Ceglie in diretta |
Ottobre 2004 |
||
2004
|
Totosindaco,
nel Polo spunta il nome di Marina D'Ippolito Domenica,
31 ottobre La
politica cegliese scalda i motori in vista delle amministrative 2005 e
già cominciano a filtrare le prime indiscrezioni sui nomi che il centro
destra potrebbe candidare alla carica di primo cittadino. Di
indiscrezioni si tratta, e dunque vanno prese con il beneficio
d'inventario. Dopo il nome dell'ex sindaco di Villa Castelli Vitantonio
Caliandro che ha tenuto banco quest'estate - ma si è trattato di un
gossip estivo senza importanza - in questi giorni comincia a circolare
con una certa insistenza il nome di Marina D'Ippolito, medico generico,
moglie dell'ex consigliere provinciale e vicesindaco Paolo Maria Urso (Fi).
Di origini calabresi, con una sorella senatrice di Forza Italia, Ida, la
dottoressa D'Ippolito è professionista molto conosciuta e stimata in
città. Secondo
alcuni, un nome nuovo e «forte», capace di ricompattare il centro
destra. Allo stato attuale risulta difficile che An, Udc e Fi possano
ritrovare l'unità, anche se va ricordato che due anni fa è accaduto
(con la candidatura a sindaco di Mario Annese), dopo aver provocato la
caduta di Pietro Magno e il conseguente commissariamento. Dalle accuse
che An e Udc rivolgono a Fi, «rea» di aver voluto lo scioglimento
anticipato del Consiglio comunale, alle divergenze su Pug e piano di
riordino ospedaliero, ai problemi di partito legati alla leadership: il
centro destra dovrà lavorare parecchio per riconquistare la fiducia
degli elettori e presentare un programma credibile. Tra gli altri nomi
che circolano, c'è quello di Annese, che sin dal giorno seguente alla
sua caduta, non ha mai nascosto il desiderio di volersi ricandidare. E i
soliti «bene informati» sostengono che potrebbe rifare la sua comparsa
Pietro Magno, sostenuto dalla sola An e da una lista civica. Vedremo.
Nessuna novità di rilievo, intanto, nelle file del centro sinistra.
Come è noto Ds e Margherita avrebbero manifestato qualche perplessità
nei confronti dell'iniziativa dell'ex sindaco Pietro Mita convinti che
«qualsiasi piattaforma programmatica debba partire dalla centralità
dei partiti». Un ostacolo superabile, secondo ambienti del centro
sinistra. (Pierpaolo
Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno) Delegazione
di Fi incontra il commissario prefettizio Giovedì,
29 ottobre Una delegazione di Forza Italia
di Ceglie Messapica composta dal coordinatore cittadino avvocato Carlo Verusio dal capo
gruppo al Consiglio Provinciale Nicola Ciracì e dai componenti del direttivo comunale, Vito Santoro,
Antonio Putignano e Domenico Greco ha incontrato il Commissario Straordinario Dott.ssa
Clara Minerva al fine di rappresentare una serie di proposte amministrative
ritenute indispensabili al fine di un rilancio economico della Città di Ceglie
Messapica e per ridare alla macchina amministrativa una funzionalità che
da troppo tempo manca. «Forza
Italia ha evidenziato come assoluta priorità che il bilancio comunale rispetti il patto di stabilità
per l'anno in corso così come richiesto dal collegio dei revisori dei conti; che venga data pubblicazione
dei bandi già approntati relativi alla vendita dei lotti cimiteriali, dei lotti della zona
PIP e artigianale oltre al rilascio delle nuove licenze per la ristorazione
come strumento per il rilancio turistico del centro storico », hanno dichiarato il segretario
Verusio e il capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale, Nicola Ciracì. La
dottoressa Minerva ha assicurato che entro entro il mese di novembre si provvederà
sia alla tanto attesa apertura del palazzetto dello sport che al trasferimento del municipio
nella nuova sede comunale. Il
commissario prefettizio visita la scuola media Pascoli Martedì,
26 ottobre Piacevole
visita dalla dottoressa Clara Minerva, Commissario Straordinario,
agli studenti della scuola media “Giovanni Pascoli”.
“Quest’incontro - ha detto la dr.sa Minerva agli studenti - era una
cosa che volevo fare già dai primi giorni di inizio scuola, perché
ritengo importante far sentire la vicinanza delle istituzioni a voi
ragazzi per creare un rapporto costruttivo ed educativo con l’unico
scopo di sentirci impegnati reciproca,mente a far crescere la nostra
comunità”. A far gli onori di casa il dirigente scolastico, prof.
Luca Dipresa, che ha voluto ringraziare la rappresentante del Prefetto
(la dr.ssa Minerva era accompagnata dal segretario generale del comune,
dr Graziano Iurlaro, ndr) per la presenza nella scuola “a
dimostrazione dell’attenzione che fin dai primi giorni ha dimostrato
con lo scopo di venire incontro a tutte le richieste urgenti per offrire
ai ragazzi un ambiente funzionale”. Alla
dott. Minerva il preside ha illustrato brevemente le attività
programmate dalla scuola a partire dalla ricorrenza del primo
cinquantennale della istituzione della scuola, un avvenimento che coinvolgerà l’intera
popolazione e che avrà il suo culmine nel mese di maggio con la
presentazione alla città di tutte le iniziative rievocative. Iniziative
che partono innanzitutto dalla riscoperta di quelle personalità, alunni
e docenti, che con la “Pascoli” hanno avuto rapporto. In questo un
ruolo importante svolge la Leonard’s Band, il gruppo strumentale
diretto dai prof. Maria Antonietta Epifani ed Antonio Bagnato –
l’orchestra anche quest’anno si esibirà in molte città a
dimostrazione del notevole valore artistico conseguito; il gruppo
teatrale delle prof.ssa Lerna e Cibaria (in programma la
rappresentazione di un lavoro teatrale che accomuni la figura del
Pascoli e quella del poeta dialettale Pietro Gatti; il gruppo artistico
(a maggio grazie anche alla collaborazione del maestro Uccio Biondi, i
ragazzi proporranno una estemporanea) diretto dal prof. Quaranta
(il gruppo sta anche realizzando il logo della scuola, ndr). In
programma anche la realizzazione di una pubblicazione che possa
ripercorrere questi cinquantanni di vita dell’unica scuola media (in
questo molto valida la collaborazione che verrà dalla biblioteca di
Michele Ciracì). Per intanto, quasi certamente ai primi di dicembre ci
sarà una manifestazione per la presentazione del primo Cd realizzato
dalla Leonard’s Band. Tutte iniziative verso le quali la dott.ssa
Minerva ha garantito il sostegno dell’amministrazione comunale, a
partire dal patrocinio. Tra le altre iniziative in cantiere la
realizzazione del consiglio comunale dei ragazzi e il progetto dei mini
vigili. Basket:
il Ceglie perde la sfida con Bisceglie Lunedì,
25 ottobre Quello
che un po’ tutti temevano si è verificato: affrontare le gare
con una rosa ridotta all’osso, prima o poi poteva costare caro.
E così è stato. A Bisceglie i giocatori di Cosimo Romano hanno
resistito finché hanno potuto, poi nell’ultima frazione la stanchezza
si è fatta sentire in tutta la sua cruda realtà ed i giocatori della
città dei Dolmen hanno avuto la meglio. “Certamente il fatto di avere
a disposizione una rosa limitata ci penalizza – afferma il coach
cegliese - ed appena
qualche giocatore importante viene meno la situazione si complica
maggiormente”. Una
premessa importante che deve necessariamente far rivedere qualcosa, non
dimenticando – come lo stesso tecnico dice - “che sul mercato, al
momento buoni giocatori non ce ne sono, e questo nonostante l’impegno
della società, va rinviare qualsiasi decisione”. Tradotto significa
che almeno fino a gennaio si dovrà andare avanti in questo modo. “Il
Bisceglie – a parlare è sempre il tecnico Romano – è una squadra
forte, forse la più forte del nostro girone, e quindi già in partenza
la gara si preannunciava difficile. Nonostante questo, ci eravamo
preparati bene in settimana, sia dal punto di vista tecnico che mentale,
ma, come dicevo prima, qualche nostro giocatore importante è venuto
meno, forse accusando un pò di stanchezza, per cui le cose si sono
ulteriormente complicate”. Eppure, va detto, la gara è stata sempre
aperta, nonostante che i padroni di casa abbiano chiuso i parziali
sempre in vantaggio. Un vantaggio risicato
(22-19, 34-32, 54-52), che teneva aperta la gara a qualsiasi
risultato e, forse, giovando con il piglio delle precedenti partite la
Stampalst avrebbe potuto far sperare nell’ennesimo colpaccio. Ma –
come spiegato bene dal tecnico – è venuto meno l’apporto di quei
giocatori che proprio in queste situazioni devono far pesare la loro
classe. Così, l’ultimo quarto accanto al calo dei cegliesi si è
registrato il crescendo dei giocatori di De Florio che centrano il
quarto risultato utile consecutivo, spezzando, al contrario quella del
Ceglie che veniva da tre gare vinte. Con
questa vittoria il Bisceglie raggiunge in classifica il Ceglie, sempre
terzi in classifica. E domenica il calendario propone il derby con la
Telcom Ostuni. Gara difficile sotto tutti i punti di vista con D’Amcis
e compagni che sono chiamati ad una prova senza sbavature perché il
quintetto di Patera non fa sconti a nessuno ed al momento sta giocando
un basket e ci vuole quindi tutta la concentrazione possibile ritornando
a giocare come a Molfetta. In settimana Romano avrà il suo gran da fare
per preparare a dovere l’impegno di domenica, rivedendo qualcosa che a
Bisceglie non ha funzionato come in precedenza. Perdere nel basket ci può stare tutto, però quando si butta
al vento il buon lavoro fatto c’è da fermarsi un momento e guardarsi
negli occhi. Luca
Dipresa Rapina
all'esattoria, arrestato un uomo di Ostuni Domenica,
24 ottobre I carabinieri di Ceglie Messapica hanno arrestato l’ostunese Felice Roma perché riconosciuto essere uno di tre autori della
rapina compiuta il giorno 28 giugno scorso all’interno dell’Ufficio esattoriale della Sesit di Ceglie Messapica, posta in via Ospedale Vecchio. La rapina fu compiuta verso le 13, quando tre individui, tutti armati di pistola e con il volto coperto da passamontagna, fecero irruzione nell’ufficio. A fine mese era in pagamento l’Ici e in cassaforte vi erano una bella somma. Chiusero quindi all'interno del bagno gli impiegati e la guardia giurata, nonché due dipendenti di una ditta di Brindisi che nel frattempo si erano recati all'interno della struttura per depositare alcuni contenitori di acqua refrigerata, e si diedero alla fuga a piede nella strade circostanti. I Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica attuarono un articolato dispositivo per bloccare tutte le vie del paese e registrare, così, la presenza di eventuali pregiudicati provenienti dai comuni limitrofi. E fu così che fu riscontrata la presenza di Felice Roma nelle immediate vicinanze dell'Ufficio Rapinato subito dopo la rapina. Le indagini hanno permesso anche di ascoltare numerosi testimoni ai qualli è stata presentata la foto del giovane arrestato ostunese che ora è stato arrestato e di alcuni pregiudicati ritenuti suoi complici. A conclusione degli accertamenti il pm Francesco Mattiate, ha chiesto al gip l’emissione dia ordinanza di custodia cautelare in carcere. Provvedimento, questo, che è stato concesso dal GIP (Dr.ssa Simona Panzera), la quale ha disposto l’arresto di Felice Roma cpon l’accusa di concorso in rapina a mano armata, porto e detenzione illegale di armi e sequestro di persona. Iniziato
il trasloco nel nuovo Municipio, addio al "Convento" Sabato,
23 ottobre Aria di smobilitazione al Comune. Negli uffici si sta preparando in questi giorni il trasferimento presso la nuova sede comunale di via Enrico De Nicola, trasferimento che dovrebbe essere completato entro un paio di mesi. Un primo ufficio ad aver traslocato c'è già. Si tratta dell'Ufficio tecnico comunale, composto da dieci persone, tra funzionari e impiegati, che lascia così la sede di via Giuseppe Elia (l'ex albergo Ferrovia). «Dovremmo essere operativi a tutti gli effetti entro un paio di giorni - fanno sapere dall'ufficio -, siamo solo solo in attesa dell'allacciamento della linea telefonica». Una superficie di circa 2000 mq, una struttura imponente, divisa in tre piani, ben visibile dall'ingresso di via Ostuni: questi le caratteristiche della nuova sede del comune. Partendo dal seminterrato si trovano: la sala consiliare, 3 sale riunioni, l'autorimessa dei Vigili urbani, l'archivio generale, i depositi ed i bagni. Il piano terra ospita: la hall, l'ufficio dei Vigili, la portineria, l'ufficio Servizi sociali Sport e Turismo, l'ufficio Commercio, il bagno. Al primo piano: l'ufficio Igiene, l'ufficio del Sindaco, quello del vice sindaco, la Presidenza del Consiglio, la sala Giunta, l'ufficio del Segretario, gli uscieri; gli Assessorati, il centralino, il centro elettronico, i Vigili urbani, i bagni. Un piano più su troveranno posto l'ufficio Tributi e Finanze ed i bagni. Al terzo piano, l'Ufficio tecnico, la sala riunioni e l'archivio, i bagni. Il tutto per un totale di 46 uffici. Redatto a metà anni '80 e successivamente abbandonato, il progetto è stato ripreso nel 2000 su volontà dell'ex sindaco Pietro Magno e portato a termine dagli ingegneri Nespega e Padolecchia. Il costo complessivo è di 2 milioni e 500 mila euro. (Pierpaolo Faggiano,
La Gazzetta del Mezzogiorno) Ripartono
i contatti tra i partiti in vista del voto di aprile Venerdì,
22 ottobre Un Centrodestra ko, alle prese con i rimorsi di un lungo commissariamento cittadino, e un Centrosinistra più Rifondazione galvanizzati per l'ottimo risultato conseguito a livello provinciale. Riparte da qui la politica cegliese, dopo la lunga pausa estiva. In agenda, un appuntamento importante: le amministrative del 2005. Quali scenari si prospettino in proposito all'elettorato cegliese, è prematuro dirlo. Il peso avuto dal Centrodestra sulla crisi amministrativa - culminata con la caduta del sindaco Mario Annese - ha lasciato il segno. Difficile che possa ricompattarsi sul programma e sul nome del candidato sindaco da spendere in campagna elettorale, anche se in passato è già accaduto (due anni fa con la candidatura a sindaco proprio di Annese) e i soliti «bene informati» sostengono che ci sono tentativi in atto. Allo stato attuale, però, An, Fi e Udc sembrano più impegnati a discutere di problemi interni - come l'Udc, in rotta con il suo segretario, sfiduciato dalla maggioranza del partito - che a cercare un candidato sindaco. Qualche novità di rilievo - seguita da qualche fibrillazione - si registra invece tra le fila del Centro sinistra e di Rifondazione. Come è noto, il consigliere provinciale di Rifondazione ed ex sindaco della città Pietro Mita, avrebbe rifiutato la carica di assessore offertagli da Errico motivando il suo «no, grazie» con il desiderio di volersi impegnare a livello locale. Qualcuno ha visto tale scelta come una candidatura definitiva alla carica di primo cittadino, anche se Mita non l'ha mai ufficializzata. Per ora, l'ex sindaco si è solo fatto promotore di un forum con esponenti della società civile (imprenditori, commercianti, liberi professionisti) con i quali discutere un programma credibile da presentare agli elettori. Cosa che - a quanto pare - avrebbe fatto storcere il naso ai Ds e alla Margherita, convinti che qualsiasi piattaforma programmatica debba partire dalla centralità dei partiti. Un orientamento, questo, che sarebbe emerso in un incontro tra Ds e Margherita, alla presenza dei segretari provinciali Onofrio Cretì e Fabiano Amati. «Si deve partire dal ruolo centrale dei partiti e poi
coinvolgere la società civile - si sarebbe detto. Sia chiaro che la base di partenza è la coalizione che ha vinto alle elezioni provinciali (Ds, Margherita, Rifondazione, Dc) con il sostegno, se ci saranno, «di altri partiti che si riconoscono nel Centro sinistra». Dunque, l'iniziativa di Mita ha già la sua bella da pelare? Staremo a vedere. (La
Gazzetta del Mezzogiorno) A
Fasano si celebrano i 140 anni di Società Operaia Giovedì,
21 ottobre Il
9 luglio 1863 nasceva a Fasano la società operaia di mutuo soccorso (Soms),
tra le prime in tutto il meridione e la seconda in Puglia. Un sodalizio
nato per la volontà di un gruppo d’artigiani della città, rinomata
per l’abilità dei suoi artieri. Un esempio di cooperazione e
solidarietà che ormai vive da più di tre secoli. Per celebrare i 140
anni dalla fondazione il consiglio direttivo della Soms di Fasano,
presieduto dal prof. Donato Fanigliulo, ha organizzato una serie di
importanti appuntamenti che si concentreranno nella giornata di domenica
24 ottobre. In particolare, fa sapere Martino Grassi, si è inteso far
coincidere l’importante ricorrenza con il 6° Congresso interregionale
delle società operaie, prestigioso incontro che vedrà la
partecipazione di numerose SOMS provenienti da ogni parte del meridione.
La
giornata si aprirà con la celebrazione di una S. Messa, prevista per le
ore 8, presso la chiesa Matrice in Fasano, officiata da Mons. Domenico
Padovano, vescovo della diocesi Conversano-Monopoli. Per
le ore 9 è previsto il raduno in piazza Ciaia delle SOMS partecipanti
alla manifestazione interregionale, che con la propria bandiera sociale
si dirigeranno in corteo verso il monumento ai Caduti, eretto presso la
villa comunale, dove verrà deposta una corona commemorativa.
Il corteo poi, si sposterà presso il teatro Kennedy, dove il
nutrito programma della giornata prevede l’avvio del 6° congresso
interregionale, durante il quale si discuterà sulle prospettive delle
società operaie. Dopo il saluto delle autorità e la relazione sul tema
congressuale del dott. Donato Palazzo, presidente onorario
dell’associazione interregionale delle SOMS, si giungerà al momento
molto atteso della presentazione del libro “La Società Operaia a
Fasano. 1863-2003”, edito da Schena. Il testo, redatto con certosina
pazienza dal prof. Donato Fanigliulo e dalla prof. Angela Gasparro, sarà
presentato dal prof. Donato Valli, già rettore dell’università degli
studi di Lecce. Per
le ore 13, infine, è previsto il pranzo sociale che si terrà presso la
Masseria Pedali. La
scomparsa Cosimo Mastro, testimone del 900 Giovedì,
21 ottobre E'
morto all'età di 92 anni Cosimo Mastro, sindaco in due stagioni a
Ceglie Messapica e protagonista politico del dopoguerra brindisino. «Con la scomparsa del prof. Pietro
Maggi, del prof. Gennaro Conte e la dipartita del prof. Cosimo Mastro, la nostra comunità ha perso riferimenti
storici importanti, periodi esaltanti, anche se controversi, come giusto che sia», così
scrive Mario Annese in una nota, nella quale aggiunge: «All’epoca, la politica
veniva intesa e vissuta come servizio. Nel marzo del 1954 (sono trascorsi 50 anni) fui eletto consigliere comunale,
all’età di 21 anni. Il sindaco Mastro mi volle capogruppo. Ho titolo per esprimere un giudizio
autentico (non di circostanza) sull’uomo galantuomo, sull’amministratore onesto. Ci
siamo ritrovati in Provincia nel 1970 - prosegue Annese -, con ruoli diversi, ma sempre con un
autentico rapporto umano prima che di appartenenza politica. Vivo la scomparsa dell’amico
Cosimo in maniera triste; sento in me una voce che mi chiede pausa e riflessione. Grazie, caro
Cosimo - conclude Annese -, per la tua lezione di vita, improntata all’onestà, alla riservatezza,
alla comprensione, vita di autentico cristiano». Aggrediscono
comitiva di Martina, arrestati 4 giovani Lunedì,
18 ottobre Avrebbero
ingaggiato una rissa perché non avrebbero gradito l' interessamento di
quattro giovani di Martina Franca per una ragazza di Ceglie Messapica.
Con l'accusa di violenza privata, rissa e lesioni gravi, i carabinieri
hanno arrestato Giuseppe Guarino, di 20 anni, con precedenti penali,
Vittorio Gioia, di 21, Arcangelo Gallone, di 20, e Cosimo Parisi, di 19,
tutti di Ceglie Messapica. Secondo
una ricostruzione dell'accaduto fatta dagli investigatori, quando i
quattro giovani di Martina Franca sono arrivati a Ceglie Messapica sono
stati accerchiati da sconosciuti che hanno cominciato a picchiarli con
calci e pugni. Le vittime hanno tentato di rifugiarsi in una auto che è
stata distrutta dagli aggressori. La rissa è stata sedata dai
carabinieri che hanno bloccato e identificato tutti i presenti. Le
vittime dell' aggressione sono state medicate al pronto soccorso per
ferite lacero-contuse e traumi facciali. Lettera
alla Provincia per richiamare il degrado di Ceglie Venerdì,
15 ottobre Con
una lettera al presidente della Provincia, Michele Errico, alle
segreterie provinciali del centrosinistra e ai consiglieri provinciali
di Ceglie Messpica, Pietro Mita di Rifondazione e l'omonimo Pietro Mita
dei Ds, l'ex consigliere comunale Tommaso Argentiero ha richiamato
l'attenzione sullo stato di degrado sociale e politico che vice la
città messapica. Pubblichiamo
in versione integrale il documento. Ritengo
opportuno sottoporVi alcune considerazioni con una lettera aperta, poiché
è un modo diretto e coinvolgente per evidenziare qualcosa, come in
questo caso, che esige un forte impegno politico e amministrativo. Il
riferimento riguarda la situazione venutasi a determinare a Ceglie
Messapica. La
città di Ceglie in quest’ultimo quinquennio ha subito due
scioglimenti anticipati del Consiglio Comunale e conseguentemente
altrettante gestioni commissariali. A determinare la fine anticipata dei
Consigli Comunali sono stati i fallimenti amministrativi di maggioranze
di centro-destra, capeggiate da sindaci diversi. La
città tornerà a votare per eleggere un nuovo Consiglio Comunale la
prossima primavera. Fatto
questo breve preambolo, vengo al motivo del coinvolgimento delle Vostre
persone in questa situazione, che credo opportuno definire come
il “ Caso Ceglie”. Troppi
elementi negativi si sono accaniti verso questa città: da cinque anni
non c’è un’Amministrazione Comunale stabile; la precedente
Amministrazione Provinciale si è dimostrata indifferente, facendo dei
lavori superficiali e per alcuni versi dannosi,
alla vigilia delle elezioni provinciali; la Regione Puglia con il
Piano di Riordino Ospedaliero ha smantellato in maniera incomprensibile
l’Ospedale di Ceglie Messapica. Oggi
la nostra città si trova a vivere una situazione che non definisco
drammatica per rispetto a quelli che sono i veri drammi: penso alla
guerra in Iraq, e alle tante situazioni drammatiche esistenti in diverse
parti del mondo. Quella
che sta subendo Ceglie è una crisi sociale che la portano indietro di
oltre trenta anni. In
questa città, nel corso degli anni, con il sacrificio di tanti
artigiani, si era creato un comparto tessile che dava lavoro a diverse
centinaia di persone; oggi le aziende chiudono, ingrossando le file dei
disoccupati, nell’indifferenza e nell’inerzia delle Istituzioni. Gli
operatori che gestiscono attività turistiche e gastronomiche non sono
messi nelle condizioni di competere di fronte a nuove esigenze e ad una
domanda sempre crescente di nuovi servizi: abbiamo i migliori ristoranti
della Puglia, ma non posti letti. In
questa città non c’è una scuola superiore con una sede idonea: sono
quasi tutte ubicate presso strutture nate per asili nido, inoltre, è
difficile immaginare un futuro per l’Istituto Alberghiero se non
s’interviene in maniera decisa. La
città di Ceglie, con enormi sacrifici si è assunta l’onere totale
della gestione dell’Istituto Musicale, mai un sostegno da parte
d’altri Enti, in particolare la Provincia. Oggi
Ceglie vive una crisi politica, sociale, culturale ed economica per la
quale situazione ogni cittadino cegliese paga sulla propria pelle le
conseguenze. Le
prossime elezioni amministrative saranno, a mio avviso, l’occasione da
non perdere per determinare una svolta politica ed amministrativa
alternativa alle passate gestioni fallimentari del centro-destra. Finalmente,
e l’elezione a Presidente della Provincia di Michele Errico è un
elemento tangibile, il vento è cambiato, s’incominciano a
determinare, anche da noi, le condizioni politiche per il risanamento
sociale e per il recupero di dignità e valori che nel corso degli anni
si erano persi.
Nell'attesa che questa città possa camminare con le proprie
gambe istituzionali e rapportarsi con autorevolezza con tutte le altre
Istituzioni, credo che sarebbe opportuno
da parte Vostra, per quelle che sono le competenze
dell’Amministrazione Provinciale e delle Segreterie Provinciali dei
partiti del centro- sinistra, la costituzione di un tavolo
istituzionale, politico e sociale sul “Caso Ceglie”. Questa
città ha dato fiducia al presidente Errico, ma non si aspetta nulla di
più di ciò che è possibile e giusto. Siamo
consapevoli che
sarà necessario un impegno per far crescere tutta la realtà
provinciale, ma siamo ugualmente convinti che Ceglie Messapica non
merita la situazione di disagio sociale in cui si trova". Tommaso
Argentiero Auto
contro bus: morte due donne, feriti alcuni passeggeri Lunedì,
11 ottobre Due
donne - Carmela Marzano ed Emanuela Pignatelli, entrambe di Mesagne i - sono morte in un
incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale Brindisi-San Vito
dei Normanni nel quale è rimasto coinvolto anche un autobus della Stp,
la Società trasporti pubblici, in servizio sulla linea Ceglie-Brindisi. Si è trattato di uno scontro frontale
tra il mezzo pubblico delle linee extraurbane che proveniva da San Vito
dei Normanni ed un'auto, una Fiat Tempra, rimasta incastrata sotto
l'automezzo della Stp. Nell'impatto una donna che si trovava sull'auto
è morta ed un'altra che era seduta accanto alla vittima è rimasta
gravemente ferita ed è morta poco dopo il ricovero in ospedale. Alcuni
passeggeri dell' autobus hanno riportato leggere contusioni e ferite. A
causa dell'incidente, il traffico è stato deviato. Le
vittime, come detto, sono Emanuela Pignatelli, di 36 anni, morta mentre
veniva accompagnata in ospedale, e Carmela Marzano, di 41, entrambe di
Mesagne (Brindisi). I feriti, tutti lievi, sono passeggeri dell'autobus. Le
due donne erano a bordo della vettura che, per cause non ancora
chiarite, si è scontrata frontalmente con il bus a poche centinaia di
metri dal ponte che sovrasta la stazione ferroviaria di San Vito dei
Normanni. In seguito all'incidente la viabilità è stata deviata su
altre strade. Su questo stesso tratto della strada provinciale per San
Vito dei Normanni in passato si sono verificati altri incidenti con il
coinvolgimento di autobus di linea. In una caso uno di questi automezzi
cadde da un viadotto alto più di tre metri. Repubblica
descrive Ceglie "il paese del Buongusto" Sabato,
9 ottobre Tre
ristoranti di Ceglie finiscono in testa alla classifica della
"Guida dell'Espresso". Ieri l'edizione pugliese di Repubblica
ha dedicato un reportage al paese degli chef realizzato da Gianni Messa.
Pubblichiamo di seguito l'articolo dell'inviato. Ceglie,
la capitale del gusto Anche
la controtendenza, qui a Gustolandia, è un’arte da assaporare.
Prendiamo per esempio Antonio Amico, l’imprenditore che si è messo in
testa di andare a fare affari in Cina: esporterà prodotti
agroalimentari. A Ceglie Messapica, dove 1.200 dei 22mila abitanti hanno
perso il lavoro negli ultimi tre anni per la crisi del tessile, tre
ristoranti sono fra i migliori 20 di Puglia nella “Guida
dell’Espresso”: il Fornello da Ricci, la Fontanina e Cibus. Roba
da 50 e passa euro a
persona, da immolare per un
filetto di puledro al Negroamaro con patata sotto la cenere(Cibus), la
crostatina di bietole selvatiche
con frullato di pomodori piccanti e il punch caldo di cavolfiore
(Fornello da Ricci), il fagottino di verza con grano saraceno, scamorza
affumicata e pancetta (La Fontanina). In
questa terra di confine tra Valle d’Itria e Salento, regno dei Messapi
che Roma sfiancò dopo mille battaglie, Gustolandia affonda le radici
antiche. Basta fare un salto nello studiolo di Michele Ciracì, lo
storico del paese, per farsene un’idea. Sfogliando una copia del
catasto murattiano di inizio Ottocento. «All'epoca qui c'erano 46
cantine. E tutte preparavano da mangiare». Mica poco, se si
pensa che questa non era zona di transito per mercanti e viag-giatori.
«Ma i dati nel censimento del 1861 parlano chiaro: in quegli anni
Ceglie aveva addirittura più abitanti di Brindisi». Fin qui la storia.
La cronaca di oggi, invece, non può prescindere da un'altra gloria
locale: il biscotto cegliese. Una prelibatezza, secondo alcuni; una
perniciosa bomba calorica, a sentire gli altri. Il barista del Caffè
Roma, a due passi da piazza Plebiscito, spiega il perché di quella
spaccatura ideologica: un cuore di pasta di mandorla imbevuta di Strega,
marmellata di ciliegie e glassa al cacao. Il depositario della ricetta
tradizionale era Donato Gallone (del caffè Centrale). Il quale dieci
anni fa è passato a miglior vita portandosi dietro il segreto del vero
biscotto cegliese. “Che era ben altra cosa” assicura Ciracì. E che
nemmeno i figli del de cuius
potranno riproporre: la ricetta resterà un tabù anche per loro. Anche
la versione moderna del biscotto ha comunque una sua dignità. Il
problema è che può essere mangiato soltanto qui: dopo un paio di
giorni il biscotto perde la sua fragranza e si trasforma in una mappazza.
Siamo al mordi e fuggi, insomma. Che poi è un altro grande problema di
Gustolandia: la gente arriva, divora e va via. E’ inutile cercare
ricadute sull’economia locale che esulino dai fatturati dei tanti
ristoranti. Che impegnano 200 persone durante la settimana, con punte di
500 nel weekend. Ma è anche vero che molte lavorano in nero. E’ così
che è nata l’associazione “Ceglie è…”: un un calderone nel
quale racchiudere il meglio dell’offerta gastronomica di Ceglie
Messapica. Il presidente è Angelo Ricci, quello del Fornello, e il
segretario Francesco Nacci (della Montanina). Che spiega: “Qui la
concorrenza ce la facciamo soltanto sulla qualità dei prodotti e dei
servizi che offriamo. Per il resto cerchiamo di lavorare assieme per
promuovere la nostra immagine». Il
segreto dei successi di queste
aziende è nel mix fra tradizione familiare e cultura d'impresa:
Nacci (che gestisce l'albergo
e il ristorante con papà
Nicola e mamma Immacolata, alternandosi con loro ai fornelli)
ha studiato marketing turistico
a Firenze; Antonella Ricci,
figlia di Angelo e cuoca del
Fornello,
è laureata in scienze bancarie e sua sorella Rossella, apprezzata
sommelier, è diplomata al conservatorio; Angelo Silibello, detto
Lillino, motore immobile del Cibus (in cucina ci sono mamma Giovannina
e la sorella Filomena), è un appassionato
cultore di musica jazz e di tradizioni gastronomiche nostrane. Va da sé
che questo polo artigianale del gusto sia diventato un
punto di riferimento anche per
l'università: in questi giorni 24 giovani laureati, provenienti da
tutta la Puglia, sono a Ceglie per
verificare sul campo quello che
hanno studiato in un master. Ma allora che cosa non funziona in questo
paese? I sindaci. Che da queste parti durano molto meno dei commissari
prefettizi: cinque dal 1993 a oggi (il Comune è ancora commissariato).
L’unica giunta che è riuscita a resistere è stata quella di Pietro
Mita, comunista di Rifondazione, che ha fatto svoltare a sinistra un
elettorato prevalentemente di centrodestra. Poi il niente: maggioranze
risicate e consiglieri voltagabbana capaci di far cadere una giunta nel
giro di una notte. Qui
d’altronde i primi cittadini non hanno mai avuto vita facile. Lo
dimostra (con tutta
l'enfasi del caso) la lapide che ricorda Ettore Tagliaferro, il sindaco
che nel 1922 fu stroncato da una crisi cardiaca in pieno consiglio
comunale: “Sulla casa del popolo nel fervido lavoro si spense
repentinamente radiosamente per passare quale trionfatore fra un nimbo
corrusco di fiori di laudi del popolo benedicente glorificante". (Gianni
Messa, La Repubblica) Cinque
anni per la pensione di invalidità ad ultracentenaria Mercoledì,
6 ottobre «Meglio
tardi che mai» dice un proverbio e così, dopo circa 5 anni di
peripezie, attese, solleciti e andirivieni di lettere, all'età di 103
anni, la signora Grazia Giugno, di Ceglie Messapica, ha ottenuto il
riconoscimento d'invalidità in quanto «cieco civile». Una
lunga vicenda di lungaggine burocratico per questa anziana donna che, già
da non vedente, nel 1999, quando aveva 98 anni e non poteva muoversi dal
letto, presentò al domanda di riconoscimento della cecità
(22-12-‘99). Dopo
diverse note (essendo stata fatta altra convocazione il 30 novembre
2000), il nipote della sig. Giugno, si rivolse al dirigente del
patronato «Impal» di Ostuni, Francesco Minetti il quale, con
comunicazioni e certificati medici intercorsi in questi anni, ha più
volte sollecitato la commissione provinciale ad effettuare la visita
medica presso il domicilio della donna. Finalmente,
dopo 5 anni d'attesa, il 13 maggio scorso fu effettuata la visita
domiciliare che riscontrò la cecità della signora Giugno e lo scorso
27 settembre, giunse il tanto atteso riconoscimento dello status. (La
Gazzetta del Mezzogiorno) Villa
Castelli: esplode bombola di gpl, muore un anziano Domenica,
3 ottobre Un
uomo è morto e un altro è rimasto leggermente ferito per lo scoppio di
una bombola di Gpl avvenuto - per cause in corso di accertamento - in un
seminterrato di Villa Castelli, in provincia di Brindisi. E' accaduto in
via Gallucci dove tre uomini erano intenti a lavorare l'uva per produrre
alcune bottiglie di vino da usare in famiglia. Improvvisamente una
bombola di Gpl utilizzata dai tre, è scoppiata: Giuseppe Marraffa, di
75 anni, di Villa Castelli, è morto sul colpo; suo figlio, Francesco,
di 42 anni, è rimasto ferito e guarirà in una decina di giorni; e un
amico di famiglia, Angelo Vitale, di 51 anni, è rimasto illeso. Sul
posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Francavilla Fontana,
i carabinieri e i vigili urbani di Villa Castelli. Nuovo
attentato incendiario in serata, obiettivo una donna Venerdì,
1° ottobre Un
altro attentato incendiario si è verificato in serata a Ceglie
Messapica, a poche ore da un altro episodio che ha visto protagonista un
vigile urbano. In serata, poco prima delle 20, ignoti hanno tentato di
dar fuoco alla porta di un’abitazione di via Bari 44, un edificio dove
abitano altre dodici famiglie: l’obiettivo sarebbe stato
l’abitazione di un’anziana donna, Rosa Errico. Alcune persone
rimaste sconosciute avrebbero imbevuto di benzina una straccio poi
lanciato in fiamme verso il portone. L’allarme è stato dato da alcuni
ragazzi che giocavano in strada e che si sono accorti del fuoco che
stava ormai appiccando al legno. Subito sono intervenuti i vigili del
fuoco i quali hanno spento l’incendio e impedito che si propagasse
alle scale del condominio. Sul posto sono arrivati i vigili urbani e
poco dopo i carabinieri della locale stazione per avviare le indagini
del caso. La
criminalità rialza la testa, incendiate le auto di un vigile Venerdì,
1° ottobre Ceglie terra di nessuno, soprattutto la notte. Il paese sembra ripiombato negli anni bui degli anni Ottanta quando la criminalità organizzata furoreggiava con atti intimidatori a danno di cittadini, di attività commerciali, quando furti, rapine e saccheggi erano quasi all’ordine del
giorno Da qualche tempo Ceglie sembra rivivere quella terribile stagione che nessuno ha dimenticato. Un episodio in modo particolare rilancia l’allarme criminalità in un territorio privo dell’adeguata attenzione.Ed è misterioso l’episodio accaduto l’altra notte contro un vigile urbano del paese, Oronzo Chirico, bersaglio di alcuni malviventi che gli hanno incendiato due auto, la sua e quella della moglie,
parcheggiate sotto casa, nella zona periferica di Insarti, tra la 167 e
la provincia per Francavilla. Le fiamme hanno distrutto i due mezzi e il fumo si è propagato sopra i tre piani dell’edificio costringendo gli abitanti ad abbandonare
gli appartamenti per la notte. Il perché del motivo è un mistero che i carabinieri del posto stanno tentando di dipanare. Difficile pensare ad un errore di persona o ad un incidente, anche perché poche ore prima altri o gli stessi malfattori hanno tentato di rubare nella casa di campagna del suocero di Chirico, in contrada Ulmo, al confine con Martina
Franca L’attentato incendiario contro il vigile urbano sarebbe solo l’ultimo della serie nei confronti di dipendenti al servizio della polizia municipale cegliese. Dalla misteriosa cortina di silenzio emergono altre storie, di altri attentati, di pneumatici squarciati da lame di coltello, di altre auto di vigili danneggiate. Gli inquirenti, come si dice in questi casi, indagano a 360 gradi ma è grave che nessuno finora abbia reso pubblici i ripetuti attentati. Avvertimenti?, ritorsioni?, forme di ricatto? La città deve sapere, pretendendo maggiore attenzione di tutti gli organi preposti alla tutela e al controllo del territorio. I vigili urbani non sarebbero le uniche vittime delle bande delinquenziali, danneggiamenti di vetture e
di case in campagna vi sarebbero stati anche nei giorni scorsi, sarebbero
state colpite altre persone, tutte o quasi regolarmente denunciate – sembra – alla caserma dei carabinieri di Ceglie. Ora l’attentato incendiario al vigile urbano ha squarciato il velo di silenzio che talvolta si trasforma in involontario complice della criminalità. Commando
assalta a Mesagne furgone portavalori, 3 feriti Venerdì,
1° ottobre Un
mezzo blindato di una agenzia di portavalori di Brindisi è stato preso
d'assalto stamattina da un gruppo di rapinatori che, dopo aver bloccato
la strada e aperto il fuoco con fucili automatici e a pompa contro le
guardie giurate e anche contro gli automobilisti, si sono impossessati
del denaro destinato agli uffici postali di Mesagne e di centri vicini.
Un automobilista è rimasto ferito allo stomaco da un proiettile, mentre
i tre metronotte che componevano la pattuglia sono rimasti feriti anche
loro nel ribaltamento del mezzo, provocato dai rapinatori. Il bottino e'
di 470mila euro. Il
colpo e' stato compiuto con modalità tanto complesse quanto cruente. La
Mesagne-Sandonaci, dove è avvenuto l'assalto, a qualche chilometro dal
centro abitato di Mesagne ed in una zona di campagna, era stata
preparata con cura dai rapinatori, sette o otto persone: la strada era
stata riempita di cartelli stradali che indicavano inesistenti
interruzioni, mentre la corsia dove doveva transitare il furgone era
stata cosparsa di chiodi allo scopo di forare le ruote del blindato. Il
mezzo della Veviapol di Veglie, carico di denaro, è stato bloccato con
un incidente stradale: con un camion il commando ha tagliato la strada
al blindato facendolo ribaltare e mettendo fuori gioco i vigilantes; il
furgone ha poi finito la propria corsa fuori strada. A
quel punto i rapinatori, a bordo di tre auto di grossa cilindrata, tra
le quali un fuoristrada, hanno aperto il fuoco sia contro il blindato
sia contro alcuni automobilisti per farli allontanare. Uno di questi è
rimasto ferito da un colpo di fucile allo stomaco. Anche i tre
metronotte sono rimasti feriti, in modo non grave, nell'incidente, ma
nessuno di loro e' stato raggiunto dalla pioggia di proiettili. Mentre
alcuni rapinatori, armi in pugno, continuavano a tenere a bada gli
automobilisti, altri operando con la fiamma ossidrica hanno aperto un
foro sul lato destro del blindato e vi hanno prelevato il denaro. Sono
così riusciti ad arraffare il denaro destinato agli uffici postali
della zona nord della provincia brindisina e sono fuggiti. Sul posto
sono giunti i carabinieri della compagnia di Brindisi e del nucleo
operativo, partiti immediatamente dopo l'allarme. Il camion usato per la
rapina, risultato rubato, è stato abbandonato sul posto mentre dei
malviventi si sono perse le tracce. L'agenzia di portavalori è la
stessa che qualche anno fa subì un assalto analogo a quello di stamane,
che costò la vita a tre guardie giurate. Una
riunione operativa con i prefetti, i questori e i responsabili regionali
delle forze dell'ordine della Puglia, è stata convocata d'urgenza dal
sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, per domani mattina in
prefettura a Brindisi. Dopo l'assalto al portavalori avvenuto oggi nel
brindisino, l'obiettivo del vertice è quello di rafforzare il piano di
controllo e prevenzione della criminalità sul territorio pugliese. Mons.
Semeraro lascia Oria, sarà vescovo ad Albano Venerdì,
1° ottobre Il
Papa ha nominato nuovo vescovo della diocesi suburbicaria di Albano
(Roma) mons. Marcello Semeraro, finora Vescovo di Oria. Mons. Marcello
Semeraro è nato a Monteroni, provincia ed arcidiocesi di Lecce, il 22
dicembre 1947. Ha espletato il curriculum degli studi nel seminario
diocesano di Lecce e nel seminario regionale di Molfetta. Ha conseguito,
quindi, la licenza ed il dottorato in teologia alla Pontificia università
Lateranense. Ordinato sacerdote l'8 settembre 1971, è poi stato, tra
l'altro, vice-rettore nel seminario arcivescovile di Lecce e
successivamente in quello regionale di Molfetta. A Lecce è stato quindi
vicario episcopale per il laicato e per il Sinodo diocesano.
Nell'ambito
della Conferenza episcopale italiana è stato membro di alcuni gruppi di
lavoro. Docente di teologia in diversi istituti e facoltà teologiche,
ha svolto il ministero d'insegnamento soprattutto nell'Istituto
teologico di Molfetta (Ba E' autore di diversi libri e articoli, specialmente nell'ambito ecclesiologico. Ha inoltre partecipato, come relatore, a simposi nazionali ed internazionali. Eletto alla sede di Oria il 25 luglio 1998, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 29 settembre dello stesso anno. E' consultore della Congregazione per il clero. Il Papa lo ha nominato segretario speciale della X Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi (30 settembre - 27 ottobre 2001). Dal 22 gennaio 1999 è membro della Commissione per la dottrina della fede e la catechesi della Cei e, nell'ambito della Conferenza episcopale regionale, e' presidente dell'Istituto pastorale pugliese.
|
Elezioni 2004
Elezioni 2002 Politiche 2001: come si è votato a Ceglie M. (Br)
Speciali
Speciali
Testimonianze
|