorso, Scoditti ha presentato per la prima volta in pubblico la sua proposta.

Attraverso il sinergico rapporto tra il «San Raffaele» e l'Ospedale civile, secondo il programma di Scoditti, a Ceglie potrebbe essere attivato un «Centro del Risveglio». Inoltre, premessa l'indispensabilità dei servizi di cardiologia e anestesia, Scoditti ha avanzato la proposta dell'attivazione di 32 posti di Medicina, 12 di Chirurgia, 16 di Ortopedia, 16 di Geriatria, 16 di Psichiatria ed 8 di Oculistica. A tutto ciò, si aggiungerebbero 16 posti di «Riabilitazione neuro-motoria» e 20 posti letto per il «Risveglio». Dopo i ragguagli di carattere generale sul servizio sanitario, l'assessore regionaleAlberto Tedesco ha evidenziato l'esigenza di aggiornare il Piano regionale tenendo conto della pianificazione nazionale. Tedesco ha parlato, poi, di quelle che lui ha definito le tre «criticità» che fanno riferimento alla situazione territoriale, al grado di anzianità delle strutture e all'assoluta carenza di personale. Nel corso dell'assise, l'assessore regionale, prendendo atto della proposta avanzata dal direttore generale Scoditti, ha aggiunto che sarà oggetto di valutazione. Inoltre, ha voluto porre l'accento sulle terapie oncologiche (chemioterapia) che, stando alla proposta dell'assessore, si potrebbero attuare nei reparti di Medicina generale; e sull'auspicabile inserimento nel Piano di Zona di percorsi di integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. Insoddisfatto delle risultanze dell'assise si è dichiarato il consigliere Francesco Nigro (AN) evidenziando che, rispetto alle proposte di Scoditti, non è stata formulata una risposta concreta. Risposte che, anche, il consigliere Ciracì, così come nelle premesse il sindaco Pietro Federico, si attendeva sui reparti per acuti autonomi. Invece, il consigliere Pietro Mita (Rc) ritiene che le proposte di Scoditti debbano essere realizzate nel più breve tempo possibile, anche se ha evidenziato la necessità di precisare modalità e tempi.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)
 

 

 

 

 

 

 

 

Ricordato un eroe, il carabiniere ucciso da alcuni rapinatori

Martedì, 24 gennaio

 Ricordando Angelo Petracca. Come accade da qualche anno, ormai, l'Associazione nazionale dell'Arma dei Carabinieri (sezione di Ceglie), presieduta dal mar.llo maggiore aiutante Fedele Barletta, ha ricordato l'altro, giorno, il sacrificio del carabiniere ausiliario, medaglia d'oro al valor militare, ucciso durante un tentativo di rapina da parte di alcuni malviventi ai danni della locale agenzia della Banca Popolare. Il tragico episodio avvenne il 22 gennaio 1990. Petracca, 20 anni, pur essendo libero dal servizio, si unì volontariamente a due suoi commilitoni per portarsi sul luogo della rapina. Giunti sul posto i tre risposero al fuoco dei malviventi e - nel tentativo di prestare soccorso ad un suo collega ferito - Petracca venne colpito a morte. La commozione che seguì, in città, fu tanta.

Quest'anno la cerimonia, organizzata in collaborazione con l'Amministrazione comunale, è stata particolarmente sentita. Alle 10 mons. Michele Castoro, vescovo di Oria, ha celebrato la messa. Subito dopo è stato dato il via al cerimoniale, che ha visto la consegna, da parte del sindaco, della bandiera nazionale offerta dalla città alla locale stazione dei carabinieri e di una targa offerta alla mamma di Petracca, alla stazione dei carabinieri e al maresciallo Sante Convertini. Celebrare questo avvenimento senza retorica, esaltando invece l'alto senso di responsabilità che i carabinieri ogni giorno dimostrano, con la loro vicinanza alla gente: questo il senso della manifestazione, che ha legato un po' gli interventi dei convenuti. Alle 11 le autorità militari, civili e religiose si sono recate in corteo presso il monumento ai caduti e, successivamente, presso la lapide in via Petracca, dove sono state deposte delle corone di alloro. Tante le autorità e le associazioni presenti, tra cui il sottosegretario alla Giustizia, on. Luigi Vitali, il Prefetto di Brindisi, Mario Tafaro, il comandante della Compagnia dei Caraninieri di Fasano, cap. Marco Pucciatti, l'associazione di Polizia di Stato e Guardia di Finanza, l'associazione Marinai d'Italia, l'Arma dell'Aeronautica, il gruppo Scout.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

Domani all'Apt di Brindisi il confronto su B&B e turismo rurale

Martedì, 24 gennaio

Si terrà domani mattina, mercoledì,  presso la sala conferenze nella sede dell’Apt di Lungomare Regina Margherita di Brindisi, tra l’Ente e gli operatori Turistici degli Agriturismi, Bed & Breakfast, Turismo Rurale, Affittacamere, etc, ovvero degli esercizi Extralberghieri.

La finalità dell’incontro è duplice, da una parte informare queste nuove tipologie di aziende di alcuni obblighi di legge circa la comunicazione dei dati statistici all’Ente APT, dall’altra intervenire su una parte nuova ma molto importante e dalle forti potenzialità dell’offerta turistica provinciale.
Esistono infatti ad oggi ben 77 Bed & Breakfast e circa 50 tra Agriturismi e Affittacamere e esercizi complementari nella nostra provincia.
Interverrà la Dott.ssa Francesca Delorenzo della Regione Puglia - Settore Stastica, e il commissario dell’Apt Francesco Nacci.

L’incontro è il primo di una serie di programmati anche con gli altri operatori turistici quali albergatori e agenzie viaggi, nonché le associazioni di categoria, le associazioni turistiche e le associazioni Proloco.

Lo scopo finale è quello di fornire alla Regione Puglia settore Turismo, ma anche agli Enti locali un quadro preciso della realtà Provinciale del Settore Turistico, analizzandone potenzialità, debolezze, punti di forza e minacce, al fine di ottenere uno strumento operativo utile per effettuare le scelte che si terranno nei prossimi anni per il settore, in modo da evitare azioni inutili.
 

 

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast perde lo scontro diretto con il Marigliano: 102-91

Lunedì, 23 gennaio

La Stamplast Ceglie perde lo scontro diretto con il Marigliano giocando, comunque, una gara positiva. Certamente, nell’economia del gioco al coach Giulio Tonucci ha pesato l’assenza di Fabiano Ventruto, febbricitante e in condizione di non poter dare il proprio apporto ad un roster ridotto al minimo (come è noto oltre a Sardano è andato via la scorsa settimana anche Cristian Ventruto) e che, probabilmente al punto in cui si è deve necessariamente accelerare i tempi per aumentare la rosa. Non a caso, nell’elenco consegnato agli arbitri, Tonucci ha dovuto inserire anche il suo secondo, il bravo Capozziello. E’ chiaro, comunque, che la necessità impellente non deve spingere la società a tesserare uno, due giocatori a qualunque costo e solo per far numero. Ma veniamo alla gara. “Non ho alcun rimprovero da muovere ai miei ragazzi – afferma il coach Tonucci – perché abbiamo giocato una gara buona e forse con un pizzico in più di fortuna a queto punto staremo a parlare di un risultato diverso”.

 Non c’è dubbio che affrontare la capolista e per giunta in trasferta non era cosa da poco. Però, anche per come si era messa la gara, specie sul finire con la Stamplast in pieno recupero e con un arbitraggio un po’ più sereno le cosa sarebbero appunto andate diversamente. Infatti, a tre minuti dalla fine, il Ceglie era a meno cinque ed in pieno recupero. E’ successo che diversi falli evidentissimi dei padroni di casa non sono stati fischiati da una coppia di arbitri apparsa un po’ intimorita da un tifo assordante e con il fiato sul collo. A nulla sono valse le giuste lamentele dalla panchina cegliese. E’ il caso che la federazioni in gare del genere si affidi a direttori di gara “sordi”a condizionamenti di un tifo assillante. Ma nulla da recriminare, ovviamente, perché – purtroppo – queste cose nello sport ci stanno pure. “Siamo pienamente soddisfatti della prova offerta dai nostri giocatori – il pensiero del direttore sportivo Enrico Marseglia, a nome della società – giocando alla pari con alcuni episodi (l’intimorimento degli arbitri a fischiare qualche fallo evidente?) che alla fine hanno fatto la differenza”: E prosegue: “In queste gare, giocando con la prima in classifica la sconfitta, non dimenticando che giocavamo in trasferta, ci può pure e la prova offerta dimostra come oggi pesano alcuni risultati su alcuni parquet dove abbiamo letteralmente buttato al vento il risultato”.

Ma questa è ormai acqua passata ed è bene guardare avanti. Dalla trasferta campana, la Stamplast ritorna con la certezza che non si è secondi a nessuno, che è stata ritrovata quella convinzione nei propri mezzi, smarrita all’inizio e che il campionato (siamo alla seconda di ritornO) è ancora aperto. Da Marigliano conferme giungono dell’ottimo stato di forma di Charles Mujango, autore di una eccellente prestazione con 26 punti, il miglior realizzatore della serata, Carlos Gallo con 18 punti all’attivo ed il redivivo Eduardo Passante con il suo invidiabile bottino di 24 punti ed una gara da incorniciare. Insomma, per Tonucci note confortanti e che dimostrano come finalmente la Stamplast è in continuo crescendo con tutti i giocatori recuperati dal punto di vista della convinzione dei propri mezzi. Ora c’è da pensare alla prossima gara quando al palaTodisco di Costernino arriverà il Battipaglia, quintetto che ieri l’altro ha fermato il Barletta e che necessita di punti-salvezza. Una parola, per concludere da spendere per i tifosi, numerosi a Marigliano ( da Ceglie era partito un pullman e diverse auto) che ormai sono una componente essenziale di un roster che deve rispondere sul campo a tanto tifo ed attaccamento.

Luca Dipresa
 

 

 

 

 

 

 

Una sindacalista in lista con i Ds, Teresa Bellanova verso Montecitorio

Domenica, 22 gennaio

Teresa BellanovaDalle lotte contro il caporalato al Parlamento. Teresa Bellanova (nella foto), dirigente Cgil di lungo corso: è lei la donna che andrà ad occupare la “casella” che spetta alla federazione di Lecce nella testa di lista. In soldoni: elezione sicura.

«Andiamoci piano: c’è una segreteria regionale già convocata e in quella sede se ne discuterà»: così dice lei prudentemente - origini cegliesi e salentina d’adozione dopo il trasferimento a Lecce negli anni Settanta prima di salire i gradini del sindacato - ma la lista arrivata dal vertice romano di venerdì parla chiaro. Teresa Bellanova in quattordicesima posizione nella lista ulivista (Ds e Margherita) alla Camera dei deputati: gradita alla Cgil ma, soprattutto, con la forte investitura della Quercia di cui è componente del Consiglio nazionale.

Lei è prudente ma nessuno solleva dubbi…

«Non tocca a me parlare. Chiedetelo al segretario regionale Ds, Michele Bordo».

Ma lei è pronta?

«Certo che si tratta di una “partita” importante e difficile: c’è una battaglia elettorale che bisogna vincere. Ho preso la tessera del partito negli anni Settanta e non mi sono mai tirata indietro: se i Ds mi chiedono la disponibilità, io sono pronta. Una cosa, però: voglio unire e non dividere».

Candidata salentina ma trapiantata a Roma da quando sta nella segreteria nazionale della Filtea-Cgil...

«No, un momento. Sono e resto pugliese, ci mancherebbe altro. Faccio la pendolare, io. Marito e figli vivono a Lecce e ci torno sempre. Con il Salento e, soprattutto, con i compagni Ds della federazione leccese non ho mai reciso i legami. Anzi, questi legami li ho coltivati».

Ma le colleghe Ds della nuova generazione le conosce? Qualcuna potrebbe “ingelosirsi”?

«Le donne Ds hanno grandi capacità e parlo anche della fascia di compagne più giovani che già dimostrano competenze e attaccamento alla causa del partito. Faccio parte della direzione regionale e della direzione provinciale e la sintonia è sempre stata totale».

Ma lei quando ha cominciato?

«A metà degli anni Settanta con le lotte contro il caporalato. A Ceglie Messapica dove sono nata: erano tempi durissimi ma sono stati decisivi per la mia formazione e non li ho mai dimenticati. Ho lavorato prima nella Federbraccianti, poi nella sezione alimentari della stessa Cgil. Sono stata nella segreteria della Camera del lavoro e poi, a metà degli anni Novanta, nella sezione tessili della Cgil salentina. Erano i tempi delle vertenze con la Filanto. Ho fatto la segretaria provinciale fino al 2001».

E infine il vertice nazionale della Filtea-Cgil a Roma...

«Ci sto da cinque anni: il tessile-calzaturiero è ad una svolta e bisogna spingere sul terreno della qualità».

Ora potrà farsi sentire in Parlamento...

«L’ho già detto: nelle prossime ore c’è la segreteria regionale. Tocca a Bordo parlare».

(Quotidiano)

 

 

 

 

 

 

 

 

Musica: presentata la stagione concertistica dell'associazione Caelium

Domenica, 22 gennaio

«Caelium» e «Santa Cecilia» insieme. Si apre alla collaborazione con lo storico Conservatorio di Roma quest'anno la XII stagione concertistica organizzata dall'associazione musicale presieduta dal Maestro Massimo Gianfreda. Una stagione di qualità, che quest'anno porterà sul palco del teatro comunale nomi del calibro di Paolo Damiani e Bruno Canino.

I concerti - patrocinati dall'assessorato alle Politiche Culturali del Comune, dall'assessorato alla Cultura di Brindisi e dall'assessorato regionale al Mediterraneo, Pace e Attività Culturali - si terranno, come di consueto, tra gennaio e maggio, presso il Teatro comunale. Ad aprire, domenica 22, sarà proprio il contrabbassista e compositore Paolo Damiani, titolare della Cattedra di Jazz presso il «S. Cecilia» di Roma, in duo con il giovane allievo Vittorio Mezza (pianoforte). I due eseguiranno composizioni proprie e renderanno omaggio a grandi jazzisti quali Duke Ellington, Miles Davis, Bill Evans, Ornette Coleman, Charles Mingus e John Coltrane. Il 12 febbraio sarà la volta del Duo De Giorgi (Doriana De Giorgi, soprano, Valerio De Giorgi, pianoforte), mentre il 5 marzo sarà di scena il «Barìs Brass Choir», ensemble di ottoni e strumenti a percussione diretto da Domenico Gabriele.

Il 26 marzo, l'appuntamento di prestigio, quello con il pianista classico Bruno Canino, che renderà omaggio a Mozart nel 250° anniversario della nascita. Ad aprile, spazio alle donne. Il 9, «Women in classic» (Irma Irene Tortora, Maria Paola De Luca, Elena Sabatino, Ernesto Polignano), su musiche di Rossini, Verdi, Mascagni, Cilea, Liuzzi, Offenback; il 23, il quartetto vocale «Faraualla (Gabriella Schiavone,Teresa Vallarella, Loredana Perrini, Paola Arnesano) che eseguirà brani della tradizione popolare e composizioni originali, con il sostegno di Cesare Pastanella e Pippo D'Ambrosio (percussioni).

Chiuderà, il 14 maggio, l'«Orchestra da Camera Caelium», diretta dal Maestro Massimo Gianfreda, con solisti Raffaella Ricciardi (soprano) e Massimiliano Pitocco (bandoneon e fisarmonica). In programma musiche di Sibelius, Rachmaninoff, Gianfreda, Piazzolla, Bixio, Tosti, Di Capua. Come sempre, i concerti saranno accompagnati da una guida all'ascolto a cura del Maestro Palmo Liuzzi.

 

 

 

 

 

 

Rapine, scippi, assalti: a Ceglie si rischia l'emergenza criminalità

Sabato, 21 gennaio

Assalti agli ipermercati nelle ore delle chiusura, quando le casse sono zeppe di denaro, rapine nei negozi in pieno centro, come nel caso di un tabaccaio in piazza Plebiscito, incendi di auto parcheggiate di notte sotto le abitazioni, un’“auto-bomba” lasciata bruciare dinanzi ad un distributore di benzina, con rischio di far esplodere il deposito del carburante e pochi metri dalle abitazioni. E poi ancora scippi, furti e danneggiamenti nella case di campagna. Ieri notte, in zona Ulmo, sconosciuti hanno sfondato con un trattore il cancello e la porta del garage di una villa per introdursi nell'immobile, senza portar via nulla di rilevante. Una manifestazione di potenza, un'allegoria a bordo di un mezzo agricolo, avvertimenti a tutta la città? E allora, cosa sta accadendo a Ceglie Messapica?

Sembra di essere tornati ai primi anni Ottanta, quando bande di malviventi avevano messo a ferro e a fuoco la cittadina facendo sviluppare intorno agli episodi criminosi la piaga del racket, poi sedata grazie alla sensibilità delle istituzioni, alla rivolta degli abitanti e all’attenzione di controllo svolta dall’associazione anti-racket sorta per ristabilire le regole della convivenza civile.

Ma ora l’equilibrio sembra nuovamente rotto, con il fatto nuovo che potremmo trovarci dinanzi a episodi del tutto nuovi, frutto di un’evoluzione criminosa di soggetti che ritengono di poter intimidire un’intera collettività, le istituzioni, le forze dell’ordine. La guardia dev’essere alta: questo impegno sollecitano i cittadini di Ceglie ai tutori dell’ordine pubblico ma anche ai rappresentanti politici.

Ciò che sta accadendo a Ceglie da qualche mese merita maggiore attenzione analitica: si tratta davvero di bande isolate? vengono da fuori o si nascondono nell’ambito locale? hanno collegamenti con la Sacra corona Unita (che avrebbe già indicato segni di presenza nella zona di Mesagne) o con altro organizzazioni sconosciute? sono plotoni irregolari del contrabbando che è tornato a solcare l’Adriatico? E infine, domanda fondamentale: hanno già minato il commercio con presenze e richieste che i negozianti, per timore, dicono di negare?

Le forze dell’ordine fanno quanto possono e comunque non hanno mai lesinato presenza e impegno, ma probabilmente a questo punto è necessaria un’azione politica per far suonare l’allarme a Ceglie. Prima di dover ricorrere ad una situazione di emergenza.

 

 

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast tenta lo sgambetto alla capolista Marigliano

Sabato, 21 gennaio

Ed ora sotto al Marigliano. Sulla strada di una ritrovata e rinata Stamplast Ceglie la capolista Marigliano che, proprio grazie ai cegliesi ha riagguantato in testa alla classifica il Centro Ford Molfetta. Un favore che ora …ripagherà. Dopo la bella prestazione di sette giorni addietro con Eduardo passante e soci che bloccano in casa la corsa dei molfettesi, questa sera la possibilità di bissare la prestazione. E’ vero che la Stamplast giocherà in trasferta, però è pur vero che finalmente pare abbia trovato la condizione giusta ed i mariglianesi debbono fare molta attenzione. “Sicuramente – a parlare è il coach Giulio Tonucci – stiamo attraversando un momento buono con i giocatori che si stanno impegnando al massimo per conseguire quel buon stato di forma fisico e mentale necessario in questa seconda fase del campionato dove bisognerà sbagliare il meno possibile”. Ed allora? “Niente – prosegue – dobbiamo scendere in campo con la giusta concentrazione e convinzione che siamo un quintetto alla pari prestando più attenzione in fase difensiva dove domenica scora abbiamo commesso qualche leggerezza”.

Ma una settimana in più di lavoro è servita proprio ad aggiustare alcuni meccanismi difensivi, dove, non va dimenticato, l’assenza di un play di spessore ha costretto il coach a modellare ed adattare i giocatori a questa carenza. E va detto un lavoro fatto con buoni risultati. La rosa, senza Sardano e senza Fabiano Ventruto, si è assottigliata ed allora bisognerà incrementare sforzi ed attenzione. Probabilmente, potrà esserci qualche novità sul fronte mercato. Ma ancora nulla di certo con il presidente Mario Laneve ed il direttore sportivo che si stanno guardando attorno non dimenticando che a questo punto del campionato le occasioni sono poche. Ma, al roster cegliese in questo momento le novità da radio mercato interessano ben poco perché sono concentrati sugli impegni imminenti.

 “Per noi –a parlare questa volta è Charles Mujango – in questo momento quello che più conta è rimanere concentrati sul Marigliano, squadra che si è ulteriormente rinforzata con l’arrivo in questi giorni di Valentinetti e dove noi dobbiamo far ricorso a tutte le nostre possibilità per batterci alla pari”.

Certo è che questa sera la classifica potrebbe subire sconvolgimento di spessore tenuto conto degli scontri diretti in calendario: Massacra-Bisceglie, Molfetta-Sarno ed appunto Marigliano-Stamplast. Classifica che fino al fischio d’inizio è questa: Marigliano, Bisceglie e Molfetta 24 punti, Stampalst e Massacra 20, Sarno 18. L’occasione per capitan Maurizio D’Amicis e compagni è troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Senza dimenticare che nell’economia dei play off i risultati degli scontri diretti valgono molto. Ed ecco che a sostenere i colori gialloblù questa sera a Marigliano ci sarà il solito tifo, ormai pienamente riconciliatosi con la squadra dopo l’ammutinamento di quindici giorni fa che è senz’altro servito per dare uno scossone ai giocatori che in diverse occasioni avevano difettato per concentrazione e poca convinzione nei propri mezzi buttando al vento partite incredibili. Tonucci dovrebbe presentare da subito il quintetto formato da Della Corte, Gallo, Mujango, D’Amicis e Passante.

 

 

 

 

 

 

 

Mita (Ds): allarme ospedale, a rischio finanziamenti per 700 mila €

Venerdì, 20 gennaio

"Occorre mettere mano al disagio ed alla diffusa insoddisfazione tra i cittadini cegliesi e gli operatori della sanità. E' reale il rischio che, ai danni provocati dal Piano di riordino ospedaliero voluto da Fitto, si aggiunga una azione di ostruzionismo del centro destra, tesa a dimostrare che anche con il centro sinistra le cose non cambiano". E' quanto afferma il consigliere provinciale Pietro Mita, segretario a Ceglie dei Ds.

"La prova di ciò è Ceglie Messapica, il cui ospedale perde ? 700.000,00 di finanziamenti, previsti dall'art.20, perché il tecnico incaricato dall'ex direttore Causo, tecnico si dice molto vicino al centro destra, non presenta i progetti. Noi - afferma Mita - abbiamo il dovere di denunciare ciò e di invitare l'attuale direzione della Asl a mettere in atto tutte le azioni tese ad individuare e sanzionare eventuali responsabilità.
Noi siamo ben consapevoli che tale stato di disagio in provincia di Brindisi è nato non solo per un piano di riordino ospedaliero sbagliato e sottodimensionato rispetto al numero degli abitanti, ma anche per una sua cattiva e inadeguata gestione e attuazione.

Certo, ritardi, disfunzioni, tagli ai posti letto, liste di attesa, consolidati da oltre dieci anni di governo patronale della sanità, non si affrontano e risolvono in quattro mesi di governo del centro sinistra, ma - prosegue l'esponente politico - dobbiamo mettere in atto tutte le azioni che diano messaggi chiari di discontinuità prima ai cittadini-pazienti e poi a tutti gli operatori del comparto che, con il voto regionale, hanno segnato la loro disapprovazione politica.

Noi sappiamo che ancora oggi, nonostante i tempi necessari alla individuazione dei punti di criticità del sistema sanitario brindisino, molti operatori con affanno sono costretti a dare una risposta alla domanda di salute, e lo fanno rinunciando a loro legittime gratificazioni; ed è a tutte queste persone che noi dobbiamo guardare con attenzione.

Noi DS di Ceglie riteniamo di dover contribuire, dopo la protesta e la critica feroce sul Piano di riordino ospedaliero di Fitto, attraverso l'impegno dei nostri consiglieri regionali come Pino Romano, da sempre impegnato ai problemi del territorio, a proporre e ripartire per costruire una rete ospedaliera più equilibrata, più integrata e collegata al territorio, così da ridare fiducia ai cittadini e al contempo motivando gli operatori che rimangono una risorsa qualificata indispensabile.

Tutte le forze del centrosinistra devono essere unite per guidare un'azione politica comune per ridare funzionalità e autonomia al nostro ospedale. Il governo regionale ha già dato un segnale importante a molti cittadini pugliesi eliminando il ticket sui farmaci e licenziando un piano occupazionale che prevede, per la Puglia, una stabilizzazione e nuove assunzioni per circa 3.500 unità.

Nello specifico dell'ospedale di Ceglie Messapica, l'azione politica condotta dai Ds e dalle altre forze del centrosinistra ha già dato qualche risultato. Infatti vi è un formale impegno affinché nei prossimi mesi di febbraio - marzo alcuni posti letto previsti per la lungodegenza, vengano trasformati rendendo operativo il reparto di medicina interna; a questo si aggiunge la volontà di avviare l'attività di oculistica con possibilità di ricovero per acuti.

Il nostro impegno come Ds e come cittadini di Ceglie Messapica è quello di ottenere ancora di più per il nostro ospedale, chiedendo:

1 - il potenziamento del reparto di ortopedia, non solo come attività di ricovero programmato ma anche per acuti, collegato in rapporto sinergico con il polo riabilitativo ad alta specializzazione del San Raffaele che, oltre ad essere l'unica struttura altamente qualificata in tutto il Mezzogiorno, può rappresentare per il nostro ospedale motivo di alta specializzazione ortopedica.

2 - l'adeguamento a norma delle sale operatorie.

3 - l'istituzione di un servizio di nefrologia e dialisi, quale indispensabile impegno sociale nei confronti di quei cittadini portatori di tale patologia.

4 - il potenziamento degli ambulatori polispecialistici, un servizio di prevenzione donna, un ambulatorio per i disturbi dell'alimentazione con le figure di un endocrinologo, un diabetologo, uno psicologo, un dietologo, un servizio di medicina dello sport.

A questi obiettivi prioritari, c'è da aggiungere - conclude Pietro Mita - tutto il nostro impegno a far tornare attivo il reparto di chirurgia generale, che ha rappresentato, attraverso la qualificata professionalità degli operatori, un fiore all'occhiello e un punto di riferimento per tutto il territorio brindisino".

 

 
 

 

 

 

Basket: la Stamplast si conferma e batte il Molfetta

Domenica, 15 gennaio

STAMPLAST CEGLIE – CENTRO FORD MOLFETTA 83 - 77
 

STAMPLAST CEGLIE: Ventruto 2, Bove, Della Corte 12, Mujango 19, D’Amicis 6, Gallo 19, Passante 25.All. Tonucci
C.F. MOLFETTA: Maggi 23, Varisco 14, Teofilo 16, Leo 13, Bonaiuto, Tommasini 11. All. Carolillo
ARBITRI: Silvestro e Perrone di Napoli
Note: parziali: 16-21, 38-43, 59-62, 88-77. Tiri Liberi: Ceglie 18/20, Molfetta 8/12. Falli: Ceglie 23, MOLFETTA 15

 Un quarta frazione di gioco alla grande ha fatto la differenza di una gara bella, avvincente e sempre in bilico. Il quintetto di Tonucci ferma così un lanciato Molfetta e riapre il suo campionato. Sicuramente più precisi in difesa Maggi e compagni che così approfittano di una Stamplast che spesso si fa infilzare facilmente. Nei primi tre quarti i cegliesi costretti ad inseguir con Mujango marcato a vista e con il duo Maggi-Teofilo in evidenza.

Ma, un motivato Passante riesce a dare la carica ai suoi e nell’ultima frazione, intesa e senza attimi di pausa, dopo due minuti c’è l’aggancio ed il sorpasso con una tripla ed i due punti successivi della ditta Mujango-Gallo. Il tifo è alle stelle ed incita i giocatori cegliesi che ora sono più incisivi e grintosi. Il Molfetta accusa il colpo, quando forse pensava di avere in mano la gara. Errore madornale, anche perché ora Mujango, che ha stremato il suo diretto marcatore ha l’occasione di far sentire quanto sia calda la sua mano. Così, alla fine la capolista deve cedere le armi, sia pure onorevolmente.

Luca Dipresa
 

 

 

 

 

Basket: per la Stamplast è il momento della verità

Sabato, 14 gennaio

Ed ora bisognerà far sul serio. Per la Stamplast Ceglie è il momento della verità, ossia il momento di far sul serio abbandonando quella insicurezza che, spesso e senza motivazione alcuna è stata la causa di inspiegabili battute d’arresto. Nell’ultima del girone di ritorno, domenica scorsa contro il Santa Maria Vico, il roster del coach Guido Tonucci è apparso trasformato, concentrato e sicuro e convinto delle proprie possibilità, che non sono poche. Insomma quella squadra che sulla carta, e non solo, era ed è annoverata tra le più forti del campionato.

Domani sera al palaTodisco l’occasione per dimostrarlo davvero perché giunge la capolista Ford Molfetta di Segio Carolillo. “Stiamo bene – afferma il coach Tonucci – e siamo consapevoli dell’importanza della posta in palio”. E così prosegue: “In settimana abbiamo lavorato bene, dimenticando subito la sbornia della vittoria contro il Santa Maria Vico, consapevoli che affrontiamo la capolista e che solo con una grossa prestazione potremmo fermare la galoppata dei molfettesi”: E c’è un altro aspetto che non va dimenticato. Il tifo domenica scorsa “incrociò” le braccia in segno di contestazione per le opache prestazioni delle domeniche precedenti. Ora, la possibilità di recuperare anche i tifosi che già contro i vichesi ebbero modo di vedere una squadra trasformata e con quel carattere che spesso è mancato.

Da segnalare che oltre al play (Sardano), la Stamplast perde anche Cristiano Ventruto che emigra, o meglio ritorna a Mesagne. “Il giocatore – a parlare è il direttore sportivo Enrico Marseglia – ci ha chiesto di andare a Mesagne per ragioni essenzialmente di lavoro e questo lo ha fatto con grande sacrificio perché da noi stava bene”: Insomma ai giocatori è chiesto un ulteriore sforzo perché sul fronte mercato non ci sono notizie. Il play che dovrebbe sostituire Sardano non si riesce a trovare. Per la verità la società sta vagliando alcune possibilità, provando alcuni giocatori -in questi ultimi giorni sta provando Montagnani, over ’80 in forza al Montevarchi in B2. Ma nulla di ufficiale perché – fanno sapere i dirigenti – siamo ancora sul mercato e nulla è ancora deciso. Ed allora a Paolo Della Corte il compito di caricarsi ancora la croce di non far sentire più del dovuto la mancanza del play. E per ostacolare il quintetto Molfettese a Charles Mujango, Carlo Gallo, Maurizio D’AMicis il compito di sfoderare una prestazione al apri di quella di domenica scorsa.

E’ quasi scontato che su “Mujo”, l’uomo più pericoloso della Stamplast, Carolillo proporrà raddoppi di marcature come ormai fanno tutti i coach che incontrano il quintetto cegliese. Però, Tonucci ha avuto modo di preparare le contromisure, anche perché se ci sono i raddoppi ciò significa che in qualche altra parte del parquet si aprono varchi e questo può essere l’arma vincente per piegare la difesa avversaria. Come pure va tenuto sotto controllo il play Andrea Maggi, a detta delle cronache l’uomo più informa del roster capolista. In definitiva una gara di cartello e dalle mille incognite con il risultato apertissimo e, sicuramente, la gara si deciderà agli ultimi secondi. La Stamplast non può sbagliare ed il tifo, ne siamo certi, tornerà a far sentire alto il grido di “Forza Ceglie” in un palaTodisco che si preannuncia gremitissimo e …caldo.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

In 6mila per visitare il presepe nelle grotte di Montevicoli

Sabato, 14 gennaio

«Ci siamo impegnati per dare un senso, un contesto alle cose che abbiamo proposto, non si è trattato di concerti o iniziative inserite a caso, abbiamo cercato di tessere un filo rosso che caratterizzasse la rassegna, con l’intento e con l’invito a vivere gli eventi in maniera non riduttiva. Sul piano musicale, l’intento era quello di riflettere, di dare ascolto alle sonorità con l’intelligenza rivolta alle cose del mondo». C’è entusiasmo nelle parole dell’assessore alle Politiche ricreative Patrizio Suma, che ha coordinato la rassegna natalizia «Spiritus mundi 2005/06», organizzata dall’Amministrazione - assessorati alle Politiche economiche e produttive, culturali e turistiche. Una rassegna che ha fatto respirare in città un’aria nuova, diversa, come non accadeva da anni.

Quest’anno il cartellone oltre a riprendere le fila di due rassegne inaugurate 10 anni fa dall’Amministrazione Mita, «Dicembre Musicale» e «Armonie Celesti», conteneva altre due proposte: «Ceglie Nott’ambula», mercatino serale per le vie principali della città ravvivato da artisti di strada e zampognari e «Adeste Fideles», una sorta di «raccolta» di presepi viventi, mostre e iniziative di solidarietà promosse dalle parrocchie e dalle associazioni di volontariato e culturali presenti sul territorio.

Molte le iniziative che hanno lasciato il segno. Tra queste, il concerto dell’Orchestra del ’700 con relativa presentazione del Cd (18 dicembre, teatro comunale), la presentazione del cd «Impro-vis-àvis- action» del «Trio Basile- La Zazzera-Lodedo» (20 dicembre, chiesa di S.Anna), la Cantata di Natale «Quanno nascette Ninno» (4 gennaio, chiesa Madre). Per non parlare dei presepi viventi, organizzati organizzati dalla Chiesa Madre (26 dicembre, 1-6 gennaio), e dalla Chiesa di S. Rocco (25 dicembre, 5 gennaio). Un successo senza precedenti ha avuto quello allestito dopo nove anni presso le grotte di Montevicoli su iniziativa dell’assessorato alle Politiche turistiche: le cifre parlano di 6000 visitatori. Numerosi apprezzamenti ha ricevuto anche quello allestito presso la Pinacoteca dai fratelli Santoro. La novità di quest’anno è la «produzione » di materiale relativo alla rassegna. I già citati concerti del 20 dicembre e del 4 gennaio sono stati registrati e saranno presto pubblicati, riportando luogo e contesto. «Un elemento qualificante per le due chiese ospitanti e per la città. E non per ultimo per l’assessorato» commenta l’assessore Suma. Successo anche per il mercatino serale per le vie della città. Molto bella e suggestiva, infine, l’illuminazione cittadina.

Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno

 

 

 

 

 

Anziano agricoltore muore solo in casa, ritrovato dopo quattro giorni

Mercoledì, 11 gennaio

Un agricoltore, Cosimo Pascariello, di 79 anni, è stato trovato privo di vita nella sua abitazione a Ceglie Messapica. La morte sarebbe stata causata da un malore. Secondo primi accertamenti, l'uomo, che viveva da solo, potrebbe essersi sentito male alcuni giorni fa, forse nella giornata di sabato quando sarebbe stato visto l'ultima volta.

. Sono stati i vicini, preoccupati per non averlo visto da sabato scorso, ad avvisare i carabinieri.

 

 

 

 

 

Basket: la Stamplast scaccia i dubbi dopo il passo falso di mercoledì

Domenica, 8 gennaio

STAMPLAST CEGLIE – S.MARIA A VICO 106 - 89
 

STAMPLAST CEGLIE: Leone 1, Ventruto F. 9, Ventruto C. 5, Bove, Della Corte 15, Mujango 33, D’Amicis 19, Rossi 2, Gallo 13, Passante 9.All. Tonucci

S.MARIA A VICO: Varriale 18, Aragosta 6, Frascolla 33, Adamo 8, Servirei, Di marzo 4, Corbo 9, Simioli 6, Della Peruta 2, Scala 3. All. Massaro

ARBITRI: Costabile e Porcino di Reggio Calabria

Note: parziali: 25-15, 53-41, 80-60, 106-89. Tiri Liberi: Ceglie 15/28, S.Maria 20/26. Falli: Ceglie 23, S.Maria 25

Grossa prestazione del Ceglie che scaccia i dubbi della sconfitta esterna di mercoledì scorso. Un quintetto più convinto ed aggressivo ha domato un avversario che pure hanno tentato di essere in gara. Già al primo quarto la gara appare segnata con un più dieci meritato. Mujango, che assieme al “vecchio” Frascolla è stato il migliore in campo (entrambi hanno realizzato 33 punti) è in vena ed a nulla valgone le marcature raddoppiate. D’Amicis conferma l’ottimo momento con Della Corte a dirigere le operazioni. Nella seconda frazione dopo tre primi D’Amicis e Gallo carichi di tre falli escono ma gli ospiti non ne approfittano più di tanto e si va al riposo con la Stamplast a più 13 (53-41). Si ricomincia e la musica non cambia e dopo il più venti alla fine della terza frazione, dagli spalti vogliono i cento punti, cosa che giunge con il canestro di gallo a tre minuti dalla fine. C’è solo da registrare la standing ovation per Muìjango e Della Corte che escono per far posto a Rossi e Leone.

Luca Dipresa
 

 

 

 

 

 

 

A Francavilla va in frantumi la coalizione del centrodestra

Giovedì, 5 gennaio

Va in frantumi la coalizione di centrodestra a Francavilla Fontana. Dopo la formalizzazione al coordinatore provinciale di Alleanza nazionale sen. Euprepio Curto delle dimissioni di Vincenzo e Cosimo Balestra, nonchè di Ettore Lupo «per essere consapevoli di non aver alcuna possibilità di intraprendere un reale percorso di cambiamento all'interno della compagine politica», a Francavilla Fonatana la lotta, in vista delle elezioni amministrative, si fa durissima e senza esclusioni di colpi nel centrodestra brindisino.

Il segretario provinciale dell'Udc, Mimmo Mele, ha espulso dal partito l'assessore al Comune di Francavilla Antonio Ammaturo. «Le vicende politiche di Francavilla Fontana sono ormai note a tutti e più volte l'Udc ha avuto occasione di esprimere la propria opinione peraltro senza giri di parole». «Le nostre affermazioni a distanza di qualche settimana - sottolinea Mele - non hanno contribuito a far mutare l'atteggiamento degli alleati del centrodestra nei confronti del nostro partito che con lealtà e spirito di coalizione aveva sottolineato l'urgenza assoluta di un confronto e di una verifica politica. La segreteria provinciale aveva anche invitato il suo assessore Antonio Ammaturo alle dimissioni quale segno concreto della coerenza e della serietà di quanto si asseriva.

ll Comitato provinciale dell'Udc, tenutosi il 7 dicembre scorso, avendo preso atto che l'assessore Antonio Ammaturo non ha ritenuto di adeguarsi alle indicazioni del partito e che lo stesso non ha fatto pervenire alcun tipo di comunicazione, ne ha decretato l'espulsione».

La prossima primavera nella cittadina si voterà per l'elezione del sindaco e proprio in questo clima sono letti i dissidi interni. La Cdl ha scelto per la candidatura a primo cittadino il medico Giuseppe Marinotti, responsabile del Pronto Soccorso dell'ospedale di Ceglie Messapica, ex consigliere regionale di An e non confermato alle ultime elezioni regionali dove pure si era candidato. Per ieri era prevista una conferenza stampa per la presentazione ufficiale della candidatura, annullata poi all'ultimo momento per impegni del sen. Eupreprio Curto e dell'on. Luigi Vitali, entrambi parlamentari di Francavilla, che avrebbero dovuto presenziare all'annuncio rimandato a data non ancora comunicata.
 

 

 

 

 

 

Dopo l'attentato picchiano mamma e figli, nervi tesi alla 167

Giovedì, 5 gennaio

Non solo gli hanno incendiato l'auto col rischio di far crollare un palazzo. Ma, per sfogare la rabbia per il congiunto finito una sola notte in carcere, non hanno esitato a dar di botte mamma e i due figli del poveretto preso di mira da Giovanni Franco: l'attentatore che, per un banale dissidio tra vicini, aveva deciso di dare fuoco ad una vettura.

Così, mentre il giudice convalidava l'arresto di Franco disponendo per lui i «domiciliari», le manette sono scattate per il suo amico Pietro Giordano, che abita al primo piano del palazzo che è stato «teatro» della vicenda: in via Caliandro, nella zona 167 di Ceglie Messapica.

Stando a quanto hanno fatto sapere i carabinieri, Caliandro avrebbe dato man forte alla madre di Giovanni Franco la quale avrebbe minacciato e percosso la moglie del loro vicino di casa: quello, in pratica, al quale gli avevano incendiato l'auto. Per aiutare la poveretta, sono intervenuti i due figli minori che - secondo i carabinieri - sono stati a loro volta selvaggiamente picchiati da Giordano. Fortunatamente, i carabinieri sono intervenuti tempestivamente ed hanno subito ammanettato l'aggressore, mentre la mamma di Franco se l'è cavata con una denuncia a piede libero. Gli inquirenti hanno tenuto conto del suo stato d'animo all'indomani dell'arresto del figlio.

Un'assurda storia di violenza cominciata, come si diceva, per un banale dissidio tra vicini. Sembra che Franco avesse chiesto al suo vicino di casa un pezzo di ricambio da una sua vecchia moto. Al diniego, poi, avrebbe risposto appiccando fuoco alla sua «Y 10» parcheggiata all'interno del garage. L'auto, con il serbatoio pieno di gas, rischiava di esplodere ed i vigili del fuoco - prima di domare le fiamme - avevano fatto evacuare il palazzo. Il giovane attentatore, dopo l'udienza di convalida, si trova ora agli arresti in casa così come aveva chiesto il suo legale avv. Aldo Gianfreda. Lo stesso avvocato Gianfreda difenderà questa mattina, dinanzi al giudice, Pietro Giordano accusato di lesioni che sarà processato per direttissima.

(v. spar., La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Litiga col vicino e gli incendia l'auto, strage evitata in un condominio

Mercoledì, 4 gennaio

Poteva essere una strage. Se l'auto data alle fiamme fosse esplosa, poteva cader giù l'intero palazzo. Fortunatamente, il tempestivo intervento dei carabinieri (chiamati con il 112) e dei vigili del fuoco ha scongiurato guai maggiori, anche se i danni all'immobile sono notevoli e l'auto presa di mira dall'attentatore è andata distrutta. In manette, con l'accusa di incendio doloso, è finito Giovanni Franco: cegliese di venti anni, difeso dall'avvocato Aldo Gianfreda.

I militari dell'Arma lo hanno sorpreso con addosso ancora gli abiti bagnati della benzina usata per incendiare la «Y10» di un vicino di casa. La vettura aveva il serbatoio del gas pieno e - come si diceva - rischiava di esplodere. All'origine del gesto, secondo quanto hanno fatto sapere gli investigatori, ci sarebbero dissidi tra condomini. I protagonisti della vicenda hanno dei garage nel palazzo Iacp di via Caliandro, nella zona 167 di Ceglie Messapica.

L'arrestato, nel suo garage, avrebbe avviato una specie di officina meccanica e anche questo sarebbe stato causa di dissidi tra condomini. Poi, qualche giorno addietro, il giovane avrebbe chiesto al suo vicino i pezzi di una sua vecchia moto e - secondo le accuse - al diniego avrebbe risposto incendiandogli l'auto.

L'allarme è scattato immediatamente e sul posto sono subito arrivati i carabinieri e i vigili del fuoco di Ostuni e Francavilla, che hanno domato l'incendio dopo aver fatto scendere dal palazzo tutti i condomini, temendo l'esplosione della vettura. Del caso si sta occupando il sostituto procuratore Antonio Negro. Negli ultimi tempi, a Ceglie, sono davvero tanti gli incendi dolosi. L'altra notte, è stata incendiata una vettura all'interno di un distributore di benzina che ha subito danni notevoli. In precedenza, fiamme in una salva giochi con la denuncia dei due responsabili, poi l'arresto di due giovani dopo l'incendio di un'auto in pieno centro e una Opel Corsa data alle fiamme vicino ad un trullo con un arresto e condanna.

(v. spar., La Gazzetta del Mezzogiorno)
 

 

 

 

 

 

Centinaia di visitatori a Ceglie e nelle grotte per i presepi

Domenica, 1° gennaio

La riapertura al pubblico, dopo nove anni, delle grotte di Montevicoli, ha trovato l’apprezzamento e la soddisfazione da parte dei tantissimi visitatori che in questigiorni hanno avuto modo di scoprire le bellezze naturali della cavità carsica, con le stupende formiazioni stalagmitiche e stalattitiche. All’interno della grotta in questi giorni è possibile ammirare un artistico presepe.

La riapertura delle grotte di Montevicoli è stata fortemente sostenuta dall’Amministrazione comunale di Ceglie Messapica, guidata dal sindaco Piero Federico, perché ritenuta elemento importante per determinare nella città un’offerta di percorso turistico reale e di qualità.

Le grotte di Montevicoli, il museo archeologico, la pinacoteca Emilio Notte, le chiese, il teatro, le masserie, rappresentano alcuni elementi reali per contribuire ad una programmazione turistica dimensionata ad un’area più vasta composta di più realtà comunali di Ceglie e dei paesi vicini.

Il presepe artistico allestito presso le grotte di Montevicoli resterà aperto al pubblico fino all’8 gennaio, osservando il seguente orario: giorni festivi dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15 alle 21, nei giorni feriali dalle ore 15.30 alle 21.00. L’ingresso alle grotte di Montevicoli è gratuito.

Molto apprezzato è stato inoltre il tradizionale presepe vivente organizzato nell'ambito della parrocchia della Chiesa Madre: nei vicoli del centro storico, tra gli angusti spazi delle vecchie case che costituiscono l'area urbana più antica di Ceglie, nei tipici "turragni" è stata messa in scena la Natività in un contesto di vecchi mestieri che solo i più anziani possono ricordare.

 

 

 

 

 

 

 

 

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