Ceglie in diretta |
Agosto 2004 |
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2004
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Palasport
in dirittura d'arrivo, sarò completato entro ottobre Martedì,
31 agosto Saranno ultimati
nel mese di ottobre i lavori che permetteranno la tanto attesa
inaugurazione dell’impianto polisportivo ubicato nella zona
167, a ridosso della strada provinciale per Francavilla
Fontana. Le rassicurazioni provengono dall’Ufficio Tecnico del
Comune di Ceglie Messapica: stando, infatti, alle dichiarazione dell’ingegnere Giovanni
Chiatti «sono in fase di ultimazione i lavori di pavimentazione
in legno ed altre opere di completamento di una struttura che
abbraccia un complesso che occupa una superficie coperta di
1500 metri quadrati su un’area di circa 15.000 metri quadrati,
con possibilità, quindi, di avere a disposizione ampi spazi
liberi destinati ad ospitare attività sportive all’aperto». Il
palazzetto è atteso da tutte le società ed associazioni sportive
che, da tempo, rivendicano il diritto di poter usufruire di un
luogo idoneo dove poter organizzare corsi e stimolare la
crescita delle attività motorie ed agonistiche in genere. Non
ultimo proprio il basket, da tempo itinerante, che ha
maggiormente risentito della mancanza di una struttura che
consentisse allenamenti e gare. Infatti, in attesa della nuova
struttura, anche quest’anno, la Samplast Ceglie, approdata
in C1, sta usufruendo del palazzetto di Cisternino. Una
situazione di estremo disagio che ha portato, già in passato,
a sollevare il malumore dei tifosi stanchi di doversi
organizzare, con pullman o altro mezzo di fortuna, per poter seguire
la loro squadra in altri paesi anche quando, paradossalmente, gioca
in casa. Fra qualche mese, si spera, anche Ceglie avrà dunque
un impianto polisportivo che potrà diventare un punto di riferimento
per tutta la popolazione. L’opera,
in termini tecnici, si compone di tre settori separati ed
interdipendenti. Il primo settore è destinato al pubblico,
con un capienza di 500 spettatori. Il settore, chiaramente,
dispone di servizi igienici con cabine per portatori di
handicap. Fa sempre parte del primo settore un locale centrale con
funzione di controllo di ingresso dove sono collocati i comandi
per la illuminazione esterna ed interna. Confinante con
l’entrata principale è prevista la realizzazione di un
locale da usare, in caso di necessità, per il primo soccorso.
Rientra, invece, nel secondo settore il corpo centrale destinato
allo svolgimento delle attività sportive che risulta essere
separato dallo spazio spettatori da una transennatura
metallica. Sono stati previsti, inoltre, sistemi di
illuminazione nell’area di gioco. All’opposto del
fabbricato, rispetto all’ingresso del pubblico, c’è
l’ingresso e l’uscita degli atleti e del personale a
seguito, che comunica con l’area di gioco. Sempre in questa
area si trovano due unità spogliatoio per atleti, due unità
spogliatoio per arbitri ed istruttori, nonché
un’ulteriore unità di pronto soccorso ad uso esclusivo degli
atleti. Finalmente, con la prossima conclusione dei lavori, il territorio
sarà dotato di un impianto polisportivo che, si spera, sia
idoneo ad assecondare le attese dei cegliesi. Tutto ciò
consentirà ai tanti giovani sportivi di coltivare dei sogni
che potrebbero in futuro diventare realtà. (Agata
Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno) Troppi
cani randagi, notte da incubo in città Martedì,
31 agosto Nonostante
su nostra segnalazione sia intervenuto piú di una volta l'accalappia
cani, non si riesce a risolvere la situazione.
Ormai
questi cani sono diventati un problema serio e chiediamo che qualcuno vi
porga rimedio». Sono esasperati alcuni abitanti della zona a ridosso
della nuova casa comunale, compresa tra via Muri, via E. De Nicola, via
tratturo S. Anna e via Monterone. Da parecchi mesi sono alle prese con
una vera e propria «banda» di cani randagi, particolarmente
pericolosi, che molto spesso creano intralcio alla circolazione e
disturbano nelle ore notturne. I cani - circa una decina, di varia
taglia, tra i quali almeno un paio particolarmente aggressivi - hanno
scelto come loro «base» l'ampio spazio verde all'interno della nuova
casa comunale, (ormai prossima all'apertura) ma si spostano
continuamente, arrivando a spingersi - secondo alcuni - oltre la
circumvallazione, fino all'inizio della provinciale per Cisternino. «Nelle
ore calde della giornata non si vedono - afferma un abitante della zona
-. E' nel tardo pomeriggio che escono tutti insieme scorrazzando per la
strada, rendendosi cosí pericolosi per le persone e per i cani che
vivono nei giardini delle ville. Per non parlare delle ore notturne,
quando con i loro lamenti rendono ormai impossibile dormire in maniera
tranquilla». (Pierpaolo
Faggiano, la Gazzetta del Mezzogiorno) La
storia di Ceglie in 300 cartoline, il libro nelle edicole Lunedì,
30 agosto Raccontare la
propria città, la sua storia, facendo «parlare» le immagini. É nelle
edicole in questi giorni «Le cartoline raccontano Ceglie», volume a
cura di Michele Cirací, Antonio Cirací e Nicola Santoro, edito
dall'Associazione Cegliese di Musica e Cultura, presieduta dal maestro
Eduardo Lacorte. Un libro più da guardare che da leggere, circa 300
cartoline - provenienti dalla collezione privata di Cirací - che
fotografano un secolo di vita cittadina e danno conto della
trasformazione urbanistica, sociale, culturale subìta dalla città. Il volume é diviso in
dodici capitoli. É un viaggo a ritroso
nel tempo che parte da «Saluti da Ceglie Messapica» e arriva a «I
nostri maestri di musica», passando per «Piazza Plebiscito», «Il
castello», «Campagna trulli e grotte», «Manifestazioni religiose». (Pierpaolo
Faggiano, la Gazzetta del Mezzogiorno) Fuori
strada con il marito, donna muore per lo spavento Giovedì,
26 agosto E’ stata uccisa con ogni probabilità dal forte spavento. Si è accasciata sul sedile dell’auto, una Fiat Uno, uscita di strada
lungo una strada urbana di Lecce per motivi non ancora del tutto chiariti e così è morta accanto al marito, lievemente ferito per l’impatto avvenuto poco dopo le 14 di ieri pomeriggio. Drammatica fine quella di Clotilde Panareo, di 63 anni, abitante con il marito Antonio Manzoni, di 71 anni, nel quartiere San
Ligorio a Lecce, entrambi originari di Ceglie Messapica, ma da anni domiciliati
nel capoluogo salentino. L’anziana coppia aveva da poco lasciato l’abitazione quando in via Roggerone l’uomo, che era alla guida del mezzo, ha perduto il controllo finendo la corsa contro un albero di ulivo. L’impatto non è stato particolarmente violento, ma ha provocato ferite leggere ai due, soprattutto all’uomo che ha subìto un trauma toraco-addominale. La donna vedendo il congiunto lamentarsi ha forse pensato al peggio e ben presto l’angoscia l’ha sopraffatta. Mentre i soccorsi stavano giungendo sul posto la poveretta ha subito un arresto cardio-respiratorio che l’ha stroncata in pochi minuti: invano il personale medico di un’ambulanza del 118 ha cercato di rianimarla. Il suo cuore ha cessato di battere e non c’è stato nulla da fare. Il marito è stato subito trasportato all’ospedale “Fazzi” dove è stato ricoverato con una prognosi di 30 giorni. Ha chiesto notizie della moglie, ha cercato di ricordare quanto accaduto ma la prostazione e lo stato confusionale non gli hanno permesso di ricostruire quanto accaduto. I vigili urbani di Lecce, intervenuti sul luogo dell’incidente, stanno cercando di capire se l’uomo è usciti di strada per un malore oppure se la brusca sterzata è stata motivata da un improvviso ostacolo. Manovre
per le Regionali, anche cegliesi nella lista di Fitto? Mercoledì,
25 agosto Aprile 2005 si avvicina grandi passi: i "laboratori" creatisi nelle coalizioni di centrodestra e centrosinistra sono in piena attività e si lavora in essi anche guardando alle candidature
brindisine. Il governatore Raffaele Fitto e l'ex presidente della Provincia di Bari Marcello Vergola si incontrano nel Salento per dare un seguito all'esperienza avviata con i "Popolari per la Puglia" alle recenti elezioni amministrative. Si farà la "Lista Fitto"? I bene informati dicono di sì e, anche se si attende, per le decisioni riguardanti Brindisi, il rientro dalle vacanze del sindaco del capoluogo, Domenico Mennitti per coordinare un'azione che porti il Governatore ad acquistare nuovi voti, piuttosto che a frazionare l'esistente, si avviano i primi contatti. I bene informati dicono che Fitto potrebbe fare affidamento sull'ex coordinatore provinciale di Forza Italia, Nicola Ciracì. Non che l'ex "numero uno" azzurro esca fuori dal suo partito. Piuttosto servirebbe la sua figura per attrarre voti anche tra gli scontenti del centrosinistra, quelli vicini alle posizioni riformiste e moderate. Il conto è presto fatto: Ciracì sarebbe candidato anche a Ceglie per il Consiglio comunale, proviene da esperienze socialiste e, proprio in virtù del suo passato, avrebbe le carte in regola per unire, ai propri voti personali di centrodestra, anche quelli di "opinione" provenienti dal centrosinistra. Voci, ovviamente, che potrebbero assumere connotati più consistenti nelle prossime settimane, soprattutto quando si stabiliranno anche i nomi dei candidati nella lista di Forza Italia, nella quale ci saranno gli uscenti Marcello Rollo, Danilo Crastolla e Marco
Pezzuto. Certa, ancora, nella coalizione di centrodestra, la ricandidatura nell'Udc del segretario provinciale Mimo Mele ed in Alleanza nazionale, quelle delle degli uscenti Michele Saccomanno e Giuseppe
Marinotti. Negli altri partiti, invece, proseguono gli abboccamenti: "Italia dei Valori" sembra partito molto attivo; così pure in grande attività sembrano "La Margherita" e i Democratici di sinistra, partito nel quale si dà per certa la candidatura dell'ex deputato dell'Ulivo ed ex sindaco di Mesagne, Cosimo Faggiano. Ricambio con il vicepresidente del Consiglio, Carmine Dipietrangelo? Al momento non è dato sapere. I più, parlando della candidatura di Faggiano, dicono si tratti del "necessario risarcimento nei confronti di chi un seggio in Parlamento ce l'aveva e non gli viene riconosciuto". (Angelo Sconosciuto,
La Gazzetta del Mezzogiorno) Scuola,
sopralluogo del commissario col preside Dipresa Martedì,
24 agosto Proficuo
breefing a pochi giorni dall’avvio ufficiale del nuovo anno scolastico
promosso dal commissario prefettizio, dott.ssa Clara Simone, con il
nuovo dirigente scolastico della scuola media “Giovanni Pascoli”,
prof. Luca Dipresa per verificare la situazione delle due strutture (Via
Toniolo e Via Salerno) e procedere a quegli interventi ritenuti più
urgenti e, comunque, realizzabili prima del suono della prima campanella
del nuovo anno scolastico previsto per il prossimo 16 settembre. Un
breefing ed un sopralluogo alle due strutture che la dott.ssa Minerva ha
voluto compiere per rendersi personalmente conto della reale situazione.
Ad accompagnare il commissario prefettizio c’era il responsabile
dell’ufficio tecnico, ing. Gianni Chiatti, mentre con il nuovo capo
d’istituito c’erano i collaboratori, proff. Pietro Federico e Donato
Salerno. “Ho avuto modo di rendermi personalmente conto della
situazione più volte evidenziata all’amministrazione comunale sia dal
dirigente scolastico che ha retto la scuola fino ad oggi, il prof.
Giovanni Maglieri (ha avuto il trasferimento alla scuola media “A:
Minzioni” di Costernino dopo quasi dieci anni di presidenza a Ceglie,
ndr) che dal prof. Dipresa
preoccupati legittimamente di una situazione, specie per Via Salerno,
effettivamente necessita di alcuni improrogabili interventi”. E
così continua: “La scuola dev’essere una delle prime preoccupazioni
di un’amministrazione ed in continuità con quello che era già stato
progettato per le scuole elementari, consapevole della necessità di un
intervento generale per la scuola media, di intesa con l’ufficio
tecnico per il momento posso assicurare le famiglie ed i docenti
interessati che a giorni avvieremo quegli interventi ritenuti urgenti ad
accogliere i ragazzi”. Parole rassicuranti che pongono questa scuola
in condizione di poter
progettare il nuovo anno scolastico con una preoccupazione in meno.
Lavori che per la sede di Via Salerno riguarderanno interventi di
protezione (è noto come questa sede scolastica, purtroppo, venga presa
sistematicamente di mira da vandali che vi entrano ed escono con una
facilità unica) e di bonifica interna ed esterna. Un sistema di
protezione che porterà finalmente ad allestire anche in questa sede un
laboratorio informatico offrendo in tal modo ai ragazzi le stesse
opportunità didattiche di cui usufruiscono i
loro colleghi della sede centrale. Sede centrale sicuramente più
ospitale e con interventi minimi in attesa del progetto di adeguamento
alle norme di sicurezza. Madre
e figlio muoiono in un incidente stradale Lunedì,
23 agosto Una
donna di 55 anni e suo figlio, di 13, sono morti a causa delle ferite
riportate in un incidente stradale avvenuto lungo la provinciale che
collega Cisternino a Ceglie Messapica. L'incidente è avvenuto ieri sera
nel territorio di Ostuni. Palma Loparco era alla guida di una Fiat 126
sulla quale si trovava anche il figlioletto. L'automobile, per cause
sulle quali sono in corso accertamenti da parte dei vigili urbani di
Ostuni e dei carabinieri, si è scontrata con una Opel Corsa, guidata da
un'altra donna che ha riportato ferite giudicate guaribili in pochi
giorni. Nello
scontro Palma Loparco è morta sul colpo; il ragazzino è stato condotto
nell'ospedale di Lecce e, dopo un intervento chirurgico, ricoverato nel
reparto di rianimazione dell' ospedale Vito Fazzi di Lecce, dov'e' morto
durante la notte. Gioia:
"Per 10 anni il Polo ha trascurato Ceglie" Venerdì,
20 agosto Non
si placa la polemica a Ceglie Messapica: il tema, questa volta, non è
tanto il futuro amministrativo della città, quanto la rilevanza della
cittadina nell'ambito provinciale e, dopo gli strali dell'on. Luigi
Vitali e del consigliere provinciale Nicola Ciracì, entrambi di Forza
Italia, ora è il vice coordinatore provinciale della Margherita,
Tommaso Gioia a replicare. «Leggendo il giornale in questi giorni ho
pensato che la calura estiva avesse creato vuoti di memoria nella
dirigenza di Forza Italia, ma riflettendo sugli avvenimenti, la realtà
è che Forza Italia non ha proprio digerito la sconfitta elettorale -
sostiene Tommaso Gioia -. Prima l'on. Vitali con un articolo dal quale
emergeva da un lato il fastidio che la ribalta provinciale del notaio
Errico procurava allo stesso parlamentare, e dall'altro la voglia di
dire "esisto", attraverso un invito, pretestuoso ed inutile,
al presidente Errico a non perdersi in proclami e di fare i fatti.
L'onorevole dopo 10 anni di vuoto assoluto, di malgoverno provinciale a
guida Forza Italia, pretende i fatti da Errico in soli dieci giorni. Poi
Forza Italia della mia città - prosegue -, ripetutamente ha accusato
Errico di non aver dato visibilità a Ceglie, nonostante la città
avesse espresso 3 consiglieri provinciali». E
Gioia riprende: «A coloro che, causa la calura, hanno momentaneamente
perso la memoria, ricordo che Ceglie alle elezioni provinciali del 1999
portò in consiglio provinciale 4 suoi rappresentanti, 2 di Forza
Italia, 1 dell'Udc e 1 di Rifondazione comunista. Tutti si aspettavano
un assessorato per Ceglie, si faceva anche il nome, eppure né Frugis né
la dirigenza provinciale del tempo di Forza Italia (Ciracì) hanno
ritenuto di dover dare visibilità alla nostra città. L'assessorato è
arrivato per Ceglie - prosegue - ma dopo tre anni e mezzo, alla fine
della legislatura». Gioia,
dunque, è dell'avviso «che il presidente abbia compiuto le sue scelte».
«E le condividiamo», aggiunge, assicurando che «in questi anni, spero
tanti, però non saremo semplici spettatori, cercheremo di essere
propositivi, e soprattutto di contribuire fattivamente alla
realizzazione del programma». Comune,
Provincia e Regione governati dal centrodestra hanno fatto diventare «cenerentola»
il nostro territorio e la nostra città, risalire la china non sarà
facile, mai siamo testardi, nonostante il loro mal governo, lotteremo
strenuamente per invertire questa tendenza». Quindi
riprende: «Non ricordo una particolare attenzione della giunta Frugis
per la città di Ceglie, né in termini programmatici, né nella realtà
dei fatti. Noi senza proclami stiamo già lavorando per portare a
conoscenza il presidente e l'esecutivo delle problematiche che
attanagliano la nostra città. Il presidente verrà nel mese di
settembre a far visita all'istituto musicale colpevolmente ignorato
dalla giunta Frugis di centrodestra: in dieci anni solo un contributo
per soli 2 anni di 10mila euro. L'assessore ai lavori pubblici, ing.
Gennaro, verrà a Ceglie la prossima settimana per rendersi conto dello
stato dei lavori nelle nostre scuole. L'enogastronomia cegliese non ha
mai interessato né la Provincia, né il Comune governati dal
centrodestra: quanti progetti di sviluppo sono rimasti lettera morta.
Per non parlare dell'agricoltura - aggiunge -, nessuno del centrodestra
è intervenuto a favore degli agricoltori cegliesi, esclusi dai benefici
delle gelate 2003, mentre quelli di Francavilla e Villa Castelli sono
stati compresi». La
Margherita sollecita il Commissario: "Attivi presto il Put" Giovedì,
19 agosto Il
partito de La Margherita invita il Commissario Prefettizio, dr.ssa Clara
Minerva “ad attivarsi, nell’interesse della città e dei cittadini,
per l’approvazione del Put (il Piano Regolatore, ndr)”.
E’ questa la conclusione della nota che il partito del
centrosinistra ha inviato alla dr.ssa Minerva con il chiaro
intento di procedere all’approvazione di un atto per il quale “il
consiglio comunale – si legge nella nota a firma del responsabile
Tommaso Gioia – ha già approvato atti amministrativi d’indirizzo e
filosofia del Put, incarichi e direttive ai progettisti: elementi tutti
utili a portare a termine l’iter amministrativo”. In buona sostanza
verrebbe chiesto al commissario prefettizio quello che le passate
amministrazioni non sono state in grado di portare a compimento. “La
Margherita – afferma Gioia – nella passata legislatura ha operato
con l’unico obiettivo di contribuire a far uscire la nostra città da
uno stato di stagnazione economica, culturale e sociale”. E qui elenca
le iniziative adottate e che non hanno trovato riscontro perché
“l’amministrazione ed i partiti della maggioranza di centrodestra
erano in tutt’altro affaccendati”. E qui viene ricordato circostanze
come quelle in cui “ci siamo travati, insieme alle altre forze
d’opposizione, a dover approvare da soli e con grande senso di
responsabilità, per il bene della città, provvedimenti consiliari che
altrimenti sarebbero stati rinviati a causa delle continue assenze
dall’aula della maggioranza”. E sul perché l’invito al
commissario prefettizio Tommaso Gioia lo spiega così: “La nostra città
vive una grave crisi economica con forti ripercussioni occupazionali:
basti pensare ai posti di lavorio che a Ceglie si sono persi con la
crisi del tessile”. E
poi ancora: “ Noi come
Margherita riteniamo fondamentale percorrere strade che vanno nella
direzione di una ripresa economica e sociale della nostra città,
attraverso il sostegno a settori che, adeguatamente incoraggiati,
potrebbero essere trainanti per il nostro territorio: turismo,
agricoltura, edilizia e
attività socioculturali”. Ecco
spiegato il perché della sollecitazione al commissario prefettizio di
approvare il Put. “La mancanza di un Piano Urbanistico Territoriale
- sostiene La Margherita - a frenato lo sviluppo di questi
settori costringendo alcuni imprenditori locali ad acquisire suoli per
insediamenti produttivi nei paesi limitrofi, altri ad abbandonare i
progetti di ampliamento con forti ripercussioni sull’economia locale.
Tutte ragioni per le quali bisogna invertire la tendenza che vede
l’economia della nostra città in forte recessione, di gran lunga
superiore a quella provinciale, regionale e nazionale”. Insomma, è
giunto il momento di dare esecuzione ad un provvedimento urbanistico che
ha seguito tutti gli iter propedeutici e che- così come sostiene La
Margherita potrebbe significare la ripresa economica della città. Tocca
alla dr.ssa Minerva decidere se ci sono o meno le condizioni per
approvare il Put “nell’interesse della città e dei cittadini”,
come sostiene Gioia. L.D. Ospedale:
intervento rinviato, l'anestesista è in ferie Mercoledì,
18 agosto “Il
suo intervento programmato lo rinviamo a fine agosto o ai primi di
settembre”. La ragione di tale rinvio la “sospensione della presenza
del medico anestesista presso lo stabilimento di Ceglie Messapico
(sarebbe opportuno che presso tutti gli uffici pubblici fosse comunicato
che Ceglie non è più da tempo “Messapico” ma “Messapica”, ndr)”.Assenza
per consentire le ferie estive. “Quando un mio paziente mi ha
raccontato del suo rinvio non volevo crederci –afferma il medico di
base Antonio Suma -; poi ho verificato ed in effetti allo
“stabilimento” cegliese era giunta una nota del dirigente di primo
livello, dr Vincenzo Della Corte, che disponeva tale sospensione dal
primo al 21 agosto”. Una
vicenda che non ha dell’assurdo ma, “quantomeno si presta ad alcune
considerazioni”. E Suma, da medico, spiega meglio il suo pensiero:
“Le malattie, urgenti o meno che siano, non vanno certamente in ferie
e sarebbe bastato o organizzare diversamente il servizio, magari
riducendone le sedute di intervento piuttosto che disdettarle del
tutto”. Ma sulla questione c’è anche una presa di posizione di
Tommaso Gioia, responsabile provinciale e locale della Margherita per il
quale “la circostanza dimostra come a Ceglie la sanità ospedaliera
continua ad essere vissuta all’insegna della precarietà a differenza
di altrove dove si legge di riaperture di servizi (leggi cardiologia a
Mesagne), fatti per i quali noi esultiamo consapevoli degli sfasci che
il piano di riordino sanitario ha determinato nel nostro territorio”. E
qui sottolinea “I disagi di mola gente non solo cegliese che deve fare
i conti con il pienone e, partendo da Ceglie, da Villa Castelli o da San
Michele con l’ambulanza del 118 giunto all’ospedale d’eccellenza
di Francavilla si trovi nella impossibilità di non trovare posto
e venga sballottato in altre Asl”. Infine un “inciso al dr
Della Corte: “E’ sintomatico che ha sancire la sospensione di un
servizio, sia pure per le legittime ferie, sia un medico che è anche un
sindaco e sa bene che i bisogni della gente, a tutti i livelli, piccoli
o grandi che siano, come un intervento di routine non vadano
mai in ferie: e come dire che se lui, indaco,
va legittimante in ferie il comune di Francavilla chiude”. E
poi ancora: “Perché non aver previsto in tempo a quali problemi si
andava in contro o non attivarsi per operare quelle assunzioni che lo
steso Governatore Fitto sollecita?”. E sempre allo stabilimento
cegliese per problemi di ferie, pare che il centralino sia sguarnito e
si può contare solo delle telefonate in entrata che il personale di
portineria smista, mentre per quelle in uscita diventerebbe impossibile
ed è accaduto – stando a quanto è dato sapere che qualche medico ha
dovuto ricorrere al proprio telefonino. Luca
Dipresa Forza
Italia protesta: la Provincia trascura Ceglie Martedì,
17 agosto «Ceglie?
Da protagonista a Cenerentola della vita politica provinciale». Un
manifesto dal tono ironico apparso sui muri della cittá, a firma di FI,
«bacchetta» il neo presidente della Provincia Michele Errico, per la
scarsa considerazione rivolta alla cittá nel comporre la squadra di
governo che guiderà la Provincia. «Nella tornata elettorale di giugno
- fa sapere FI - Francavilla Fontana ha espresso 1 consigliere ed é
stata premiata con 2 assessori; Fasano non ha espresso alcun consigliere
ma é stata anch'essa premiata con 2 assessori, Ceglie, invece, ha
espresso 3 consiglieri, ma non ha avuto nulla. Complimenti a Mita,
grazie a Errico per aver cancellato Ceglie dalla vita politica della
Provincia». Il «complimenti» ironico é per il neo consigliere
provinciale di Rifondazione, Pietro Mita, (gli altri consiglieri
espressi dalla cittá sono Nicola Cirací (FI), giá assessore ai Lavori
Pubblici nella giunta Frugis, e Pietro Mita (Ds)), il quale avrebbe
detto «no grazie» alla proposta di un assessorato provinciale. Il
motivo? Sarebbe sua intenzione candidarsi alla guida della cittá nelle
amministrative della primavera prossima. Dunque Errico avrebbe mostrato
un certo interesse verso la città, ma la rinuncia di Mita e il mancato
tentativo - secondo Fi - di trovare altre soluzioni viene visto come un
passo indietro, soprattutto in considerazione del fatto che nella
precedente lagislatura la cittá esprimeva un assessore nella persona di
Ciracì.
La
decisione di Mita di ricandidarsi a sindaco della cittá,intanto,
rianima un po' la vita politica cittadina. Retta da poco piú di due
mesi dal Commissario Straordinario, Clara Minerva, la cittá si prepara
ad una nuova e lunga campagna elettorale. Ovviamente é prematuro
parlare di programmi e candidature definitive - se ne parlerá quasi
sicuramente dopo la pausa estiva - ma ci sono giá i «soliti ben
informati» che prevedono le prime mosse, soprattutto in casa CdL. Vista
la frattura insanabile tra An, Fi e Udc, culminata con la caduta del
sindaco Mario Annese, il partito di Fini potrebbe di nuovamente «corteggiare»
l'ex sindaco Pietro Magno, magari con il sostegno di Rocco Cavallo
(Forza Ceglie) e di una nuova lista civica. Del
resto, An é sempre stata fedelissima a Magno, e il «feeling politico»
tra quest'ultimo e Cavallo (all'opposizione durante l'amministrazione
Magno) non é mai stato taciuto. (Pierpaolo
Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno) L'inglese
"Independent" cita Ceglie tra i luoghi da visitare Lunedì,
16 agosto I trulli e la cultura dei messapi sono alcuni degli ingredienti per un lungo articolo che il
quotidiano inglese "Independent" ha dedicato ai tesori della Puglia. E Ceglie Messapica, anzi con il vecchio "Messapico", è uno dei centri più citati per la bellezza della campagna nel triangolo Costernino-Martina-Ceglie e per il fascino del popolo antico che fino a 2500 anni fa ha abitato le zone tra i due mari della penisola
salentina. Parlando dei Messapi, il giornale britannico nel numero del 14 agosto ricorda che "Some of Puglia's first residents were the Messapians, who established settlements in Brindisi, Ugento and Ceglie Messapico in the Val d'Itria", descrivendo poi il mistero delle specchie, insediamenti quasi nuragici costruiti con l'incasellamento a secco delle pietre: "One of their more mysterious legacies are the conical stone towers or specchie, which can still be seen scattered throughout the countryside" si legge nell'ampio reportage dell'Independent che descrive inoltre le bellezze delle grotte pugliesi, il barocco, l'incontaminazione del mare. Riferendo poi della nuova rotta aerea aperta dalla Rayanair tra Londra e la Puglia, il foglio londinese si sofferma sulla massiccia presenza dei connazionali nelle più caratteristiche località regionali, invitando a non trascurare un soggiorno proprio nella Val d'Itria, bacino dove i britannici hanno deciso investimenti immobiliari acquistando numerosi trulli che caratterizzano la zona. Ciclismo,
l'argentino Richeze in volata alla Coppa Messapica Lunedì,
16 agosto Parla
ancora straniero la Coppa Messapica, la più antica classica del
ciclismo dilettantistico internazionale giunta
alla sua 45ma edizione. L’argentino Ariel Massimiliano Richeze,
corridore del fortissimo Vc Bassano, scrive il suo nome nel ricco albo
d’oro, liquidando in volata Francesco Reca del SG Sergio Dalfiume a
conclusione dei 25 giri dell’ostico circuito cittadino di Montevicoli.
25 i giri del circuito corsi per complessivi 120 chilometri. La
gara, valevole come VI Memorial Orazio Lorusso, riservata alle categorie
Under 23 ed Elite è stata avvincente e selettive come vuole la
tradizione tanto che dei 95 corridori al via, al traguardo posto in
vetta in Via San Rocco ne
sono arrivati una trentina. Giro dopo giro, la difficile salita che
portava i corridori da largo Amendola sul punto più alto della città
dove era posto il traguardo la elezione è stata quasi naturale e solo chi aveva gambe ha
resistito all’intenso sforzo di scalare per 25 volte la salita del
circuito. Al 12 giro la svolta della gara con l’allungo di Bruno Rizzi
del Team Schivardi Colombia e Francesco Reda dell’SG Dalfiume. Allungo
che al quattordicesimo giro frutta un vantaggio di 20 secondi
di vantaggio sugli immediati inseguitori che inseguono
sfilacciati. La
gara è bella ed il numerosissimo pubblico assiepato lungo tutti il
percorso si diverte. Al giro successivo il quindicesimo, Bruno Rizzo
sull’asperità del percorso imita l’olimpionico Paolo Bettini (negli
anni novanta la medaglia d’oro di Atene ha preso parte a due Coppe) e
stacca Reda e Davide Violini della Domina Vacanze. Il vantaggio del
corridore della Colombina raggiunge il massimo al diciassettesimo giro:
un minuto e 35 secondi che fanno pensare che la gara sia chiusa. Ma nel
ciclismo – e questo è il bello – la gara si chiude dopo il
traguarda. La squadra del Bassano si butta all’attacco dell’uomo in
fuga. Tattica che riesce tanto che a due giri dalla conclusione Richeze
e Reda raggiungono e superano il bravo Rizzi che accusa il colpo e si
stacca dal nuovo duo di testa. I due proseguono in pieno accordo mentre
dietro i compagni di squadra dell’argentino controllano il gruppetto
degli immediati inseguitori, una dozzina in tutto, chiudendo sul nascere
ogni tentavo di allungo. All’ultimo giro, a duecento metri dal
traguardo – traguardo in leggera salita - parte Reda ma l’argentino
Rachide non si lascia sorprendere staccandolo, tagliando il traguardo a
braccia alzate. Rizzi, visibilmente sconfortato per l‘impresa non
riuscita giungerà terzo a 25 secondi. Ordine
d’arrivo: 1) Ariel M. Richeze che vice la gara in 3 ore, alla media di
40 orari (VC Bassano); 2) Francesco Reda, s.t. (SG Dalfiume); 3) Bruno
Rizzi, a 25 sec. (Team S. Colombina); 4) Elia Rigotto, a 1min e 5 sec
(VC Bassano); 5) Marco Corsini, s.t. (SC Biciclette Ferali); 6) Vladimir
Efimkin, s.t. (SC Biciclette Ferali); 7) Francesco Di Paolo, s.t.. (Aran
World Cubo Training). Luca
Dipresa Brindisi,
ancora in fiamme il deposito di plastica Lunedì,
9 agosto Brucia
ancora, sia pure in modo decisamente ridotto rispetto alla giornata di
ieri, l'ammasso di rifiuti di plastica contenuti in un deposito
dell'Alfa Edile, nella zona industriale di Brindisi. L'incendio è
scoppiato nella notte del 7 agosto scorso: in oltre 50 ore sono andati
alle fiamme decine di quintali di materie plastiche, mentre squadre di
vigili del fuoco, provenienti dalle varie province pugliesi tentano di
aver ragione delle fiamme, anche con l'impiego di elicotteri della
protezione civile. La temperatura dei blocchi di plastica fusa è ancora
molto elevata e quindi si sta procedendo con un'operazione di divisione
dei cumuli di rifiuti, facendo uso di pale meccaniche, ruspe, escavatori
e mezzi antincendio. Fondamentale,
in tutte le fasi di questa vicenda, la professionalità espressa dai
vigili del fuoco, ma anche l'apporto delle strutture tecniche della
Protezione civile del Comune di Brindisi e della Provincia. Stamani, si
sono recati sul posto anche il procuratore della Repubblica, Cosimo
Bottazzi, e il sostituto procuratore Pasquale Sansonetti, che ha avviato
indagini. Per
il momento, infatti, si ipotizza una natura dolosa dell'incendio e
quindi si tenta di stabilire sia il movente sia i possibili responsabili
dell'attentato. Nel frattempo, l'intera area è stata posta sotto
sequestro. Sul piano ambientale, i controlli compiuti - sin dalle prime
ore - dall'Agenzia regionale per l' ambiente (Arpa) sui fumi prodotti
continuano ad escludere rischi per i cittadini. Le centraline di
rilevamento hanno confermato che non sono stati superati i limiti di
legge delle materie dannose, anche se si attendono i dati che si
riferiscono all'esame del suolo e della falda freatica. Il
deposito di rifiuti andato in fumo a Brindisi appartiene all'Alfa Edile,
una azienda che opera da dodici anni nel comparto industriale di questa
città e che si occupa di riciclaggio di balle di rifiuti misti. Da ogni
parte d'Italia arrivano migliaia di metri cubi di materiale da riciclare
e, in particolare, carta, cartone, tessuti, plastica e lattine di
alluminio. Dalla lavorazione di questi rifiuti l'Alfa Edile produce il
"Symplast", un materiale con cui si costruiscono oggetti di
arredamento. L'azienda ha trentatre dipendenti che ora temono per il
proprio futuro occupazionale, non solo per il danno economico provocato
dai seimila metri cubi di rifiuti andati in fumo e dai successivi
interventi di bonifica, ma anche per il danno di immagine e il
conseguente rischio che i fornitori di rifiuti si rivolgano altrove per
il riciclaggio. Estorsione
a imprenditore, preso presunto telefonista Lunedì,
9 agosto Il
presunto telefonista di una banda che voleva imporre il "pizzo"
ad un imprenditore e' stato arrestato da agenti del commissariato di
polizia di Ostuni. L' arresto è stato compiuto in base ad un' ordinanza
di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Lecce Alcide
Maritati che ha accolto la richiesta del pm inquirente Pierpaolo
Montinaro. Agli
arresti è finito Angelo Elia, di 20 anni, di Ceglie Messapica, accusato
di concorso in estorsione. L'avvio dell' indagine risale al 20 febbraio
scorso, quanto fu compiuto un atto intimidatorio ai danni del titolare
di una cava, al quale fu danneggiata un' escavatrice. Nei giorni
successi la vittima ricevette una telefonata anonima, con la quale gli
veniva chiesto il pagamento di 30.000 euro di "pizzo", 6.000
dei quali da versare subito. L'
imprenditore decise di denunciare la richiesta estorsiva alla polizia e
collaborò con gli investigatori che hanno identificato Elia e hanno in
corso indagini per risalire ai suoi complici. Rapina
in tabaccheria, c'è il terzo arresto Lunedì,
9 agosto Nelle
prime ore di ieri i carabinieri della stazione di Ceglie Messapica, in
collaborazione con i colleghi della stazione di Brindisi, hanno eseguito
nel capoluogo due ordinanze di applicazione della misura cautelare in
carcere, emesse dal gip del Tribunale di Brindisi nei confronti di Maria
Carmela Soliberto, 22 anni, e Alessandro D’Amore, di 29. Entrambi sono
accusati di aver compiuto una rapina in una tabaccheria posta in via
Roma a Ceglie Messapica il 12 luglio scorso. Il colpo aveva fruttato
circa 2 mila. I
provvedimenti sono stati emessi su richiesta della procura della
Repubblica presso il Tribunale a conclusioni delle indagini effettuate
dai carabinieri della stazione di Ceglie Messapica, coordinati dal
comandante della compagnia di Fasano, il capitano Cosimo Dellisanti. In
carcere per la stessa rapina era già finita un’altra donna brindisina,
Daniela Balestra, di 27 anni. Ella subito dopo la rapina di Ceglie
Messapica si era presentata presso la questura di Brindisi ed aveva
denunciato il furto di una autovettura tipo Polo di sua proprietà. Il
furto era risultato non vero. La Balestra era stata fermata e il fermo
era stato convalidato dal gip che aveva disposto l’arresto ai
domiciliari. I
carabinieri hanno potuto ricostruire il quadro dela rapina dopo aver
ascoltato i testimoni dela stessa: il titolare della tabaccheria e un
nipote che era insieme a lui in tabaccheria la sera del 12 luglio. Gli
investigatori avevano accertato che quella sera tre persone che
viaggiavano a bordo di una autovettura si erano fermati nei pressi della
tabaccheria di via Roma. Due degli occupanti (un uomo e una donna) con i
volti coperti da passamontagna e armati di pistola erano penetrati
all’interno del negozio. Si erano allontanati a piedi dal luogo della
rapina dopo aveva arraffato 2 mila euro circa. Dopo aver percorso
duecento metri circa a piedi erano saliti a bordi di una autovettura
Polo alla cui guida era un complice.
Rigassificatore,
primi attriti della maggioranza in Provincia Sabato,
7 agosto Sul
rigassificatore di Brindisi e le decisioni assunte dalla Provincia si
registrano due commenti, uno di Rifondazione Comunsista e l'altro dei
gruppo dei Verdi. Rifondazione:
deludente la delibera del Consiglio provinciale Il
Consiglio provinciale monotematico “aperto” sulla questione del
rigassificatore si è concluso con il rigetto
dell’emendamento con il quale alcuni consiglieri di Rifondazione
Comunista, in sintonia con gli interventi dei sindaci presenti e con le
prese di posizione dei rappresentanti del movimento ambientalista,
avevano chiesto che il “no” all’impianto non fosse limitato solo
alla scelta della sua collocazione nel porto di Brindisi ma venisse
esteso anche alla sua realizzazione in qualsiasi altro sito della nostra
provincia. E’ passato invece sorprendentemente, così come richiesto
alla fine del dibattito dal senatore Curto
ed in contrasto con i precedenti interventi di molti consiglieri
soprattutto di centrosinistra, l’originaria proposta di delibera del
Presidente Errico che si oppone al rigassificatore solo con riferimento
all’area portuale. Si
è trattato di un voto bipartisan che, col
dissenso di Rifondazione Comunista e del capogruppo della Margherita, ha
visto una strana e raffazzonata convergenza del centrodestra e del
centrosinistra su un problema che è di cruciale
importanza non solo per i rischi che il rigassificatore implica
ma anche perchè la sua realizzazione contrasterebbe nella maniera più
clamorosa col progetto di avviare Brindisi verso un assetto
dell’economia locale che produca lavoro effettivo senza attentati alla
salubrità ambientale e alla salute dei cittadini. La montagna ha così partorito un topolino o meglio un ambiguo animaletto che delude le attese di quanti a quel parto avevano guardato con fiducia e speranza. Non ci sono sofismi che possano presentare per positiva una delibera consiliare inadeguata, contraddittoria e che non ha saputo inquadrare un rifiuto netto e coraggioso al rigassificatore in una visione strategica innovativa e di largo respiro sul futuro non solo del territorio della provincia di Brindisi ma anche di tutta l’area jonico-salentina. Per fortuna i fatti, notoriamente argomenti testardi, sono sotto gli occhi di tutti e ci preoccupano non solo per la decisione adottata dall’Amministrazione provinciale ma anche per l’emergere durante i lavori del Consiglio di insofferenze, intolleranze e toni sopra le righe nei confronti delle forze ambientaliste, comportamenti questi che sono in aperto contrasto con lo spirito che dovrebbe caratterizzare un sereno e costruttivo confronto democratico. Ed
infine, a proposito di certi sofismi, c’è da precisare l’assoluta
inconsistenza della tesi per la quale il Consiglio provinciale si poteva
pronunciare solo con riferimento all’unico progetto esistente, quello cioè
relativo alla realizzazione dell’impianto a Capobianco.
Ciò non è vero per il facile rilievo che un atto consiliare di
indirizzo politico, a differenza di un atto amministrativo in
senso proprio, deve per sua natura esprimere con chiarezza la volontà
politica complessiva e le scelte dell’Ente su un problema di così
rilevante importanza. E non è un fatto positivo
che su questa questione vi sia stata una singolare e confusa alleanza
tra coloro che si erano impegnati in precise linee programmatiche ad
opporsi al rigassificatore ovunque realizzato nella nostra provincia e
coloro che oggi dicono di accettare un’alternativa di sito
all’interno del nostro territorio. C’è
allora il rischio che la scelta del Consiglio provinciale indebolisca
tutti coloro, e sono tanti, che si oppongono coerentemente alla
costruzione del rigassificatore in un’area così duramente provata
dalla presenza d’impianti inquinanti e pericolosi. Un rischio che
chiama in causa la coerenza (tutt’altro
che massimalismo!) e che va scongiurato con un forte rilancio del
movimento popolare di protesta che si colleghi alla grande
manifestazione del 27 marzo scorso e si apra al contributo delle forze
politiche e sociali veramente impegnate a costruire un futuro migliore
per Brindisi ed il suo territorio. La giunta Errico infrange una consolidata tradizione che vedeva gli enti locali accettare, senza nulla eccepire, le volontà e le politiche energetiche dettate dall’Enel. Sembra trascorso un secolo dall’epoca in cui l’ex Presidente della Provincia Frugis esprimeva parere favorevole all’insediamento del rigassificatore, raccomandando “di curare l’impatto visivo in modo compatibile con le realtà turistiche esistenti”. Quello attuale è il primo Consiglio Provinciale, dopo anni di non governo di centro destra, che assume una posizione chiara, coerente e rispettosa della volontà popolare sul rigassificatore.E lo fa in maniera articolata disapprovando, nella delibera di Consiglio Provinciale, la mancanza di “uno studio specificamente finalizzato all’individuazione dei rischi di incidenti”, rilevando “diverse incongruenze di carattere formale e sostanziale relative all’iter procedurale”, mettendo in evidenza che “gli scarichi delle acque reflue dell’impianto e le emissioni diffuse prodotte dalle inevitabili perdite di metano produrranno un notevole impatto sull’ambiente naturale già fortemente compromesso”.Inoltre, la stessa delibera definisce “la costruzione e l’esercizio del rigassificatore contrari agli indirizzi programmatici di sviluppo endogeno e sostenibile della provincia di Brindisi” e conclude esprimendo “contrarietà alla costruzione ed all’esercizio del terminale di rigassificazione di gas naturale liquefatto da ubicare nel porto di Brindisi” e auspicando “convergenza e condivisione di azioni contro la realizzazione del terminale di rigassificazione con quante più numerose istituzioni e in particolare con il Comune di Brindisi”.Questa delibera ci traghetta fuori da un lungo tempo di anti politica di stampo berlusconiano, durante il quale le idee sono state congelate con conseguente eliminazione di spazi e luoghi per la partecipazione popolare, ponendo le basi per un ritorno ad un confronto collettivo sulle scelte di governo della nostra provincia. I Verdi continueranno a sostenere ogni atto amministrativo coerente con quanto previsto dal programma elettorale, riproponendo, da subito, un ampio dibattito che, coinvolgendo tutte le forze sociali a partire dai sindacati, ponga le basi per l’avvio di un nuovo modello di sviluppo, che tenda alla sostenibilità, in linea con i propositi di Agenda 21.Invitiamo tutti a riflettere sugli errori del passato, quando l’emergenza occupazionale ci ha fatto accettare impianti che hanno prodotto malattie professionali negli operai e deterioramento della salute e della qualità della vita degli abitanti di Brindisi e provincia.Il bilancio diventa ancora più drammatico se si considera che il vecchio modello di “sviluppo” è fallito proprio dal punto di vista occupazionale, oltre a determinare disastri e inquinamenti ambientali per niente ipotetici, ma riscontrabili nella cronaca e nell’agenda politica delle priorità dell’oggi. Per noi sostenibilità vuol dire che, nel tempo, siano rafforzate sia la qualità del lavoro, che la sua durata, nel rispetto della qualità della vita di tutti i cittadini.Alle forze politiche che sostengono il Presidente Errico chiediamo un più efficace coordinamento affinché, attraverso un confronto permanente, si dia immediata concretezza a quanto programmato assieme nella preparazione della campagna elettorale.Sito web www.verdibrindisi.it - e-mail info@verdibrindisi.it.
Ciclismo, domenica la 45^ Coppa Messapica
Giovedì, 5 agosto
Tutto è pronto per la 45^ edizione della Coppa Messapica, sesto Memorial
Orazio Lorusso. L’appuntamento, riservato alla categoria Under 23 ed
Elite, è per domenica 15 agosto sull’impegnativo circuito cittadino,
noto come “Circuito Montevicoli”.
Nata nel 1952, la Coppa Messapica è ben presta diventata una delle gare
più ambite dei dilettanti e molti dei corridori hanno acquistato il
lasciapassare per il professionismo proprio qui a Ceglie.
Dall’olimpionico Luigi Arienti nel 1960, a Luigi Tacconi al più volte
campione del mondo di ciclocross Vito Di Tano, per arrivare ai giorni
nostri con Michele Laddomada e all’ultimo olimpionico in ordine di
tempo, Giovanni Lombardi. Nel 1982 la Coppa ebbe anche una parentesi
femminile con la disputa sul circuito di un campionato italiano donne
con la presenza di Maria Canins. La storia di questa classica del
ciclismo internazionale si abbina anche a quella del corridore Filippo
Calabrese, più volte vincitore della Coppa e primo pugliese a diventare
professionista.
L’organizzazione affidata al Gsc Orazio Lo russo, anche quest’anno, pur
in presenza di evidenti difficoltà economiche ha invitato i più
importanti gruppi sportivi italiani, dalla Domina Vacanze al Team
Schivardi Colombina, alla Carbonio Gomme, all’Aran Tollo la società che
si è aggiudicata due edizioni consecutive con Alessandro Donati, oggi
professionista, alla Velo Club Bassano che sarà presente con il suo uomo
di punta ed accreditato alla vittoria, Elia Rigotto. Presente pure Ivan
Stevic il vincitore della passata edizione. I corridori al via saranno
una novantina, i quali dovranno percorrere il circuito per 25 volte per
12° chilometri complessivi.
La direzione di gara è stata affidata a Donato Rapito, direttore
organizzativo e Cosimo Gioia, direttore di corsa.
L. Dip.
Clicca qui per il
sito della Coppa Messapica
Basket, da lunedì inizia la preparazione della Edilmed
Giovedì, 5 agosto
Inizierà lunedì prossimo la preparazione dell’Edilemed Ceglie in vista
dell’inizio del campionato nazionale di basket di serie C1. Coco Romano,
il riconfermatissimo coach avrà a disposizione una rosa di giocatori di
tutto rispetto, al punto che gli addetti ai lavori la pronosticano come
una delle protagoniste del campionato. Assieme alla telcom Ostuni che –
come tiene a sottolineare il ds cegliese, Enrico Marseglia –“è
sicuramente la squadra da battere e questo non può che far bene alla
pallacanestro brindisina che con noi e il Brindisi ritorna a far sognare
la nostra provincia”.
La rosa in queste ultime ore si è arricchito di un altro importante
elemento, Renzo D’Andrea, play maker lo scorso anno a Bisceglie e con un
trascorso proprio a Brindisi in B2. Elemento che si va ad aggiungere a
gente del calibro del play Gigi Delli Carri, del pivot Maurizio D’Amicis
(per lui è un ritorno a Ceglie), di Gianpaolo Cipulli, play-guardia con
un trascorso ad Ostuni e Risceglie, Diego Marchionne, il forte play che
lo scorso anno ha militato in C1 con il Castellaneta, l’argentino
Horacio Bosco, ala di 2 metri con un trascorso a Brindisi, ed Eduardo
Passante, lo scorso anno con il San Severo in B2 dopo aver giocato
anch’egli nel Brindisi. Bosco sarà il secondo straniero nella storia del
basket cegliese. Gli passa simbolicamente il “testimone” Ned Gusic che
contro la burocrazia nulla ha potuto e, ritardando ad arrivare la
cittadinanza italiana è stato “costretto” a ritornarsene nella sua
Croazia dove attualmente ottempera al sevizio militare e ha firmato con
lo Zagabria in serie A.
Coco Romano è soddisfatto di quanto la società, con grossissimi
sacrifici è riuscita a fare. Adesso toccherà a lui mettere un pista una
rosa che appare una Ferrari, lanciata alla pole position di un
campionato che si preannuncia avvincente e ricco di sorprese. Il tutto
per la gioia dei tifosi e della stessa città che ha in questa squadra
una vera ambasciatrice. La preparazione atletica verrà affidata – e qui
un ulteriore sforzo della dirigenza – al prof. Enzo vergine con un
trascorso nella squadra di calcio del Lecce. Per il momento la squadra,
in attesa della ultimazione del palazzetto farà la spola tra la pineta
Ulmo e il palazzetto di Csiternino. A proposito del palazzetto ci sono
buone notizie: la determinazione del commissario prefettizio (ci
voleva!). Clara Minerva, ha dato un’accelerata ai lavori di
installazione del parquet, ultimato ed ora resta da installare i
canestre e completare le rifiniture. Argomentazione che potrebbero
significare che, male che vada, il Ceglie dovrebbe giocare fuori solo le
prime gare del campionato.
Luca Dipresa Basket,
il Ceglie perde Gusic, arriva l'argentino Bosco
Mercoledì, 4
agosto Un
gran Ceglie quello che i dirigenti dell’Edilmed stanno costruendo per
il prossimo e vicino campionato di basket di C1. L’impegno della
giovane società va oltre l’immaginabile a dimostrazione della loro
serietà quando, in occasione dei festeggiamenti della vittoria dei play
off di C2, in piena piazza ebbero a promettere ai tifosi ed alla città
che quello che avrebbero costruito sarebbe stato un Ceglie altrettanto
forte e protagonista anche in C1. Così, dopo l’annuncio delle scorse
settimane degli acquisti del play Gigi Delli Carri, il ritorno a Ceglie
del pivot Maurizio D’Amicis, uno di quei giocatori che mister Romano
conosce molto bene e che ha espressamente chiesto alla società, di
Gianpaolo Cipulli, play-guardia con un trascorso ad Ostuni e Risceglie e
Diego Marchionne, il forte play che lo scorso anno ha militato in C1 con
il Castellaneta, il ds Enrico Marseglia ed il presidente Enzo Galetta
hanno messo a due altri importanti colpi. Acquistato l’argentino
Horacio Bosco, ala di 2 metri con un trascorso a Brindisi, ed Eduardo
Passante, lo scorso anno con il San Severo in B2 dopo aver giocato
anch’egli nel Brindisi. Bosco sarà il secondo straniero nella storia
del basket cegliese. Gli passa simbolicamente il “testimone” Ned
Gusic che contro la burocrazia nulla ha potuto e, ritardando ad arrivare
la cittadinanza italiana è stato “costretto” a ritornarsene nella
sua Croazia dove attualmente ottempera al sevizio militare e firmato con
lo Zagabria in serie A. Ma il suo non vuol essere un addio perché a
ritornare a Ceglie ci tiene. Stiamo
facendo enormi sacrifici –a parlare è il de Enrico Marseglia –
allestendo una rosa di giocatori da affidare a Coco Romano con
l’obiettivo di offrire al
caloroso tifo ancora uno spettacolo di prim’ordine”. La società
organizzerà nei prossimi giorni una conferenza stampa di presentazione
dei nuovi arrivati e di lancio della campagna abbonamenti. Anche perché
tra qualche giorno inizierà la preparazione ed allora si farà sul
serio. Buone notizie giungono anche dal fronte palazzetto. La
determinazione del commissario prefettizio (ci voleva!) ha dato
un’accelerata ai lavori di installazione del parquet e se tutto andrà
bene il Ceglie non dovrebbe essere costretto chiedere ospitalità a
paesi limitrofi. Luca
Dipresa Comizio
dell'Ulivo, anche Pietro Mita (Ds) in Consiglio
Martedì, 3
agosto Un
comizio congiunto Ds-Margherita per dire «grazie» alla città. In
primo luogo per il contributo consistente dato alla vittoria del neo
presidente della Provincia Michele Errico nella consultazione elettorale
del giugno scorso. Poi, per la fiducia che - con i suoi 1013 voti
personali - ha portato Pietro Mita, classe 1966, attuale segretario dei
Ds locali, a guadagnare un seggio come consigliere provinciale di
maggioranza. La
notizia é stata ufficializzata nella prima seduta del Consiglio
Provinciale di sabato scorso: Mita - risultato decimo tra gli eletti -
subentra ad uno dei tre assessori Ds chiamati a ricoprire il ruolo di
assessore (Lorenzo Cirasino, Giampiero Rollo e Damiano Franco).
Sul palco con lui, l’altra sera, il segretario della Margherita
locale, Tommaso Gioia, il vice presidente della Provincia, Damiano
Franco, l’assessore provinciale ai Trasporti, Domenico Mancini,
l’assessore provinciale alla Formazione professionale e Mercato del
lavoro, Concetta Somma. Ripartire dall’Ulivo, recuperare il rapporto
politica-territorio e dare un cambio di rotta alla guida della
Provincia, dove «finora albergavano solo privilegi, sprechi e
malgoverno». Questo
in sintesi il filo rosso che ha legato tutti gli interventi. Mita, in
particolare, si é soffermato sulla realtà locale. «Il voto di giugno
- ha detto - ha dato un segnale inequivocabile: Ceglie vuole cambiare, e
noi ci batteremo per questo, partendo dalle alleanze e dal protagonismo
diretto della società civile». Mita ha poi ripercorso brevemente le
tappe del suo partito a Ceglie: «Fino a pochi anni fa era un partito
commissariato e senza visibilità - ha affermato. Oggi, grazie ad una
classe dirigente nuova, può diventare forza di governo, insieme agli
amici dell’Ulivo». Infine, un ringraziamento personale «a due figure
fondamentali nella mia formazione e nella storia del partito locale: il
compagno Narduccio Chirulli e il prof. Ionino Pompilio, scomparsi pochi
anni fa». (Pierpaolo
Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Nasce
Casarmonica, a "Lo Jazzo" la rassegna musicale
Lunedì, 2
agosto L'Associazione
Culturale "Casarmonica", costituitasi a Ceglie Messapica (Br)
al fine di promuovere iniziative musicali, artistiche e culturali, ha
dato il via ad una rassegna musicale avviata già il 28 luglio
scorso presso la Masseria Lo Jazzo sulla Ceglie-Villa Castelli. Al
ristorante "Al Fornello" in rassegna la cucina multietnica
Domenica, 1agosto Il
ristorante “Al Fornello” di Ceglie Messapica non si smentisce. I
piatti della tradizione locale, realizzati con prodotti scelti dal
capostipite Angelo Ricci, vengono reinterpretati in cucina da Antonella,
figlia di Angelo, e dal marito Vinod Sokar, un cittadino mauriziano. Ma
la famiglia Ricci (nel ristorante sono impegnati anche mamma Dora e
l’altra figlia Rossella) non si accontenta. La struttura di contrada
Montevicoli è una sorta di laboratorio gastronomico in cui si
sperimentano “le vie del gusto” anche grazie a tanti stagisti e chef
di grande tradizione che a Ceglie arrivano da tutte le parti del mondo.
E in questo contesto si inserisce l’appuntamento di domani quando
“Al Fornello” si svolgerà una serata multietnica da consegnare agli
annali della gastronomia locale. Agli
ospiti verranno proposti 5 piatti che rappresenteranno la cucina
giapponese, spagnola, mauriziana, tunisina e inglese. «Da
alcuni anni stiamo sperimentando questo percorso, una occasione che può
servire anche ad integrare diverse culture», spiega Antonella Ricci che
per la serata di domani avrà un ruolo di supervisione. Antonella Ricci
è stata una delle principali collaboratrici del programma televisivo
“La Prova del cuoco” curato da Antonella Clerici su Rai Uno ed è da
tempo nel club dei “Giovani ristoratori europei”, un’associazione
che conta un centinaio di aderenti, scelti a conclusione di una
selezione rigorosa tra i proprietari di ristoranti. Per
informazioni sulla serata multietnica: 0831.377104.
Esce
dal coma dopo 35 giorni il cicloamatore investito
Domenica, 1
agosto E’
uscito dal coma Cosimo Specchia, il 59enne cicloamatore di Ceglie
Messapica investito il 25 giugno scorso nei pressi di Fasano sulla
Statale dei trulli da un camion-frigo pirata, probabilmente addetto al
trasporto delle carni, mentre dai tornanti della Selva scendeva verso il
mare per riprendere la strada di Ostuni e di Ceglie dopo una mattinata
di escursioni nella zona della Murgia barse e della Valle d’Itria. Giunto
sulla 172 all’altezza della “Calcestruzzi” Specchia, notando una
coda di auto al centro della sua carreggiata a causa di una vettura che
era impegnata a svoltare a sinistra, si era infilato tutto sulla destra
per proseguire la discesa quando da una stradina laterale era
improvvisamente sbucato un camion a tagliargli la strada. Terribile
l’impatto della testa contro il supporto dello specchietto laterale
del camion, il casco preso in pieno dalla botta è volato via,
l’anziano ciclista esanime per terra. Il
conducente del camion, tutto bianco e privo di qualsiasi scritta e del
quale nessuno dei testimoni ebbe la prontezza di spirito di annotare la
targa, era sceso, si era disperato, ed era fuggito facendo poi perdere
di sè ogni traccia nonostante le indagini e le ricerche a tappeto
portate avanti per giorni anche presso tutte le macellerie e i negozi
alimentari del circondario dagli uomini della polizia municipale di
Fasano che erano intervenuti subito dopo l’incidente. Le indagini
vanno comunque ancora avanti, ed i vigili si avvalgono anche della
collaborazione dei carabinieri della compagnia di Fasano. Cosimo
Specchia era stato portato in condizioni disperate all’Ospedale di
Ostuni e successivamente ricoverato in Rianimazione al “Vito Fazzi”
di Lecce in coma profondo. I medici, con la rigorosa cautela che
circostanze del genere sempre impongono, disperavano di poterlo salvare.
Anche quando il paziente sembrava aver mosso un braccio o una gamba,
come si precipitavano a raccontare i parenti che con grande pena ogni
sera partivano da Ceglie per andare a trovarlo. Ogni speranza sempre
immediatamente troncata. La moglie lanciava tramite
Quotidiano un appello al camionista pirata a farsi vedere almeno per
raccontare della vicenda del marito. L’appello
è rimasto inascoltato, ma per lei ora il miracolo: la bella notizia che
il suo amato Cosimo è uscito dal coma, appena offuscata dalla prognosi
che rimane sempre riservata, e dalla consapevolezza che la
riabilitazione sarà lenta, pregressiva, lunghissima. Cosimo Specchia è
ora ricoverato presso la clinica Villa Verde di Lecce.
(Quotidiano)
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Elezioni 2004
Elezioni 2002 Politiche 2001: come si è votato a Ceglie M. (Br)
Speciali
Speciali
Testimonianze
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