Ceglie in diretta |
Novembre 2004 |
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2004
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Contrordine:
i vigili ritornano in piazza, una telenovela gialla Martedì,
30 novembre Contrordine.
I vigili urbani potranno restare nella storica sede di Piazza
Plebiscito, o almeno sarà garantito un presidio, che poi è la stessa
cosa. Nelle
ultime 48 ore si è assistito ad un balletto di scrivanie, insegne e
personale degno da Guinness: prima tutti nella nuova sede del Comune,
poi qualche protesta e l’intervento del commissario straordinario,
Clara Minerva, che s’è detta contraria allo smantellamento completo
della Polizia municipale dalla piazza centrale di Ceglie Messapica,
affermando pure di non essere mai stata consultata sulla questione. E
così, in tutta fretta, sulla vecchia sede dove da qualche giorno
campeggiava l’insegna del “Ci siamo trasferiti presso il nuovo
Comune” è comparso il cartello “Torniamo subito”: in effetti
squadre di operai hanno ripristinato il mobilio, hanno ripreso
l’insegna troppo rapidamente smantellata salvo scoprire che andava
sostituita: “Polizia Municipale di Ceglie Messapica, Comando”.
Questa però non va bene perché il Comando resta in via De Nicola
mentre in Piazza Plebiscito sarà attivo solo un presidio. Qualcuno
allora si è ricordato della vecchia insegna luminosa dell’ufficio di
Piazza Sant’Antonio, proponendone il cambio seduta stante. Detto
fatto. Peccato che anche questa presenti un inconveniente non da poco:
come si può indicare per il distaccamento di Piazza Plebiscito
l’insegna dai titoli “Polizia Municipale di Ceglie Messapica,
ufficio di Piazza Sant’Antonio”?. La confusione si aggiunge a
confusione. E’ stato però sufficiente nascondere la scritta “Piazza
Sant’Antonio” per risolvere il problema. Vigili
in piazza, per buona pace di quanti avevano dimostrato malessere a
lasciare il comodo luogo. E i cegliesi che continuano a lamentare la
mancanza della polizia municipale dal resto del paese. Tutti
gli uffici nel nuovo Comune, i Vigili lasciano la piazza Sabato,
27 novembre Con
il trasferimento dell'ufficio di Polizia municipale è stato completato
ieri il trasferimento del Comune presso la nuova sede di via De Nicola.
Ci sono ancora da mettere a punto alcuni servizi, risistemare la parte
logistica dell'archivio, allargare l'area per la sosta delle auto,
adeguare l'aula consiliare, anche se per questa c'è tempo in quanto il
primo consiglio comunale, dopo lo scioglimento del 30 maggio scorso, non
si avrà prima di maggio o giugno prossimi.
Il trasferimento degli uffici sta provocando qualche malumore soprattutto nei vigili urbani, che perdono la prestigiosa sede di piazza Plebiscito, un appartamento in affitto da quasi vent'anni. Alcuni vigili non volevano sapere di trasferirsi nel nuovo Municipio dove tutti i settori sono centralizzati, quindi anche quello della polizia municipale. Ieri è uscito allo scoperto anche l'ex sindaco Mario Annese che in una lettera inviata al commissario straordinario Clara Minerva ha chiesto di "mantenere un presidio di Polizia municipale in piazza Plebiscito, anche dopo il trasferimento del Comune presso la nuova sede". Annese ha dato atto al funzionario governativo della «bontà del suo operato e dell'attenzione profusa nel portare a compimento alcuni progetti avviati durante l'ultima legislatura». Ma c'è anche una bontà delle idee «che sarebbe insensato - scrive Annese - etichettare di destra o di sinistra, anche se talvolta, come nel caso del finanziamento di 2 miliardi e 400 milioni di vecchie lire recentemente concessi al nostro Comune per il restauro del castello ducale, diventa impossibile per il sottoscritto non rivendicarne l'orgoglio della paternità». E con «spirito costruttivo» Annese suggerisce di lasciare una presenza della Polizia municipale a piazza Plebiscito: «Questa piazza - scrive Annese - è il polmone della vita sociale della città: è il luogo dell'incontro e del confronto tra i cittadini. Sarebbe un grave errore, a mio sommesso avviso, spegnere lo sguardo vigile e rassicurante per l'ordine pubblico, della Polizia municipale. La salvaguardia di una presenza istituzionale nella vita di piazza è una questione di cultura dell'Amministrazione, che per propria importanza dovrebbe prevalere su qualsiasi ragione politica o finanziaria». La
sede dei Vigili urbani ha già chiuso i battenti, un cartello invita i
cittadini a rivolgersi presso il nuovo Comune. C'è chi rimpiange la
loro assenza dalla piazza, c'è chi la richiede in tutte le altre strade
del paese.
Tutti gli uffici nel nuovo Comune, mancano solo i Vigili Mercoledì, 24 novembre Nuovo Comune, ci siamo. Con qualche giorno di anticipo rispetto alle previsioni - inizialmente si era parlato del mese di dicembre - il trasferimento degli uffici presso la nuova sede di via Enrico De Nicola è stato definitivamente completato. Manca all'appello il comando di Polizia municipale (situato in piazza Plebiscito), ma è ormai questione di pochi giorni. «Il tempo necessario perché arrivi il nuovo mobilio» fanno sapere gli interessati. Una superficie di circa 2000 mq, una struttura di tre piani, situata nella zona nord-est della città, a ridosso della circonvallazione: queste le caratteristiche della nuova sede comunale, che sostituisce così l'angusta, ma caratteristica, struttura dell'antico convento dei Domenicani. Partendo dal seminterrato la nuova sede del Comune ospita: la sala consiliare, 3 sale riunioni, l'autorimessa dei Vigili urbani, l'archivio generale, i depositi e i bagni; al piano terra si trovano: la hall, l'ufficio dei Vigili, la portineria, l'ufficio Servizi sociali sport e turismo, l'ufficio Commercio, il bagno; al primo piano: l'ufficio Igiene, l'ufficio del sindaco, quello del vice sindaco, la presidenza del Consiglio, la sala Giunta, l'ufficio del segretario, gli uscieri; gli assessorati, il centralino, il centro elettronico, i Vigili urbani, i bagni; un piano più su, l'ufficio Tributi e Finanze e i bagni; al terzo piano, l'ufficio Tecnico, la sala riunioni e l'archivio, i bagni. Il tutto per un totale di 46 uffici, predisposti per accogliere 90 persone, tra funzionari e impiegati. Redatto a metà anni '80 e successivamente abbandonato, il progetto è stato ripreso nel 2000 su volontà dell'ex sindaco Pietro Magno (che riteneva la precedente sede inidonea e non a norma di legge) e portato a termine dagli ingegneri Nespega e Padolecchia. Il costo complessivo è di 2 milioni e 500 mila euro. (Pierpaolo
Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
"Immangiabile il cibo all'ospedale di Francavilla" Martedì, 23 novembre Con un fax indirizzato al senatore della Margherita Antonio Gaglione, componente della Commissione Sanità del Senato, 30 persone ricoverate nell'ospedale di Francavilla Fontana hanno denunciato la direzione del nosocomio per la cattiva qualità del cibo definito dagli stessi ricoverati ''immangiabile''. Lo ha reso noto il sen.Gaglione, il quale annuncia che si recherà nel nosocomio ''nelle prossime ore per verificare i termini della denuncia''. Nel fax dei ricoverati - aggiunge Gaglione - c'e' ''una dettagliata descrizione di altre inadempienze e carenze riguardanti sempre lo stesso servizio''. Il senatore ha anche annunciato che chiedera' al ''direttore amministrativo dell' Azienda sanitaria di Brindisi e allo stesso direttore generale di accompagnarlo nella visita cosi' che si rendano conto della situazione e possano dare risposte alla denuncia''. Il senatore inoltre dopodomani sara' a San Pietro Vernotico per incontrare i medici ed i responsabili del reparto di psichiatria dell' ospedale cittadino per le denunce contenute in un' altra lettera - firmata questa volta dal personale medico - nella quale si definisce il reparto ''assolutamente inadeguato rispetto alle norme previste dalla sanità pubblica''.
Ceglie in degrado, cresce il malessere dei cittadini Domenica, 21 novembre Prima i giornali, poi il presidente della Pro Loco Riccardo Manfredi e alcuni residenti della zona «II Peep». Infine, il presidente della sezione locale della Coldiretti, Luigi Ricci. La condizione di degrado ambientale in cui versa la città è stata più volte segnalata al Commissario straordinario, tramite missive o articoli, ma finora nessun provvedimento sembra essere stato messo in atto per cercare di risolvere il problema. Tant'è che qualcuno - esasperato - sta già pensando di rivolgersi al prefetto. Strade dissestate e piene di buche - anche in pieno centro - materiale di ogni tipo abbandonato ai bordi delle strade, immondizia che deborda dai cassonetti: così si presenta la città. Vere e proprie discariche abusive di ogni genere di materiale (pneumatici, eternit, vetriccio, elettrodomestici, sanitari) sono visibili sul piazzale antistante il cimitero, in via Martina Franca, in contrada Galante, nei pressi dell'incrocio con contrada Giuseppe Nisi, in via Madonna della Grotta, vicino all'ex Mattatoio comunale, sulla provinciale Ceglie-S.Vito, nei pressi dell'Istituto «San Raffaele», in via Rosario Livatino (zona II Peep), dove, gli abitanti - come denunciato in una lettera inviata al Commissario - avrebbero pagato gli onori di urbanizzazione da alcuni anni. E l'amianto? Ci sarebbe anche quello, secondo alcuni, ben nascosto nelle lastre di eternit. Dunque è emergenza ambientale a Ceglie. Si spera che dopo le numerose segnalazioni chi di competenza - Commissario, Ufficio igiene, Ufficio tecnico - prenda le dovute precauzioni. «Altrimenti - notano alcuni cittadini - in assenza di provvedimenti tutti si sentiranno legittimati a trasgredire le regole». Con il risultato di una città sporca, invivibile e... pericolosa. (Pierpaolo
Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno) "Traffico caotico dinanzi le scuole e nessuno interviene" Riceviamo e pubblichiamo una lettera che Pasquale Elia, cegliese attento ai modelli sociali e agli impegni istituzionali, ha inviato al direttore didattico del 2° circolo e al comandante della Polizia municipale di Ceglie Messapica.
"Alcuni giorni fa, alle ore 16.30, a causa di una lieve indisposizione di una mia cognata sono andato a riprendere la mia nipotina dall’uscita secondaria. Devo confessare che non ho mai assistito ad una simile confusione. Le auto giungevano sul posto da tutte le direzioni e a velocità abbastanza sostenuta, nell’attesa, sostavano sulla destra, sulla sinistra o di traverso, in senso vietato, arrivando ad occupare addirittura l’intera sede stradale, tra l’altro, bloccando tutto il traffico. Il colmo era che gli studenti e le loro mamme non potevano immettersi sulla strada per la presenza delle automobili abbandonate dai proprietari proprio a ridosso di quella piccola uscita. Ad un certo momento tutto si è fermato, le vetture non potevano più manovrare ed usavano, il segnale acustico, indiscriminatamente; gli studenti e le loro mamme scansavano con molta difficoltà gli ostacoli (= auto). Volavano bestemmie ed imprecazioni e anche qualche “vaffà……….lo”. Non una striscia pedonale nei pressi, non un divieto (di accesso o di sosta) alle auto, non un vigile. Sono rimasto allibito dell’enorme casino!!! Il Comandante della Polizia Municipale che mi legge, interpellato al riguardo, ha dichiarato che non ha il personale per assicurare quel servizio. Non ci credo!! Davanti alla scuola Giovanni XXIII di Via Martina, normalmente trovo due Vigili, a volte, anche tre. Uno, in mezzo alla strada, il quale, molto impacciato nei movimenti, si “arrangia” alla meno peggio a dirigere il traffico (un corso di addestramento non sarebbe male. Ad Ostuni, così come a Martina, nei mesi estivi trovo ragazzini/e delle scuole medie impeccabili sia nel vestire sia nel dirigere il traffico); il secondo, a braccia aperte, sul davanti del portone d’ingresso; il terzo, all’altro marciapiede, il quale, sembra che sia incaricato solo ad autorizzare le mamme e i loro ragazzi a fare attraversare la strada sulle strisce pedonali. Anche qui le auto sostano un po’ ovunque, ove vige divieto e dei due o tre vigili nessuno interviene. Il motto, a mio parere, è : “Vivi e lascia vivere”. Non ho mai visto, in questa città, un biglietto sul parabrezza di un’auto. Il Comune forse non ha fatto ancora stampare quei tagliandi. Eppure nelle altre città è una ricca fonte di denaro per il Comune. In altri posti (Ostuni, Martina ), un solo Vigile svolge meravigliosamente bene quel compito. Questo stato di cose, mette certamente a repentaglio le gambe degli scolari e dei loro accompagnatori. Quando si verificherà l’incidente qualcuno sarà pure responsabile. Pasquale Elia
Domani a Cisternino un meeting sugli antichi Messapi Lunedì, 15 novembre Domani pomeriggio, martedì, alle ore 18.30, nella Sala consiliare di Cisternino, avrà luogo un incontro sui messapi. La civiltà messapica sarà la protagonista di un importante meeting organizzato dall'Università popolare della terza età di Cisternino, con la collaborazione del Comune. L'appuntamento sarà di forte richiamo per gli amanti dell'archeologia, della storia e delle tradizioni. Servirà infatti a far luce sui Messapi, la popolazione che negli scritti dello storico greco Erodoto appare unitaria, compatta, dedita alle coltivazioni dell'ulivo, della vite; si dedicavano anche alla pastorizia, all'allevamento dei cani e all'apicoltura; particolarmente sviluppato era l'allevamento dei cavalli ed Erodoto attribuiva loro una discendenza Cretese. Caratterizza questa civiltà la particolare ceramica rinvenuta in alcuni siti archeologici come la necropoli a ridosso della cinta muraria di Ceglie messapica, risalente ad un arco di tempo compreso tra il V e il III sec. a.C. Una ceramica molto simile a quelle micenee, ma appartenenti a gruppi che non trovano riscontro esatto nelle scoperte del Bacino dell'Egeo. Si tratta di una speciale ceramica a ornamenti geometrici, con forme singolari di vasi detti «trozzelle» insieme ad altri manufatti che presentano alti manici o anfore a collo largo. Tutti questi magnifici reperti sono fotografati e descritti nel testo «Collezioni e archeologia» di Isidoro Conte, che sarà presentato nel corso della serata a Cisternino da illustri relatori. Aprirà l'incontro il sindaco Gino Convertini, seguirà la coordinatrice didattica dell'Università della Terza età Aurelia Caramia, mentre a parlare sui Messapi sarà il giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Angelo Sconosciuto, illustrando il testo del professor Isidoro Conte. (La
Gazzetta del Mezzogiorno)
Elezioni, il centrosinistra: "Pronti per governare Ceglie" Mercoledì, 10 novembre «Pronti al governo della città». Così si intitola una brevissima nota nella quale si rende pubblico che, a Ceglie Messapica, «dopo la brillante vittoria alle elezioni provinciale, i partiti del centro sinistra, Dc, la Margherita, Ds, Pdci e Rifondazione comunista, si sono riuniti per continuare un cammino comune anche in vista degli appuntamenti elettorali della primavera 2005, quando i cittadini saranno chiamati a votare per il Comune e per la Regione». «Il dibattito - prosegue la nota - si è dapprima incentrato sulla situazione politica nazionale, anche alla luce delle elezioni suppletive di ottobre 2004, che hanno visto il centro-sinistra vincente in tutti i collegi, nei quali si è votato». «Si è proseguito - dice ancora la nota - con una critica al governo regionale: emblematico è il disastroso piano di riordino ospedaliero voluto da Fitto e dal centro-destra». «Infine - si legge ancora nella nota - si è passati ad analizzare gli accadimenti locali, a Ceglie, il centro-destra dal 1999 ad oggi ha malgovernato la nostra città, ed ha concluso per 2 volte anticipatamente il proprio mandato: in soli 4 anni a 2 commissariamenti. Il malgoverno del centro-destra - si legge ancora - ha frenato lo sviluppo; la città è arretrata dal punto di vista economico, sociale, culturale. Un vero disastro». E
la nota conclude: «La riunione si è svolta in un clima sereno,
costruttivo e propositivo, al termine del quale è stato deciso di
iniziare, in tempi brevi, l'elaborazione di un programma di governo
della città, e allo stesso tempo di individuare un candidato sindaco e
una squadra di governo, con l'obiettivo di dare alla città
un'amministrazione stabile e competente. I prossimi incontri - si
sostiene - saranno finalizzati alla stesura del programma, che vedrà
anche il coinvolgimento delle varie componenti della nostra società».
I Ds riprongono la formula allargata: Ulivo più Rifondazione Maggioranza che ha vinto alle Provinciali (Ds, Margherita, Rifondazione, Dc) e società civile insieme per battere il centrodestra. É questa la ricetta da proporre agli elettori per le amministrative 2005, secondo il consigliere provinciale Ds, Pietro Mita (classe 1966). «In questi giorni - afferma - ci sono stati degli incontri positivi con le forze politiche, in cui si è cominciato a parlare di programmi. Gli elementi che io, come consigliere provinciale, ho indicato sono: accordo pieno sul programma, patto politico tra tutte le forze del centrosinistra di lunga durata. Ma c'è un elemento molto importante che è emerso da questi incontri: la volontà da parte di tutti di coinvolgere, su richiesta specifica dei Ds, la società civile, perché non ci possono essere due cose distinte e separate». Dunque nessun disaccordo con l'iniziativa dell'ex sindaco Mita - un forum con imprenditori, commercianti e liberi professionisti - come si era detto in un primo momento... «Assolutamente no. Tant'è che su richiesta specifica dei Ds, la società civile è stata più volte invitata agli incontri programmatici. Dirò di più. A suffragio del fatto di quanto per noi sia importante coinvolgere tutto il tessuto sociale della città, alle provinciali di giugno abbiamo candidato in uno dei due collegi, come Ds, il geom. Mimmo Santoro, uomo assolutamente estraneo alle logiche dei partiti». Che caratteristiche deve avere, secondo lei, il candidato sindaco? «Deve essere un uomo capace di mettere insieme la coalizione, capace di rivolgersi anche a quella frangia di elettorato moderato che le altre volte ha votato per la Casa delle Libertà che oggi non si riconosce più in essa. Non poniamo veti di alcun tipo. Potrebbe anche essere un esponente della società civile: l'importante - Michele Errico insegna - è che abbia quell'appeal in più per raccogliere il voto moderato e dei cittadini delusi. Noi, in caso di vittoria ci impegniamo sin da adesso, come Ds a fare la nostra parte: il collante politico-democratico all'interno della coalizione e all'interno della città, soprattutto dopo che questa città, dal 1999 ad oggi, è stata svuotata politicamente dagli uomini della Casa delle libertà, e fare in modo che tra la prossima amministrazione e l'ente provincia, si crei una sinergia dalla quale la città possa trarre beneficio». C'è un'indiscrezione che la vede in corsa alla Camera nel 2006, nel collegio dell'on. Vitali... «Vedremo. É una cosa che valuterà il partito». (Pierpaolo
Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Costume: la calata degli inglesi, tutti conquistati dai trulli Martedì, 9 novembre I Trulli cegliesi parlano inglese. I “pepperon” come simpaticamente li chiamano per la forma che si avvicina a quella dei peperoni sono merce richiestissima da parte degli inglesi che solo in questi mesi ne hanno acquistati più di una ventina. “Da quando un anno fa circa abbiamo allestimmo un sito – ci spiega Stefania Aprile, una giovane che assieme a Lorenzo Elia e Piero Argentino opera in questo settore immobiliare – con l’evidenziazione di trulli che potevano essere messi in vendita c’è stata letteralmente una corsa all’acquisto”: E fin qui nulla di strano se non fosse che “la richiesta maggiore ci perveniva da cittadini inglesi affascinati da queste costruzioni e quando sono venuti di persona si sono ulteriormente innamorati per l’ottima aria, la vicinanza al mare e la buona cucina”. E l’interesse è stato tanto che perfino il Sunday Times lo scorso 19 settembre è uscito con un interessante servizio sui nostri trulli documentato dalla foto dei trulli acquistati da una coppia inglese in contrada Madonna della Grotta. Ed il mese prima, ad agosto a Ceglie è perfino arrivata una troupe televisiva dell'emittente I-TV che ha fatto un lungo reportage sui trulli del nostro territorio, oltre che del centro storico. E ci sono anche diverse coppie che si sono già trasferite definitivamente scegliendo di vivere in questi trulli e, grazie ad internet, riescono a seguire da qui i loro affari in Inghilterra. Molti altri per trascorrervi lunghi weekend. Sul perché della “calata degli anglosassoni” a Ceglie non c’è una risposta precisa. “Incuriositi – a parlare è sempre Stefania – abbiamo rivolto questa domanda agli inglesi con i quali abbiamo avuto i contatti; la risposta una sola: ci piace la vostra terra, la vostra aria, la vostra cucina, la vostra tranquillità e questi “pepperon” che hanno un fascino tutto loro”. Insomma c’è stata una sorte di passaparola che, a quanto pare, continua. L’unico rimprovero fatto quello che c’è povertà di strutture turistico-informnative con scarsità di depliant in lingua inglese. Una situazione alla quale bisognerà porvi rimedio visto che avremo a che fare con cittadini d’oltre Manica. Intanto si movimenta anche un po’ l’economia artigianale con “caseddari”, muratori, potatori che sono stati allertati per i lavori di ristrutturazione.
Basket: l'argentino German acquistato dalla Stamplast Martedì, 9 novembre Ora è ufficiale l’argentino Guido German è della Stamplast Ceglie. Ieri mattina ha firmato il regolare contratto e domenica Romano lo potrà già utilizzare. “Si tratta di un ottimo giocatore – afferma il ds Enrico Marseglia -, che fa al caso nostro e si tratta di un ulteriore valore aggiunto alla già forte rosa a disposizione del mister”. Di origine argentina ma con radice italiane - il nonno, che lui non ha mai conosciuto è di Francavilla sul Sinni – Guido germaqn 24 anni è un giocatore che gioca nei ruoli di ala e pivot. Ha inziato a giocare a Buenos Aires, sua città natale ed è componente della nazionale juniores argentina. Il suo arrivo è Italia è datato due anni orsono giocando in Sicilia, in serie C1, poi la migrazione a Cesena in serie B2. A lui si stavano interessando molte società e lo voleva a tutti i costi una squadra cremonese. Lo stesso Cesena avrebbe fatto resistenze a farlo partire. MA Ceglie gli è subito piaciuta “nella settimana che ho trascorso qui – ha detto German – ho riscontrato tante similitudini con la mia terra, e questo spesso conta più di ogni altra cosa”: E non è la prima volta che uno straniero si innamora della città e dei suoi abitanti. E’ accaduto con Ned Gusic, con Horazio Bosco e dora con questo giovane alto 2 metri e dalle doti notevolissime. “Lo avevamo sempre detto – è sempre il ds Marseglia che parla – avevamo necessità di rinforzare la rosa e lo avremmo fatto solo in presenza di un grosso acquisto, è così è stato”. Con i neo compagni di squadra ha subito legato, a partire dal suo connazionale Bosco che sicuramente ha avuto un ruolo importante nel far cadere su Ceglie le sue preferenze. “Con questo giocatore – a parlare questa volta è il tecnico Cosimo Romano – abbiamo aggiunto un notevole rinforzo ad una rosa che pur risicata in questa fase del campionato ha fatto cose strabilianti”. Tradotto, significa che da qui in avanti le cose non dovrebbero che migliorare e la corsa sul forte Corato è già iniziata. Intanto per i tifosi l’occasione di vedere l’esordio di German domenica a Costernino nel corso dell’incontro con il S. Maria Vico. Luca Dipresa
Elezioni: l'ex sindaco Pietro Mita propone un "forum" Domenica, 7 novembre "Da quando sono stato eletto consigliere provinciale, a giugno, mi sono volutamente astenuto da interventi su temi locali, perché per molti aspetti, era - ed è ancora - per me un periodo di riflessione. Nel frattempo, ho seguito con impegno il mio lavoro alla Provincia, nell'interesse di Ceglie, ma ora mi sono persuaso di fronte all'inaffidabilità del governo di centrodestra locale, all'impoverimento crescente dell' economia e alla debolezza del tessuto sociale, che è necessario ricreare in città un clima di fiducia, anche perché non siamo all'anno zero nella società locale e ci sono ancora potenzialità da cui partire". L'ex sindaco di Rifondazione, Pietro Mita, torna a far sentire la sua voce in vista delle amministrative 2005. L'occasione, un'iniziativa alla quale sta lavorando da qualche settimana - un forum con esponenti della società civile - che sta risvegliando un po' il dibattito politico. Ci spiega meglio di che si tratta? "In questi ultimi tempo ho lavorato per far crescere un bisogno allargato di partecipazione di cittadini, a volte senza partito. Il risultato comincia comincia a venir fuori. A Ceglie è nato un movimento di persone, donne e uomini, impegnate nella società, espressioni delle diverse professioni, si è dato vita ad una sorta di laboratorio che sta discutendo ed operando su un'idea nuova di città. Sono in calendario conferenze di programma (se ne è già tenuta una su un tema decisivo per Ceglie: "Ristorazione, ricezione alberghiera, turismo" con l'intervento degli operatori di "Ceglie è...", e ne seguirà un' altra nel mese di novembre su "Zootecnia e agricoltura sul nostro territorio). E' un movimento che dal basso raccoglie i bisogni della città con l'obiettivo di dare un contributo alla prossima campagna elettorale. Pare che il centro sinistra abbia apprezzato l'iniziativa, chiedendo però di partire dalla centralità dei partiti per poi coinvolgere la società civile... I partiti del centro sinistra, come a livello nazionale, a Ceglie sono uniti e questo è un bene. Ma non basta. Non tanto per vincere, quanto per governare una città impoverita e deturpata. Per porvi rimedio c'è bisogno dei partiti del centro sinistra ma occorre un'alleanza più vasta. Le esperienze precedenti, hanno dimostrato che occorre coinvolgere pezzi di società, soprattutto del mondo dell'associazionismo, e suscitare un loro diretto protagonismo. Non è una questione di "prima e di dopo", non c'è bisogno di mettere cappelli, il movimento dal basso va incoraggiato con molta pazienza. A mio avviso, per rilanciare la città, per creare speranza, occorre muoversi da più direzioni, anche da sponde a noi lontane". Qualcuno vede in questo suo impegno una candidatura definitiva. E' cosi? "La scelta del candidato è importante, ma senza un autentico movimento popolare, sarebbe del tutto insufficiente. A me sta a cuore questo movimento, il candidato va scelto in seguito. Personalmente ogni ipotesi è legittima, anzi mi attendo con interesse proposte concrete sia dal mondo politico che dalla società civile. (Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Basket: Romano punta sulla trasferta di Castellaneta Sabato, 6 novembre Cosimo Romano anche quest’oggi si attende dai suoi una prova di carattere. La trasferta al Palatifo di Castellaneta è difficile, quasi impossibile sulla carta se si tiene conto che sul proprio parquet i tarantini non hanno mai perso. Ma è un dato che a D’Amicis e compagni importa fino ad un certo punto, anzi li stimola ulteriormente se si tiene conto che proprio in trasferta, spesso, hanno fatto vedere le cose migliori. “In settimana ci siamo preparati con particolare scrupolosità – tiene a precisare Romano – preparando la gara di oggi nei minimi particolari”. Può essere un vantaggio – gli chiediamo – la settimana turbolenta trascorsa dal Castellaneta (contrasti tra allenatore Ciracì e presidente Anthoi che parlano di divorzio)? “Può essere invece motivo di ulteriore stimolo per i giocatori”, taglia corto il coach che , evidentemente, sa come in certe situazioni i giocatori reagiscono, nel bene e nel male. Ma torniamo alla Stamplast. Tra i giocatori il più motivato sembra essere Marchianna, giocatore che proprio a Castellaneta ha trascorso uno dei momenti migliori della sua carriera e che ancora oggi è ricordato con affetto dal tifo. Ma sono tutti che stanno bene e la vittoria nel derby è stata la giusta medicina dopo il passo falso di Bisceglie. Insomma l’ambiente è dei migliori e questo è anche merito di un allenatore, Coco Romano che ancora una volta dimostra tutto il suo valore costruendo ancora una volta una squadra competitiva: Ma non solo. Nei momenti di difficoltà riesce a motivare tutti i giocatori in una maniera quasi unica. E giocare con una rosa risicata ed essere nelle prime posizioni della classifica è cosa sulla quale in pochi avrebbero scommesso. A proposito di rinforzi, in settimana hanno provato alcuni giovani. “Interessanti” li ha definiti il tecnico Romano che prima di prendere una decisione definitiva vuol andarci piano. Si parla di un giovane argentino che pare abbia entusiasmato. Ma prima di decidere ci vuole una ulteriore prova. Oggi pomeriggio al Palatifo tarantino ci sarà una nutrita schiera di tifosi cegliesi che con questa squadra hanno costituito un sodalizio indispensabile. E chi sarà presente a Catsellaneta non avrà di che pentirsi, pronto a scommettere in una gara bella, di quelle che fanno ulteriormente appassionare al basket. All’inizio scenderà in campo il quintetto formato da D’Andrea, Cipulli, Villani (in forma strepitosa), Bosco e D’Amicis. Non è comunque improbabile che Romano faccia scendere sul parquet tararntino da subito Marchiana, l’ex di turno. Luca Dipresa
Margherita al lavoro per una grande alleanza democratica Martedì, 2 novembre La
Margherita a Ceglie Messapica ribadisce il suo «impegno a favore della
città e dei cittadini, e a ricercare anche a Ceglie le migliori
condizioni politiche per ridare alla città una amministrazione stabile,
dopo 5 anni di crisi continue», che «hanno portato a due
commissariamenti, con pesanti ripercussioni in termini di sviluppo e
occupazione». «Il nostro obiettivo - spiega il coordinatore cittadino
Tommaso Gioia - è quello di annullare il "disordine"
ospedaliero voluto da Fitto, portare a termine il Piano regolatore,
creare condizioni di sviluppo per le imprese, rafforzare i settori
portanti (gastronomia, turismo, agricoltura), e sostenere quelli in
crisi (tessile). Tutto questo è possibile se anche a Ceglie, come si
sta facendo a livello nazionale, si parte da una grande alleanza
democratica, che veda coalizzati tutti i partiti di centro-sinistra e
della sinistra. La Margherita ha chiesto ai partner della coalizione di
incontrarsi da subito, in modo da approntare una proposta programmatica
di governo della città, alternativa a quella disastrosa del
centro-destra».
Basket: il Ceglie vince il derby con l'Ostuni Lunedì, 1° novembre STAMPLAST CEGLIE – TELCOM OSTUNI 68- 60 STAMPALST CEGLIE: D’Andrea 14 Marchianna 5, Cipulli 10, Sarcinella n.e., Villani 15, D’Amicis 8, Bosco 14, Curri n.e., Leone n.e., Passante 2. Allenatore Romano. TELCOM OSTUNI: Motta 21, Parisi 15, Di Santo 10, Vozza 6, Ungano 3, Valentini, Crovace n.e., Bagnardi n.e., Sarli 5, Fioretti. Allenatore Patera ARBITRI: Di benedetto di Barletta e Spano di Sannicandro Note: parziali 24-8, 44-23, 48-41, 68-60. Falli: Ceglie 16, Ostuni 24; Tiri liberi: Ceglie 13/20, Ostuni 12/16; Tiri da tre: Ceglie 7/14, Olimpia 8/16. Esce per 5 falli: Di Santo. Spettatori 550 E’ stato il capolavoro tattico di Cosimo Romano che con soli sei giocatori a disposizione è riuscito ha gestire una partita che ha visto la Stampalst sempre in testa fin dai primi minuti di gara. “Sono molto contento – il pensieo dell’allenatore a fine gara – di come i miei ragazzi hanno interpretato una gara difficile e con un avversario forte reduce da una lunga serie di risultati utili consecutivi”: Bravi i giocatori, indubbiamente, ma bravo il coach che ha dimostrato ancora una volta di saper leggere bene le gare ed attuare soluzioni tattiche che sono poi le mosse vincenti. L’aver messo D’Andrea (ottima la sua prova da regista) alle costole di Parisi, ad esempio, è stata una delle soluzioni vinti. Ma sono stati bravi tutti, con un Maurizio D’Amicis sugli scudi.La stracittadina, come tradizione vuole, ha chiamato al palazzetto “Peppino Todisco” di Citernino una moltitudine di tifosi ed alla fine a gioire di più sono stati, meritatamente, i tifosi cegliesi che almeno così vengono ripagati dalla mancanza del palazzetto (da palazzo di città la conferma che entro il mese la pratica consegna lavori, collaudo e nulla osta andrà a buon fine). Una gara coreograficamente ben organizzata dalla Stampalst che nei momenti “morti” si è affidata alle piccole ballerine della scuola di danza “Jazz Dance”. Ma torniamo alla gara. Romano, come al solito ha dovuto fare i conti con una rosa ristrettissima ed ha chiesto ai suoi ragazzi l’ennesimo sacrificio, distribuendoli con oculatezza lungo tutto l’arco della gara, pur con un passante non ancora in perfetta forma come pure Marchiana. La partenza è strepitosa al punto che il primo quarto vede la Telcom sotto di 16 punti. Un dato significativo se si tiene conto che l’Ostuni è uno dei quintetti più forti, e la sua posizione alle spalle del Corato ne era la conferma. Vantaggio che veniva ulteriormente consolidato prima dell’intervallo, con un più 21 tutto meritato. Patera, dal suo canto, le ha tentate tutte proponendo cambi che però, alla fine non hanno fatto cambiare l’andamento della gara. Il terzo quarto, come c’era da prevedere, un calo di Villani e compagni che evidentemente hanno tirato un po’ il fiato. E poi c’era Bosco carico di tre falli che Romano, da quel punto in avanti ha dovuto centellinare. La Telcom ne ha approfittato solo per accorciare il distacco. Nell’ultimo quarto la Stamplast è tornata a giocare mettendo a segno 20 punti contro i 19 dell’Ostuni che, alla fine ha dovuto riconoscere la superiorità dei cegliesi che orali hanno anche raggiunti in classifica ponendosi al secondo posto. “Una grande prestazione ed un grande risultato – il pensiero del ds Enrico Marseglia – del quale dobbiamo ringraziare coach e giocatori. I nostri obiettivi con questa vittoria vengono rafforzati ed in settimana potrebbero esserci novità anche sul fronte potenziamento rosa (pare che in settimana un giovane argentino ed un italiano saranno in prova: se son fiori, fioriranno, ndr)”. Luca Dipresa
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