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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

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Raccolta di sangue nel salone parrocchiale di San Rocco

Domenica, 29 febbraio

Allo scopo di alimentare un patrimonio indispensabile per la vita umana, stamani, domenica 29 febbraio, la sede locale dell’Avis di Ceglie allestirà il salone parrocchiale di San Rocco per dar vita ad una raccolta di sangue. Il tutto per rispondere alle continue richieste di quanti, per ragioni di salute, sono costretti a subire delle trasfusioni.
E’ infatti risaputo come le ASL che continuamente collaborano con l’associazione facciano spesso appello affinché si crei una cultura della donazione del sangue che riesca a sopperire alle odierne carenze riscontrabili, soprattutto, nei momenti d’urgenza. «Proprio per questo - afferma il presidente Avis Quirico Pepe - si sta cercando, anche in seno locale, di sensibilizzare su un tema di grande valore etico. Donando il sangue non solo si aiuta chi in quel momento necessita di un simile intervento ma ci si tutela, anche, per la propria salute e per una futura necessità personale.
Oramai tutti sanno che ogni essere umano sano può privarsene senza subire danni grazie al fatto che il plasma è un’energia rinnovabile. L’associazione collabora e interagisce oltre che con la Asl/Br1, con numerosi altri enti e istituzioni del territorio. Così, in diverse occasioni ha dato vita a dei seminari di
studio. Non a caso, e la numerosità dei donatori cegliesi lo dimostra, si sono creati i giusti stimoli informativi atti ad evitare informazioni devianti e confuse sull’argomento.

(Ag. Sc., La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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Basket: la Edilmed prepara la volata verso i play off

Venerdì, 27 febbraio

Sette giornate al termine del girone di ritorno e poi saranno play off. Procede tutto secondo programma il campionato dell’Edilemd Ceglie che oggi è saldamente in seconda posizione, distanziato di quattro punti dalla capolista Barletta. Sette gare ancora da giocare e un calendario (se così si può dire) favorevole con quattro gare interne e tre esterne. Domenica la prima di queste tre ultime trasferte con la visita al quintetto del RuTa Barletta. Vera e proprio gara spareggio tenuto conto che si affrontano la prima e la seconda in classifica, rispettivamente, Barletta e Edilemed Ceglie. I quattro punti di differenza in classifica possono essere tanti ma anche pochi per quel che concerne la vittoria finale del campionato garantendosi, da primatista, l’accesso ai play off con il fattore campo a proprio vantaggio.

E domenica può essere davvero l’occasione per dimostrare tutti il valore e quanto di buono fatto fino a questo momento. Vincere a Barletta non è facile, operò se Ned Gusic e compagni riusciranno a in questa impresa, allora tanto di cappello. Coco Romano, da tecnico espero qual è sta preparando l’appuntamento con il massimo dell’attenzione e, soprattutto con la convinzione di avere dei giocatori intelligenti, dei seri professionisti sui quali la società ha scommesso. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per aspettarsi una gara avvincente e non facile nemmeno per il RuTa.

Il fattore campo avrà certo il suo peso. Però, saranno in molti che da Ceglie partiranno al seguito per non far mancare il giusto apporto e sostegno. Romano è riuscito a registrare a dovere la difesa, uno dei talloni d’Achille fino a qualche settimana fa. E basta vedere il Lamonica delle ultime prestazioni per rendersene pienamente conto. Ma a far ben sparare il quintetto cegliese sono anche i numeri. Oltre alla difesa c’è anche un Ned  Gusic che i suoi 25-30 punti a gara li conferma. Nonostante che su di lui si operi una marcatura o raddoppi che solo la classe riescono a superare. Ed a proposito di punti, volendo fare un confronto terra le due protagoniste del campionato, domenica di fronte, l’Edilemd con i suoi 1911 punti realizzati è la prima in assoluto contro i 1847 del Barletta.  24 invece i punti di differenza, a favore del RuTa per quel che concerne i punti subiti, 1507 (Barletta) contro i 1524 del Ceglie.

Ma volendo fare un raffronto nelle ultime tre gare con Romano alla guida tecnica, il bilancino si sposta in favore dei cegliesi per i punti  fatti e quelli subiti. Insomma, tutte particolarità che il lettura tecnica fanno ben sperare in un colpaccio domenica sera. “Siamo fermamente convinti – afferma il ds Enrico Marseglia – che a Barletta andremo con la massima convinzione di vendere cara la pelle e, soprattutto consapevoli della posta in gioco”. E così prosegue: “L’ambiente è caricato e concentrato con il coach ed i giocatori che stanno mettendo a punto la tattica e con la voglia  di ripagare la città, i meravigliosi tifosi, di un successo altisonante”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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In Consiglio seduta tematica sulla situazione dell'ospedale

Giovedì, 26 febbraio

La conferenza dei capigruppo, riunitasi nei giorni scorsi, ha stabilito per mercoledì 3 marzo la seduta monotematica sulla situazione dell’ospedale. La richiesta di portare nell’assise cittadina questo argomento (per la verità non è la prima volta) è del gruppo di Rifondazione Comunista. L’argomento, come si può immaginare  - e stando anche alle discussioni in atto in città - sarà abbastanza caldo e non è escluso che venga fuori un documento ampio, se non addirittura unitario. Infatti, stando proprio alle discussioni in atto, pare che sull’attuazione del provvedimento per quel che concerne lo “stabilimento” cegliese, anche da esponenti della maggioranza ora vengono fuori forti perplessità.

Intanto la protesta in città continua e questa volta vede protagonisti i Giovani Comunisti  del partito proponente la seduta monotematica che hanno dato vita ad una raccolta di firme contro il riordino. “Abbiamo raccolto qualcosa come ottomila firme – afferma il responsabile dei G.C., Giovanni Dovizioso – riscontrando tra la gente un forte disappunto per come è stata gestita la fase del riordino che ha penalizzato fortemente la struttura cegliese e la stessa cittadinanza”.

Anche questo, ovviamente, avrà il suo peso nel corso della discussione in seno al consiglio comunale che prevede una nutrita partecipazione di cittadini. Intanto va segnalato pure il disappunto di diversi familiari dei degenti nel reparto lungodegenza che lamentano il servizio vitto. Stando a quanto affermano diversi familiari dei ricoverarti nel reparto, il cibo arriverebbe tardi, freddo e in una quantità non sufficiente. Domenica scorsa, fanno presenti ancora, il vitto è stato servito che erano quasi le quattordici,  due ore dopo il tempo stabilito. A differenza del passato quando era attiva la cucina del presidio, oggi tutto il vitto viene preparato ad Ostuni. Lamentele provengono anche dalla soppressione del servizio richiesta e rilascio cartelle cliniche nella giornata di sabato. La cosa ha un po’ indispettivo un cittadino che sabato scorso recandosi all’apposito ufficio ha trovato chiuso ed ora dovrà ritornarci in settimana, magari chiedendo anche un permesso dal lavoro. Ovviamente non è che questo crei grossi problemi, però per molta gente che non va a lavoro il sabato è la giornata ideale per sbrigare questo tipo di questioni.

Luca Dipresa

 

 

Il motto di Causo l'interventista: Rispondo, ergo sum

Non se ne lascia nessuna, risponde a tutti su tutto quel che riguarda la sanità, ribatte punto punto ad ogni critica, reagisce a mezzo stampa con uppercut ad ogni accenno critico che riguarda corsie e reparti dei suoi ormai impoveriti ospedali. Bruno Causo, direttore alla Asl di Brindisi, un passato con le stellette in Marina,  da mesi è l'uomo più interventista del Salento, al punto che è stato costretto a smentire pure una sua candidatura in qualche collegio controllato dal Polo. Scrive ai giornali senza guarda in faccia a nessuno (nel centrosinistra) per replicare al sindaco o al consigliere comunale del più piccolo paese della provincia, ribattere è una delle sue ragioni professionali convinto com'è, legittimamente, della bontà del Piano di riordino ospedaliero.

Si riducono i servizi ospedalieri? "Li stiamo potenziando" la prevedibile battuta. Il parco tecnico degli ospedali brindisini non è adeguato? "A breve saranno acquistate 4 Tac, 2 gamma camere, un laser C2 per i tumori dell'apparato udititivo " mentre "l'acquisto più recente è l'Artroscan, effettua risonanza magnetica a bassa intensità per l'apparato osteoarticolare". Qualche dubbio sulla efficienza del 118? "Abbiamo potenziato mezzi e personale. In 18 mesi sono stati assicurati 18 mila interventi, la maggior parte per arresti cardiocircolatori". Nessuno sa nulla, purtroppo, sugli esiti degli interventi, sul trattamento ricevuto e sul potenziamento delle cardiologie o  cardiochirurgie visto che "la maggior parte" dei brindisini ha cuore debole.

I brutti rapporti del direttore non sono solo con i partiti dell'opposizione alla Regione Puglia, non va d'accordo neppure con i giornalisti e per loro ha istituito un ufficio stampa per le veline ufficiali. Fra i pochi cronisti tollerati, il buon Tonino Saponaro di Teleradio Città Bianca, disponibile a concedere monologhi televisivi sullo stile del più abile presenzialista italiano.

Vedremo se Causo, tirato per la giacca, risponderà anche al dibattito in Consiglio comunale a Ceglie. Sarà l'occasione buona per chiarire lo stato di salute (attuazione) del Pal e dell'Accordo di programma con la Provincia per l'assistenza socio-sanitaria integrata. Se proprio vogliamo spingerci con le richieste, potrà illustrare meglio l'articolato "progetto sull'infermiere di quartiere" e sulle sue destinazioni d'uso, visto che quelli assunti vent'anni fa (come si vede l'idea non è proprio originalissima) sono oggi felicemente impiegati in mansioni di concetto. Oppure nel chiarimento si potrà affinare il significato di "ospedalizzazione a domicilio" (un po' come le pizze da asporto?) in quanto  Causo ci fa sapere che "sono state acquistate 10 autovetture per medico più infermiere". Calma, nulla ancora di operativo, infatti "il progetto - virgolettato - partirà a breve". E ci mancherebbe.

Purtroppo, nonostante le buone intenzioni, il Direttore Asl non convince neppure con le repliche, certo non è colpa sua quanto del suo datore di lavoro, in fin dei conti è anch'egli un manager vittima delle ristrettezze economiche che, quindi, impediscono una espressione realmente valorizzata del mandato. Però è ammirevole il suo ottimismo, la sua fiducia nel futuro e nei progetti che è chiamato a difendere e ad attuare, al punto da ribaltare persino le negative opinioni che gli italiani hanno sulla ricerca e i ricercatori sull'Italia: "Qui non accettiamo lezioni da nessuno" zittisce con orgoglio da premio Nobel il numero 1 della sanità brindisina. E spiega anche perchè: "Perchè siamo stati promotori di progetti di altissimo livello qualitativo che hanno ottenuto collaborazioni e riconoscimenti a livello internazionale con sinergie poste in essere, come nel caso di Suaw II, da equipe di luminari europei della medicina". Testuale.

 

 

 

 

 

 

 

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Parquet a "mollo", nuovo rinvio per l'apertura del Palasport

Giovedì, 26 febbraio

Probabilmente un maggior controllo da parte dell'Ufficio tecnico comunale avrebbe potuto evitare tutti quei problemi che stanno facendo ritardare la conclusione dei lavori del Palazzetto dello sport della zona Insarti. Un ritardo che penalizza fortemente una società, quella di basket, che con grossi sacrifici ha portato la città ad essere protagonista e «ambasciatrice» in terra pugliese. Però, purtroppo, come riscontro, non c'è stata quell'attenzione che pure avrebbero meritato.

Prima l'adeguamento alle norme di sicurezza, ora la questione relativa al parquet, denotano come appunto il problema non è stato preso «a cuore» costringendo la squadra ad adattarsi in una palestra (e meno male che c'è) inadeguata, che costringe molta gente a fare retromarcia alla domenica, quando tenta di entrare per vedere le imprese di Gusic e compagni.
«Fa davvero senso - afferma uno dei dirigenti - andare in altri paesi, magari più piccoli del nostro e vedere che hanno il palazzetto». Insomma, problemi su problemi, tenuto conto che per la preparazione si deve chiedere ospitalità ad Ostuni, per non far perdere ai giocatori il contatto con i parquet che andranno a trovare nelle trasferte. Tutti problemi che, ripetiamo, dipendono da un mancato controllo o sinergia tra direzione dei lavori e committente. La struttura doveva già essere pronta e invece, salvo «miracoli», se ne parlerà al prossimo campionato. Addio all'opportunità di giocare nel palazzetto gli ormai probabilissimi play off, con tutto quello che potrebbe significare per lo sport e per la collettività cegliese, che ormai stima ed apprezza la volontà dei giovani dirigenti della squadra di basket e di quella di pallavolo.

Tornando al recente problema dell'installazione del parquet, c'è il fenomeno delle infiltrazioni che ne sconsiglia la messa in opera. Purtroppo, per molti mesi, la struttura è stata senza copertura e si può immaginare quanta acqua sia penetrata sotto il pavimento. Si è proceduto all'impermeabilizzazione, non di tutta l'area ma del solo terreno di gioco. Sta di fatto che tutta l'acqua accumulata - sebbene sopralluoghi dei giorni scorsi avrebbero evidenziato la presenza di umidità va riducendosi -, unita forse alla non totale impermeabilizzazione, ha creato delle gibbosità che hanno sconsigliato l'installazione del parquet. Oggi il fenomeno si è ridotta, ma non al punto da far cambiare idea ai tecnici. L'umidità, del resto, è favorita anche dall'aver creato sul tetto delle griglie che avrebbero avuto lo scopo di evitare la condensa. In realtà, pare che non eliminerebbero problemi di umidità, con ripercussioni sulla tenuta del pavimento. Allora che fare?

La ditta si è detta pronta a procedere alla messa in opera del parquet. Contemporaneamente si dovrebbe rimediare alla chiusura delle griglie e ad un impianto di termoventilazione capace di tenere asciutto l'ambiente senza compromettere il parquet. Insomma, ci vorranno ancora un paio di mesi. Tutto tempo che, forse, si sarebbe potuto risparmiare con una maggiore sinergia tra direzione dei lavori, Ufficio tecnico e l'impresa, che in diverse occasioni pare abbia fatto presente questi inconvenienti.

L.D.

 

 

 

 

 

 

 

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"Qui non si raccoglie verdura". E spara a due pensionati

Mercoledì, 25 febbraio

Si erano introdotti in un fondo per raccogliere verdura selvatica e lampascioni. Il proprietario non ha gradito e siccome alla sua richiesta di allontanarsi i due intrusi (dei pensionati) hanno tergiversato, l’uomo ha imbracciato il suo fucile da caccia ed ha sparato. Due colpi a bersaglio pieno. Due fucilate, secondo i carabinieri, per ammazzare. Solo uno dei pensionati è stato raggiunto dai pallini. Per fortuna solo di striscio all’orecchio sinistro. Il proprietario del fondo è stato arrestato con la pesante accusa di tentativo di omicidio. Si chiama Pietro Nigro, ha cinquant’anni, ed è di Ceglie Messapica.

L’incredibile episodio si è verificato a Ceglie, in contrada Natalicchio. Nella tarda mattinata due anziani si sono introdotti nel fondo di Nigro. Stavano raccogliendo le prelibate cicorelle e gli altrettanto prelibati lampascioni. Tutto selvatico, ma molto richiesto. I lampascioni nei negozi di verdura vengono venduti a 5 euro al chilo. Nigro ha visto i due e li ha invitati ad andarsene, altrimenti li avrebbe sparati. «Ma non esagerare », avrebbero risposto i due, temporeggiando e mai pensando che l’uomo sarebbe andato ad armarsi. Invece, Nigro è tornato con la sua doppietta da caccia. E mentre si avvicinava agli intrusi ha aperto il fuoco. Due colpi, uno andato a segno, ma fortunatamente solo di striscio. Nigro ha ricaricato l’arma ed ha imposto ai due di non muoversi, nell’attesa dell’arrivo dei carabinieri, da egli stesso chiamati con il telefonino.

I militi della stazione di Ceglie sono giunti in brevissimo tempo.ma invece di complimentarsi, come probabilmente Nigro si aspettava, per la cattura dei due «ladri», è stato ammanettato con l’accusa di tentativo di omicidio. Il ferito è stato portato nel Pronto soccorso dell’ospedale di Ceglie e medicato, mentre Nigro e l’altro «ladro» di cicorelle e lampascioni sono stati trasferiti nella stazione carabinieri. Bloccare i ladri è un dovere, ma sparar loro addosso e tentare di ammazzarli non è consentito a nessuno. Nemmeno a chi ha subìto in precedenza furti ed è esasperato. I carabinieri della stazione di Ceglie, comandata dal maresciallo Sante Convertini, dopo le varie verbalizzazioni e dopo avere sottoposto a sequestro il fucile, hanno trasferito in carcere Pietro Nigro.

(Pi. Arg., La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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Il sindaco Annese prosegue, evitate le elezioni anticipate

Mercoledì, 25 febbraio

Ora è certo: la lunga e irrisolta crisi amministrativa non porterà Ceglie alle elezioni anticipate del prossimo giugno. Il sindaco Mario Annese sarà "costretto" a ricoprire l'incarico tra le liti e le contraddizioni della sua maggioranza che lo tengono ingessato da 22 mesi. Il termine per eventuali dimissioni è scaduto e quindi se anche il primo cittadino dovesse ora gettare la spugna si voterebbe in ogni caso nel 2005, costringendo il paese ad un altro lunghissimo commissariamento.

Che non si sarebbe andati alle elezioni anticipate lo si era capito già da molto tempo, una mistura di interessi e opprtunità che hanno sconsigliato soluzione dolorose della legislatura: da una parte la determinazione del sindaco a proseguire nel mandato affidato dai lettori come aveva annunciato nel Consiglio comunale del mese scorso, dall'altra la sconvenienza dei partiti di maggioranza (Forza Italia, An e Udc) ad smentire se stessi nella scelta di un candidato presentato nella primavera di due anni fa, spiegazione che sarebbe stato difficile spiegare agli elettori alla vigilia delle elezioni per la Provincia.

Col vento in poppa Mario Annese è riuscito a superare indenne lo scoglio di fine febbraio, questo grazie anche alle divisioni delle opposizioni che in sostanza hanno neutralizzato una azione politica priva di incisività. Infatti se il raggruppamento dei Ds, Margherita e la lista civica Forza Ceglie hanno tentato di portare in Consiglio comunale il dibattito sulla sfiducia al sindaco,  Rifondazione comunista con i suoi cinque consiglieri hanno preferito una più leggera e superflua richiesta di dimissioni al primo cittadino.

Ma ora discussioni ed eventuali recriminazioni sono alle spalle: se il sindaco Annese ha preferito proseguire il mandato deve avere qualche buon motivo. Con la speranza che quello suo sia compatibile con gli urgenti bisogni dei cegliesi.

 

Il sondaggio: l'81% ha votato per le dimissioni del sindaco

Il sondaggio proposto dall'Idea e aperto dal 5 febbraio a oggi non ha lasciato scampo al sindaco Annese. Hanno votatoL'esito del sondaggio in 627 e la maggior parte si è espressa per le dimissioni del primo cittadino: l'81 per cento (pari a 508 voti) ha risposto "Si, il sindaco deve dimettersi", il 9% (56 voti) ha votato per il quesito "No, ma deve cambiare gli assessori", mentre il 7% (44 preferenze) si è espresso per la prosecuzione del mandato. Infine solo il 3 per cento dei votanti (20 risposte) si è espresso per la dpmanda: "Deve dimettersi, ma solo se lo chiedono i partiti alleati". Il sondaggio è stato chiuso alla mezzanotte scorsa.

 

 

 

 

 

 

 

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Boom di iscritti, l'istituto Alberghiero raddoppia le classi

Lunedì, 23 febbraio

Per il comprensivo “Cataldo Agostinelli” quello che verrà sarà un anno importante. Le iscrizioni che ci sono state dimostrano che l’aver istituito una larga varietà di indirizzi è stata una scelta indovinata e che consente di accogliere un bacino di utenza che, quantomeno ne limita i disagi di un lungo pendolarismo. E fa specie vedere come al suo secondo anno l’indirizzo alberghiero raddoppia, passando dalle attuali quattro affollatissime classi a ben otto. Segno anche questo che la scelta di volere a tutti i costi questo tipo di scuola non era una pretesa campata in aria. “Siamo particolarmente soddisfatti – a parlare è il presidente del consiglio di istituto, Enrico Turrisi – del rilancio che il comprensivo ha avuto nel giro di pochi anni, passando dalla minaccia di chiusura ad un notevole afflusso di studenti”.

Ed ha ragione a parlare in questi termini il responsabile del consiglio facendo capire che anche per l’indirizzo classico e scientifico c’è stata una inversione di rotta. “Il prossimo anno avremo – precisa Turrisi – una quarto ginnasio formata da 31 alunni ed addirittura formeremo due prime di liceo scientifico”. Ma oltre alla riscoperta degli studi umanistici, i ragazzi prossimi  alla licenza media hanno indirizzato la loro scelta a Ceglie e precisamente al commerciale dove si formeranno due nuove prime classi, al professionale per i servizi sociali, anche qui con due classi in più e al professionale maschile dove le classi prime da formare saranno ben tre. Insomma, il Comprensivo di Ceglie trova gradimento da parte degli studenti e delle stesse famiglie, dimostrando di avere le carte in regola per competere con le altre scuole. Il mese di gennaio, come è noto, è il mese della difficile scelta da parte degli studenti di terza media e le scuole del territorio, non ultime quelle di fuori provincia attuano ogni possibile strategia per poter far scivolare la scelta sulla loro scuola. Un vero e proprio “mercato” che da anche la possibilità alle famiglie dio non scegliere a scatola chiusa.

Ecco perché fa discutere positivamente la larga fetta di ragazzi che hanno scelto Ceglie, scuola per alcuni versi nuova rispetto alle tradizionali e storiche presenti nel circondario. Però bisogna mantenere fede a tutte le aspettative. E facendo riferimento al forte incremento dell’Alberghiero è il caso che si dia seguito al progetto di ristrutturazione della sede individuata, vale a dire l’ex ostello della gioventù. “Come consiglio di istituto- dichiara a tal proposito Enrico Turrisi – ci attiveremo preso la Provincia perché sia dia seguito agli interventi progettati quanto prima per fare in modo che già da settembre prossimo questo indirizzo scolastico abbia strutture adeguate alle attività didattiche”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Basket: la Edilmed strapazza il Taurisano, poi il surplace

Lunedì, 23 febbraio

EDILMED CEGLIE – TAURISANO 83 - 48

EDILMED CEGLIE: Gusic 25, Lamonica  16, Palumbo 7, Licchello 5, Ventruto 11, Bove 6,  Costabile 3, Epicoco 8, Curri, Barletta 2.  Coach Romano

TAURISANO: Campioni 1, Tancorra, Tamburini 7, Voglino 4, Lutfisa, De Nunzio 11, Trullo 18, Petracca 2, Paiano 5, Leopizzi. Coach Laudisa.

ARBITRI:  Basile di Taranto e Salerno di Tursi.

Note: Parziali: 20-10, 39-15, 64-36, 83-48. Tiri da tre: Ceglie 6/13, Taurisano  4/11; Tiri liberi: Ceglie 20/30, Taurisano 7/17. Falli: Ceglie 15, Taurisano 21.

 

Trentacinque punti di differenza la dicono lunga sull’andamento di una gara che ha visto l’Edilemed padrona del campo e soprattutto mettere in mostra un gioco sul quale si vede già la mano del coach Coco Romano. Difesa ottima con un Laconica padrone dei rimbalzi ed un contropiede micidiale. Il Taurisano dell’ex Voglino ha fatto la sua gara senza però metter mai in difficoltà il quintetto cegliese. Ceratemene l’umidità non ha aiutato i giocatori con un terreno (dove sei palazzetto!) scivoloso e pericoloso.

Nel primo quarto c’è subito Lamonica in evidenza con Gusic, Licchello e Ventruto che sfruttano bene i lunghi rinvii. Dopo soli quattro primi la differenza è netta con 14 punti di vantaggio (24-10).

Il Taurisano è un po’ impreciso anche se Trullo cerca di dare uno schema al gioco. Nell’ultimo minuto la coppia Laconica-Gusic sfrutta al meglio la rimessa e si chiude sul punteggio di 20 a 10. Si riparte ma la musica è la stessa e dopo cinque minuti l’Edilmed è a più 20 (32-12) e Romano fa riposare un po’ i lunghi. In evidenza Bove che realizza quattro punti nel giro di pochi secondi. Dall’altra parte Trullo e De Nunzio tentano di rimediare al lungo svantaggio. SI va al riposo sul punteggio di 39 a 15 con 19 punti realizzati dal Ceglie contro i soli 5 degli ospiti.

Alla ripresa del gioco l’Edilmed  si rilassa un po’ ed il Taurisano ne approfitta riuscendo a metere a segno qualche canestro in più, come i due tiri da tre di Trullo nel giro di appena quaranta secondi. Romano giustamente si arrabbia, chiama il tempo e “striglia” i suoi richiamandoli alla concentrazione. Cosa che avviene. Al quarto Costabile si arrabbia, giustamente, per un fallo fischiatogli che non esiste e l’arbitro lo punisce con un tecnico. All’ottavo Gusic in evidenza con due giocate da alta classe. Il pubblico ovviamente si diverte e si esalta alle giocate del suo beniamino. Il terzo tempo si chiude con 25 punti realizzati dall’Edilemed contro i 21 degli ospiti (64-36). L’ultima frazione è una pura formalità con i cambi che si susseguono e la giusta cornice anche per Barletta e Curri. Ma la gara rimane sempre gustevole ed i 29 punti realizzati dal Ceglie ne sono la riprova.  Domenica la trasferta a Bari dove ci sarà da superare l’ennesimo ostacolo, in vista dello scontro diretto con il Massacra che giungerà a Ceglie domenica 14 marzo. La strada dei play off passano anche da questo appuntamento.

Luca Dipresa

 

 

 

 

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Clonava e vendeva Dvd e Cd, denunciato un commerciante

Domenica, 22 febbraio

L’operazione della compagnia della Guardia di finanza di Ostuni, denominata «Ciak video», ha portato all’individuazione di una centrale di di riproduzione illecita di prodotti audiovisivi in via Bachelet alla periferia di Ceglie Messapica, e alla denuncia a piede libero del 4Oenne M. C., cegliese, titolare di un negozio di audiovisivi e già denunciato dal comando provinciale della Finanza sempre per pirateria audiovisiva.

Dopo una lunga attività investigativa e dopo appostamenti e pedinamenti, si è arrivati alla scoperta del garace nel quale c’era la centrale di riproduzione gestita direttamente dal commerciante. Le Fiamme gialle hanno cosi posto sotto sequestro 3.658 tra compact disk, dvd e divx; 3452 videocassette; 271 audiocassette; 686 custodie per vhs e 18 per cd; 750 copertine per vhs-plat statio e cd; 27 riproduttori dvd e vhs; 6 computer; 3 monitor e altrettante consolle e stampanti; una videocamera; due scanner; 4 piastre di registrazione; una fotocopiatrice; 7 playstation; 4 amplificatori e 2 televisori oltre a 36 telecomandi; 4 sega game; un deviatore e 4 riavvolgitori vhs.

L’importanza del sequestro, sul quale ancora si indaga per appurare chi erano i rifornitori e chi smerciava i prodotti realizzati illegalmente, è da attribirsi non solo alla qualità e quantità del materiale rinvenuto ma anche alla copiosa produzione destinata al mercato illegale non limitato alla sola provincia di Brindisi.
Video sono stati realizzati dai finanzieri nei quali - utilizzando stratagemmi e lavorando in copertura per non essere scoperti poiché si era in una zona di Ceglie poco frequentata - sono stati fissati tutti gli ingressi e le uscite che avvenivano nel garage sottostante l’abitazione del commerciante cegliese.
L’altro giorno i finanzieri hanno fatto irruzione dopo aver avuto certezza che nel garage avveniva l’attività di duplicazione. Dentro i finanzieri hanno trovato una grande sala di duplicazione. «Ci siamo trovati di fronte ad uno scenario che andava ben oltre l’immaginazione - ha detto Christian Ciro Rutigliano, comandante la compagnia -. Non pensavamo che ci fosse una vera e propria centrale con tariffari, listini prezzi e ingente quantità di materiale».
E aggiunge: «La compagnia della Gdf è impegnata nel controllo del territorio in chiave strategica sulla base dei dettami che ci sono stati impartiti dai nostri comandi e su disposizione del ministro dell’Economia».

Il via vai era continuo e andava ben oltre il video-noleggio ufficiale che ll commerciante aveva nel suo negozio in via S. Rocco.

Ogni dvd veniva venduto tra i 3 e i 7 euro (a seconda se ll fllm era recente o meno) mentre non si è ancora appurato quanto sia il volume di affari, l’evasione di Iva, Siae e altro. L’operazione è ancora in atto. All’interno del garage sono stati rinvenuti numerosi film originali (che venivano poi riprodotti) di recente produzione come: «Matrix revolution», «Bad Boys», «Il libro della giungla 1», «Il signore degli Anelli», «Pearl Harbour», «Pinocchio», «Fuga da Alcatraz», «Batman e Robin», «Mummy»; film a luci rosse e moltissimi successi musicali degli anni 80 e 90.

Nella conferenza stampa il colonnello Vincenzo Papuli, comandante provinciale della Gdf, ha rimarcato che: «Questo centro era stato già toccato nel corso di un’altra operazione della Guardia di finanza piuttosto recente ed è un segnale che la Finanza in genere, il comando provinciale di Brindisi nello specifico, stanno portando avanti per sensibiizzzare e combattere un fenomeno che ha assunto dimensioni trans-nazionali e, nel caso di questa provincia, dimensioni elevatissime. Abbiamo avuto un altro sequestro fatto recentemente a Mesagne e, come si vede, di centri ve ne sono ed è sempre più difficile localizzarli. Ma siamo impegnati nella loro individuazione, per creare una cultura differente. Questo avvalendosi di una attività investigatìva dell’esperienza maturata in anni di lotta al contrabbando di sigarette e che ora riconvoglia le proprie risorse in un settore sul quale l’opinione pubblica in genere, l’autorità di governo in particolare, la Guardia di finanza nello specifico, sta riversando molte delle sue energie».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Mita (Ds) al direttore della Asl: "Si confronti con la gente"

Sabato, 21 febbraio

«E’ davvero singolare la facilità  con la quale il direttore generale dell’Asl appioppi del “falso” alla gente». Pietro Mita, segretario cittadino e capogruppo consiliare dei Ds è sbalordito di quanto affermato dal direttore dell’Ausl in risposta alle preoccupazioni da lui esposte su una probabile chiusura del servizio pomeridiano e notturno del laboratorio analisi dello stabilimento cegliese.  «E’ falso, dr Causo - ribadisce Mita - che al pomeriggio e la notte il servizio laboratorio è dismesso? E’ falso, al contrario, che in  base ad un progetto del responsabile del dipartimento di medicina dei laboratori, a quanto pare, erano state buttate le basi per organizzare al meglio il servizio, dall’unità complesse (quelle degli ospedali d’eccellenza) alle unità semplici e che pertanto, anche in base al piano di riordino, si confermava l’indirizzo di mantenere anche negli “stabilimenti” il servizio del laboratorio analisi, confermando la pronta reperibilità del medico, oltre che del tecnico?».

E circa la preoccupazione esternata, Mita fa rilevare come «lo stesso direttore generale nella sua precisazione affermi che la chiusura pomeridiana e notturna è “di fatto superata con il trasferimento delle provette”». E poi ancora:  «E’ falso, dr Causo che nel corso di una conferenza stampa sulla sala consiliare del municipio di Ceglie, seduto alla destra del sindaco Annese si affannava a dire che non è vero che i servizi saranno chiusi, che il pronto soccorso verrà  ridimensionato e che, al contrario, ci sarebbe stata un tale proliferare di attività poliambulatoriale specialistica per le quali sarebbe occorso altro personale. Forse parlava di qualche altra struttura?».

E sulla questione interviene con una nota anche il direttivo dei Ds di Ceglie. «Il dr Causo – si legge -, funzionario pagato profumatamente dalla Regione Puglia, con i soldi di noi cittadini, non può con semplicità e facilità dare del falso a chi si sforza di fare il proprio dovere rappresentando le istanze ed i disagi di migliaia di cittadini cegliesi». E poi ancora: «Il dr Causo con troppa leggerezza fa paventare che il consigliere Mita abbia quasi  a cuore gli interessi economici del medico e del tecnico del laboratorio d’analisi; affermazioni di tale gravità  devono essere provate, dimostrate e denunciate». La nota del direttivo Ds d si chiude con la constatazione che «lo stile, purtroppo, non si compra e non si vende, i Ds pur non condividendo le scelte del dr Causo non hanno adombrato mai il dubbio che egli potesse avere interessi personali di varia natura nella gestione dell’Ausl Br/1. Comunque, deve essere chiaro che l’indice di gradimento dei servizi sanitari sul territorio ed in particolare nel nostro comune non deve essere espresso da chi come il dr Causo non si confronta con i cittadini, con gli ammalati e gli operatori».

L.Dip.

 

 

 

 

 

 

 

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Il concerti della associazione Caelium riempiono il Teatro

Mercoledì, 18 febbraio

E’ stato un successo il quarto concerto della stagione  “Caelium”, la rassegna organizzata e proposta dall’omonimo Centro Artistico che quest’anno festeggia il suo primo decennale. Il programma prevedeva il concerto Ensamble de “I Musici Serenati”, gruppo musicale composto da Luigi Bisanti (Flauto dolce e traversiere), Lucia Rizzello (traversiere) e Michele Visaggi (clavicembalo). In un Teatro colmo di gente il gruppo ha proposto  brani di indubbio valore artistico e per la precisione la Sonata VI e la Sonata II in sol magg di Nicolò Jommelli (autore del settecento), la Sonata in Re magg. E quella in sol min di Domenico Sarri, la Passacaglia, bravo per clavicembalo composto nel XIII secolo da Bernardo Storace e Sonata I in sol magg di Nicola Porpora vissuto tra la fine del seicento e gli inizi del settecento.

L’Ensamble dei Musici Serenati è un trio che riunisce le esperienze maturate dai singoli elementi che si sono specializzati nell’esecuzione del repertorio rinascimentale e barocco con strumenti d’epoca o copie fedeli. Grazie alla collaborazione con la Biblioteca del Conservatorio “Dchipa” di Lecce, l’ensamble è in costante contatto con istituti e archivi musicali europei, proprio con la finalità della riscoperta del materiale inedito con particolare riferimento agli autori salentini e i compositori dell’Italia Meridionale di scuola napoletana. Da evidenziare ancora che il gruppo  ha in repertorio pagine tra le più espressive della letteratura specialistica. Di particolare interesse si presentano i brani in programma. Brani che vengono poi proposti da un gruppo che vanta ormai una notevole presenza nelle maggiori rassegne italiane ed estere. Insomma, ancora un concerto che è nella tradizione delle stagioni concertistiche promosse dal Caelium e che ha ormai fatto diventare la città punto di riferimento particolarmente apprezzato, in piena sintonia con la tradizione ottocentesca di Ceglie che con il suo teatro, oggi ristrutturato pur mantenendo intatta l’antica facciata, era la capitale della musica. Il prossimo appuntamento – domenica 14 marzo -  di quelli da non perdere perché il cartellone prevede il festeggiamento del “Decennale Caelium” con la conferenza-concerto del prof. Roberto GIUliani e le canzoni della tradizione napoletana proposti da un duo di eccezione, la soprano Caterina Di Tonno accompagnata al pianoforte dal maestro Maurizio Scatti.

Luca Dipresa

                                                                                 

 

 

 

 

 

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Basket: la Edilmed strapazza anche il Monopoli

Martedì, 17 febbraio

EDILMED CEGLIE – MONOPOLI  84 - 50

EDILMED CEGLIE: Gusic 21, Lamonica  7, Palumbo 4, Licchello 14, Ventruto 21, Bove n.e.,  Costabile 14, Epicoco 3, Leone, Barletta..  Coach Romano

MONOPOLI:   Cipputi4, Rizzi 7, Lo sito 7, Iannone 4, Rosato 13, Damasco 5, Luisi 8, Persichella, Ruggiero 2, Pace n.e. . Coach Terrulli.

ARBITRI:  Peaare e Perrone di Taranto.

Note: Parziali: 22-15, 53-27, 68-38, 84-50. Tiri da tre: Ceglie 7/13, Monteroni  1/11; Tiri liberi: Ceglie 12/17, Monteroni 9/12. Falli: Ceglie 16, Monteroni 19.

Trentadue punti di differenza ci stanno tutti per un Ceglie che con Romano acquista una fisionomia più quadrata soprattutto in difesa. Ottima la prestazione di Ventruto e di Costabile, senza però voler fare una graduatoria che sarebbe ingenerosa verso gli altri che comunque hanno giocato bene. Lamonica con problemi alla caviglia gioca pochissimi scampoli della gara. Il Monopoli, squadra giovane ha giocato un basket veloce ma di fronte aveva un quintetto fuori dalla loro portata. L’avvio propone subito due delizioso scambi orchestrarti dall’ottimo Gusic, offrendo la palla dei due punti prima a Ventruto e poi a Licchello.

Il Monopoli tenta di reagire e con Losito in cabina di regia va a canestro con Rosato e Rizzi. Dopo cinque minuti siamo a più sette grazie alla bomba da tre di Gusic. Il primo quarto sichiude sul punteggio di 22 a 15. La seconda frazione è sicuramente quella più intensa con Gusic in cattedra ed i suoi compagni che ormai sanno dove e come potrà arrivargli la palla. In soli tre minuti le giocate del croato permettono all’Edilmed il primo massimo vantaggio di ben 20 punti e si andrà al riposo sul punteggio di  53 a  27 e con 31 punti realizzati dai cegliesi contro i soli 12 degli ospiti. 

Il pubblico si diverte e va letteralmente in visibilio nel terzo quarto quando dopo sei minuti di gioco Ventruto conquista un rimbalzo e rimette lungo per Gusic che schiaccia a canestro. Il Monopoli si fa notare con il tiro da tre di Losito ma il distacco è ormai incolmabile e il tempo si chiude sul punteggio di 68 a 38 per i padroni di casa. L’ultimo quarto si apre con il quarto fallo fischiato a Gusic – per la verità inesistente come il secondo nel secondo quarto – e Romano lo chiama in panchina. La musica comunque non cambia ed il risultato non è mai in pericolo con il coach cegliese che butta nella mischia i giovani Barletta e Leone concedendo la giusta passerella a ventruto. E giovedì si ripete con il derby a Brindisi dove ad attendere l’Edilmed ci sarà l’Invicta. “Gara da non sottovalutare – dice Romano – perché i brindisini sul loro terreno sono temibili”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Election day 12 e 13 giugno: si voterà per Province ed Europa

Martedì, 17 febbraio

Il 12 e il 13 giugno si voterà sia per le elezioni europee sia per quelle amministrative. La maggioranza ha trovato l'accordo, la decisione dell'election day sarà presa sicuramente nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per venerdì prossimo.  Sono oltre 36 milioni gli elettori chiamati al voto per rinnovare i presidenti di 63 province, i sindaci di 4.499 comuni e il consiglio regionale in Sardegna. All'appuntamento gli elettori riceveranno, con le schede per le
amministrative, anche quella per il Parlamento europeo. La Sardegna è l'unica regione che rinnova il Consiglio.

L'election day deciso dal governo non è una prima assoluta per l'Italia. È invece la prima volta che gli elettori si recheranno alle urne nella giornata di sabato. La prima volta di un election day, infatti, è stata cinque anni fa. Gli italiani si recarono alle urne domenica 13 e lunedì 14 giugno per rinnovare consigli comunali, provinciali e Parlamento europeo. Non fu, neppure allora, una decisione facile. Il governo di centro-sinistra, guidato da Massimo D' Alema, aveva preparato un provvedimento di legge per raggruppare in un solo periodo l'elezione per il rinnovo dei consigli comunali e provinciali: il Parlamento approvò con una larga maggioranza una sorta di sessione elettorale che stabiliva un periodo - 15 aprile-15 giugno - entro il quale si sarebbe votato per rinnovare i consigli comunali e provinciali. Il sottosegretario all'Interno dell'epoca, Adriana Vigneri, annunciò che il governo avrebbe esteso il principio dell'election day anche alle Regioni. Il provvedimento ebbe alcune conseguenze pratiche anche se temporanee. Ad esempio i sindaci il cui mandato era in scadenza nell'autunno del '99, si videro prorogato il mandato fino alla primavera del 2000.

In Puglia i Comuni chiamati al voto sono 71: 13 in provincia di Bari, 2 a Brindisi (Brindisi e Ostuni), 19 a Foggia, 34 a Lecce e 3 a Taranto.

 

 

 

 

 

 

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Insediata l'assemblea regionale della Margherita di Puglia

Martedì, 17 febbraio

Si è tenuta il 16 febbraio a Bari la riunione d’insediamento dell’Assemblea regionale della "Margherita-Democrazia è Libertà" di Puglia, l’organismo composto dagli eletti in parte dal primo Congresso regionale ed in parte dai Coordinamenti provinciali, dai parlamentari, i consiglieri regionali, i componenti dell’Assemblea Federale nazionale e dell’Esecutivo regionale e i Coordinatori provinciali.

"Ad un mese dalla celebrazione del primo Congresso regionale della Margherita di Puglia – ha dichiarato il coordinatore regionale, Gero Grassi, nella relazione introduttiva – l’Assemblea regionale si trova investita dell’importante compito di gestione dello storico percorso che porterà il nostro partito, insieme con i Ds, allo Sdi ed ai Repubblicani Europei, alla concretizzazione della lista unitaria per le elezioni europee ‘Insieme per l’Europa’, su indicazione del nostro leader Romano Prodi. L’entusiasmo e l’ampia partecipazione intorno alla proposta di Prodi hanno già guadagnato il primo momento di gloria nel corso della Convention di Roma dei giorni scorsi". "Si tratta adesso – ha proseguito Grassi – di coniugare il progetto sul territorio pugliese, impegnando noi stessi ed i nostri partner politici ad un percorso coerente anche nella formulazione di nomi, programmi e liste per le elezioni amministrative che si terranno contemporaneamente a quelle europee".
L’Assemblea regionale della Margherita di Puglia ha riconfermato, quindi, i segnali di unità interna al partito, già manifestatisi nel corso del primo Congresso regionale, eleggendo per acclamazione il suo presidente nella persona di Enzo Russo, consigliere regionale di Lecce. Con lo stesso spirito unitario sono stati eletti gli organismi che completeranno il quadro dirigente regionale del partito: la Direzione regionale, il Tesoriere, i Revisori dei conti ed il Collegio dei Probiviri.

Risultato eletti nella Direzione regionale: Romano Carone, Lorenzo Fazio, Adriano Pasculli De Angelis, Remo Barbi, Michele Monno, Alberto Losacco, Luigi Terrone, Michele Palmiotto, Vito Ferrante, Oronzo Amato, Michele Fiermonte e Tommaso Colagrande della provincia di Bari; Vincenzo Cappellini, Lorenzo Budano e Luigi De Michele della provincia di Brindisi; Luigi Follieri, Sergio Clemente e Antonio Turco della provincia di Foggia; Luigi De Luca, Cosimo Dimastrogiovanni e Loredana Capone della provincia di Lecce; Cosimo Convertino e Martino Margiotta della provincia di Taranto.

Eletti anche il Tesoriere, Maurizio Deta, e i Revisori dei Conti, Tommaso Bradascio, Dario Melillo e Leonardo De Chirico. Entrano a far parte del Collegio dei Probiviri Domenico Nisi, Raffaele Iaia, Giovanni Esposito, Michele Di Mauro, Roberto Ladiana, Vito De Leo, Antonio Chiella, Pantaleo Greco, Giandomenico Bruni, Savino De Florio e Nicola Piarulli.

 

Gli appuntamenti.

Il coordinatore regionale ha illustrato, infine, l’agenda della Margherita pugliese per i prossimi 50 giorni, ricca di manifestazioni di respiro nazionale.

Domenica 29 febbraio, a Bari, presso la Fiera del Levante, si terrà la manifestazione nazionale dei Circoli della Margherita sul tema: "Mezzogiorno ed Europa", con la partecipazione del presidente nazionale della Margherita on. Francesco Rutelli, il vicepresidente on. Arturo Parisi, l’on. Franco Marini, la responsabile nazionale dei Circoli on. Marina Magistrelli, l’europarlamentare Giovanni Procacci.

L’1 marzo a Brindisi incontro con l’on. Giuseppe Fioroni e l’on. Giovanni Procacci.

Il 5 marzo, all’hotel Sheraton di Bari, manifestazione "Insieme per l’Europa", con la partecipazione dei deputati Massimo D’Alema (presidente nazionale Ds), Dario Franceschini (coordinatore nazionale della Margherita), Enrico Boselli (presidente nazionale Sdi) e Luciana Sbarbati (segretaria nazionale Repubblicani Europei).

Il 7 marzo pre-Congresso regionale della Margherita di Puglia per l’elezione dei 102 delegati pugliesi al Congresso Federale nazionale del partito che si terrà dal 12 al 14 marzo a Rimini. Sarà presente a Bari l’on. Enrico Letta.

Il 26 marzo a Lecce manifestazione regionale con l’on. Rosy Bindi e l’on. Giovanni Procacci.

Il 3 aprile, a Bari, manifestazione nazionale della Margherita sul tema del Mezzogiorno con la partecipazione, tra gli altri, del presidente nazionale Francesco Rutelli.

 

 

 

 

 

 

 

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Domenica in diretta su RaiUno la Messa celebrata a San Rocco

Martedì, 17 febbraio

Domenica prossima le telecamere della Rai saranno nella chiesa di San Rocco per la trasmissione in diretta della Messa che sarà celebrata dal vescovo di Oria, monsignor Marcello Semeraro, e concelebrata dai parroci di Ceglie. La celebrazione andrà su RaiUno a partire dalle ore 10,55 per la regia di Antonio Ammirati. Per la prima volta dunque la tradizionale Messa della domenica, che la Rai diffonde fin dagli anni '60 sarà trasmessa da una chiesa di Ceglie, una sorta di "riparazione" da parte dei dirigenti di Viale Mazzini che giunge dopo quasi sei anni. Una prima trasmissione della Messa era infatti stata stabilita per il 16 agosto del 1998, in occasione del primo Centenario della edificazione della chiesa ma un disguido tra la Rai e il Vaticano, che cura l'agenda delle trasmissioni, dirottò le telecamere in un centro vicino a Verbania, in Piemonte, lasciando delusi molti cegliesi e soprattutto l'allora parroco di San Rocco, l'incolpevole don Michele Pastore: "Dobbiamo a lui la Messa che il 22 sarà celebrata da Ceglie per tutta l'Italia e per molti paesi europei e africani" ha detto don Angelo Principalli, attuale parroco di San Rocco, ricordando lo sforzo e i buoni uffici esercitati da don Michele Pastore presso la Santa Sede.

Grazie alla trasmissione via satellite su HotBird 2 la Messa potrà essere seguita anche dagli emigrati cegliesi in Europa e in molti paesi del bacino mediterraneo.

 

 

 

 

 

 

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Sondaggio: in 327 (84,8%) chiedono le dimissioni di Annese

Sabato, 14 febbraio

% del sondaggio alle ore 24 del 13 febbraioIl sondaggio non lascia scampo: secondo i pareri dei lettori di Ideanews il sindaco Mario Annese deve rimettere il mandato e consentire ai cegliesi di andare al voto anticipato di primavera. Una maggioranza schiacciante, anzi plebiscitaria, si è espressa su questa linea da quando sul sito è stato dato il via al test che, lo ribadiamo, è rivolto a tutti gli utenti del sito online di Ceglie e non si basa su alcun criterio scientifico di statistica.

In poco più di una settimana, ovvero dalle ore 12 di giovedì 12 febbraio, data di avvio del sondaggio, alla mezzanotte scorsa  hanno votato 385 persone. Ecco di seguito i risultati parziali: alla domanda "Il sindaco Mario Annese deve dimettersi o proseguire nel mandato" hanno risposto "Si, deve dimettersi" 327 lettori (pari all'84,85), un esito probabilmente imprevisto anche dai più teneri nei confronti dell'attuale amministrazione comunale che paga le conseguenze delle liti interne ai partiti della maggioranza, del passivismo dell'azione amministrativa e dell'incertezza del programma di sviluppo per un paese in  declino e senza guida. Solo il 7,07%, pari a 27 lettori, si è espresso per una continuazione senza condizioni del sindaco e della sua giunta, mentre il 5.05 (19 lettori) si sono schierati per la domanda "No, il sindaco non deve dimettersi ma deve cambiare la squadra degli assessori". In fondo alla classifica la quarta domanda "Annese deve dimettersi solo se lo chiedono i suoi alleati": per questa soluzione si sono espressi solo 12 lettori, pari al 3.03 per cento.

Il sondaggio proseguirà ancora per 11 giorni, ovvero per la data ultima in cui un sindaco può dimettersi e consentire le elezioni alla sessione primaverile, l'unica consentita dopo il concentramento degli appuntamenti elettorali. Il test chiuderà pertanto il 25 febbraio e subito dopo sarà reso noto il risultato finale, risultato che potrà sempre essere visionato dalla home page del sito "Ideanews". Ma per quella data la decisione finale, in ogni caso, sarà già stata presa dal sindaco Annese che, come ha dichiarato in Consiglio comunale, è fermamente intenzionato a proseguire il mandato assegnato dagli elettori nel maggio del 2002.

 

 

 

 

 

 

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Concerti: domani a teatro la musica barocca e rinascimentale

Sabato, 14 febbraio

Quarto concerto della stagione Concertistica “Caelium”, la rassegna organizzata e proposta dall’omonimo centro artistico che quest’anno festeggia il suo primo decennale. In programma il concerto Ensamble de “I Musici Serenati”. Gruppo composto da Luigi Bisanti (Flauto dolce e traverseree), Lucia Rizzello (traversiere) e Michele Visaggi (clavicembalo). Il programma del concerto, che avrà luogo domani sera, domenica, nel Teatro Comunale di largo San Rocco con inizio ore 19, 00 prevede brani di indubbio valore artistico e per la precisione la Sonata VI e la Sonata II in sol magg di Nicolò Jommelli (autore del settecento), la Sonata in Re magg. E quella in sol min di Domenico Sarri, la Passacaglia, bravo per clavicembalo composto nel XIII secolo da Bernardo Storace e Sonata I in sol magg di Nicola Porpora vissuto tra la fine del seicento e gli inizi del settecento.

L’Ensamble I Musici Serenati è un trio che riunisce le esperienze maturate dai singoli elementi che si sono specializzati nell’esecuzione del repertorio rinascimentale e barocco con strumenti d’epoca o copie fedeli. Grazie alla collaborazione con la Biblioteca del Conservatorio “Dchipa” di Lecce, l’ensamble è in costante contatto con istituti e archivi musicali europei, proprio con la finalità della riscoperta del materiale inedito con particolare riferimento agli autori salentini e i compositori dell’Italia Meridionale di scuola napoletana. Il gruppo che si esibisce, infine, ha in repertorio pagine tra le più espressive della letteratura specialistica. Di particolare interesse si presentano i brani in programma. Brani che vengono poi proposti da un gruppo che vanta ormai una notevole presenza nelle maggiori rassegne italiane ed estere. Insomma, ancora un concerto che è nella tradizione delle stagioni concertistiche promosse dal Caelium e che ormai ha fatto diventare la città punto di riferimento particolarmente apprezzato proprio in piena sintonia con la tradizione ottocentesca di Ceglie che con il suo teatro, oggi ristrutturato pur mantenendo intatta l’antica facciata, era la capitale della musica.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Antenna: il Tar dà ragione all'Alcatel, ma arbitro è il Comune

Venerdì, 13 febbraio

Con sentenza del 5 febbraio scorso, la prima sezione del Tar di Lecce ha sostanzialmente rigettato il ricorso presentato dall’Alcatel contro l’ordinanza sindacale di abbattimento dell’antenna eretta all’interno del giardino del convento dei padri passionisti. La vicenda è assai nota ed anche per le proteste di moltissimi cittadini il sindaco Annese emanò, in data 10 gennaio scorso, ordinanza di demolizione contro il manufatto per non avere le autorizzazioni come per legge. Contro l’ordinanza l’Alcatel presentò  ricorso al Tar leccese. «Per la precisione il provvedimento del Tar – afferma l’avv. Angelo Fanizza, responsabile dell’Ufficio legale del Comune -  è stato positivo per l’Alcatel, ma sostanzialmente rappresenta un importante vittoria dell’Amministrazione Comunale». E spiega meglio il concetto.

«E’ stata infatti accolta totalmente – afferma l’avv. Fanizza -  la tesi del Comune in base alla quale la tipicizzazione della zona (quella del boschetto dei PP. Passionisti, ndr) rientrava in una tipologia di zona vincolata e per poter installare antenne o apportare interventi di modificazione al territorio era necessario munirsi di autorizzazione paesaggistica, cosa  che l’Alcatel non aveva». Insomma, par di capire che nel dispositivo della sentenza del tribunale leccese (presieduto da Aldo Ravalli e composto da Ettore Manca e Giovanni Palattiello)  viene accolto il ricorso dell’Alcatel contro la demolizione dell’antenna. Però per poterla mantenere deve acquisire prima di ogni altra cosa l’autorizzazione da parte del Comune. «Ed è qui – prosegue Canizza – che sta la vittoria del Comune e che dovrebbe pertanto tranquillizzare i tantissimi cittadini che protestarono contro tale installazione».

In pratica precisa il responsabile dell’ufficio legale: «Se l’Alcatel vorrà continuare ad edificare, e nella fattispecie mantenere l’antenna, dovrà ottenere l’autorizzazione paesaggistica, tanto che la ditta in questione ha già presentato a poche ore dalla notifica della sentenza, istanza all’ufficio tecnico comunale tesa ad ottenere l’autorizzazione». Ed è qui che – parafrasando un detto – “casca l’asino”. Il motivo presto detto. Difficilmente l’ufficio tecnico comunale potrà dare la richiesta autorizzazione in quanto il terreno sul  quale è stata fatta erigere l’antenna è vincolata. A questo punto pare chiaro che la questione ritornerebbe al punto di partenza, ovvero all’ordinanza di demolizione.

Probabilmente, l’intera questione si potrebbe risolvere con l’intervento della “provincia” dei padri passionisti che autorizzarono l’installazione dell’antenna rescindendo il contratto a suo tempo sottoscritto in quanto alla base non c’era l’atto fondamentale dell’autorizzazione da parte dell’ufficio tecnico comunale.  Nel frattempo, però, anche l’amministrazione comunale dovrebbe dotarsi di un regolamento per evitare il riproporsi di analoghi problemi.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Danni e disagi per vento e gelo. A Ceglie termometro a -2

Venerdì, 13 febbraio

Cartelloni pubblicitari e danni di lieve entità provocati da alberi abbattuti, sono le conseguenze in Puglia di una giornata caratterizzata da un forte vento di grecale che ha spirato tra i 25 e i 30 nodi. A Bari, i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per la rimozione dalle strade di cartelloni pubblicitari o di rami spezzati. In porto sono stati rinforzati gli ormeggi mentre non ci sono stati particolari problemi per i voli in partenza e in arrivo all' aeroporto di Bari Palese. Stessa situazione a Brindisi e in provincia: lungo i viali alberati diverse sono state le automobili danneggiate per l' abbattimento di alberi, in particolare lungo la via Appia.

Il vento ha soffiato molto forte anche in provincia con Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Ostuni e Villanova in difficoltà a causa delle raffiche. Nella notta la colonnina di mercurio è scesa sotto zero sulla collina cegliese, con un minimo storico di -2 registrato poco dopo le tre di stanotte. Lungo la statale 379 alcuni cartelloni pubblicitari sono stati divelti ma non hanno provocato conseguenze alla viabilità della superstrada. Fermi in porto i pescherecci mentre alcuni dei traghetti hanno subito dei ritardi. In provincia di Foggia, e in particolare nel subappennino, nella zona di Carlantino, sono caduti alcuni centimetri di neve ma le strade sono rimaste percorribili.

 

 

 

 

 

 

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Volley Ceglie a punteggio pieno, è la squadra da battere

Venerdì. 13 febbraio

La sedicesima giornata del torneo di serie D femminile ha confermato come protagoniste due formazioni brindisine. Il Volley Ceglie esce indenne e a punteggio pieno dallo scontro esterno con la Futura Volley. La compagine allenata da Mimmo Argentiero soffre solo nel primo parziale vinto ai vantaggi per 28-26. Seconda frazione senza scossoni per le cegliesi che infliggono un pesante 25-15 alle padrone di casa. Nel terzo set, la Futura Volley rimette in discussione l'esito della frazione, dimostrando di essere una formazione di discreto livello; incamera comunque il set il Volley Ceglie, anche se solo 25 a 23. «Ci siamo trovati di fronte una compagine quadrata - dice il tecnico Mimm Argentiero -. C'è da dire che il nostro buon muro ha fatto la differenza».

Gioca male ma vince l'Ellegì Torre contro le ospiti del Castellaneta. La gara è stata caratterizzata dall'eccessiva fallosità da parte delle formazioni in fase di attacco. Primi due set incamerati dall'Ellegì, anche grazie al buon muro di Mazza e compagne. Terzo parziale da cancellare per le ragazze di D'Amicis che, nonostante i ripetuti errori delle avversarie, non riescono a portarsi in vantaggio, concedendo il set al Castellaneta. Quarta frazione senza particolari difficoltà per l'Ellegì che porta a casa tutti e tre i punti in palio. «Non è stata una bella partita - afferma il capitano dell'Ellegì Susy Erroi -, ma abbiamo retto bene a muro e questo ci ha permesso di battere una diretta contendente». Il derby di giornata tra Juvenilia Oria e Athena Club Cisternino si è risolto in favore dalla formazione oritana. La facile vittoria delle ragazze di Daniela Pignatelli ha permesso all'Oria di scalare una posizione in classifica, agganciando la Futura Volley e distanziando l'Ina Lecce. Discreta la prova delle giovani ragazze dell'Athena Club che, nonostante la poca esperienza, hanno dato vita a momenti di bel gioco. «Abbiamo sfruttato bene la carta del servizio - commenta il tecnico dell'Oria Daniela Pignatelli - anche se c'è da dire che le ragazze del Cisternino si sono combattute fino alla fine».

E' fiducioso per il futuro il tecnico del Cisternino Salvatore Giacovelli: «La giovane età delle mie ragazze non poteva certo farci fare progetti a breve termine, quella di quest'anno è stata una esperienza che deve farle crescere». Netta la sconfitta del Brillo Più Mesagne sul parquet del Putignano. Come da programma anche il campionato di serie D femminile osserverà una settimana di sosta. Le ostilità riprenderanno sabato 21 e domenica 22 febbraio.

 

 

 

 

 

 

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Temperatura in caduta libera: arrivano gelo e forse neve

Giovedì, 12 febbraio

Vento e ghiaccio. Sono queste le emergenze meteo nel centro-sud, dopo l'allerta lanciato ieri dalla Protezione civile e valido fino a domani mattina. Le temperature sono crollate ed il ghiaccio è diventato il pericolo numero uno. Per questo la veglia meteo della Protezione Civile invita alla massima prudenza chi si deve mettere in viaggio, almeno fino a domani, quando il vento si calmerà' gradualmente e il freddo si attenuerà. Le raffiche oggi hanno raggiunto gli oltre 50 nodi di velocità a Brindisi, 40 a Gioia del Colle (Bari) e poco meno nel resto
della Puglia, in Molise, in Basilicata, Calabria e parte della Campania. A Ceglie Messapica l'effetto vento ha fatto precipitare la temperatura di almeno 7 gradi toccando quota +1. Il vento ha provocato anche mareggiate e reso più difficoltosi i collegamenti con le isole. Il week end porterà la pioggia su Marche, Abruzzo, Molise e Puglia: domenica infatti arriverà una perturbazione di passaggio con freddo e precipitazioni sul medio e basso versante Adriatico.

  Vedi le previsioni meteo per Ceglie Messapica

 

 

 

 

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Condono edilizio, record di domande: a Ceglie sono 430

Martedì, 10 febbraio

Sono circa 430 le domande di condono edilizie presentate all'ufficio tecnico del comune. Un numero piuttosto elevato se si fa il rapporto, ad esempio,  con la città di Lecce o con la città turistica di Porto Cesario che hanno fatto registrare un quasi analogo numero di domande di sanatorie. E questa è l'evidente dimostrazione di come in città si senta fortemente la mancanza di uno strumento urbanistico capace di porre regole precise e non indurre il cittadino a ricorrere a queste situazioni per apportare modifiche alle proprie abitazioni se non addirittura edificarne nuove. Insomma, la mancanza di un piano regolatore, oggi Pug, si fa sentire in una città che attende ormai da molti lustri che questo piano possa far capolino in municipio.

Da quando l'amministrazione Mita affidò l'incarico all'attuale progettista, l'ing. Dino Borri, sono trascorsi diversi anni e il piano è ancora lontano da venire. Anni durante i quali, non va dimenticato, si sono comunque succedute ben tre legislature, compresa l'attaule (Mita - Magno - Annese). Per la verità, l'attuale sindaco Mario Annese fin dal suo insediamento ha incalzato il problema e lo steso  progettista che a quanto pare ha  già presentato la relativa relazione preliminare.  Però, forse a causa della lunga crisi in atto, il problema resta fermo e se ne dovrebbe parlare quando tra le forze della maggioranza di centrodestra tornerà (se tornerà) il sereno. Per intanto, stando a quanto sta accadendo apparirebbe certo che tutto verrà rinviato a dopo le elezioni provinciali, evitando nel frattempo di mettere altra carne sul fuoco. Pertanto, salvo smentite, di mesi ne dovrebbero trascorrere ancora diversi.

Ma torniamo alle domande di sanatorie. Le pratiche, come si diceva, sono tante divise in quelle per le abitazioni e quelle per locali non abitativi. Come prevede la legge si tratta di richieste di condono per lavori eseguiti fino al 31 marzo 2003. Anche il costo varie se si tratta di abitazioni o locali non abitative. Per le prime il costo è di 100 euro a metroquadro - somma che va direttamente allo Stato (da questa quota va detratta il 10 per cento che va alla Regione) - più altre 40 Euro che vanno introitate dalle casse comunali. Per le seconde, il condono per locali non abitativi, la quota passa a 150 Euro a metroquadro - somma anche questa che va allo Stato detratta del 10 per cento ad appannaggio della Regione - più i 40 Euro per il Comune. Tutte le pratiche pervenite al Comune sono state catalogate ed una copia verrà inviata  - così come prevedono le disposizioni - alla Guardia di Finanza per le opportune verifiche.

Luca Dipresa       

 

 

 

 

 

 

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Eletti i delegati brindisini al congresso nazionale del Pdci

Martedì, 10 febbraio

Il congresso provinciale del PdciSi è svolto domenica 8 a Brindisi, presso l'hotel Majestic, il 3^ Congresso provinciale della Federazione di Brindisi del  Partito dei Comunisti Italiani, i cui lavori sono stati presieduti dal Segretario Regionale Giovanni Valente.

La segretaria uscente Avv. Maria Pia Pedone ha svolto la relazione introduttiva, al termine della quale ha comunicato la propria indisponibilità a continuare a ricoprire l'incarico per impegni personali. Al congresso hanno partecipato, tra l'altro, i rappresentanti dei Ds, di Rifondazione Comunista, dell'Italia dei Valori, dei Repubblicani Europei, dello SDI, dei Verdi, della Confconsumatori, della Cgil. Ha portato il proprio saluto la Senatrice Rosa Stanisci. E' seguito un ambio dibattito, dopo di che i delegati hanno approvato all'unanimità il documento nazionale e un documento integrativo, della Federazione di Brindisi.

Al termine del dibattito sono stati eletti Maria Pia Pedone, Donato Rapito, Antonino Mosaico, Michele De Filippis, Marcello Orlandini, delegati al congresso nazionale, che si terrà a Rimini il 20, 21 e 22 febbraio.

Sono stati eletti inoltre i delegati al Congresso Regionale e il Comitato Federale, Pedone Maria Pia, Maldarella Angelo Nicola, Mosaico Antonino, Orlandini Marcello, Castoro Olga, Chirico Francesco, Rapito Donato, Briganti Francesco, Colletta Sergio, De Luca Salvatore, Grassi Biagio, La Guardia Antonella, Rubino Gaetano, Rochira Angelo. Rochira Anna Concetta, Rucco Giovanni, Anne' Renato, De Filippis Michele, Presta Mario, Vergine Antonio, Zurlo Gianluca, Simoniello Edoardo Manca Antonella, Giurgola Pompeo Franco, Renna Vito.

Terminati i lavori il si è riunito il Comitato Federale,  che ha eletto Michele De Filippis segretario della Federazione di Brindisi.

 

 

 

 

 

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Il Grande Fratello spia i vigili? E' guerra col comandante

Lunedì, 9 febbraio

Ma cosa accade all’interno del corpo dei vigili urbani? La domanda sono in molti a porsela in questi giorni dopo il vociferare di una certa “guerra” tra il comandante, Lorenzo Gianfreda ed il resto (o parte) dei vigili. Ma veniamo ai fatti. Pare che la situazione sia precipitata all’indomani della lettera che il comandante ha inviato ai vigili, e per conoscenza al sindaco, “richiamandoli” ad una più accurata vigilanza. Di mezzo c’era stato anche il servizio giornalistico sul “famoso segnale” di Via San Vito, un vero rebus che si risolse al mattino proprio con la comparsa dell’articolo corredato da foto. 

La lettera inviata dal Comando ai vigiliGià da quella lettera furono in molti a parlare di una certa frizione all’interno del corpo perché non si spiegava come mai un comandante dovesse scrivere una lettera ai vigili quando sarebbe bastato parlarci a voce, magari dopo aver controllato di persona.

Passano alcuni giorni quando il comandante chiede formalmente al sindaco la convocazione della commissione disciplinare per adire – pare - contro tre vigili che sarebbero stati  “colpevoli” di non aver svolto il loro servizio nei luoghi stabiliti. Ma la questione non è questa quanto il fatto che il comandante giustificava il tutto con delle foto che –almeno da quanto è dato sapere – egli stesso avrebbe scattato. A proposito di queste foto ci sarebbe anche un “giallo” con la richiesta di un cittadino di formali scuse dal comandante dei vigili e dall’amministrazione comunale. Ricevuta la lettera, i tre vigili avrebbero messo in moto la macchina che passa attraverso il coinvolgimento, per il momento dei sindacati provinciali. I tre vigili, dal canto loro, pare abbiano eccepito sul modo di fare del comandante (lo foto scattate in Via San Rocco) – pare - “contestandogli” come mai lui (il comandante) in presenza di questa eventuale disfunzione anziché scattare le foto non si fosse sostituito ai vigili rei del presento disservizio.

Come si evolverà la situazione difficile dirlo, anche perché nel momento in cui viene messo nero su bianco si instaura un meccanismo che per forza di cose deve sfociare in un qualche provvedimento. Ma quella del corpo dei vigili è una situazione non nuova, e che non tutto filasse liscio all’interno era piuttosto notorio. E qui, forse, – il parere diffuso dell’opinione pubblica – è mancata quella forma di mediazione, prima  e se necessario, poi, di intervento delle stesse amministrazioni comunali succedutesi nel tempo. Ma veniamo al giallo di cui parlavamo e della richiesta di scuse. Angelo Gasparro, ex amministratore di Fi (ha avuto la delega proprio alla Polizia municipale), ha in piazza Sant’Antonio il proprio ufficio. La piazza è adiacente Via San Rocco, il luogo incriminato. Gasparro ha inviato una lettera al sindaco, al segretario generale del comune ed al comandante dei vigili, affermando: «E’ accaduto che il giorno 31 gennaio il sottoscritto recatosi regolarmente allo studio ha notato che a differenza degli altri giorni i vigili provvedevano a far rispettare il codice della strada invitando gli automobilisti in difetto a rimuovere le autovetture dalle zone non consentite». E fin qui nulla di male.

All’uscita dallo studio Gasparo, forse incuriosito, chiede ai titolari degli esercizi pubblici lì situati «come mai questo repentino cambiamento». E qui veniamo al fatto, o meglio al giallo: «Mi è stato risposto – afferma testualmente l’ex amministratore – che il responsabile di tutto era il sottoscritto in quanto avrebbe consentito a qualcuno di effettuare le fotografie dal mio studio contro i vigili». E qui l’altro aspetto importante: «Chiedendo chi avesse messo in giro tale “bufala” mi è stato risposto dai vigili». Forse con un sorriso, Gasparro ha lasciato correre. Però, poi facendo uno più uno ha capito che la cosa era più che una bufala. La sera dello stesso giorno come al solito Gasparro si reca in piazza per incontrare gli amici. E qui nota la stessa cosa con la differenza che quando chiede ulteriori spiegazioni gli veniva riferito «che il sottoscritto avrebbe addirittura consentito al comandante di effettuare le foto dal mio studio. La cosa più grave che ad affermarlo – scrive sempre l’interessato – sono esponenti dello stesso corpo che dicono di aver sentito da altri tali accuse e che la voce circolava da alcuni giorni». Tutte circostanze che Angelo Gasparro rigetta chiedendo «di documentare con relative copie fotografiche l’accaduto, al fine di far verificare alle autorità competenti se e quando sono state scattate dal mio ufficio tali foto. In caso affermativo ci sarebbe il reato di violazione di domicilio». Da qui la richiesta delle «dovute scuse dal comando dei vigili e dall’amministrazione comunale in quanto il sottoscritto non ha mai permesso a nessuno di entrare nel mio ufficio per effettuare tali foto».

L.Dip.

 

 

 

 

 

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Basket: Gusic trionfante con l'Edilmed anche a Lucera

Lunedì, 9 febbraio

CITTÀ D’ARTE LUCERA – EDILMED CEGLIE: 56-83

LUCERA:  Rosito 4; Russelli 13; Galindez 8; Vulekovic V. 9; Vigilante; Cusitore 9; Vulekovic B.; Dell’Aquila 2; Salcuni 11; D’Arrisi. Coach  Fultz.

EDILMED CEGLIE:  Gusic 30, Lamonica 5, Palumbo 5, Licchello 8, Ventruto 19, Bove 3, Barletta, Costabile 2, Epicoco 11, Leone. Coach Coco Romano 

RBITRII: Lobascio di Ruvo e Nardomarino di Bari.

NOTE: Parziali: 10-27; 21-42; 43-66; 53-83. Tiri liberi: Ceglie 10/14; Lucera 8/12; Tiri da tre: Ceglie 11/20; Lucera 5/14.

E’ questa la squadra che fa sognare un’intera città (a Lucera c’era un centinaio di tifosi cegliesi) e coloro che amano il buon basket. E tanto di cappello a questo straordinario Gusic autore di una gara impeccabile (30 punti) meritandosi il lungo applauso  dallo sportivissimo tifo foggiano panchina compresa che si alza in piedi quando, nell’ultimo quarto schiaccia in volo, grazie al lungo passaggio di Palombo. Roba da far andare in visibilio. Meglio non poteva essere l’esordio in panchina di Coco Romano che ha ridato tranquillità all’ambiente che forse dopo questa trasferta ha capito che questo campionato può solo perderlo.

Il coach del Lucera, Jhon Fultz  (ex giocatore NBA) aveva preparato la partita con il chiaro intento di tentare di bloccare la corazzata cegliese. Ma dopo i primi minuti ha capito che contro questo quintetto non c’era nulla da fare e che le giocate ed i punti realizzati da Gusic (soprattutto i 5 tiri da tre punti) facevano davvero male. Il primo quarto si chiude infatti con un più 17 per Licchello e compagni che hanno messo in ,mostra un buona difesa contrariamente alle ultime uscite. Buona la prova di Epicoco e soprattutto di Ventruto (19 i suoi punti) che ora gioca percependo di avere tutta la fiducia del coach.  Si va al riposo sul punteggio di 21 a 42 per l’Edilmed ed al ritorno in campo continua a tenere bene il campo con i padroni di casa in netto fanno e che non riescono  ad opporsi alle trovate di un Gusic  in vena strepitosa. Il terzo quarto sicuramente il più intenso coni cegliesi che riescono a chiuderlo con 23 punti di vantaggio (43-23) e con le mani dei tifosi arrossati per attestare le continue belle azioni dell’Edilmed che ha mostrato di avere giocatori che sanno giocare un basket veloce e tecnico. L’ultima frazione è una formalità e a tre minuti dal termine Romano fa entrare i giovani Barletta e Leone: anche per loro uno scampolo di gloria in questa strepitosa serata. Ora, dopo aver superata l’insidiosa trasferta dauna possono concentrarsi al prossimo appuntamento quando a Ceglie giungerà il Monopoli. 

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Biblioteca in abbandono: la Margherita protesta col sindaco

Domenica, 8 febbraio

Con specifica interrogazione, il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero, si rivolge direttamente al sindaco Mario Annese per conoscere “quali siano i motivi che determinano lo stato di abbandono della Biblioteca Comunale” e soprattutto “quali provvedimenti amministrativi si intendono prendere per rendere la struttura usufruibile, aggiornata ed inserita in un sistema di cooperazione con altre biblioteche, provate e scolastiche presenti sul territorio e con quelle aderenti al Sistema Bibliotecario Provinciale”.

La Biblioteca Comunale è attualmente ubicata in uno dei tanti meravigliosi palazzi del centro storico e da sempre si è cercata di renderla un importante punto di riferimento nella vita cittadina. Però, questo non è accaduto senza essere in grado nemmeno di  sfruttare, come sarebbe stato auspicabile,  la contigua presenza di molte opere che il maestro  Emilio Notte volle donare alla città che gli diede i natali. Eppure qualche segnale ci sarebbe stato. Ma, come sostiene il rappresentante della Margherita e moltissimi cittadini, la biblioteca è in un inconfutabile stato di abbandono. Nel 2002 la giunta comunale aderì al sistema bibliotecario provinciale. Finalmente si è imboccata, si pensò, la strada giusta.

Circa sei mesi dopo,  esattamente ad aprile, sempre la giunta municipale rendeva atto del piano Esecutivo di Gestione per l’esercizio finanziario 2003. IN tale provvedimento – ricorda Argentiero – era scritto che: “Un notevole impegno sarà quello di dare un nuovo volto alla biblioteca comunale”. E sempre a tal proposito si disse pure che “si è chiesto ed ottenuto di far parte del Sistema Bibliotecario Provinciale ed entro l’anno, tramite corsi di formazione del personale, si sarà in grado di garantire all’utenza un servizio totalmente diverso e più efficace di quello erogato fino ad oggi”. Tutte parole. “Sta di fatto – espone Argentiero nella sua interrogazione – che attualmente la Biblioteca continua ad essere poco frequentata poiché non c’è stata alcuna azione di rilancio e qualificazione”.

E prova ne  è che “l’adesione al Sistema Bibliotecario Provinciale è rimasto sulla carta, che non c’è stato alcun corso di formazione per il personale; personale al quale non viene nemmeno garantito un minimo di supporto tecnico  per svolgere al meglio i propri compiti”. Questa è la storia di quello che in ogni realtà dovrebbe essere il motore propulsore della vita culturale. “Con questa interrogazione – l’auspicio del proponente – la speranza che realmente si faccia qualcosa per evitare che da qui a qualche tempo anche i libri si annoino di stare lì, creando un reale collegamento co0n le scuole che esistono sul territorio, promovendo una serie di iniziative che in un paese dove si perdono giornalmente pezzi venga perfino a mancare un pur piccolo punto di riferimento culturale”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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La maggioranza diserta anche la seduta sullo Statuto

Sabato, 7 febbraio

La maggioranza non si presenta alla riunione della commissione sullo statuto. L’appuntamento, fissato per venerdì mattino ha registrato solo la presenza dei rappresentanti dei gruppi d’opposizione mentre quelli della maggioranza hanno dato forfait (pare che il capogruppo di Fi, Antonio Suma abbia fatto sapere che non avrebbe partecipato per impegni professionali). Non essendoci il numero legale, il presidente Nicola Trinchera ha aggiornato la seduta che doveva esaminare tutti gli emendamenti pervenuti prima di approdare in consiglio comunale. L’avvenimento sarebbe stato un normale episodio dei quali se ne registrano diversi. Però non è così in quanto è noto che la soluzione della lunghissima crisi politico-amminsitrativa passerebbe proprio attraverso l’approvazione del nuovo statuto con l’allargamento della giunta a sette componenti (attualmente  sono sei)  per consentire il reintegro dei due assessori di An (Urso e Ostacolo).

E’ noto che proprio An abbia dato la propria disponibilità a ricucire la crisi a patto che si desse un segnale politico preciso e questo era appunto l’approvazione dello statuto. Ecco perché appare incomprensibile anche l’assenza ai lavori della commissione dei rappresentati finiani. E proprio sulla questione Statuto giorni addietro c’era stata la diffida presentata da Fi ed An contro il presidente del consiglio Ciro Argese per non aver convocato il consiglio comunale con all’ordine del giorno proprio lo Statuto, questione richiesta formalmente dal sindaco Mario Annese lo scorso 12 gennaio. 

Argese (contro di lui e Rocco Venerito è sempre in piedi il procedimento di espulsione da An)  in seguito alla diffida pare abbia scritto al Prefetto “giustificando” la mancata convocazione del consiglio con il fatto che era stata già convocata per venerdì scorso, 6 febbraio, l’apposita commissione e quindi si attendeva che questo consesso licenziasse il provvedimento con tutti gli emendamenti da portare quindi nell’assise cittadina. Allora perché va deserta la commissione? Poco credibile quella – qualora fosse così – dei sopraggiunti impegni. Ci sarebbero stati modi e tempi  per provvedere a delegare altri componenti dei rispettivi gruppi. Più credibile - riportando quella che in città è ormai una opinione più che diffusa - che i partiti del Polo vogliano prendere tempo, andare avanti così fino all’appuntamento elettorale di maggio prossimo.

Alle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale e dei rappresentanti al Parlamento Europeo nessuno vorrebbe abbinare anche le amministrative. Con il clima che c’è in città sarebbe – avranno pensato i rappresentanti dei Polo – un vero e proprio stillicidio. Ed  allora meglio (e più opportuno) soprassedere. Il tutto disattendendo quella legittima aspettativa che a gran velocità si fa strada in città: la maggioranza se è in grado amministri un paese che è letteralmente allo sbando.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Elezioni Provincia: Fi in alto mare, An punta su Marinotti

Sabato, 7 febbraio

Mentre in An si discute di candidato presidente alla Provincia, all'interno di Forza Italia scoppia il conflitto.

La guerra in Fi
«Congresso provinciale il 22 febbraio», si dice in ambienti azzurri, ma proprio nelle scorse ore è partito un documento a Roma, firmato dai consiglieri regionali Pezzuto e Crastolla, dall'on. Sardelli, dal presidente della Provincia Frugis, dal coordinatore cittadino Castrignanò, dal delegato di collegio D'Autilia e dal capogruppo alla Provincia Urso, che chiedono il rinvio dell'assise, giudicandola inopportuna. C'è invece chi, come l'on. Vitali, ne chiede la celebrazione e la contesa si svolge senza esclusione di colpi, anche perchè sono andate a vuoto le proposte di mediazione formulate da entrambi gli schieramenti, con i primi citati che hanno avanzato il nome di Frugis e i secondi quello diD'Attis. Morale della vicenda: martedì è convocata una riunione a Roma alla presenza dall'on. Bondi con la partecipazione del segretario regionale Mazzaracchio. In quelle sede si vedranno anche come le tessere sono aumentate da 2100 a 6000 e come ci siano stati alcuni problemi di tesseramento ancora non risolti.

An decide
Riunione romana, invece, dei vertici brindisini di An, che hanno rivendicato il proprio ruolo a segnalare il candidato indipendentemente dalle vicende di Taranto. Al tavolo delle decisioni c'erano i sen. Curto e Specchia, l'assessore regionale Saccomanno e l'on. Trizza. Specchia avrebbe negato la sua disponibilità a candidarsi, sostenendo la candidatura di Trizza, il quale si sarebbe dichiarato in «stand by». Ora sembra che Curto abbia intenzione di proporre questo nome agli alleati, tra i quali, non ci sarebbe unanimità. Ed allora si è deciso di pensare a proporre come candidato presidente anche amministratori locali. E sono venuti fuori quelli di Giuseppe Marinotti, consigliere regionale; Maurizio Friolo, vice presidente della Provincia; di Enzo Balestra, assessore provinciale all'ambiente, e di Nicola Di Donna, capogruppo al comune uscente. Marinotti, potrebbe andare bene perchè lascerebbe il posto ad Enzo Balestra alle prossime regionali. Egli, tuttavia, non avrebbe intenzione di impegnarsi, stante anche lo stretto legame che ha con il presidente Fitto e la comune origine cidiellina. Friolo potrebbe, a questo punto, ripensarci, anche sostenuto nella decisione da Saccomanno.

Dal canto suo l'assessore provinciale Balestra garantirebbe una certa continuità nell'azione amministrativa e, essendo «uomo d'ordine» alla Provincia del presidente provinciale Curto, sarebbe quello a lui più gradito.
Ma anche Di Donna è molto vicino alle posizioni del senatore Curto. Anzi, è il suo referente privilegiato in città; ha una esperienza da capogruppo al Comune notevole, ha una base elettorale e, se dovesse prevalere l'idea manifestata dal senatore Curto nella sua veste di commissario di An nel capoluogo, Di Donna potrebbe essere in pole position. Curto, infatti, mesi addietro ebbe a dire che il candidato avrebbe dovuto essere del capoluogo. É sempre di questa idea? Se sì, Di Donna allora passerebbe in testa tutti gli altri.

(Angelo Sconosciuto, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Basket: il coach Romano promette la promozione in C1

Venerdì, 6 febbraio

«Credo fermamente in questa squadra e nella società che ha tutte le carte in regola per conquistare la serie C 1». Si presenta così Cosimo “Coco” Romano che da martedì scorso è il nuovo coach dell’Edilemd Ceglie. Sembra quasi che si rinsalda quel rapporto che vide proprio in Romano unno dei principali protagonisti dei successi dell’allora D’Annunzio  poi andati a finire come tutti sanno per la “maledetta” storia del palazzetto che questa città non riesce ancora a darsi. Anche tra i giocatori c’è un ritrovato entusiasmo - «Con la scelta di Romano - come ci dice il ds Enrico Marseglia - abbiamo voluto dare una svolta alla situazione che come società ci appariva un po’ appesantita e guastata dai risultati degli scontri diretti. Il tutto restando fermo il nostro ringraziamento a Beppe Bevilacqua».

La presentazione di Romano è avvenuta ad Ostuni dove la squadra, come sempre accade in vista delle trasferte, va a prepararsi perché altrove si gioca sul parquet e non sul cemento come qui a Ceglie.  I giocatori, da Gusic in testa sono apparsi, come dicevamo, con il molare alto, divertendosi da matti e preparando bene la trasferta di sabato sera a Lucera. «La trasferta foggiana – è sempre Marseglia a parlare  - non è da sottovalutare perché si tratta di una squadra giovane e con tre stranieri di valore. Ma soprattutto perché ad allenarla c’è quel Jhon Fultz, ex giocatore dell’NBA e che domenica scorsa in occasione della gara interna con il  Monteroni era tra il pubblico a “spiarci”». Ma c’è poco da preoccuparsi con un Ned Gusic che è un vero spettacolo vederlo giocare ed allenarsi.  E questo mostra la taratura del campione e di come  vuol mantenere la promessa fatta al tifo ed alla città: «Io sono qui per portare il Ceglie in serie C !, come ho fatto lo scorso anno a Potenza».

Ed i risultati nelle sei gare fin qui giocate lo dimostrano. Le statistiche lo vedono al primo posto nel rapporto punti-minuti giocati, nei punti realizzati a gara, nel numero di assist effettuati e via discorrendo. Ma Gusic tiene ancora a sottolineare come sia importante il lavoro dell’intere squadra. E ritorna a ribadire come «un solo giocatore può vincere una gara, ma non un campionato». Ed i compagni che ormai hanno imparato a conoscerlo, lo hanno ben volentieri preso a bandiera: E non poteva essere altrimenti. Ma il pensiero ora è a Lucera. E qui i giocatori sanno di non dover tradire l’appuntamento. Da capitan Licchello, al sempre generoso e continuo Laconica e ad un ritrovato Ventruto, giocatore dalle doti notevole al quale – forse – è mancato sentirsi  valorizzato per quello che è e che può dare. Anche il tifo è alle stelle e cresce di girono in giorno applaudendo ai sacrifici della giovane società. Un po’ meno verso gli amministratori che vedono quasi “indifferenti” (leggasi ritardato consegna palazzetto) a tutto questo entusiasmo che è anche veicolo pubblicitario non indifferente.

Luca Dipresa

 

La nota. Un Palasport per salvare lo sport a Ceglie

Come ormai accade da un po’ di tempo a questa parte, la domenica sera in occasione delle gare interne lo spettacolo è sempre lo stesso: tantissima gente che preferisce andare via perché non trova spazio nell’ormai angustissima palestra della scuola media “Giovanni Pascoli”. E quelli che riescono ad entrarci devono combattere con le colonne portanti che limitano la visuale, a rischio “torcicollo”. La storia infinita di un palazzetto che sembra quasi la maledizione per una città che verso lo sport dovrebbe avere più attenzione. E lo dimostrano la fine del calcio, del tennis. Il tutto senza che mai nessuno riesca a reagire, a trovare un momento di orgoglio. Del resto se oggi non si sa nemmeno chi sia (se c’è) l’assessore allo sport è un segnale in questa direzione. E qualora ci fosse che avesse almeno battuto un colpo, ascoltato le centinaia di voci che puntualmente si levano durante e a fine gara quando si ode il solito ritornello. «vogliamo il palazzetto». Si, ma chi vi ascolta?

Gusic, da vero campione ha capito il disagio dei tifosi ed ha lanciato la sua sfida: «A portare la squadra in C 1 ci penso io. Per il palazzetto, purtroppo, non dipende da me». Già. Da chi dipende? Parlare del progetto è come riaprire la piaga. E nessuno può non rimproverare l’indifferenza di cui parlavamo prima. Possibile che nell’era delle leggi sulla sicurezza nessuno si sia accorto che necessitavano uscite di sicurezza? Un ufficio attento a quel che accade sul suo territorio lo avrebbe dovuto fare. E così ci son voluti altri mesi. Ora il problema è l’installazione del parquet e dei tabelloni?  Il mondo va su Marte e noi cegliesi abbiamo difficoltà persino a mettere un tabellone. Fosse servito per il pianeta rosso ce ne saremmo fatti una ragione.

l.d.

 

 

 

 

 

 

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Si commemora Angelo Petracca, il carabiniere eroe

Giovedì, 5 febbraio

Avrà luogo domenica mattina la solenne commemorazione del sacrificio del carabiniere ausiliario Angelo Petracca.  Era il 22 gennaio del 1990 quando, scattato l'allarme del tentativo in atto di rapinare un istituto bancario, il giovane carabiniere ausiliario, pur a riposo, non esitò un attimo ad aggregarsi ai suoi commilitoni. Un atto di vero attaccamento all'Arma e alla difesa dei cittadini che Petracca pagò a caro prezzo. Qualche anno dopo, il presidente della Repubblica gli conferirà la medaglia d'oro al valor militare.

Come Ceglie, anche la sua città natale, Casarano, non dimentica l’eroismo di questo “suo” giovane, al punto che due anni fa gli intitolò la nuova caserma dell'Arma, nonché la piazza  dove venne eretto il monumento. Fino allo scorso anno, la cerimonia commemorativa, che serve anche a ricordare e rinnovare la riconoscenza della città verso l’Arma, aveva luogo il giorno in cui si verificò l’efferato avvenimento, il 22 gennaio. Quest’anno si svolge con qualche settimana, e molta gente spera che sia solo un fatto occasionale perché la memoria storica si conserva anche ricordando con puntualità i sacrifici a difesa di una comunità.

Questo quattordicesimo anniversario viene organizzato dall’Associazione Nazionale Carabinieri, costituitasi qualche anno addietro e che porta il nome proprio di Angelo Petracca. Alle ore 9,45 è previsto il raduno nella Chiesa Madre dove il parroco don Giuseppe De Santis celebrerà la santa messa al termine della quale so9no previsti gli interventi del sindaco Mario Annese e del presidente dell’Associazione. Fedele Barletta. Quindi un corteo si muoverà per il Monumento ai Caduti, dove verrà deposta una corona e poi si proseguirà per Via Petracca dove è posta una lapide a ricordo del triste avvenimento che quattordici anni orsono commesse l’intera cittadina che si strinse attorno ai genitori del povero Angelo ed alla stessa Arma. Anche qui verrà deposta, come da tradizione una corona, sulle note di quella tromba che tante altre volte, purtroppo, ha suonato in simili circostanze.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Il sindaco Annese si deve dimettere? Partecipa al sondaggio 

Giovedì, 5 febbraio

E' giusto che il sindaco Mario Annese di dimetta venti mesi dopo l'elezione? A Ceglie l'attività amministrativa è paralizzata dall'estate del 2002, il programma di sviluppo e rilancio della cittadina non s'è mai avviato: bloccato sul nascere dalle  liti all'interno della maggioranza. Eppure Annese va avanti per la sua strada convinto di poter recuperare il rapporto con gli alleati, rigettando ogni richiesta di dimissioni. La situazione sta scivolando di mano, il paese è senza governo, privo di una guida, il malessere è ormai esteso ai cittadini, al mondo del lavoro, ai servizi pubblici: un'altra "grana" è quella che starebbe scoppiando all'interno della Polizia municipale colpevole - secondo segnalazioni inviate alla magistratura - di mancata vigilanza, soprattutto in ambito edilizio. Clamorosa la vicenda del giorno di Natale, con l'ufficio deserto e un intero pomeriggio senza alcun vigile, compreso il responsabile del servizio. Stavolta basteranno i certificati medici a respingere responsabilità che vanno sempre più addensandosi?

In questa situazione dal Municipio non arrivano segnali concilianti perchè ormai nessuno sembra più titolato o motivato a riprendere le redini e il controllo della situazione. In questo clima si va verso il 25 febbraio, data ultima per tornare  a votare la prossima primavera o continuare l'attuale legislatura.

Proponiamo un sondaggio ai lettori dell'Idea per conoscere il parere  e fornire indicazioni sul futuro del paese, il tutto legato alle decisioni che il sindaco Annese dovrà responsabilmente assumere. Nel test vengono posti quattro quesiti cui chiediamo una risposta, il risultato e l'andamento del voto è sibito visibile in percentuale di preferenza sulle domande. Un'avvertenza: il sondaggio non ha valore statistico ed essendo aperto a tutti non si basa su un campione selezionato con criteri scientifici. Inoltre non ha valore orientante ma rappresenta solo l'opinione espressa dai lettori nel periodo considerato. Per impedire voti a raffica con il sistema del refresh si potrà esprimere una sola espressione per ogni seduta di lavoro. Il 26 febbraio sarà fornito il numero dei votanti e la percentuale di voto per ogni singola domanda. In ogni caso è possibile consultare in qualsiasi momento l'andamento parziale.

Il sondaggio è iniziato il 5 febbraio e si chiuderà il 25 febbraio. 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Basket: Cosimo Romano sulla panchina dell'Edilmed 

Mercoledì, 4 febbraio

La New Basket Brindisi, serie B2 di pallacanestro maschile, dopo le dimissioni di Gianfranco Patera, ha provveduto ad assicurarsi, ieri, le prestazioni di Massimo Bianchi. L'Edilmed Ceglie Messapica, invece, dopo aver esonerato Beppe Bevilacqua, ha affidato le sorti della squadra che milita in C2, a Cosimo Romano.
Cosimo Romano dunque torna in pista. Torna a Ceglie dove aveva già compiuto un suo capolavoro portando la squadra in B2. Dopo l'esperienza brindisina, si era un po' messo in disparte, continuando a lavorare con i suoi allievi del minibasket e, soprattutto, aggiornandosi. Ora torna a lavorare, con una squadra che, in ogni caso, ha bisogno di una guida quale quella di Romano può essere.

 

 

 

 

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Statuto, An e Fi diffidano Argese: "Convochi il consiglio" 

Martedì, 3 febbraio

«É ora di smetterla: o si abbia il coraggio di amministrare questo paese, oppure si abbia il coraggio di porre fine a questa farsa». É, in questi giorni, uno dei commenti più frequenti sulla bocca della gente ormai stanca di assistere ad una crisi politica ed amministrativa che dura da quasi due anni e che ha posto la città in una situazione di stallo. E non a caso si richiama la situazione che in questi giorni vive il corpo dei vigili urbani, oppure i disagi lamentati dai consiglieri comunali Argentiero e Locorotondo nell'ultima seduta, tra il personale dipendente con Locorotondo che anticipava: «Alla prossima seduta proporrò una commissione di inchiesta sui gravi episodi accaduti in questo Municipio».

Sotto la lente - tra le altre cose pare - i premi di produzione (25 milioni di vecchie lire) assegnati a tre responsabili di Area. Ma torniamo alla crisi: se non si toglieranno i paletti che vengono posti tra le forze della coalizione della Casa delle Libertà e tra i componenti degli stessi gruppi, la soluzione alla crisi appare sempre più lontana. Ed in queste ore si è messo nero su bianco con i consiglieri comunali di Forza Italia e di An che hanno diffidato il presidente del consiglio comunale, Ciro Argese, per non aver convocato il consiglio comunale per l'approvazione dello Statuto.

Come è noto, attraverso l'approvazione dello Statuto, o meglio attraverso l'allargamento della giunta, portando gli assessori dagli attuali sei a sette, passa la soluzione della crisi. La diffida perché Argese non avrebbe convocato l'assise cittadina nei venti giorni successivi alla richiesta formulata proprio dal sindaco Annese lo scorso 12 gennaio. L'iniziativa del sindaco in seguito al documento di An che, dopo aver ribadito come «Alleanza Nazionale non ritiene, per i motivi già sufficientemente noti, sia al sindaco che alle forze politiche della maggioranza, di poter recedere dalla rivendicazione del reintegro in giunta degli assessori Domenico Urso ed Oronzo Ostacolo», ribadiva che «pur tuttavia a poco più di un mese dalla scadenza dei termini utili per l'approvazione del bilancio, An per solo ed esclusivo senso di responsabilità, per evitare quindi l'ipotesi di scioglimento del consiglio comunale stesso, si rende disponibile ad esprimere il voto favorevole al bilancio assumendo però la posizione politica dell'appoggio esterno».

Ma questo doveva, e deve, avere un «costo». «É condizione irrinunciabile - si leggeva nel documento - che, dall'altra parte, il sindaco e le forze politiche di maggioranza (Fi e Udc) dovranno adoperarsi affinché la modifica statutaria che prevede l'ampliamento della giunta e sulla quale non è stato mai chiaro l'immobilismo politico che l'ha caratterizzata, sia licenziata positivamente dal consiglio comunale prima dell'approvazione del bilancio stesso». Più chiari di così non si poteva. Nei giorni scorsi, con la giustificazione di discutere della bozza di bilancio, pare che i tre partiti si siano riuniti e qui è stata decisa la diffida al presidente Argese, non firmata però dall'Udc che - sempre da indiscrezioni raccolte - pare abbia eccepito sul fatto che in questo momento il problema dei problemi non è certo il settimo assessore. Insomma, continua il «rimpiattino» ravvivando quella confusione che è riscontrabile nella maggioranza del Polo.

Un esempio. Sempre nell'ultima seduta consiliare si discuteva dell'imposta Ici, ritenuta troppo alta dal consigliere della Margherita Tommaso Argentiero che nella mozione presentata ha proposto una drastica riduzione.
Ebbene, nonostante l'assessore al Bilancio, Pietro Mita di Fi, sottolineasse la necessità di confermare l'imposta sugli immobili al 6,5 per mille, con non poca sorpresa, la mozione è stata votata oltre che da tutti i partiti dell'opposizione anche da Forza Italia e dal sindaco. É una sfiducia al proprio assessore? Più semplicemente, forse, manca una linea comune.

Luca Dipresa

 

 

 

 

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Gioia (Margherita): "O si fa l'accordo o al voto anticipato" 

Martedì, 3 febbraio

E sull’ultima seduta consiliare, ecco le riflessioni del vice coordinatore provinciale della «Margherita», Tommaso Gioia. «La seduta richiesta dai consiglieri comunali d’opposizione per discutere, per la prima volta, sulla crisi amministrativa che da molti mesi attanaglia la nostra città, si è svolta regolarmente fino ad un certo punto. È stata approvata la mozione presentata dalla Margherita, che propone la riduzione della tassa sull’Ici; sono state presentate varie interpellanze, tra le altre, quelle nostre sulla demolizione dell’antenna Wind, e sulla discarica dei rifiuti speciali in contrada Galante», osserva, quindi aggiunge: «É accaduto che giunti al momento clou dell’assise, la discussione sulla crisi amministrativa, per la terza volta consecutiva, i consiglieri di maggioranza hanno abbandonato l’aula facendo mancare il numero legale. Tuttavia la discussione, nonostante le assenze c’è stata».

«Il nostro intento - spiega - era quello di spostare il dibattito sulla crisi amministrativa, da una cerchia ristretta di persone che si riuniscono in piazza o nei salotti più o meno buoni della nostra città, nella sede istituzionale: il Consiglio comunale. Occorreva ed occorre, allargare la partecipazione del problema a tutti i cittadini, anche ai tanti che come me, non frequentano abitualmente quei posti, ma che hanno il diritto ugualmente di capire: il perché di una crisi così lunga, chi sono gli attori, e quali sono i ruoli che essi svolgono. Volevamo chiedere all’Amministrazione che ha ottenuto il consenso democratico dei cittadini per governare, di farlo, qualora ne fossero capaci, o in caso contrario di tornare quanto prima alle urne per non frenare ancora di più lo sviluppo della nostra città - prosegue Gioia - . Il risultato politico dell’accaduto è evidente e di rilievo, la maggioranza di centrodestra chiamata, per la prima volta, a discutere pubblicamente sulla crisi amministrativa che frena la città, in un momento anche di forte crisi economica, non ritiene doveroso farlo nella sede istituzionale.

Eppure oggi più che mai, i cittadini cegliesi vogliono sapere, si interrogano sul perché vengono sistematicamente disattese le loro scelte: eleggono Magno e lo mandano a casa, eleggono Annese e lo si vuole mandare a casa. Qual è oggi il loro ruolo di cittadino- elettorale? Cosa decidono realmente? Alla luce di queste sintetiche considerazioni, considero questo Consiglio comunale cosa seria ed utile, proprio come nella fattispecie si è svolto. Il Consiglio comunale, specialmente per l’opposizione, non è mai "sostanzialmente inutile", rappresenta uno dei pochissimi momenti propositivi per il consigliere d’opposizione. Non dimentichiamo che nel Consiglio comunale "sostanzialmente inutile" - dice ancora - è stata approvata la mozione presentata dalla Margherita, sulla riduzione della tassa sull’Ici. Piuttosto bisognerebbe proporre tutti insieme,maggioranza e opposizione, di trasmettere sistematicamente, attraverso la televisione locale, i Consigli comunali, per consentire alla gente di seguire da vicino l’operato degli amministratori che loro stessi hanno votato. I rappresentanti della

Margherita - dice -non si sono mai appassionati sull’argomento elezioni anticipate, anzi in linea di principio siamo contrari, nella convinzione che ci vince l’elezioni deve governare. Allo stesso modo siamo convinti che la città va governata, non può sostenere una crisi di così lunga durata, senza pagarne pesanti conseguenze in termini di sviluppo ed occupazione, per questo riteniamo che o si raggiunge un accordo serio e duraturo a breve, o l’unica strada percorribili - conclude - è quella che porta alle elezioni anticipate, nell’interesse di città e cittadini». 

 

 

 

 

 

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Mons. Gallone dal Mozambico alla Nunziatura in Israele 

Lunedì, 2 febbraio

 Dopo quasi quattro anni di permanenza presso la Nunziatura apostolica del Mozambico, mons. Gianfranco Gallone è stato chiamato a ricoprire un altro prestigioso incarico presso la sede diplomatica di Gerusalemme. Il suo trasferimento avverrà alla fine di marzo, quando rientrerà a Maputo, capitale dello Stato africano, il titolare dell'ufficio.

Don Gianfranco Gallone, 41 anni, di Ceglie Messapica, aveva assunto l'incarico di Addetto di annunziatura in Mozambico il 1° agosto del 2000, con nomina  proclamata direttamente dal Papa. Ordinato sacerdote nel 1988, don Gallone ha frequentato la Pontificia Accademia Ecclesiastica di Roma conseguendo la laurea in Diritto canonico con specializzazione in diritto internazionale. Nonostante i suoi impegni don Gallone non ha mai trascurato i contatti con il suo paese di origine dove conta parenti e numerosi amici: l'ultimo suo ritorno è del periodo natalizio, una pausa prima di rituffarsi nel delicato compito di "messaggero" vaticano nei Paesi più delicati del pianeta. La comunicazione del nuovo mandato in una delle capitali più importanti sotto l'aspetto politico e diplomatico è del 29 gennaio, con una lettera del segretario di Stato vaticano, cardinale Angelo Sodano 

 

 

  

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