Ceglie in diretta |
Dicembre 2006 |
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2006
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An chiede più trasparenza nelle scelte
politico-amministrative
Giovedì, 28 dicembre «Il
rifiuto di pronunciarsi pubblicamente sulle dimissioni dell’Assessore
Conte rende evidente il tentativo della maggioranza e della giunta
comunale di Ceglie di soffocare e imbavagliare la città in una cortina
degna della peggiore tradizione comunista». Va giù duro Franco Nigro,
capogruppo consiliare e commissario locale di Alleanza Nazionale. Ed
aggiunge: «La gestione oscura e silenziosa del Pug (esiste ancora?), la
scarsa chiarezza e l’assenza di risposte sulla questione dei rifiuti
solidi urbani, la gestione del Teatro affidata silenziosamente, la
rinuncia silenziosa al diritto di prelazione su una quota del Castello
sono tutti segni tangibili di questa cortina di ferro e del tentativo di
trasformare il Consiglio Comunale in un “porto delle nebbie”». Ecco
perché l’esponente di An si associa alla richiesta già formulata dal
capogruppo dell'Udeur Antonio Casale di “pretendere” delle spiegazioni
sul perché si è perso il finanziamento di 1.200.000,00 € ed
eventualmente se vi sono dei responsabili. «Il Sindaco e la sua
maggioranza non possono sfuggire – prosegue Nigro - con un “no comment”,
“forse no ….. forse si” la domanda chiara e forte che tutti i cegliesi
pongono: il finanziamento per gli interventi sul Castello è stato perso?
Si o no?». Di
fronte a queste richieste che provengono da gruppi consiliari, l’unica
novità starebbe nel fatto che – come afferma Casale dell’Udeur «si sta
facendo ridurre il tutto ad una semplice avvicendamento e Rifondazione
sarebbe alle prese con il sostituto di Conte che, non va dimenticato ha
motivato le sue dimissioni con un vero e proprio “atto di accusa” alla
sua maggioranza»: ed a proposito di sostituto in questi giorni c’è una
era girandola di “papabili” (si fanno i nomi di Uccio Biondi, Maria
Antonietta Epifani – questi sono già stati assessori alla cultura con la
giunta Mita – Anna Vitale e Cosimo Vitale, quest’ultimo segretario di
Rifondazione). Ed a
proposito di questo Nigro tiene a precisare come «Quello che adesso
rimane alla città e a tutti coloro che avevano creduto nel cambiamento
è il solito “totoassessore”, il “rimpasto” (mini o maxi che sia), lo
scambio delle deleghe come le figurine (stando attenti alla
grammatura). Lo stesso linguaggio di sempre. Ma gli assessori li sceglie
veramente il sindaco o sono una questione dell’ufficio politico del Prc?
» . E così conclude l’esponente di An: «Le dimissioni dell’assessore
Conte hanno messo in luce le alchimie di paglia che tengono in piedi i
resti di una maggioranza consiliare zoologica».
"Spiritus Mundi" nelle chiese di San Rocco e San
Gioacchino
Mercoledì, 27 dicembre Nell'ambito del "Dicembre musicale" organizzato dall'assessorato alle Politiche ricreative del Comune di Ceglie Messapica, si terrà domani e venerdì la manifestazione "Spiritus Mundi". Giovedì, 28 dicembre, alle ore 20,30 (ingresso libero) nella chiesa di San Rocco sarà la volta della New Sound Band Orchestra www.nsborchestra.it, costituita da 32 musicisti, giovani professionisti provenienti dalla Provincia di Brindisi, si caratterizza per l’inserimento in organico di strumenti quali la Fisarmonica, il Pianoforte digitale, il Basso elettrico, la Batteria, le Percussioni, il Mandolino, il Banjo, la Chitarra elettrica e una voce lirica. Nuove sonorità che hanno permesso di innovare il repertorio che spazia dalla melodia classica napoletana a Frank Sinatra, Benny Goodman, Duke Ellington, i Beatles, Ennio Morricone, Astor Piazzola, Glenn Miller, Perez Prado. La direzione è affidata al maestro Carlo Pezzolla.Venerdì, invece, alle 20 nella chiesa di San Gioacchino (ingresso libero) sarà la volta di Rémi Decker (cornamusa), Filippo Gambetta (organetto) & Maarten Decobel (chitarra acustica). Del noto trio di Rémi Decker sono presenti lo stesso cornamusista e il chitarrista Maarten Decombel. Al loro duo si affianca l’organettista Filippo Gambetta in un concerto carico di antiche melodie fiammigo-occitane e improvvisazioni sulle arie celtiche. Decker è oggi, non solo per il Belgio ma per tutto il centro-nord Europa, il cornamusista fiammingo più conosciuto e apprezzato. Proprio per la sua instancabile ricerca improvvisativa, fondata su una profonda conoscenza dei moduli tradizionali più antichi, ha all’attivo numerose registrazioni e collaborazioni con la radio nazionale belga e folk festival più prestigiosi. Filippo Gambetta, nonostante la sua giovane età, ha già alle spalle un lungo e prestigioso curriculum. Ha all’attivo come solista due importanti lavori che lo hanno fatto conoscere al pubblico internazionale: “Stria” (2000) e “Pria Goea” (2003). Attualmente firma le musiche per diversi spettacoli di danza e teatro. Attualmente è protagonista di una nuova e importante collaborazione con il clarinettista Mirabassi. Il concerto, che presenta con Rémi Decker è un viaggio folk sui generis, perché è nella continua instabilità armonica e nel meticciato sonoro che i due solisti tracciano il solco del loro “folk del non-luogo”.
Rapina al supermarket: il bandito tradito dalle
scarpe, arrestato
Martedì, 26 dicembre Rapina in un supermarket: il bandito tradito dalle scarpe firmate “Cavalli”. Il copione è il solito. Un uomo armato entra in un supermarket e intima alla cassiera di consegnargli il denaro, poi fugge via. Protagonista dell'assalto un 34enne operaio del posto, Patrizio Leonetti, forse ingannato dalla possibilità di un facile guadagno. In un periodo come quello delle feste natalizie le attività commerciali possono diventare un bersaglio papabile per chiunque voglia approfittare dei frutti del lavoro altrui. Il fatto di cronaca è accaduto venerdì sera quando nell'Eurospin in Via Massimo d'Azeglio di proprietà di un commerciante di Grottaglie. Leonetti, con il volto coperto da un passamontagna ha puntato una pistola, forse giocattolo, contro la commessa che in quel momento si trovava alla cassa e l'ha costretta a consegnare il denaro. Tutti avevano capito le intenzioni compreso il proprietario che ha assistito alla scena, senza poter far nulla. Prelevato il bottino che ammontava a 700 euro si è poi lanciato in una corsa a piedi, lasciando nel panico i presenti che avevano temuto il peggio. L'illusione di un colpo facile, non ha permesso al rapinatore di capire quanto di lì a poco sarebbe accaduto. Se non fosse stato per la prontezza di chi si trovava in quel momento nel supermercato, che ha tempestivamente chiamato il numero di emergenza 112, il cattivo di una vicenda tutt'altro che natalizia, sarebbe scampato alla cattura.
Sul posto sono intervenuti immediatamente i
Carabinieri del posto che a seguito di una velocissima indagine hanno
arrestato il malvivente. Patrizio Leonetti, un operaio di 34 anni di
Ceglie, incensurato, si trovava nella sua abitazione quando i militari
dell'arma sono andati a prelevarlo per trasportarlo nella vicina
caserma. L'impresa è stata possibile anche perché i testimoni nonostante
lo spavento hanno saputo fornire elementi utili per il riconoscimento e
l'arresto del rapinatore. A tradirlo sono stati infatti i particolari
dell'abbigliamento, e soprattutto le scarpe, di cui era stato notato il
marchio di una famosa casa di moda italiana, probabilmente un falso. Tra
i presenti che si trovavano in quel momento a fare la spesa per il
pranzo di natale, alcuni hanno saputo indirizzare le autorità verso una
pista certa e con il racconto preciso della vicenda è stato possibile
infatti rintracciare chi poco prima impugnando una pistola aveva
scatenato il panico.
(M.G., Quotidiano di Puglia)
Coppia di coniugi picchiata e rapinata nell'abitazione
in campagna
Domenica, 24 dicembre Una coppia di coniugi è stata picchiata e rapinata da un gruppo di malfattori armati che hanno fatto irruzione nella loro villa, a Ceglie Messapica. È questo l' ennesimo episodio del genere che si verifica nel brindisino nelle ultime settimane. I rapinatori, sembra cinque incappucciati, sono riusciti a portare via alcune migliaia di euro dopo aver picchiato marito e moglie che hanno subito contusioni ed escoriazioni;prima di fuggire si sono impossessati anche di alcuni fucili regolarmente detenuti in casa. Indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Ceglie e del nucleo operativo di Brindisi. L'ultimo episodio si è verificato sabato sera, poco dopo la chiusura del negozio di frutta che la coppia gestisce in via Roma. I banditi, che evidentemente conoscevano le abitudini dei due, li hanno attesi nascosti all'esterno della villa di campagna per aggredirli non appena scesi dall'auto. Le vittime sono state subito circondate dai cinque e picchiate selvaggiamente per farsi consegnare il denaro e le chiavi della casa, dove poi hanno rubato altro denaro trovato in un cassetto e altri oggetti di valore. Non sono mancati i gesti di ravvedimento della banda, almeno uno di loro: la donna ha implorato chi la tratteneva sfilandosi un anello che aveva al dito e consegnandolo al malfattore pur di liberare anche il marito, ancora steso a terra e raggiungo dai calci di uno di loro. Il rapinatore ha però rifiutato l'anello rimettendoglielo nel palmo della mano richiudendolo. I due, una volta liberatisi, hanno chiamato il 113 e raggiunto il vicino ospedale per i soccorsi. Strascichi ci sono stati anche con i carabinieri giunti sul posto, i quali nella fase iniziale delle indagini avrebbero messo in dubbio il racconto delle vittime. Dopo quanto avvenuto a Ceglie Messapica, sul territorio è stato disposto un servizio straordinario di prevenzione anticrimine.
Servizio straordinario di prevenzione? Basterebbe l'"ordinario" "Disposto un servizio straordinario di prevenzione anticrimine": cosa vuol dire?, che formuletta è? nei confronti di chi e di cosa? forse verranno battute a tappeto le campagne del territorio e le abitazioni del paese? O forse un'auto dei carabinieri o della polizia o della polizia municipale o di quella provinciale girerà un'ora in più? Non sarà probabilmente responsabilità degli uomini incaricati della sicurezza, ma a Ceglie Messapica e dintorni non c'è grande soddisfazione per l'operato delle forze dell'ordine. E' vero, episodi come quello di ieri accadono dappertutto, al Sud come al Nord, in Italia o nel Texas, eppure sembra di assistere ad un nuovo scivolamento al ribasso circa i controlli e la prevenzione. Pochi controlli in strada, scarsa visibilità delle forze dell'ordine, paura di negozianti e acquirenti che nelle ore serali temono l'assalto di qualche disgraziato, nessuna prevenzione verso i ritrovi dove in questi giorni di festività si fa più intenso il gioco d'azzardo: è forse qui che si concentrerà il servizio straordinario di prevenzione? Ci accontentiamo del servizio ordinario, se efficace: più attenzione agli spacciatori di stupefacenti che in certe ore della giornata sono i controllori del territorio, più scrupolosità per il comportamento degli automobilisti (un po' di autodisciplina è benvenuta ad ogni livello) e dei motociclisti. E magari basterebbe bussare con maggiore insistenza alla porta di qualche "circolo culturale e ricreativo" del circondario dopo la chiusura ufficiale dei locali.
Come i vecchi tempi, si scriverà una ballata sulla
scuola incendiata
Giovedì, 14 dicembre Un cantastorie si occuperà della Pascoli, la scuola di Ceglie incendiata alcune settimane fa. Il Cantastorie, colui che trae dalla quotidianità, dalla cronaca, gli spunti, le storie delle sue ballate, e delle sue cantate. Strumento per raccontare gli aspetti minimi delle vicende, per trarre insegnamenti ma anche per denunciare. Mauro Geraci, (www.geracicantastorie.com), uno dei più importanti cantastorie oggi in Italia, Professore associato di Etnologia presso l'Università di Messina, collaboratore con l’Università La Sapienza di Roma, e autore del volume Le ragioni dei cantastorie. Poesia e realtà nella cultura popolare del Sud (Roma, Il Trovatore 1996), è in questi giorni a Cegle Messapicaper condurre un laboratorio sulla scrittura e sulla musica, che coinvolge studenti delle medie superiori di Ceglie e di altri comuni. Un percorso che rientra nel programma temporaneo in materia di spettacolo, promosso dalla Regione Puglia, (Assessorato al mediterraneo), presentato dal comune di Ceglie Messapica, (Assessorato alle politiche ricreative), ente capofila e soggetto proponente, in collaborazione con i comuni di Villa Castelli e di San Michele Salentino, in provincia di Brindisi, Il progetto denominato “L’universo in piccoli luoghi Mondo globale, mondi locali”, comprendente un programma articolato di eventi, rassegne e festival. Sin dai primi giorni di laboratorio gli studenti hanno espresso il desiderio consapevole di trattare come fatto di cronaca l’incendio doloso della Scuola Pascoli, ciò esprime già un grado di partecipazione e apre una preziosa possibilità formativa: quella di affrontare una problematica che ha scosso tutta la nostra comunità, in modo non giornalistico, ma come farebbe il Cantastorie. Il laboratorio - fa sapere l'assessore comunale alle Politiche sociali Patrizio Suma - farà nascere una ballata che sarà dedicata alla Scuola Media Giovanni Pascoli, ai suoi studenti e docenti e presentata venerdì mattina 15 dicembre alle ore 9.30 p.v. presso il Teatro Comunale di Ceglie Messapica.
Accoltellato in strada l'avvocato De Leonardis: ferito
lievemente
Mercoledì, 13 dicembre Un avvocato di Ceglie Messapica, Cosimo De Leonardis, è stato ferito in strada con alcune coltellate dopo che gli aggressori avevano anche tentato di investirlo con un'auto. Il professionista è stato soccorso da alcuni passanti e portato in ospedale dove i medici gli hanno riscontrato alcune ferite da arma da taglio alle mani, al volto e alle gambe, giudicandolo guaribile in 20 giorni. I carabinieri, che indagano sull'episodio, stanno interrogando in caserma un uomo di 38 anni, titolare di un bar in paese, sospettato di aver avuto un ruolo nell'aggressione. L'uomo in passato sarebbe stato cliente dell'avvocato ferito.
L'Udeur striglia la maggioranza: "Parli sulle
dimissioni di Conte"
Mercoledì, 13 dicembre «Il nostro è davvero un paese strano». E’ lapidario Antonio Casale, responsabile Udeur e capogruppo in seno al consiglio comunale. La questione le dimissioni dell’assessore Rino Conte. «Un vero e proprio atto di accusa – afferma Casale – di fronte alle quali assistiamo ad un inaudito silenzio del sindaco e dei gruppi che compongono la sua maggioranza, Ds, Rifondazione comunista e Margherita». La questione alla base delle sue dimissioni nel fatto che avrebbe voluto maggior celerità nel restauro del castello ducale per via del finanziamento di 1 milione e 200mila euro inserito nel Por Puglia 2000-2006 e accreditato lo scorso anno all’attuale giunta di centrosinistra guidata da Pietro Federico dopo un iter avviato nel 2001. Il finanziamento prevedeva entro febbraio 2006 l’invio di una serie di incartamenti, pena il rischio di perderlo. «Una scadenza - scrive Conte nella lettera di dimissioni inviata al sindaco, al presidente del Consiglio, ai capigruppo e al segretario generale - che nonostante le mie assillanti e pressanti richieste non è stata rispettata, per l’altrettanto assillante presenza di altre emergenze che di fatto hanno sempre relegato in secondo piano il progetto del castello». Secondo Conte, nonostante già il 22 febbraio la Regione avesse sollecitato l’invio degli atti richiesti, e ci fossero state quotidiane pressioni sulla Giunta e sull'ufficio competente per dare priorità al castello, «fino ad oggi non si è trovato uno straccio di ritaglio di tempo per questo». E così proseguiva Conte: «Quanto sia grave la responsabilità politica di una simile scriteriata gestione del problema sembra superfluo sottolineare», anche se - ammette - «la denuncia di questo misfatto non riduce le personali responsabilità dell’assessore alla Cultura, la più grave delle quali è quella di non essere riuscito a convincere i colleghi della Giunta sulla necessità di dare priorità assoluta al progetto di recupero del castello». Di fronte a tutto ciò non una sola parola sarebbe stata spese per giustificare o ribattere alle accuse del prof. Conte. «Vorremmo che qualcuno ci spiegasse le ragioni di che sembra abbia voluto boicottare l’assessore alla cultura e privare la città di un simile finanziamento»: ma non si ferma qui l’esponente Udeur: «Ci sono dei responsabili in tutto questo? Personalmente, stando anche alle affermazioni dell’assessore dimissionario, credo che vadano individuati nei suoi colleghi di giunta e negli stessi uffici preposti». Ma non vengono risparmiati nemmeno i partiti della maggioranza: «E’ assordante il silenzio di Rifondazione, Ds e Margherita che pure hanno delle responsabilità. Allora perché non hanno chiesto chiarimenti su un fatto di una tale gravità? Chi o cosa si vuole coprire o nascondere? Il sindaco non può uscirsene con un “no comment” a domande della stampa quasi che non l’avesse nominato lui questo assessore». E conclude: «La città ha il diritto di sapere perché sono stati persi tutti quei soldi ed il sindaco ha il dovere di rispondere e non far finta che non sia accaduto nulla. Stessa cosa chiedo ai partiti della maggioranza che con il loro silenzio fanno quasi capire che è stato un disegno preordinato per far fuori l’assessore Conte, al quale va tutta la solidarietà dell’Udeur per il suo atto responsabile, comportamenti che altri dovrebbero imparare ad avere perché si amministra non un condominio».
Incidente sulla Ceglie-Francavilla: muore un uomo di
21 anni
Sabato, 9 dicembre Un giovane di 21 anni, Tommaso Urgese, è morto, nella tarda serata di ieri, un incidente stradale sulla provinciale che collega Francavilla Fontana con Ceglie Messapica. Secondo una ricostruzione dell' accaduto fatta dai carabinieri, il giovane, che era alla guida di una Alfa Romeo 167, per cause non ancora accertate ha perso il controllo della vettura che è finita fuori strada.
Sono ex studenti della scuola i presunti piromani
della "Pascoli"
Venerdì, 8 dicembre Sono tre e sono minorenni i presunti responsabili dell'incendio che un paio di settimane fa provocò ingenti danni alla scuola media Giovanni Pascoli di Ceglie Messapica. Si tratta - secondo quanto accertato dai carabinieri di Fasano e di Ceglie Messapica - di tre ex studenti dello stesso istituto, tra i 15 e i 17 anni, che sono stati denunciati alla magistratura. Non è stato ancora chiarito il motivo dell' azione piromane che ha provocato danni gravi ai locali adibiti ad archivio e a 18 aule e ha costretto 400 ragazzi a sospendere per alcuni giorni le lezioni in attesa del completamento dei lavori di ripristino delle aule e dei locali danneggiati dal fuoco.
Il passo lento di una città dai due volti Dalle ceneri della scuola di Ceglie Messapica affiorano lentamente colpe che non appartengono soltanto alla mano dei piromani del sabato sera. Uno ad uno vengono fuori i resti di uno stordimento purtroppo longevo, confuso tra distrazione e remissività perché ci si è convinti che, tanto, le problematiche o sarebbero state risolte dal pietoso intervento del cielo o avrebbero convissuto come è sempre accaduto, senza tante storie né analisi sociali.
L'assessore Rino Conte motivando le dimissioni presentate la scorsa
settimana ha parlato di "maledizione divina" caduta sul paese, e Conte
non è personaggio da indirizzare all'Altissimo responsabilità
sull'attuale stato di salute della cittadina, rimasta bella ormai nelle
brochure turistiche o in qualche guida gastronomica. Evidentemente
qualche peccato dell'uomo, da qualche parte, deve pur essere stato
commesso se negli anni, diciamo negli ultimi venti, Ceglie pare
scivolare verso un declino che è sociale, urbanistico, lavorativo, un
deficit che ha peggiorato persino i comportamenti. In politica, poi, le
divisioni continuano a compromettere i rapporti sociali perché non solo
non si perdona ma neppure si dimentica, dettagli e vezzi di una
subordinazione ideologica che continua ad avvelenare i pozzi come se si
fosse agli albori del "secolo breve". Si perpetua così la contraddizione di una città double-face, che si indigna dinanzi alle fiamme della scuola e rimane inerme al cospetto dello spacciatore di droga che indisturbato fa le consegne in pieno centro o tra le tombe del cimitero. Una comunità rassegnata alle prepotenze di strada che ormai fanno un tutt'uno con la mala educazione, al traffico caotico che nessuno ha voglia di disciplinare, con i silenzi e i deserti di luoghi un tempo meta di vivaci confronti. E' vero, di questo passo si rischia lo scivolamento verso il pessimismo, ma gli episodi incoraggianti e visibili all'oggi non indicano ancora bel tempo tanto è il lavoro di recupero da fare. Da anni si discute del Piano regolatore. L'incarico affidato nel '95 è fermo sul tavolo del progettista perché insabbiato da distinguo sensa senso mentre la città si espande come un blob secondo il piano di edificazione redatto con urgenza nel 1969. Il risultato è che si stanno realizzando "quartieri dormitorio" (proprio così, è questa la definizione attribuita quasi di essere alla periferia di Tokyo o Città del Messico), privi di verde, con abitazioni senza spazio e senza libertà, edifici oppressivi come quelli in cantiere sulla collina Insarti. E' uno dei balconi di Ceglie, l'ultima vetta delle Murge dove l'orizzonte va da Ostuni alla pianura del Salento, uno spazio aperto che nei giorni ionizzati dalla tramontana consente persino di scorgere i rilievi montuosi alle spalle di Valona. Ora è tutto chiuso dai "dormitori", edilizia intensiva autorizzata candidata al ghetto. La politica è chiamata ad un ruolo primario, eppure c'è la consapevolezza che se questa è la condizione di Ceglie non si possono rovesciare imputazioni al sindaco di oggi o a tutti coloro che lo hanno preceduto. Si invoca una assunzione di responsabilità collettiva perché a bruciare la scuola e a incendiare l'operosità di tantissima gente non è stata la criminalità ma la delinquenza, quella di chi considera la violenza e la prepotenza una necessità per esserci e farsi notare. Il pianto di una docente dinanzi ai muri anneriti dell'aula, la protesta di due giovanissimi studenti, le manifestazioni di difesa della civiltà sono state reazioni per indicare che anche qui tutto può cambiare. E alla gente poco importa se nell'ultimo consiglio comunale l'attentato alla scuola "Pascoli" è passato in sordina perché la questione non era all'ordine del giorno. (Mino De Masi, Quotidiano di Puglia)
L'opposizione su Conte: "Segno del fallimento
dell'amministrazione"
Sabato, 2 dicembre Reagisce l'opposizione alle dimissioni presentate dall'assessore Rino Conte. «Quello di Conte è un gesto responsabile nei confronti della città perché si è reso conto dell’inefficienza di un sindaco e di una giunta che vanno per la loro strada senza rendere conto nè alla maggioranza né all’intero Consiglio comunale », afferna il consigliere di An Franco Nigro, mentre per Ciro Argese, della Lista Magno, «si tratta di un atto dignitoso ma anche di un’ammissione del fallimento di questa giunta, completamente autonoma dai partiti di maggioranza e troppo presa da altri impegni amministrativi, quali la proroga alla Tra.De.Co., un teatro dato in gestione ad amici senza il coinvolgimento del Consiglio comunale e della città, un Pug di cui i cittadini non sanno nulla». Critico anche il giudizio di Forza Italia che con i suoi consiglieri Nicola Ciracì, Vito Santoro, Angelo Palmisano e Cesare Epifani osservano che "è ormai sotto gli occhi di tutti che la giunta di centrosinistra di Ceglie Messapica è al fallimento. Le responsabili dimissioni dell’Assessore Isidoro Conte di Rifondazione Comunista, accompagnate da una schietta lettera zeppa di accuse di incapacità amministrativa al Sindaco, alla Giunta e al Dirigente, rei di aver fatto perdere alla città un finanziamento di 1.200.000,00 euro per il Castello, sono la fotografia di un esecutivo alla deriva, che non ha mantenuto la minima promessa elettorale con le quali avevano carpito la buona fede dei cegliesi ad iniziare dall’approvazione del Piano Regolatore e l’apertura di reparti dell’Ospedale entro il termine, abbondantemente scaduto, di un anno. A ciò si aggiunga - continua la nota del gruppo consiliare di Forza Italia - che mentre il 31 dicembre scade la terza proroga alla Tradeco e la ditta ha avanzato una richiesta “anomala” di 1.500.000,00 euro per servizi extra-contratto, l’esecutivo non è in grado di procedere ad una nuova gara per il servizio di Nettezza urbana, lasciando la città sempre più sporca ed indebitata. Anche gli ultimi gravi fatti criminali che hanno scosso Ceglie per i quali avevamo lanciato l’allarme in tempi non sospetti senza essere ascoltati in alcun modo, dimostrano come il tessuto sociale cittadino è di fatto abbandonato al suo destino, senza una guida autorevole. Di fronte a questo quadro desolante, prendiamo atto del silenzio del consigliere regionale Mita, troppo adagiato - conclude Fi - nel suo triplice ruolo di consigliere comunale, provinciale e regionale, per preoccuparsi della propria comunità".
Le dimissioni di Conte un atto d'accusa all'Ufficio
tecnico del Comune
Venerdì, 1° dicembre Sono un atto d'accusa all'Ufficio tecnico del Comune di Ceglie Messapica le dimissioni poresentate dal prof. Isidoro Conte (Prc) da assessore alle Politiche culturali e scolastiche; avrebbe voluto maggior celerità nel restauro del castello ducale per via del finanziamento di 1 milione e 200mila euro inserito nel Por Puglia 2000-2006 e accreditato lo scorso anno all’attuale giunta di centrosinistra guidata da Federico dopo un iter avviato nel 2001. Il finanziamento prevedeva entro febbraio 2006 l’invio di una serie di incartamenti, pena il rischio di perderlo. «Una scadenza - scrive Conte nella lettera di dimissioni inviata al sindaco, al presidente del Consiglio, ai capigruppo e al segretario generale - che nonostante le mie assillanti e pressanti richieste non è stata rispettata, per l’altrettanto assillante presenza di altre emergenze che di fatto hanno sempre relegato in secondo piano il progetto del castello ». Secondo Conte, nonostante già il 22 febbraio la Regione avesse sollecitato l’in - vio degli atti richiesti, e ci fossero state quotidiane pressioni sulla Giunta e sull'ufficio competente per dare priorità al castello, «fino ad oggi non si è trovato uno straccio di ritaglio di tempo per questo». «Quanto sia grave la responsabilità politica di una simile scriteriata gestione del problema sembra superfluo sottolineare» scrive Conte, «anche se - ammette - la denuncia di questo misfatto non riduce le personali responsabilità dell’assessore alla Cultura, la più grave delle quali è quella di non essere riuscito a coinvincere i colleghi della Giunta sulla necessità di dare priorità assoluta al progetto di recupero del castello ». «Il gioco al massacro che ne deriverà contro l’assessore - riflette Conte – individuato come l’unico responsabile non servirà a tacitare le coscienze di coloro, assessore compreso, che avrebbero dovuto e potuto dare altro sbocco al problema». A quanto pare, nonostante il sindaco abbia invitato Conte a tornare sui suoi passi, le dimissioni sarebbero irrevocabili. E ora, resta da capire quali effetti potrà avere questa decisione sugli equilibri della maggioranza".
Scuola media, tra emozione e rabbia si riparte dopo
l'incendio
Venerdì, 1° dicembre L'emozione è quella del primo giorno di scuola. In via Toniolo, dinanzi alla sede centrale della scuola Media Giovanni Pascoli, l'attesa per il gran rientro la si avverte a pelle, tra i genitori, i ragazzini, gli insegnati.
E quando davanti al cancello compare la sagoma del
preside, armato di megafono, si percepisce nelle prime come nelle ultime
file che il calvario in parte è finito. Così Francesco Nisi, dirigente della "Pascoli", ha accolto ieri mattina, alle 8 in punto gli alunni del plesso distaccato di via Salerno.
Accompagnati dai genitori e salutati dal sindaco
Pietro Federico, gli scolari hanno preso possesso delle loro nuove aule,
ricavate tra le stanze adibite a laboratorio ed allestite a tempo di
record per cancellare in fretta l'incubo delle fiamme che nella notte
tra sabato e domenica scorsi hanno parzialmente distrutto e trasformato
in un rogo il loro istituto. (Nicola Quarta, Quotidiano)
Giornali e tv analizzano il "dissesto Ceglie", il Tg Puglia Rai continua a dormire L'incendio alla scuola media, la pressione della criminalità (o meglio, della delinquenza), le laceranti dimissioni dell'assessore alla Pubblica istruzione Rino Conte che non se ne va per motivi legati alla delega principale ma per protestare contro le lungaggini di un chiacchieratissimo Ufficio tecnico (non avrebbe ancora elaborato un progetto per il parziale recupero del castello ducale, intervento già finanziato). Insomma, l'imbarbarimento generale della vita sociale di Ceglie è improvvisamente arrivato all'attenzione dei mass media che in questi giorni stanno affrontando l'emergenza con analisi di taglio sociale. Dal Corriere del Mezzogiorno (edizione pugliese) a Senzacolonne, al Quotidiano di Puglia, a Repubblica o la Gazzetta del Mezzogiorno, nessuno ha trascurato il "fenomeno Ceglie". Molto attente anche le televisioni, dalla provinciale Trcb di Ostuni a quella multiregionale TeleNorba che in almeno tre occasioni ha inviato troupe a Ceglie per capire le ragioni di un dissesto sociale, argomento che sarà trattato anche lunedì prossimo nel corso del programma "il graffio". L'edizione di Brindisi di Quotidiano ieri ha dedicato due pagine su Ceglie, la sua scuola offesa e le reazioni del mondo politico ed educativo. Per guardarle cliccare qui sul link per scaricare il "pdf" dello speciale. Grande assente, ma non è una novità, la Tgr Puglia della Rai che si perde dietro convegni, convegnini, simposi e baccanali noiosi e di discutibile interesse, servizi facili da realizzare perchè programmati, non impegnativi e lasciati al fai-da-te della domanda intrigante: "Qual è l'aspetto più importante dell'incontro di oggi?". Del resto la sede di Bari è meritatamente ultima nella graduatoria dello share e degli ascolti tra le testate giornalistiche locali della Tv pubblica.
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Elezioni 2001 Politiche 2001: come si è votato a Ceglie M. (Br)
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