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In questa pagina notizie e servizi da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

Si dimettono 12 consiglieri, destituito il sindaco Annese

Lunedì, 31 maggio

Tutti a casa. A quasi due anni dall’elezioni e al termine di una crisi che lo ha accompagnato fin dall’insediamento, Mario Annese non è più sindaco di Ceglie Messapica. A siglare la clamorosa novità le dimissioni di dodici consiglieri comunali presentate contemporaneamente all’ufficio di segreteria come previsto dalla legge: oltre agli otti consiglieri dell’opposizione (Margherita, Ds, Rifondazione comunista e Forza Ceglie hanno firmato anche il presidente del Consiglio comunale Ciro Argese, i due rappresentanti dell’Udc Francesco Locorotondo e Donato Gianfreda, e l’ex capogruppo di Forza Italia, Antonio Suma, che durante il consiglio comunale si è dichiarato indipendente.

Nei prossimi giorni il prefetto di Brindisi nominerà il commissario straordinario per la gestione dell’amministrazione comunale di Ceglie che tornerà ad eleggere il sindaco nella primavera del 2005.

Un finale annunciato, Polo nella bufera a due settimane dal voto 

Con le dimissioni di 12 consiglieri comunali – otto delle opposizioni: Tommaso Argentiero (Margherita), Piero Mita e Cosimo Palmisano (Ds), Nicola Trinchera, Pietro Mita, Mariano Gatti, Cosimo Arganese (Rc), Rocco Cavallo (Fc) e quattro della maggioranza: Francecso Locorotondo, Donato Gianfreda (Udc), Antonio Suma (Fi) e Ciro Argese (Indip) -  si decreta lo scioglimento anticipato del consiglio comunale eletto due anni fa.

Una vera doccia fredda per la maggioranza, o quello che restava di essa, dopo che nei giorni scorsi si erano susseguiti incontri, veri e propri summit alla presenza dei segretari provinciali, con l’obiettivo di far superare indenne la seduta di ieri mattina, convocata per l’approvazione del bilancio, rinviando la soluzione della lunga crisi a dopo il voto. Il percorso prevedeva le dimissioni del sindaco, circostanza che avrebbe “impedito” la discussione sul bilancio. Questo per superare indenni la seduta consiliare che già paventava un voto contrario sul bilancio, affrontare le elezioni con le bocce ferme, ripartendo subito dopo utilizzando i venti giorni che la legge mette a disposizione del sindaco per ritirare le dimissioni. Un percorso (ed una volontà) “condivisa” con un documento sottoscritto (anche da An che così rientrava in maggioranza) in cui le segreterie provinciali e locali della Casa delle Libertà prendevano atto della volontà di dimissioni del sindaco, esprimendogli  “la piena solidarietà  e l’apprezzamento per l’opera svolta, ribadendo la volontà di utilizzare le spatium deliberandi al fine di ricostruire la maggioranza sulla base di una nuova adesione a linee programmatiche nel rispetto delle singole posizioni”.

Ma non sempre le ciambelle riescono col il buco. E veniamo alla mattinata di oggi. Prima della seduta il sindaco riunisce la giunta e revoca la delibera di schema di bilancio. Di conseguenza il consiglio non aveva nulla da discutere essendo quello l’unico argomento iscritto all’ordine del giorno. In apertura di seduta, Antonio Suma dichiara la sua volontà di dimettersi da capogruppo di Forza Italia. Prende la parola il sindaco Mario Annese che legge la lettera di dimissioni. Dimissioni che – come ha scritto – “non costituiscono una resa o una sconfitta alle difficoltà ed ai problemi che affliggono la nostra comunità”. E qui una difesa del suo operato: “Tutti sanno – ha detto Annese – che in poco meno di due anni di amministrazione si è fatto tutto quanto era possibile fare in un lasso di tempo così breve”. E rivolto alle forze di maggioranza ha fatto riferimento a quelle “fibrillazioni continue che ci hanno condotto fino ad oggi e che il sottoscritto si è, forse, illuso di poter attutire resistendo alla tentazione che ho provato in più di una occasione di abbandonare anzitempo la carica”.

La situazione precipita dopo la cancellazione del Consiglio

Dopo la lettura abbandonava la seduta seguito dai consiglieri di Fi – tranne Suma –, dai due di An, da due dell’Udc (Salvatore Cavallo e Gennaro Saponaro) – Locorotondo e Gianfreda rimanevano al loro posto -, e l’indipendente Rocco Venerito. Le opposizioni stigmatizzavano questo comportamento che da anni immobilizza il consiglio comunale e come era ormai giunta l’ora di porre fine a questa situazione, e per iniziare si metteva nero su bianco con la raccolta e la dichiarazione singolarmente fatta nelle mani del segretario comunale di volersi dimettere. Un vero colpo di scena imprevisto alla vigilia forse ritenendo impensabile che Locorotondo e Gianfreda (entrambi dell'Udc) potessero anche loro rassegnare le dimissioni. Cosa che hanno fatto a conferma di una situazione che da tempo vedeva i due in netto dissenso con il resto dl gruppo e con la stessa amministrazione. Dopo di ciò il direttore generale, Graziano Iurlaro, ha inviato un telegramma al Prefetto che dovrà ora sciogliere il consiglio comunale e nominare il commissario prefettizio.

Stasera in Piazza Plebiscito il comizio unitario del centrosinistra 

E per Ceglie si apre una nuova lunghissima parentesi commissariale. Per stasera è programmato in Piazza Plebiscito un comizio unitario dellle opposizioni, cosa che non è escluso faccia anche il sindaco che già  domattina dovrebbe tenere una conferenza stampa. C’è da giurare che la situazione sarà ora al centro della campagna elettorale della Casa delle Libertà.

Luca Dipresa 

 

Annese loda l'opposizione: "Comportamento civile che fa onore" 

Nel giorno delle dimissioni Mario Annese ha voluto ringraziare la città e tutti i dipendenti comunali, le massime istituzioni civili e religiose, ma anche le forze politiche: "Per quanto ciò possa sembrare ad alcuni paradossale", precisa.

Ringraziamenti che estende pubblicamente anche alle forze di minoranza: "Sarei ingiusto e poco obiettivo", dichiara, "se non ringraziassi anche le forze politiche dell'opposizione, alle quali non posso che ascrivere la serietà e la responsabilità del proprio ruolo in Consiglio comunale, anche se talvolta con toni inopportuni, al limite dell'ineleganza".

Ma è soprattutto sul gruppo del Prc che Annese si sofferma: "Un grazie soprattutto a Rifondazione comunista, che a me, lontano dalla politica attiva da oltre 10 anni, qualcuno aveva descritto in termini spaventosamente luciferini. Così non è stato, nonostante una diversità ideologica che storicamente mi è appartenuta in passato, mi appartiene oggi e mi apparterrà domani. Ma la correttezza dell'avversario va sempre riconosciuta ed a questa opposizione si deve riconoscere, come è giusto che sia, una civiltà politica che le fa onore".

Quanto ai risultati ottenuti nel suo travagliato "mini mandato", Annese sottolinea: "Tutti sanno che in poco meno di due anni effettivi di amministrazione si è fatto tutto il possibile, cioè tutto quello che oggettivamente era possibile fare in un lasso di tempo così breve".

L'ex sindaco Mita: "Ora Annese si astenga dalle sirene del Polo"

Tra i primi commenti, intanto, si registra quello del leader di Rifondazione comunista, l'ex sindaco Pietro Mita: "Dopo Magno è caduto anche Annese, commettendo peraltro il suo stesso errore. "Annese", spiega Mita, "aveva il dovere, di fronte alle evidenti, insanabili fratture della sua maggioranza, di dimettersi molto prima. Si è destreggiato, invece, dentro le contraddizioni del centrodestra sino all'ultimo, finendo vittima della sua maggioranza litigiosa e politicamente miope. A questo punto dal sindaco Annese, che ha sempre dichiarato in questi anni di non avere tessere di partito, mi attendo un gesto di responsabilità, quello di sottrarsi in questa campagna elettorale alle sirene interessate di una parte del Centrodestra”.

Forza Italia: "Si è consumato un atto di pirateria politica"

«Un vero e proprio atto di pirateria politica» viene definito dai consiglieri di Forza Italia Nicola Ciracì, Vito Santoro e Nicola Putignano il gesto dei rappresentanti della maggioranza che hanno unito le loro firme a quelle delle opposizioni, «provocando uno scioglimento del Consiglio Comunale basato esclusivamente su rancori, invidie e trasversalità». «Tutto ciò – affermano - ha vanificato il protagonismo che Ceglie era riuscita a riconquistare in due anni di duro lavoro,inseguendo una regia esterna alla nostra comunita’che mal sopportava la ritrovata autonomia ed autorevolezza di una città’’ che grazie al suo Sindaco ed agli amministratori provinciali di Forza italia ha ottenuto risultati amministrativi e finanziamenti importanti vedesi la realizzazione dell’Istituto Alberghiero, della Piscina, la messa a norma degli Istituti Scolastici, bitumazione ed allargamento della viabilità, riconoscimento di Città turistica». «Un manipolo di irresponsabili abituati alla transumanza politica ha preferito in modo irresponsabile svendere la dignità dei cegliesi consegnando la Città ad un ennesimo mortificante commissariamento», dicono i consiglieri di Forza Italia che ringraziano il sindaco Annese «con il quale continuerà la collaborazione, per l’impegno profuso».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Vandali alla scuola Pascoli, distrutti i lavori degli studenti

Lunedì, 31 maggio

Peccato che una delle tante incursioni vandaliche di cui da anni è oggetto la sede della scuola media “G. Pascoli” di Via Salerno, priverà gli alunni del “Progetto Bosco” di mettere in bella mostra tutti i lavori realizzati nell’attuazione del progetto ambientale condotto lungo tutto il corso dell’anno scolastico con l’obiettivo di creare e sviluppare una sana coscienza ecologica. Il Progetto attuato nelle classi prime e seconde e sotto la guida dei docenti referenti Isabella Polignino, Marcella Massari e Mariagrazia Cavallo prevedeva appunto una mostra da aprire in questi giorni.

Tanti lavori realizzati nel corso del progetto e frutto delle visite fatte che ha portato i ragazzi a contatto con i boschi del territorio, con parchi organizzati come quello del Pollino per finire con l’orto botanico di Giugianello, nel leccese. Un modo significativo per far scoprire da vicino l’importanza della salvaguardia e conseguente protezione di aree di degrado, spesso compromesse  nel loro delicato equilibrio ambientale. Nottetempo, però, ignoti sono ritornati ad introdursi nella scuola creando un vero scompiglio, allagando gli ambienti con l’apertura dei rubinetti e distruggendo molti di questi lavori. Uno spettacolo che non è una novità per questa scuola che ormai è alla mercé incontrollata di vandali da anni senza riuscire ancora trovare il modo per frenare questo processo che ha portato, nel corso degli anni alla distruzione di attrezzature, suppellettili con furti di macchinari che ne hanno minato i processo didattico.

Molti gli attestati di solidarietà con preannunciati interventi di salvaguardia. Ma  solo parole, mentre si susseguono le incursioni notturne ne che creano solo danni. Ma ci vuole poi tanto a dotarsi di un sistema di allarme? A quanto è dato sapere, anni addietro, quando era in vigore la lira, venne fatto preventivare un impianto di allarme che non arrivava a superare i venti milioni. Circostanza, qualora attuata, che avrebbe consentito la salvaguardia degli ambienti ed oggi la possibilità ai ragazzi del progetto bosco di mettere in bella vista i risultati di un anno di lavoro. Purtroppo, questo non avverrà e nei ragazzi resterà il ricordo di una triste amarezza paragonabile ad un insuccesso scolastico con i “grandi” che non sono riusciti a tutelarli. Tutti i lavori realizzati, dai cartelloni a veri e propri erbari, affermano i docenti erano di una pregevole fattura ed avrebbero sicuramente promosso quell’obiettivo che ci si era posto: contribuire a sviluppare una sana coscienza ecologica “adottando” aree boschive del nostro territorio, partendo dal bosco delle “Montecchie”, lungo la provinciale per San Vito. Per ora, di certo, hanno capito che prima di tutto devono attuarne un altro di progetto: sensibilizzare gli amministratori a salvaguardare le strutture scolastiche. Ci riusciranno?

Luca Dipresa 

 

 

 

 

 

 

 

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Il concerto diretto da Gianfreda conclude la stagione "Caelium"

Lunedì, 31 maggio

Con il concerto dell’ Orchestra da camera “Caelium” diretta dal maestro Massimo Gianfreda con Massimiliano Pitocco bandoneaon, in programma domenica sera  presso il teatro comunale, si è conclusa la decima stagione concertistica organizzata e promossa dal centro Artistico Musicale “Caelium”. Una stagione che celebrando il suo primo decennale si è imposta come una delle manifestazioni (se non l’unica) di alto spessore culturale che Ceglie possa annoverare. Fior fiori di musicisti di ogni genere si sono avvicendati nel corso di questi dieci anni facendo registrare una presenza di pubblico oltre il preventivato e proveniente da tutto il territorio regionale. L’orchestra che vanta un invidiabile palmares con concerti tenuti in varie città italiane e formato dai primi violini Pasquale Melucci, Ivo Mattioli, Danilo Mattioli, Barbara Leenen e Pierpaolo Del Prete; dai secondo violini Francesco Sabato, Francesco Petralla, Francesca Lombardi e Nicola Santoro; dalla viole Ennio Cosuccia e Gianpio Mazzotta; dai violoncelli Giovanni Mucci e Quintino Librando; e dal contrabbasso Vincenzo Maccuro. Il programma del concerto ha proposto l’Adagio per Archi di musiche di S. Barber, St Paul’s Suite di G. Holst, e i più famosi brani di Astor Piazzola: da Tanguelina a Asleep, Anziety, Fear, Oblivion, Biyuyu, Adios Nonino.

Una serata da incorniciare e particolarmente apprezzata dal folto pubblico che non ha voluto mancare a quest’ultimo appuntamento. Il maestro Massimo Gianfreda dopo aver studiato Pianoforte al “Paisiello” di Taranto, ha continuato gli studi musicali diplomandosi brillantemente in Strumentazione per Banda, Musica Corale e Direzione di Coro, Composizione, Direzione d’Orchestra. In seguito ha frequentato corsi di composizione con Sandro Gorli e Franco Donatoni. Ha ottenuto vari riconoscimenti per le sue composizioni che sono state eseguite presso numerose associazioni e istituzioni internazionali.

Ha musicato dei versi latini di Joseph Tusiani, incisi su CD dalla Mastery Records ed è stato invitato più volte a presiedere le giurie d’importanti concorsi musicali. All’attività di compositore affianca quella di Direttore dell’Orchestra da Camera “Caelium”, con  cui ha tenuto,  con  la partecipazione d’illustri solisti, numerosi ed apprezzati concerti. Nel prossimo mese di giugno sono in programma, in prima esecuzione assoluta, due sue nuove opere che saranno eseguite presso l’Auditorium del Conservatorio “S. Cecilia” a Roma e  l’Istituto Italiano di Cultura  a Strasburgo. Insegna Composizione presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma. Massimiliano Pitocco ha studiato Fisarmonica a Parigi , vincitore di numerosi concorsi internazionali di Fisarmonica, tra cui il Premio a Castelfidardo (ed. 86 e 88) e la “Coppa del Mondo” organizzata in Svizzera nel’89. Da alcuni anni suona il Bandoneon e si è dedicato al Tango, in particolare alla musica di A. Piazzolla, fondando il quartetto “Four for Tango”. Ha suonato da solista e con grandi orchestre nei più importanti teatri di tutto il mondo incidendo per le Sculture d’Aria, Rivoalto-Ducale. e “Maria de Buenos Aires".

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Basket: l'Edilmed promossa in C1. Battuto il Barletta: 75-68

Domenica, 30 maggio

L’Edilmed Ceglie è in C1. La squadra allenata da Coco Romano ha vinto stasera a Barletta il terzo incontro dei playoff bissando il successo di domenica scorsa. Il risultato finale è senza discussioni: 75 a 68, un bottino che ha entusiasmato i tifosi di Ceglie che a centinaia hanno raggiunto Barletta. Appena diffusa la notizia in città si è dato vita ad un carosello di auto, ma la festa sarà poco prima di mezzanotte quando dal centro ofantino arriveranno Gusic e gli altri suoi compagni insieme al pattuglione della tifoseria.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il pilota Donato Argentiero corre su una monoposto a Salerno

Sabato, 29 maggio

Donato ArgentieroEd ora si inizia a fare sul serio. Per il diciottenne Donato Argentiero, un trascorso da campione di gokart che lo ha visto primeggiare in Italia ed in Europa, arriva il momento di far vedere quanto vale con una monoposto. Per lui la possibilità di dimostrarlo domenica a Salerno nel corso del Trofeo inaugurale della nuova e fiammante pista. Gareggerà per la categoria Formula Renault 2000 sorretto e guidato dai consiglio del padre, Rocco anch’egli dei motori amante con un grossa propensione per le gimkane che lo vedono ancora oggi uno degli atleti più gettonati.

Donato debutta nel carting nel 1998, a Mottola, conquistando un prezioso quanto inatteso terzo posto. Un successo che, per gli addetti ai lavori, venne letto come un buon auspicio per l’automobilismo pugliese che, forse, in  questo giovane trovava un probabile atleta sul quale poter scommettere. E non avevano tutti i torti visto che l’anno dopo, Donato Argentiero si laurea campione italiano a Ferrara. Nel 2001 partecipa agli europei che si disputano in Germania, esattamente ad Hanfing, dove coglie un eccellente ottavo posto. Risultati che lo fanno fremere perché non vede l’ora che compia diciottanni per sedersi su un auto vera, quella monoposto della quale ormai conosce ogni piccola parte.

Intanto, prima di Salerno, e quindi prima delle prove valevoli per il campionato italiano, Donato viene convinto a cimentarsi nella Fasano-Selva. Gli mettono a disposizione un’auto che ha avuto modo di provare solo il  giorno prima. Parte per la formulazione della griglia delle partenza quando, a quattrocentometri dal traguardo con i cronometri che facevano segnare un ottimo tempo, grazie anche ad un percorso fino a quale momento netto, l’Osella si blocca si soppianto. Donato ci resta male perché sentiva che nel suo esordio poteva fare qualcosa di buono. Ma la macchina lo ha tradito. Cose che la sciano il segno ma che non hanno demotivato il giovane pilota dal suo obiettivo, quello di imporsi nel mondo delle monoposto. Salerno, in questo caso giunge al momento giusto, con la sola differenze che l’auto, la Renault 2000 sarà la sua.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il sindaco Annese si presenterà dimissionario in Consiglio

Venerdì, 28 maggio

Il sindaco Mario Annese si presenterà dimissionario alla seduta di consiglio comunale in programma lunedì con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio. La decisione dopo ore frenetiche e summit che hanno visto i vertici dei partiti della casa delle Libertà impegnati nel tentativo di evitare quello che era più di un pericolo: andare in consiglio comunale e vedersi bocciato il documento finanziario.

 Purtroppo, la lunghissima crisi tra Fi, An e Udc dopo due anni non trova soluzione e rinviare la seduta non è possibile. Ciascuno dei tre partiti resta fermo sulle proprie posizioni con il sindaco a far da bersaglio. In questi gironi, a quanto è dato sapere, tutti erano impegnati a trovare il modo come uscire indenni dalla seduta del bilancio. Sul tavolo dei segretari provinciali, alcune ipotesi che, stando le ultime novità apparivano impraticabili. Pareva prendesse corpo l’idea di non far presentare in consiglio i consiglieri comunali delle tre forze.

Ma qui, conti alla mano, si andava sul filo del rasoio perché, sembra, il capogruppo di Fi, Antonio Suma e Ciro Argese, ex An oggi indipendente, sarebbero stati presenti. Probabilmente sarà venuto il dubbio: e se qualche altro seguisse i due? Troppo rischioso. Giovedì mattina il summit del Polo (per Fi c’erano Nicoal Ciracì e Carlo Verusio; per An  Michele Saccomanno, Mario Laneve e Mimmo urso; per l’Udc Mimmo Mele e Francesco Locorotondo) avrebbe concordato la strategia che prevedono le dimissioni di Annese con la richiesta di ritirare l’argomento del bilancio. In un documento sottoscritto i tre partiti invitano al sindaco  nei 20 giorni successivi – termine entro il quale le dimissioni si possono ritirare – ad adoperarsi per ricostruire una maggioranza stabile. Ma, la domanda: si sarà in grado di compattare una coalizione in venti giorni visto che non ci è riusciti in due anni?

L.Dip.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Basket: l'Edilmed spreca l'occasione per la promozione in C1

Giovedì, 27 maggio

EDILMED CEGLIE- TIMAC BARLETTA: 69- 76

Nuova Libertas Ceglie: Gusic 27, Lamonica 5, Palumbo 6, Sarcinella ne, Licchello 2, Ventruto 15, Bove 3, Barletta ne, Costabile 6, Epicoco 5. All.: Romano.

Timac Barletta: Anglano 14, Andriani 3, Caterina 16, Chiandetti 2, Uniti 23, Sfregola, Colaprice 13, Totaro 8, Degni, Capuano. All.. Gadaleta.

Arbitri: Soliti e Portaluri di Taranto.

Note - Parziali: 17-16, 33-34, 52-55. Fallo tecnico alla panchina del Barletta; uscito per 5 falli Laconica; espulsi Licchello e Totaro.

Edilmed Ceglie, ora tutto si complica. Doveva essere la serata dei festeggiamenti, invece, perdendo in casa in gara due dei play off del campionato di basket di serie C/2, contro la Timac Barletta (69-76), il Ceglie di Cosimo Romano sarà ora costretto a vincere domenica prossima in terra barese per mantenere intatte le speranze di promozione in serie C/1.

Certo non è il caso di fasciarsi la testa prima di rompersela, considerata la grande occasione sprecata, ma tenendo presente che si tratta di due grandi squadre che hanno dimostrato di equivalersi, domenica prossima a Barletta potrà accadere davvero di tutto.

Così come gara-uno di domenica scorsa, anche quella di ieri sera è stata una partita equilibrata in cui a fare la differenza sono stati i singoli episodi, che alla fine hanno penalizzato i padroni di casa che, forse hanno sentito oltremodo addosso la partita.

Eppure, nonostante qualche giocatore sottotono, il quintetto di Cosimo Romano non ha mai permesso ai baresi, trascinati dal tandem Uniti-Caterina, di prendere il largo. Anzi, il punteggio è stato sempre in perfetto equilibrio e soltanto nei minuti finali dell'ultimo quarto, in avvio del quale Matteo Totano e Italo Licchello sono finiti anzitempo sotto la doccia, il Barletta ha accumulato il minimo vantaggio che è riuscito a conservare fino alla fine, pareggiando così la mini serie e giocandosi tutto domenica prossima in casa nello spareggio tra due squadre che, oggettivamente, per quello che hanno fatto vedere sia nel corso della stagione che in questi play-off, meriterebbero entrambe il salto di categoria.

Ma alla fine si sa che a festeggiare sarà soltanto una delle due. E proprio per questo in casa Ceglie ancora nulla è perduto.

(Pierpaolo Piliego, Quotidiano)

 

 

 

 

 

 

 

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Il Comune di Francavilla non trova i documenti sul Camberlingo

Mercoledì, 26 maggio

Il comune di Francavilla Fontana non è in possesso di atti o documenti relativi all'edificio dell'ospedale "Camberlingo" e chi ne vuol sapere di più deve rivolgersi alla Asl di Brindisi. Sperando che in quella sede vi siano tracce documentali del complesso ospedaliero di via  Ceglie costruito negli anni '70 e '80 e inaugurato nel 1992. E' quanto emerge dal carteggio tra il responsabile dell'Ufficio tecnico del Comune di Francavilla e il segretario generale: due lettere poi trasmesse ad Antonio Suma, il medico cegliese che ha sollevato perplessità  sulla staticità del nosocomio, e per conoscenza al direttore della Asl di Brindisi, Bruno Causo. "Gli atti in questione - si legge nel primo documento - non risulterebbero di competenza di questo Ente". Proprio così: non "risulterebbero", un uso inappropriato del condizione per dire e smentire allo stesso tempo. E allora di chi è la competenza degli atti? "Per le acquisizioni rivolgersi alla Asl" è la risposta del segretario generale di Francavilla che comunque, apre una porta al medico richiedente: "Il dirigente dell'Ufficio tecnico è incaricato di verificare l'esistenza, presso l'archivio comunale, della suddetta documentazione dandone, conseguentemente, notizia all'interessato". Insomma, il caso è chiuso ma le ricerche continuano. Non si sa mai.

Dura e allo stesso tempo ironica la reazione di Antonio Suma. "Era scontato: la documentazione richiesta dal sottoscritto relativa all’Ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana non è visionabile presso l’ufficio tecnico del comune in cui esso insiste e dove dovrebbe esserci, perché come scrive il Dirigente dell’U.T.C. di Francavilla  Ing. Antonio Pescatore, l’unica documentazione disponibile presso l’ufficio riguarda le opere di completamento ed adeguamento alle norme di sicurezza dell’Ospedale.

Mi chiedo come sia possibile adeguare la struttura senza visionare e studiare a fondo il progetto iniziale.

E mi chiedo altresì in caso di eventuali emergenze l’U.T.C. dove andrebbe a reperire gli atti progettuali visto che il Segretario Generale dell’Ente Comune, dr. Francesco Spagnulo, mi scrive che “gli atti in questione  non risulterebbero essere  di competenza di questo ente”?

Insomma a distanza di due mesi dall’istanza del sottoscritto - conclude il medico cegliese - tali atti ancora non si riesce a visionarli, e siccome resto motivato ed incentivato da tantissime istanze di cittadini ed ammalati, come ultimo atto chiederò tale documentazione al competente Ufficio dell’AUSL BR 1 e per conoscenza al Direttore Generale Dr Bruno Causo che questa volta, spero, non vorrà rispondermi a mezzo stampa, augurandomi che si possa, una volta per tutte, fare chiarezza sul problema, a mio modesto avviso importantissimo, sollevato già da tempo.

Clicca qui per vedere la copia della lettera dell'Ufficio tecnico di Francavilla

Clicca qui per vedere la copia della lettera del segretario comunale di Francavilla

 

 

 

 

 

 

 

 

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Triunvirato di segretari provinciali: saltare la seduta sul bilancio

Martedì, 25 maggio

“L’ennesimo oltraggio alle istituzione ed alla città è stato consumato”. E’ secco il giudico di Nicola Trinchera, capogruppo di Rifondazione dopo le notizie che parlano di un summit tenuto sul municipio tra il sindaco e i responsabili provinciali di An (Saccomanno), Mele (Udc) e per Fi Ciracì. Sul tappeto come superare l’ostacolo della seduta consiliare convocata per lunedì prossimo con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio. Un appuntamento che per la maggioranza, può rappresentare il “de profundis” a conclusione di una crisi che si trascina da due anni, nello stesso giorno in cui nasceva il governo Annese.  Evidentemente per davvero la maggioranza non ha i numeri per approvare il documento finanziario. Allora che fare? Correre il rischio, oppure prendere tempo, superando indolore la fase delicata delle elezioni provinciali?

Sembra sia prevalsa la seconda ipotesi, quella di evitare la seduta. Ma come fare? Rinviarla non è possibile (il bilancio va approvato entro il 31 maggio), ecco allora che, pare, si sia convenuti sul non presentarsi alla seduta facendo mancare il numero legale. In questo caso si entrerebbe nella fase “protocollare” con il Prefetto che invita i consiglieri comunali ad attivarsi entro 20 giorni. Questo significa superare indenne la delicata fase elettorale. A Trinchera fa eco il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero, per il quale “L’ennesimo affronto alla città verrà consumato lunedì continuando a rilegare la città in una situazione che ha perfino superato ormai la soglia della sopportazione con pezzi che giornalmente si perdono, l’ultimo in ordine di tempo l’ufficio di zona dell’acquedotto trasferito ad Ostuni arrecando un ulteriore disagio ai cegliesi ormai rassegnato”.

Non da meno il giudizio del capogruppo Ds, Pietro Mita per il quale “qualora fosse vero, assisteremmo ad uno spettacolo dove persone delle istituzioni (il riferimento a Saccomanno e Mele, ndr) contribuiscono a rendere inagibile l’istituzione principe della città”. E prosegue Trinchera: “La Casa della Libertà facendo mancare il numero legale infligge l’ennesima pugnalata alle spalle dei cittadini cegliesi”.

Ma non è scontato che manchino i numeri. Secondo fonti accreditate non diserteranno la seduta il capogruppo di Fi, Antonio Suma e il presidente del consiglio comunale, Ciro Argese che, in aggiunta agli 8 consiglieri dell’opposizioni spaccano a metà l’assise cittadina. Se si aggiunge la presenza del sindaco che, nonostante tutto, appare difficile  che non si presenti la seduta rischia di essere valida. Salvo poi, on extremis, indurre Annese al ritiro dell’unico punto in discussione, quello del bilancio.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Il 31 Consiglio sul Bilancio. Forza Italia: "Ci saremo per votare"

Martedì, 25 maggio

Convocato per lunedì 31, ultimo giorno utile, la seduta consiliare per l’approvazione del bilancio. Una seduta che potrebbe segnare anche la conclusione anticipata di questa legislatura a causa di una crisi iniziata subito dopo il varo del primo esecutivo e che si trascina ormai da due anni. La posizione arcinota di An che “relegata” all’opposizione ha più volte affermato come questo bilancio non gli apparteneva e le recenti dichiarazioni di Donato Gianfreda dell’Udc (posizione condivisa dal capogruppo Francesco Locorotondo) fanno presagire che per davvero si è a quel “capolinea” al quale da tempo si era richiamato il capogruppo di Forza Italia, Antonio Suma. E siccome i numeri mai come in questa circostanza hanno un valore c’è da dire che difficilmente il bilancio potrà essere approvato. 

Conti alla mano e stando le ultime posizioni, la maggioranza ha disposizione 7 voti certi (il sindaco; Nicola Ciracì, Vito Santoro, Antonio Putignano di Forza Italia; Salvatore Cavallo e Gennaro Saponaro dell’Udc; Rocco Venerito, indipendente). Se non interverranno novità (il richiamo alle elezioni?) il bilancio non avrà i numeri sufficienti per essere votato. Nicola Ciracì, mettendo a tacere voci di probabile rinvio della seduta, fa sapere che Forza Italia sarà al suo posto e che voterà il bilancio e la fiducia al sindaco Annese. Francesco Locorontondo, capogruppo Udc, dal canto suo fa sapere che in mancanza dell’esame dei tanti emendamenti presentati al bilancio, così come richiesto (la sua componente ne avrebbe presentato una cinquantina), loro non sarebbero stati disponibili. Questa la situazione che non fa presagire nulla di buono. Del resto l’attardarsi a risolvere una crisi logorante può portare a questo stato di cose con tutti che si sentono autorizzati a prendere posizioni non coincidenti.

Anche Ciro Argese, il presidente del consiglio comunale, oggi indipendente, pare sia intenzionato a votare contro. Certamente avrà il suo peso, come dicevamo, la campagna elettorale in atto: chi si assumerà la responsabilità di far cadere il sindaco Annese?  In buona sostanza facendo leva sulla delicata situazione i “pro” Annese vorrebbero far pesare la situazione mentre, dall’altra sponda, si rimanda la “minaccia” al mittente parlando di una situazione ormai irreversibile, che viene da lontano e dove tutti hanno le stesse responsabilità. Intanto sull’ordine del giorno si registra la presa di posizione del capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero, che ha scritto al Prefetto e al Ministro dell’Interno per “il ripristino e il rispetto della normativa”. In pratica, nella conferenza dei capi gruppo dello scorso 20 maggio, quando si decise per la convocazione della seduta sul bilancio, l’esponente dell’opposizione chiese che all’ordine del giorno venissero posti l’approvazione dei verbali della seduta precedente ed una  mozione, cose previste da statuto e regolamento.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Edilmed, i tifosi accusano gli amministratori cegliesi

Lunedì, 24 maggio

Grossa impresa dell’Edilmed Ceglie che espugna l’inviolato parquet della Timac Barletta nella gara uno della finale dei playoff, l’ultimo gradino prima di approdare alla serie C 1. Andare a Barletta e vincere, alla vigilia, poteva sembrare una cosa difficile, un po’ meno per il coach Cosimo Romano che aveva detto a chiari lettere, riconoscendo il valore degli avversari, che “non partiamo certo battuti”.

Una affermazione che dimostra come il tecnico delle promozioni (con lui Ceglie conquistò due promozioni consecutive arrivando fino alla B 2) era, ed è, convinto del valore dei suoi ragazzi. “Abbiamo disputato una grande gara – ha affermato Romano a conclusione della prima sfida – e di questo devo dar merito ai miei giocatori  che hanno sfoderato una prestazione magistrale riuscendo alla fine ad aver la meglio su un forte Barletta che, non va dimenticato, è squadra di ottimo livello”. Giusto riconoscere il merito dei giocatori, ma altrettanto giusto sottolineare i suoi di meriti avendo preparato come meglio non si poteva l’appuntamento attuando una tattica che alla fine ha avuto la meglio in un incontro sempre in bilico e, come era stato preventivato da molti esperti, la vittoria dell’una o dell’altra sarebbe stata per pochi punti di scarto. Del resto, di fronte erano i due quintetti più forti del campionato.

La serata è stata una vera festa di sport ed alla fine i circa duecento tifosi cegliesi che hanno seguito la squadra hanno festeggiato i propri giocatori non mancando di intonare slogan pieni di disappunto, anche dalla lontana terra barlettana, contro gli amministratori cegliesi “colpevoli” della poca attenzione e considerazione dimostrata verso la squadra e la società per il modo con il  quale viene affrontata la questione palazzetto che – si disse –sarebbe stato pronto per gennaio scorso. Ma ora è bene rimanere all’impresa compiuta a Barletta. Un elogio a tutti i giocatori, allora a partire da Gusic, il sorvegliato speciale sul quale è stato tentato un vero e proprio “ingabbiamentoto” riuscito in parte, da Laconica, l’ottimo pivot che oltre a realizzare 23 punti ha conquistato una serie infinita di rimbalzi, soprattutto in fase offensiva, al play Palumbo, vero direttore d’orchestra, a Licchello, gran lottatore, a Ventruto, Costabile, giocatori che si fanno sempre trovare pronti nei momenti decisivi, allo stoico Epicoco a Bove, Barletta ed i giovani Sarcinella, Curri e Leone. Ma non è finita. C’è ancora da soffrire. Giovedì si replica a Ceglie nella gara-due. “Dobbiamo essere doppiamente concentrati – il pensiero del ds Enrico Marseglia – perché per loro sarà la gara della vita, dove non avranno più nulla da perdere e quindi verranno con l’unico obiettivo di vincere. Noi, dal nostro canto, contando sul formidabile tifo, cercheremo di non cadere nella trappola, mantenendo la calma ed imponendo il nostro gioco. Di certo è che sarà un’altra gran bella gara”. E’ giusto che Marseglia inviti alla calma ed alla concentrazione. I giocatori dovranno giocare come se la gara-uno non ci fosse stata. Cose che, comunque, il bravo Romano avrà modo di far entrare bene nella mente di ciascuno dei suoi giocatori dai quali si attende l’ennesima prova di carattere. Poi si potrà festeggiare.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Basket: l'Edilmed batte il Barletta (82-78) e prenota la C1

Domenica, 23 maggio

La Edilmed Ceglie supera di quattro lunghezze il Barletta e prenota con autorevolezza la promozione alla serie C1 del campionato di basket pugliese. Trascinati da un determinante Gusic i cestisti cegliesi si sono imposti per 82 a 78 contro i forti giocatori della formazione barlettana nella prima delle tre sfide dei playoff, vittoria ancora più entusiasmante perchè ottenuta in trasferta. C'è da dire che i ragazzi del coach Coco Romano sono stati sostenuti fin dal primo minuto da un tifo rumoroso quanto spettacolare dai circa 200 sostenitori giunti da Ceglie, sforzo premiato nelle ultime frazioni della gara quando la Edilmed con una serie di canestri vincenti ha consolidato la superiorità battendo i pur forti avversari.

Giovedì le due formazioni giocheranno a Ceglie la seconda sfida, una gara che già si presenta carica di emozioni e che purtroppo ripropone con drammaticità la mancanza di un palazzetto dello sport: in quella sfida diretta il basket cegliese potrebbe ottenere il lasciapassare per la promozione evitando l'eventuale "bella" in terra ofantina.

 

 

 

 

 

 

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A rischio i finanziamenti per il recupero di piazza Ognissanti

Venerdì, 21 maggio

La sistemazione di Largo Ognissanti, luogo nevralgico del centro storico e di indiscutibile rilevanza architettonica rischia di perdere i finanziamenti previsti dal Programma di Riqualificazione urbana e di Sviluppo sostenibile del Territorio (i cosiddetti Prusst). Ad agosto '99 l'Amministrazione comunale aderì a suddetto programma ottenendo un finanziamento di circa centomila euro, tra spese di progettazione e realizzazione dell'intervento. Nel marzo 2002, il commissario prefettizio che reggeva le sorti del comune deliberò per la sistemazione della piazzetta del borgo il ricorso allo strumento del «concorso di idee». Un modo di operare previsto dalle disposizioni di legge, fortemente condiviso dagli specifici ordini professionali. Al Comune di progetti ne sono giunti diversi e un'apposita commissione ha proceduto a formulare una graduatoria, sottoponendo all'attenzione dell'Amministrazione comunale due proposte ritenute egualmente valide. Questo avveniva nel mese di febbraio scorso.

«Ora accade - come ha fatto rilevare il consigliere comunale Tommaso Argentiero - che la giunta, con delibera 9 marzo scorso, non tenendo conto del lavoro svolto dai partecipanti al concorso di idee, e dalla commissione giudicatrice, ha incaricato l'Ufficio tecnico comunale di redigere il progetto per la sistemazione di Largo Ognissanti».

In altri termini si sarebbero persi dei mesi per nulla, pur in presenza di solleciti tesi a non perdere il finanziamento che, nel frattempo, era stato portato a 108mila euro. «Nel mese di settembre dello scorso anno - ricorda Argentiero - c'era stato un sollecito da parte del dr Salvatore Alemanno, responsabile del procedimento Prusst, al fine di adempiere agli atti necessari per ottenere il finanziamento». Un sollecito dopo il quale il responsabile dell'ufficio tecnico del Comune, ing. Gianni Chiatti, chiese una proroga. Si decise, quindi, di non tener conto del concorso di idee deliberato. Questo modo di procedere ha fatto scaturire una nota a firma del presidente del consiglio dell'ordine degli architetti. Un modo di procedere che preoccupa Argentiero il quale teme il rischio di perdere i finanziamenti.

«Risulta evidente - sostiene Argentiero - che ad oggi, in assenza del progetto, dovendo indire la gara e portare a termine i lavori, è difficile immaginare che senza un impegno forte e determinato si possano rispettare i tempi».
Insomma ci sarebbe il remoto rischio di perdere i finanziamenti.

l.d.

 

 

 

 

 

 

 

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"Naturalmente santi", raduno della Azione cattolica

Venerdì, 21 maggio

Con il tema «Naturalmente santi» si è dato vita, l'altro giorno, al raduno organizzato dall'Azione cattolica, che ha visto la partecipazione di rappresentanti e associati di tutti i paesi che fanno parte della diocesi di Oria. Un tema caro al magistero della chiesa, che vede al centro Cristo, quale predicatore di quella santità di vita di cui egli stesso è autore e perfezione. I vari momenti sono stati organizzati dai presidenti locali dell'A.c., facente capo 4 quattro parrocchie di Ceglie Messapica, Antonello La Veneziana, Maurizio Semeraro, Cosimo Chirico e Filomeno Antico. Il primo incontro si è tenuto in Chiesa Madre con un momento di preghiera coordinato da don Franco di Noi, assistente unitario dell'associazione.

Numerose attività sono state svolte dai giovani che si sono incontrati in Piazza Vecchia, nel centro storico del paese. Gli adulti, invece, hanno visionato due filmati contemplativi della vita di due cristiani che hanno seguito fedelmente l'esempio di Cristo: Giovanna Beretta Mallo, che domenica scorsa è stata canonizzata dal papa, e Alberto Martelli, definito servo di Dio. La scelta di due personalità così significative è consona al tema di un incontro che si propone di ricercare modelli attraverso cui arrivare alla perfetta unione con Cristo e cioè alla Santità. In questo contesto il gruppo associativo A.C., oltre ad essere sempre presente nelle attività di formazione, riflessione, preghiera e carità, offre costantemente un servizio organico alla pastorale giovanile e famigliare impegnandosi, soprattutto, su tematiche rappresentative della fede cristiana. Dopo il dibattito, la serata si è conclusa con il saluto del presidente diocesano, Anna Maria De Los Reyes, e del sindaco Mario Annese.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)


 

 

 

 

 

 

 

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"Bossi ricoverato a Lecce" annuncia giornale. Clinica smentisce

Giovedì, 20 maggio

La clinica lecceseIl leader della Lega, Umberto Bossi, sarebbe ricoverato in una clinica privata di Lecce, dove viene curato anche da un noto neurologo tirolese: lo afferma il quotidiano di Bolzano in lingua tedesca Tageszeitung, il cui direttore, Arnold Tribus, ha anticipato il contenuto di un articolo, frutto di lunga ricerca, che sarà pubblicato domani. Il ministro Bossi, sempre secondo il quotidiano, è ricoverato nella clinica Villa Verde, a Lecce e sarebbe seguito anche dal prof. Leopold Saltuari, docente di neurologia e primario della clinica universitaria di Innsbruck, dove dirige anche una clinica specializzata nel paese di Hochzirl, una di quelle che vennero immediatamente ipotizzate come possibile luogo di degenza e cura per il leader della Lega.

Il prof.Saltuari, che è nato a Bolzano, è uno dei massimi esperti in neurologia e nella terapia riabilitativa di persone che sono state in coma. Ha anche rapporti di collaborazione con la clinica Villa Verde, «verde come il colore del partito di Bossi», annota Tageszeitung.

Villa Verde è stata fondata dal prof.Giovanni Verrienti, nel 1958. Verrienti è uno dei più famosi neurologi a livello europeo e attualmente la clinica è diretta da suo figlio Pasquale. Il prof. Leopold Saltuari, secondo fonti della clinica universitaria di Innsbruck citate dal quotidiano di Bolzano, ha già più volte visitato Bossi e sarebbe anche non lontano un trasferimento del leader della Lega in Austria. La clinica di Hochzirl sarebbe stata una delle prime possibili sedi del ricovero di Bossi dopo le sue dimissioni dall' ospedale di Varese. Ma in Tirolo erano immediatamente arrivati numerosi giornalisti e così, dice Tageszeitung, su indicazione del professor Saltuari - un signore dai lunghi capelli bianchi - è stato deciso il ricovero a Lecce nella clinica salentina con cui lo specialista tirolese collabora da tempo.

Responsabili della clinica Villa Verde di Lecce hanno comunque smentito la presenza del leader leghista nella struttura sanitaria. Le stesse fonti hanno tuttavia confermato che il professor Leopold Saltuari, che sempre secondo il quotidiano in lingua tedesca starebbe seguendo Bossi, collabora anche con la casa di cura salentina.

 

 

 

 

 

 

 

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Un ponte di collaborazione e solidarietà tra Ceglie e New York

Mercoledì, 19 maggio

Un simbolico ponte di collaborazione e solidarietà è stato gettato ieri tra New York e Ceglie Messapica, città dove si è tenuta la conferenza di gemellaggio tra due giornali con un identico nome, "l'idea, stampati uno nella metropoli Usa a cura della popolosa comunità italo-americana e l'altro a Ceglie.

Seguiti da un folto e attento pubblico il direttore dell'Idea Magazine di New York, Leonardo Campanile, il direttore italiano, Marino Marangelli, il sindaco di Ceglie, Mario Annese, il direttore dell'Idea, Luca Dipresa, e il presidente dell'omonima associazione, Mino De Masi, hanno discusso presso la sala consiliare del Municipio di informazione, rapporto con gli emigrati e Internet. Il sindaco Annese ha ricordato gli anni della "valigia di cartone", dell'emigrazione delle migliaia di cegliesi costretti ad abbandonare casa e famiglia per un lavoro al Nord o all'estero, sottolineando il ruolo di sviluppo svolto da tanti concittadini "che spesso son partiti per non far più ritorno". Il primo cittadino di Ceglie ha accolto ed esteso l'iniziativa partita da due associazione ma che appartiene a comunità più estese, sforzo e impegno legittimato proprio dal vertice dell'amministrazione comunale.

Leonardo Campanile  ha ricordato il suo primo contatto con gli Usa, dove vi è giunto nel '72, e della necessità di raccordare la numerosa comunità italiana: "Solo del mio paese, che è Mola di Bari - ha riferito - vi sono a New York 20mila miei concittadini, cioè quasi un intero paese. Per questo nel '74 abbiamo dato vita ad un giornale che ci riunisse, e dopo molti sacrifici e lunghi anni quel giornale nel 2000 si è trasformato in rivista e oggi è un punto di riferimento per la comunità di italiana negli Stati Uniti".

Degli sforzi di tenere legata alle origini la comunità pugliese negli Usa ha parlato Marino Marangelli, direttore italiano di L'Idea Magazine, mentre il direttore dell'Idea di Ceglie, Luca Dipresa, ha ricordato la nascita del periodico che fra un anno celebrerà il decennale di attività. Della situazione sulla stampa quotidiane e di nuovi vettori di comunicazione, come Internet, ha parlato Mino De Masi che ha voluto sottolineare la necessità ormai di una "informazione di qualità, certificata e talvolta, perchè no, anche interpretata se basata sulla correttezza".

Nel corso della conferenza vi è stato uno scambio di targhe tra la comunità Usa e l'associazione l'idea, il Comune di Ceglie Messapica e l'amministrazione provinciale di Brindisi, rappresentata dall'assessore ai Lavori pubblici Nicola Ciracì. Sottoscritto inoltre dai presidenti dei due giornali, Leonardo Campanile e Mino De Masi, due documenti a suggello dell'incontro, uno resterà a Ceglie, l'altro volerà nella redazione di New York dell'Idea Magazine.

"Solidarietà": il quadro del pittore Pino SantoroLa manifestazione ha proposto le bellezze del territorio cegliese e le espressioni della tradizione contadina, come quella enograstronomica presentata dalla associazione "Ceglie è...". Ma è stata anche l'occasione per ribadire la necessità di pace e fratellanza tra i popoli, un messaggio idealmente consegnato alla comunità italiana a New York, una delle capitali della democrazia e della libertà: "Pochi sanno che alla stesura della Costituzione americana ha partecipato anche un italiano" ha ricordato Campanile riferendosi a Filippo Mazzei, medico e diplomatico toscano che ebbe stretti rapporti con Benjamin Franklin e Thomas Adams, padri della "charta" americana. Toccante il ricordo dedicato alla morte del lagunare italiano ucciso domenica scorsa a Nassirya: "Vorrei che ci si raccogliesse tutti in riflessione per la morte del caporale Matteo Vanzan e per tutte le vittime della guerra in Iraq"  ha chiesto Mino De Masi mentre tutti i partecipanti si alzavano in piedi. Sul tema l'opera inedita offerta alla comunità di New York dal pittore cegliese Pino Santoro: "Ho idealizzato il Ponte di Brooklyn elevandolo a simbolo di unione e di scambio tra due comunità; nel caso specifico tra comunità amiche come Ceglie e New York, ma in senso più ampio - ha affermato l'artista -  tra nazioni, culture e religioni diverse, con manifesta speranza che non ci siano più Ground Zero e con l'auspicio che ci siano sempre meno conflitti e più solidarietà. Per questo ho ho chiamato il mio quadro Solidarietà".

 

 

 

 

 

 

 

 

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Auto: diciottenne e figlio d'arte alla cronoscalata Fasano-Selva

Mercoledì, 19 maggio

Il suo sogno è sempre stato quello di correre un giorno da protagonista una gara importante come la Fasano-Selva. Ora, che ha preso la patente può abbandonare la categoria “gokart”, quella nota anche come carting che pure tante soddisfazioni gli hanno dato e cimentarsi in questa nuova avventura. Donato Argentiero, figlio d’arte – il padre Rocco continua a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro delle più importanti gimkane che si disputano in terra di Puglia ed oltre – è nato con la passione per le quattro ruote. Fin da piccolo, stimolato e guidato dal padre ha iniziato, prima per gioco, poi come competizione vera e propria nello sport del gokart. In questi anni, esattamente dal 1998 quando, sostenuto e guidato dal padre, accetta di correre a Mottola conquistando la terza piazza.

Un buon avvio per Donato che dopo essersi imposto in diverse competizioni diventa campione regionale della categoria. Un eccellente risultato che lo pongono subito all’attenzione degli addetti ai lavori che scommettono ad occhi chiusi su di lui. Ed hanno ragione se è vero che l’anno successivo, il 1999, Donato Argentiero si laurea campione italiano a Ferrara.  Nel 2001 partecipa agli europei di Hanfing, in Germania, dove si piazza all’ottavo posto. Ma il suo sogno è che arrivi presto a compiere il diciottesimo anno perché orami la categoria del gokart gli va stretta. Intanto continua a mettersi in evidenza nelle varie manifestazioni che si organizzano e nel 2002 a Parma si aggiudica il prestigioso Trofeo dell’Industria, un importante torneo che vede la presenza di tutte le più note case costruttrici.

Lo scorso anno arriva, finalmente, la patente e prende parte al test formula Renault a Monza. La casa francese, pare, stia seguendo molto da vicino il campione cegliese e questa la dice lunga sulle sue attitudini al volante. E c’è da scommettere che domenica, nella cronoscalata di Fasano ci sarà qualcuno a prendere appunti. In questi giorni, assieme al padre sta mettendo a punto la vettura che guiderà ed è concentrato al massimo perché, oltre ad essere ricordato come il pilota più giovane, vuol lasciare la propria impronta (o sgommata) a dimostrazione che la stoffa c’è. Poi si deve concentrare per conseguire la maturità. E dopo. “Dopo coltiverò questa mia passione – ci confida candidamente – cercando di migliorare sempre più nella speranza di poter realizzare l’altro mio sogno (il primo che arrivasse subito l’età per la patente), ovvero quello di poter guidare una monoposto.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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La scuola "Giovanni Pascoli" premiata in Toscana

Martedì, 18 maggio

Importante riconoscimento giunge al laboratorio teatrale “Ulisse” della scuola media Giovanni Pascoli. Il lavoro preparato e presentato all’undicesima Rassegna regionale “Teatro della Scuola” di Bagni di Lucca intitolato “RealtàGioco” è stato premiato dall’apposita giuria con una motivazione, dove tra le altre cose si mette in evidenza la capacità di “aver individuato nella scuola il luogo di incontro e scambio di cultura, centro di aggregazione giovanile, dove sono conservati e riattivati i collegamenti con i vecchi allievi interessati alle attività teatrali, scolastiche e lavorative”.

Infatti, questo laboratorio attivato nel 1998 si è prefissato l’obiettivo, conseguendolo,  di creare un costante collegamento con gli ex studenti, quelli che licenziatisi lasciano la scuola dell’obbligo. In questi cinque anni questa interessante attività laboratoriale ha conseguito premi ed attestazioni  in tutta Italia (basta ricordare i concorsi nazionali  “Teatro in Natura” a Terni, la XX rassegna nazionale “Teatro della Scuola” ad Ancona e l’anno successivo a Lanciano)  a dimostrazione della validità della scelta operata dalla scuola ed affidata ai docenti referenti, le prof.sse Maria Cibaria e Grazia Lerna.

Il lavoro premiato si ispira al Gioco della Fantasia di Elsa Morante con i ragazzi che hanno appunto sceneggiato “RealtàGioco”, uno spettacolo che ha avuto come tematiche la libertà della fantasia espressa appunto nel gioco: dall’infanzia violata alla negazione del gioco stesso da parte dell’adulto e, soprattutto nella scoperta del gioco teatrale. . Un lavoro che ha impegnato 48 studenti, dodici dei quali ex alunni della scuola, oggi studenti liceali e di altri indirizzi scolastici. Coinvolti anche altri docenti le  prof.sse Antonella Macchitelli, Marica Maggiore, Lucia Urgesi ed il collaboratore scolastico Arcangelo Paciullo.

L. Dip.

 

 

 

 

 

 

 

 

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L'Udc di nuovo in battaglia: "Questa Giunta è delegittimata"

Martedì, 18 maggio

Dura presa di posizione dell’assessore  Rocco Argentiero e del consigliere comunale Donato Giangfreda, entrambi dell’Udc. Sembra quasi una dichiarazione di disimpegno il che complica ancora di più la soluzione di una crisi amministrativa che alla vigilia delle elezioni sembra essere diventata una polveriera. I due esponenti Udc hanno diffuso una nota al vetriolo contro il sindaco e Forza Italia. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe avvenuta venerdì scorso quando – scrivono i due esponenti – “abbiamo assistito all’ennesimo blitz del sindaco e di una giunta ormai delegittimata e senza maggioranza in consiglio comunale” . Una giunta dove – si legge sempre – “l’assessore Argentiero è stato invitato a cose fatte”.

Nella giunta (attualmente composta da soli quattro componenti sui sei previsti per statuto) in questione era però presente l’altro assessore in quota all’Udc, Giuseppe Vitale e questo confermerebbe la profonda spaccatura esistente nel gruppo del partito di Follini. Ed ora la presa di posizione complica ulteriormente le cose in vista dell’ormai imminente convocazione del consiglio comunale per approvare il bilancio. “Siamo di fronte – sostengono Gianfreda e Argentiero – ad un sindaco ed una giunta al servizio dei voleri di un singolo e pervicacemente al lavoro contro gli interessi di una intera comunità mortificata dall’immobilismo politico e dalla peggiore pratica di affarismo piccolo e grande”. E nel seguito, forse, specificato il motivo di quanto si afferma: “Si sta consegnando la città in mano a professionisti non del posto, nonostante la città abbia tutte le figure necessarie, mortificando le professionalità presenti all’interno dell’Ente comunale, e pensiamo al posto del legale e dell’ultimo esperto contabile mentre a gente del posto si da il contentino  con dieci giorni di scuolabus, due ore al giorno nel servizio mensa e altre miserie”.

Il “blitz” consumato starebbe proprio nell’assunzione del responsabile di ragioneria, in seguito a concorso. E c’è poi una stoccata anche per Nicola Ciracì e precisamente verso quello che loro chiamano il “capolavoro del sindaco e dell’assessore provinciale sulla scuola alberghiero attivata. “Se da un lato si è assistito all’ennesima svendita del patrimonio della città a favore dell’amministrazione provinciale (l’ex ostello individuata come sede dell’alberghiero), dall’altra si prende in giro la città e i giovani nel momento in cui lo stesso assessore promette al sindaco di Villa Castelli la stessa scuola e, addirittura, di spostare i giovani di Ceglie in quella sede”. Queste ed altre “accuse” vengono mosse da una parte dell’Udc – non va dimenticato che in precedenza il capogruppo Francesco Locrotondo nel corso di molte sedute consiliari ha più volte espresso dissenso facendo, forse, presagire che per davvero si era giunti a quel “capolinea” al quale faceva riferimento un altro capogruppo, quello di Forza Italia, Antonio Suma che più di un mese fa con una nota scritta volle quasi mettere tutti con le spalle al muro, senza più far finta di niente e che dal’autobus o si scendeva o si cambiava rotta.

L.D.

 

 

 

 

 

 

 

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E ora l'Edilmed (senza Palasport) sogna di battere il Barletta

Martedì, 18 maggio

Grande impresa dell’Edilmed Ceglie che liquida il Massafra nella gara decisiva per approdare alla finalissima con il Barletta. In una serata per alcuni versi storica e di fronte ad un tifo che con l’ennesima prova di sportività ha smentito gli allarmismi della dirigenza masafrese che alla vigilia aveva allarmato senza ragione le forze dell’ordine giunte a Ceglie in tenuta antisommossa. Certo che la mancanza del palazzetto non è stata ancora una volta sottaciuta dalla tifoseria inveendo con slogan e cartelloni contro gli amministratori. Ma veniamo alla gara. “Nella ripresa – ha dichiarato a fine gara un raggiante Cosimo Romano – abbiamo tirato fuori tutta la rabbia che avevamo dentro, cosa che non eravamo riusciti a fare nella prima parte della gara, ed a quel punto abbiamo dominato un avversario forte che sperava nel colpaccio”.

Una rabbia che era la dimostrazione di come i giocatori sentivano l’impegno, di come non potevano deludere i tifosi che mai in questo campionato hanno fatto mancare il loro apporto. Dispiace solo per tanta gente che è rimasta fuori non potendo entrare nella ormai piccola palestra della scuola media “Pascoli”. E sono comunque rimasti assiepati accanto alle porte d’ingresso unendosi ai cori inscenati contro chi gli nega ancora il palazzetto, ovvero quegli amministratori sordi verso una realtà che è il fiore all’occhiello della città. Ma questa è ormai storia vecchia e, purtroppo, trova sempre sordi chi invece dovrebbe sentire. Ed ora, l’ultimo scoglio prima della  tanto auspicata promozione in serie C1. I play off metteranno di fronte i due quintetti che hanno espresso il miglior basket in questo campionato, appunto l’Edilmed ed il Timac Barletta. “Anche se il fattore campo avrà il suo peso – dice a tal riguardo Romano – sicuramente non partiamo battuti. Anzi”. E fa bene ad essere ottimista il coach delle promozioni. Ha visto come hanno giocato i suoi ragazzi domenica scorsa e sa che anche nell’appuntamento decisivo non lo tradiranno. Può essere la gara di Ned Gusic che il giorno in cui mise piede a Ceglie promise la serie C1 attendendosi analogo impegno – che non c’è stato - per il palazzetto. Una promessa che va onorata e che ridarebbe alla città un primato che va oltre il semplice valore sportivo e che la riscatta da tante delusioni.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Basket, l'Edilmed batte il Massafra e accede alla finale playoff

Domenica, 16 maggio

EDILMED CEGLIE  - MASSAFRA  94 - 83

EDILMED CEGLIE: Gusic 21, Lamonica 12,  Palumbo 4,  Licchello 11; Ventruto 24, Bove 4, Barletta n.e., Costabile 13,  Sarcinella, Epicoco 5. All. Romano

MASSAFRA:  Richotti 21, Fabi 15, Farabello 15, Sottile 2, Fiore, Orlando 4, Mussini, Leggeri 16, Ninni, Gaido 10. All. Coleffi.

Arbitri: Ruta di Ruvo e Pecorella di Tursi

Note - Parziali: 26-26;  44-48;  73-60. Falli: Ceglie 20, Massafra 30; Tiri liberi: E. Ceglie 28/33, Massafra 21/26. Escono per cinque falli Mussini, Farabello e Fabi.

Alla fine è giusto e meritato che a disputarsi la finale dei playoff sia la squadra cegliese. La gara tre non lasciva scelte: dentro o fuori. Conseguenza un incontro bello con un Massafra che magari sperava nella grande impresa specie dopo la vittoria nella gara due. Il Ceglie, sorretto da un gran tifo, parte contratto, sa che ha tutto da perdere e nelle prime due frazioni non riesce a giocare come Romano voleva. Farabello e compagni cercano di imbrigliare il gioco cegliese, ricorrendo spesse volte al fallo e mettendo Richotti su Gusic con l’unico obiettivo di estraniarlo dal gioco. Si parte subito a gran ritmo con Gusis che insacca un tiro da tre punti (sul croato vengono commessi 5  degli otto falli fischiati nella prima frazione).

Dopo cinque minuti il ceglie pur non giocando bene è a più 6 (19-13) Un uno due di Fabi, prima con un tiro da due e poi con uno dalla lunga distanza riporta sotto il Massafra che poi chiuderà sul 26 pari. La seconda frazione vede Farabello in evidenza che si accorge del nervosismo del Ceglie al punto che vanno al riposo a più 4 (44-48). Al ritorno in campo il  ceglie sembra trasformato con una terza frazione che è quella della svolta con un Ventruto in gran spolvero, sorretto da una squadra che ha lasciato nello spogliatoio tutto il nervosismo. Per il Massafra le cose si mettono subito male anche perché perdono per 5 falli prima Mussini e sul finire Farabello, l’uomo-sqaudra di Coleffi.

La frazione si chiude  con il Ceglie a più 13 (73-60) realizzando 29 punti contro i12 degli avversari. L’ultima frazione è quasi una formalità con il Ceglie che ha saldamente la gara in mano sorretto da un tifo che mai come questa volta avrebbe meritato il palazzetto. A fine gara Romano e soddisfatto di come sono andate le cose, consapevole che di fronte aveva pur sempre una grossa avversaria. “Nella ripresa – ha detto il coach – abbiamo tirato fuori tutta la rabbia che avevamo, cosa che non ci era riuscito nel primo tempo”. E pensando alla finale con il Barletta dice: “Sicuramente non partiamo battuti e giocheremo fino in fondo le nostre chanche anche per regalare a questo meraviglioso pubblico la C1”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Il direttore Asl: "Io ho migliorato l'ospedale di Francavilla"

Domenica, 16 maggio

C'è chi annuncia un libro bianco sul «Camberlingo», la struttura ospedaliera di Francavilla Fontana che secondo i possibili estensori del «libro» presenta disfunzioni a non finire, e chi, nella fattispecie il direttore generale dell'Ausl Br/1, Bruno Causo, ricusa tutto, dichiarando la sua immediata disponibilità a discutere con quanti sostengono il contrario di quanto afferma il manager dell'azienda sanitaria brindisina.
Sostiene Causo: «Invece di scrivere il libro bianco c'è da dire che per Francavilla Fontana, per quanto riguarda gli anni passati, si sarebbe potuto scrivere un libro nero per le segnalazioni oggettivamente negative. Adesso, invece, mi si deve dare atto che da quando ho assunto la direzione generale dell'Ausl Br/1, l'ospedale di Francavilla Fontana ha ricevuto soltanto miglioramenti sostanziali». Ed il manager passa alle accuse: «Solo una mentalità vetusta, ancorata al burocratismo dilagante degli anni bui, può porre come esigenza quella dell'istituzione di una commissione che raccolga informazioni inerente la situazione attuale nell'ospedale, In un'Italia in cui non mi riconosco, cioè in quella dei perditempo, le proposte più ovvie sono costituite proprio dalla richiesta di realizzare le solite "commissioni d'inchiesta" che non portano mai ad alcun risultato. come la Storia ci ha purtroppo insegnato».
Sono questi - secondo il dott. Causo, i motivi che lo hanno portato a sostenere un pubblico dibattito, ma nella sede istituzionale, nella sala consiliare francavillese. «Perché - sostiene - non si adotti il sistema strumentale dell'affermare falsità sapendo poi che le smentite non avranno lo stesso risalto sui mezzi d'informazione».
Secondo il manager dell'azienda sanitaria brindisina, in ogni caso, è sbagliato anche l'approccio alla stesura di un libro bianco «Perché si torna torna a parlare dei problemi della staticità del comprensorio ospedaliero quando questi sono stati ampiamente smentiti dalle relazioni dell'ufficio tecnico e dalle 3 pagine di elencazione degli interventi effettuati sulla struttura negli ultimi 18 mesi».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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I candidati a Ceglie per il Consiglio provinciale di Brindisi

Sabato, 15 maggio

Scaduto alle 12 di oggi i termini per la presentazione della candidature alla presidenza della Provincia e del relativo Consiglio. Confermati quasi tutti i nomi circolati alla vigilia, recuperata anche la candidatura di Paolo Urso in Forza Italia messa in discussione dal "ripescaggio" dell'ex An Ciro Argese. Confermata la candidatura di Antonio Casale per la Margherita che segna la ripresa di un impegno del centro-sinistra verso personaggi che hanno segnato la vita politica cegliese degli ultimi anni. Diversi i partiti che candidano un solo candidato per i due collegi di Ceglie: l'Udeuer, lo Sdi, il Nuovo Psi, l'Italia dei Valori, il Pdci e Rifondazione comunista.

Ecco l'elenco dei candidati di Ceglie per il Consiglio provinciale di Brindisi.

Centro-sinistra, liste collegate al candidato presidente Michele Errico.

Ds: Cosimo Santoro (I collegio), Pietro Mita (II collegio); La Margherita: Antonio Casale, Tommaso Gioia; Sdi: Alberico Ignobile (entrambi); Udeur: Giancarlo Carbonella (entrambi); Rifondazione Comunista: Pietro Mita (entrambi); Verdi: Francesco D'Ippolito, Giuseppe Greco; Italia dei Valori:  Theo Tarì (entrambi); Democrazia Cristiana: Cosimo Damiano Gigante (entrambi);  Pdci: Donato Rapito (entrambi).

Centro-destra, liste collegate al candidato presidente Euprepio Curto.

Forza Italia: Nicola Ciracì (I collegio), Paolo Maria Urso (II collegio); An: Domenico Urso, Oronzo Ostacolo; Udc: Francesco Locorotondo, Domenico Annese;  Pri-Lista Caliandro: Raffaella Zizzi (entrambi); Nuovo Psi: Norandini  (entrambi).

Liste collegate al candidato presidente Vito Semerano.

Lista Forte: Salvatore Santoro (entrambi i collegi); Fiamma Tricolore: Giuseppe Corona, Emanuele Rosario Marzio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Minghetti e Passionisti, due preziosi volumi nell'Antologia

Venerdì, 14 maggio

L'Antologia dell'Idea (www.ideanews.it/antologia/indice.htm) si arricchisce da oggi di due nuovi volumi che segnano, tra l'altro, l'autorevole ingresso nel sito dello storico Gaetano Scatigna Minghetti, uno degli studiosi pugliesi più apprezzati, e dell'archivio librario dei Padri Passionisti di Ceglie.

Di Scatigna Minghetti si può scaricare in formato "pdf" la sua ultima pubblicazione "Per scrivere di Ostuni", un'indagine analogica sugli storici Ludovico Pepe e Pier Fausto Palumbo, della edizione Kailinon di Ceglie Messapica  e stampata dalla Tiemme di Manduria.

L'altro libro consultabile via Internet è il volume completo relativo agli atti del convegno di studio per il primo Centenario della fondazione del Ritiro dei Passionisti di Ceglie Messapica, incontro culturale che si è tenuto fra il 13 e 15 novembre del 1997. Il testo è stato pubblicato e presentato nel luglio scorso e da oggi lo si può visionare anche sul computer.

 

 

 

 

 

 

 

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Ferie e riposi saltati, protestano al Pronto soccorso di Ceglie

Venerdì, 14 maggio

C’è preoccupazione tra gli operatori del pronto soccorso dello stabilimento di Ceglie. Un malcontento del quale si è fatto interprete la Cgil, settore sanità che ha inviato una  nota al direttore generale dell’Asl brindisina, Bruno Causo.  ”La scrivente organizzazione sindacale aziendale – si legge nella nota – è venuta a conoscenza che gli infermieri del servizio Pronto soccorso (per cosiddette esigenze di servizio!) non hanno ancora potuto usufruire delle ferie dello scorso anno, devono recuperare, in media, circa 80 ore procapite per lavoro effettuato oltre quello ordinario e, spesso, sono costretti a rinunciare, perché obbligati, al riposo settimanale”. Ma non basta. Sempre nella stessa nota diretta al direttore generale la Cgil-sanità rimarca il fatto che “la situazione è peggiorata ulteriormente dopo lo spostamento ingiustificato di una infermiera dal predetto servizio all’ospedale di Francavilla Fontana”.

Ma a quanto pare le infermiere spostate sarebbero due alle quali si aggiunge un pensionamento. Per cui dei 12 previsti in organico attualmente di infermieri in servizio ne figurerebbero solo 9 che – come sottolinea l’organizzazione sindacale – costringe a saltare ferie e riposi. A questo si aggiunge anche il fatto che oltre al normale servizio gli infermieri garantiscono anche il turno pronta reperibilità del 118. Questo significherebbe che ci potrebbero essere , come pare ci siano, situazioni in cui il personale è costretto a fare turni continuativi e questo si può capire come incida negativamente sull’efficienza del servizio. “Ricordandole che il riposo settimanale e le ferie – scrive la Cgil aziendale al direttore Causo – sono obbligate e che costituiscono diritto inalienabile dei lavoratori, La invitiamo a voler immediatamente provvedere perché non si verifichi più il carico di lavoro per il personale infermieristico di detto servizio con le conseguenze innanzi evidenziate, e che il medesimo venga posto nelle condizioni di usufruire, nei termini di legge e di contratto, delle ferie e dei riposi settimanali”.

L’auspicio,  trattandosi di un servizio la cui valenza è sotto gli occhi di tutti e che, pertanto, richiede efficienza (e freschezza) negli operatori si arrivi a “sanare” una situazione che potrebbe creare anche disservizio.

L.Dip.

 

 

 

 

 

 

 

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Piccoli giornalisti crescono, premio nazionale al 'Grillo parlante'

Giovedì, 13 maggio

Quando si vince un premio, si giunge tra i primi, la felicità che si prova la si può facilmente immaginare. E questo è accaduto ai redattori del giornalino scolastico “Il Grillo Parlante” edito dal secondo e primo circolo didattico. E quando si stava organizzando la “spedizione” per ricevere il primo premio del concorso nazionale “Il miglior giornalino scolastico Carmine Scianguetta” in programma domenica prossima, ai piccoli e promettenti redattori del giornale in questione giunge la notizia del terzo premio conquistato ad un altro concorso nazionale, quello della settima edizione del “Premio Città di Isernia”. Davvero bravi i piccoli giornalisti delle classi IV e V, guidati dalla loro docente referente, l’insegnate Agata Gasparro (il team comprende anche le insegnanti Caterina Nannavecchia, Anna Sgura, Roberta Barletta, Giacomina Erriques, Caterina Fragnelli e Tonia Cavallo) con i quali ha voluto subito complimentarsi la loro dirigente, dott.ssa Maria Mingolla.

Da quando il progetto è stato avviato, la redazione ha redatto ben quattro numeri, tutti a colori e con argomentazioni che vanno dalle attività che la scuola svolge a pagine culturali e di interesse sociale. A Monocalzati, in provincia di Avellino, domenica 16 maggio la redazione sarà presente – ci sarà anche la dott.ssa Mingolla – per ricevere il premio che ha avuto l’alto  patrocinio del Presidente della Repubblica e dell’ordine nazionale dei giornalisti.

Nel corso della manifestazione un gruppo di alunni proporrà un ballo della tradizione fockloristica cegliese, ovviamente in appropriato costume. Il 27 maggio, la premiazione per il terzo posto ottenuto al Città di Isernia. Anche qui una delegazione dei piccoli redattori, per l’occasione tutti inviati speciali, sarà presenti (la cerimonia si svolgerà nella sala consiliare della provincia che, per l’occasione ospiterà le scuole premiate a proprie spese). L’occasione servirà anche a mettere a contatto (e confronto) realtà scolastiche diverse nel tentativo – come auspica l’organizzazione – di creare una rete dis cambi e di collaborazioni. Al concorso hanno partecipato bel 200 scuole e la presenza delle delegazione è calcolate per un numero complessivo di circa duemila tra alunni, docenti e dirigenti. Una buona e ghiotta occasione per cercare di attuare e realizzare di questa rete di scambi e collaborazioni.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Passa il Giro, asfalto-trappola per pedoni e automobilisti

Mercoledì, 12 maggio

Giungla d'asfalto nei pressi di Largo AmendolaCresce l'attesa per il passaggio del Giro d'Italia, ma il transito dei ciclisti programmato per le ore 16 di lunedì prossimo sta provocando, a loro insaputa, molte polemiche tra i cittadini. Ovviamente non è in discussione l'evento sportivo quanto l'uso politico che se ne sta facendo (contando sulla credulità popolare c'è chi si attribuisce i meriti del passaggio del Giro d'Italia come si trattasse della conquista dell'Everest), non ultima la ribitumatura delle strade su cui passeranno i girini.

Come è consuetudine i giorni che precedono il passaggio della più classica gara di ciclismo vede al lavoro squadre di operai impegnate a risistemare la sede stradale, intervento che talvolta richiede una Il dislivello tra nuovo e vecchio asfaltocompleta opera di asfalto. Per questo motivo a Ceglie si stanno risistemando arterie che da anni lamentavano l'abbandono, come la provinciale per Martina (riasfaltata fino al confine con quel Comune) e quella per San Michele, riadattata a macchia di leopardo. Gli operai hanno lavorato anche nel centro abitato di Ceglie che sarà teatro della tappa, ovvero la circonvallazione nord-est fino a Largo Amendola, gettando in tutta fretta un manto di catrame e  breciolato sullo strato sottostante, col risultato di alzare di circa 30 centimetri la sede stradale, con gli intuibili inconvenienti e pericoli. La fretta (e la sufficienza d'intervento) è cattiva consigliera, così a ridosso di Largo Amendola il forzato rialzo della sede stradale ha causato un canale tra carreggiata e marciapiede che rappresenta un serio rischio per pedoni e autoveicoli, minaccia che non risparmia neppure i ciclisti che il 17 maggio passeranno da Ceglie.

Durante i lavori i cittadini e gli abitanti della zona hanno subito capito l'errore di intervento, cercando subito di correggerlo e invocando invano  l'intervento sia dell'ufficio tecnico del Comune che dei responsabili amministrativi. A loro hanno fatto notare, inoltre, che lo strato aggiuntivo di asfalto aveva persino ricoperto i tombini della rete fognaria, ma  dopo le assicurazioni di rito nessuno si è preoccupato di rimuovere il problema: il "canale" è rimasto al suo posto, con la speranza che violenti piogge non provochino allagamenti ai piani bassi nè che  automobilisti inconsapevoli cadano in trappola.

 

La tappa Policoro-Carovigno: da Ceglie alle ore 16

ll Giro d'Italia interesserà Ceglie nell'ambito della 9^ tappa Policoro-Carovigno di 161 chilometri. E’ una frazione breve, senza rilievi di particolare impegno, disegnata per i velocisti. La partenza da Policoro è prevista per le 13,30, da qui  si costeggia il litorale jonico per Scanzano Jonico prima di entrare in Puglia, nella provincia di Taranto, dalla parte dell’omonimo golfo, in una continuità di paesaggio caratterizzato dalla presenza di gravine, le formazioni determinate dalle incisioni di torrente, in pratica dei profondi canyon scavati nel calcare delle alture della Murgia e sui quali, sovente, s’affacciano i caratteristici centri abitati. Palagiano, Massafra e Martina Franca sono i centri di maggiore importanza della provincia tarantina toccati dal percorso e che offrono diversi motivi d’interesse. Martina Franca, nella valle d’Itria, si ricorda, in tema ciclistico, per le numerose tappe del Giro di Puglia che qui si sono concluse. Si lasciano le ultime propaggini della Murgia e si entra quindi nella provincia di Brindisi per Ceglie Messapica prima di giungere al traguardo di Carovigno ed ai giri finali del circuito sul quale si svilupperà, prevedibilmente, lo spettacolo ad alta velocità inscenato dalle squadre delle ruote veloci del gruppo.

A Ceglie la carovana scendere per la circonvallazione nord-est, si lascera sulla sinistra la stazione ferroviaria fino a Largo Amendola, qui si proseguirà verso via Francavilla e la repentina svolta a sinistra sul cavalcavia della ferrovia Sud Est e quindi in breve discesa verso la provinciale per San Vito prima di lasciare definitivamente il centro abitato. Il passaggio è previsto tra le ore 16,17 (se la velocità media oraria sarà di 39 Km/ora) e le ore 16,01 (con media di 43 orari).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Paolo Urso (Fi) escluso dalle candidature? Si invoca Bondi

Martedì, 11 maggio

E’ stato come un fulmine a ciel sereno la notizia del probabile “siluramento” dell’arch. Paolo Urso dal collegio numero due di Forza Italia. Quando sembrava tutto scontato, vale a dire la riconferma del capo gruppo uscente in seno al consiglio provinciale, la notizia ha presto fatto il giro della città con gli immancabili commenti. Forza Italia da tempo aveva riconfermato al “suo” collegio (il secondo) Urso indicando al primo Nicola Ciracì. Mai candidature erano scontate da mesi. Ma cosa è accaduto, allora, in queste ore per determinare quello che in città viene definito un vero e proprio terremoto?

L’interessato, ossia Paolo Urso non parla limitandosi solo ad affermare che la questione è giunta sul tavolo del coordinatore nazionale di Fi, l’on. Bondi. Per cui si fa affidamento alle indiscrezioni ed alle voci ricorrenti. A quanto pare – la voce più accreditata - ci sarebbe stato un vero e proprio “blitz” attribuito all’on. Vitali che aveva rivendicato in uno dei due collegi  un candidato di suo gradimento. Poiché al collegio numero uno il candidato “intoccabile” è l’assessore uscente ed ex coordinatore provinciale Nicola Ciracì, l’agnello da immolare diventava Urso.

Ma chi il candidato al posto di Urso? L’ex di An ed attuale presidente del consiglio comunale Ciro Argese. Ma, stando sempre alle voci raccolte, l’operazione riguarderebbe anche la svolta della crisi al comune. Stando a quando è dato sapere, Ciro Argese lascerebbe l’incarico di presidente del consiglio comunale a Vito Santoro (questi dato per assessore non può più diventarlo perché al suo posto subentrerebbe Antonio Casale che, dopo la parentesi candidatura al Comune con Fi, è tornato nel suo ambito naturale, il centrosinistra e, precisamente, nella Margherita, ndr) e in maggioranza entrerebbe Rocco Cavallo esponente di Forza Ceglie, partito notoriamente all’opposizione. Argese, ritornerebbe così in Fi dopo le note vicissitudini di rottura con questo partito all’epoca della giunta Magno e che lo portarono a candidarsi con An, partito dal quale è stato espulso assieme a Rocco Venerito. Quest’ultimo tiene a precisare che “in tutto questo lui è completamente estraneo e che resterà al suo posto, come consigliere indipendente di centrodestra”. In Forza Italia approderebbero l’altro ex di An (Rocco Venerito).

Per Cavallo sarebbe pronta la poltrona di vice sindaco. Già al tempo dall’avv. Pietro Magno, Cavallo fece il salto sull’altra sponda entrando in giunta. Questo il quadro disegnato o previsto dall’onorevole forzista – in città, però, scommettono che si tratterebbe di un progetto condiviso da altri esponenti "azzurri".  Questa la situazione stante le indiscrezioni, anche se ora c’è da attendere il pronunciamento del coordinatore nazionale di Fi,  che non può non tener conto del fatto che la defenestrazione di Paolo Urso non sarebbe un fatto indolore tenuto conto che si tratta pur sempre del capogruppo uscente e che alle passate elezioni fu uno dei primi eletti. Ma anche in città, specie tra i simpatizzanti degli azzurri il disappunto sarebbe stato espresso da più di qualcuno. Insomma, ci troviamo di  fronte ad una situazione piuttosto ingarbugliata, anche se tra poche ore le caselle devono essere tutte riempite (il termine ultimo è fissato per venerdì).

L.Dip.

 

 

 

 

 

 

 

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A Ceglie Conferenza di gemellaggio con l'Idea di New York

Martedì, 11 maggio

Due giornali, un unico nome: “l’idea”. Uno si pubblica da quasi dieci anni a Ceglie Messapica, l’altro si stampa a New York e in questi giorni sta festeggiando il trentennale di attività. I rappresentanti dei due organi di informazione si incontreranno il 18 maggio prossimo a Ceglie Messapica, alle ore 18,30, presso la Sala Consiliare del Municipio (in via G. Elia 1), per una conferenza di gemellaggio in cui giornalisti, amministratori e imprenditori del settore turistico affronteranno il tema della “Informazione locale, Internet e  rapporto con gli emigrati”.

 La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale “l’Idea” di Ceglie Messapica, con il Patrocinio del Comune di Ceglie Messapica, e vedrà gli interventi di: Leonardo Campanile, direttore de “L’idea Magazine” di New York, Marino Marangelli, direttore italiano della rivista edita in Usa, Luca Dipresa, direttore responsabile del periodico “l’idea”, Mario Annese, sindaco di Ceglie Messapica, e Mino De Masi, presidente dell’associazione “l’idea”.

 Alla conferenza, che vedrà uno scambio di targhe e la sottoscrizione di un patto tra Ceglie Messapica e la comunità italiana a New York, parteciperanno l’associazione “Ceglie è…”, per la testimonianza della rivalutazione e promozione del territorio, la Provincia di Brindisi per la consegna di due targhe ai rispettivi direttori dei giornali, e il pittore Pino Santoro, che offrirà alla delegazione statunitense una sua opera inedita. Al termine della conferenza l'Associazione "Ceglie è..." rappresenterà alla delegazione statunitense un'offerta gastronomica di prodotti della tradizione locale.

La questione dell'informazione locale e del rapporto degli emigrati con il territorio è il nodo centrale della manifestazione, una questione fondamentale e irrisolta ma che negli ultimi anni vede nelle possibilità di Internet un prezioso alleato. Una conferma viene dal crescente successo di "Ideanews", il sito online del periodico cegliese, questo sito appunto, divenuto in quattro anni punto di riferimento costante per i cegliesi e tutti i brindisini lontani dalla terra di origine per motivi di lavoro o di studio.

Una testimonianza dell'esigenza informativa sarà portata al convegno da Leonardo Campanile, direttore dell'Idea Magazine di New York, presente sul web all'indirizzo www.lideamagazine.com

"L'Idea Magazine" ha iniziato le pubblicazioni nel 1974 nella città di Brooklyn - New York, come foglio informativo per la comunità di Mola di Bari all’epoca già molto numerosa nella metropoli americana. E diventata con gli anni organo ufficiale dei pugliesi d'America e nel 2000, ormai trasformata a rivista, è diventato un giornale di rappresentanza degli italiani negli Stati Uniti. "L'Idea Magazine" vanta una serie di rubriche che vanno dall'informazione all'economia, dalla cultura alle tradizioni, i cui autori sono conosciuti a livello internazionale. Nello staff della rivista vi sono giornalisti di prestigio, che già scrivono per testate famose in Italia e nel mondo. E’ diretto da Leonardo Campanile che è anche presidente della società editrice.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il capogruppo di Fi: "Si puniscano i politici di Francavilla"

Martedì, 11 maggio

Scorre il conto alla rovescia dell'ultimatum dato da Antonio Suma, medico cegliese e capogruppo consiliare di Ceglie, a sindaco e segretario generale della vicina Francavilla. L'esponente politico, protagonista nelle scorse settimane di denunce circa la staticità e la salubrità dell'ospedale "Camberlingo" della città degli Imperiali, ha chiesto atti ufficiali sul terreno e la tenuta dell'edificio, ma una prima lettera non ha portato ad alcuna comunicazione. Dell'altro giorno il sollecito, con l'avvertimento che se persisterà il silenzio dei vertici istituzionale e tecnico del Municipio di Francavilla costringerà il professionista cegliese ad "evadere la richieste in altre sedi". Quindi anche quella giudiziaria. Il testo della lettera di Suma è accompagnato da una nota che ha subito provocato risentimenti ma anche consensi in larghi strati della cittadinanza, soprattutto quando lancia moniti ai politici di Francavilla (il senatore Curto e il deputato Vitali) accusandoli di indifferenza verso le aspettative dei cegliesi.

"Questa - scrive Antonio Suma - è la seconda richiesta di documentazione, relativa alla struttura ospedaliera D. Camberlingo di Francavilla Fontana che io sollecito alle Istituzioni del Comune stesso.

Per quanto riguarda la mia prima richiesta non ho avuto assolutamente alcuna risposta, c’è solo stato una levata di scudi da parte della classe politica di Francavilla.

Io sono un professionista determinato, voglio conoscere esattamente - sottolinea il capogruppo di Forza Italia - come stanno  effettivamente le cose, ciò anche in considerazione del fatto che essendo medico a Ceglie e conoscendo benissimo la rispondenza tecnica, logistica, sanitaria, igienica dell’Ospedale del mio paese, nel sospetto che malauguratamente,  una piccola scossa tellurica possa seppellire pazienti inermi, e siccome non mi sono stati forniti elementi documentali chiari sulla struttura ospedaliera di Francavilla, io mi batterò come cittadino e  medico affinché, se ci sono elementi di dubbio, sia riabilitata la struttura ospedaliera di Ceglie, almeno fino a quando qualcuno chiaramente, ed assumendosi tutte le responsabilità, non dichiari effettivamente fruibile tecnicamente, staticamente, sanitariamente, igienicamente l’Ospedale di Francavilla.

Ceglie è stata prosciugata di tutto, non capisco per quale perfido progetto, l’ultimo baluardo che ci  restava era l’Ospedale, fiore all’occhiello dell’intera provincia, ora basta, è augurabile che  i Francavillesi non passino più sulla nostra passività. Mi chiedo - conclude Suma - come faranno i loro politici a venire a chiedere i voti ancora ai Cegliesi. Mi auguro che la loro boria, la loro presunta superiorità, sia punita dai miei concittadini. Noi rivogliamo a pieno titolo il nostro Ospedale".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Basket, il pressing dell'Edilmed schiaccia il Massafra

Domenica, 9 maggio

EDILMED CEGLIE  - MASSAFRA  102 - 89

EDILMED CEGLIE: Gusic 20, Lamonica 6,  Palumbo 23,  Licchello 14; Ventruto 23, Bove 5, Barletta, Costabile 9,  Sarcinella, Epicoco 2; Curri n.e.. All. Romano

MASSAFRA:  Ricotti 22, Fabi 22, Farabello 13, Fiore n.e., Orlando3, Nardelli, Mussini 12, Leggeri 8, Ninni 5, Gaido 4. All. Coleffi.

Arbitri: Di Tommaso di Corato e Stoppa di Polignano.

Note - Parziali: 30-15;  50-37;  79-55. Falli: Ceglie 22, Massafra 28; Tiri da tre: E. Ceglie 13/18, Massafra 4/11; Tiri liberi: E. Ceglie 16/16, Massafra 29/38

Di fronte due delle tre squadre (la terza il Barletta) che hanno dominato il campionato e si presentavano a questi play off con le stesse quotazioni. E vincere contro questo Massafra alla vigilia non era per niente scontato. Ma il Ceglie di Coco Romano – da sottolineare il modo con il quale il coach ha saputo preparare i suoi ragazzi a questo appuntamento – ha sfoderato una prestazione, spettacolare nel terzo quarto, superando la tattica adottata da Coleffi con un pressing a tutto campo, uno schieramento a ragnatela ed il raddoppio sul portatore di palla. Ma Romano ha saputo trovare le contromisure con un gioco altrettanto veloce e fatto di passaggi di prima e pochi palleggi.

Fare una graduatoria è impossibile perché tutti hanno svolto al meglio il proprio compito, precisi in difesa che in attacco con tanti rimbalzi conquistati. Il Massafra, ottima la prestazione  di Fabi, Farabello e Ricotti, probabilmente pensava che con un pressing alto avrebbe messo in difficoltà Licchello e compagni. Ma aveva fatto i conti senza l’oste perché il Ceglie di questi tempi è davvero imbattibile. Ora c’è da pensare alla gara-due, giovedì sera a Massafra. 

La partenza aggressiva degli ospiti costano due falli consecutivi fischiati a Fabi. Ma il Ceglie prende subito le contromisure e si propone con due bombe, una dietro l’altra dell’ottimo Palumbo. Bello, al terzo, prima  il contropiede di Gusic con assist vincente per Ventruto  e nell’azione successiva il tiro da tre del croato. Coleffi si accorge che i suoi sono in difficoltà e chiama il time out. Al quinto c’è un fallo intenzionale di palombo punito con tre tiri e con Leggieri che ne insacca solo uno. Il play cegliese si fa subito perdonare realizzando prima da tre e poi rubando palla a Ricotti facendo partire un micidiale contropiede con Gusic che schiaccia e manda in delirio gli ultras. Si va alla seconda frazione con il Ceglie a più15 (30-15). Si parte con un uno due Gusic-Epicoco e con Coleffi che si sgola. Romano butta nella mischia Lamonica febbricitante.

Al terzo è bravo Fabi che infilza la difesa cegliese e nella successiva azione a rubare palla – una delle poche volte che il raddoppio sul play funziona – ed insaccare da tre punti. Al quinto Ventruto raccoglie un rimbalzo ed insacca. Ma è ancora Fabi a tenere sotto la sua squadra dettando bene con Farabello. Da manuale l’azione, al settimo condotta da Palombo, passata per Gusic e conclusa a canestro da Licchello. Si va al riposo sul punteggio di 50 a 37: il pubblico  si diverte e gode del buon basket. La terza frazione è quella della stoccata finale per il Massafra: dal terzo al settimo minuto mette letteralmente alle corde gli sopiti costringendo Coleffi ad un nuovo time out. E’ il momento dei grandi campioni, quelli che il celie ha al punto che all’ottavo il tabellone segna 72 a 43 per l’Edilmed. Fabi e compagni accusano il colpo, e si vede.

Nell’ultima frazione il Ceglie rallenta un po’ il ritmo con Romano che fa girare i suoi ed il Massafra che ne approfitta un po’. Ma la gara ha ormai preso il suo corso e alla sirena il punteggio è altissimo con l’Edilemed che supera i cento punti e in una semifinale, di fronte a duna grande avversaria non è cosa da passare inosservata. Ma giovedì per i cegliesi ci sarà ancora da lottare e serve una prestazione analoga a quella di domenica sera.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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La Sinistra giovanile di Ceglie avvia la campagna tesseramento

Domenica, 9 maggio


Dal gruppo "Sinistra giovanile" di Ceglie Messapica

riceviamo e pubblichiamo.
 

È da poco iniziata la campagna tesseramenti della Sinistra giovanile (D.S.) per l’anno 2004.

Il movimento nacque a Ceglie nell’estate del 2002 dopo anni di totale disinteresse dei giovani di sinistra nei confronti della politica e fu scelta l’attuale sede sita in via Chianchizze N°5.

Essa si rese sin da subito attiva organizzando la grande mobilitazione cittadina a difesa del nosocomio cegliese in occasione della venuta del governatore Fitto il 27/08/2002 per illustrare il Piano di Riordino Ospedaliero. La manifestazione ebbe un grande riscontro popolare nonostante le molte perplessità sulla sua riuscita. Da quel giorno la Sinistra giovanile è stata sempre presente in modo attivo sul territorio.

Nel dicembre 2002 il nostro attuale segretario ha partecipato in una conferenza pubblica sui temi della devolution e della finanziaria dove erano presenti i senatori Gaglione e Stanisci.

Nel maggio 2003 fu indetto il primo congresso dopo quasi un anno di assenza di una direzione di partito; fu eletto segretario Urso Antonio in seguito a un lungo dibattito interno e la sezione fu dedicata alla memoria dell’ultimo esponente dell’antifascismo cegliese Leonardo Chirulli morto il 21 maggio 2002.

Quello che ha sempre caratterizzato la nostra associazione è stato il non volersi limitare alla semplice vita politica, ma il voler essere un luogo dove giovani accomunati dalle medesime idee si possono incontrare e confrontare sui vari problemi inerenti la nostra vita; questo spirito ci portò il 12/01/2004 a organizzare un dibattito sul tema “I Giovani e Ceglie” tra i vari partiti giovanili. Una delle proposte era di unire le forze giovanile per elaborare qualcosa di costruttivo per il bene del paese, ma i contrasti e le divergenze di idee portarono a delle spaccature ed in seguito a un nulla di fatto.

Attualmente la Sinistra giovanile ha già fatto molto, ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti per portare avanti “i valori della libertà e dell’uguaglianza, della giustizia e della solidarietà, della libertà religiosa, il rispetto delle differenze e della libertà di orientamento sessuale.” (Art. 1 dello Statuto della Sinistra giovanile).

Sinistra giovanile

 

 

 

 

 

 

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Elezioni, giochi quasi fatti. Casale ritorna nella Margherita

Sabato, 8 maggio

Pare che ormai le caselle degli schieramenti per i collegi provinciali siano completi. Tranne qualche novità dell’ultimissima ora, tutti i partiti hanno indicato i propri candidati per i due collegi elettorali. Tutto sommato, le indiscrezioni e le anticipazioni degli ultimi giorni trovano conferma, sia pure con qualche novità. Novità che riguardano essenzialmente lo schieramento del centrodestra. Nei giorni scorsi era stata  riportata la notizia della probabile candidatura di Ciro Argese, fino a ieri in An, nel partito repubblicano. Addirittura lo si dava in quota ad entrambi i collegi. Poi la notizia che affianco ad Argese, nel secondo collegio si sarebbe candidato Rocco Cavallo esponente di Forza Ceglie. Una soluzione che, stando ad alcune indiscrezioni avrebbe visto la regia di un parlamentare della Casa delle Libertà. Ma in queste ultime ore ci sarebbe una nuova novità. Argese potrebbe candidarsi con la Fiamma in entrambi i collegi o con un altro esponente di spicco, prima di assumere una posizione critica, di An (Mario Allegretti?). Un modo come un altro – direbbero i bene informati – per misurarsi e capire da quale parte si schiera il proprio elettorale dopo le note vicende amministrative con una delle più lunghe crisi che la storia cegliese ricordi.

Stando così le cose è probabile, se confermate le voci, Rocco Cavallo si presenterebbe in tutti e due i collegi. In entrambi i collegi la lista “Forte” del candidato presidente Tutuccio  Semeraro presenterebbe Salvatore Santoro ex assessore comunale dell’Udc. Scontato, come dicevamo, la composizione delle squadre in Forza Italia (Nicola Ciracì al primo collegio e Paolo Urso al secondo), nell’Udc (Francesco Locorotondo al primo e Mimmo Annese al secondo) e in An (Mimmo Urso al primo collegio e Oronzo ostacolo al secondo).

Anche nel centrosinistra confermate le anticipazioni. Mancava solo da riempire la casella riguardante il primo collegio per la Margherita. In tarda mattinata ha dato la propria adesione il dott. Antonio Casale che ha così lasciato l'orbita di Forza Italia (primo dei non eletti per il Consiglio comunale). Confermato Tommaso Gioia al secondo collegio. I Ds, alla già nota candidatura di Pietro Mita, segretario del partito per il secondo collegio, si aggiunge il nome di Mimmo Santoro, al secondo. Rifondazione Comunista presenterà Pietro Mita al primo e Nicola Trinchera al secondo collegio. Qui, per dovere di cronaca riferiamo di una voce ricorrente in queste ore, ossia che il partito della Rifondazione candiderebbe l’ex sindaco in entrambi i collegi. Ma, ripetiamo si tratta solo di voci. Anche i Comunisti Italiani e la Nuova Democrazia Cristiana si affiderebbero ad un solo candidato in tutti e due i collegi: si tratterebbe di Donato Rapito per i C.I. e di Mimmo Gigante per la Nuova Dc.

L.Dip.

 

 

 

 

 

 

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Parte a Mesagne il maggio dedicato al "Progetto ambiente"

Sabato, 8 maggio

"Se l'Inghilterra (60 milioni di persone) ha dovuto sfruttare l'intera India e molte altre colonie per decenni per raggiungere  la ricchezza e lo sviluppo odierno, di quanti mondi avrà bisogno l'India (1 miliardo di persone) per raggiungere lo stesso grado di ricchezza e sviluppo?" questa frase di Ghandi può essere estesa a piacimento alla Cina o all'intero pianeta e racchiude, con una provocazione, quali sono i limiti del nostro modello di sviluppo.

E' dunque questa consapevolezza che ha guidato gli organizzatori delle attività ed incontri che si svolgeranno a Mesagne per tutto maggio 2004, a legare i temi delle scelte concrete di pace, della gestione dei rifiuti, dei limiti dello sviluppo e delle pratiche quotidiane per un mondo capace di futuro nella proposizione di un Progetto Ambiente e Sviluppo Sostenibile con lo slogan "Fai una cosa intelligente. lascia il mondo migliore di come l'hai trovato".

Questo progetto che lega le molte associazioni, parrocchie e scuole mesagnesi promotrici (oltre 20 tra le quali Agesci, Botteghe del Mondo, WWF, Legambiente, Unitalsi per citare quelle più note) e l'amministrazione comunale di Mesagne è la proposizione di un percorso che vuole iniziare con una presa di coscienza e si vuole sviluppare in attività e azioni concrete volte a migliorare la qualità della nostra vita, che non è necessariamente ed esclusivamente legata, ed è importante sottolinearlo, solo a parametri di ricchezza e povertà materiale.

Il cammino è ancora lungo per arrivare ad una presa di coscienza generalizzata che i meccanismi dello sfruttamento e le ingiustizie sociali sono alla base delle tensioni internazionali, che la pace dipende non solo da grandi scelte internazionali, ma anche da piccole scelte quotidiane praticate dai cittadini dei paesi sviluppati che, consapevolmente o inconsapevolmente, determinano i destini del mondo in questo periodo storico.

Per questi motivi la presenza di Padre Alex Zanotelli, missionario comboniano in Sudan e per dodici anni a Korogocho (baraccopoli di Nairobi in Kenya), ex-direttore della rivista Nigrizia, attualmente operante in Italia nei quartieri popolari di Napoli, rappresenta una testimonianza tra le più profonde e lucide di quanto sia importante legare gli aspetti di responsabilità individuale alla critica del modello di sviluppo per realizzare una vera e, per chi crede, cristiana, opera di pace.

Padre Alex Zanotelli parteciperà al primo incontro dal titolo "I giovani e le scelte di pace" che si terrà oggi, sabato 8 maggio 2004, all'Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne alle ore 19.

Al motto ecologista "pensa globalmente e agisci localmente" si ispira l'incontro dal titolo "Gestione e smaltimento rifiuti: altro sviluppo e politiche ambientali" che si terrà giovedì 13 maggio 2004 alle ore 19 all'Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne. I relatori saranno Aldo Binosi portavoce del Comitato Salute e Ambiente Sud Est e Forum di Coordinamento per Altro Sviluppo che dopo quattro anni di sensibilizzazione, informazione e attivismo sul tema della gestione dei rifiuti nel sud-est barese ha sviluppato le competenze necessarie per illustrarci le varie possibilità nel trattamento rifiuti con i relativi aspetti positivi e negativi. Questo contributo generale sul problema ambiente e rifiuti verrà contestualizzato all'area brindisina da Maurizio Portaluri noto esponente di Medicina Democratica e del Forum Ambiente e Sviluppo di Brindisi che metterà l'accento sulla situazione ambientale del brindisino e sull'importanza della partecipazione popolare nelle scelte di politica ambientale e di sviluppo.

Sabato 22 maggio 2004 gli incontri proseguiranno al Teatro Shalom c/o la Parrocchia del Carmine di Mesagne (vicino alla stazione) alle 19 con l'intervento di Alberto Castagnola sul tema "I limiti dello sviluppo, scelte per un futuro sostenibile". Castagnola, economista, è stato ricercatore presso Istituto di studi per la programmazione economica del Ministero del Bilancio. Dal 1998 è presidente di "IRED NORD, Innovazioni e Reti per lo Sviluppo", rete internazionale impegnata sui temi dell'Economia Popolare, del Microcredito e della Finanza Alternativa. Collabora da molti anni con moltissime associazioni ed enti del no profit italiano tra cui Assopace, Greenpeace Italia ed è tra i fondatori e animatori della Rete Lilliput per la quale ha approfondito in particolar modo, gli aspetti legati alla campagna per la soppressione del debito del terzo mondo e agli aspetti economici del nostro modello di sviluppo.

Sabato 29 maggio 2004 nuovamente all'Auditorium del Castello di Mesagne alle ore 19 si terrà invece l'incontro "Commercio equo e finanza etica come pratiche quotidiane per uno sviluppo capace di futuro" in cui i temi del commercio equo e solidale e della finanza etica verranno approfonditi grazie ai contributi di Diego De Simone della Cooperativa Commercio Alternativo di Ferrara secondo importatore italiano di prodotti del commercio equo e solidale. Il commercio equo e solidale rappresenta attualmente una delle forme più riuscite di cooperazione internazionale e di alternativa concreta, anche se ancora di nicchia, ai meccanismi di sfruttamento che il commercio internazionale determina tra paesi sviluppati e sottosviluppati. Il tema della finanza etica verrà approfondito da Teresa Masciopinto della Banca Popolare Etica che è la prima banca italiana ad aver introdotto criteri etici e di trasparenza nella raccolta, gestione e impiego del risparmio.

Questa serie di incontri pubblici preceduta e intervallata da incontri di educazione ambientale nelle piazze e nelle scuole a cura dell'Agesci Mesagne II si concluderanno con la "Fiera dell'usato, del biologico, del commercio equo e delle energie alternative" di domenica 30 maggio 2004 nella via e piazza attigue al Castello di Mesagne dalle 9 di mattina per tutta la giornata. Banchetti di produttori locali di prodotti freschi e confezionati biologici, di commercio equo e solidale delle botteghe del brindisino, banchetti informativi sulla finanza etica e sulle energie alternative insieme a mostre preparate dai ragazzi di varie scuole medie mesagnesi accoglieranno i visitatori, mentre un'animazione con laboratorio di riciclaggio realizzata dall'Arciragazzi di Francavilla e un'animazione sui temi del commercio equo e i meccanismi di sfruttamento coinvolgeranno i bambini e ragazzi presenti. E' importante sottolineare che i proventi derivanti dalla vendita di roba usata saranno devoluti a due progetti umanitari seguiti da volontari mesagnesi in Kenya e in Colombia.

La manifestazione si concluderà con la messa a dimora di un albero in una piazza di Mesagne come simbolo dell'incontro tra natura e città.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Concerti Caelium, domenica Beethoven e arie scozzesi

Sabato, 8 maggio

Nuovo appuntamento culturale. Domenica prossima con inizio alle ore 20 nel teatro comunale è in programma il concerto “Synthesis Ensemble” con la soprano Giovanna Abbattista accompagnata da Carmelo Andriani (violino), Nicola Fiorino (violoncello) e Annamaria Guerriero (pianoforte). Il concerto rientra nella decima stagione “Caelium”, l’appuntamento fisso che anno dopo anno l’omonimo il Centro Artistico propone alla città ed a tutti gli amanti della buona musica.

Il programma prevede musiche di L. Van Beethoven, con temi  Popolari Scozzesi Ed Irlamdesi Per Violino, Violoncello E Pianoforte. Tra i brani scelti:  Highlander’s lament, The sweetest lad was Jamie, Come fill, fill, my good fellow, Sunset, Highland Harry, Lochnagar, The miller of Dee, Womankind, Charlie is my darling e The wandering minstrel; di  F. Martin  e di W. Burkhard. Giobvanna Abbattista, soprano tedesca di origine italiana, è nata a Murlanger ed ha studiato a Stoccarda. Ha proseguito i suoi studi presso il Conservatorio di Milano con la Prof.ssa R. Hayward. Ha vinto la selezione alla Muncher Singschul che le ha permesso di partecipare alla Masterclass di canto lirico con la Prof.ssa E. Moser ed ha assecondato la sua particolare predisposizione per la liederistica. A Nizza (Francia) ha partecipato alla Masterclass di Deutsches Lied conseguendo una borsa di studio per perfezionamento. Attualmente studia con la Prof.ssa E. Dundekova. Annamaria Guerriero, pianista, ha studiato a Roma ed ha seguito corsi di perfezionamento presso l’Accademia Musicale Pescarese e la “Libera Scuola di Musica” di Vicenza. Premiata in numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali, ha vinto tra gli altri il primo premio al Concorso Nazionale Pianistico di Pescara ed quello in formazione “Trio” al IX Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Docente dal 1982 di Musica da Camera presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, ha suonato in Canada, Corea, Kuwait, Romania e Turchia in formazioni cameristiche e in duo e trio con l’orchestra. Carmelo Andriani, baresei, si è diplomato giovanissimo con il massimo dei voti distinguendosi  nel 1989 con diploma di merito nei corsi di I. Oistrak e V. Pikaizen, in Unione Sovietica. Successivamente consegue i diplomi dei corsi superiori di violino e di musica d’insieme con F. Ayo e R. Brengola (Accademia Nazionale di Santa Cecilia) e il diploma di alto perfezionamento con U. Ughi presso l’Accademia Chigiana di Siena. Ha tenuto concerti in veste di solista, solista con l’orchestra, duo e in formazioni cameristiche in Italia, Irlanda, Germania, Lussemburgo, Olanda, ex Iugoslavia, Stati Uniti, Canada e Messico, esibendosi con artisti quali Ayo, Ughi, Samale, Diaz, Ancillotti, Gavazzeni, Aprea, Martin. Ha inciso per la Rai, per la Discoteca di Stato, per l’etichetta irlandese Far Western. Nicola Fiorino, violoncellista, nativo di Altamura, ha intrapreso lo studio del violoncello diplomandosi presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Titolare di cattedra di Violoncello presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, è stato premiato in numerosi concorsi, ha effettuato registrazioni tra cui figurano i Fantasiestucke di R. Schumann, un CD su musiche di L. Leo, ed un CD in trio dedicato ad A. Piazzolla. Si è esibito con successo in Italia, Germania, Francia, Svizzera e Russia ricevendo recensioni che lo elogiano “per la bellezza del suono, la tecnica ferratissima ed una sensibilità vibrante”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Rivisitati gli ultimi due secoli di storia di Ceglie Messapica

Venerdì, 7 maggio

Le associazioni locali Pro Loco, Ceglie Plurale e Unitre hanno dato vita nei giorni scorsi ad un importante incontro culturale sul tema «All'origine dei problemi dell'età contemporanea: Ceglie Messapica, evoluzione dei problemi istituzionali e dinamiche socio-economiche del XIX e XX secolo».

Il vasto argomento è stato trattato dal funzionario dell'Archivio di Stato di Lecce, Pantaleo Palma, che ha posto in evidenza l'importanza delle fonti documentarie presenti presso l'archivio in cui lavora. Prima di passare ai dati significativi che hanno caratterizzato la storia di Ceglie Messapica negli ultimi due secoli, Palma ha trattato degli eventi che hanno realizzato un salto culturale nella storia d'Italia. In particolare, il relatore ha parlato dell'influenza che ha avuto la rivoluzione francese e la soppressione della feudalità. Grazie alle fonti storiche dell'archivio di Stato di Lecce, Pantaleo ha fornito dei dati interessanti sulla distribuzione delle attività fondiarie a Ceglie Messapica e sulla cospicua presenza di masserie che risultavano, anche, in possesso delle istituzioni ecclesiastiche del tempo. Di particolare interesse sono risultate le fonti che trattano della composizione del Centro storico e del sobborgo formatosi a seguito all'aumento della popolazione.
Ceglie Messapica, già nel 1811, contava 7434 abitati con una presenza notevole di gente povera ed analfabeta. Palma ha parlato, poi, delle attività economiche dell'epoca come l'agricoltura, che era fortemente dedita alla coltura del grano, delle olive e dei fichi. Una caratteristica tipicamente cegliese era data dalla presenza di numerose «neviere», le cui strutture sono ancora presenti sul territorio, che consentivano la conservazione della neve (usata in ambito medico) anche nei periodi più caldi. Nel corso della conferenza, è intervenuto il sindaco Mario Annese, nonché i tre presidenti delle associazioni organizzatrici Riccardo Manfredi per la Pro Loco, Michele Ciracì per «Ceglie Plurale» e Pietro Maggiore per l'Università delle tre età «Unitre» di Ceglie Messapica.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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Con il prossimo anno scolastico l'Alberghiero trova casa

Venerdì, 7 maggio

Buone notizie per gli studenti dell’Istituto Alberghiero. Dal prossimo mese di settembre, in coincidenza con l’avvio del nuovo anno scolastico avranno a disposizione la sede individuata ad ospitare questo indirizzo scolastico del Comprensivo “Cataldo Agostinelli”, vale a dire l’ex ostello della gioventù in contrada Galante. La provincia nei giorni sorsi ha infatti proceduto all’aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione alla ditta Elio Soloperto per un importo complessivo di 320 mila euro che, espletate le formalità inizierà subito i lavori. “Con quest’ultimo atto – afferma l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Nicola Ciracì – avviamo il primo stralcio dell’intervento programmato per rendere la struttura funzionale per questo indirizzo scolastico”. E soprattutto – come tiene ancora a rimarcare l’assessore provinciale  – risponderà pienamente ad una crescente domanda di formazione indirizzata allo sviluppo del settore della ricezione e ristorazione su un territorio con forte vocazione agricola e turistica”. In effetti, quando lo  scorso anno venne attivato questo indirizzo, ci furono oltre cento iscrizioni, con quattro affollate prime classi. Un dato destinato a cresce se si considera che le iscrizioni per il prossimo anno scolastico parlano già di altre quattro prime da formare. E questo è la dimostrazione della felice intuizione avuta nel richiedere questo tipo di scuola che, quantomeno limita i disagi del lungo pendolarismo per i tanti studenti cegliesi e dei comuni viciniori. Per la verità si pensava che i lavori di riadattamento dell’ex ostello sarebbero dovuti iniziare già prima dell’avvio dell’anno scolastico in corso. Ma probabilmente, evidenti problemi burocratici ne hanno fatto slittare i tempi. L’ostello che si trova in un’area comunale,  attualmente occupa una superficie di 900 mq ed a progetto ultimato, l’are che l’intero Alberghiero dovrebbe  occupare è  calcolata intorno ai 7.700 mq. Per il momento si darà corso al primo stralcio che, oltre a sistemare le aule e gli uffici amministrativi, prevede anche la realizzazione di una efficiente cucina. Insomma, per gli studenti di questa scuola  la provvisoria collocazione in Via Bellanova dovrebbe durare ancora pochi mesi, quindi a settembre il trasferimento nella nuova e più funzionale sede. Ma la contrada Galante ben presto verrà interessata anche dalla realizzazione di una nuova importante struttura, una piscina coperta. “Come Provincia- è sempre Ciracì a palare – abbiamo di recente approvato il programma triennale dei lavori pubblici e l’elenco annuale del 2004 nel quale è compresa la realizzazione della piscina coperta nel comune di Ceglie”.  Costruzione che sorgerà nei pressi del realizzando istituto alberghiero per un importo di circa 2mila milioni di euro. Intanto si parte con la presentazione delle proposte, il cui termine è stato fissato per il prossimo 30 giugno.

L.Dip. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Tensione tra i vigili e il loro comandante, ora media il sindaco

Giovedì, 6 maggio

Dopo il recente botta e risposta tra comandante dei vigili urbani, Lorenzo Gianfreda e quasi tutto l’intero corpo, il sindaco Mario Annese prende l’iniziativa per cercare di smussare tutti gli angoli e le incomprensioni che hanno avuto ripercussioni negative sull’intero servizio. “Lo stato di tensione che da tempo si registra in questo importante ufficio – afferma il sindaco Annese – mi hanno indotto a prendere l’iniziativa, come del resto era giusto che fosse, di espletare tutte le strade possibili e necessarie al fine di arrivare ad un rilancio di un servizio fondamentale per la vivibilità della città”. Per prima cosa ha riunito e presieduto la prima commissione consiliare permanete, coadiuvato dal segretario generale Graziano Iurlaro. “Si è trattato di un incontro  preliminare – afferma il primo cittadino – nel corso del quale abbiamo analizzato ed approfondito la questione dopodiché abbiamo unanimemente convenuto sulla necessità di convocare le organizzazioni sindacali al fine di giungere ad un auspicabile e definitivo chiarimento finalizzato non solo al recupero dei rapporti umani, ma anche e soprattutto nell’intento di acclarare i diritti ed i doveri di tutti gli addetti al settore”.

Una iniziativa che era nell’aria, specie  dopo gli ultimi avvenimenti che, qualora ce ne fosse stato ancora bisogno, mettevano in evidenza la difficile situazione di convivenza che regnava sull’ufficio di Polizia Municipale. Da una parte il comandante e dall’altra i vigili.  La situazione era precipitata dopo che, alcune settimane addietro il comandante, prima chiese formalmente al sindaco la convocazione della commissione disciplinare per adire contro tre vigili che si sarebbero resi  “colpevoli” di non aver svolto il loro servizio nei luoghi stabiliti e poi per la pubblicazione delle schede personali di valutazione per l’accesso alla produttività, dalle quali risultava che 17 su 19 vigili urbani sono stati “bocciati”. Contro quest’ultima cosa, i vigili presero carta e penna scrivendo al sindaco, eccependo sui criteri utilizzati per la valutazione. Tramite la Gazzetta, il comandate Gianfreda ebbe modo di replicare (respingere le accuse che gli venivano fatte dai vigili e, nella circostanza si dichiarava disponibile – come ebbe a dichiarare “ad un confronto serrato e leale che, però, alla fine porti ad un definitivo chiarimento e, nel rispetto dei ruoli, ad una sorta di patto di lealtà tenuto conto che alla fine quello che conta è offrire alla città un servizio efficiente”.

Ora, l’iniziativa del sindaco pare proprio andare in questa direzione. L’auspicio è che realmente si arrivi a fare chiarezza all’interno del corpo nell’unico obiettivo, nel rispetto dei ruoli e dei compiti di rilanciare e riorganizzare un servizio che, è sotto gli occhi di tutti, fa molto a desiderare. Del resto, siamo alla vigilia dell’estate quando il traffico si raddoppia se non addirittura triplica e se si parte dell’attuale situazione c’è poco da stare allegri.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Esplosione alla Hidrochemical di Taranto, ferito un operaio

Giovedì, 6 maggio

Un operaio di un' azienda chimica è rimasto gravemente ferito in un'esplosione accaduta intorno alle 10 di stamani in un capannone nei pressi del porto mercantile di Taranto mentre era in corso un travaso di sostanze da una cisterna.

L' uomo è stato ricoverato nell'ospedale «Santissima Annunziata». Secondo una prima ricostruzione fatta dalla polizia, all' interno dell' azienda Hidrochemical è scoppiata una cisterna che ha sfondato anche un muro di cinta e uno di recinzione. L' esplosione ha causato anche problemi di tensione sulla linea elettrica delle Ferrovie dello Stato (alcuni treni sono rimasti fermi prima di poter entrare nella stazione di Taranto) ed ha determinato una alta nube scura.

 

 

 

 

 

 

 

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Dal centro di riabilitazione concorso di poesia sulla Madonna

Mercoledì, 5 maggio

Il "Gruppo giovani volontari cattolici" del Centro di riabilitazione dellla Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica ha dato vita ad un concorso di poesia mariana. Ne pubblichiamo modalità e regolamento.

 

 Il gruppo Giovani Volontari Cattolici, con il Patrocinio della Fondazione San Raffaele, Presidio Ospedaliero di Riabilitazione, Alta Specialità, dell’AUSL BR/1, in Ceglie Messapica (BR), bandisce un concorso di poesia Mariana a tema:

 

 

Maria Consolatrice e Madre di Tutti

 

Il concorso richiede di mettere in versi il modo di percepire la Madonna come Madre di Gesù ma anche come Madre nostra.

 

REGOLAMENTO

 

1)      Il  Concorso si articola in cinque sezioni:

       . Sezione A) Scuole Elementari

       . Sezione B) Scuole Medie

       . Sezione C) Scuole Medie Superiori

       . Sezione D) Adulti

       . Sezione E) Ospiti “San Raffaele”

 

2)      Al premio si partecipa con un massimo di tre poesie formato standard (A4), in duplice copia. È gradito anche l’invio su un Floppy Disk. Solo su una copia vanno riportate le proprie generalità complete di sezione di appartenenza, titolo dell’opera, indirizzo e recapito telefonico. (I dati personali saranno trattati secondo norma di legge: L.675/96). Gli elaborati devono essere inviati o consegnati, entro il 20 Maggio, personalmente presso la segreteria del concorso sita in via : Fondazione San Raffaele Strada Statale Ceglie-San Michele Km. 1,200 72013  Ceglie Messapica (BR) oppure all’indirizzo di posta elettronica: concorsomariano@libero.it

 

      3) Una apposita e qualificata Giuria, il cui giudizio è insindacabile, esaminerà i lavori. Le opere                                                 

           in nessun caso saranno restituite.

 

4)      La premiazione ufficiale è fissata per domenica 30 maggio c.a alle ore 19:30. Ai primi tre classificati di ogni sezione verranno assegnati trofei,coppe, targhe e diplomi; mentre a tutti i partecipanti verrà consegnato un attestato di merito. L’invito è fin d’ora esteso a tutti i partecipanti unitamente alle proprie famiglie e a quanti vorranno onorarci della loro presenza.

 (IL CAPPELLANO Sac. Antonio LONGO)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ospedale di Francavilla: ultimatum di Suma al sindaco

Martedì, 4 maggio

Non è stata sufficiente un'operazione di restyling delle corsie, nè un maquillage di copertura per poter accogliere il ministro della Salute (ex ministero della Sanità) Girolamo Sirchia a restituire prestigio, fiducia e garanzia all'ospedale "Camberlingo" di Francavilla Fontana. Anzi, il  prolungato silenzio di alcuni uffici preposti ai rapporti con il cittadino stanno ampliando la sfera del sospetto che ormai aleggia su quel nosocomio, provocando irritazione e nervosismo sia a livello di amministrazione comunale della città degli Imperiali che ai vertici della Asl di Brindisi. Situazione aggravata anche dall'inspiegato forfait di Sirchia che ha disertato la pattuglia di deputati, presidenti e invitati già pronti a festeggiare per la seconda volta il taglio del nastro  dell'Utic, l'Unità intensiva coronarica servita subito a calmare le fibrillazioni dei delusi in pompa pagma.

Il capitolo sullo stato di salute del Camberlingo non sembra affatto chiuso, infatti Antonio Suma, medico di base e capogruppo consiliare di Forza Italia, non ha fatto cadere nel dimenticatoio una lettera inviata a fine marzo al sindaco e al sergetario generale di Francavilla in cui chiedeva una sorta di certificato di sana e robusta costituzione della struttura sanitaria di via Ceglie. Nessuno al momento ha risposto, e allora il medico ha di nuovo preso carta e penna per scrivere un ultimatum ai vertici politico e tecnico del Municipio francavillese avvertendo che se entro 15 giorni non vi sarà risposta si rivolgerà ad altre autorità, fra queste quella della magistratura.

Pubblichiamo il testo integrale della lettera del dottor Antonio Suma inviata al sindaco di Francavilla, Vincenzo Della Corte, e al segretario generale, Matteo Di Bari.

 

"Concedo 15 giorni e poi chiederò i chiarimenti in altre sedi"

"Non avendo avuto risposta alla mia A.R. del 31.03.2004 con la quale chiedevo di poter esaminare tutto il carteggio inerente il Complesso Ospedaliero di Francavilla Fontana, ai sensi e per gli effetti dell’art. 22 della legge n.241/90,il sottoscritto Dr Antonio Suma , Medico Generalista di base, con studio in Ceglie Messapica alla via Martina Franca 39, in qualità di medico operante su territorio del distretto N° 3 dell’AUSL di Brindisi, a seguito di innumerevoli sollecitazioni rappresentategli dagli attuali utenti dell’Ospedale di Francavilla F.na, con le quali hanno rievidenziato serie preoccupazioni circa le condizioni di staticità e circa le condizioni igienico-ambientali del Complesso Ospedaliero di cui sopra, ciò anche al fine di poter dare risposte compiute agli interrogativi e perplessità che i ricoverati ed utenti dell’ospedale stesso si pongono e mi pongono, ed anche al fine di poter evidenziare che le perplessità espresse dagli stessi utenti-pazienti non è “una bufala” come sostenuto da alcuni Rappresentanti Istituzionali sugli organi di stampa, ove non fosse chiaro ciò che al sottoscritto preme visionare, nel dettaglio vi specifico e vi rammendo che ne ho pieno titolo come cittadino, medico, eventuale paziente, e che Voi Istituzioni preposte avete obbligo di evadere le mie legittime richieste:

1)           Documentazione attestante la rispondenza della struttura ospedaliera D.Camberlingo al decreto del Capo del Governo 20.07.1939, ed in particolare in riferimento al punto 3 del citato decreto.

2)           Relazione geotecnica sui risultati delle indagini eseguite al terreno di fondazione con i relativi calcoli della struttura di fondazione.

3)           Certificazione di prevenzione incendi ai sensi della vigente normativa in materia, documentazione comprovante la rispondenza del complesso ospedaliero al decreto del Ministero degli Interni 18.09.2002.

4)           Certificazione attestante le condizioni di salubrità ed igienicità della struttura ospedaliera, e dell’area di rispetto prospiciente ,  in base alla normativa  vigente.

Resto in attesa di vostra sollecita comunicazione per conoscere, o concordare, la data per prendere visione degli atti di cui sopra.

Non ricevendo alcuna comunicazione entro 15 giorni dalla presente, evaderò la mia richiesta in altre sedi".

Antonio Suma

 

 

 

 

 

 

 

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Crisi amministrativa: l'Ulivo (ri)sollecita l'intervento del Prefetto

Lunedì, 3 maggio

E’ opinione diffusa che tutto venga rinviato a dopo il voto delle elezioni provinciali. Nella casa delle Libertà manca ormai un minimo di collante e pur ammettendo, sia pure con mezze frasi che al capolinea si è arrivati da tempo nessuno fa la prima mossa,, quella che serve a prendere atto che non ci sono più le condizioni per andare avanti. Non lo fa nessuno, magari attendendo che lo faccia qualcun altro, per paura di essere additato come colui che ha mandato a casa il sindaco. Sindaco che – e questo non lo ha mai nascosto – resta li perché devono essere i partiti della coalizione a sfiduciarlo. Del resto nella seduta consiliare di venerdì è stato piuttosto chiaro: “sieste stati voi a venirmi a cercare (il riferimento ai rappresentanti dei partiti di Fi, An e Udc), non sono stato certamente io ad averlo fatto”. Insomma, tradotto “voi mi avete designato a guidare la maggioranza e dovrete essere voi a mandarmi via”.

 Ma questo nessuno dei partiti della “Casa” vuol farlo anche perché, par di capire, avrebbero timore di una eventuale candidatura alle provinciali del sindaco Annese che sul palco ne avrebbe per tutti. Allora, meglio attendere. Magari sperando in un qualcosa (al momento improbabile) che possa ricucire il profondo strappo. “C’è bisogno di una seria fase di riflessione – afferma Francesco Locorotondo, capogruppo Udc – per tentare seriamente di trovare un accordo per una maggioranza a tredici, recuperando An e gli indipendenti Argese e Venerito. E’ questo l’obiettivo sul quale dobbiamo lavorare tutti, se ci stanno a cuore le sorti della città”.  Ma non è facile questo, anche perché An si sente ormai fuori dalla maggioranza e non per sua scelta – come ha più volte sottolineato il capogruppo Laneve ma per come gli altri due patners si sarebbero comportai nei loro confronti. E poi appare difficile una convivenza nella stessa maggioranza tra An e gli ex, oggi indipendenti. Va anche chiarito al posizione all’interno di Fi, ovvero se tutto il gruppo è sulle posizioni del capogruppo Antonio Suma che dopo aver posto una questione politica sul prosieguo appare essersi distanziato dal resto dei consiglieri Azzurri. Ecco perché appare difficile la soluzione.

Dall’altra sponda non mancano le prese di pozioni piuttosto dure. “Siamo ad una vera farsa – dichiara il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero – con una maggioranza di centrodestra che sembra letteralmente infischiarsi dei problemi della città ormai al completo abbandono. La responsabilità vorrebbe che si ponesse fine a questa situazione mettendo per un momento in testa ai propositi il bene dei cittadini e non quello personale”. Non da meno la pozione dei Ds: “Noi – dichiara il capogruppo Pietro Mita – abbiamo già rappresentato al Prefetto questa situazione e ci attendiamo che ora, dopo l’ennesimo rinvio, qualcuno prenda l’iniziativa di richiamare la maggioranza alle sue responsabilità, al rispetto di una popolazione che vuol essere amministrata”. Quale la prossima mossa?

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Il capogruppo di Fi ferma il sindaco: "Siamo al capolinea"

Lunedì, 3 maggio

Convivenza sempre più difficile nella Casa delle Libertà che sembra ormai essere diventata una babele con l’unico risultato di non riuscire più a portare a conclusione un consiglio comunale. Di rinvio in rinvio non si fa altro che acuire le divergenze, un muro contro muro che porta inevitabilmente alla paralisi della vita amministrativa. Così, come era facile prevedere, la riconvocata seduta sul bilancio fa registrare un nulla di fatto con la maggioranza che deve ritirare l’argomento. Ed era chiaro che ciò accadesse in presenza di una verifica seria che non si riesce a fare.

Le danze si aprono con i due consiglieri ex-An, Ciro Argese e Rocco Venerito che dichiarano di costituirsi in gruppo indipendente, sia pure nell’area di centrodestra (in queste ore si parla di una candidatura al collegio provinciale di Argese per il Pri, ndr). Poi Mario La Neve, capogruppo di An, che dichiara che il suo gruppo non avrebbe mai votato un bilancio che non gli appartiene visto che sono fuori dalla maggioranza da luglio scorso. Ma la stoccata decisiva è venuta dal capogruppo di Forza Italia, Antonio Suma che ribadiva quanto dichiarato già da tempo e che cioè “si era giunti al capolinea” e “senza una verifica globale sottoscritta da tutti i consiglieri della maggioranza era inutile andare avanti”.In sostanza poneva una questione politica, invitando il  sindaco a ritirare l’argomento posto all’ordine del giorno, il bilancio. Detto questo, Suma, abbandona i lavori.  Insomma, come dire sindaco prendi atto che non hai più una maggioranza e comportati di conseguenza.

Un invito che il sindaco restituisce al mittente facendo a sua volta capire che tocca ai gruppi che lo sostengono sfiduciarlo. Ma, la sensazione è che i partiti della “Casa”, pur coscienti che la situazione appare senza sbocchi, non vogliono essere i “responsabili” della conclusione della legislatura per non fare del sindaco una “vittima” e spianargli la strada verso una candidatura alla provincia. Più che una supposizione un pericolo vero e proprio che nessuno dei leader del centrodestra vuole correre. L’esito delle elezioni provinciali sono molto importanti per costoro. Così, dopo l’intervento non certo leggero di Nicola Ciracì (Fi) e, soprattutto, di Francesco Locorotondo (Udc) che “rimproverava” al sindaco di fare come lo struzzo, ossia mettere la testa nella sabbia, si arrivava alla mozione votata dal centrodestra di rinvio della seduta. L’ennesimo rinvio che ha scatenato le ire delle opposizioni  che hanno chiesto al sindaco Annese un atto di responsabilità consequenziale: le dimissioni. Ora cosa accadrà? E’ opinione diffusa che si andrà avanti con questo tira e molla fino alla sera del 13 giugno, quando ci sarà la “resa dei conti”. E sicuramente i “feriti” saranno tanti.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Basket, parla Coco Romano: "Edilmed sulla strada giusta"

Domenica, 2 maggio

 “Quando chiedi il massimo sacrificio ed una squadra ti risponde, vuol dire che siamo sulla strada giusta”. E’ soddisfatto Coco Romano, il coach dell’Edilmed Ceglie che ha superato il primo ostacolo sulla strada dei play off per la C1, battendo il Soave Francavilla in due gare senza la necessità di andare alla “bella”. “La mia è una squadra con delle formidabili individualità che non scopro certo io – afferma Romano – e chiedere ad ognuno di loro di fare squadra, di sacrificarsi mettendosi al servizio della squadra era quello che in queste due gare contro il Francavilla avevo chiesto”. Insomma, il coach cegliese sa bene che le individualità, e quelle dei giocatori al suo servizio non si discutono, non ti fanno vincere se queste non rientrano in un gioco di squadra dove tutti devono essere abituati al sacrificio. Cosi è stato e Romano guarda avanti con fiducia. Vedere giocatori come Gusic e Licchello, tanto per dirne una, formidabili non solo in attacco ma nell’azione difensiva, pronti a coprire e spezzare le azioni offensive degli avversari è segno che tutti hanno capito che viene prima la squadra. “Fare una graduatoria di merito – spiega a tal proposito il coach – sarebbe difficile ed ingeneroso verso qualcuno visto che tutti hanno recitato il proprio ruolo  così come avevo chiesto loro, giovando solo e soprattutto per la squadra”.

E domenica (si gioca alle ore 18,00) arriva il Massafra, secondo grosso ostacolo dei play off. “Il Massafra, come noi ed il Barletta – è il pensiero di Romano – sono tre squadre di altissimo livello tecnico, sullo stesso ruolo e sarebbe stupido dire chi è più forte”. E così prosegue: “Alla fine vincerà chi avrà dimostrato la migliore condizione”. C’è solo il Barletta, se vogliamo, che ha un piccolo vantaggio, quello del fattore campo avendo la possibilità di disputare in casa due delle tre gare in programma.  Detto questo Romano è ottimista della prova che i suoi ragazzi daranno di qui alla fine. “Ho visto enormi progressi in questa settimana – aggiunge – e quella con il Massafra sarà un gara difficile, con due squadre che sanno di avere le stesse possibilità perché si sentono molto forti e solo chi sarà al top della condizione riuscirà ad avere la meglio”. Intanto proprio per essere al top, Romano sta “torchiando” i giocatori che, a loro volta, sanno di essere una grande squadra. Un altro aspetto che non va sottovalutato è l’atmosfera che regna tra i giocatori e questo è l’ulteriore conferma che Romano è riuscito fare spogliatoio dove tutti si sentono una sola cosa, una squadra che gioca secondo il motto dei moschettieri: Uno per tutti, tutti per uno.

Luca Dipresa

 

 

 

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