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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

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"Picchiarono commilitone". Saranno processati 

Giovedì, 30 gennaio

Fu colpito alla nuca da un militare, suo subordinato, mentre un altro tentò di sferrargli un pugno. Riuscì a divincolarsi per caso e a raggiungere i suoi aggressori conducendoli dinanzi ai suoi superiori. Ora Walter Recchia, il caporale salernitano che si dice vittima di un pestaggio da parte di altri due giovani militari potrà costituirsi parte civile e chiedere ai suoi presunti aggressori un risarcimento dei danni subiti a causa del pestaggio.

Per gli indagati Angelo Caliandro, 21 anni, di Ceglie Messapica e Giuseppe Galtieri, 19 anni, di Agira (Enna) la procura della Repubblica di Padova ha infatti chiesto il rinvio a giudizio. I due ragazzi sono accusati di aver picchiato il giovane commilitone, colpendolo alla nuca e facendogli dunque perdere momentaneamente i sensi. Probabilmente agirono guidati da una folle invidia nei confronti del 21enne di Scafati, attualmente in servizio a Roma, che aveva da poco superato il corso per caporale in ferma permanente. Una vicenda che risale al 16 marzo scorso e che ora è finita dinanzi al giudici del tribunale civile e militare.

 

 

 

 

 

 

 

 

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"Portoghesi" a teatro? Interpellanza sui biglietti-omaggio 

Martedì, 28 gennaio

Il Teatro evidentemente è l’argomento del momento. Dopo il corretto botta e risposta tra l’Associazione Musicale Caelium e l’Amministrazioni comunale, ora ad interessarsene è il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero che ha inviato una interpellanza al sindaco e al presidente del consiglio comunale (per regolamento l’interpellanza  verrà inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio) avente per oggetto la «gestione gratuita dei biglietti per la stagione teatrale 2002-2003, a cura del Teatro Pubblico Pugliese».

Ma cosa è accaduto? Come è noto è in corso la stagione teatrale che il comune ha organizzato affidandone la gestione al Teatro Pubblico Pugliese, al quale la città aderisce (l’adesione al consorzio prevede la corresponsione di una quota annuale rapportata al numero di abitanti). Ebbene «ho avuto modo di verificare presso l’ufficio cultura del Comune, alla presenza dei responsabili - asserisce Argentiero nella sua interpellanza -, che dai registri contabili relativi all’introito per la vendita dei biglietti per la stagione teatrale, risulta che c’è un numero consistente di biglietti usciti sotto la voce “omaggio”, la cui disponibilità, a detta dei funzionari, è a discrezione della giunta comunale». Per la precisione – sempre a detta del capogruppo della Margherita -  tali biglietti omaggio sarebbero 24, un numero considerevole se si tiene conto che la capienza del Teatro cegliese è di 350 posti. Percentuale che ha una sua incidenza sui costi. Ed è questo il motivo principale dell’interpellanza. E vediamo perché.

«Considerato – è la precisazione di Argentiero – che l’impegno economico a carico dell’Ente Comunale per questa stagione teatrale è legato al numero dei paganti, in quanto è previsto un impegno di ripiano di 1900 euro, legato ad una media di incasso lordo pari a 2300 euro, si evince che diminuendo l’incasso aumenta la quota di ripiano a cui il Comune dovrà far fronte».

Questa la motivazione che ha indotto l’interpellante a prendere carta e penna e scrivere al sindaco perché la questione venga discusso in consiglio comunale. «Ovviamente se tali biglietti – è il pensiero di Argentiero – fossero stati riservati per persone indigenti, anziani, studenti meritevoli ed appassionati di teatro, nulla da eccepire». E per sapere a chi siano andati questi biglietti «a discrezione della giunta», Argentiero nella sua interpellanza chiede al sindaco di conoscere «i destinatari di questi biglietti omaggio, a quale titolo questi vengano concessi, e se non ritiene opportuno spendere immediatamente questa concessione».

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Calcio: quinta vittoria consecutiva del Ceglie  

Lunedì, 27 gennaio

Latiano - Ceglie: 1-3

E sono cinque. Cinque vittorie consecutive che confermano il buon momento della squadra di Enzo Pizzonia che sembra finalmente aver ingranato la giusta marcia. A Latiano, si è visto un Ceglie  concreto segnando tre reti e soprattutto non facendosi imbrigliare nella partita nervosa impostata dai padroni di casa che, ultimi in classifica, vanno alla ricerca disperata di punti.

E si sa come in queste condizioni non sempre si gioca con la giusta lucidità, perché lo sconforto è tanto. Il mister cegliese l’aveva anticipato che non sarebbe stata una gara facile e che occorreva raddoppiare la concentrazione. Ed alla fine ha avuto ragione con questa quinta vittoria consecutiva che suggella definitivamente il rilancio della squadra. Un rilancio che può essere sintetizzato con Fabio Lupo, il giocatore al quale serviva solo segnare e Pizzonia, da buon tecnico e conoscitore dei giocatori ha creduto sempre in lui, anche quando altri lo volevano in panchina. Una fiducia ampiamente ripagata e, dopo la tripletta contro il Bitritto e la doppietta di due domeniche addietro contro il Carosino, il giovane attaccante porta a sette il proprio bottino in tre gare con i due goal di Latiano. Non c’è che dire e se l’appetito vien mangiando … Come pure va salutato positivamente il ritorno al goal di Arcadio, un giocatore fondamentale che sa coprire,  impostare e proporsi. Ma  è tutta la squadra che ora gira bene, con i giocatori che hanno finalmente ripreso fiducia nelle proprie capacità e potenzialità. E’ bastato imitare “Gnometto” Santoro, un giocatore dalla generosità immensa e soprattutto dalle notevoli doti tecniche che ricorda molto Tardelli.

Domenica si torna tra le proprie mura dove giungerà il Montalbano bloccato sullo zero a zero in casa dal Santeramo. Gara impegnativa perché gli jonici sono ostici con una difesa solida e ci vorrà tutta la bravura di Gabriele, Lupo e compagni per domarla e superarla. Ma ci sarà il solito caloroso tifo ad incoraggiare la squadra cegliese. Probabile che Pizzonia riproponga contro il Montalbano  D’Oria A, Gioia, Convertino, D’oria M., Santoro, Argese, Gabriele, Lupo, Chirulli, Arcadio. Pronti ad entrare Cordola, Lo Bello e Nacci.

 

Calcio 1^ Categoria pugliese - Girone B (17^ Giornata)

 

    PARTITE RETI
  P. G. V. N. P. F. S.
Toritto 34 17 9 7 1 29 9
Palagianello 32 17 8 7 1 26 11
Bitritto 31 17 9 4 4 9 3
Cisternino 28 17 8 4 5 19 7
Laterza 28 17 7 7 3 13 7
Erchie 28 17 9 1 7 21 10
Ceglie M. 27 17 8 3 6 14 5
Pezze 24 17 7 3 7 20 10
Mesagne 23 17 6 5 6 14 14
Montalbano 23 17 6 5 6 10 5
Santeramo 22 17 5 7 5 11 9
Carosino 17 17 5 2 10 14 15
Bitetto 16 17 4 4 9 9 13
Pro Gioia 15 17 3 6 8 8 9
Nuova Noci 15 17 4 3 10 8 10
Latiano 6 17 1 3 13 10 21

 

 

 

 

 

 

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Basket: Mesagne troppo forte,  ma bravi i ragazzi di Vitale

Lunedì, 27 gennaio

Ceglie - Mesagne: 59-84

Troppo forte il Mesagne per l’Oggi Sposi, ed alla fine anche lo sportivissimo pubblico cegliese ha riconosciuto la superiorità dei cugini senza far drammi. L’unica cosa che ha un po’ rammaricato, forse, l’essersi un po’ lasciati andare di fronte a tale superiorità senza mostrare quella verve che in altre occasioni ha reso più combattivo la squadra di Massimo Vitale. Il riferimento al punteggio, ovvero ai 25 punti di differenza che, sinceramente ci stavano per come si è messa la gara ma che sono troppi per giocatori che anche quando sono inferiori devono giocare a basket. Ma questo l’avrà capito bene anche il coach e sicuramente questa gara farà da lezione. E’ pur vero comunque che nel Mesagne c’era un certo Ventruto (39 punti su 84 totalizzati: 20-15, 36-25, 59-38 84-59 i parziali), giocatore che da solo riesce a risolvere la partita, ma questo non giustifica il dover abbassare le armi fin da subito.  L’obiettivo del Ceglie non è vincere il campionato, ma salvarsi. E le gare giocate fino alla trasferta di Francavilla avevano mostrato una squadra che le partite se le vuol giocare tutte, fino alla fine, specie contro i più forti.

Serve a mantenere la giusta concentrazione psicologica che serve in quelle gare dove il risultato non è scontato. Ma, ripetiamo, non facciamo drammi anche perché non sempre il Ceglie incontrerà giocatori da 39 punti come Ventruto. E poi ci sono novità sul fronte acquisti. La società ha capito che doveva rinforzare la rosa per centrare l’obiettivo salvezza ed allora Galetta e soci hanno messo mano al portafoglio, facendo un altro sacrificio e mettendo agli ordini di Vitali Roberto Fiusco, pivot proveniente dal Brindisi di B2 e Fabio Costabile, ala piccola dall’Ostuni. Buoni giocatori che andranno ad innalzare il tasso tecnico e competitivo della squadra, contribuendo così al raggiungimento dell’obiettivo della stagione, vale a dire la salvezza.

Tabellini

Ceglie: Spagnolo 11, Spinelli 2, Arigliano 11, Delli Santi 4, Faggiano 4, Sarcinella 2, Ligorio 7, De Leonardis 2, Caputi 11, Barletta 5. Coach Massimo Vitale

Mesagne: Laconica 16, D’Andrea 6, Palombo 4, Scalera 3, Licchello 6, Galasso, Lavino 6, Ventruto 39, Paolelli 2, Mazza 4. Coach Patera

 

 

 

 

 

 

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"Arrestate l'orologio della piazza, non mi fa dormire"  

Lunedì, 27 gennaio

L'orologio di Piazza Plebiscito“L’unica possibilità che mi resta è quella di chiamare i carabinieri nella speranza che possano …arrestare i fastidiosi rintocchi della Torre dell’Orologio di Piazza Plebiscito” (nella foto). Con gli occhi assonnati e pieni di rabbia, un abitante della centralissima piazza della città racconta la disavventura della notte tra venerdì e sabato quando i rintocchi dell’orologio hanno suonato ininterrottamente dall’1,10 alle 6,00 del mattino. “Mi auguro che questa notte non accada la stessa cosa perché non saprei cosa poterei fare”. 

E’ facile capire cosa sarà passato nella sua come nella testa delle centinaia e centinaia di persone che la “notte del rintocco” non sono riusciti a chiudere occhio. “Che fare?” la domando che di sono posti in molti. Chiamare i vigili con era cosa possibile purché l’ufficio è chiuso. Chiamare i Vigili del Fuoco sembrava un po’ fuori luogo. Allora l’ultima possibilità chiamare i carabinieri. Probabilmente erano i soli che avrebbero potuto “arrestare” quel fastidioso orologio che non la smetteva. Purtroppo non era cosa semplice a farsi. Il …fuggitivo ed assordante autore del reato non era facile fermare. Che fare? Sparare in aria? Oppure colpire l’asta dell’ometto che imperterrito andava a picchiare la campana il cui rintocco scandisce le ore della giornata. Ma, è vero che il tempo ora fugge, ma non al punto che l’ora si era assottigliata a secondi.

Qualcuno, sempre volendoci scherzare sopra, ha sottolineato che forse è la ribellione della torre che giace lì da oltre cent’anni e che in questi giorni stanno ingabbiando perché vengano eseguiti lavori di pulizia con la copertura dell’intera struttura con antirepellente. “Che si sia ribellata a questo “oltraggio”?. La speranza che la notte per i malcapitati non si ripeta e che, dopo il …fermo per il rituale riconoscimento (del guasto) si sia provveduto a rimettere in riga l’ingranaggio.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il sindaco Annese nell' "Ufficio delle Acque" in quota Udc  

Lunedì, 27 gennaio

C'è anche il sindaco di Ceglie, Mario Annese, tra i rappresentanti dell'Ato, l'Ambito territoriale ottimale, organizzazione regionale con il compito di gestione delle politiche per le acque in Puglia. Ma c'è anche una novità ufficializzata, ovvero che il primo cittadino cegliese è stato scelto in "quota" all'Udc, il partito centrista del Polo.

Presidente dell'Ato è Antonio Lia (che è anche presidente dell'Anci),  una soluzione, questa di Lia, voluta dal presidente Fitto come garanzia, dell'unità dei rappresentanti dei Comuni pugliesi. L'elezione, per acclamazione, è avvenuta  da parte dell'assemblea composta dai 285 rappresentanti dei Comuni pugliesi.

Ma non sono mancate le polemiche: il sindaco di Trepuzzi, Valzano, ha abbandonato l'assemblea per il mancato rispetto d'inizio dei lavori.
Ma così come avviene in queste occasioni, la divisione della torta (i 20 componenti dell'esecutivo) non è stata semplice e ha suscitato non poche proteste.

Secondo i rapporti di forza, 15 rappresentanti dovevano andare al centrodestra e 5 al centrosinistra. Ma con un accordo voluto da Fitto, c'è stata una distribuzione più equilibrata: 13 al centrodestra e 7 al centrosinistra.
Rispetto alle polemiche sulla gestione commissariale Fitto ha detto che «in più circostanze ho ribadito che l'azione commissariale era tesa non a sostituire o a prevaricare i Comuni ma a ripristinare i percorsi di legge».

Tra gli eletti, oltre al sindaco Mario Annese, in forza all'Udc, compaiono altri rappresentanti: Tommaso Minervini (Molfetta-Forza Italia); Francesco Ventola (Canosa-Forza Italia), Remo Barbi (Gravina-Margherita); Vincenzo Caldarone (Andria- Ds), Francesco De Nicolò (Triggiano-An), Vito Ammirabile (Fasano- Forza Italia), Lino Massima (Erchie-An), Arturo Petti (Alberona-Forza Italia), Giovanni Picaro (Biccari-Margherita), Savino Santarella (Candela-An), Carmine Gissi (San Ferdinando di Puglia-DS), Giuseppe Labate (Lucera-Forze Italia), Rossana Di Bello (Taranto-Forza Italia), Leonardo Conserva (Martina-Forza Italia), Paolo Rubino (Palagianello-Ds), Giorgio Primicieri (Matino-Forza Italia), Remigio Venuti (Casarano-DS), Achille Villani Miglietta (Carmiano-An), Michele Patricelli (Volturana-Sdi).

La scelta è stata contestata dal sindaco di Brindisi, Antonino, che ha parlato di «Eenesima spartizione di posti tra il centro-destra ed il centro-sinistra». A far parte del Comitato sono stati chiamati, per la provincia di Brindisi, solo i sindaci di Fasano, Ceglie Messapica ed Erchie.

 

 

 

 

 

 

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Case rurali al setaccio per cercare latitanti  

Domenica, 26 gennaio

Ceglie Messapica, ancora una volta rivoltata come un calzino dai carabinieri della stazione locale, comandata dal maresciallo Sante Convertini, per fare terra bruciata attorno alla criminalità piccola e grande.

Nessuna operazione straordinaria, ma sono uno dei tanti servizi per il controllo capillare del territorio, predisposti con cadenza periodica dal comando della stazione locale, concordati con la Compagnia dell'Arma di Fasano, che ha giurisdizione anche sulla cittadina messapica.

L'altro giorno, i carabinieri hanno stretto d'assedio il centro cittadino e passato al setaccio molte zone rurali. Nel mirino dei militari dell'Arma i luoghi di abituale ritrovo dei pregiudicati, gli angoli della città più di frequente battuti dagli spacciatori e i tanti casolari di campagna abbandonati. I militi hanno eseguito diverse perquisizioni domiciliari e controllato decine di automobilisti. A conclusione dell'operazione sul memoriale del servizio dei militari dell'Arma operanti erano annotati i dati di decine di persone e automezzi controllati. Non solo. La battuta di ricerca ha consentito agli investigatori di acquisire una serie di elementi che potranno rivelarsi utili nel prosieguo degli accertamenti.
Nell'ambito di questo servizio, i carabinieri hanno eseguito, con l'ausilio di un cane antidroga della Guardia di Finanza di Ostuni, una perquisizione presso l'abitazione di V. S., 38enne cegliese già noto alle forze dell'ordine. Il fiuto del cane poliziotto è stato oltremodo utile agli investigatori che, proprio grazie all'unità cinofila delle Fiamme gialle, sono riusciti a trovare un grammo di «crac», la micidiale droga sintetica che circola nelle discoteche, e altro materiale che, secondo i carabinieri, veniva utilizzato per il confezionamento di dosi di sostanza stupefacente.

Nel corso della perquisizione, estesa anche ad alcuni locali attigui all'abitazione del 38enne cegliese, i militari dell'Arma hanno rinvenuto 11 cartucce calibro 9x21, che sono state sequestrate. Il proprietario dell'abitazione è stato denunciato alla magistratura in stato di indagato a piede libero.
I controlli sono proseguiti, in tutto il territorio comunale, sino a notte fonda.
E' da diversi mesi che a Ceglie Messapica i carabinieri hanno avviato, con ottimi risultati, una vera e propria offensiva contro la criminalità locale. Obiettivo dei militari dell'Arma è ridurre al minimo gli ambiti di manovra dei delinquenti restituendo alla città una sempre maggiore vivibilità.
E in effetti, l'obiettivo è stato ampiamente raggiunto.

 

 

 

 

 

 

 

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Giorno della memoria: il sindaco sollecita una riflessione   

Domenica, 26 gennaio

Lunedì, “Giorno della Memoria”, ricorrenza giunta al terzo anno ed istituzionalizzata dalla legge n. 211 del 20 luglio 2000, l’Amministrazione comunale alle ore 13,00  nella sala consiliare proporrà un momento di riflessione “in ricordo – come afferma il sindaco Mario Annese – dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti e di coloro che si opposero al nefasto progetto, proteggendo i perseguitati a rischio della propria vita”. Una sensibilità quella dell’Amministrazione che nell’anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz vuol partecipare con questa iniziativa aperta alla cittadinanza intera, unitamente a tutti gli alunni delle scuole che per la ricorrenza hanno programmato analoghe iniziativa al fine di non far dimenticare una delle peggiori pagine della storia e per inculcare nei giovani soprattutto sentimenti di pace.

 

 

 

 

 

 

 

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Ospedale, nuovo allarme dal Comitato di salvaguardia   

Domenica, 26 gennaio

“Siamo fortemente preoccupati di come è stata trattata la città nel nuovo disegno della sanità regionale e per ultimo provinciale che con la distrettualizzazione vede la città quasi lacerata in due con grossi problemi per la popolazione”. E’ fuor da metafora l’affermazione del presidente del Comitato di Salvaguardia dell’Ospedale, Cataldo Rodio, all’indomani dell’ufficializzazione dei distretti che vede la città con l’ospedale accorpato al presidio ospedaliero di Francavilla Fontana e la medicina di base con tutti i suoi servizi al distretto di Fasano. Una preoccupazione che ha indotto il Comitato a chiedere ed ottenere un urgente incontro con il sindaco,  che avrà luogo lunedì pomeriggio, domani,  alle ore 17,30.

Ma perché l’incontro con il sindaco?  “Per esternare al primo cittadino – è la risposta di Rodio - la preoccupazione di molta gente per come la città è stata trattata, con l’ospedale da una parte e tutti gli altri sevizi dall’altra, senza tener in minimo conto i disagi e le disfunzioni che questo comporterà”. Ma va ancora più a fondo il presidente del Comitato: “A meno che – il suo pensiero – non si dia per scontato la chiusura dell’ospedale, ormai declassato a stabilimento, che noi abbiamo sempre temuto”. Ma, ironia a parte la preoccupazione c’è e si vuol tentare in tutti i modi di invertire una tendenza che – come asserisce Rodio “ha già fortemente penalizzato i cegliesi con un piano di riordino che a nostro avviso non è equo e che ci penalizza, come abbiamo avuto modo di sostenere nel corso del consiglio comunale aperto dello scorso mese di agosto con la presenza del Governatore Fitto”.

Tutti dubbi e preoccupazioni già manifestate al direttore generale dell’Asl brindisina che il comitato ha incontrato lo scorso 16 gennaio. E già in quella sede vennero manifestati i disagi per la popolazione che dal semplice ritiro dei panni per gli anziani, ai vaccini, alle pratiche di invalidità deve far capo a Fasano e non più a Francavilla. “Immaginate – spiega Rodio – cosa accadrà per ritirare un semplice pacco di pannoloni: prima bastava recarsi al presidio ospedaliero di Ceglie,, oggi quetsonon sarà più possibile perché tutto dipende da Fasano”. Ma c’è una soluzione a tutto questo? “Certo che c’è – precisa Rodio – ed è per questo che solleciteremo il sindaco perché si attivi assieme a noi, alle forze politiche perché Ceglie possa diventare sede di distretto, data anche la favorevole posizione strategica oltre che alla disponibilità di idonee strutture”.   Ma sarà possibile questo? “Noi ce lo auguriamo e siamo fiduciosi – conclude Rodio – anche sull’esempio di quanto hanno fatto altri sindaci ultimamente (leggi sindaco di Fasano) che ha visto le sue rimostranze accolte dalla regione”.  Una speranza che passa per l’incontro di lunedì con il sindaco.

 

 

 

 

 

 

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Il comandante dell'Arma a Ceglie: "Garantiremo sicurezza"  

Sabato, 25 gennaio

“La sicurezza è precondizione per favorire lo sviluppo e devo dare atto al vostro lavoro che questa condizione viene garantita con lodevole impegno”. Questo uno dei passaggi fondamentali sul quale il comandante generale dell’Arma, gen. Quinto Bellini, si è più volte soffermato rivolto ai componenti della stazione cegliese in occasione della sua visita di stamattina a Ceglie Messapica.

Al suo fianco il comandante della Legione Puglia, gen. Michele Franzé, il Comandante Provinciale, col. Sebastiano Comitini e il ten. Vincenzo Fovoino della compagnia di Fasano. “La vostra – ha proseguito il generale – è una delle stazioni più numerose e maggiormente impegnata nel garantire a tutti i cittadini il massimo della tranquillità, considerato che questa è una terra che ha vissuto gravi momenti superati grazie all’impegno di tutti quanti voi”.

Ascoltano  commossi ma fieri i venti militari schierati di fronte al loro comandante che ha regalato questa inaspettata quanto gradita visita e che sanno che le sue non sono parole di circostanza, ma da uomo del sud (il generale è nativo di Monteroni e l’estate la trascorre a Casalabate), da uno che sa quanto è difficile garantire ad ogni cittadino la sicurezza e la tranquillità. Un tasto che, dicevamo, ha più volte rimarcato: “Queste nostre terre hanno bisogno di sviluppo, di gente che investe e questi per farlo devono sapere che in quel territorio c’è tranquillità, altrimenti si scoraggia”. Facile capire il riferimento alle estorsioni. Un fenomeno del quale Ceglie negli anni passati non  è stato indenne e solo l’impegno dei carabinieri è risuscito a sconfiggere a debellare, grazie anche alla collaborazione dei cittadini.

Tutte parole il cui effetto positivo era facile leggere sul volto dei militari schierati e del loro comandante, maresciallo Sante Convertini.   “Venire in mezzo a voi – ha detto ancora -, a chi si trova in prima linea, in frontiera è sempre stato uno dei momenti più importanti del mio lavoro e quando posso, molto volentieri abbandono il mio ufficio e vengo in mezzo a voi a ringraziarvi personalmente di quanto fate per la sicurezza  della gente”.

Quindi un pensiero rivolto agli amministratori comunali “che devono essere messi in condizione di lavorare tranquillamente ed in perfetta collaborazione che è poi la chiave del successo”. Parole che hanno fatto piacere al sindaco Mario Annese (c’erano anche gli assessori Paolo Urso, Cesare Epifani e Oronzo Ostacolo) che ha voluto ringraziare il generale e tutta quanta l’Arma “per l’attenzione dimostrata verso Ceglie”, e con l’impegno di non abbassare mai la guardia  “un obiettivo non difficile da perseguire tenuto conto – ha sottolineato il sindaco – che ci troviamo di fronte ad un gruppo (il riferimento ai componenti la stazione retta dal mar. Convertini, ndr) motivato come non mai e che sfidando il pericolo di giorno e, soprattutto di notte consente il totale controllo del territorio”.

Una sicurezza che ha avuto anche dei sacrifici, come quello del carabiniere Angelo Petracca che proprio quest’oggi la città ricorderà con la cerimonia di commemorazione, come del resto avviene da tredici anni a questa parte: un appuntamento voluto dal comando della stazione, che è l’occasione per rinsaldare il rapporto instaurato con la gente di Ceglie. E in riferimento alla sicurezza  condizione essenziale per lo sviluppo, il sindaco Annese si è detto perfettamente d’accordo perché “gli imprenditori vanno messi nelle condizioni di investire tranquillamente e questo lo consente solo il prezioso impegno dell’Arma che trova nella gente una rinnovata cultura della legalità”. A conclusione del saluto, il generale ha voluto salutare uno per uno tutti i militari della stazione di Ceglie, intrattenendosi con loro uscendo fuori dal clima di solennità e commozione vissuto da tutti quanti.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Calcio: il Ceglie a Latiano per continuare la scalata  

Venerdì, 24 gennaio

Occhi puntati domani pomeriggio sul comunale di Latiano dove la seconda giornata del girone di ritorno propone l’avvincente derby con l’ACM Ceglie. Due squadre che, per ragioni diverse, hanno bisogno di punti: il Latiano per cercare di abbandonare l’ultima posizione  d il Ceglie che, al contrario, sembra lanciato verso posizioni alte. La squadra di Enzo Pizzonia sta attraversando un buon momento ed ora esprime quel gioco che tutti si attendevano ma che per un motivo on un altro tardava ad esprimere. Quattro risultati utili consecutivi (Santeramo, Laterza, Bitritto e Carosino) costituiscono un buon credenziale per far sperare che anche quest’oggi si andrà alla ricerca di un risultato utile. “La gara – a parlare è mister Pizzonia – non è semplice e non deve far ingannare la posizione in classifica del Latiano che avrà dalla sua il fattore campo”.

E così prosegue: “Noi cercheremo di impostare la gara mettendo a frutto quanto di buono fatto in queste ultime gare evitando distrazioni che potrebbero penalizzarci”. La preparazione in settimana ha visto tutti i giocatori in buone condizioni con Fabio Lupo che sembra rinato. E’ vero, per un attaccante non c’è medicina migliore che il goal e le cinque reti messe a segno nelle ultime due gare ne sono l’evidente dimostrazione.

E qui va dato atto alle capacità e all’esperienza di Pizzonia che anche quando il giocatore stentava e qualcuno l’avrebbe visto accantonato,  non gli ha fatto mai venir meno la sua fiducia ed ora il ragazzo lo sta ripagando in tutto e per tutto e chissà che  alla fine non sia lui la carta vincente per scalare le prime posizioni della classifica. Intanto quest’oggi non ci sarà in difesa Convertino, appiedato dal giudice sportivo e non è eluso che Pizzonia torni a far giocare Mimmo D’Oria centrale, posizione forse più congeniale al francavillese. Probabile, pertanto, che Pizzonia schieri questa formazione: D’Oria A., Gioia, D’Oria M., Barletta, Lobello, Santoro,  Arcadio, Gabrieli, Cordola, Chirulli, Lupo. 

 

 

 

 

 

 

 

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Messa e corteo per ricordare un eroico carabiniere  

Sabato, 24 gennaio

Sono trascorsi ben tredici anni, ma il ricordo di Angelo Petracca, il giovane carabiniere ausiliario ucciso nel corso di un conflitto a fuoco con una banda di rapinatori che tentava di introdursi in un istituto bancario, è vivo più che mai. La gente, i cegliesi non vuole dimenticare il sacrificio di questo giovane insignito della medaglia d’oro, e questa è l'occasione per rinnovare la  riconoscenza e la gratitudine verso l'Arma. 

Ecco perché questa ricorrenza sembra iscritta nel calendario appeso alla parete di ogni singola abitazione: ricordare il sacrifico di Petracca per rinnovare la fiducia nell'Arma. Così, quest’ultima domenica di gennaio acquista un motivo particolare perché la gente si stringerà attorno al ricordo dell’eroe caduto per la difesa di quei valori che sono propri dell’Arma.  E come tradizione vuole l’organizzazione della ricorrenza è del comando della locale stazione dei carabinieri, retta ora dal maresciallo Sante Convertini. Il programma prevede, alle ore 10,00, la messa celebrata nella Chiesa Madre alla presenza dei responsabili del comando provinciale e della compagnia di Fasano, oltre agli amministratori comunali guidati dal sindaco Mario Annese. Dopo la celebrazione liturgica, come tradizione vuole, in corteo ci si recherà prima presso il monumento ai Caduti, in largo San Rocco, e subito dopo sul luogo dove si consumò il sacrificio di Petracca, quella strada che oggi porta il suo nome, Via Angelo Petracca già Via Moretto dove, ai piedi della lapide, verrà deposta una corona di fiori. Non c’è modo migliore per ricordare il sacrificio di Petracca che, come si ricorderà, pur a riposo si unì alla pattuglia appena scattò l'allarma e venne raggiunto in pieno dalla fucilata di uno dei rapinatori, nel tentativo di consentire al proprio collega Spagnalo, ferito nel corso della sparatoria di mettersi al riparo.

 

 

 

 

 

 

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Sviluppo Ceglie: la ricetta dell'opposizione Ds  

Venerdì, 24 gennaio

Con una dichiarazione a «quattro mani», dopo l'intervento del segretario cittadino, tornano a fare il punto della situazione sull'attività amministrativa dell'esecutivo i diessini. A parlare sono il capogruppo Pietro Mita e il consigliere Cosimo Palmisano.

«Tanti i problemi, pochissimi quelli affrontati ancora meno risolti soprattutto tante le occasioni non sfruttate e perse come pure - affermano - nessuna indicazione programmatica di politica economica».

«I Ds, in questo contesto - aggiungono -, non si sono limitati a fare pura e semplice opposizione, ma si sono impegnati per quanto di loro competenza a fare una opposizione costruttiva. Si è più volte sollecitata una conferenza di servizi che individuasse delle priorità di intervento, quali i settori e quale il ritorno in termini di risorse economiche per la collettività, in tutta risposta viene più volte portato in consiglio comunale e alla fine approvato un progetto per la realizzazione di un complesso di turismo rurale in contrada Picoco».

«È stata presentata da forestieri del Tarantino, in barba alle esigenze degli operatori commerciali del luogo - spiegano -. Si è inventato, ai limiti della legalità, un altro tipo di autorizzazione per la somministrazione chiamata fornelli pronti». I ds avevano anche una proposta.

«Avevamo sollecitato e auspicato che fosse limitato al centro storico e che soprattutto fosse aperto a tutte quelle attività tipiche, tipo forni, negozi di vendita di prodotti tipici pescherie, pizzerie. In quanto il rilascio di autorizzazioni avrebbe reso appetibile l'apertura di attività nel centro storico, invece si rilasciano autorizzazioni su tutto il territorio indiscriminatamente e solo per le macellerie per gli interessi di pochi a danno dell'immagine enogastronomica costruita con tanti sacrifici dai nostri ristoratori».

Due ancora secondo i «diessini» le questioni male affrontate, il recupero della zona industriale e il relativo servizio di bus navetta. E affermano a tale proposito: «Si è sollecitato l'esecutivo a partecipare ai bandi della legge 448 per il recupero della zona industriale - dice Palmisano- ma hanno fatto scadere i termini. Come pure la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, non è stato presentato alcun progetto alla Regione per attingere ai contributi di circa 9000 euro. Più volte abbiamo incitato ad effettuare un servizio di bus navetta sia per la zona industriale che per il motulesi, abbiamo sollecitato e auspicato il rilascio di un'autorizzazione per l'apertura di un bar o punto di ristoro alla zona industriale. Da tempo sollecitiamo la variante alla destinazione d'uso per i locali alla zona industriale, affinché siano anche commerciali per poter effettuare attività diverse da quelle artigiane o industriali. Abbiamo fatto tante altre domande circa l'ospedale, la crisi del settore tessile. Abbiamo suggerito delle risposte, è seguito un silenzio sepolcrale; non era questo che i cittadini si aspettavano all'indomani del voto. Non è questo il modo di amministrare».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Bracconiere uccide cane, protesta la Lav di Brindisi  

Mercoledì, 22 gennaio

«È un fatto gravissimo che offende la coscienza civile della nostra società e che dimostra, una volta di più, la necessità di introdurre norme severe in tema di maltrattamento di animali». Parole che pesano come macigni quelle espresse dalla Lega Antivivisezione di Brindisi, a poche ore dalla barbara e immotivata uccisione, nelle campagne di Ceglie Messapica, di «Bambi», un cane meticcio, di stazza media. La povera bestia è stata ammazzata, sotto gli occhi della sua padrona incinta, da un bracconiere. L'uomo, sembra che non si fosse accorto della presenza della giovane donna.

«L'uccisione di animali senza alcun giustificato motivo è espressione di quella cultura che vede negli animali semplici cose e non esseri senzienti, e che non riesce o non vuole porsi, nei confronti di questi, in atteggiamento di rispetto e di valorizzazione, anzichè di assoluto dominio».
«Purtroppo non è la prima volta che cacciatori bracconieri si lasciano andare a efferatezze ingiustificate: già in passato l'associazione si è trovata a denunciare casi del tutto analoghi a quello in esame, ed anche oggi sta seriamente valutando l'opportunità di costituirsi parte civile contro l'autore di siffatto reato».

La Lav rivolge ai parlamentari del territorio un appello affinché si facciano promotori della più rapida approvazione definitiva della legge nazionale contro i maltrattamenti di animali.

 

 

 

 

 

 

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Il Comune diserta l'inaugurazione della Stagione Caelium   

Lunedì, 20 gennaio

Almeno trecento spettatori hanno partecipato ieri sera  presso la sala conferenze del "Centro di alta specializzazione San Raffaele" di Ceglie al concerto inaugurale della «IX Stagione Concertistica» promossa ed organizzata dal Centro Artistico Musicale «Caelium». Moltissimi gli appassionati giunti dalle province vicine, assenti invece gli amministratori comunali.

In pedana l'Orchestra da Camera «Carelium» diretta dal Maestro Massimo Gianfreda, con la presenza della flautista Palma di Gaetano che ha meravigliosamente duettato con l'orchestra arie di Stamitz.

Il programma ha visto il concerto in sol maggiore «Alla Rusticana» di Vivaldi, l'«Aus Holbergs Zeit» (opera 40), di Grieg.
Dopo la pausa «Romanze» (opera 42) di Sibelius, «Pizzicato - Polka» di Strass e il concerto in sol maggiore per flauto ed orchestra, opera 29 di Stamitz.
Si è trattato di un concerto di indubbio valore artistico con l'Orchestra Caelium che ha confermato, tra le emozioni del primo approccio, quanto di buono ha realizzato nel corso di questi anni. Un successo dovuto anche alla maestria del M° Massimo Gianfreda, ordinario di composizione presso il Conservatorio di Musica «Santa Cecilia» di Roma, autore di diverse composizioni eseguite in diversi teatri nazionali ed internazionali, come i teatri di Dunkerque, Amburgo, Bari Bologna Roma, Senigallia, Lecce. Il M° Gianfreda ha musicato dei versi latini di Joseph Tusiani, ha diretto l'Orchestra della Magna Grecia e l'Orchestra della Provincia di Lecce.

Oltre alla flautista Palma di Gaetano, l'Orchestra «Caelium» comprende Stefan Biro, Pasquale Melucci, Ivo Mattioli, Barbara Leenen (I violino), Francesco Sabato, Danilo Mattioli, Roberta Scardia, Nicola Santoro (II violino), Ennio Cosuccia, Gianpio Mazzotta (viole), Gino Punzi, Giovanni Mucci (violoncelli) e Maurizio Ria (contrabbasso).

Quest'anno la stagione concertistica si tiene nella sala conferenze dell'ospedale riabilitativo e non nel Teatro comunale dove sarebbe stato più logico: presunti motivi di cassa da parte dell'amministrazione comunale hanno impedito la concessione del palcoscenico, motivazione contestata dall'associazione Caelium con una lettera inviata all'assessore competente, il vicesindaco Paolo Urso. Di ieri una replica e controreplica tra due parti che riportiamo integralmente (cliccare qui per leggere i documenti).

Nota polemica:  al concerto inaugurale non ha partecipato alcun rappresentante dell'amministrazione comunale (tutti invitati), mentre tra le poltrone riservate ha trovato posto l'ex commissario prefettizio, Rosa Maria Simone, suscitando intuibile ilarità. 

Il secondo appuntamento domenica 23 febbraio con il «Four For Tango».

Clicca qui per leggere lo scambio di carteggio Caelium-Comune

 

 

 

 

 

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Non c'è personale, Poste chiuse il pomeriggio   

Lunedì, 20 gennaio

“Piuttosto che avvelenarmi il fegato, preferisco prendere la macchina ed andare in un paese vicino per i pagamenti dei conti corrente”. E’ questo uno dei tanti cegliesi che, di fronte al nuovo disagio arrecato dalla chiusura pomeridiana del servizio postale, piuttosto che sorbirsi ore di fila preferisce andare altrove dove il servizio essendo prolungato anche al pomeriggio non presenta i disagi che si stanno verificando in questi giorni. La questione della chiusura pomeridiana – l’ufficio è aperto solo per le raccomandate – è la conseguenza della mancanza cronica del personale. Carenza che determinava il ricorso ai trimestralisti, ed ora ai cosiddetti interinali che in un cero qual modo attutivano il disagio. Ora, che le convenzioni sono scadute, a farne le spese sono sempre e solo gli utenti: senza personale sufficiente la soluzione è la riduzione del servizio.

Ed ecco che al mattino le poste sono peggio degli stadi, con gente accalcata, in fila ad attendere il proprio turno che, se ti va bene, non arriva prima dei tre quarti d’ora. Della questione si è anche interessato il sindaco Mario Annese che, di fronte alle lamentele della gente,  ai primi dell’anno intervenne presso la direzione provinciale che assicurava che il disagio sarebbe durato pochissimi giorni, al massimo tutto sarebbe durato la prima decade di gennaio. Ma, ad oggi la situazione è la stessa ed i due uffici sono sistematicamente piene di genti, di moltissimi anziani che ritirano la propria pensione.

E, nonostante la buona volontà e professionalità degli operatori agli sportelli, il tempo è quello che è. Ecco perché non sono in pochi a preferire, magari per non perdere la giornata di lavoro, a dirigersi in altri vicini comuni dove il servizio è aperto anche al pomeriggio. Insomma siamo di fronte all’eterno problema che Ceglie pareva aver risolto con il secondo ufficio giunto dopo oltre vent’anni di attesa. Ma le strutture non bastano, se non c’è sufficiente personale. “Altro che spot pubblicitari”, è l’altra severa constatazione di un altro cittadino in fila ad attendere il proprio turno.  Per non  parlare di chi sottolinea che il servizio non è gratis e che il cittadino pagandolo dovrebbe ricevere una maggiore considerazione.

Allora – l’altra domanda che ci si pone – se il problema è la impossibilità di nuove assunzione e si deve ricorrere a personale stagionale, perché non provvedere in tempo, prima della scadenza del trimestre? In questo modo ci sarebbe una normale ed indolore turnazione, almeno per la gente.  Ma, sono le domande che da anni i cegliesi si pongono perché da sempre il problema principale del disservizio è scaturito proprio dalla mancanza di personale. Ed al danno c’è anche la beffa: molti cittadini, infatti, sono costretti a pagare i conti correnti anche oltre la scadenza indicata sul bollettino, vedendosi poi addebitare la mora per il ritardato pagamento.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Calcio, il Lupo di Ceglie "sbrana" il Carosino: 3-1   

Domenica, 19 gennaio

ACM CEGLIE – CAROSINO   3 a 1

ACM CEGLIE: Incalza, D’oria, Lobello, Santoro, Barletta (Urso), Convertino, Argese, Gabriele (Cordola), Arcadio, Chirulli (Gioia), Lupo. All. Pizzonia

CAROSINO: Mammola, Bizzarro, Costa (Crescenzio), Giannuzzi, Schiamone, Patrono, Versace, Cassano, Lo Bianco, Oliviero, Spataro (Lo savio), All. Lupo

Arbitro: Posano di bari

Reti: 1, 75, 76 Lupo, 54 Vizzarro. Note Espulso al 77 Lo Bianco per doppia ammonizione).

 

Su di un terreno allentato dalle abbondanti piogge, il Ceglie supera il Carosino sospinto da un ottimo “Gnometto” Santoro e da un ritrovato Lupo autore di una  tripletta, confermando il buon momento dopo la doppietta al Bitritto. Il ceglie subito in rete al 1 con un assist di Gabrieli per Lupo che si fa trovare pronto all’appuntamento. Il Carosino accusa il colpo e tenta di reagire. Il Ceglie può mettere al sicuro il risultato al 28 ma Chirulli tarda un po’ e si fa anticipare. Al 35 Incalza si supera su Versace. Nella ripresa il Ceglie è più determinato, dando più incisività alle sue azioni, grazie anche alle sostituzioni indovinate di Pizzonia. Al  75, azione tutta di prima avviata da Urso per Lobello che sfodera una pennellata per Lupo che si fa trovare pronto realizzando il vantaggio per il Ceglie. Ma non è finita, un minuto dopo, Cordola è bravo ad impossessarsi della palla e servire Lupo che realizza la sua tripletta.

 

 

 

 

 

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In edicola il numero di gennaio de "l'Idea" 

Domenica, 19 gennaio

E' in edicola da oggi il numero di gennaio dell'Idea, il giornale dell'omonima associazione cegliese che cura la versione online di "ideanews". Sono affrontati  temi che riguardano la vita sociale ed economica di  Ceglie Messapica: la prima pagina si apre con un articolo in cui Luca Dipresa analizza l'attività dell'amministrazione comunale a sei mesi dall'insediamento sottolineandone le esigenze da soddisfare, all'interno articoli sulla polemica dell'associazione Caelium circa l'uso del teatro, il recupero e l'utilizzo turistico delle Grotte di  Montevicoli, due commenti relativi al "giallo" del Catalogo del pittore Emilio Notte e sul futuro dell'ospedale cegliese. Infine un articolo sulla felice situazione delle società sportive che dal calcio, basket e volley stanno marcando  positivamente le classifiche dei campionati  pugliesi. Come consuetudine la versione 

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L'Orchestra Caelium inaugura la IX Stagione concertistica   

Domenica, 19 gennaio

Con il concerto inaugurale della Orchestra da Camera "Caelium", diretta dal maestro Massimo Gianfreda, si apre oggi pomeriggio la stagione concertistica di Ceglie Messapica giunta alla nona edizione. Da oggi e fino a giugno si terrà una serie di appuntamenti con la musica d'autore organizzati dalla associazione musicale "Caelium" presso la Sala conferenza del centro di riabilitazione "Fondazione San Raffaele" lungo la strada per San Vito dei  Normanni, luogo scelto poichè il costo richiesto dal Comune di Ceglie per la fruibilità del restaurato Teatro comunale si è rivelato incompatibile con i bilanci di cassa del sodalizio culturale, vicenda che ha portato ad una presa di posizione pubblica da parte del direttivo della Caelium.

  Pubblichiamo il programma completo.

 

IX Stagione Concertistica "Caelium"

 Data 

 Concerto 

 Esecutori

Domenica 19 gennaio, ore 18,30 

Concerto inaugurale Orchestra da Camera “Caelium” 

Direttore: Massimo Gianfreda, Flautista: Palma Di Gaetano

Domenica 23 febbraio, ore 18,30 

Four for tango 

Massimiliano Pitocco – bandonean, Diego Conti – violino, Giovanni Rinaldi – contrabbasso, Rosario Mastroserio - pianoforte

Domenica 16 marzo, ore 18,30 

Duo clarinetto pianoforte 

Ferdinando Rubinetti – clarinetto, Valfrido Ferrari - pianoforte

Domenica 6 aprile, ore 20,30 

Duo voce chitarra 

Francesca Romano Iorio – soprano, Giovanni Cernicchiaro - chitarra

Domenica 11 maggio, ore 20,30 

Operetta, che passione! 

Idea Decenvirale – soprano, Vincenzo Camporeale - pianoforte

Domenica 8 giugno, ore 20,30 

Brass choir (ensamble ottoni)

Direttore: Domenico Gabriele

 

 

 

 

 

 

 

 

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Scuola, apre lo "sportello" per aiutare i genitori 

Venerdì, 17 gennaio

È stato istituito, nei locali della scuola elementare primo Circolo «E. De Amicis», uno sportello psicopedagogico nato per offrire informazione, consulenza e supporto psicologico a genitori e docenti che sperimentano una situazione di particolare disagio nei confronti della scuola. L'attenzione continua al rapporto tra scuola- famiglia è uno degli obiettivi prioritari che particolarmente motiva l'investimento di tempo e di risorse del I Circolo «E. De Amicis», diretto da Maria Mingolla.

Così, grazie anche al supporto di personale altamente specializzato, come la psicologa Graziana Monaco, la creazione di uno sportello intende facilitare la costruzione di momenti di raccordo tra scuola famiglia e territorio.
Infatti, garantire il miglioramento continuo della qualità della vita scolastica è la via sulla quale si sono proietti gli incontri assembleari che il dirigente scolastico ha potuto già sperimentare, nei giorni scorsi, con i genitori dei bambini.
«Per radicare e collegare direttamente la scuola a chi la utilizza - dice la direttrice Mingolla - non si può che partire con il rilevare aspettative, esigenze e problematiche la cui conoscenza è indispensabile per collegare e radicare la scuola a chi la utilizza».

Ed è proprio nella direzione dell'osmosi educativa, tra scuola e famiglia, è stato improntato il periodo natalizio che ha visto lavorare insieme operatori scolastici genitori ed alunni.

Tangibile e diretta è stata la collaborazione dei genitori nella realizzazione, nei tre plessi della scuola dell'Infanzia, di ambienti tipici dove si è allestito un presepe in serie, ambientato nel passato, presente e futuro. Altre esperienze, come quella musicale del coro delle classi III, il giornale di circolo- progetto lettura delle classi IV ed altre ancora, sono state esperienze formative vissute dagli alunni ed ispirate agli obiettivi del «Pof» (Piano d'Offerta Formativa). Rappresentativo, poi, di un forte impatto emotivo e denso di significato sono risultate le manifestazioni realizzate per raccogliere fondi pro Unicef, per i terremotati del Molise, per l'associazione Ant e la Telethon, in cui hanno lavorato insieme genitori, operatori scolastici ed alunni.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Picchiano commilitone che ritengono "raccomandato" 

Venerdì, 17 gennaio

Giovane cegliese, militare di leva in Friuli, e un suo collega siciliano rischiano processo e condanna per una scazzotta avvenuta la scorsa primavera a danno di un commilitone, secondo loro raccomandato.

Gli avevano infatti rinfacciato la sonora bocciatura al corso per caporale in ferma permanente, poi l'avevano preso in giro per l'inidoneità attribuitagli dalla commissione giudicante. Ma non si sono limitati ai soliti sfottò tra militari. Gli hanno affibbiato pure l'etichetta del raccomandato. Era riuscito infatti ad ottenere il brevetto civile di paracadutista. L'hanno etichettato come un fallito. Il poveretto ha provato a sottrarsi al fuoco incrociato dei due commilitoni. Ma non ha fatto in tempo ad allontanarsi. E' finito sotto una gragnuola di pugni e calci. Secondo l'accusa l'hanno colpito ripetutamente alla nuca, al collo, alla testa e alla schiena. Con una violenza tale da fargli perdere i sensi.

Il pestaggio è avvenuto il 16 marzo scorso sul treno che percorreva la tratta Udine-Cividale del Friuli. Era un sabato sera. I tre militari di leva, di stanza all'8° Reggimento Logistico di Manovra "Carso", con sede a Remanzacco, stavano rientrando in caserma. Il diverbio ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Walter Recchia, ventenne, di Scafati (Salerno), è stato soccorso dal controllore del convoglio che l'ha aiutato a riprendersi. Un passeggero ha azionato anche il freno a mano. Tanto che il treno ha interrotto per alcuni minuti la sua corsa. Nella carrozza in cui era avvenuta l'aggressione si è precipitato anche il macchinista. E' stato lui a riportare l'ordine.

Ma quando il treno è ripartito sono stati alcuni passeggeri a scagliarsi addosso ai due soldati responsabili del precedente pestaggio. Ne è scaturito un gigantesco parapiglia che non poteva non avere conseguenze di carattere giudiziario. E' stata la Polfer ad inviare un dettagliato rapporto sull'accaduto alla Procura militare di Padova. Per quella scazzottata, fortunatamente senza gravi conseguenze rischiano ora di finire sotto processo Angelo Caliandro, 21 anni, di Ceglie Messapica, e Giuseppe Galtieri, 19 anni, di Agira (Enna). I due soldati di leva sono accusati di concorso in insubordinazione con violenza. Rischiano fino ad un anno di carcere. Ieri l'udienza preliminare non ha avuto storia. Il gup Roberto Rivello ha dovuto aggiornare il processo al 13 maggio per un difetto di notifica alla parte offesa.

 

 

 

 

 

 

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Ospedale: la Asl "per il momento non chiude reparti" 

Giovedì, 16 gennaio

«Per il momento nessun reparto del nosocomio cegliese verrà chiuso». Ad affermarlo Cataldo Rodio, presidente del Comitato di Salvaguardia del presidio ospedaliero cegliese che nei giorni scorsi ha incontro il direttore generale dell'Asl Br1.
L'incontro era stato richiesto dallo stesso comitato proprio sul finire dell'anno scorso proprio per affrontare le problematiche inerenti il futuro dell'ospedale cegliese, in riferimento al piano di riordino ospedaliero (provvedimento avverso il quale, come si ricorderà il comune ha prodotto ricorso al Tar). «Il direttore - è scritto in un comunicato diffuso dal Comitato - nella circostanza, dopo aver illustrato le varie problematiche, ha confermato il proposito di voler mantenere tutti i reparti esistenti, vale a dire medicina generale, chirurgia generale, ostetricia e ginecologia, ortopedia e traumatologia, psichiatria ed i vari servizi che, addirittura dovrebbero essere potenziati».
Sempre nel corso dell'incontro «il responsabile dell'Asl ha evidenziato che il piano di riordino, allo stato attuale, non potrà attuarsi prima di quattro, cinque mesi». Il tutto alla luce delle circolari del Governatore Fitto, delle impugnative al piano e del regolamento attuativo da predisporsi.
Quindi, prima di maggio o giugno, le cose dovrebbero rimanere immutate.
Nonostante le assicurazioni, «il comitato si augura che non avvengano chiusure anticipate di reparti». A tal proposito, in città circola la voce dell'imminente chiusura del reparto di Ostetricia, dove il personale è sempre risicato (il primario Di Punzio ha presentato istanza di pensionamento) senza provvedere al suo ripristino e - qui la recriminazione - si porta a normale esaurimento. «Nel corso dell'incontro - afferma Rodio - è stato sottolineato il disagio e le difficoltà che l'assegnazione della medicina di base al distretto n.2, quello di Fasano». Questo significa la non dipendenza più da Francavilla Fontana. Dagli uffici della direzione generale si sono apprestati ad affermare che questo per l'utenza non comporterà alcun problema perché sul territorio continueranno a funzionare gli uffici, così come in passato e, semmai, la questione riguarderà solo i dipendenti che dipenderanno dal distretto n. 2.
Ma, sia il comitato di salvaguardia sia molti cittadini non la pensano allo stesso modo. E vediamo perché. Fino ad ora - gli interrogativi - tutte le pratiche riguardanti il riconoscimento delle invalidità o della legge 104, tanto per fare alcuni esempi, avevamo come punto di riferimento Francavilla Fontana; ora accadrà che bisognerà rivolgersi a Fasano? Questo comporta evidenti disagi, perché tra ritirare il modelli, presentare l'istanza, sottoporsi a visita collegiale, un cittadino deve spostarsi almeno tre volte: un fatto è andare nella vicina Francavilla, altro ancora nella lontana Fasano. Sarà proprio così? Poi un'altra questione sollevate è quella riguardante il ritiro dei panni per gli anziani: servizio espletato presso l'ospedale di Ceglie. Ora, anche per fatti contabili, considerato che la medicina di base non avrà più nulla a che fare con il nosocomio cegliese, che accadrà, dove ritirare detti panni e quant'altro necessario. «Delle difficoltà - prosegue il presidente del comitato - ci eravamo già fatti interpreti nel corso del consiglio monotematico dello scorso agosto con al presenza di Fitto, ma a quanto pare non sono state ritenute oggettivamente valide».

 

 

 

 

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Sanità: Sardelli contesta l'accorpamento S.Vito-Francavilla 

Giovedì, 16 gennaio

Continua a far discutere la decisione di accorpare San Vito dei Normanni al distretto sanitario di Francavilla Fontana. Una decisione che sta creando polemiche su tutti i fronti. Da parte loro i cittadini hanno iniziato una raccolta di firme affinché la Region riveda il piano.

In queste ore si registra una presa di posizione da parte dell'on. Luciano Sardelli. «Il riordino dei distretti sanitari della Provincia di Brindisi ha confermato l'accorpamento di San Vito dei Normanni con Francavilla Fontana insieme ai Comuni di Carovigno, San Michele Salentino, Ceglie Messapica e Villa Castelli. Ció danneggerá i cittadini utenti i quali d'ora in poi si vedranno costretti a recarsi a Francavilla Fontana, invece di Ostuni, per lo svolgimento di pratiche amministrative e sanitarie non competenti alla Ausl locale. Il tutto in una situazione di grande disagio se si tiene conto, fra le varie cose, degli scarsi collegamenti garantiti dai mezzi pubblici fra le due cittadine», dice Sardelli.
Non mancano le frecciate nei confronti degli ex amministratori del centro-sinistra rei, secondo il parlamentare di Forza Italia, di non aver fatto tutto il possibile per evitare l'accorpamento a Francavilla. «L'accorpamento nasce, soprattutto, dalla confusione e dalla strumentalizzazione politica della passata amministrazione di centro-sinistra che non ha saputo mettere sul tavolo delle trattative, in tempo utile, una proposta chiara al Direttore generale dell'Ausl Brindisi/1 che, invece, aveva espresso disponibilitá a discutere il Piano. Tutti ancora ricordano cosa accadde durante la seduta monotematica del Consiglio comunale quando Causo dovette abbandonare l'aula a causa di serie di attacchi indiscriminati della senatrice Stanisci». Diversa invece la posizione del centro-destra : «Noi invece dobbiamo dare atto all Regione Puglia che in attuazione del Piano di riordino ospedaliero ha dato la possibilitá a San Vito dei Normanni di avere il centro di riferimento del 118 e lo stesso Direttore generale che ha confermato la volontá di potenziare ed accorpare, in collaborazione con l'Amministrazione comunale tutti gli uffici sanitari locali nella struttura della Casa Serena». L'on. Sardelli ha anche giá informato e scritto all'assessore regionale alla Sanitá «affinchè riconsideri l'organizzazione distrettuale».

 

 

 

 

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Dopo Francavilla, effetto domino sui concorsi sospetti 

Mercoledì, 15 gennaio

Il manifesto sul concorso di Francavilla FontanaEffetto domino dei concorsi francavillesi. L'eco delle discusse assunzioni pubbliche non si ferma alla Cittá degli Imperiali, ma investe anche la provincia di Brindisi.

La vicenda dei concorsi pubblici per il Comune di Francavilla non accenna a placarsi, anzi la reazione della gente e l'inchiesta della magistratura brindisina rendono incerta l'esito sui 27 candidati assunti e i politici che li avrebbero favoriti. Tutto è venuto alla luce il 4 gennaio scorso, quando un manifesto  dell'Ulivo ha tappezzato le vie della città denunciando i casi di nepotismo: secondo Ds e Margherita 22 dei 27 candidati sono vicini alla Casa delle Libertà che a Francavilla regge l'amministrazione e conta due parlamentari, Euprepio Curto al Senato e Luigi Vitali alla Camera. Sindaco e rappresentanti politici hanno smentito rapporti di parentela con i vincitori del concorso, ribadendo la regolarità delle prove svolte lo scorso autunno, ma i cittadini, la Chiesa e le forze sociali stanno alzando steccati contro il malcostume della raccomandazione.

A seguire con particolare attenzione la vicenda continua ad essere il quotidiano "Repubblica" che nell'edizione pugliese dedica due pagine da almeno una settimana, le due testate storiche della regione  ("Gazzetta del Mezzogiorno" e "Quotidiano") si sono dovute aggregare a ruota per non generare sospetti di debolezza e parzialità.

Venendo all'effetto-domino dei concorsi nel Brindisino, l'attenzione si sposta ora su quelli banditi in primavera dall'Iacp (Istituto autonomo case popolari). Il consigliere comunale di An, Gabriella Verardi, che in quell'occasione rivestiva il ruolo di presidente di commissione, racconta di come fosse poco massiccia la presenza dei concorrenti francavillesi, rispetto alle migliaia di candidati venuti da tutta la Puglia. L'architetto Verardi é stata il Commissario in 4 concorsi, su 6.
«Si cercavano due geometri, un architetto ed un ingegnere - dichiara Gabriella Verardi - e tra i vincitori solo tre, 2 geometri ed un ingegnere, erano francavillesi».

Prima di Natale, la Cgil intervenne pesantemente, a questo proposito, con un esposto alla Corte dei Conti ed al presidente Raffaele Fitto, in cui si denunciavano le continue stranezze che accadono nei concorsi pubblici.

«Adesso si teme che l'Amministrazione provinciale, che ha modificato la pianta organica appositamente per poter effettuare i concorsi, ripeta il colpo, perchè - dichiara il segretario del sindacato, Giuseppe Cirací - i politici che detengono il potere a Francavilla sono strettamente legati a quelli di Brindisi».

Mentre oggi i 7 Consiglieri del centro-sinistra saranno davanti al Prefetto per esporre le perplessità relative agli ultimi concorsi, ed un esposto, a firma di 15 candidati esclusi, sará depositato, stamane, alla Procura, un'inchiesta é giá in corso sul caso Iacp. «I concorsi espletati qualche mese fa a Brindisi - dice Eugenio De Simone della Commissione assegnazione Case popolari - hanno parecchi elementi comuni, come la gestione assurda e clientelare che muove i fili ed i nomi, tra i fortunati vincitori, di alcuni parenti di funzionari o di personaggi uniti politicamente o amichevolmente con i potenti della Casa delle Libertá».

 

 

 

 

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Dal prossimo anno scolastico Ceglie avrà l'Alberghiero 

Mercoledì, 15 gennaio

A cominciare già dal prossimo anno scolastico, sarà attivo nel comune di Ceglie Messapica l'Istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione che andrà a potenziare, ulteriormente, l'offerta pluri-formativa dell'Istituto Superiore «Cataldo Agostinelli». L'importante novità, comunicata ufficialmente nei giorni scorsi, rappresenta un'occasione decisiva che trova, nella realtà cegliese e dei paesi limitrofi, un contesto ideale ad accogliere figure professionali altamente specializzate. Infatti, in un vasto territorio che offre bellezze turistiche e una cucina tipica e prelibata, la presenza di un Istituto scolastico specializzato nel settore rappresenta, senza dubbio, occasione promozionale e occupazionale con garanzie di continuità nel tempo. A tal proposito, tenuto conto delle esigenze locali e della domanda educativa e formativa delle famiglie in cui è inserita la scuola, si reputa soddisfatto il dirigente scolastico, professor Francesco Caramia.

Il preside, sin dagli inizi del suo insediamento, ha manifestato la volontà di potenziare e diversificare l'offerta dell'Istituto Superiore che dirige da pochi mesi. La stessa amministrazione comunale, sin dalla genesi della proposta, ha condiviso ed appoggiato la scelta del dirigente e del Consiglio d'Istituto dandone parere favorevole. Così, con delibera n. 189 (del 22/11/02) è stato individuato l'ex Ostello della Gioventù di Ceglie Messapica quale sede idonea ad accogliere l' Istituto Alberghiero. Una struttura che richiederà, dopo anni di abbandono, lavori di adattamento e ristrutturazione che si spera siano ultimati in tempo utili per inaugurare l'edificio con il prossimo anno scolastico. Il corso di studi prevede, al termine di un biennio comune, tre corsi di qualifica al terzo anno come operatore ai servizi di ricevimento, operatore ai servizi di ristorazione- settore cucina, operatore ai servizi di sala bar.

Al termine del curricolo triennale e dopo quindi il conseguimento del diploma di qualifica sarà possibile ultimare gli studi quinquennali optando fra i due indirizzi di tecnico dei servizi di ristorazione o di tecnico dei servizi turistici.
La notizia è stata colta con grande soddisfazione dalla popolazione scolastica cegliese e di altri comuni limitrofi perchè si tratta di una scuola molto richiesta da chi conclude le medie ed intende continuare gli studi.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

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Il vicesindaco risponde alla Caelium: "Teatro aperto a tutti"  

Lunedì, 13 gennaio

Non si fa attendere la risposta alla lettera inviata dall'associazione musicale «Caelium» al sindaco, agli assessori, alle forze politiche e alla stampa sull'utilizzo del teatro. A rispondere è il vice sindaco Paolo Urso. Il vice sindaco afferma che «è fuorviante e priva di fondamenta l'affermazione secondo la quale "il teatro comunale non è per tutti", tenuto conto che l'uso da parte di Enti, Associazioni, privati è disciplinato da un provvedimento adottato in data 25 marzo 2002 dal commissario straordinario e la fruizione da parte della popolazione è stata assicurata, gratuitamente, grazie all'impegno dell'intera Amministrazione Annese, che ha proposto momenti di valenza culturale, sociale e ricreativa con larga e diffusa partecipazione delle scuole tutte e di gran parte dei cittadini (vedi programma Natale ...in)».

Premesso questo, si affronta la questione sollevata dal direttivo del «Caelium» che per la sua IX Stagione Concertistica aveva inviato, con raccomandata, Prot. n. 287, del 9.9.2002, all'Amministrazione comunale un'istanza per la richiesta del Teatro comunale unitamente al patrocinio e compartecipazione.
«Purtroppo - si scriveva nella lettera - dopo diverse sollecitazioni telefoniche, è emerso che "non c'è una lira". Ragion per cui non era possibile per l'Amministrazione compartecipare alla manifestazione».

Ed è alla documentazione intercorsa che l'assessore Urso fa riferimento «per fugare dubbi ed insinuazioni». E qui ricorda che «Con nota 9.9.2002 il presidente dell'Associazione chiede all'Amministrazione comunale, quale quota parte della compartecipazione "l'uso del Teatro e l'assunzione del 50% delle spese da sostenere per l'organizzazione delle manifestazioni"; nulla dice, però, per quanto attiene il costo complessivo della stagione (10 appuntamenti con programma e date da definire)». Ma, oltre alla corrispondenza ci sono stati frequenti incontri tra il presidente, maestro Gianfreda ed il sottoscritto, anche nella funzione di consigliere provinciale di Brindisi che ha, in passato, promosso il patrocinio e la compartecipazione economica dell'Amministrazione provinciale in favore dell'Associazione».

«Dopo di che - prosegue il vice sindaco - con nota successiva dell'11.11.2002 l'Associazione chiede all'amministrazione comunale il patrocinio, un benevolo contributo e specifica che la manifestazione si svolgerà presso la sala convegni del "San Raffaele" a Ceglie, con cadenza mensile, da gennaio a giugno 2003. Patrocinio gratuito che la giunta comunale concede con delibera n. 191 del 22.11.2002». Dopo aver esposto i fatti, Urso conviene come «Non v'è dubbio che modifiche o integrazioni alle determinazioni riguardanti l'uso del Teatro, anche per venire incontro a casi o situazioni particolari, non ultima quella di abbattere i costi ai soggetti che intendono effettuare stagioni musicali o teatrali, devono vedere impegnata l'amministrazione comunale e la stessa commissione consiliare competente, la quale nella sua funzione istituzionale esprime pareri su argomenti da sottoporre all'attenzione dell'intero consiglio comunale».

Il vice sindaco affronta anche la questione relativa alla «meraviglia» suscitata nel direttivo del Caelium nell'apprendere che - così scrivevano nella loro lettera aperta - «l'Amministrazione comunale ha deliberato di approvare il preventivo di spesa ed il programma della stagione di prosa fatto pervenire dal Consorzio Teatro Pubblico Pugliese».

Ecco la risposta dell'arch. Urso: «Circa la meraviglia che suscita in qualcuno il fatto che l'amministrazione comunale abbia deliberato la stagione di prosa con il Teatro Pubblico Pugliese, faccio presente che con tale atto si rispetta quanto voluto, all'unanimità, dall'intero Consiglio comunale che, con delibera n. 7 del 19.1.2000, aderì al Consorzio Teatro Pubblico Pugliese. L'unica meraviglia è quella del costo di riparto a carico del Comune, al momento presunto in euro 1900,00, a condizione però, si realizzino gli introiti derivanti dalla vendita degli abbonamenti e dei biglietti, che gli amanti veri del teatro hanno già fatto, ma che ancora non vede la partecipazione di chi parla e si ritiene "uomo di cultura"».

 

 

 

 

 

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Teatro chiuso alla musica, protesta l'associazione Caelium  

Giovedì, 9 gennaio

C’è una sottile ma ferma vena polemica nella lettera aperta che, il direttivo dell’Associazione Musicale Caelium, ha inviato alle forze politiche della città con al centro la fruibilità del teatro comunale.

«Anche quest’anno la Stagione Concertistica organizzata dalla nostra Associazione  -si legge nella nota - si svolgerà presso il Centro di Alta Specializzazione “San Raffaele” il quale, attraverso la sensibile e fattiva collaborazione delle Direzioni Amministrativa e Sanitaria, si è reso disponibile ad ospitarci incoraggiato dalla tradizione quasi decennale che ci vede impegnati nella nostra cittadina a proporre manifestazioni culturali di indiscusso spessore artistico sia per la qualità dei programmi di sala che per la partecipazione di eminenti personalità del mondo musicale come Cristiano Rossi, Massimiliano Pitocco, Bruno Tommaso, Romano Mussolini, Claudia Antonelli e molti altri ancora». E così continua: «Dopo decenni di silenzio il Teatro Comunale poteva essere la sede ideale per ospitare anche la nostra Stagione Concertistica in quanto la naturale destinazione della struttura prevede “solo spettacoli teatrali e concerti”; purtroppo, abbiamo appreso che per lo svolgimento al suo interno di tali spettacoli una delibera adottata dal Commissario Straordinario recita che le Associazioni o altri Enti versino nelle casse del Comune la cospicua tariffa di Euro 1000,00 a serata; risulta evidente che per organizzare una Stagione Concertistica con più appuntamenti la somma complessiva diventa insostenibile».

E dopo aver sottolineato come «fino a quando a tale stato di cose non verrà posto rimedio attraverso l’approvazione di un Regolamento “guida” (così come peraltro menzionato nella stessa delibera) per la nostra e altre Associazioni non sarà possibile sostenere tale onere», auspicano l’emanazione di un nuovo Regolamento che «preveda l’istituzione di una Commissione tecnica composta da personalità autorevoli nel campo artistico-musicale la quale avrà il compito di valutare le varie offerte culturali e predisporre un cartellone di prosa e di concerti; la costituzione di un apposito capitolo di spesa nel quale convogliare le risorse finanziarie che oggi, purtroppo, vengono utilizzate e destinate per attività o che non hanno un particolare seguito di pubblico o che sono di scarsa valenza artistica».

Detto questo, il direttivo del Caelium precisa che con nota raccomandata, Prot. n. 287, del 9.9.2002 ha inviato all’Amministrazione Comunale un’istanza per la richiesta de Teatro Comunale unitamente al patrocinio e compartecipazione per la IX Stagione Concertistica. «Purtroppo – si legge ancora a tal proposito - dopo diverse sollecitazioni telefoniche, è emerso che “non c’è una lira”. Ragion per cui non era possibile per l’Amministrazione compartecipare alla manifestazione. Ultimamente, invece, e non senza meraviglia, abbiamo appreso attraverso la stampa che l’ mministrazione Comunale ha deliberato di approvare il preventivo di spesa ed il programma della stagione di prosa fatto pervenire dal Consorzio Teatro Pubblico Pugliese». Pur riaffermando la validità che la città possa beneficiare di una programmazione teatrale, l’Associazione Caelium non porre all’Amministrazione comunale un interrogativo: «Era proprio impossibile far coesistere le due iniziative con un minimo impegno economico e nel rispetto della consolidata tradizione dell’Associazione “Caelium”?».

 

 

 

 

 

 

 

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Basket: la squadra di C2 espugna il parquet di Lucera  

Mercoledì, 8 gennaio

Straordinari. Non ci sono altri termini per sottolineare quello che i ragazzi di Massimo Vitali stanno facendo in questo non facile campionato di basket di C 2. Dopo la vittoria “del cuore” di quindici giorni prima contro il Timac Barletta, domenica l’Oggi Sposi F.lli Santoro è riuscita ad espugna anche il difficile parquet di Lucera. Una vera impresa che merita di essere sottolineata e che conferma la scommessa fatta dal presidente Enzo Galetta e dai suoi collaboratori (Enrico Marseglia, Angelo Barnaba, Aldino Puitignano,  Lorenzo Elia) sta dando loro ragione. E nello sport, speso la temerarietà ripaga. Superfluo ricordare come la stagione era partita con altri presupposti che non era la C 2, arrivata poi solo quindici giorni prima dell’avvio della stagione agonistica quando la Libertas Brindisi mise in vendita il proprio diritto. Occasione colta la volo dall’Oggi Sposi che mise su una rosa con giocatori che ora stanno dimostrando di non essere secondi a nessuno. Dopo un avvio che non poteva che essere in salita, ora la situazione è decisamente migliorata ed in questo un ruolo determinante la sta svolgendo Massimo Vitali che da appena un mese alla guida tecnica ha determinato la positiva inversione di rotta con una squadra che sta sbalordendo contro ogni aspettativa. “E’ davvero incredibile – a parlare uno dei dirigenti, Angelo Barnaba – quello che i nostri giocatori stanno facendo e di questo siamo loro grati, ripagandoci della fiducia posta nelle loro capacità sulle quali ci sentivamo di scommettere per centrare l’obiettivo della salvezza”. Ora a quasi metà campionato, la situazione è migliore di quanto si potesse prevedere con 14 punti in classifica, con un cospicuo vantaggio sugli inseguitori,s ei squadre distanziate dai due agli otto punti. Sabato si torna a giocare a Ceglie contro il fanalino di coda, il Mola. Gara ed occasione che va sfruttata al massimo per consolidare la posizione di sicurezza in classifica.  Ed i ragazzi di Vitali non si lasceranno sfuggire l’opportunità offerta dal campionato. Pertanto, Faggiano, Spagnolo, Spinelli, Arigliano, Ligorio, De Leonardis, Caputi, Pecere, Barletta, Delli Santi e Sarcinella   sono chiamati a confermare quel cuore e quella volontà che il coach ha posto alla base degli ultimi due straordinari consecutivi successi.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Anche il capogruppo Ds boccia l'azione del sindaco  

Mercoledì, 8 gennaio

"I primi mesi della giunta Annese? Un assoluto fallimento”. E’ netto il giudizio del capogruppo e segretario Ds, Pietro Mita che ha voluto tracciare un primo bilancio dopo sei mesi dell’amministrazione di centrodestra guidata da Mario Annese. Ma da dove nasce un giudizio così negativo? “Tale giudizio – la risposta  di Mita – nasce dal fatto che questa amministrazione si è subito caratterizzata per la mancanza di un progetto per la città e perché sono venute fuori le contraddizioni del centrodestra locale”.

Si spieghi meglio.

“Si tratta di una maggioranza venuta fuori tra odi e personalismi – il chiarimento del capogruppo diessino – tipici di una classe politica vecchia, dove alcune forze importanti della coalizione o sono ai margini dell’attività amministrativa o schiacciate su posizioni di assoluta obbedienza ai voleri dell’onnipotente”.

Ma quali le questioni fondamentali dove la maggioranza avrebbe “meritato” il severo giudizio dei Ds?

“Il sindaco e i suoi discepoli – prosegue – non hanno saputo difendere gli interessi della città, vedi per esempio la questione dell’ospedale, vicenda per la quale ha di fatto contribuito, con un suo personalissimo e singolare caso in Puglia, ad accettare il ridimensionamento della struttura ospedaliera della nostra città”. Ed a proposito dell’ospedale Mita mostra preoccupazione “per il futuro del reparto di ostetricia così come dello spostamento di alcuni dirigenti locali presso altre strutture”.

Ma ci sono altre questioni sulle quali questa maggioranza non è stata all’altezza del compito?

“Certamente. Questa maggioranza sfugge dall’inizio del suo insediamento ad attuare atti che per la città sono di fondamentale importanza per il suo sviluppo: il piano regolatore, la conferenza dei servizi, la gestione del teatro e della Villa Cento Pini”. I Diesse, valutando tutto questo molto negativo, “in particolare per l’assoluta mancanza di capacità amministrativa degli uomini del Polo, bocciando senza mezzi termini l’operato di alcuni amministratori privi di qualsiasi  competenza nelle deleghe  loro assegnate” si vedono subito impegnati “a presentare alla città un nuovo progetto politico rappresentato dalla nascita dell’Ulivo, basato sulla presenza di tutte le forze politiche che si riconoscono in tale progetto e con il determinante ed essenziale contributo di liberi cittadini che hanno ha cuore le sorti della nostra città”. Lancio dell’Ulivo che di fatto c’è stato qualche settimana fa con una pubblica manifestazione alla quale erano presenti il sen Gaglione, la sen Svanisci e la responsabile provinciale della Margherita, Barretta.

 

 

 

 

 

 

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Diecimila visitatori per il presepe vivente 

Martedì, 7 gennaio

Oltre diecimila persone hanno assistito ai tre appuntamenti del presepe vivente allestito nel centro storico di Ceglie dal comitato organizzatore che fa capo alla parrocchia di Santa Maria Assunta. ella Chiesa Matrice. Protagonisti sono stati gli artigiani con la riscoperta degli antichi mestieri: «U' scarpáre», «U' conzapiatte», «U' falegnám», «U' furnár».

L'ultimo appuntamento il giorno dell'Epifania lungo un percorso angusto, quasi un viaggio nel tempo nelle tortuose strade del vecchio abitato, metaforicamente -  e non solo - una riappropiazione del significato cristiano del Natale.

La rappresentazione, giunta alla sua seconda edizione, é stata giá messa in scena nei giorni clou delle festivitá natalizie (26 e 29 dicembre), riscontrando un soddisfacente successo di pubblico. Tante le persone che si sono riversate nel centro storico, seguendo il percorso indicato che, partendo dal sagrato della Collegiata e snodandosi lungo le strette stradine, giunge fino alla chiesetta dell'Annunziata, fresca di restauro, dove viene rappresentata la Nativitá.

Prima di arrivare al luogo simbolo della nascita di Gesú, si ha il tempo di degustare un piatto tipico della tradizione natalizia (le pettole, «li purcidduzzi») o, perché no?, approfittare di un bel taglio di capelli presso «ù barbiér» o comprare un cestino in vimini da «ù pananár».

«Siamo entusiasti di come siano andate le cose - commenta il parroco, don Giuseppe De Santis - ed é un'esperienza che sicuramente ripeteremo il prossimo anno. Tutte le persone che hanno visitato il presepe nei giorni scorsi sono rimaste entusiaste ed hanno anche avuto modo di apprezzare, o riapprezzare, il centro storico, cosa che ci fa piacere, dato che tra le motivazioni dell'iniziativa oltre al Natale in sé e alla presentazione degli antichi mestieri artigianali c'é proprio la valorizzazione della cittá vecchia. A tutte le persone coinvolte (una cinquantina) va il mio piú sincero ringraziamento».

 

 

 

 

 

 

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Calcio: il Ceglie batte il Bitritto e si rimette in corsa 

Martedì, 7 gennaio

ACM CEGLIE – BITRITTO  2 a 1

ACM CEGLIE: D’Oria A., D’Oria M., Santoro (Britannico), Arcadio, Barletta, Convertino, Argese (Pastore), Gabriele, Nacci (Lobello), Chirulli, Lupo. All. Pizzonia

BITRITTO: Abbrescia, Cacciapaglia (Trofeo), Abbrescia G., Amoroso, Scaletta, Di Cillo, Marzulli (Trivigiani), Campanale, Papariso (Ambron), Bonaria, Zaccaria. All. Tabasso.

ARBITRO: Culazzo di Lecce

Reti: 28 Campanale, 47 e 84 Lupo

 

Grande prestazione del Ceglie che contro la capolista cercava la conferma del suo ottimo stato e capire finalmente se è squadra da poter lottare per le prime posizioni del campionato. E se il risultato fosse stato più rotondo nulla da eccepire, con un Bitritto con è mai riuscito a rendersi pericoloso ed il momentaneo vantaggio ottenuto al 28 da Campanale lo si deve più ad una svista della difesa cegliese che ad altro. E questo dopo le clamorose occasioni mancate al 14 con Chirulli e al 22 con Lupo. Alla ripresa del gioco viene subito ripristinata la parità con Lupo ben imbeccato da Chirulli. Il Ceglie  è ancor più motivato e gioca bene con gli ospiti in chiara difficoltà. Al 62 Nacci ben servito calcia alto da pochi passi. Al 77 un tiro dalla distanza di Barletta si stampa sulla traversa. Ma all’84, su angolo di Chirulli, ancora Lupo a mettere in rete di testa.

 (Luca Dipresa)

 

 

 

 

 

 

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Carabinieri sventano colpo della "banda del buco" 

Domenica, 5 gennaio

La banda del buco stoppata dai carabinieri a Ceglie Messapica. Se non fossero arrivati i militari dell'Arma, la gang di malviventi specializzata nelle rapine agli uffici postali attraverso un buco praticato nel muro delle strutture quasi certamente l'altra notte sarebbe riuscita a mettere a segno un altro colpo milionario. Ma l'arrivo dei carabinieri non solo ha messo in fuga i tre malviventi che si accingevano ad aprire un varco nel muro perimetrale dell'ufficio postale di via Don Guanella, ma ha costretto i rapinatori ad abbandonare in tutta fretta l'auto che avevano usato per raggiungere Ceglie. A bordo di una fiammante «Volvo V40», risultata rubata a Talsano, gli investigatori hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale. Armi che i banditi dovevano usare per la rapina. Nel bagagliaio della berlina i carabinieri hanno trovato un fucile calibro 12, una pistola «Beretta» calibro 9x21, risultata rubata a Carovigno, con tanto di caricatore contenente 15 proiettili, 9 cartucce calibro 7,65, 40 proiettili calibro 12, una ricetrasmittente, una motosega, un kit di arnesi da scasso, oltre alle targhe di una vettura rubata a Ostuni. All'interno del cortile dell'ufficio postale, invece, gli investigatori hanno rinvenuto una pistola calibro 9x21 e una confezione di 35 proiettili dello stesso calibro, abbandonati in tutta fretta dai rapinatori all'arrivo della pattuglia dell'Arma.

Dopo aver abbandonato la loro auto, i banditi sono fuggiti a piedi facendo perdere le tracce nel buio della notte. Era da poco trascorsa la mezzanotte. Immediatamente i militari dell'Arma della stazione di Ceglie Messapica - al comando del maresciallo Sante Convertini - hanno avviato una vera e propria caccia all'uomo per tentare di fermare la fuga dei rapinatori. A questo punto i banditi, vistisi appiedati e braccati dalle forze dell'ordine, hanno rapinato un'«Alfa 146» ad una coppia di fidanzatini che si erano appartati in via Emilio Notte e hanno usato la berlina per allontanarsi da Ceglie. Il proprietario dell'auto poco dopo il furto ha denunciato ai carabinieri di essere stato rapinato della vettura da due individui armati di pistola che avevano il volto coperto.
Le battute dei militari dell'Arma - alle ricerche hanno preso parte anche i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Fasano al comando del tenente Vincenzo Favoino - hanno portato nel corso della notte al ritrovamento, sulla strada provinciale che collega Ceglie a San Vito dei Normanni, dell'«Alfa 146» e di una «Lancia Thema» risultata rubata a Taranto. Gli investigatori ritengono che le due auto siano state utilizzate dai rapinatori per allontanarsi da Ceglie e che siano state abbandonate in tutta fretta dopo che la banda ha raggiunto il posto dove c'era ad attenderli un altro complice.

E' evidente, comunque, che la gang di malviventi aveva pianificato il colpo in ogni dettaglio. Per mettere a segno la rapina i banditi avevano lavorato diverso tempo, sia per avere a disposizione un parco macchine di provenienza furtiva, sia per mettere insieme l'arsenale che intendevano utilizzare per il colpo. Ma i rapinatori non avevano fatto i conti con i carabinieri della stazione di Ceglie.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

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Alla Usl si cambia: ecco tutti gli uomini del presidente 

Sabato, 4 gennaio

Dal primo gennaio l'Azienda ospedaliera A. Di Summa viene assorbita dalla Ausl Br/1.

Data la nuova situazione il direttore generale della Ausl, al quale è stata affidata la gestione commissariale dell'Azienda ospedaliera Di Summa, ha varato un piano di riorganizzazione aziendale. Un atto finalizzato ad evitare eventuali sovrapposizioni di competenze tra i dirigenti dell'Azienda ospedaliera e dell'Ausl, tenendo conto delle specifiche professionalità acquisite nel tempo.

L'Ufficio di staff della direzione generale è così composto: affari generali Andrea Chiari; programmazione e controllo di gestione Carlo Leo; struttura burocratica legale Maurizio Friolo; ufficio relazioni con il pubblico e marketing aziendale Giuseppina Scarano; unità di statistica ed epidemiologia Ottavio Narracci; ufficio pianificazione sviluppo socio assistenziale Angelo Campana.

Nuove figure professionali anche a capo dell'area di gestione del personale diretta da Antonio Stomati; assunzioni e concorsi Antonio Stomati; trattamento giuridico, economico e previdenziale Raffaele Sunna; contrattazione e rapporti con i sindacati e gestione amministrativa delle convenzioni, Giuseppe Normanno Libardo. Nella direzione operativa della Gestione delle risorse finanziarie guidata da Francesco De Leonardis, Augusto De Magistris (contabilità generale); Nicola Ricci (contabilità generale); Pasquale Sibilio (bilancio e gestione stralcio). Nella Gestione del patrimonio, con a capo Giuseppe Palma, Antonio Pasimeni (inventario di beni mobili), Ignazio Buonsanto (appalti e contratti). Nella Gestione tecnica affidata a Vincenzo Corso, la gestione patrimonio immobiliare è stata assegnata a Ettore Mambelli e l'ingegneria clinica a Cosimo Palumbo.

La Gestione del servizio farmaceutico continuerà ad essere gestita a Mauro Albanese.

Per ciò che attiene invece il settore ospedaliero il panorama è il seguente: la direzione sanitaria dell'ospedale Perrino è affidata ad Antonio Piro, con la collaborazione di Antonio Trinchera e Mario Chiarelli, la direzione amministrativa a Franco Argentiero, la segreteria a Caterina Diodicibus, l'economato a Giuseppe Vadacca.

Il presidio ospedaliero di Fasano sarà affidato a Vito Campanile (direzione sanitaria) e Maria Domenica Nacci (direzione amministrativa); l'ospedale di Ostuni a Cataldo Saracino (direzione sanitaria), e Giuseppe Giuri (direzione amministrativa); l'ospedale di Ceglie Messapica a Massimo Di Castri (direzione sanitaria), e Pietro Resta (direzione amministrativa); l'ospedale di Francavilla Fontana ad Antonio Montanile (direzione sanitaria) e Ruggero Castrignanò (direzione amministrativa); l'ospedale Mesagne a Antonino La Spada (direzione sanitaria) e Roberto Maggiore (direzione amministrativa); l'ospedale di S. Pietro Vernotico: Paolo Giannuzzi (direzione sanitaria) e Mario Di Ceglie (direzione amministrativa).

Le nomine hanno provocato malumori nell'ambiente medico dalle quali si mormora con una certa vivacità il carattere verticistico delle decisioni che, a quanto sembra, non sarebbero state precedute da alcuna consultazione. In sintesi: si temono promozioni e incarichi dettati esclusivamente da esigenze politiche.

Un'altra questione, sia pur minore, sta per cadere nelle mani del direttore generale della Usl e riguarda le intitolazioni di "cortesia" dell'ex azienda ospedaliera di Brindisi e del vecchio ospedale. Come si sa, l'antico nosocomio "Di Summa" ricordava un medico del capoluogo mentre per la "azienda" si era deciso di glorificare la figura del senatore Perrino. Ma ora che l'azienda ospedaliera non esiste più (è stata infatti assorbita dalla Usl) come si chiamerà l'ospedale di Brindisi? Di Summa o Perrino? 

 

 

 

 

 

 

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Mita replica ad Annese: "Disarmante il suo bilancio" 

Venerdì, 3 gennaio

«Disarmante». Cosí l'ex sindaco di Rifondazione, Pietro Mita, commenta l'intervista rilasciata alla "Gazzetta del Mezzogiorno" dal primo cittadino Mario Annese, in cui veniva tracciato un bilancio dei primi sei mesi di amministrazione.
«La Regione smantella l'ospedale, i laboratori artigianali sono in sofferenza, alcune "confezioni" chiudono, il commercio locale langue, e l'Amministrazione che fa? Al massimo si accontenta di galleggiare - commenta Mita -, del resto il suo obiettivo non é programmare, ma scansare i rischi, mimetizzarsi».

Due - secondo Mita - le questioni chiave male affrontate dal sindaco: l'ospedale e la casa comunale.

«Sull'ospedale a questo sindaco si é presentata un'occasione storica: chiamare la cittá alla mobilitazione contro il piano sanitario di Fitto, per difendere e potenziare il diritto alla salute sul nostro territorio - dice -. Il sindaco questo non lo ha fatto, é rimasto prigioniero del centro-destra regionale e locale, cosa di cui si sono accorti non solo gli operatori sanitari ma anche i cittadini che lo hanno eletto. Ceglie da qualche anno ha innescato la marcia indietro - continua Mita - occorrebbe reagire con coraggio e buoni progetti, ma il sindaco resta avvitato su sè stesso, nè puó trovare alcun sostegno in una giunta anonima e senz'anima. Di mezzo si é posta anche una sorta di nemesi storica: chi fortemente volle negli anni '80 la nuova casa comunale, costata finora ai cegliesi circa 6 miliardi e 200 milioni di vecchie lire, é stato costretto recentemente ad approvare una discutibile perizia di variante azzoppando ancora di piú il malandato bilancio comunale».

E sul lavoro svolto dall'opposizione (Rifondazione, Margherita, Ds, Forza Ceglie) in questi mesi?

«Ci siamo mossi in punta di piedi - risponde Mita - non volevamo ostacolare il necessario rodaggio di una macchina che poi é partita a singhiozzo. Siamo comunque stati propositivi, inflessibili su alcune questioni (vedi ospedale, pianificazione urbanistica) e in futuro, ci batteremo per il miglioramento della qualitá dei giovani, per l'offerta nella cultura, nelle attivitá sportive, nel tempo libero, per l'attivazione immediata del centro anziani, pronto dal '69».
Una replica piuttosto dura, dunque, dai banchi dell'opposizione.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Il sindaco Annese: "Spero che Ceglie diventi competitiva" 

Giovedì, 2 gennaio

Riportiamo in forma integrale l'articolo della "Gazzetta del Mezzogiorno" sul consuntivo di fine d'anno tracciato con il sindaco di Ceglie Messapica, Mario Annese.

 

«Da quando mi sono insediato ho cercato di tenere fede ad una regola politica per me fondamentale: non promettere cose che non si possono mantenere, cercando di essere il piú possibile realista ed equilibrato ed affrontando di petto i problemi evitando che marciscano in un cassetto».

Mario Annese, sindaco della città dal 27 maggio, sostenuto da Fi, An e Cdu, traccia il bilancio di questi sei mesi di attivitá amministrativa, «ben consapevole - dice - che molto c'é ancora da fare e bisogna continuamente far fronte a problemi di natura finanziaria».

Quali sono state le priorità?
«La prima regola che mi sono imposto é stata quella di verificare la praticabilitá di una continuitá amministrativa, considerando che non vanno mai e comunque demonizzate le passate amministrazioni. Mi sono trovato di fronte ad un bilancio precario e ad un settore delicato quale il contenzioso che é una voragine senza fondo. Pur tra queste difficoltá, mi sono dato due prioritá: il monitoraggio delle opere incompiute e il recupero dei plessi scolastici - che a Ceglie vivono una situazione di estremo disagio - perché sono convinto che proprio dalla scuola bisogna partire con un messaggio forte, per offrire ai nostri giovani, in concreto, un ambiente sano e vivibile. C'é un grosso ritardo nella manutenzione e nell'adeguamento a norma di sicurezza e quindi con la dirigenza scolastica, che ho trovato estremamente collaborativa, abbiamo stralciato un primo progetto di adeguamento a norma di sicurezza del I Circolo Didattico, che verrá presto dato in appalto e che costerá circa 750mila euro. Abbiamo presentato alla Provincia un progetto per la realizzazione di una sezione staccata dell'Istituto Alberghiero, con annessa ristorazione, presso l'ostello della gioventù. Abbiamo presentato in Consiglio un piano triennale per le opere pubbliche partendo dalla consapevolezza che vanno completate le opere come la casa comunale, il centro anziani, ecc.); abbiamo monitorato i beni comunali, verificando la possibilitá di alienarne alcuni per dare al Comune un po' di ossigeno. Stiamo lavorando alla rivitalizzazione del centro storico e alla conferenza di servizio per venire incontro alle esigenze delle imprese e degli artigiani.Ci sono poi le strade dissestate e i disagi che incontrano gli anziani. Di questo non ne parla mai nessuno».

Ci sono state divergenze con il Cdu?
«Sono espressione di un elettorato composito, stanco di continue ansie, che aspetta risultati concreti, sconfiggendo retorica e demagogia, e sono sostenuto da una coalizione di forze politiche che rappresenta varie anime, per cui il confronto dialettico, anche animato, é normale, é fisiologico. Ma i partiti devono rendersi conto delle ragioni dello stare insieme, altrimenti non si rende un servizio alla comunitá. L'opposizione fa il suo mestiere. A volte peró dá l'impressione che venga da lontano, come se non avesse in precedenza avuto delle responsabilitá, e tralascio alcune disattenzioni per non cadere in sterili polemiche».

La questione ospedale
«Rispondo dicendo che non ho svenduto nulla, perché avrei tradito la storia di tanti personaggi emeriti che hanno contribuito con i fatti a creare quella realtá. Dico soltanto che l'ospedale non viene smantellato ma diventa un presidio specialistico poliambulatoriale, puntando su un polo ortopedico che lavori in sinergia con il Motulesi».

Il Piano Regolatore.
«Ho convocato il prof. Borri nella prima decade di gennaio per studiare i termini di una convenzione necessaria per il nuovo incarico, per aggiornare il tutto sulla base delle nuove normative regionali e offrire alla città un Prg concepito con spirito di equitá».

Qual é l'augurio che fa alla cittá?
«Nel ringraziare tutti coloro che sono stati aperti al dialogo e alla collaborazione, dagli impiegati comunali, ai dirigenti scolastici alle forze politiche, di maggioranza e opposizione, auguro alla mia Ceglie che possa diventare una cittá all'altezza dei tempi, per costruire una vita migliore».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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Cenone in casa e botti in strada: così si saluta il 2003

Mercoledì, 1 gennaio

Tutti in casa o al ristorante per il Cenone, strade deserte fino a mezzanotte, poi all'improvviso

La notte di Capodanno a Ceglie Messapica

 è esplosa la "santa Barbara" dei cegliesi che quest'anno hanno accolto il 2003 con migliaia di botti e fuochi d'artificio, uno "spettacolo" che ha illuminato a giorno la notte di fine d'anno. Per mezz'ora di follia, quella irrazionale che contagia senza alcuna distinzione, si sono fatte benedire le raccomandazioni alla prudenza e al buon La notte di Capodanno a Ceglie Messapicasenso, durate finché le lancette dell'orologio non hanno segnato il conto alla rovescia verso il nuovo anno. Alla mezzanotte razzi luminosi, stelle fosforescenti e luci traccianti hanno disegnato con un assolo di mille colori il cielo cegliese, avvolto a lungo da una cortina fumogena tra la festa e la speranza generali. Per dar vita alla spontanea scenografia in molti hanno scelto la strada, altri hanno scelto i balconi e i terrazzi per partecipare alla esplosiva cornice con cui si è saluto il vecchio anno e propiziato con un rito globale l'arrivo di quello nuovo.

Anche a Ceglie la gente ha trascorso la notte di San Silvestro in casa tra amici e parenti, mentre un leggero calo hanno fatto registrare i Veglioni organizzati nei ristoranti, tutti pieni ma senza il boom del passato.La notte di Capodanno a Ceglie Messapica

Suggestivo lo spettacolo offerto dal centro cittadino che fino alle tre è stato pressoché deserto, animandosi lentamente solo quando dalle case e dai ritrovi pubblici in centinaia hanno approfittato del clima insolitamente mite per una passeggiata tra le seducenti luci di Piazza Plebiscito, di via Elia o di corso Garibaldi. Contrariamente a quanto è accaduto in altre zone d'Italia, a Ceglie non si sono registrati incidenti di rilievo (un uomo lievemente ferito alla mano per lo scoppio di un petardo) nè si sono ripetuti i temuti atti vandalici. In mattinata poi la pioggia ha incoraggiato una dormita prolungata per recuperare le energie perdute poche ore prima.

Paura nella chiesa di San Rocco dove un anziano, bidello in pensione, è stato colto da malore mentre partecipava alla Messa . Il pronto intervento di alcuni fedeli che assistevano alla funzione religiosa e l'immediato arrivo dell'ambulanza  hanno scongiurato il peggio. Anche questo un buon presagio per il 2003.

 

Galleria fotografica del Natale a Ceglie Messapica

 

  
  

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