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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

Palasport in dirittura d'arrivo, sarò completato entro ottobre

Martedì, 31 agosto

Saranno ultimati nel mese di ottobre i lavori che permetteranno la tanto attesa inaugurazione dell’impianto polisportivo ubicato nella zona 167, a ridosso della strada provinciale per Francavilla Fontana. Le rassicurazioni provengono dall’Ufficio Tecnico del Comune di Ceglie Messapica: stando, infatti, alle dichiarazione dell’ingegnere Giovanni Chiatti «sono in fase di ultimazione i lavori di pavimentazione in legno ed altre opere di completamento di una struttura che abbraccia un complesso che occupa una superficie coperta di 1500 metri quadrati su un’area di circa 15.000 metri quadrati, con possibilità, quindi, di avere a disposizione ampi spazi liberi destinati ad ospitare attività sportive all’aperto».

Il palazzetto è atteso da tutte le società ed associazioni sportive che, da tempo, rivendicano il diritto di poter usufruire di un luogo idoneo dove poter organizzare corsi e stimolare la crescita delle attività motorie ed agonistiche in genere. Non ultimo proprio il basket, da tempo itinerante, che ha maggiormente risentito della mancanza di una struttura che consentisse allenamenti e gare. Infatti, in attesa della nuova struttura, anche quest’anno, la Samplast Ceglie, approdata in C1, sta usufruendo del palazzetto di Cisternino. Una situazione di estremo disagio che ha portato, già in passato, a sollevare il malumore dei tifosi stanchi di doversi organizzare, con pullman o altro mezzo di fortuna, per poter seguire la loro squadra in altri paesi anche quando, paradossalmente, gioca in casa. Fra qualche mese, si spera, anche Ceglie avrà dunque un impianto polisportivo che potrà diventare un punto di riferimento per tutta la popolazione.

L’opera, in termini tecnici, si compone di tre settori separati ed interdipendenti. Il primo settore è destinato al pubblico, con un capienza di 500 spettatori. Il settore, chiaramente, dispone di servizi igienici con cabine per portatori di handicap. Fa sempre parte del primo settore un locale centrale con funzione di controllo di ingresso dove sono collocati i comandi per la illuminazione esterna ed interna. Confinante con l’entrata principale è prevista la realizzazione di un locale da usare, in caso di necessità, per il primo soccorso. Rientra, invece, nel secondo settore il corpo centrale destinato allo svolgimento delle attività sportive che risulta essere separato dallo spazio spettatori da una transennatura metallica. Sono stati previsti, inoltre, sistemi di illuminazione nell’area di gioco. All’opposto del fabbricato, rispetto all’ingresso del pubblico, c’è l’ingresso e l’uscita degli atleti e del personale a seguito, che comunica con l’area di gioco. Sempre in questa area si trovano due unità spogliatoio per atleti, due unità spogliatoio per arbitri ed istruttori,   nonché un’ulteriore unità di pronto soccorso ad uso esclusivo degli atleti. Finalmente, con la prossima conclusione dei lavori, il territorio sarà dotato di un impianto polisportivo che, si spera, sia idoneo ad assecondare le attese dei cegliesi. Tutto ciò consentirà ai tanti giovani sportivi di coltivare dei sogni che potrebbero in futuro diventare realtà.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno) 

 

 

 

 

 

 

Troppi cani randagi, notte da incubo in città

Martedì, 31 agosto

Nonostante su nostra segnalazione sia intervenuto piú di una volta l'accalappia cani, non si riesce a risolvere la situazione.

Ormai questi cani sono diventati un problema serio e chiediamo che qualcuno vi porga rimedio». Sono esasperati alcuni abitanti della zona a ridosso della nuova casa comunale, compresa tra via Muri, via E. De Nicola, via tratturo S. Anna e via Monterone. Da parecchi mesi sono alle prese con una vera e propria «banda» di cani randagi, particolarmente pericolosi, che molto spesso creano intralcio alla circolazione e disturbano nelle ore notturne. I cani - circa una decina, di varia taglia, tra i quali almeno un paio particolarmente aggressivi - hanno scelto come loro «base» l'ampio spazio verde all'interno della nuova casa comunale, (ormai prossima all'apertura) ma si spostano continuamente, arrivando a spingersi - secondo alcuni - oltre la circumvallazione, fino all'inizio della provinciale per Cisternino.

«Nelle ore calde della giornata non si vedono - afferma un abitante della zona -. E' nel tardo pomeriggio che escono tutti insieme scorrazzando per la strada, rendendosi cosí pericolosi per le persone e per i cani che vivono nei giardini delle ville. Per non parlare delle ore notturne, quando con i loro lamenti rendono ormai impossibile dormire in maniera tranquilla».
«L'accalappia cani é venuto un paio di volte su nostra segnalazione - afferma un altro abitante della zona - ma non ha potuto far altro che rendersi conto della situazione e andare via, perché é particolarmente difficile prendere tutti questi cani». Che fare, dunque? E c'é chi ipotizza - non sembri esagerato - una task force di veterinari per studiare a fondo il problema. In ogni caso, qualcosa va fatto e in fretta, anche perché a settembre dovrebbero aprire alcuni uffici nella nuova casa comunale. E c'è già chi protesta perchè potrebbe risultare pericoloso recarsi presso gli uffici e richiedere un certificato in «compagnia» di un branco di cani pericolosi e in condizioni igieniche non ottimali.

(Pierpaolo Faggiano, la Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

La storia di Ceglie in 300 cartoline, il libro nelle edicole

Lunedì, 30 agosto

 Raccontare la propria città, la sua storia, facendo «parlare» le immagini. É nelle edicole in questi giorni «Le cartoline raccontano Ceglie», volume a cura di Michele Cirací, Antonio Cirací e Nicola Santoro, edito dall'Associazione Cegliese di Musica e Cultura, presieduta dal maestro Eduardo Lacorte. Un libro più da guardare che da leggere, circa 300 cartoline - provenienti dalla collezione privata di Cirací - che fotografano un secolo di vita cittadina e danno conto della trasformazione urbanistica, sociale, culturale subìta dalla città.
«Pochi ed essenziali i testi - scrivono gli autori, studiosi di storia locale - perchè é nostro intendimento proporre ai lettori un libro in cui parlano solo le immagini, scatti che la macchina fotografica ha affidato alla realtà destinata prima o poi a svanire, la testimoninanza di un tempo che "non é piú"».

Il volume é diviso in dodici capitoli.

É un viaggo a ritroso nel tempo che parte da «Saluti da Ceglie Messapica» e arriva a «I nostri maestri di musica», passando per «Piazza Plebiscito», «Il castello», «Campagna trulli e grotte», «Manifestazioni religiose».
«Un occhio di riguardo - sostengono gli autori - viene riservato alle realtà sociali cittadine, dal mondo del lavoro a quello contadino, alle botteghe artigiane, dalla religiosità all'asaltazione dei nostri monumenti, civili e non solo. Fino ad arrivare alla fondamentale attività delle bande musicali recanti il nome del nostro comune, fiore all'occhiello a livello nazionale ancora oggi». Difficile, scorrendo il libro, non rimanere stupiti dalla trasformazione urbanistica subìta dalla cittá, e non ripercorrere con la mente quel particolare momento storico «fissato» dall'immagine fotografica. Molto interessanti sono i capitoli dedicati alle manifestazioni, agli avvenimenti e alle Bande musicali, che danno conto della trasformazione socio-culturale della città: di sicuro nella «Giornata della leva» (anni '20), nella «Fiera del crocifisso» (1899) o ne «I nostri bandisti col maestro Vincenzo Chirico» qualcuno non avrà difficoltà a riconoscere se stesso o i propri nonni. Un lavoro di indubbio interesse culturale, che si inserisce in quell'operazione di recupero della memoria cittadina che Michele Cirací e altri storici locali perseguono da anni attraverso pubblicazioni e iniziative varie.

(Pierpaolo Faggiano, la Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

Fuori strada con il marito, donna muore per lo spavento

Giovedì, 26 agosto

E’ stata uccisa con ogni probabilità dal forte spavento. Si è accasciata sul sedile dell’auto, una Fiat Uno, uscita di strada lungo una strada urbana di Lecce per motivi non ancora del tutto chiariti e così è morta accanto al marito, lievemente ferito per l’impatto avvenuto poco dopo le 14 di ieri pomeriggio. Drammatica fine quella di Clotilde Panareo, di 63 anni, abitante con il marito Antonio Manzoni, di 71 anni, nel quartiere San Ligorio a Lecce, entrambi originari di Ceglie Messapica, ma da anni domiciliati nel capoluogo salentino.

L’anziana coppia aveva da poco lasciato l’abitazione quando in via Roggerone l’uomo, che era alla guida del mezzo, ha perduto il controllo finendo la corsa contro un albero di ulivo. L’impatto non è stato particolarmente violento, ma ha provocato ferite leggere ai due, soprattutto all’uomo che ha subìto un trauma toraco-addominale. La donna vedendo il congiunto lamentarsi ha forse pensato al peggio e ben presto l’angoscia l’ha sopraffatta. Mentre i soccorsi stavano giungendo sul posto la poveretta ha subito un arresto cardio-respiratorio che l’ha stroncata in pochi minuti: invano il personale medico di un’ambulanza del 118 ha cercato di rianimarla. Il suo cuore ha cessato di battere e non c’è stato nulla da fare.

Il marito è stato subito trasportato all’ospedale “Fazzi” dove è stato ricoverato con una prognosi di 30 giorni. Ha chiesto notizie della moglie, ha cercato di ricordare quanto accaduto ma la prostazione e lo stato confusionale non gli hanno permesso di ricostruire quanto accaduto. I vigili urbani di Lecce, intervenuti sul luogo dell’incidente, stanno cercando di capire se l’uomo è usciti di strada per un malore oppure se la brusca sterzata è stata motivata da un improvviso ostacolo.

 

 

 

 

 

 

Manovre per le Regionali, anche cegliesi nella lista di Fitto?

Mercoledì, 25 agosto

Aprile 2005 si avvicina grandi passi: i "laboratori" creatisi nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra sono in piena attività e si lavora in essi anche guardando alle candidature brindisine.

Il governatore Raffaele Fitto e l'ex presidente della Provincia di Bari Marcello Vergola si incontrano nel Salento per dare un seguito all'esperienza avviata con i "Popolari per la Puglia" alle recenti elezioni amministrative. Si farà la "Lista Fitto"? I bene informati dicono di sì e, anche se si attende, per le decisioni riguardanti Brindisi, il rientro dalle vacanze del sindaco del capoluogo, Domenico Mennitti per coordinare un'azione che porti il Governatore ad acquistare nuovi voti, piuttosto che a frazionare l'esistente, si avviano i primi contatti. I bene informati dicono che Fitto potrebbe fare affidamento sull'ex coordinatore provinciale di Forza Italia, Nicola Ciracì.

Non che l'ex "numero uno" azzurro esca fuori dal suo partito. Piuttosto servirebbe la sua figura per attrarre voti anche tra gli scontenti del centrosinistra, quelli vicini alle posizioni riformiste e moderate. Il conto è presto fatto: Ciracì sarebbe candidato anche a Ceglie per il Consiglio comunale, proviene da esperienze socialiste e, proprio in virtù del suo passato, avrebbe le carte in regola per unire, ai propri voti personali di centrodestra, anche quelli di "opinione" provenienti dal centrosinistra.

Voci, ovviamente, che potrebbero assumere connotati più consistenti nelle prossime settimane, soprattutto quando si stabiliranno anche i nomi dei candidati nella lista di Forza Italia, nella quale ci saranno gli uscenti Marcello Rollo, Danilo Crastolla e Marco Pezzuto.

Certa, ancora, nella coalizione di centrodestra, la ricandidatura nell'Udc del segretario provinciale Mimo Mele ed in Alleanza nazionale, quelle delle degli uscenti Michele Saccomanno e Giuseppe Marinotti.

Negli altri partiti, invece, proseguono gli abboccamenti: "Italia dei Valori" sembra partito molto attivo; così pure in grande attività sembrano "La Margherita" e i Democratici di sinistra, partito nel quale si dà per certa la candidatura dell'ex deputato dell'Ulivo ed ex sindaco di Mesagne, Cosimo Faggiano. Ricambio con il vicepresidente del Consiglio, Carmine Dipietrangelo? Al momento non è dato sapere. I più, parlando della candidatura di Faggiano, dicono si tratti del "necessario risarcimento nei confronti di chi un seggio in Parlamento ce l'aveva e non gli viene riconosciuto".

(Angelo Sconosciuto, La Gazzetta del Mezzogiorno) 

 

 

 

 

 

 

 

Scuola, sopralluogo del commissario col preside Dipresa

Martedì, 24 agosto

Proficuo breefing a pochi giorni dall’avvio ufficiale del nuovo anno scolastico promosso dal commissario prefettizio, dott.ssa Clara Simone, con il nuovo dirigente scolastico della scuola media “Giovanni Pascoli”, prof. Luca Dipresa per verificare la situazione delle due strutture (Via Toniolo e Via Salerno) e procedere a quegli interventi ritenuti più urgenti e, comunque, realizzabili prima del suono della prima campanella del nuovo anno scolastico previsto per il prossimo 16 settembre.

Un breefing ed un sopralluogo alle due strutture che la dott.ssa Minerva ha voluto compiere per rendersi personalmente conto della reale situazione. Ad accompagnare il commissario prefettizio c’era il responsabile dell’ufficio tecnico, ing. Gianni Chiatti, mentre con il nuovo capo d’istituito c’erano i collaboratori, proff. Pietro Federico e Donato Salerno. “Ho avuto modo di rendermi personalmente conto della situazione più volte evidenziata all’amministrazione comunale sia dal dirigente scolastico che ha retto la scuola fino ad oggi, il prof. Giovanni Maglieri (ha avuto il trasferimento alla scuola media “A: Minzioni” di Costernino dopo quasi dieci anni di presidenza a Ceglie, ndr)  che dal prof. Dipresa preoccupati legittimamente di una situazione, specie per Via Salerno, effettivamente necessita di alcuni improrogabili interventi”.

E così continua: “La scuola dev’essere una delle prime preoccupazioni di un’amministrazione ed in continuità con quello che era già stato progettato per le scuole elementari, consapevole della necessità di un intervento generale per la scuola media, di intesa con l’ufficio tecnico per il momento posso assicurare le famiglie ed i docenti interessati che a giorni avvieremo quegli interventi ritenuti urgenti ad accogliere i ragazzi”. Parole rassicuranti che pongono questa scuola in  condizione di poter progettare il nuovo anno scolastico con una preoccupazione in meno. Lavori che per la sede di Via Salerno riguarderanno interventi di protezione (è noto come questa sede scolastica, purtroppo, venga presa sistematicamente di mira da vandali che vi entrano ed escono con una facilità unica) e di bonifica interna ed esterna. Un sistema di protezione che porterà finalmente ad allestire anche in questa sede un laboratorio informatico offrendo in tal modo ai ragazzi le stesse opportunità didattiche di cui usufruiscono i  loro colleghi della sede centrale. Sede centrale sicuramente più ospitale e con interventi minimi in attesa del progetto di adeguamento alle norme di sicurezza.

 

 

 

 

 

 

 

Madre e figlio muoiono in un incidente stradale

Lunedì, 23 agosto

Una donna di 55 anni e suo figlio, di 13, sono morti a causa delle ferite riportate in un incidente stradale avvenuto lungo la provinciale che collega Cisternino a Ceglie Messapica. L'incidente è avvenuto ieri sera nel territorio di Ostuni. Palma Loparco era alla guida di una Fiat 126 sulla quale si trovava anche il figlioletto. L'automobile, per cause sulle quali sono in corso accertamenti da parte dei vigili urbani di Ostuni e dei carabinieri, si è scontrata con una Opel Corsa, guidata da un'altra donna che ha riportato ferite giudicate guaribili in pochi giorni.

Nello scontro Palma Loparco è morta sul colpo; il ragazzino è stato condotto nell'ospedale di Lecce e, dopo un intervento chirurgico, ricoverato nel reparto di rianimazione dell' ospedale Vito Fazzi di Lecce, dov'e' morto durante la notte.

 

 

 

 

 

 

 

Gioia: "Per 10 anni il Polo ha trascurato Ceglie"

Venerdì, 20 agosto

Non si placa la polemica a Ceglie Messapica: il tema, questa volta, non è tanto il futuro amministrativo della città, quanto la rilevanza della cittadina nell'ambito provinciale e, dopo gli strali dell'on. Luigi Vitali e del consigliere provinciale Nicola Ciracì, entrambi di Forza Italia, ora è il vice coordinatore provinciale della Margherita, Tommaso Gioia a replicare. «Leggendo il giornale in questi giorni ho pensato che la calura estiva avesse creato vuoti di memoria nella dirigenza di Forza Italia, ma riflettendo sugli avvenimenti, la realtà è che Forza Italia non ha proprio digerito la sconfitta elettorale - sostiene Tommaso Gioia -. Prima l'on. Vitali con un articolo dal quale emergeva da un lato il fastidio che la ribalta provinciale del notaio Errico procurava allo stesso parlamentare, e dall'altro la voglia di dire "esisto", attraverso un invito, pretestuoso ed inutile, al presidente Errico a non perdersi in proclami e di fare i fatti. L'onorevole dopo 10 anni di vuoto assoluto, di malgoverno provinciale a guida Forza Italia, pretende i fatti da Errico in soli dieci giorni. Poi Forza Italia della mia città - prosegue -, ripetutamente ha accusato Errico di non aver dato visibilità a Ceglie, nonostante la città avesse espresso 3 consiglieri provinciali».

E Gioia riprende: «A coloro che, causa la calura, hanno momentaneamente perso la memoria, ricordo che Ceglie alle elezioni provinciali del 1999 portò in consiglio provinciale 4 suoi rappresentanti, 2 di Forza Italia, 1 dell'Udc e 1 di Rifondazione comunista. Tutti si aspettavano un assessorato per Ceglie, si faceva anche il nome, eppure né Frugis né la dirigenza provinciale del tempo di Forza Italia (Ciracì) hanno ritenuto di dover dare visibilità alla nostra città. L'assessorato è arrivato per Ceglie - prosegue - ma dopo tre anni e mezzo, alla fine della legislatura».

Gioia, dunque, è dell'avviso «che il presidente abbia compiuto le sue scelte». «E le condividiamo», aggiunge, assicurando che «in questi anni, spero tanti, però non saremo semplici spettatori, cercheremo di essere propositivi, e soprattutto di contribuire fattivamente alla realizzazione del programma».
«Il programma, il cambiamento di rotta, la creazione di posti di lavoro, l'ambiente, le pari opportunità dei centri minori rispetto ai grossi municipi, i problemi della gente - dice Gioia - sono questi gli argomenti sui quali ci vorremo confrontare anche con la minoranza, non sulle poltrone. Stiano tranquilli "quelli" del polo, non faremo come hanno fatto loro, quando hanno applaudito Fitto per aver chiuso il nostro ospedale.

Comune, Provincia e Regione governati dal centrodestra hanno fatto diventare «cenerentola» il nostro territorio e la nostra città, risalire la china non sarà facile, mai siamo testardi, nonostante il loro mal governo, lotteremo strenuamente per invertire questa tendenza».

Quindi riprende: «Non ricordo una particolare attenzione della giunta Frugis per la città di Ceglie, né in termini programmatici, né nella realtà dei fatti. Noi senza proclami stiamo già lavorando per portare a conoscenza il presidente e l'esecutivo delle problematiche che attanagliano la nostra città. Il presidente verrà nel mese di settembre a far visita all'istituto musicale colpevolmente ignorato dalla giunta Frugis di centrodestra: in dieci anni solo un contributo per soli 2 anni di 10mila euro. L'assessore ai lavori pubblici, ing. Gennaro, verrà a Ceglie la prossima settimana per rendersi conto dello stato dei lavori nelle nostre scuole. L'enogastronomia cegliese non ha mai interessato né la Provincia, né il Comune governati dal centrodestra: quanti progetti di sviluppo sono rimasti lettera morta. Per non parlare dell'agricoltura - aggiunge -, nessuno del centrodestra è intervenuto a favore degli agricoltori cegliesi, esclusi dai benefici delle gelate 2003, mentre quelli di Francavilla e Villa Castelli sono stati compresi».
Ed osserva ancora: «Non c'è alcun bisogno di andare sui giornali per rappresentare la fiera delle ovvietà, quello che l'amico Ciracì vuole fare - "mi vedo costretto a supplire", dice - altro non è che il lavoro di un consigliere provinciale: è stato eletto per far questo».

 

 

 

 

 

 

La Margherita sollecita il Commissario: "Attivi presto il Put"

Giovedì, 19 agosto

Il partito de La Margherita invita il Commissario Prefettizio, dr.ssa Clara Minerva “ad attivarsi, nell’interesse della città e dei cittadini, per l’approvazione del Put (il Piano Regolatore, ndr)”.  E’ questa la conclusione della nota che il partito del  centrosinistra ha inviato alla dr.ssa Minerva con il chiaro intento di procedere all’approvazione di un atto per il quale “il consiglio comunale – si legge nella nota a firma del responsabile Tommaso Gioia – ha già approvato atti amministrativi d’indirizzo e filosofia del Put, incarichi e direttive ai progettisti: elementi tutti utili a portare a termine l’iter amministrativo”. In buona sostanza verrebbe chiesto al commissario prefettizio quello che le passate amministrazioni non sono state in grado di portare a compimento.

“La Margherita – afferma Gioia – nella passata legislatura ha operato con l’unico obiettivo di contribuire a far uscire la nostra città da uno stato di stagnazione economica, culturale e sociale”. E qui elenca le iniziative adottate e che non hanno trovato riscontro perché “l’amministrazione ed i partiti della maggioranza di centrodestra erano in tutt’altro affaccendati”. E qui viene ricordato circostanze come quelle in cui “ci siamo travati, insieme alle altre forze d’opposizione, a dover approvare da soli e con grande senso di responsabilità, per il bene della città, provvedimenti consiliari che altrimenti sarebbero stati rinviati a causa delle continue assenze dall’aula della maggioranza”. E sul perché l’invito al commissario prefettizio Tommaso Gioia lo spiega così: “La nostra città vive una grave crisi economica con forti ripercussioni occupazionali: basti pensare ai posti di lavorio che a Ceglie si sono persi con la crisi del tessile”.

E poi  ancora: “ Noi come Margherita riteniamo fondamentale percorrere strade che vanno nella direzione di una ripresa economica e sociale della nostra città, attraverso il sostegno a settori che, adeguatamente incoraggiati, potrebbero essere trainanti per il nostro territorio: turismo, agricoltura,  edilizia e attività socioculturali”.

Ecco spiegato il perché della sollecitazione al commissario prefettizio di approvare il Put. “La mancanza di un Piano Urbanistico Territoriale  - sostiene La Margherita - a frenato lo sviluppo di questi settori costringendo alcuni imprenditori locali ad acquisire suoli per insediamenti produttivi nei paesi limitrofi, altri ad abbandonare i progetti di ampliamento con forti ripercussioni sull’economia locale. Tutte ragioni per le quali bisogna invertire la tendenza che vede l’economia della nostra città in forte recessione, di gran lunga superiore a quella provinciale, regionale e nazionale”. Insomma, è giunto il momento di dare esecuzione ad un provvedimento urbanistico che ha seguito tutti gli iter propedeutici e che- così come sostiene La Margherita potrebbe significare la ripresa economica della città. Tocca alla dr.ssa Minerva decidere se ci sono o meno le condizioni per approvare il Put “nell’interesse della città e dei cittadini”, come sostiene Gioia.

L.D.

 

 

 

 

 

 

Ospedale: intervento rinviato, l'anestesista è in ferie

Mercoledì, 18 agosto

 “Il suo intervento programmato lo rinviamo a fine agosto o ai primi di settembre”. La ragione di tale rinvio la “sospensione della presenza del medico anestesista presso lo stabilimento di Ceglie Messapico (sarebbe opportuno che presso tutti gli uffici pubblici fosse comunicato che Ceglie non è più da tempo “Messapico” ma “Messapica”, ndr)”.Assenza per consentire le ferie estive. “Quando un mio paziente mi ha raccontato del suo rinvio non volevo crederci –afferma il medico di base Antonio Suma -; poi ho verificato ed in effetti allo “stabilimento” cegliese era giunta una nota del dirigente di primo livello, dr Vincenzo Della Corte, che disponeva tale sospensione dal primo al 21 agosto”.

Una vicenda che non ha dell’assurdo ma, “quantomeno si presta ad alcune considerazioni”. E Suma, da medico, spiega meglio il suo pensiero: “Le malattie, urgenti o meno che siano, non vanno certamente in ferie e sarebbe bastato o organizzare diversamente il servizio, magari riducendone le sedute di intervento piuttosto che disdettarle del tutto”. Ma sulla questione c’è anche una presa di posizione di Tommaso Gioia, responsabile provinciale e locale della Margherita per il quale “la circostanza dimostra come a Ceglie la sanità ospedaliera continua ad essere vissuta all’insegna della precarietà a differenza di altrove dove si legge di riaperture di servizi (leggi cardiologia a Mesagne), fatti per i quali noi esultiamo consapevoli degli sfasci che il piano di riordino sanitario ha determinato nel nostro territorio”.

E qui sottolinea “I disagi di mola gente non solo cegliese che deve fare i conti con il pienone e, partendo da Ceglie, da Villa Castelli o da San Michele con l’ambulanza del 118 giunto all’ospedale d’eccellenza di Francavilla si trovi nella impossibilità di non trovare posto  e venga sballottato in altre Asl”. Infine un “inciso al dr Della Corte: “E’ sintomatico che ha sancire la sospensione di un servizio, sia pure per le legittime ferie, sia un medico che è anche un sindaco e sa bene che i bisogni della gente, a tutti i livelli, piccoli o grandi che siano, come un intervento di routine non vadano  mai in ferie: e come dire che se lui, indaco,  va legittimante in ferie il comune di Francavilla chiude”. E poi ancora: “Perché non aver previsto in tempo a quali problemi si andava in contro o non attivarsi per operare quelle assunzioni che lo steso Governatore Fitto sollecita?”. E sempre allo stabilimento cegliese per problemi di ferie, pare che il centralino sia sguarnito e si può contare solo delle telefonate in entrata che il personale di portineria smista, mentre per quelle in uscita diventerebbe impossibile ed è accaduto – stando a quanto è dato sapere che qualche medico ha dovuto ricorrere al proprio telefonino.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

Forza Italia protesta: la Provincia trascura Ceglie

Martedì, 17 agosto

«Ceglie? Da protagonista a Cenerentola della vita politica provinciale». Un manifesto dal tono ironico apparso sui muri della cittá, a firma di FI, «bacchetta» il neo presidente della Provincia Michele Errico, per la scarsa considerazione rivolta alla cittá nel comporre la squadra di governo che guiderà la Provincia. «Nella tornata elettorale di giugno - fa sapere FI - Francavilla Fontana ha espresso 1 consigliere ed é stata premiata con 2 assessori; Fasano non ha espresso alcun consigliere ma é stata anch'essa premiata con 2 assessori, Ceglie, invece, ha espresso 3 consiglieri, ma non ha avuto nulla. Complimenti a Mita, grazie a Errico per aver cancellato Ceglie dalla vita politica della Provincia». Il «complimenti» ironico é per il neo consigliere provinciale di Rifondazione, Pietro Mita, (gli altri consiglieri espressi dalla cittá sono Nicola Cirací (FI), giá assessore ai Lavori Pubblici nella giunta Frugis, e Pietro Mita (Ds)), il quale avrebbe detto «no grazie» alla proposta di un assessorato provinciale. Il motivo? Sarebbe sua intenzione candidarsi alla guida della cittá nelle amministrative della primavera prossima. Dunque Errico avrebbe mostrato un certo interesse verso la città, ma la rinuncia di Mita e il mancato tentativo - secondo Fi - di trovare altre soluzioni viene visto come un passo indietro, soprattutto in considerazione del fatto che nella precedente lagislatura la cittá esprimeva un assessore nella persona di Ciracì.

La decisione di Mita di ricandidarsi a sindaco della cittá,intanto, rianima un po' la vita politica cittadina. Retta da poco piú di due mesi dal Commissario Straordinario, Clara Minerva, la cittá si prepara ad una nuova e lunga campagna elettorale. Ovviamente é prematuro parlare di programmi e candidature definitive - se ne parlerá quasi sicuramente dopo la pausa estiva - ma ci sono giá i «soliti ben informati» che prevedono le prime mosse, soprattutto in casa CdL. Vista la frattura insanabile tra An, Fi e Udc, culminata con la caduta del sindaco Mario Annese, il partito di Fini potrebbe di nuovamente «corteggiare» l'ex sindaco Pietro Magno, magari con il sostegno di Rocco Cavallo (Forza Ceglie) e di una nuova lista civica.

Del resto, An é sempre stata fedelissima a Magno, e il «feeling politico» tra quest'ultimo e Cavallo (all'opposizione durante l'amministrazione Magno) non é mai stato taciuto.
C'é poi l'ex sindaco Annese, il quale sin dal giorno dopo la sua caduta non ha mai nascosto il desiderio di volersi ricandidare.
Con il sostegno di quali partiti e con quale programma - oggi - risulta davvero difficile dirlo.

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

L'inglese "Independent" cita Ceglie tra i luoghi da visitare

Lunedì, 16 agosto

I trulli e la cultura dei messapi sono alcuni degli ingredienti per un lungo articolo che il quotidiano inglese "Independent" ha dedicato ai tesori della Puglia. E Ceglie Messapica, anzi con il vecchio "Messapico", è uno dei centri più citati per la bellezza della campagna nel triangolo Costernino-Martina-Ceglie e per il fascino del popolo antico che fino a 2500 anni fa ha abitato le zone tra i due mari della penisola salentina.

Parlando dei Messapi, il giornale britannico nel numero del 14 agosto ricorda che "Some of Puglia's first residents were the Messapians, who established settlements in Brindisi, Ugento and Ceglie Messapico in the Val d'Itria", descrivendo poi il mistero delle specchie, insediamenti quasi nuragici costruiti con l'incasellamento a secco delle pietre: "One of their more mysterious legacies are the conical stone towers or specchie, which can still be seen scattered throughout the countryside" si legge nell'ampio reportage dell'Independent che descrive inoltre le bellezze delle grotte pugliesi, il barocco, l'incontaminazione del mare. Riferendo poi della nuova rotta aerea aperta dalla Rayanair tra Londra e la Puglia, il foglio londinese si sofferma sulla massiccia presenza dei connazionali nelle più caratteristiche località regionali, invitando a non trascurare un soggiorno proprio nella Val d'Itria, bacino dove i britannici hanno deciso investimenti immobiliari acquistando numerosi trulli che caratterizzano la zona.
Nel gennaio scorso l'Independent si era nuovamente occupato di Ceglie citando in un servizio la qualità gastronomica del ristorante "Il fornello" della famiglia Ricci. 



 

 

Ciclismo, l'argentino Richeze in volata alla Coppa Messapica

Lunedì, 16 agosto

Parla ancora straniero la Coppa Messapica, la più antica classica del ciclismo dilettantistico internazionale giunta  alla sua 45ma edizione. L’argentino Ariel Massimiliano Richeze, corridore del fortissimo Vc Bassano, scrive il suo nome nel ricco albo d’oro, liquidando in volata Francesco Reca del SG Sergio Dalfiume a conclusione dei 25 giri dell’ostico circuito cittadino di Montevicoli. 25 i giri del circuito corsi per complessivi 120 chilometri.

La gara, valevole come VI Memorial Orazio Lorusso, riservata alle categorie Under 23 ed Elite è stata avvincente e selettive come vuole la tradizione tanto che dei 95 corridori al via, al traguardo posto in vetta in Via San Rocco  ne sono arrivati una trentina. Giro dopo giro, la difficile salita che portava i corridori da largo Amendola sul punto più alto della città dove era posto il traguardo  la elezione è stata quasi naturale e solo chi aveva gambe ha resistito all’intenso sforzo di scalare per 25 volte la salita del circuito. Al 12 giro la svolta della gara con l’allungo di Bruno Rizzi del Team Schivardi Colombia e Francesco Reda dell’SG Dalfiume. Allungo che al quattordicesimo giro frutta un vantaggio di 20 secondi  di vantaggio sugli immediati inseguitori che inseguono sfilacciati. 

La gara è bella ed il numerosissimo pubblico assiepato lungo tutti il percorso si diverte. Al giro successivo il quindicesimo, Bruno Rizzo sull’asperità del percorso imita l’olimpionico Paolo Bettini (negli anni novanta la medaglia d’oro di Atene ha preso parte a due Coppe) e stacca Reda e Davide Violini della Domina Vacanze. Il vantaggio del corridore della Colombina raggiunge il massimo al diciassettesimo giro: un minuto e 35 secondi che fanno pensare che la gara sia chiusa. Ma nel ciclismo – e questo è il bello – la gara si chiude dopo il traguarda. La squadra del Bassano si butta all’attacco dell’uomo in fuga. Tattica che riesce tanto che a due giri dalla conclusione Richeze e Reda raggiungono e superano il bravo Rizzi che accusa il colpo e si stacca dal nuovo duo di testa. I due proseguono in pieno accordo mentre dietro i compagni di squadra dell’argentino controllano il gruppetto degli immediati inseguitori, una dozzina in tutto, chiudendo sul nascere ogni tentavo di allungo. All’ultimo giro, a duecento metri dal traguardo – traguardo in leggera salita - parte Reda ma l’argentino Rachide non si lascia sorprendere staccandolo, tagliando il traguardo a braccia alzate. Rizzi, visibilmente sconfortato per l‘impresa non riuscita giungerà terzo a 25 secondi.

Ordine d’arrivo: 1) Ariel M. Richeze che vice la gara in 3 ore, alla media di 40 orari (VC Bassano); 2) Francesco Reda, s.t. (SG Dalfiume); 3) Bruno Rizzi, a 25 sec. (Team S. Colombina); 4) Elia Rigotto, a 1min e 5 sec (VC Bassano); 5) Marco Corsini, s.t. (SC Biciclette Ferali); 6) Vladimir Efimkin, s.t. (SC Biciclette Ferali); 7) Francesco Di Paolo, s.t.. (Aran World Cubo Training).

 Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

Brindisi, ancora in fiamme il deposito di plastica

Lunedì, 9 agosto

Brucia ancora, sia pure in modo decisamente ridotto rispetto alla giornata di ieri, l'ammasso di rifiuti di plastica contenuti in un deposito dell'Alfa Edile, nella zona industriale di Brindisi. L'incendio è scoppiato nella notte del 7 agosto scorso: in oltre 50 ore sono andati alle fiamme decine di quintali di materie plastiche, mentre squadre di vigili del fuoco, provenienti dalle varie province pugliesi tentano di aver ragione delle fiamme, anche con l'impiego di elicotteri della protezione civile. La temperatura dei blocchi di plastica fusa è ancora molto elevata e quindi si sta procedendo con un'operazione di divisione dei cumuli di rifiuti, facendo uso di pale meccaniche, ruspe, escavatori e mezzi antincendio.

Fondamentale, in tutte le fasi di questa vicenda, la professionalità espressa dai vigili del fuoco, ma anche l'apporto delle strutture tecniche della Protezione civile del Comune di Brindisi e della Provincia. Stamani, si sono recati sul posto anche il procuratore della Repubblica, Cosimo Bottazzi, e il sostituto procuratore Pasquale Sansonetti, che ha avviato indagini.

Per il momento, infatti, si ipotizza una natura dolosa dell'incendio e quindi si tenta di stabilire sia il movente sia i possibili responsabili dell'attentato. Nel frattempo, l'intera area è stata posta sotto sequestro. Sul piano ambientale, i controlli compiuti - sin dalle prime ore - dall'Agenzia regionale per l' ambiente (Arpa) sui fumi prodotti continuano ad escludere rischi per i cittadini. Le centraline di rilevamento hanno confermato che non sono stati superati i limiti di legge delle materie dannose, anche se si attendono i dati che si riferiscono all'esame del suolo e della falda freatica.

Il deposito di rifiuti andato in fumo a Brindisi appartiene all'Alfa Edile, una azienda che opera da dodici anni nel comparto industriale di questa città e che si occupa di riciclaggio di balle di rifiuti misti. Da ogni parte d'Italia arrivano migliaia di metri cubi di materiale da riciclare e, in particolare, carta, cartone, tessuti, plastica e lattine di alluminio. Dalla lavorazione di questi rifiuti l'Alfa Edile produce il "Symplast", un materiale con cui si costruiscono oggetti di arredamento. L'azienda ha trentatre dipendenti che ora temono per il proprio futuro occupazionale, non solo per il danno economico provocato dai seimila metri cubi di rifiuti andati in fumo e dai successivi interventi di bonifica, ma anche per il danno di immagine e il conseguente rischio che i fornitori di rifiuti si rivolgano altrove per il riciclaggio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Estorsione a imprenditore, preso presunto telefonista

Lunedì, 9 agosto

Il presunto telefonista di una banda che voleva imporre il "pizzo" ad un imprenditore e' stato arrestato da agenti del commissariato di polizia di Ostuni. L' arresto è stato compiuto in base ad un' ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lecce Alcide Maritati che ha accolto la richiesta del pm inquirente Pierpaolo Montinaro.

Agli arresti è finito Angelo Elia, di 20 anni, di Ceglie Messapica, accusato di concorso in estorsione. L'avvio dell' indagine risale al 20 febbraio scorso, quanto fu compiuto un atto intimidatorio ai danni del titolare di una cava, al quale fu danneggiata un' escavatrice. Nei giorni successi la vittima ricevette una telefonata anonima, con la quale gli veniva chiesto il pagamento di 30.000 euro di "pizzo", 6.000 dei quali da versare subito.

L' imprenditore decise di denunciare la richiesta estorsiva alla polizia e collaborò con gli investigatori che hanno identificato Elia e hanno in corso indagini per risalire ai suoi complici.

 

 

 

 

 

 

Rapina in tabaccheria, c'è il terzo arresto

Lunedì, 9 agosto

Nelle prime ore di ieri i carabinieri della stazione di Ceglie Messapica, in collaborazione con i colleghi della stazione di Brindisi, hanno eseguito nel capoluogo due ordinanze di applicazione della misura cautelare in carcere, emesse dal gip del Tribunale di Brindisi nei confronti di Maria Carmela Soliberto, 22 anni, e Alessandro D’Amore, di 29. Entrambi sono accusati di aver compiuto una rapina in una tabaccheria posta in via Roma a Ceglie Messapica il 12 luglio scorso. Il colpo aveva fruttato circa 2 mila.

I provvedimenti sono stati emessi su richiesta della procura della Repubblica presso il Tribunale a conclusioni delle indagini effettuate dai carabinieri della stazione di Ceglie Messapica, coordinati dal comandante della compagnia di Fasano, il capitano Cosimo Dellisanti.

In carcere per la stessa rapina era già finita un’altra donna brindisina, Daniela Balestra, di 27 anni. Ella subito dopo la rapina di Ceglie Messapica si era presentata presso la questura di Brindisi ed aveva denunciato il furto di una autovettura tipo Polo di sua proprietà. Il furto era risultato non vero. La Balestra era stata fermata e il fermo era stato convalidato dal gip che aveva disposto l’arresto ai domiciliari.

I carabinieri hanno potuto ricostruire il quadro dela rapina dopo aver ascoltato i testimoni dela stessa: il titolare della tabaccheria e un nipote che era insieme a lui in tabaccheria la sera del 12 luglio.

Gli investigatori avevano accertato che quella sera tre persone che viaggiavano a bordo di una autovettura si erano fermati nei pressi della tabaccheria di via Roma. Due degli occupanti (un uomo e una donna) con i volti coperti da passamontagna e armati di pistola erano penetrati all’interno del negozio. Si erano allontanati a piedi dal luogo della rapina dopo aveva arraffato 2 mila euro circa. Dopo aver percorso duecento metri circa a piedi erano saliti a bordi di una autovettura Polo alla cui guida era un complice.

 

 

 

 

 

 

Rigassificatore, primi attriti della maggioranza in Provincia

Sabato, 7 agosto

Sul rigassificatore di Brindisi e le decisioni assunte dalla Provincia si registrano due commenti, uno di Rifondazione Comunsista e l'altro dei gruppo dei Verdi. 

 

Rifondazione: deludente la delibera del Consiglio provinciale

Il Consiglio provinciale monotematico “aperto” sulla questione del rigassificatore si è concluso con il rigetto dell’emendamento con il quale alcuni consiglieri di Rifondazione Comunista, in sintonia con gli interventi dei sindaci presenti e con le prese di posizione dei rappresentanti del movimento ambientalista, avevano chiesto che il “no” all’impianto non fosse limitato solo alla scelta della sua collocazione nel porto di Brindisi ma venisse esteso anche alla sua realizzazione in qualsiasi altro sito della nostra provincia. E’ passato invece sorprendentemente, così come richiesto alla fine del dibattito dal senatore Curto ed in contrasto con i precedenti interventi di molti consiglieri soprattutto di centrosinistra, l’originaria proposta di delibera del Presidente Errico che si oppone al rigassificatore solo con riferimento all’area portuale.

Si è trattato di un voto bipartisan che, col dissenso di Rifondazione Comunista e del capogruppo della Margherita, ha visto una strana e raffazzonata convergenza del centrodestra e del centrosinistra su un problema che è di cruciale importanza non solo per i rischi che il rigassificatore implica ma anche perchè la sua realizzazione contrasterebbe nella maniera più clamorosa col progetto di avviare Brindisi verso un assetto dell’economia locale che produca lavoro effettivo senza attentati alla salubrità ambientale e alla salute dei cittadini.

La montagna ha così partorito un topolino o meglio un ambiguo animaletto che delude le attese di quanti a quel parto avevano guardato con fiducia e speranza. Non ci sono sofismi che possano presentare per positiva una delibera consiliare inadeguata, contraddittoria e che non ha saputo inquadrare un rifiuto netto e coraggioso al rigassificatore in una visione strategica innovativa e di largo respiro sul futuro non solo del territorio della provincia di Brindisi ma anche di tutta l’area jonico-salentina. Per fortuna i fatti, notoriamente argomenti testardi, sono sotto gli occhi di tutti e ci preoccupano non solo per la decisione adottata dall’Amministrazione provinciale ma anche per l’emergere durante i lavori del Consiglio di insofferenze, intolleranze e toni sopra le righe nei confronti delle forze ambientaliste, comportamenti questi che sono in aperto contrasto con lo spirito che dovrebbe caratterizzare un sereno e costruttivo confronto democratico.

Ed infine, a proposito di certi sofismi, c’è da precisare l’assoluta inconsistenza della tesi per la quale il Consiglio provinciale si poteva pronunciare solo con riferimento all’unico progetto esistente, quello cioè relativo alla realizzazione dell’impianto a Capobianco. Ciò non è vero per il facile rilievo che un atto consiliare di indirizzo politico, a differenza di un atto amministrativo in senso proprio, deve per sua natura esprimere con chiarezza la volontà politica complessiva e le scelte dell’Ente su un problema di così rilevante importanza. E non è un fatto positivo che su questa questione vi sia stata una singolare e confusa alleanza tra coloro che si erano impegnati in precise linee programmatiche ad opporsi al rigassificatore ovunque realizzato nella nostra provincia e coloro che oggi dicono di accettare un’alternativa di sito all’interno del nostro territorio.

C’è allora il rischio che la scelta del Consiglio provinciale indebolisca tutti coloro, e sono tanti, che si oppongono coerentemente alla costruzione del rigassificatore in un’area così duramente provata dalla presenza d’impianti inquinanti e pericolosi. Un rischio che chiama in causa la coerenza (tutt’altro che massimalismo!) e che va scongiurato con un forte rilancio del movimento popolare di protesta che si colleghi alla grande manifestazione del 27 marzo scorso e si apra al contributo delle forze politiche e sociali veramente impegnate a costruire un futuro migliore per Brindisi ed il suo territorio.                

 

 


I Verdi: finalmente la volontà popolare ha voce in Provincia

 La giunta Errico infrange una consolidata tradizione che vedeva gli enti locali accettare, senza nulla eccepire, le volontà e le politiche energetiche dettate dall’Enel. Sembra trascorso un secolo dall’epoca in cui l’ex Presidente della Provincia Frugis esprimeva parere favorevole all’insediamento del rigassificatore, raccomandando “di curare l’im­patto visivo in modo compatibile con le realtà turistiche esistenti”. Quello attuale è il primo Consiglio Provinciale, dopo anni di non governo di centro destra, che assume una posizione chiara, coerente e rispettosa della volontà popolare sul rigassificatore.E lo fa in maniera articolata disapprovando, nella delibera di Consiglio Provinciale, la mancanza di “uno studio specificamente finalizzato all’individuazione dei rischi di incidenti”, rilevando “diverse incongruenze di carattere formale e sostanziale relative all’iter procedurale”, mettendo in evidenza che “gli scarichi delle acque reflue dell’im­pianto e le emissioni diffuse prodotte dalle inevitabili perdite di metano produrranno un notevole impatto sull’ambiente naturale già fortemente compromesso”.Inoltre, la stessa delibera definisce “la costruzione e l’esercizio del rigassificatore contrari agli indirizzi programmatici di sviluppo endogeno e sostenibile della provincia di Brindisi” e conclude esprimendo “contrarietà alla costruzione ed all’esercizio del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto da ubicare nel porto di Brindisi” e auspicando “convergenza e condivisione di azioni contro la realizzazione del terminale di rigassificazione con quante più numerose istituzioni e in particolare con il Comune di Brindisi”.Questa delibera ci traghetta fuori da un lungo tempo di anti politica di stampo berlusconiano, durante il quale le idee sono state congelate con conseguente eliminazione di spazi e luoghi per la partecipazione popolare, ponendo le basi per un ritorno ad un confronto collettivo sulle scelte di governo della nostra provincia.

I Verdi continueranno a sostenere ogni atto amministrativo coerente con quanto previsto dal programma elettorale, riproponendo, da subito, un ampio dibattito che, coinvolgendo tutte le forze sociali a partire dai sindacati, ponga le basi per l’avvio di un nuovo modello di sviluppo, che tenda alla sostenibilità, in linea con i propositi di Agenda 21.Invitiamo tutti a riflettere sugli errori del passato, quando l’emer­genza occupazionale ci ha fatto accettare impianti che hanno prodotto malattie professionali negli operai e deterioramento della salute e della qualità della vita degli abitanti di Brindisi e provincia.Il bilancio diventa ancora più drammatico se si considera che il vecchio modello di “sviluppo” è fallito proprio dal punto di vista occupazionale, oltre a determinare disastri e inquinamenti ambientali per niente ipotetici, ma riscontrabili nella cronaca e nell’agenda politica delle priorità dell’oggi. Per noi sostenibilità vuol dire che, nel tempo, siano rafforzate sia la qualità del lavoro, che la sua durata, nel rispetto della qualità della vita di tutti i cittadini.Alle forze politiche che sostengono il Presidente Errico chiediamo un più efficace coordinamento affinché, attraverso un confronto permanente, si dia immediata concretezza a quanto programmato assieme nella preparazione della campagna elettorale.Sito web www.verdibrindisi.it - e-mail info@verdibrindisi.it.

 

 

 

 

 

 

Ciclismo, domenica la 45^ Coppa Messapica

Giovedì, 5 agosto

Tutto è pronto per la 45^ edizione della Coppa Messapica, sesto Memorial Orazio Lorusso. L’appuntamento, riservato alla categoria Under 23 ed Elite, è per domenica 15 agosto sull’impegnativo circuito cittadino, noto come “Circuito Montevicoli”. 

Nata nel 1952, la Coppa Messapica è ben presta diventata una delle gare più ambite dei dilettanti e molti dei corridori hanno acquistato il lasciapassare per il professionismo proprio qui a Ceglie. Dall’olimpionico Luigi Arienti nel 1960, a Luigi Tacconi al più volte campione del mondo di ciclocross Vito Di Tano, per arrivare ai giorni nostri con Michele Laddomada e all’ultimo olimpionico in ordine di tempo, Giovanni Lombardi. Nel 1982 la Coppa ebbe anche una parentesi femminile con la disputa sul circuito di un campionato italiano donne con la presenza di Maria Canins. La storia di questa classica del ciclismo internazionale si abbina anche a quella del corridore Filippo Calabrese, più volte vincitore della Coppa e primo pugliese a diventare professionista.

L’organizzazione affidata al Gsc Orazio Lo russo, anche quest’anno, pur in presenza di evidenti difficoltà economiche ha invitato i più importanti gruppi sportivi italiani, dalla Domina Vacanze al Team Schivardi Colombina, alla Carbonio Gomme, all’Aran Tollo la società che si è aggiudicata due edizioni consecutive con Alessandro Donati, oggi professionista, alla Velo Club Bassano che sarà presente con il suo uomo di punta ed accreditato alla vittoria, Elia Rigotto. Presente pure Ivan Stevic il vincitore della passata edizione. I corridori al via saranno una novantina, i quali dovranno percorrere il circuito per 25 volte per 12° chilometri complessivi.

La direzione di gara è stata affidata a Donato Rapito, direttore organizzativo e Cosimo Gioia, direttore di corsa.

L. Dip.

Clicca qui per il sito della Coppa Messapica

 

 

 

 

 

Basket, da lunedì inizia la preparazione della Edilmed

Giovedì, 5 agosto

Inizierà lunedì prossimo la preparazione dell’Edilemed Ceglie in vista dell’inizio del campionato nazionale di basket di serie C1. Coco Romano, il riconfermatissimo coach  avrà a disposizione una rosa di giocatori di tutto rispetto, al punto che gli addetti ai lavori la pronosticano come una delle protagoniste del campionato. Assieme alla telcom Ostuni che – come tiene a sottolineare il ds cegliese, Enrico Marseglia –“è sicuramente la squadra da battere e questo non può che far bene alla pallacanestro brindisina che con noi e il Brindisi ritorna a far sognare la nostra provincia”.

La rosa in queste ultime ore si è arricchito di un altro importante elemento, Renzo D’Andrea, play maker lo scorso anno a Bisceglie e con un trascorso proprio a Brindisi in B2.  Elemento che si va ad aggiungere a gente del calibro del play Gigi Delli Carri, del pivot Maurizio D’Amicis (per lui è un ritorno a Ceglie), di Gianpaolo Cipulli, play-guardia con un trascorso ad Ostuni e Risceglie,  Diego Marchionne, il forte play che lo scorso anno ha militato in C1 con il Castellaneta, l’argentino Horacio Bosco, ala di 2 metri con un trascorso a Brindisi, ed Eduardo Passante, lo scorso anno con il San Severo in B2 dopo aver giocato anch’egli nel Brindisi. Bosco sarà il secondo straniero nella storia del basket cegliese. Gli passa simbolicamente il “testimone” Ned Gusic che contro la burocrazia nulla ha potuto e, ritardando ad arrivare la cittadinanza italiana è stato “costretto” a ritornarsene nella sua Croazia dove attualmente ottempera al sevizio militare e ha firmato con lo Zagabria in serie A.

Coco Romano è soddisfatto di quanto la società, con grossissimi sacrifici è riuscita a fare. Adesso toccherà a lui mettere un pista una rosa che appare una Ferrari, lanciata alla pole position di un campionato che si preannuncia avvincente e ricco di sorprese. Il tutto per la gioia dei tifosi e della stessa città che ha in questa squadra una vera ambasciatrice. La preparazione atletica verrà affidata – e qui un ulteriore sforzo della dirigenza – al prof. Enzo vergine con un trascorso nella squadra di calcio del Lecce. Per il momento la squadra, in attesa della ultimazione del palazzetto farà la spola tra la pineta Ulmo e il palazzetto di Csiternino. A proposito del palazzetto ci sono buone notizie: la determinazione del commissario prefettizio (ci voleva!). Clara Minerva,  ha dato un’accelerata ai lavori di installazione del parquet, ultimato ed ora resta da installare i canestre e completare le rifiniture. Argomentazione che potrebbero significare che, male che vada, il Ceglie dovrebbe giocare fuori solo le prime gare del campionato.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

Basket, il Ceglie perde Gusic, arriva l'argentino Bosco 

Mercoledì, 4 agosto

Un gran Ceglie quello che i dirigenti dell’Edilmed stanno costruendo per il prossimo e vicino campionato di basket di C1. L’impegno della giovane società va oltre l’immaginabile a dimostrazione della loro serietà quando, in occasione dei festeggiamenti della vittoria dei play off di C2, in piena piazza ebbero a promettere ai tifosi ed alla città che quello che avrebbero costruito sarebbe stato un Ceglie altrettanto forte e protagonista anche in C1. Così, dopo l’annuncio delle scorse settimane degli acquisti del play Gigi Delli Carri, il ritorno a Ceglie del pivot Maurizio D’Amicis, uno di quei giocatori che mister Romano conosce molto bene e che ha espressamente chiesto alla società, di Gianpaolo Cipulli, play-guardia con un trascorso ad Ostuni e Risceglie e Diego Marchionne, il forte play che lo scorso anno ha militato in C1 con il Castellaneta, il ds Enrico Marseglia ed il presidente Enzo Galetta hanno messo a due altri importanti colpi. Acquistato l’argentino Horacio Bosco, ala di 2 metri con un trascorso a Brindisi, ed Eduardo Passante, lo scorso anno con il San Severo in B2 dopo aver giocato anch’egli nel Brindisi. Bosco sarà il secondo straniero nella storia del basket cegliese. Gli passa simbolicamente il “testimone” Ned Gusic che contro la burocrazia nulla ha potuto e, ritardando ad arrivare la cittadinanza italiana è stato “costretto” a ritornarsene nella sua Croazia dove attualmente ottempera al sevizio militare e firmato con lo Zagabria in serie A. Ma il suo non vuol essere un addio perché a ritornare a Ceglie ci tiene.

Stiamo facendo enormi sacrifici –a parlare è il de Enrico Marseglia – allestendo una rosa di giocatori da affidare a Coco Romano con l’obiettivo di  offrire al caloroso tifo ancora uno spettacolo di prim’ordine”. La società organizzerà nei prossimi giorni una conferenza stampa di presentazione dei nuovi arrivati e di lancio della campagna abbonamenti. Anche perché tra qualche giorno inizierà la preparazione ed allora si farà sul serio. Buone notizie giungono anche dal fronte palazzetto. La determinazione del commissario prefettizio (ci voleva!) ha dato un’accelerata ai lavori di installazione del parquet e se tutto andrà bene il Ceglie non dovrebbe essere costretto chiedere ospitalità a paesi limitrofi. 

 Luca Dipresa

 

 

 

 

Comizio dell'Ulivo, anche Pietro Mita (Ds) in Consiglio

Martedì, 3 agosto

Un comizio congiunto Ds-Margherita per dire «grazie» alla città. In primo luogo per il contributo consistente dato alla vittoria del neo presidente della Provincia Michele Errico nella consultazione elettorale del giugno scorso. Poi, per la fiducia che - con i suoi 1013 voti personali - ha portato Pietro Mita, classe 1966, attuale segretario dei Ds locali, a guadagnare un seggio come consigliere provinciale di maggioranza.

La notizia é stata ufficializzata nella prima seduta del Consiglio Provinciale di sabato scorso: Mita - risultato decimo tra gli eletti - subentra ad uno dei tre assessori Ds chiamati a ricoprire il ruolo di assessore (Lorenzo Cirasino, Giampiero Rollo e Damiano  Franco). Sul palco con lui, l’altra sera, il segretario della Margherita locale, Tommaso Gioia, il vice presidente della Provincia, Damiano Franco, l’assessore provinciale ai Trasporti, Domenico Mancini, l’assessore provinciale alla Formazione professionale e Mercato del lavoro, Concetta Somma. Ripartire dall’Ulivo, recuperare il rapporto politica-territorio e dare un cambio di rotta alla guida della Provincia, dove «finora albergavano solo privilegi, sprechi e malgoverno».

Questo in sintesi il filo rosso che ha legato tutti gli interventi. Mita, in particolare, si é soffermato sulla realtà locale. «Il voto di giugno - ha detto - ha dato un segnale inequivocabile: Ceglie vuole cambiare, e noi ci batteremo per questo, partendo dalle alleanze e dal protagonismo diretto della società civile». Mita ha poi ripercorso brevemente le tappe del suo partito a Ceglie: «Fino a pochi anni fa era un partito commissariato e senza visibilità - ha affermato. Oggi, grazie ad una classe dirigente nuova, può diventare forza di governo, insieme agli amici dell’Ulivo». Infine, un ringraziamento personale «a due figure fondamentali nella mia formazione e nella storia del partito locale: il compagno Narduccio Chirulli e il prof. Ionino Pompilio, scomparsi pochi anni fa».

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno) 

 

 

 

 

 

 

 

Nasce Casarmonica, a "Lo Jazzo" la rassegna musicale

Lunedì, 2 agosto

L'Associazione Culturale "Casarmonica", costituitasi a Ceglie Messapica (Br) al fine di promuovere iniziative musicali, artistiche e culturali, ha dato il via ad una rassegna musicale avviata già il 28 luglio scorso presso la Masseria Lo Jazzo sulla Ceglie-Villa Castelli.
La rassegna, dal titolo Incontro dei linguaggi sonori 2004 è stata inaugurata mercoledì 28 luglio con il concerto-spettacolo Il Grande Racconto, con le musiche originali del giovane musicista Cegliese Mirko Lodedo; la rassegna ha poi ospitato il 30 luglio il cantastorie siciliano Mauro Geraci, studioso del patrimonio musicale dei cantastorie siciliani in qualita di Dottore di Ricerca presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università La Sapienza di Roma e Docente di Antropologia Culturale presso l'Università di Messina, si esibisce lui stesso come cantastorie in numerose Rassegne non solo nazionali come solista e insieme a importanti cantastorie (Franco Trincale e Fortunato Sindoni, solo per citare i più noti).
Domani sera, 3 Agosto alle 22, la sala interna della Masseria Lo Jazzo ospiterà il duo di chitarre Piera Dadomo e Vincenzo Torricella, entrambi formatisi sotto la guida del maestro Angelo Gilardino e assistenti del maestro nelle Accademie estive di perfezionamento musicale. eseguiranno musiche del repertorio classico (F. Sor, M. Castelnuovo-Tedesco). per maggiori informazioni sul duo e sul concerto di domani si allega il programma di sala.
La Rassegna proseguirà il 5 agosto con il concerto jazz del pianista romano Andrea Zanchi e si concluderà domenica 8 agosto con l'esibizione del "Cantiere Musicale Casarmonica" che raccoglie le esperienze musicali svolte nel corso dell'anno scolastico 2003-2004 dall'Associazione Casarmonica.

 

 

 

 

 

Al ristorante "Al Fornello" in rassegna la cucina multietnica

Domenica, 1agosto

Il ristorante “Al Fornello” di Ceglie Messapica non si smentisce. I piatti della tradizione locale, realizzati con prodotti scelti dal capostipite Angelo Ricci, vengono reinterpretati in cucina da Antonella, figlia di Angelo, e dal marito Vinod Sokar, un cittadino mauriziano.

Ma la famiglia Ricci (nel ristorante sono impegnati anche mamma Dora e l’altra figlia Rossella) non si accontenta. La struttura di contrada Montevicoli è una sorta di laboratorio gastronomico in cui si sperimentano “le vie del gusto” anche grazie a tanti stagisti e chef di grande tradizione che a Ceglie arrivano da tutte le parti del mondo. E in questo contesto si inserisce l’appuntamento di domani quando “Al Fornello” si svolgerà una serata multietnica da consegnare agli annali della gastronomia locale.

Agli ospiti verranno proposti 5 piatti che rappresenteranno la cucina giapponese, spagnola, mauriziana, tunisina e inglese.

«Da alcuni anni stiamo sperimentando questo percorso, una occasione che può servire anche ad integrare diverse culture», spiega Antonella Ricci che per la serata di domani avrà un ruolo di supervisione. Antonella Ricci è stata una delle principali collaboratrici del programma televisivo “La Prova del cuoco” curato da Antonella Clerici su Rai Uno ed è da tempo nel club dei “Giovani ristoratori europei”, un’associazione che conta un centinaio di aderenti, scelti a conclusione di una selezione rigorosa tra i proprietari di ristoranti.

Per informazioni sulla serata multietnica: 0831.377104.

 

 

 

 

Esce dal coma dopo 35 giorni il cicloamatore investito

Domenica, 1 agostoCosimo Specchia

E’ uscito dal coma Cosimo Specchia, il 59enne cicloamatore di Ceglie Messapica investito il 25 giugno scorso nei pressi di Fasano sulla Statale dei trulli da un camion-frigo pirata, probabilmente addetto al trasporto delle carni, mentre dai tornanti della Selva scendeva verso il mare per riprendere la strada di Ostuni e di Ceglie dopo una mattinata di escursioni nella zona della Murgia barse e della Valle d’Itria.

Giunto sulla 172 all’altezza della “Calcestruzzi” Specchia, notando una coda di auto al centro della sua carreggiata a causa di una vettura che era impegnata a svoltare a sinistra, si era infilato tutto sulla destra per proseguire la discesa quando da una stradina laterale era improvvisamente sbucato un camion a tagliargli la strada. Terribile l’impatto della testa contro il supporto dello specchietto laterale del camion, il casco preso in pieno dalla botta è volato via, l’anziano ciclista esanime per terra.

Il conducente del camion, tutto bianco e privo di qualsiasi scritta e del quale nessuno dei testimoni ebbe la prontezza di spirito di annotare la targa, era sceso, si era disperato, ed era fuggito facendo poi perdere di sè ogni traccia nonostante le indagini e le ricerche a tappeto portate avanti per giorni anche presso tutte le macellerie e i negozi alimentari del circondario dagli uomini della polizia municipale di Fasano che erano intervenuti subito dopo l’incidente. Le indagini vanno comunque ancora avanti, ed i vigili si avvalgono anche della collaborazione dei carabinieri della compagnia di Fasano.

Cosimo Specchia era stato portato in condizioni disperate all’Ospedale di Ostuni e successivamente ricoverato in Rianimazione al “Vito Fazzi” di Lecce in coma profondo. I medici, con la rigorosa cautela che circostanze del genere sempre impongono, disperavano di poterlo salvare. Anche quando il paziente sembrava aver mosso un braccio o una gamba, come si precipitavano a raccontare i parenti che con grande pena ogni sera partivano da Ceglie per andare a trovarlo. Ogni speranza sempre immediatamente troncata. La moglie lanciava tramite Quotidiano un appello al camionista pirata a farsi vedere almeno per raccontare della vicenda del marito.

L’appello è rimasto inascoltato, ma per lei ora il miracolo: la bella notizia che il suo amato Cosimo è uscito dal coma, appena offuscata dalla prognosi che rimane sempre riservata, e dalla consapevolezza che la riabilitazione sarà lenta, pregressiva, lunghissima. Cosimo Specchia è ora ricoverato presso la clinica Villa Verde di Lecce.

(Quotidiano)

 

 

 

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