Ceglie in diretta |
Dicembre 2003 |
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2003
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I
consiglieri di An contro Gasparro: "Vicesindaco abusivo" Mercoledì,
31 dicembre Non
si fa attendere la risposta di An alle dichiarazioni fatte da Carlo
Gasparo nel comunicare la sua decisione di aver affidato nelle mani di
Ciro Argese e Rocco Venerito (contro di loro è sempre in corso il
provvedimento di espulsione dal partito) le sue dimissioni da vice
sindaco se queste “serviranno a far risolvere la crisi”. Una nota
con una vena polemica nei confronti del presidente provinciale di An,
sen. Euprepio Curto. La risposta è del direttivo di An e del gruppo
consiliare, attualmente composto
da Mario Laneve e Cosima Gallone. «Non
c’è bisogno di interpellare il presidente provinciale del partito,
sen. Curto - si legge nella
nota in risposta a Carlo Gasparro - per sapere che An aveva chiesto un
rinvio della seduta dello scorso 5 novembre per trovare una migliora
soluzione alla crisi e che, quindi, l’allontanamento (dei due
consiglieri, Laneve e Gallone, ndr) era stato determinato
dall’arroganza con la quale tale richiesta era stata respinta». Ma
non solo: «E’ pure strano che a scendere in campo a criticare il
presidente Curto sia un vice sindaco, attribuito ad An, che però si
trova a ricoprire l’attuale incarico da “abusivo” in quanto non
indicato da An ne a livello locale che provinciale». E
così prosegue la nota di An: «Non può non destare meraviglia il fatto
che un “principe del foro” come Gasparro non conosca le regole più
elementari della politica e delle istituzioni: su quale testo di diritto
ha mai appreso che le dimissioni dell’incarico di vice sindaco possono
essere rassegnate nelle mani di due consiglieri comunali (Argese e
Venerito) in questo momento rappresentativi solo di se stessi?». Come
si può immaginare il “tono” è abbastanza forte tra An e gli
“ex”. Nel
documento c’è anche un passaggio riferito a quei
riferimenti fatti da Gasparro che chiamavano in causa alcuni
esponenti del partito. «Non sappiamo se il se. Curto – si legge a tal
proposito nella nota – riterrà opportuno ascoltare i dotti inviti
dell’avvocato Gasparro (ne dubitiamo) coinvolgendo personaggi
sicuramente ricchi di storia …ma altrettanto sicuramente latitanti
nell’esercizio degli incarichi provinciali conferiti proprio dal sen.
Curto, anche se non crediamo che il problema sia in questi termini». E
così chiude la presa di posizione del direttivo e del gruppo di An: «La
verità è che a Ceglie i nodi sono giunti al pettine e coloro che hanno
giocato una carta ignobile alle spalle di An sono ormai isolati e
dovranno a breve assumersi le loro responsabilità». Questo è un
ulteriore tassello che si aggiunge a un quadro abbastanza confuso
quando, tra poche ore si riunirà il consiglio comunale per discutere
del Pug. Un argomento che, stando ad alcune indiscrezioni raccolte,
verrebbe visto quasi come una sfida lanciata in maniera particolare a Fi
ed An. Anche per la fretta con la quale sarebbe stata decisa la cosa, in
presenza di una situazione politico-amministrativa ancora da definire e
che già da questo pomeriggio potrebbe far capire quali siano, se
esistono, i margini di ricucitura di una maggioranza in crisi dal giorno
dopo il primo insediamento dell’Annese-uno. Luca
Dipresa Curto:
"La mia politica sarà vincente anche a Ceglie" Martedì,
30 dicembre Senatore
Curto, An in questi giorni fa parlare di sè in città e in provincia ed
anche a livello nazionale... E
come vede il futuro a Brindisi città? E
intanto, e fino alle elezioni, An è come se a Brindisi fosse
commissariata: manca forse la classe dirigente? Ed
invece, nei paesi della provincia cosa sta accadendo? Mi riferisco a
Ceglie; mi riferisco ad Oria... E
poi tutti dicono che An debba indicare il candidato presidente alla
provincia. É già scelto l'identikit del candidato? C'è anche il nome? (intervista
di Angelo Sconosciuto, La Gazzetta del Mezzogiorno)
Volley
femminile: si chiude un anno di successi Martedì,
30 dicembre La
Volley Ceglie ritornata quest’anno in serie D con la formazione
femminile si conferma nelle prime 11 giornate come la formazione leader
del campionato e mantiene saldamente la testa della classifica. Ma
andiamo per gradi. Dove eravamo rimasti? “Con la serie D eravamo
rimasti al 2000”, e’ il presidente Giampiero Urgesi
a parlare, “Quell’anno la società ha volontariamente
rinunciato alla serie D maschile per puntare tutto sui settori
giovanili. Si chiudeva così un ciclo durato anni da protagonista del
campionato regionale maschile per ripartire dalla base. In questi due
anni abbiamo lavorato e investito molto sui nostri giovani, ripartendo
dai settori giovanili e dai campionati provinciali. I risultati di
questo lavoro si sono avuti lo scorso anno con la promozione in serie D
di entrambe le formazioni maschile e femminile. Le giovanissime e
promettenti atlete di allora, Ottavia Ciciriello, e Graziana Lerna, 15 e
17 anni rispettivamente, Rosalba Milone
(18 anni) sono ormai una
realtà del campionato di quest’anno. Segno dell’ottimo lavoro
condotto sul piano tecnico in questi anni. Tutto ciò ci conforta sulla
bontà delle nostre scelte di allora e ci fa ben sperare per il
futuro”. Una
ripartenza alla grande della Volley Ceglie in serie D con la formazione
femminile che in questa prima parte del campionato ha conseguito 10
vittorie su 11 giornate giocate. Una marcia che la vede attualmente sola
in vetta alla classifica a 30 punti. Alla
Volley Ceglie quest’anno si è integrata l’esperienza in ruoli
chiave di nuove atlete con l’inserimento nella formazione di
Margherita Giovanna, esperta e altrettanto brava palleggiatrice,
Francesca Andriola forte centrale e di Giorgia Cardone
in attacco. Il risultato finale e’ un gioco corale di squadra, uno
spogliatoio molto unito e determinato e come sempre l’ottimo lavoro
dell’allenatore Mimmo Argentiero. “Siamo coscienti”, conclude
Argentiero, “che da adesso in poi tutto sarà per noi un po’ più
difficile. Per le avversarie la Volley Ceglie costituira’ la squadra
da battere. Inoltre, non sottovalutiamo le difficoltà di un campionato
ancora lungo da giocare”. La
società Volley Ceglie vive oggi un momento particolarmente felice. Il
presidente Urgesi ha saputo in questi anni aggregare intorno alla società
il supporto e l’entusiasmo di un rinnovato direttivo dirigenti e di
sponsor. La
formazione Volley Ceglie - Serie D Femminile: Amico Anna –
palleggiatrice, Andriola Francesca – centrale, Cardone Alessandra -
schiacciatrice, Cardone Giorgia – schiacciatrice, Ciciriello
Ottavia – schiacciatrice, Friolo Lorena – centrale, Lerna Graziana
– schiacciatrice, Margherita Giovanna – palleggiatrice, Milone
Rosalba – centrale, Petrosillo Caterina – palleggiatrice, Pignatelli
Lucrezia – schiacciatrice, Trinchera Deborah – centrale, Gaggiani
Lara – centrale. Il
vicesindaco Gasparro anti-Curto: "Se serve, mi dimetto" Lunedì,
29 dicembre Non
si placa la polemica nel centrodestra cegliese che, alla guida della
cittadina, vive una crisi di lunghissimo periodo. Nelle scorse ore ad
intervenire è stato il vicesindaco Carlo Gasparro vicino ad Alleanza
nazionale, il quale in una lunghissima nota dichiara la propria
disponibilità a rimettere il mandato, ma innanzi tutto ha invitato «il
sen. Curto a spiegare più chiaramente la volontà politica di An
rispetto al voto di quel consiglio comunale del 5 novembre 2003: se
Argese e Venerito si fossero allontanati dall'aula come gli altri due
colleghi di An, e come veniva loro richiesto da qualche "invadente
proconsole" estraneo alla città ed ai suoi interessi, il sindaco
Annese sarebbe caduto, e la città avrebbe nuovamente visto affossare
una maggioranza cui solo un anno prima ne aveva affidato il governo. É
questa la colpa di Argese e Venerito? - si chiede - La linea politica di
An era allora quella dei due altri consiglieri di An, Laneve e Gallone
che, con il loro comportamento, rischiarono di caricarsi, se non fosse
stato per gli altri due, la responsabilità politica della caduta
dell'Amministrazione Annese? E pure - osserva sul punto - a voler
motivare quella scelta, ratificata dal sen. Curto, con il mancato
reintegro in giunta dei due assessori usciti, bastava questo ad
affossare una maggioranza e la volontà di una città?». E
ribattendo ad altre affermazioni venute dai vertici che parlavano di
mortificazione delle minime regole etiche e politiche, Gasparro
aggiunge: «A parte che non occorreva scomodare le regole etiche (questo
ce lo potevano francamente risparmiare), credo che l'accusa di
irresponsabilità istituzionale vada restituita al mittente, verso chi,
con la sua assenza ha confuso responsabilità istituzionale con risse e
confusione progettuale, disertando giunte, omettendo un impegno
assessorile che pur, nella sostanza, si continua a mantenere». E
Gasparro afferma a questo punto: «Nessuno deve dimenticare che su
alcune esigenze (Sportello unico, Ordine pubblico, adesione a progetti
di finanziamento per la ristrutturazione di un'altra ala del castello,
350mila euro che altrimenti avremmo perso, Piano di diritto allo studio,
Piano Urbanistico generale), mentre in altre sedi si discuteva di
assessori e di poltrone, Ceglie esigeva una risposta organica dalla
politica e dalla sua classe dirigente, dai parlamentari che aveva
eletto, dagli esponenti di ogni ente. Non era in gioco la carriera
politica della giunta (grazie a Dio una professione l'abbiamo),
occorreva dare risposte e sostengo alla città: i problemi che la Giunta
ha tentato di risolvere, non erano i problemi del sindaco, dei suoi
assessori, del sottoscritto, ma i problemi di tutti». Ed
ora, l'ultima valutazione: «Credo di aver dato alla città, nei limiti
delle mie possibilità. Un impegno responsabile - dice Gasparro -. Tocca
ad altri, ora, dimostrare uguale responsabilità: invito le forze
politiche della maggioranza a basare le ragioni dello stare insieme sui
problemi della città e non sulle contrapposizioni personali, invito il
sen. Curto ad avviare un dibattito serio e franco nel partito,
coinvolgendo figure importanti per storia, onestà intelletiva ed
esperienza: valga per tutti, Mario Allegretti, dirigente provinciale del
partito. Ringrazio fin da ora - prosegue - chi mi ha voluto, sostenuto,
ed anche chi mi ha attaccato, magari con simpatia: la satira è notorietà.
Rimetto nelle mani dei consiglieri Venerito ed Argese il mio incarico,
ribadisco la precisa disponibilità a dimettermi, se questo servirà a
ridare alla città una maggioranza organica di tredici consiglieri, non
sottoposta al ricatto del singolo. Quanto a me - conclude - tornerò da
dove sono venuto: alla mia professione legale per la quale ho studiato e
della quale voglio vivere, memore delle parole del mio maestro di
professione di vita, avv. Carlo De Carlo: quando, da ogni altro impegno,
si torna all'avvocatura, si sale sempre e non si scende mai». (La
Gazzetta del Mezzogiorno)
Botti
di fine anno: tredicenne perde il dito di una mano Domenica,
28 dicembre Un
ragazzo di 13 anni ha subito l'amputazione di un dito nell'esplosione di
un petardo che stava maneggiando insieme con un coetaneo, dopo averlo
raccolto per strada. L'amico è rimasto illeso. Oltre all'amputazione
del dito i medici gli hanno medicato ustioni profonde sul palmo della
mano. Indagini sull'accaduto sono state avviate dai carabinieri. Rivive
nel centro storico il presepe vivente Domenica,
28 dicembre Dopo lo straordinario successo delle due precedenti edizioni anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con il “Presepe Vivente” nel centro storico di Ceglie
Messapica. La manifestazione, già alla terza edizione, è stata organizzata dall’Azione Cattolica della Chiesa Madre con la collaborazione artistica del pittore Pino Santoro realizzatore del manifesto e della scena della Natività.
Il percorso si snoda nello straordinario scenario del centro storico con la rappresentazione degli antichi mestieri distribuiti lungo tortuose stradine con inizio dalla chiesa Madre fino alla chiesa dell’Annunziata costruita nel
XIV in cui è stata realizzata la scena della natività. Gli appuntamenti avverranno nei giorni 26 e 28 dicembre e del 4 e 6 gennaio con l’arrivo dei Magi. Convocate
tre sedute del consiglio comunale: s'inizia il 30 Domenica,
28 dicembre Sarà
interessante vedere se già dalla prima delle tre sedute di consiglio
comunale convocate, rispettivamente, martedì 30 dicembre, lunedì 5 e
mercoledì 7 gennaio, l’accordo (l’ennesimo) sottoscritto dalle
segreterie provinciali (Ciracì, Curto e Mele)
e cittadini (Verusio, Urso e Vitale) di Fi, An e Udc sortiranno
l’effetto sperato, vale a dire “consentire alla città di poter
contare su un governo di legislatura”, il tutto passando
“all’azzeramento di ogni funzione o carica determinata
dall’originario patto elettorale o dalle scelte successive”. Qualche
riserva rimane anche perché, a quanto pare, ci sarebbe qualche
resistenza da parte di alcuni (nell’Udc in modo particolare) che
avrebbero voluto un accordo che recuperasse tutti e 13 gli iniziali
consiglieri comunali e quindi anche Ciro Argese e Rocco Venerito per i
quali, come è noto, è in corso il procedimento di espulsione da An.
Infatti, mentre gli assessori di Fi
e apre anche entrambi i due dell’Udc avrebbero già dichiarato
di aderire al deliberato dei loro partiti, c’è da vedere cosa farà
Ciro Argese, ovvero se metterà in discussione anche la sua presidenza
del consiglio, e il suo fidato vice sindaco Carlo Gasparro. Passaggi
preliminari che devono essere necessariamente compiuti per arrivare a
sancire che “il primato della politica si fonda sul rispetto del ruolo
e dell’autorevolezza dei partiti, riconoscendo altresì al sindaco il
ruolo di garante dell’alleanza elettorale e amministrativa”. La
seduta monotematica di martedì prossimo con all’ordine del giorno la
discussione sul PUG, il documento sugli obiettivi del piano regolatore,
potrà essere il vero banco di prova se quest’ennesimo accordo
funzionerà o meno. Probabile che in avvio di seduta i rispettivi
capigruppo e tutti gli interessati si esprimano su quello che vorranno
fare. Anche perché An, è vero che ha firmato l’accordo, ma fino a
quando non vedrà nella sede istituzionale segnali precisi potrebbe
rimanere all’opposizione.Ecco perché in questi giorni molti attendono
che il sindaco ed i diretti interessati (Argese, Gasparro, Venerito)
“battano un colpo”. Ma
torniamo alle sedute consiliari programmate. Dopo quella del 30,
l’anno nuovo prevede una seconda seduta monotematica, quella sulla
“grave crisi del tessile”, argomento richiesto dal consigliere dei
Ds, Cosmo Palmisano. Due
giorni dopo, il 7 gennaio la terza seduta con una caterva di punti
all’ordine del giorno. Ci sono quelli
richiesti da Fi ed An ed altri ancora tra cui la ratifica di diversi
deliberati di giunta. Deliberazioni fatte con una giunta monca a causa
del perdurante “congelamento” dei tre assessori di Fi. Insomma, si
aprono dieci giorni intensi con colpi di scena da non escludersi. Va
anche detto che è stata convocata una quarta seduta consiliare, quella
del prossimo 12 gennaio con l’accoglienza del vescovo diocesano, Mons.
Marcello Semeraro in visita pastorale alla città. Luca
Dipresa Concerto
della Corale Santa Cecilia per l'arrivo del 2004 Domenica,
28 dicembre La
Corale Santa Cecilia festeggia i suoi quindici anni di attività con il
rituale concerto di fine anno. “Segui la Cometa” è il titolo del
recital in programma martedì 30, con inizio alle ore 19,00 nella chiesa
di San Rocco.. Verranno esiguiti ben 23 brani , molti motivi preparati e
proposti per la prima volta martedì sera che si accompagneranno a
quelli più noti del periodo natalizio, sia pure arrangiati. Tra i
motivi proposti vanno segnalati “Forza gente venite”, “Natale e la
nebbia scompare”, “The Prayer”, “Magnificat”, “Fammi un
favore Gesù”, “Mamma Teresa”, “Fermatevi”. In
questi quindici anni di attività, la Corale ha già avuto modo di farsi
apprezzare con concerti tenuti in varie città e tutti particolarmente
apprezzati. Il tutto frutto di un costante impegno che vede una trentina
di canori impegnati. Eccoli i protagonisti della corale: Isabella Biasi,
Donatella Carriero, Alessandra Palmisano, Francesco Bellanova, Giuseppe
Barletta, Grazia Caliandro, Vito D’Erico, Farida Intermite, Pompea
Palmisano, Pompea Caroli, Dora
Erculeo, Rosaria Gianfreda, Brunella Cancello, Caterina Bruno, Rosa
Fumarola, Domenica Colucci, Tommaso Biasi, Dario Carriero, Serena
Vitale, Marco Elia, Giuseppe Elia, Giorgia Gianfreda, Francesca
Gianfreda, Federica Gianfreda, Loredana Leo, Giusy Ciracì e Valentina
Putignano. La corale si completa con il tastierista Alessandro Erario e
Vincenzo Suma al sax. Per festeggiare i cinque lustri della Corale,
prevista anche la partecipazione della Leonard’s Band diretta dal
prof. Bagnato e dalla prof.ssa Epifani: l’orchestra integralmente
composta dagli alunni frequentanti la locale scuola media “Leonardo da
Vinci”. L.Dip. Chiesto
l'azzeramento di giunta. Verso l'Annese-quater? Venerdì,
26 dicembre E'
stato sancito con la presenza dei rispettivi segretari
provinciali il nuovo accordo che dovrebbe porre fine alla
lunghissima crisi nella Casa delle Libertà. L’altra sera c'è stato
il conclusivo incontro tra i tre partiti del Polo - Fi, An e Udc - che
hanno sottoscritto il documento che
verrà presentato al sindaco e tra le altre cose chiede le
dimissioni di Ciro Argese, presidente del Consiglio comunale. Il tutto
dovrebbe avvenire nel giro dì pochi giorni, comunque, prima della
seduta consiliare, richiesta da Fi e An, che dovrebbe celebrarsi
probabilmente il 5 gennaio.
Usiamo il condizionale perché non è
la prima volta che pur di fronte a documenti ed accordi le cose sono poi
andate diversamente. Così, se tutto andrà bene, l'iniziativa di Nicola
Ciracì, su mandato del suo partito, d'accordo An e, a quanto pare anche
l'Udc, è destinata a far ripartire l'attività politico-amministrativa.
Ma cosa è stato deciso nell'incontro conclusivo di ieri sera? «Abbiamo
sostanzialmente sottoscritto - a parlare è Nicola Giraci - un documento
con il quale riteniamo si debba rilanciare l'attività amministrativa». Il
documento è sottoscritto dai tre segretari provinciali di FI, An e Udc
e da quelli locali. Dopo «aver
convenuto sulla necessità di un ulteriore sforzo politico al fine di
superare la crisi di Ceglie Messapica, consentendo così alla città di
poter contare su un governo di legislatura», i firmatari ribadiscono «che
il primato della politica si fonda sul rispetto del ruolo e
dell'autorevolezza dei partiti, riconoscendo altresì al sindaco il
ruolo di garante dell'alleanza elettorale e amministrativa». Il
documento prosegue: «Nel denunciare e stigmatizzare posizioni
individualistiche responsabili del blocco dell'attività amministrativa
da cui conseguono danni sensibili alla città, si ravvisa e si concorda
sulla necessità di azzeramento di ogni funzione o carica
determinata dall'originario patto
elettorale o dalle scelte, successive». In
altri termini gli assessori nominati nell'Annese-ter, che fanno
riferimento a FI e Udc «adempiranno
a tale incombenza mediante consegna delle dimissioni
nelle mani dei rispettivi presidenti provinciali». Ma non basta.
Si dovrà anche dimettere
il presidente del Consiglio.
Vale a dire quel Ciro Argese che eletto nelle liste di An (nella
legislatura precedente» si era dimesso da FI), ha consentito l'elezione
di un assessore in disaccordo con il partito. Argese potrà dimettersi
dalla carica, che gli è stata attribuita in quanto eletto in An,
o consegnando la lettera nella mani del presidente di An, il sen.
Euprepio Curto (lo stesso che ha avviato
la procedura per l'espulsione dal partita sua e del consigliere Rocco
Venerito) oppure, proprio in considerazione di questo provvedimento in
corso, nelle mani del segretario generale. Ma
si dimetteranno? Gli assessori potrebbero non avere scampo in quanto o
lo fanno da soli o, se lo ritiene, ritira loro la delega il sindaco. E,
comunque, se non si dimettono, sono fuori dai rispettivi partiti. Per
Argese, invece, è diverso: nessuno può revocargli l'incarico.
Il
cegliese Colucci nel direttivo nazionale della nuova Dc Mercoledì,
24 dicembre Cosimo
Colucci è entrato a far parte del consiglio nazionale della Democrazia
Cristiana. L’elezione a conclusione del XIX congresso nazionale che si
è tenuto a Roma nei giorni scorsi con tema “1943 - 2003 un Paese, una
Storia, un Partito”. «La voglia di riaccendere nell’animo di tutti
i cittadini i nuovi valori della democrazia, della solidarietà
e della tolleranza – ha tenuto a dichiarare il neo consigliere
nazionale Colucci –, rivolti in modo particolare verso i meno abbienti
è l’appello, a quanti si riconoscono in questa idea, a collaborare ed
a lottare insieme per raggiungere gli obiettivi prefissati». Il
congresso ha visto un’ampia partecipazione di iscritti ed ospiti, con
circa 600 delegati provenienti da ogni parte d’Italia. «In questa
circostanza – ha ribadito ancora Colucci – la Puglia ha portato
notevoli contributi, con
l’assemblea intera che si è richiamata ai valori del cattolicesimo
confermando, nel contempo, sul piano prettamente politico, l’impegno
per un ritorno al sistema elettorale proporzionale» e a tal proposito
Colucci, sulla linea deliberata dal congresso, sarà presto impegnato
per la raccolta di firme per indire un referendum abrogativo
dell’attuale sistema elettorale. Accanto alla tre giorni dei lavori
congressuali, che ha eletto segretario nazionale Giuseppe Pizza,
Colucci parla del «tentativo dell’on. Roco Bottiglione che si
dava un gran da fare per fermare il congresso, rivolgendosi perfino al
ministro dell’interno, on. Pisanu, chiedendone la sospensione
addirittura per motivi di ordine pubblico». Anzi – sottolinea a tal
proposito ancora Colucci - «Il Ministro Pisanu ha inviato
all’assembla un telegramma nel quale si giustificava per non poter
rispondere al cortese invito a partecipare per impegni inerenti la sua
funzione». l.d. In
edicola il numero di dicembre de "l'Idea" Lunedì,
22 dicembre E'
in edicola il numero di
dicembre dell'Idea, periodico di informazione e analisi
dell'omonima associazione cegliese che cura la versione online di
"ideanews". Nel nuovo numero sono affrontati temi
che riguardano la vita sociale ed economica di Ceglie
Messapica, in modo particolare la grave crisi politica ed
amministrativa che sta impedendo programmazione e sviluppo. In
questo contesto la vicenda dell'ospedale, ridimensionato nel
silenzio secondo il Piano di riordino. Società, economia, sport e
un intervento del senatore Gaglione sulla irrisolta
"questione morale" all'interno del giornale che, come al
solito, è distribuito gratis nelle edicole della città.
Per scaricare il giornale (versione pdf) è sufficiente cliccare
nella foto.
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La
Margherita chiede linee guida sulla Conferenza servizi Lunedì,
22 dicembre In
attesa che venga approvato il Pug (il piano regolatore), il capogruppo
della Margherita, Tommaso Argentiero, ha presentato una mozione con la
quale chiede che vengano indicate “le linee guida per l’attuazione
del Dpr 440 (la Conferenza di Servizi), di produrre tutte gli atti
amministrativi necessari e conseguenti, nel rispetto del territorio e
delle sue peculiarità ambientali e di fornire risposte adeguate e
rapide alle richieste presentate nelle istanze degli operatori turistici
locali al fine di assicurare una crescita del settore e dell’insieme
dell’economia e dell’occupazione di Ceglie”. La
mozione del rappresentante della Margherita parte da alcune importanti
considerazioni. La prima che la città “è dotata di un programma di
fabbricazione risalente agli anni sessanta-settanta e non di un piano
urbanistico generale di recente elaborazione , adeguato ai bisogni del
territorio”. Poi perché “numerosi imprenditori, in virtù delle
vigenti normative, con lo strumento delle conferenze di servizio
chiedono di poter ampliare, migliorare e potenziare le loro attività,
in modo particolare nel settore turistico, ricettivo e in quello della
ristorazione”. Si tratterebbe di progetti che complessivamente
prevedrebbero la realizzazione di 600 posti letto, “numero
tendenzialmente in linea con le previsioni della domanda turistica”. Non
manca poi di sottolineare come “il consiglio comunale, su iniziativa
dei singoli consiglieri comunali ha più volte trattato la questione,
senza però raggiungere ad alcuna determinazione” e che “la giunta
comunale ha approvato l’atto deliberativo n. 171 dell’ottobre 2002,
avente per oggetto l’attivazione delle procedure, prendendo atto che
le aree destinate all’insediamento di impianti produttivi nel nostro
comune sono nettamente insufficienti”. Questo senza dimenticare che
Ceglie è stata inserita nell’elenco regionale delle località
turistiche e delle città d’arte, limitatamente al periodo
marzo-ottobre e che “la Società Pacchetto Localizzativo Brindisi ha
definito i criteri del bando di gara per l’assegnazione di fondi pari
a 12 milioni e 211mila euro, destinati alle imprese
turistico-alberghiere della provincia che intendono ristrutturare e
ampliare le loro strutture”. In
presenza di queste premesse, Argentiero fa notare come ad oggi “gli
imprenditori cegliesi non hanno ricevuto risposta alcuna alle loro
richieste previste dalla normativa”. Una “inerzia che porrebbe
questi imprenditori nella impossibilità di concorrere al bando delle
Pacchetto Loccalizzativo e ad altre iniziative con grave danno dal punto
di vista dell’economia locale”. Proprio per dare una svolta a questa
“inerzia” l’iniziativa della Margherita di presentare una
circostanziata mozione. Luca
Dipresa Fi
e An "telefonano" al sindaco: "Si prega provare più
tardi" Sabato,
20 dicembre A
detta di molti la richiesta della convocazione del consiglio comunale
fatta con un comunicato stampa congiuntamente da Forza Italia e Alleanza
nazionale, si presta a molte interpretazioni. Forse è un modo con il
quale far uscire allo scoperto sia il sindaco Mario Annese che l’Udc?
Del resto, dopo il lungo silenzio, successivo al varo dell’esecutivo
che di fatto determinò la fuoriuscita dalla maggioranza di An
“ufficiale” e il disimpegno di Fi che, invitando formalmente il
sindaco a ripartire daccapo, congelava i propri assessori, qualcuno
doveva pur farla la prima mossa. Insomma, la richiesta di Fi era (ed è)
quella di un ritorno al “primato della politica”. Così,
lunedì sera nella sede di Fi c’è stato l’incontro con An (mancava
l’Udc che partecipa regolarmente alle giunte “monche”,ndr) a
conclusione del quale è stato emesso un comunicato stampo accompagnato
dalla richiesta del consiglio comunale con all’ordine del giorno
diverse questioni. «Fi ed An – si legge nel comunicato stampa -
con tale iniziativa intendono ribadire la loro volontà di
assicurare governabilità alla città, portando a compimento gli impegni
programmatici sottoscritti dalla coalizione della “Casa delle Libertà”
con i cittadini, ridando però serietà all’assetto amministrativo,
che ad oggi non è rappresentativo né dei partiti della coalizione né
della volontà popolare». Già, l’obiezione che molti sollevano, ma
questo passa attraverso quell’azzeramento dell’esecutivo, sia pure
nella parte riguardante la componete non rifacente più ad An, che da
alcune settimane è stato chiesto fortemente da Fi. An sta lì ad
attendere, ribadendo che senza questo passaggio loro rimarranno
all’opposizione. Il perno della questione rimane allora il sindaco al
quale quest’ennesimo documento appare un vero e proprio ultimatum. Ed
è qui che si gioca l’intera partita. «Fi ed An – si legge infatti
rivolti proprio ad Annese - nella consapevolezza che il primato della
politica si fonda nel rispetto del ruolo dei partiti, ribadiscono le
ragioni dell’unità della coalizione ed invitano il Sindaco, nel suo
ruolo di garante dell’alleanza, a recepire il messaggio di forte
responsabilità delle nostre forze politiche, eliminando le cause della
difficoltà amministrativa e del disagio politico, che rischiano di
penalizzare la stabilità della nostra comunità, per la irresponsabilità
di alcuni “solisti”che per mero calcolo personale stanno
mortificando le minime regole etiche e politiche non curanti del danno
che arrecano alla città». Ora
la prossima mossa dovrebbe toccare al sindaco ed alla stessa Udc visto
che Fi e An fanno ormai causa comune. Accompagnato al comunicato stampa
la richiesta di convocazione del consiglio comunale con ben sette punti
all’ordine del giorno. Si potrebbe pensare che la seduta si possa
anche tenere per tastare il polso e dimostrare – Fi ed An – tutta la
loro disponibilità a garantire il governo della città. Ma, se dopo
questa apertura di credito, vale a dire la celebrazione del consiglio
comunale, se l’effetto consequenziale non sarà quello di una ripresa
della coalizione con un nuovo esecutivo è intuibile immaginare che il
sindaco possa porre termine alla situazione, dimettendosi entro la fine
di febbraio e senza comunque abbandonare la scena politica. Almeno
quella locale. Con chi o come è ancora presto per dirlo. Concerti
dell'associazione Caelium: domani il via Sabato,
20 dicembre Con
il “Concerto di Natale”, domenica 21 dicembre prende il via
ufficialmente la X Stagione Concertistica organizzata e proposta dal
Centro Artistico Musicale “Caelium”. Ad esibirsi nella Chiesa di San
Rocco il Coro Polifonico “J. Salepico” e l’Orchestra Giovanile “Suzuki”,
diretti da don Salvatore Pappagallo e Annalisa Andriani. La voce solista
sarà quella del soprano Valeria Andriani. Il
programma della serata – l’inizio è fissato per le ore 19,00-
prevede l’”Ave Verum” di Mozart, “Domine Deus” dal Gloria di
Vivaldi, “Ombra Mai fu” dall’opera “Xerse”, “Panis Angelicus”
di Franck, “Christmas Fantasy” di Andriani e la “Cantata 147” di
Bach. Il Coro Polifonico
“Josquino Salepico” nasce a Molfetta nel 1977 e nella sua intensa
attività – conta qualcosa come oltre 200 concerti tenuti non solo in
Iatlia ma anche negli Stati Uniti, in Brasile, in Grecia e in Ungheria -
ha raggiunto notevoli traguardi artistici con un repertorio che
spazia dal canto Gregoriano alla Polifonia antica e moderna, dalla
musica polare alla lirica. L’orchestra Giovanile Suzuki, invece nasce
nel 1997, composta dagli allievi di violino della dalla prof..ssa
Annalisa Andriani., ed anch’essa annovera partecipazioni ad
importantissimi appuntamenti conseguendo anche prestigiosi premi. A
questo primo concerto – la stagione che celebra il suo decennale ne
prevede ben nove – seguirà quello del 18 gennaio nel Teatro comunale
con il Concerto Jazz proposto dal pianista Anrico Pieranuzzi. L.
Dip. Il
vescovo Semeraro in visita al Centro San Raffaele Venerdì,
19 dicembre “E’
davvero il più bel regalo che ci potessimo ricevere”. Con queste
parole, un paziente del Centro di alta Specializzazione San Raffale
ha voluto ringraziare il Vescovo diocesano, Mons. Marcello
Semeraro che, nella serata dell’altro ieri ha fatto visita al centro,
intrattenendosi, accompagnato dal responsabile, dr Rinaldo Mazzetti, con
tutti e novanta i pazienti (ed i loro familiari) qui ricoverati per
formulare loro gli auguri di Buon Natale. Da
gran comunicatore, il Vescovo ha portato un po’ di felicità e
speranza a questi pazienti, moltissimi dei quali passeranno qui le
festività natalizie. “E’ per me motivo di felicità – ha detto
Mons. Marcello Semeraro – trascorrere un po’ di tempo con questi
ricoverati provenienti da varie regioni, dai quali c’è molto da
imparare per come vivono la loro situazione”. Poi, alla fine della
visita la celebrazione della messa nella cappella del centro, allietata
dai canti e dall’animazione dei giovani volontari cattolici che da
circa un mese, sotto l’attenta guida del cappellano, don Antonio Longo,
operano in questa struttura rivelandosi una felice iniziativa
sponsorizzata sia dal Vescovo in persona che dal direttore, dr.
Mazzetti. Un'attività
che vede coinvolti una cinquantina di giovani (li coordina Emanuele
Tunno) che, a turno, vengono qui ad intrattenersi con i pazienti
seguendo un circostanziato progetto. Si parte da un gruppo che
si dedica all’animazione liturgica, dalla semplice messa
giornaliera ai momenti religiosi forti, come appunto questo il Natale;
da quello ricreativo con attività ludiche (giochi, tombolate); a quello
culturale che sta dando vita alla creazione di un vera e propria
biblioteca e l’organizzazione di incontri e convegni.
C’è poi il gruppo musicale (un gruppo canoro-strumentale) che
darà luogo anche a dei concerti. Per il momento vivacizzano le funzioni
liturgiche. Infine un altro gruppo si interessa ( e pare proprio con
successo) al progetto teatro che prevede per la prossima Pasqua la
messa in scena di una commedia. Ma restiamo a questo periodo.
Dopo la partecipata e divertente tombolata che ha coinvolti circa
duecento persone tra pazienti e parenti, il prossimo 22 ci sarà uno
spettacolo musicale e, il 28 dicembre l’attesa serata dedicata al
karaoke. Pare che, sotto la guida di questi giovani volontari stiano
emergendo diversi …cantanti. Le manifestazioni natalizie si
concluderanno il 5 gennaio del nuovo anno con la presentazione di un
lavoro teatrale proposto da una compagnia di Latiano. Luca
Dipresa Fi
attacca Curto e chiede al sindaco lo stop a Gasparro Giovedì,
18 dicembre «Il
coordinamento cittadino ed il gruppo consiliare di FI esprime al sindaco
Annese la propria solidarietà di fronte al linguaggio "poco
ortodosso" usato dal Presidente provinciale di An sen. Curto,
offensivo dell'intera comunità cegliese, nonché in maniera strabica
diverso da quello che lo stesso usa nei comuni di Oria dove Fi primo
partito della città è stato relegato alla opposizione in disprezzo
della volontà popolare o in quello di Torre dove la stessa situazione
è vissuta dagli amici dell'Udc». Inizia così il comunicato che
direttivo e gruppo di FI hanno diramato dopo la riunione convocata per
discutere sugli ultimi avvenimenti politico-amministrativi. «Nel
registrare le incomprensioni presenti all'interno del gruppo consiliare
di An, che hanno portato alla sospensione dalle attività di partito dei
consiglieri comunali Argese e Venerito (rei di aver consentito
l'approvazione del consuntivo) e che rischiano di minare in modo
irrevocabile la governabilità della nostra città, rendendo peraltro
evidente quanto dissennata sia stata la gestione di tale vicenda da
parte della dirigenza locale e provinciale di tale partito» - prosegue
la nota a firma di Nicola Ciracì, coordinatore prov.le Fi, Carlo
Verusio coord. cittadino) e Antonio Suma capogruppo - si «chiarisce che
Fi rimane a sostegno del sindaco Annese nel rispetto della volontà
popolare e rigetta qualsiasi tentativo, soprattutto estraneo alla
comunità cegliese, di sciogliere l'assise cittadina diffidando gli
alleati a non assumersi tale grave responsabilità».
E
quindi un accenno alle decisioni prese dalla presidenza provinciale di
An. «Nel contempo - si legge -, a dimostrazione della propria
responsabilità e lealtà verso la coalizione della Cdl ed in
particolare verso gli amici di An tutti, non si può che registrare la
decisione della Presidenza provinciale di An di sospendere i citati
consiglieri, scelta che va rispettata sia dalle forze politiche
ufficiali che dallo stesso Sindaco».
Premesso
questo Fi, sottolinea che «ritenendo indispensabile una leale ripresa
del dialogo tra le segreteria dei partiti, nelle prossime ore incontrerà
il Sindaco Annese per chiedergli di prendere atto della situazione,
sospendendo dalla attività il neo amministratore Carlo Gasparro in
attesa delle determinazioni ufficiali di An e nel contempo si farà
carico di incontrare le segreterie cittadine della coalizione al fine di
ritrovare le ragioni politiche dello stare insieme».
Intanto,
Paolo Urso - con lui sarebbe solidale tutta Forza Italia - non ha ancora
deciso se accettare la nuova delega che non lo vede più vicesindaco.
Una sorta di «declassamento» non ritenuto condivisibile, anche perché
il suo sacrifico non avrebbe agevolato il partito visto come sono andate
le cose (al suo posto Annese ha nominato proprio Carlo Gasparro). Da
riportare che Annese avrebbe invitato Urso a sciogliere la riserva, pena
la nominato di un nuovo assessore. Ma è probabile che il tutto venga
rinviato all'incontro che Fi, come si legge, nel comunicato chiederà al
sindaco.
Luca
Dipresa
Blitz
antidroga dei carabinieri: tre arresti e sette denunciati Mercoledì,
17 dicembre Avevano
adottato un gergo particolare per cui, durante le telefonate, per
indicare la droga si parlava di cd musicali e, se si voleva eroina, si
parlava di rock. E uno degli elementi raccolti dai carabinieri della
compagnia di Fasano e della stazione di Ceglie Messapica che la notte
scorsa hanno arrestato tre persone e ne hanno denunciate altre sette.
Gli arrestati sono Pietro Calabretto, Vincenzo Spluga e Giuseppe
Semeraro: tutti di Ceglie Messapica. Hanno tutti precedenti penali. Solo
qualche mese fa Semeraro, nel tentativo di sfuggire ad un controllo,
aizzò contro un carabiniere un cane pitbull.
Fi
e An chiedono la convocazione del Consiglio comunale Martedì,
16 dicembre In
un documento congiunto Forza Italia e An tentano di riprendere
l'attività dell'amministrazione comunale e con una nota, che appare un
attacco per nulla velato sia al sindaco Mario Annese che al presidente
del Consiglio Ciro Argese, sollecitano la convocazione del
consiglio comunale. Il testo è stato sottoscritto dai consiglieri di
Forza Italia Antonio Suma, Nicola Ciracì, Vito Santoro e Antonio
Putignano. Pubblichiamo
il testo integrale. "I
gruppi consiliari di Forza Italia ed Alleanza nazionale al fine di ridare impulso alla
attività amministrativa e consiliare, permettendole di uscire da una stasi che da troppo tempo la sta
caratterizzando, hanno deciso con senso di responsabilità di chiedere la convocazione del Consiglio Comunale per discutere ed approvare alcune tematiche di fondamentale importanza per l’economia cittadina quali: Fi
I ed An nella consapevolezza che il primato della politica si fonda nel rispetto del ruolo dei
partiti, ribadiscono le ragioni dell’unità della coalizione ed invitano il
Sindaco, nel suo ruolo di garante dell’alleanza, a recepire il messaggio di forte
responsabilità delle nostre forze politiche, eliminando le cause della
difficoltà amministrativa e del disagio politico, che rischiano di penalizzare la
stabilità della nostra comunità, per la irresponsabilità di alcuni “solisti”che per mero calcolo personale stanno mortificando le minime regole etiche e politiche non curanti del danno che arrecano alla
città". Giro
d'Italia: il 17 maggio i ciclisti attraverseranno Ceglie Venerdì,
12 dicembre Per
la prima volta il Giro d'Italia, la più famosa gara ciclistica a tappe,
transiterà da Ceglie Messapica: accadrà intorno alle ore 16 del 17
maggio prossimo, quando all'arrivo di Carovigno, sede di arrivo della 9^
tappa, mancheranno quasi 25 chilometri. Il percorso della frazione più
meridionale dell'87° Giro d'Italia è stato presentato nella "Cittá della Nzegna",
Carovigno appunto, dove ieri è giunto lo staff tecnico
dell'organizzazione presieduto da Gianni Castellano: oltre alla
presentazione dell'evento i tecnici e le forze dell'ordine hanno
compiuto un controllo sul percorso del centro
cittadino e quindi verificare le condizioni del circuito e trovare il punto
di arrivo della tappa, la Policoro-Carovigno di 142 chilometri.
La
carovana del giro giungerà da Martina Franca per dirigersi in direzione
di San Vito dei Normanni. Tre le ipotesi allo studio circa il passaggio
da Ceglie Messapica che, essendo a poche decine di chilometri dal
traguardo, verrà seguito in diretta televisiva per tutti i circuiti
europei. Prima ipotesi: alle porte di Ceglie i "girini"
potrebbero essere convogliati verso via San Rocco, discendere quindi lungo
Corso Garibaldi e Piazza Plebiscito per avventurarsi poi verso via
Umberto, si tratta di un percorso difficile e ad imbuto, con ripide
discese che ne penalizzerebbero la scelta in quanto è previsto un
passaggio in gruppo dei ciclisti. Seconda ipotesi: da via San Rocco
verso via Moretto e il rettilineo delle Grotte per poi avviarsi lungo la
Circonvallazione sud-est e da qui verso la provinciale per San Vito, è
questa l'ipotesi che abbraccerebbe il circuito della Coppa Messapica
formandone un ideale gemellaggio. Terza ipotesi: da Via Martina la
carovana del Giro lambirebbe il centro abitato transitato lungo la
circonvallazione nord-est raggiungere Largo Amendola, quindi via Francavilla
per superare il viadotto delle ferrovie Sud Est e da qui verso San Vito.
Al momento sembra questo il tracciato più favorevole.
La presentazione ufficiale
della tappa si é tenuta nel
castello Dentice di Frasso, presenti i componenti l'Amministrazione
comunale di Carovign, il sindaco Vittorio Zizza, l'assessore provinciale, Franco De
Biasi, il presidente della Provincia, Nicola Frugis, l'assessore
regionale al Turismo, Marcello Rollo, il consigliere regionale Mimmo
Mele. Gianni Castellano organizzatore dell'87° Giro d'Italia, nel suo
intervento ha illustrato la tappa ed ha affermato che «un'accoglienza
come quella ricevuta a Carovigno, anche se il Giro oramai é un
avvenimento entrato nella tradizione nel cuore degli italiani, raramente
lo ha trovato in altre parti d'Italia». Poi, continuando: «Se tanto mi
dà tanto, non oso immaginare cosa troveremo di bello e di accogliente
intorno a noi il 17 maggio. La corsa partirá da Policoro abbandonando
la Statale 106, per andare verso Palagiano, Massafra, Martina Franca per
poi scendere a Ceglie Messapica e arrivare a Carovigno ove per dare un
maggiore spettacolo, abbiamo individuato un circuito di Km 4,300 che sará
ripetuto per tre volte dopo il primo passaggio sull'arrivo, stabilito in
via Santa Sabina con angolo via Montessori».
L'arrivo sará anticipato rispetto all'orario standard (17-17,15). Il 17
maggio sarà anticipato di un'ora. La sala stampa sará collocata nel
Castello Dentice di Frasso. Per i corridori il raduno é previsto al
campo sportivo. Il palasport sará adibito a luogo di raduno per
prepararsi e mettersi in viaggio. In serata lo sponsor «Mediolanum»,
organizzerá uno spettacolo nella piazza centrale. Castellano ha quindi
concluso: «Siamo sulla strada maestra per ottenere il successo che
tutti noi ci siamo prefissati quando abbiamo scelto Carovigno sede di
tappa». Minerale
contaminata a Ceglie: donna ustionata agli occhi Giovedì,
11 dicembre L'acqua
contaminata fa la sua comparsa anche a Ceglie Messapica. Vittima una
donna di 29 anni, Anna Fumarola, che insospettita da un minuscolo foro sul collo di una
bottiglia di minerale acquistata in un negozio del paese ha tentato di
accertarne l'integrità secondo le manovre consigliate nelle ultime ore
da esperti e mass media. La donna ha quindi capovolto la bottiglia e dal
piccolo foro è zampillato uno schizzo d'acqua che l'ha colpita agli occhi
provocandole ustioni che comunque non hanno causato gravi
conseguenze. La malcapitata si è infatti subito recata al più vicino
ospedale dove i medici l'hanno sottoposta a lavaggi fisiologici
dell'area colpita. La bottiglia di acqua minerale è stata sequestrata
dai carabinieri di Ceglie i quali hanno disposto prontamente le indagini
sulla sostanza urticante, probabilmente iniettata nella bottiglia. Si
moltiplicano in Italia e in Puglia le segnalazioni di acqua contaminata
da ammoniaca, varechina o altre sostanze tossiche, anche se gli
inquirenti arretrano l'ipotesi degli ecoterroristi privilegiando di più
la "pista" imitativa di "pazzi che si sono aggiunti ad
altri pazzi. Anche
su una confezione di latte si addensano oggi sospetti di inquinamento. I
carabinieri l’hanno sequestrata ad Erchie (Brindisi). Un giovane si è
sentito male a Merine, alle porte di Lecce, dopo aver bevuto qualche
sorso da una bottiglia di acqua minerale: ha incominciato ad avvertire
dei dolori addominali sempre più forti e un forte bruciore alla
laringe. Un’altra bottiglia di acqua minerale sospetta è stata
sequestrata a Taranto, la terza nel giro di poche ore nella provincia
ionica. L’ha trovata un’agente di polizia in servizio nella caserma
D’Oria che ha acquistato una bottiglietta di plastica dal distributore
che ha la concessione nella stessa caserma, ma dopo averla sorseggiata
si è accorta che il liquido aveva un sapore acre e odorava di
candeggina. Nella bottiglia sequestrata a Castrignano del Capo, in
Salento, l’8 dicembre scorso è stata accertata la presenza di
ammoniaca. Si
è accertato invece che è ipoclorito di sodio in quantità eccessiva il
contenuto di una bottiglia d'acqua minerale consegnata l'altro ieri da
un pensionato ai Carabineri della stazione di San Giorgio Jonico: è
quanto hanno riscontrato i tecnici del Presidio Multizonale di
Prevenzione di Taranto.
La crisi (se possibile) si complica: guerra fredda nella Cdl Sabato, 6 dicembre Sembra ulteriormente complicarsi la crisi politico-amministrativa e l’ultimo tentativo messo in atto da Forza Italia di ritornare a far discutere i tre partiti della coalizione (FI, Udc ed An) pare destinato a fallire. Per la verità di incontrarsi si sono pure incontrati ma senza ancora aver approdato ad alcun risultato. E c’è chi dice che ora da questa situazione bisogna vedere come Fi se ne debba uscire facendo riferimento al congelamento dei suoi tre assessori che come è noto non mettono più piede sul comune dal giorno in cui il sindaco Annese nominò la nuova giunta (nuova per due terzi). Fatto che determinò la netta contrarietà - e passaggio all’opposizione - di An perché contraria al deliberato del partito (reintegro in giunta di Urso ed Ostacolo). Da qui il la presa di distanza degli Azzurri che chiesero al sindaco l’immediata revoca della delega di vice sindaco a Carlo Gasparro (era stata tolta a Paolo Urso) e nell’attesa di ciò annunciavano il “congelamento” dei tre assessori (Epifani, Mita e Urso). L’Udc, dal canto suo non creava problemi avendo conseguito il riconoscimento delle due componenti interne e, in un certo qual modo, ricompattato il gruppo. In contemporanea, Fi tentava di recuperare il dialogo tra i partiti, ormai piuttosto deteriorato. Arriva anche a chiedere (ed ottenere) il rinvio, tra le proteste delle opposizioni, della seduta di consiglio comunale della scorsa settimana, indetta per approvare l’assestamento e il piano di diritto allo studio che scadeva lo scorso 30 Novembre. Le tre segreterie cittadine si sono incontrate e ciascuna, in un certo qual modo ha preso tempo per riferire ai partiti. I riflettori erano puntati soprattutto su Alleanza Nazionale e al suo recupero. Nel corso degli incontri avuti An avrebbe detto e confermato che il ritorno nella coalizione passava dall’azzeramento di quanto fatto e qualcuno pare abbia aggiunto anche le dimissioni da presidente del consiglio comunale di Ciro Argese che, assieme all’altro consigliere Rocco Venerito è in odor di espulsione dal partito. Anzi, pare anche che qualcuno abbia avanzato una sorte di “perdono” per i due facendoli rientrare nel partito ma senza aspirare ad incarichi o candidature future (Provincia?). Ed è qui che si fermano gli orologi il cui “guasto” appare davvero impossibile. Allora cosa potrà accadere? E soprattutto Fi come si comporterà: farà “scongelare” i propri assessori, oppure manterrà fermo il proposito costringendo magari il sindaco a sostituirli? Insomma un panorama indefinibile. ED allora ecco che dalle opposizioni ritornano a farsi sentire i tam-tam. «Ancora una volta – a parlare è il segretario dei Ds, Pietro Mita – mi rivolgo al sindaco invitandolo a porre fine all’agonia in cui ha portato la città prendendo magari esempio da quanto fatto dal sindaco della vicina Martina Franca che, senza escogitare dorme e formule macchinose a preso atto di non avere più una maggioranza ed ha fatto l’unica cosa che un politico deve fare, dimettersi e ridare la parola alla città». Gli fa eco Tommaso Argentiero della Margherita: «Siamo fortemente preoccupati per il danno che si sta arrecando alla città - afferma Argentiero – e del fatto che vengono ormai stravolte tutte le regole, consentendo di rinviare una seduta di consiglio comunale senza valide motivazione ed infischiandosene dei problemi che si andavano a discutere come quello del diritto allo studio». E stando così la situazione tocca al sindaco fare la prossima mossa che potrebbe partire anche dalla sostituzione dei tre assessori di Fi, partito che – stando alcune voci – potrebbe anche dare l’appoggio esterno. Ma fino al prossimo bilancio. Non oltre. Luca Dipresa
Per tre giorni senz'acqua, occupato l'ufficio del sindaco Giovedì, 4 dicembre Si sa bene come a tutto si può rinunciare tranne che all'acqua. Quando questa manca per poche ore il disagio che crea è noto a tutti. Figurarsi quando una trentina di famiglie non vedono scendere per tre interminabili giorni nemmeno una goccia. A nulla sono valse le proteste, le telefonate all'acquedotto, ed allora con la situazione igienica ormai al limite di guardia, l'unica possibilità rimasta - hanno pensato le trenta famiglie in questione- era quella di investire il primo cittadino occupando il suo gabinetto (l'ufficio, ovviamente). «Sono stati momenti di alta tensione - ci spiega il sindaco Mario Annese che ieri mattina non si attendeva di certo una simile accoglienza - con la situazione che poteva precipitare da un momento all'altro se non si fosse data una risposta alle rimostranze delle trenta famiglie in questione». Ma cosa è mai accaduto perché l'acqua venisse a mancare per tre, interminabili giorni. Presto detto Le famiglie in questione sono quelle che occupano il lotto n. 7 della zona Peep di Via Mons. Caliandro. «Qui l'impianto idrico - afferma il sindaco - è centralizzato ed è accaduto che l'acquedotto in presenza di diversi morosi ha interrotto l'erogazione dell'acqua». E fin qui non ci sarebbe nulla di strano se la si considera in chiave burocratica. «Però - è sempre Annese a parlare - non si è tenuto conto che in questo modo l'erogazione veniva interrotta a tutti, anche a quelli che erano in regola con i pagamenti». Questo l'antefatto. Il fatto che nella «causa» tutti avevano fatto causa comune e sopra la testa del sindaco incombeva la minaccia che senza una riapertura dell'impianto loro (le famiglie) avrebbero consumato i propri bisogni dove capitava, sul comune, per le strade. Insomma una situazione piuttosto seria. Il sindaco, senza perdesi d'animo si è prontamente attivato, e dopo aver informato per prima cosa il prefetto si è subito messo al telefono contattando i responsabili dell'acquedotto. Il tutto in piena protesta che ha bloccato l'intera attività degli uffici del primo, quelli dove si trova il gabinetto del sindaco e la sala consiliare. «Devo dire - è sempre il sindaco a parlare - che ho trovato nei dirigenti dell'acquedotto, in maniera particolare nell'ing. Danilo Ancora, la massima disponibilità, facendosi carico di quella che era una vera e propria emergenza sotto tutti i punti di vista, a partire da quella igienica». Qual è stata la soluzione? «L'accordo trovato quello - chiarisce il sindaco, che ora può tirare un sospiro di sollievo per aver risolto la situazione - è stato che l'acquedotto riapriva l'impianto in presenza di un impegno da parte delle famiglie interessate a versare un acconto su quanto dovuto e non versato». Solo a questo punto, e non prima che Mario Apruzzi, il funzionario dell'Acquedotto, avesse riaperto l'impianto alla palazzina in questione, la mobilitazione delle trenta famiglie e terminato facendo ritorno nelle proprie case dove l'acqua è ritornata a uscire dai rubinetti. Luca Dipresa
Auto: al cegliese argentiero la gimkana di Ostuni Giovedì, 4 dicembre Donato
Argentiero, del team «Silver Car» di Ceglie Messapica, su Micra, si è
aggiudicato il VI trofeo «Città di Ostuni», gimkana automobilistica.
Argentiero ha impiegato il minor tempo senza penalità nell'eseguire il
non facile percorso stradale, del circuito realizzato nel piazzale del
mercato settimanale. La prova d'abilità nella guida di automobili di varie cilindrate, è stata organizzata dalla «Car Service» di Francesco Sozzi e dal promoter Salvatore Santoro, con il patrocinio della Regione Puglia, Provincia di Brindisi e del Comune di Ostuni. I 250 concorrenti, suddivisi in 10 categorie, si sono cimentati tra birilli, gabbie e giravolte. Direttore di gara è stato Antonio Mitrugno il quale è stato assistito dai cronometristi della Federazione italiana cronometristi, Sezione di Brindisi (presidente Vincenzo Ammaturo). Le
classifiche (La
Gazzetta del Mezzogiorno)
Riecco la Dc: a Roma i delegati della provincia di Brindisi Mercoledì, 3 dicembre La truppa scudocrociata che rappresenterà la provincia di Brindisi al 19° congresso nazionale della Dc, che si terrà a Roma dal 5 al 7 dicembre prossimi, sarà composta da sedici delegati. Lucia Maria Fortunato, Antonio Clarizio, Michele Clarizio, Giovanni Di Leo, Ilaria Cisternino (Fasano), Rocco Colucci, Cosimo Elia (Ostuni), Mario Papadia, Ottavio Scarafile (Latiano), Cosimo Colucci, Domenico Di Presa, Giuseppe Cancellieri (Ceglie Messapica), Francesco Iaia, Antonio Iaia (Brindisi), Giovanni Lanzillotti (Carovigno) e Raffaele Lisi sono stati eletti all'unanimità dall'assemblea degli iscritti al partito, che si è tenuta nei giorni scorsi nel capoluogo. Il consiglio provinciale della Dc ha anche proceduto all'elezione del comitato elettorale del partito che sarà chiamato a gestire i prossimi appuntamenti con le rne. Del comitato fanno parte Lucia Fortunato, Pablo Garro Cataldi, Antonietta Palma, Gianluca Gliberto, Michele Colucci, Alesandra Cacciapaglia, Vincenzo Carlucci, Antonio Altavilla e Francesco Di Leo. Dopo la celebrazione del congresso nazionale della Dc, lo scudocrociato brindisino riprenderà a tessere le fila del discorso in vista dell'appuntamento elettorale amministrativo provinciale della primavera 2004. Sull'argomento in casa Dc le bocche restano cucite, ma sembra certo che, nonostante il dialogo con entrambi gli schieramenti rimanga aperto, le possibilità che lo scudocrociato decida di correre con un proprio candidato alla presidenza della Provincia sono molto elevate.
Rapina alle Poste: in ostaggio mamme e bimbi Lunedì, 1° dicembre Non hanno esitato a puntare una pistola contro una mamma ed il suo bambino i tre malfattori che oggi hanno compiuto una rapina nella filiale dell'ufficio postale di Ceglie Messapica, vicino don Guanella, portando via un bottino di 80mila euro. I rapinatori sono entrati nell' ufficio postale praticando un foro tra l'ufficio sanitario dove le mamme portano i loro bimbi per le vaccinazioni e il vicino sportello postale. I malfattori, tutti armati, sono entrati in azione attorno alle nove e trenta del mattino: uno dei tre è rimasto nella stanza dove era la mamma con il suo piccolo assieme ad altre donne che nel frattempo erano entrate nella struttura. L' uomo ha tenuto tutte le donne sotto la minaccia di una pistola. I suoi complici, invece, si sono introdotti nell' ufficio postale impossessandosi del denaro. Prima di fuggire i rapinatori hanno chiuso in uno sgabuzzino i medici che si trovavano nell' ambulatorio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ceglie e della compagnia di Fasano e nella zona sono stati organizzati posti di blocco. I malfattori, subito dopo essersi impossessati del denaro - secondo gli investigatori - sarebbero fuggiti a piedi raggiungendo, probabilmente, un complice che, a poca distanza li attendeva a bordo di un' auto.
Il primario denuncia: "Nell'ospedale si rischia di morire" Lunedì, 1° dicembre La revoca del servizio della pronta reperibilità all’ex presidio ospedaliero di Ceglie, con il riordino diventato Stabilimento, pone un serio problema per la tutela del cittadino. Ed è proprio animato da questo aspetto che va interpretata la lettera che il primario di medicina ha inviato al direttore generale dell’Asl (dr. Causo), a quello del Dipartimento Emergenze (dr. Panunzio) ed a quello medico (dr. Montanile). Un vero grido d’allarme e di preoccupazione non nuovo. «Fate pure quello che volete – esordisce il prof. Politi -, visto che non mi è stato possibile convincervi del contrario, ma non perdete di vista la tragica realtà che va profilandosi per il nostro presidio con le recenti ultime Vostre disposizioni». E la sua preoccupazione da medico la esprime con un interrogativo che bene il senso della questione posta all’attenzione dei vertici dell’Asl. «Se è inevitabile morire per strada – si legge – poter morire per strada o nel proprio domicilio, a seguito di un accidente acuto ed imprevisto, per la mancanza di un soccorso tempestivo e qualificato, sarà mai accettabile che questo possa accadere in un ospedale?». Un evento che – a detta del primario – «prima o poi, inevitabilmente, accadrà» e per il quale c’è da chiedersi «cosa diremo a nostra discolpa?». E dopo aver sottolineato come «ogni sforzo è stato fatto per organizzare il trasporto del paziente acuto (il riferimento è al 118), nulla invece per gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente critico nelle situazioni di emergenza-urgenza intraospedaliera, che ricorrono negli stabilimenti, come il nostro, ridimensionati dal piano di ristrutturazione». E qui entra nel nocciolo della questione: «La situazione è ulteriormente peggiorata – prosegue il prof. Politi – con l’annunciata sospensione, tra i tanti servizi essenziali, della “pronta disponibilità” del medico anestesista-rianimatore, figura che anche il direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza ha il dovere di riconoscere assolutamente centrale nei frangenti di arresto acuto delle funzioni vitali, soprattutto quando si ammette l’inadeguatezza degli attuali organici di Pronto Soccorso a vicariale tali funzioni, auspicando l’avvio, tutto futuribile, di corsi di addestramento alle manovre di rianimazione cardiopolmonare di base ed avanzata». Più chiaro di così il primario medico non poteva essere e va anche oltre, parlando di “grande confusione”. «Non si comprende diversamente – chiarisce a tal proposito – il richiamo finale di una lettera del direttore dipartimentale laddove, in risposta ad un gruppo di sanitari del Pronto Soccorso di Ceglie, afferma testualmente: “…per quanto attiene le situazioni di emergenza-urgenza intraospedaliera che si verificano nei reparti presenti nei suddetti stabilimenti … queste devono essere garantite dai medici dei reparti i quali hanno l’obbligo di assicurare e risolvere (sic!) tali evenienze”». E qui il primario parla di «infortunio, che mi auguro involontario, non potendomi spiegare diversamente la “pretesa” di delegare manovre rianimatorie a figure non esercitate a farle (penso ad esempio al chirurgo, all’ortopedico …); ritenere la “soluzione” di tale evenienza un obbligo». E dopo queste osservazioni che appaiono quanto mai opportune, la lettera si chiude in questi termini: «Un ospedale, ancorché ridimensionato, rimane sempre un ospedale, ed un ospedale non è più tale se privato dei servizi essenziali. Se poi questo ospedale, una sciagurata programmazione ha voluto isolare dall’ospedale di riferimento, i servizi di pronta disponibilità vanno rafforzati e non indeboliti». Ora, sarebbe interessante conoscere quale sarà la risposta che verrà data alla lettera del prof. Politi. Begli interessi della comunità, ovviamente. Luca Dipresa
Ici: Ceglie o cara, al quarto posto della classifica fiscale Lunedì, 1° dicembre Anche per il 2003 Ceglie Messapica si conferma tra i paesi più tassati della Puglia e d'Italia, confermando da una parte la gravità di un bilancio comunale vicino al dissesto e in second'ordine l'incapacità sia di contenere la spesa che di produrre introiti capaci di calmierare i conti pubblici. Per il 2003 l'amministrazione comunale ha lasciato invariate le aliquote al 6,5 per mille, per la prima e seconda casa, ritoccate nel 2000 dall'allora sindaco Pietro Magno. Oltre a Ceglie, che anche quest'anno occupa il quarto posto della classifica fiscale pugliese, la maglia nera spetta al comune di Scorrano in provincia di Lecce che applica la massima aliquota prevista dalla legge: il 7 per mille. Dietro i comuni di Rodi Garganico (Foggia) e Lizzanello (Lecce). Il saldo dell'imposta comunale sugli immobili si paga dal 1° al 20 dicembre.
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Mita: "Consiglio paralizzato, intervenga il Prefetto" Lunedì, 1° dicembre Tornare alle urne per ripristinare le regole del gioco. L'ex sindaco di Ceglie Messapica e responsabile regionale per le autonomie locali di Rifondazione comunista, Pietro Mita non vede altra strada. «L'Amministrazione comunale di Ceglie Messapica è in crisi da molti mesi, ma questo è noto in città e fuori - dice -. Meno conosciuto è lo sfregio che giorno dopo giorno si consuma ai danni delle istituzioni e del loro regolare funzionamento. Recentemente - continua - sono accaduti due fatti gravissimi che tempo addietro avrebbero tenuto occupati Prefetto e organi di controllo». E invitato a farli presente dice: «Primo episodio: una seduta del Consiglio comunale convocata e pubblicizzata con tutti i crismi della legalità viene annullata perchè Forza Italia aveva da sbrigare faccende di partito; il Presidente del Consiglio comunale e il Sindaco si adeguano e si sottraggono al loro ruolo di garanti delle istituzioni e delle relative procedure». Quindi prosegue: «Secondo episodio: atti amministrativi di competenza del Consiglio comunale, in scadenza il 30 novembre, vengono approvati entro tale termine dalla Giunta e non dal Consiglio, con palese violazione delle procedure e con espropriazione delle funzioni, dei poteri e del ruolo dell'organo eletto dai cittadini». Ed il commento è quasi ovvio: «Il mancato rispetto delle regole getta un preoccupante cono d'ombra intorno all'operato dell'Amministrazione comunale con i pericoli immaginabili per l'imparziale funzionamento dell'Amministrazione e per il rispetto del principio della trasparenza nella produzione e approvazione di atti amministrativi» - dice ancora Mita, che ricorda le tappe fondamentali della questione. «Si era partiti con la crisi amministrativa, trasformatasi nell'estate scorsa in crisi politica - spiega Mita -, per giungere nelle ultime settimane ad un vero e proprio vulnus istituzionale: nella confusione dominante nel palazzo di città non si comprendere più ciò che tocca alla Giunta e ciò che spetta al Consiglio». E l'ovvia conclusione è: «Il rispetto rigoroso delle regole nelle istituzioni - che appartengono a tutti i cittadini - interessa o dovrebbe interessare tutti, a destra come a sinistra. La città non può essere indifferente, l'uso di parte delle istituzioni si rivolgerebbe contro di essa. Arrivati a questo punto, e siamo già oltre lo sfascio, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. L'opposizione sta svolgendo con serietà, serenità e fermezza la sua battaglia in Consiglio comunale, e non solo. Ma non basta. Quei cittadini moderati, pur lontani da noi, che hanno espresso preoccupazione per lo sfascio della città, dovrebbero prendere coraggio e persuadere i loro consiglieri comunali di riferimento a togliere insieme all'opposizione la fiducia a questo Sindaco e a questa Amministrazione inesistenti. Quando s'inceppano le regole democratiche - conclude Mita -, il primo dovere di tutti è ripristinarle. Siamo già a questo punto, tergiversare aggraverebbe la situazione». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
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Elezioni 2002 Politiche 2001: come si è votato a Ceglie M. (Br)
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