Ceglie in diretta |
Novembre 2003 |
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2003
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La Guida Michelin premia ancora "Il
Fornello" di Ricci
Domenica, 30 novembre La
Guida Rossa Michelin 2004, regina europea
di tutte le guide della ristorazione, conferma la qualità di uno
dei più antichi ristoranti di Ceglie Messapica e conserva la
prestigiosa "stella" per il ristorante "Il Fornello"
della famiglia Ricci, uno dei quattro locali pugliesi premiato dalla
famosa carta della ristorazione. Insieme al "Fornello" possono
vantare il titolo i confermati «II
poeta contadino» di Alberobello e «La Baccosteria» di Barletta. Le
sorprese vengono dalla new entry, il
ristorante «La Strega» di Palagianello dello chef
Vito Netti di Castellaneta che strappa il titolo al collega
del ristorante «II Ventaglio» di Foggia, uno dei locali cult della
provincia dauna. Nella
guida Michelin, in edicola da oggi, è stabile anche la predominanza
territoriale: la provincia di Bari che si attesta ancora una
volta con due stelle contro una a testa di Brindisi e Taranto.
Resta fuori il Salento leccese che nonostante le ottime performance di
sviluppo turistico lascia ancora molto a desiderare sulla qualità e sul
servizio. Enorme la soddisfazione nel locale di Ceglie dove il titolare
Angelo Ricci con la moglie Dora e le due figlie, tutti impegnati tra
sala e cucina, hanno salutato il confermato riconoscimento della più
prestigiosa guida enogstronomica. Il
più contento di tutti è il
nuovo entrato. «Ho appena ricevuto il fax da Milano - racconta al
telefono Michele Caramia, titolare de "La Strega" - che
annuncia la splendida notizia.
Siamo tutti commossi - ammette il ristoratore - e spero che questo
nostro inserimento serva a
rilanciare la buona Cucina nella nostra
provincia. Ne abbiamo bisogno». Tra i più rinomati del
territorio, il ristorante del piccolo comune di Palagianello ha già
avuto precedenti soddisfazioni. Dalla guida dell'«Espresso», prima,
dal «Gambero Rosso» più
recentemente. «Mala stella Michelin - ammette ancora Caramia - è il
massimo a cui un ristoratore può aspirare».
Scontata la delusione in casa dei foggiani. Masetto Salvatori,
titolare del ristorante che perde la
stella, cade dalle nuvole. «Non me l'aspettavo, è proprio una doccia
fredda - continua il ristoratore foggiano
- e spero che abbiano fatto le cose in regola». Spodestato dopo sette
anni d'inserimento tra le
migliori cucine della Puglia, il titolare del
Ventaglio continua a vendere il suo prodotto come il migliore. «La
nostra cucina - dice - è rimasta sempre la stessa, non abbiamo cambiato
nulla e non mi spiego cosa abbiano trovato di diverso quelli della
Michelin».
Livio Romano premia la "filosofia" di Angelo
Ciciriello
Venerdì, 28 novembre Lo
scrittore Livio Romano, punto di riferimento importante della cultura
salentina e nazionale, ha presentato al «Capolinea Cafè» di Ceglie
Messapica il libro di Angelo Ciciriello, «Destino di Nuvola». Romano
ha iniziato con una disamina della giovane cultura salentina, collocando
il nuovo autore non tra i generi finora considerati, in particolare
degli «scrittori meridiani», ma una vera e propria novità nel
panorama letterario salentino. E
l'autore? «Soddisfatto è vero. Tutti i nuovi autori faticano a trovare
una recensione degna di questo nome e soprattutto spassionata, che non
crei illusioni. Livio Romano si è convinto a leggero - prosegue - dopo
che una sua amica, accanita bibliofila, l'aveva letto d'un fiato
restituendolo con giudizi a dir poco entusiasmanti. Dopo la "prova
del lettore", Livio si è lasciato sedurre del mio lavoro,
incuriosito, tanto poi da presentarlo due volte in due occasioni
diverse. Sul libro cosa aggiungere? - dice Ciciriello - Non ha una
trama, nè personaggi carichi di psicologia; solo che nel trattare gli
argomenti non mi sono lasciato sedurre da quello che Orwell chiamava
"il fascino della profondità". Giusto un sorvolo, utilizzando
uno dei mezzi più forti in nostra dotazione:
"l'immaginazione", raffigurata dalle nuvole, oggetto e
soggetto nell'arte come nella letteratura e nella poesia.
L'immaginazione che rende "visibile l'invisibile del vivere
quotidiano", come affermava Calvino. Poi i bambini. I filosofi..
Entrambi usano i "perché" per aprire e conoscere il mondo e
tra reincanto e disincanto rinasce Dioniso, il mito dell'eterno bambino.
Così è nata la mostra, ancora per una settimana a Capolinea Cafè». E
Ciciriello conclude: «"Ciò che ci avvicina di più alla vera vita
è l'infanzia" diceva Bretòn, ragion per la quale tanti poeti,
letterati, artisti le hanno dedicato mostre, disegni, progetti,
concludendo che "l'uomo è un eterno ragazzo", d'accordo, in
questo, col saggista olandese Huizinga». Ed
il mese prossimo c'è un'altra novità. Arriva nelle edicole «Stregombra»,
fiaba teatrale per grandi e piccini, opera nelle terna finalista di un
concorso nazionale, edita dalla «Editrice Italia letteraria» di Milano.
La paralisi degli assessori "congela" il
consiglio comunale
Giovedì, 27 novembre Rinviata
la seduta di consiglio comunale che, tra i punti all’ordine del
giorno, prevedeva l’assestamento del bilancio di previsione. La
decisione è il frutto dell’iniziativa di Forza Italia che, dopo aver
congelato i propri assessori dall’attività amministrativa, sta
tentando in extremis di salvare il salvabile di una crisi che dura ormai
da 18 mesi. Nei giorni, Fi ha riunito attorno allo stesso tavolo le
segreterie locali dei partiti della coalizione. L’occasione è servita
pure per “stanare” l’Udc, la sola forza rimasta in esecutivo.
L’iniziativa di Fi di ricucire una maggioranza fin troppo lacerata non
è delle più facili. Anche perché Alleanza nazionale si è chiamata
fuori e rientrerebbe in gioco solo a condizione che il sindaco Annese
ritornasse sui propri passi. Un
ritorno richiesto anche da Fi. Da qui la decisione di chiedere un rinvio
della seduta consiliare per evitare che nella sede istituzionale si
consumasse un atto (lo scontato voto contrario di An e la difficile
posizione della stessa Fi) che
avrebbe compromesso la legislatura. La richiesta ufficiale del rinvio -
presentata dal capogruppo di Fi, Antonio Suma – pare che sulle prime
abbia trovato qualche resistenza (Argese e Udc?). Ora, la seduta
dovrebbe essere riconvocata per i primi di dicembre. Periodo durante il
quale ci sarà il “rendez-vous”. Sapranno i tre partiti ritornare a
trovare le ragioni della coalizione? Sapranno smussare gli angoli, i
personalismi e, soprattutto, far primeggiare il primato della politica e
gli interessi di una comunità paralizzata, con un accordo serio e
duraturo? Sono questi alcuni dei nodi che le tre forze dovranno (e non
sarà facile) sciogliere, con all’orizzonte lo spettro delle elezioni
anticipate. Molto in tutto questo peserà su questo la posizione di An.
Staremo a vedere. Intanto,
sul rinvio del consiglio si registra la ferma presa di posizione dei
partiti dell’opposizione. «E'
sconcertante -afferma il
capogruppo di Rifondazione, Nicola Trinchera – vedere che è F.I. a
scandire i tempi della vita amministrativa di questo paese: il
Sindaco Annese è ormai ostaggio di questo partito». Ed aggiunge:
«Punti importanti all'ordine del
giorno vengono rinviati a danno della città che subisce i disastri che
questa Amministrazione compie
giornalmente e che sono
sotto gli occhi di tutti».
Non da meno Pietro Mita dei Ds: «E’ inaudito – afferma – quanto
sta accadendo, con un sindaco che non riesce a rendersi conto che è
rimasto solo, portando la città nel più assoluto immobilismo,
accumulando forti ritardi, non ultimo il mancato accesso ai P.O.R..
Tutte cose delle quali dovrà dare conto alla città». Luca
Dipresa
Consiglio: saltano le discussioni su Bilancio e scorie
Giovedì, 27 novembre Per
la seduta consiliare, in programma ieri, Nicola Trinchera, consigliere
di Rifondazione comunista, aveva fatto inserire nella discussione un ordine
del giorno sulla vicenda Scanzano Ionico. Questo il testo: PROTESTA
DEL COMUNE DI CEGLIE MESSAPICA CONTRO REALIZZAZIONE
" PATTUMIERA NUCLEARE" A SCANZANO IONICO Il
Comune di Ceglie Messapica esprime piena solidarietà e sostegno al
Comune di Scanzano Ionico, alle collettività locali ed Istituzionale
Territoriali coinvolte in questa sconcertante ed inopinata decisione del
Governo di individuare in Basilicata il sito per la realizzazione di una
discarica nucleare. Il
Comune di Ceglie Messapica si unisce al grido di protesta contro quello
che rappresenta il concretizzarsi di una minaccia alla salute dei
cittadini, al patrimonio ambientale e socioculturale, al futuro
dell'area interessata. Il
Comune di Ceglie Messapica manifesta il proprio dissenso al Governo per
questa iniziativa che si rivela priva della debita considerazione verso
gli interessi e l'incolumità delle collettività locali, non esistendo
nella zona individuata le condizioni per il rispetto dei criteri
previsti dalla Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica. Il
Comune di Ceglie Messapica si auspica pertanto una seria
riconsiderazione da parte del Consiglio dei Ministri della decisione
assunta è l'immediata revoca del decreto. Dispone: l'invio
del presente ordine del giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri,
al Ministro dell'ambiente, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del
Senato, al Sindaco del Comune di Scanzano Ionico, al Presidente Regione
Basilicata, all' ANCI nazionale, all' ANCI Regionale. Gli
altri punti rinviati Questi
gli altri punti iscritti nell’ordine del giorno della seduta rinviata: 1-
Comunicazione del Cons.Prof. Pietro Mita in merito alla partecipazione
del Comune di Ceglie Messapica al Forum Europeo delle Autorità
Locali. 2-
Assestamento al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003. 3-
Approvazione piano comunale per il diritto allo studio anno 2004. 4-
Cambio di destinazione urbanistica area ex ostello dell gioventù. 5-
Regolamento per l'assegnazione di lotti cimiteriali-approvazione. 6-
Variante planovolumetrica della zona "A 6.2". 7-
Presa d'atto designazione componenti commissioni consiliari consultive
permanenti e commissione statuto. 8-
Statuto unione dei comuni Villa Castelli-Ceglie Messapica-approvazione. 9-
Ordine del giorno presentato dal cons. Trinchera Nicola, capogruppo
consiliare P.R.C.,ad oggetto: "pattumiera nucleare" a Scanzano
Ionico.
Poste caos: interrogazione parlamentare dell'on.
Stanisci
Mercoledì, 26 novembre La
senatrice Rosa Stanisci, ha presentato una ulteriore interrogazione al
ministro delle Comunicazioni, dopo quelle numerose fatte in passato, «a
fronte del perdurare della situazione di disagio creatasi in numerosi
uffici postali della provincia di Brindisi». Dal ministero è stato
fatto presente che «è stata avviata una verifica del servizio erogato
da "Poste Italiane Spa" per accertare che la qualità dello
stesso risponda ai parametri fissati dalla normativa comunitaria e
nazionale e che le Poste hanno risposto che, nel corrente anno, saranno
ultimati gli interventi di ristrutturazione già avviati in alcuni
uffici e, nel 2004, quelli in via di programmazione». In
merito alle code cui sono costretti i pensionati, il rappresentante del
Governo ha precisato che, in alcuni Comuni del Brindisino, è «iniziata
la sperimentazione di un progetto denominato "gestione code",
basato su un sistema di prenotazioni con distributore di numeri il cui
funzionamento sarà adeguato alle esigenze dei singoli uffici per
limitare i disagi alla clientela e, in particolare, ai pensionati. In
alcune località, gli uffici postali saranno aperti anche al pomeriggio,
per i pensionati». La sen. Stanisci ha detto che «la risposta del
ministro non è soddisfacente. Nonostante i proclami, infatti, i disagi
dei cittadini persistono in tutta la provincia e, segnatamente negli
uffici di Ceglie, San Vito e Ostuni. Proteste, da parte di singoli
cittadini ed associazioni di categoria, continuano a giungere, a
testimonianza di un disservizio che continua a dispetto delle
sperimentazioni di Poste Italiane».
Tenta di violentare una scolara durante manifestazione
Martedì, 25 novembre Una
bambina di 11 ha tentato di essere violentata da un uomo che l'aveva
adescata nel pieno centro di Ceglie. La piccola era assieme alle sue
compagne di scuola media inferiore e stava partecipando ad una
manifestazione per la pace e per ricordare le vittime di Nassirya. Un
uomo anziano l'ha tirata per la giacca e l'ha trascinata fuori da quel
corteo, spingendola contro il muro di una stradina vicino Piazza
Plebiscito. L'ha palpeggiata e stava cercando di violentarla quando un
vigile urbano si è accorto di quanto stava accadendo, provvidenziale il
suo intervento per strappare la giovanissima studentessa da quell'abbraccio
indesiderato. La piccola vittima è riuscita a fuggire e il
vigile urbano, Pietro Di Presa, è rimasto ferito nella colluttazione
con l’anziano. Sono
intervenuti i carabinieri e hanno messo le manette ai polsi di Pietro
Cosimo Urgesi, pensionato di 66 anni. La tentata violenza sessuale sulla
bambina risale al 20 novembre accorso. Ma solo ieri la notizia,
particolarmente delicata, è stata divulgata. E i cittadini di Ceglie
Messapica sono rimasti sconvolti da
quanto accaduto. Provvidenziale è stato l'intervento del
vigile urbano che ha salvato la bambina, ancora oggi sotto shock.
Quella colluttazione tra il pensionato ed il vigile urbano era stata
fortunatamente notata da alcuni passanti di quella stradina.
Quegli stessi passanti hanno effettuato una telefonata al “112”.
Immediato è stato l'intervento dei carabinieri che, anche su
indicazione del pubblico ministero di turno presso la Procura della
Repubblica di Brindisi, hanno portato l'anziano in caserma prima di
trasferirlo nel carcere di Brindisi. L'uomo sarà presto interrogato dal
giudice delle indagini preliminari.
Basket: dopo la burrasca il Ceglie torna alla
vittoria
Lunedì, 24 novembre EDILMED
CEGLIE – DON BOSCO BARI 90 - 52 EDILMED
CEGLIE: Lamonica 17,
Palumbo 8, Licchello 8, Ventruto 24, Bove 5, Barletta, Voglino 9,
Costabile 10, Leone, Epicoco 9. Coach Bevilacqua. D.
BOSCO BARI: Cafagna5, Bonserio 6, Bruni Dav. 7, Clericò, Guerrieri,
Rubino, Cafagni, Natali 20, Bruni Dan. 4, Riganti 10. Coach Cassano. ARBITRI:
Portaluri e Monelli di Taranto. Note:
Parziali: 17- 9, 25-13, 16-16, 32-14. Tiri da tre: Ceglie 10/14, Bari
3/9; Tiri liberi: Ceglie 17/23, Bari
9/13. Falli: Ceglie 14, Bari 20. E’
una macchina quasi perfetta questo Ceglie che continua a macinare
vittorie (sette su otto) e punti. A farne le spese, questa volta è la
D.Bosco Bari che ha fatto di tutto per ostacolare la macchina da punti
messa in campo dal coach Bevilacqua, al suo esordio sulla panchina
cegliese. Il punteggio non lascia attenuanti e la cosa che più
sorprende è l’affiatamento raggiunto al punto che chiunque entri non
modifica per niente gli automatismi. Difficile, allora fare una
graduatoria di merito, anche se Ventruto merita una menzione. La
partenza è esplosiva con i baresi che attuano un asfissiante pressing e
si affidano a Guerrieri re al lungo Natali; ma non c’è difesa che
tenga ed allora si comincia con un uno due di Laconica prima con un
canestro da due e poi con una bomba da tre: palombo in cabina di regia
detta i tempi ed i ritmi con il rifo che si diverte. Il primo quarto si
chiude con più otto per i cegliesi (17-9)
e nella seconda frazione, in due minuti i cegliesi realizzano 11
punti. I baresi si affidano agli spunti del lungo Natali. Si va al
riposo con venti punti di vantaggio (42-22). Nella terza frazione, Bevilacqua fa ruotare la squadra consentendo ai suoi di
prendere fiato. Il Bari si fa allora sotto e riesce a chiudere in
perfetta parità, 16 canestri per parte. L’ultima frazione e per i
palati fini con i cegliesi che sembrano danzare sul parquet ed i baresi
che alzano bandiera bianca. 38 punti realizzati sono indice di una
squadra che gioca un basket concreto e perfetto in ogni reparto. Alla
fine i meritati applausi del tifo che
salutano i propri beniamini riportando in auge il vecchio
ritornello “E va, la capolista se ne va”, ovviamente verso i play
off e poi… Luca
Dipresa
Rifondazione in piazza: "Annese dimettiti".
Ma non va oltre
Lunedì, 24 novembre Quasi
due ore di comizio, promosso da Rifondazione comunista, per segnalare i
problemi dell'Amministrazione. "La Gazzetta del Mezzogiorno"
con un articolo da Ceglie di Agata Scrafilo riferisce di "durissime
dichiarazionirese pubblicamente a supporto della tesi del «fallimento
del sindaco Mario Annese»". A
parlare sono stati Giovanni Dovizioso dei giovani comunisti, Nicola
Trinchera, consigliere comunale e Pietro Mita, segretario regionale del
Partito della Rifondazione comunista. «Il
sindaco Annese - ha affermato Dovizioso - non si è interessato alle
nuove generazioni». In seguito, facendosi portavoce dei giovani
comunisti del paese, Dovizioso ha chiesto pubblicamente le dimissioni
del sindaco. Una crisi che, a detta del consigliere comunale Nicola
Trinchera «è solo una questione di spartizione di poltrone». Nel
corso della serata, è stata evidenziata la corresponsabilità dei
partiti di centrodestra, ritenuti «incapaci di dare risposte concrete».
Dopo aver delineato, brevemente, la storia di una crisi che ha visto
modificare per tre volte la giunta, con la sostituzione di diversi
assessori è stata anche avanzata una previsione definita «gelida» del
prosieguo della vita amministrativa della città. Un'atmosfera
che, a parere di Pietro Mita, risulta essere sempre più pesante. Ed è
stato proprio lui ad aggiungere metaforicamente: «Non mi ricordo un
autunno così grigio». Le questioni affrontate hanno fatto riferimento
anche ad altre problematiche, come la chiusura dell'ospedale, il
commercio e l'artigianato. A parere di Mita, tutto ciò è stato «il
risultato di una grave paralisi amministrativa, che ha investito la città».
Mita ha rimarcato, infatti, che «non si è di fronte all'assenza, come
nel caso di un commissariato, ma ad una situazione ben più drammatica
di una città lasciata senza guida. Il sindaco - ha aggiunto Mita - ha
perso un'occasione storica». Mita
ha concluso lanciando un messaggio a Mario Annese: «Non farti buttare
giù dopo il 25 febbraio, altrimenti avresti sul groppone un doppia
responsabilità, costituita da un periodo pari ad un anno e mezzo di
commissariato della città». Ma
queste dichiarazioni da copione - peraltro attese - non hanno modificato
la situazione di governo locale nè potevano farlo. La
"piazza" si attendeva una precisa responsabilità politica da
parte dell'opposizione che da quasi due anni è attore passivo delle
"beghe di palazzo". Oltre alle solite richieste di dimissioni
ci si aspettava un'iniziativa più coraggioso e più politica come
l'avvio di una mozione di sfiducia che probabilmente Rifondazione
comunista, con i sui cinque consiglieri, potrebbe far pesare
sull'equilibrio della "fallimentare gestione Annese". Il
timore è che non è solo il sindaco a voler superare la boa del 25
febbraio, data ultima per votare in primavera un nuovo eventuale sindaco
di Ceglie.
Volley femminile: volano gli angeli di Mimmo
Argentiero
Lunedì, 24 novembre Dodici
magnifiche ragazze stanno portando il tifo alle stelle. In sette gare
disputate, le atlete di Mimmo Argentieri hanno fatto altrettanti
risultati utili consecutivi ed ora la classifica del campionato di serie
D parla giallo-blù. Sabato sera, nella palestra di Via Salerno giungeva
la Libertas Castellaneta, sestetto forte e che come il Volley Ceglie era
(ed è) accreditata tra le squadre da battere. E,
come avevano fatto sette giorni prima espugnando il campo del Nardò,
fino ad allora appaiati in classifica, le splendide ragazze cegliesi
dicono a chiari lettere chi è che detta legge in questo campionato. La
gara, non era facile. Certo, c’era il fattore campo ma in questi casi
più di tutto vale la tecnica, l’affiatamento delle atlete e
soprattutto la concentrazione. Le troppe vittorie, spesso, possono
deconcentrare ed è qui che ci vuole tutta l’abilità di un allenatore
a non far mai venir meno la giusta motivazione. Del resto, il campionato
è ancora lungo e le altre squadre incontrando la Volley Ceglie si
esaltano più di ogni altra gara. Specie ora che c’è la lotta a chi
per primo potrebbe fare loro lo sgambetto. Le
ragazze di Mimmo Argentiero (coadiuvato da Angelo Fumarola) hanno messo
a segno un tre a zero senza attenuante e nulla hanno potute le
avversarie joniche che hanno cercato in tutti i modi di ostacolare
l’arrembaggio di capitan Graziana
Lerna e le sue compagne: Ottavia
Ciciriello, le sorelle Alessandra e Giorgia Cardone, Anna Amico,
Francesca Andriola, Lara Baggiani, Rosalba Milone,
Giovanna Margherita ,Caterina Petrosillo, Lucrezia Pignatelli e
Deborah Trinchera. Sabato prossimo, si va a Torre dove sarà
in programma un avvincente derby, di fronte la prima e la terza
del campionato. Luca
Dipresa
Cegliese in ospedale dopo aver mangiato funghi
Domenica, 23 novembre Intossicato
da un fungo che, se mangiato dopo essere stato bollito, non da nessun
disturbo, ma è nocivo se consumato crudo o arrostito. Il
medico in servizio, non appena si è reso conto di essere di fronte a un
paziente che aveva mangiato funghi, ha subito chiesto l'intervento del
micologo del dipartimento di prevenzione dell'Asl Br1. L'ispettore
micologo Antonio Tursi ha impiegato pochi minuti per risalire al tipo di
fungo mangiato dal giovane che aveva fatto ricorso alle cure dei medici
del pronto soccorso dell'ospedale di Ceglie. Si tratta - ha detto - di
Lactarius crhysorreus, un fungo che, se non consumato dopo essere stato
sbollito o tenuto a bagno nell'acqua per un paio di giorni, è tossico
per l'uomo. Le
sue condizioni non sono gravi. L'intervento dell'esperto ha, infatti,
permesso ai medici di segnalare subito al centro intossicazioni
dell'ospedale Niguarda di Milano il tipo di fungo che aveva provocato la
reazione e, quindi, gli esperti hanno potuto stabilire la terapia senza
perdere tempo prezioso. Non
è la prima volta che il "pronto soccorso" micologico del
dipartimento di prevenzione dell'Asl permette, proprio grazie alla
tempestività dell'intervento degli esperti, di limitare gli effetti
delle intossicazioni da funghi nei pazienti che si rivolgono ai pronto
soccorso degli ospedali della provincia in preda a violente coliche e
malessere diffuso in tutto l'organismo. (La
Gazzetta del Mezzogiorno)
Comune nel caos: saltano anche le riunioni dei
capigruppo
Sabato, 22 novembre Due
le novità dell’ormai lunga crisi politico-amministrativa della città.
La prima novità riguarda la non partecipazione alla conferenza dei
capigruppo di ieri l’altro di Fi (non c’era nemmeno An. ndr). La
seconda è rappresentata dalla decisione del capogruppo (e del partito)
di Alleanza nazionale di destituire dalle commissioni consiliari i
consiglieri sospesi ed in odor di espulsione dal partito, Ciro Argese e
Rocco Venerito. Insomma,
il braccio di ferro tra il sindaco e la “maggioranza” della sua
coalizione si fa sempre più marcato Se la decisione di non partecipare
alla conferenza dei
capigruppo da parte di An era prevedibile, non lo era affatto quella di
Forza Italia. E questa può essere la diretta conseguenza della
posizione presa dagli Azzurri dopo la costituzione dell’Annese-ter sul
quale il partito ha avuto subito da ridire, ponendo sul tappeto una
questione politica e chiedendo il congelamento del neo-assessore e
neo-vice sindaco Carlo Gasparro. Posizione che Fi ha preso unanimemente
e resa nota con un comunicato congiunto del gruppo e del partito che,
tra le altre cose, smentiva le voci che parlava di assenso dato dal
coordinatore provinciale di Fi, Nicola Ciracì, al nuovo esecutivo
varato da Annese. Stando così le cose è da prevedere che la seduta
consiliare in programma i prossimi 26 e 27 novembre potrebbe riservare
delle novità. L’assestamento
di bilancio è un fatto importante, di volontà politica sul quale
concorda una maggioranza. Documento contabile, tra le altre cose, che in
questi giorni si sta stilando e senza la partecipazione del
“congelato” assessore al bilancio (gli assessori di Fi, oltre a non
partecipare alle giunte, a quanto pare, non hanno messo più piede sul
comune dalla movimentata seduta consigliare dello scorso 5 novembre, ndr). Dieci
giorni di vero “fuoco” che potrebbero, questa volta, per davvero
decidere le sorti della legislatura. Fi si sta anche adoperando per
rimettere attorno ad un tavolo le tre segreterie della coalizione (una
riunione è prevista per lunedì prossimo). Ma il tutto passa dalla
volontà o meno di azzerare l’Annese-ter. An, con la nota del sen.
Curto e dell’ass. reg. Saccomanno riportata nell’edizione
dell’altro ieri, ritorna a ribadire che «nulla è cambiato
rispetto alla valutazione politica estremamente negativa fatta
quando è stato deciso di interrompere il dialogo con il sindaco e il
presidente provinciale di Fi». ED allora l’iniziativa di rimettere
attorno allo stesso tavole le tre forze avrà seguito? Solo se si azzera
tutto e si reintegri i due assessori Ostacolo e Urso, sussurra qualcuno.
Ed allora il tutto passa proprio attraverso la possibilità o meno di
ripartire daccapo. E se Annese non ritorna sui suoi passi? Facile
prevedere che l’assestamento difficilmente passi (ci potrebbe essere o
l’assenza dalla seduta di diversi consiglieri o, addirittura il voto
contrario). In tutto questo, con due forze politiche fuori (Fi ed
appunto An) pongono anche l’Udc nel decidere cosa fare: Insomma ce ne
per tutti i gusti,a nche se qualche autorevole voce del Polo è convinto che solo se ritorna la politica,
probabilmente, ci saranno i margini di un recupero che, ad oggi, appare
impossibile. Luca
Dipresa
Basket: alla prima sconfitta esonerato il coach
Guadalupi
Sabato, 22 novembre Settimana
difficile quella che sta per chiudersi per l’Edilmed Ceglie. Sabato le
polemiche per la prima sconfitta di campionato dopo sette risultati
utili consecutivi e l’altro ieri l’esonero del tecnico
Gianvito Guadalupi. Una vera doccia fredda che nessuno si
aspettava visto il buon lavoro (con i risultati) fatti dal tecnico
brindisino. «Una decisione sofferta e che ha esclusivamente delle
motivazioni di natura estremamente tecniche», ha tenuto a dichiarare il
presidente Enzo Galetta. Al suo posto giunge Giuseppe Bevilacqua,
tecnico altrettanto esperto e che ben si addice agli obiettivi ormai non
nascosti della dirigenza di tentare l’approdo alla serie C1. Intanto,
il presidente Galetta vuol ritornare sulla partita di Monteroni, la
prima sconfitta subita in questo campionato che vede sempre al squadra
cegliese al comando della classifica. «Sappiamo bene
- afferma Galetta - che contro di noi, ormai, è come se si
giocasse la partita dell’ultima spiaggia, però chiediamo almeno ai
direttori di gara di essere messi nelle condizioni di giocare a basket».
Ma non può essere la giustificazione alla sconfitta subita? «Nient’affatto
– replica secco Galetta – non è una scusa anche perché perdere una
gara fa parte del gioco». E lo spiega meglio il perché.
«Quello che ci è capitato prima a Monteroni, dove abbiamo
vinto, e sabato scorso
contro a Monopoli, va ben
oltre la competizione sportiva, con Licchello, tanto per fare un nome,
che si trova con tre punti di
sutura per una intenzionale gomitata subita sull’arcata sopracciliare
e non punita dagli arbitri».Insomma chiedete “tutela”?
«Tutela di giocare a basket, una maggiora attenzione da parte
dei direttori di gara, che non va affatto confusa con favoritismi». E
se un presidente chiede solo di giocare a pallacanestro, senza eccedere
non è che stia chiedendo chissà cosa. Ma torniamo al gioco. La squadra
non potrà non subire tutto il trambusto, dalla prima sconfitta al
cambio del tecnico. «Ma i nostri – taglia corto il presidente –
sono giocatori esperti e capaci di assorbire il tutto per rituffarsi nel
campionato con le stesse ambizioni ». Anche l’infermeria si va
svuotando. «I ragazzi – afferma il ds e medico sociale, Enrico
Marseglia – stanno recuperando dagli acciacchi causati dalla battaglia
di sabato scorso e il coach Bevilacqua avrà a disposizione tutta la
rosa». Anche Cosatbile sarà a completa disposizione essendosi rimesso
dal lungo infortunio. Buone
notizie, quindi, per domenica quando a Ceglie giungerà la squadra
barese della Don Bosco. Gara difficile ma che i ragazzi di Guadalupi si
apprestano a disputare con il solito piglio, avendo a disposizione
l’occasione di dimostrare di essere una squadra competitiva e che
merita la testa della
classifica. I Play off sono il primo obiettivo da conseguire per poi
tentare di giocarsi il tutto per tutto per la conquista della serie C1.
Lamonica, Palumbo, Ventruto, Licchello, Costabile, il ritorno di Epicoco,
Bove, Voglino e, soprattutto, i promettentissimi giovani Barletta, Curri
e Sarcinnella costituiscono un gruppo talmente collaudato che, quando
saranno al cento per cento della condizione allora ci sarà davvero da
divertirsi. Peccato solo
che per il palazzetto si va un po’ a rilento. La variante per
ottemperare ai sistemi di sicurezza è stata approvata da qualche
settimana ormai e si diceva che sarebbero pesto iniziati i lavori
(creare due scale esterne). Ma,
ad oggi nulla di questo. Sarebbe il massimo se per i play off la
struttura fosse pronta ad ospitare il nutritissimo tifo e pubblico che
domenicalmente è assiepano la ormai incapiente palestra di Via Salerno.
I vigili e il traffico bloccano un ladro d'auto
Venerdì, 21 novembre Solo
il pronto intervento della pattuglia dei vigili e la strada un po’
intasata ha evitato ai ladri di portarsi via la Punto che la signora
A.I. aveva parcheggiato in Via C. Colombo, con le chiavi inserite e il
motore spento, giusto il tempo per acquistare un pacchetto di sigarette
nel vicino tabacchino. Erano circa le 17,00 quando la signora fermava la
propria Punto Diesel per recarsi nel vicinissimo tabacchino di Via
Colombo. Ci vorrà solo un minuto, avrà pensato per cui non valeva la
pena togliere le chiavi. Ma
aveva fatto male i suoi calcoli. Qualcuno, sicuramente lì appostato,
non ha creduto ai suoi occhi quando ha visto le chiavi inserite. Così
è montato a bordo ed è partito a freccia. La fortuna però,
ha voluto che le grida della donna venissero raccolte dalla
pattuglia di vigili composta da Giancola Monaco e Stefano Venerito che,
inserita la sirena si è lanciata all’inseguimento. Qui l’altro
ostacolo. La strada era intasata da altre auto e il ladro è stato
costretto a darsela a gambe lasciando lì la Punto. I vigili si sono
lanciati all’inseguimento, ma il ladro ha fatto perdere le sue tracce
tra le viuzze del quartiere “Villa Valente”. L.Dip.
Gli ex alleati contro il sindaco Annese ma Fi
temporeggia
Giovedì, 20 novembre L'Annese-ter
non porta da nessuna parte. A Ceglie Messapica stanno capendo anche
all'interno della Casa delle libertà che la frattura in Alleanza
Nazionale non agevola proprio nessuno della maggioranza. Nemmeno chi
l'ha provocata per indebolire il partito di Fini in vista della
consultazione provinciale. Ricordiamo
cosa è accaduto. Mario Annese viene eletto un anno e mezzo fa da una
coalizione di centrodestra. Sorgono i primi problemi quando l'Udc chiede
maggiore visibilità. Con una «energica campagna-acquisti» da partito
minoritario della coalizione, diventa di pari robustezza degli altri due
(AN e FI). La crisi si risolve con la rinuncia momentanea di An a un suo
assessore e all'appoggio esterno. In attesa della modifica dello statuto
comunale per poter allargare la giunta a sette assessori. Ma in
occasione della riunione consiliare per tale allargamento. La
maggioranza viene battuta anche perché il capogruppo di FI si astiene.
E la crisi si riapre. AN a questo punto è chiara: per rientrare in
giunta debbono essere reinseriti Urso e Ostacolo che si erano dimessi
per consentire il rimpasto. Ma Argese, ex di FI, passato in AN,
presidente del Consiglio, e Venerito, consigliere comunale, non
gradiscono e appoggiano la nomina di Carlo Gasparro a vice sindaco.
Annese accetta e An, oltre a proporre l'espulsione dal partito di Argese
e Venerito, si tira fuori della maggioranza. Unica condizione per
rientrare è il reinserimento in giunta di Urso e Ostacolo. Cosa
accadrà ora? Annese accetterà? Ammorbidirà la sua posizione, così
come viene sollecitato da Angelo Gasparro, componente dell'esecutivo di
FI. «La situazione scrive Gasparro - venutasi a determinare dopo la
nascita dell'Annese-ter è diventata ancora più difficile sia per la
revoca dell'incarico di vice sindaco a FI, partito di maggioranza
relativa, che è stato affidato a persona indicata da due consiglieri
espulsi da AN, che fra l'altro detengono la presidenza del Consiglio;
sia per la frattura venutasi a creare in An che vede questo partito
all'opposizione». Gasparro non entra nel merito delle scelte dei
singoli partiti, ma vuole «sottolineare come la forzatura effettuata
dal sindaco di nominare un nuovo esecutivo senza consultare i partiti ed
i gruppi politici, sia stato un atto politico deleterio per la
maggioranza di centrodestra». Ed aggiunge: «È opportuno che il
sindaco si fermi per un attimo invitando chi oggi occupa giornalmente la
sua stanza a riflettere sulla necessità di una ricomposizione della
maggioranza senza creare ulteriormente fratture che difficilmente
potranno essere sanate in futuro». Gasparro sottolinea che la
candidatura Annese è stata voluta a livello provinciale, «contro il
parere dell'onorevole del Collegio e senza forzature calate dall'alto,
per ricomporre la coalizione della Cdl e non certamente per contribuire
ad accentuare le divergenze». Anche
Michele Saccomanno, assessore regionale di AN, fa sentire la sua voce
sul caso-Ceglie. «La situazione in questo Comune ha mostrato, negli
ultimi giorni, segnali di gran confusione e tale confusione è
registrabile, purtroppo, anche nel gruppo consiliare di AN. Ritengo che
non siano più tollerabili comportamenti e decisioni manifestati da
taluni in difformità dalla linea politica ribadita dal segretario
provinciale del partito (il sen. Euprepio Curto, ndr.). Tali
comportamenti provocano grave danno all'immagine del partito e
disorientamento nei nostri elettori. È per questo che diventa
indispensabile rafforzare l'univocità della linea politica del partito,
e ciò può realizzarsi attenendosi scrupolosamente alle direttive della
federazione provinciale. Una
frattura, ormai evidente, che si ripercuoterà anche sulle prossime
elezioni provinciali. «Mi dispiace - conclude Curto - che alcuni amici
di An non abbiano capito che comportandosi in questo modo vedranno le
Provinciali da spettatori. Almeno per quanto riguarda Alleanza Nazionale». (La
Gazzetta del Mezzogiorno)
La Provincia appalta interventi per scuola e strade
Martedì, 18 novembre Sono
pronti per andare in appalto tre importanti progetti deliberati
dall’Amministrazione provinciale. Il primo riguarda la sistemazione
delle aree esterne e dei locali adibiti
a palestra coperta dell’Itc e Liceo classico-scientifico, le
strutture scolastiche di Viale Aldo Moro e facenti parti del comprensivo
“Cataldo Agostinelli”. Gli
altri due progetti riguardano interventi su strade provinciali e
statali. Esattamente si tratta della manutenzione straordinaria della
provinciale 26, Ceglie-Francavilla Fontana con il completo rifacimento
della pavimentazione bituminosa e, l’altro intervento e sull’ex
statale 581, la Ceglie Martina Franca con la rettifica di una
pericolosissima curva, quasi a ridosso del confine della città jonica
teatro di numerosissimi e mortali incidenti stradali. “Con il bando
che sta per essere pubblicato – a parlare è l’assessore provinciale
ai Lavori Pubblici, Nicola Ciracì – come ente provincia procederemo
ad una serie di interventi da anni richiesti e che, per quel che
concerne la Ceglie-Martina Franca porteranno ad abbassare notevolmente
l’indice di incidenti che lì si verificavano proprio in prossimità
di questa pericolosissima curva”. Per non parlare della bitumazione
della Ceglie-Francavilla, strada al alta densità di circolazione e che
necessitava davvero di una sistemazione tesa ad eliminare le buche
tamponate di volta in volta e che rendono l’asfalto simile ad una
gruviera. Importante l’intervento per la scuola secondaria che da
tempo attendeva questo intervento per consentire agli studenti la
pratica dell’educazione fisica finora fatta in uno sterrato che
diventava pericoloso: E quando le giornate erano fredde e piovose i
ragazzi si dovevano accontentare di uno spazio ricavato in un androne. La
sistemazione dell’area esterna e, soprattutto quella di ambienti
interni adibiti allo scopo arrecheranno un notevole ed evidente
giovamento alla normale attività scolastica. Per questo interventi al
Commerciale e al liceo è previsto un importo complessivo pari a circa
120mila euro e la ditta che si aggiudicherà i lavori dovrà effettuarli
nel limite previsto di cinque mesi. Per quel che concerne la
bitumazione della provinciale 26 e la rettifica della curva sulla
statale 581sono previsti, rispettivamente, 186mila euro (la bitumazione
della Ceglie-Francavilla) e 104mila (la rettifica della curva pericolosa
sulla statale per Martina Franca, compreso il rifacimento dei muretti a
secco). Lavori che dovrebbero avere la durata di massimo tre mesi. Luca
Dipresa
Sarà allargata la strada provinciale Ceglie-Ostuni
Lunedì, 17 novembre Andrà
presto in appalto il progetto che prevede la sistemazione e
l’allargamento della strada provinciale 22, la Ceglie-Ostuni, nel
tratto che va da Ceglie al dosso San Paolo. L’amministrazione
provinciale ha già provveduto ad approvare il progetto esecutivo e ad
emanare il relativo bando di gara mediante pubblico incanto. “Entro
l’anno in corso – afferma l’assessore provinciale ai L.P., Nicola
Ciracì – appalteremo i lavori relativo a questo tratto e di strada e,
il prossimo anno, appalteremo i lavori per il completamento e
l’allargamento di questa importante strada provinciale che diventerà
più larga e più scorrevole”. Per questo primo intervento sono stati
previsti 500mila euro, un miliardo di vecchie lire e, per il
completamento ci sono unmilione e mezzo di euro (tre miliardi di vecchie
lire). “Quello di rendere più agevole questa strada – afferma
ancora l’assessore Ciracì – era uno degli obiettivi prioritari del
mio assessorato, non fosse altro per l’alta densità di traffico che
giornalmente qui si verifica,
essendo la Ceglie-Ostuni una strada di collegamento diretto tra lo Jonio
e l’Adriatico”. Anni
fa, esattamente nel 1993 venne fatto un primo importante intervento su questa
strada provinciale con l’abbassamento del dosso San Paolo e il
relativo allargamento del tratto interessato. Intervento che, per la
durezza della roccia ed alcuni problemi, poi superati, di impatto
ambientale si protrassero per molto tempo tra le lamentele ed i disagi
dei numerosissimi utenti che si videro costretti a fare un lungo giro
per raggiungere Ostuni, e viceversa. Con questo intervento, però, le
cose dovrebbero andare meglio, nel senso che i disagi verranno ridotti
al massimo. “In effetti – è sempre Ciracì a parlare – cercheremo
di ridurre al massimo i disagi alla gente, e comunque sarà consentita,
per il tratto dei lavori interessati, la circolazione su di una corsia
con il traffico regolato da un semaforo”. L’intervento di
sistemazione e allargamento, in pratica, riguarderà il lato sinistro
della strada andando per Ostuni: Circa i tempi? “Nel bando è
esplicitamente indicato in centoventi giorni”, chiarisce l’assessore
provinciale. Se tutto andrà secondo i progetti è da ritenere che prima
dell’estate, intorno al mese di giugno, i lavori potranno essere
completati e subito dopo mandare in appalto il secondo lotto, quello
relativo al tratto compreso tra il vecchio dosso San Paolo e
l’ingresso della città bianca. Il tutto è facilitato dal fatto che
l’Amministrazione Provinciale ha approvato l’intero progetto
esecutivo, quello relativo al primo lotto che va subito in appalto e
quello, appunto al rimanete tratto della provinciale 22.
Il vescovo inaugura il progetto di volontariato
Lunedì, 17 novembre E’
stato il vescovo diocesano, Mons. Marcello Semeraro a presentare ed
inaugurare il nuovo progetto di volontariato, l’ennesimo esempio di
sinergia tra il centro di Alta Specializzazione “San Raffaele” e,
questa volta, l’associazionismo cattolico. “Nelle mie visite
pastorali – ha detto il
vescovo – uno dei messaggi che ho affidato è stato quello di
incentivare il volontariato come forma di servizio e presenza della
chiesa”. E
poi ancora: “Oggi, qui a Ceglie, questo messaggio trova piena
attuazione in una struttura che è al servizio di una vastissima utenza
che ha qui finalmente trovato una risposta concreta ai loro particolari
bisogni”. La presentazione del progetto avvenuta proprio nel centro San Raffaele con il dr Rinaldo
mazzetti a far gli onori di casa ed esprimersi positivamente
sull’iniziativa che – come ha affermato – “Non potrà che dare
una ulteriore e valida opportunità, unitamente alla qualificata e vasta
presenza professionale degli operatori socio-sanitari”. Per la verità.
Il progetto che oggi parte è stata una intuizione del cappellano della
struttura, don Antonio Longo, che ha subito trovato nel dr Mazzetti una
valida sponda per la sua attuazione. Progetto proposto al vescovo che ha
dato il suo assenso. Ma in cosa consiste questo progetto-volontariato
che parte? “Una cinquantina di giovani appartenenti a tutte le
parrocchie della città, al mondo dell’associazionismo e al gruppo
degli scouts – chiarisce don Antonio – attueranno quella che
possiamo definire una presenza amica, un modo come esprimere vicinanza,
solidarietà e per gli stessi giovani volontari un forte segno di
testimonianza cristiana”. Questi giovani avranno modo di stare
giornalmente accanto ai numerosi pazienti para e tetraplegici ,
contribuendo in questo modo a quel processo di inserimento sociale che
è poi parte fondamentale del processo riabilitativo vero e proprio.
“In una riabilitazione di alta specializzazione come quella che qui
viene praticata – ha spiegato a tal proposito il dr Mazzetti – oltre
al canonico ruolo, con attività continue di consulenze scientifiche,
quello del volontariato rappresenta quasi un completamento
dell’assistenza che qui viene garantita”. Nello
specifico? “Nello specifico – è sempre il giovane cappellano a
parlare – daremo vita a cinque progetti con i pazienti che saranno i
veri protagonisti”. Progetti che vengono illustrati da Emanuele Tunno
che dei circa cinquanta giovani che hanno aderito al progetto, sarà il
coordinatore. Si parte da
un gruppo che dedicherà
all’animazione liturgica, dalla semplice messa giornaliera ai momenti
religiosi forti, come il Natale, la Pasqua; poi il gruppo ricreativo con
attività ludiche (giochi, tombolate); il gruppo culturale che darà
vita alla creazione di un vera e propria biblioteca ad organizzare e
promuovere incontri e convegni; quello musicale (un gruppo
canoro-strumentale che dia luogo anche a dei concerti, oltre a
vivacizzare i vari momenti di festa e di animazione liturgica. Infine il
progetto teatro con la messa in scena di commedie (si parla già del
prossimo natale con la rappresentazione di un lavoro teatrale che – a
detta di questi giovani – sarà una vera e propria sorpresa). Dopo la
pres4entazione del progetto mons. Semeraro ha voluto girare per le
corsie salutando tutti i degenti. Luca
Dipresa
An conferma: "Fuori dalla maggioranza, via gli
assessori"
Domenica, 16 novembre All'invito
di Forza Italia, almeno fino a questo momento, Alleanza Nazionale
risponde «no, grazie». Dopo la formazione dell'Annese-ter, che di
fatto ha rappresentato la estromissione di An, Forza Italia che con un
comunicato congiunto del gruppo e del direttivo, pur esprimendo
solidarietà al sindaco «di fronte al linguaggio «poco ortodosso
"usato dal presidente provinciale di An sen. Curto», in un certo
qual modo prendeva le distanze dagli ultimi avvenimenti e dallo stesso
Annese (il riferimento alla nomina a vice sindaco di Carlo Gasparro, a
discapito di Paolo Urso e, quindi della stessa Fi) invitandolo a «sospendere
dalla attività il neo amministratore Carlo Gasparro in attesa delle
determinazioni ufficiali di An».
E
sempre nella stessa nota Fi si faceva promotrice «di incontrare le
segreterie cittadine della coalizione al fine di ritrovare le ragioni
politiche dello stare insieme nel rispetto dei partiti e per consentire
una serena ripresa della attività amministrativa». Il tutto con la
decisione che la delegazione di Fi si asteneva, fino a chiarimento, dal
partecipare alle riunioni di giunta. Cosa che è puntualmente avvenuta
nella prima adunanza dell'esecutivo tenuta giovedì sere con la sola
presenza del sindaco, dei due assessori dell'Udc (Vitale e Argentiero) e
di Carlo Gasparro. Ma, di incontrarsi, An non ne avrebbe davvero
l'intenzione. Il direttivo, proprio per valutare la situazione ed in
attesa di parlare alla città - come anticipato da alcuni esponenti -
con un comizio si è riunita e dalla discussione sarebbe emersa la
volontà di attenersi a quanto dichiarato nei giorni scorsi con il
partito che ormai si sentirebbe fuori da questa maggioranza che,
attualmente conta sull'apporto pieno dell'Udc, quello dei due
consiglieri «sospesi» da An, Ciro Argese e Rocco Venerito e quello «condizionato»
di Fi. Ma,
stando anche ad alcune indiscrezioni in An ci sarebbe stato anche chi
avrebbe dichiarato la possibilità di sedersi attorno a quale tavolo che
Fi vuol attivare, a condizione che il sindaco torni indietro e reintegri
i due assessori, così come deliberato dal partito, ossia Oronzo
Ostacolo e Mimmo Urso. Questa la situazione al momento che non è certo
fluida e chiara. Ed allora, più i giorni passano e più l'orizzonte si
allontana. La posizione di Forza Italia con il congelamento della sua
delegazione fino a quando durerà?, una prima domanda alla quale si dovrà
dare una risposta. E
tutto passa attraverso la decisione che il sindaco Annese prenderà:
andrà avanti così oppure accoglierà l'invito di Fi a sospendere dalla
attività il neo amministratore Carlo Gasparro? Una strada con un bivio
obbligato mentre si avvicina l'appuntamento dell'assestamento di
bilancio che ogni ente comunale deve presentare ed approvare entro al
fine del mese di novembre. Non è che in questa occasione Fi voterà
contro. Tutt'altro, però potrebbe accadere che si vada avanti così
fino a febbraio, quando in vista delle elezioni provinciali nella Casa
delle Libertà potrebbe accadere il tutto e il contrario di tutto. Sul
fronte opposto stasera è previsto il comizio di Pietro Mita di
Rifondazione Comunista. (Luca
Dipresa)
Crisi: domani sera il comizio di Rifondazione
comunista
Sabato, 15 novembre
Dopo il comizio tenuto tre settimane fa dall'Ulivo domani toccherà al
partito della Rifondazione comunista intervenire pubblicamente sulla
grave crisi politico-amministrativa di Ceglie Messapica. Dopo la nomina
di una nuova Giunta, la terza in 18 mesi, da parte del sindaco Mario
Annese tocca a tutti i consiglieri comunali svolgere un'azione politica
chiara e risolutiva per il bene del paese. Sarà un segnale forte quello
che Rifondazione comunista, che in consiglio comunale conta cinque
consiglieri su venti, darà alla città: domani, domenica alle ore 18,30
in piazza Plebiscito, toccherà all'ex sindaco Pietro Mita sciogliere i
dubbi che pure hanno coinvolto il suo partito circa l'opportunità di
uno scioglimento anticipato dell'assise. Nei mesi scorsi - infatti - la
posizione del partito è parsa attendista, forse troppo per molti
osservatori. Pubblichiamo
il documento diffuso dalla segreteria cegliese di R.C.
Curto: "Scelte gravi, così An va all'opposizione" Lunedì, 10 novembre «Il provvedimento di sospensione dalle attività di partito assunto nei confronti dei consiglieri Argese e Venerito è di natura puramente interlocutoria nelle more dell'esame degli organi competenti del provvedimento di espulsione che ho chiesto sia adottato per entrambi». Lo chiarisce il sen. Euprepio Curto, a proposito della «questione politica apertasi a Ceglie Messapica - spiega Curto - dove sono state consumate scelte che sono di gravità assoluta nei confronti di Alleanza nazionale, avrà di certo conseguenze di indubbio rilievo sia all'interno An che all'interno della Casa delle libertà». «Anche per questioni di cultura politica An non ha mai pensato - conclude Curto -, fino a ieri, ad una chiusura traumatica della vicenda amministrativa cegliese, avendo avuto, Alleanza Nazionale, ai diversi livelli, un ruolo straordinario nella individuazione del percorso politico preelettorale, candidato sindaco compreso o soprattutto, anche se questo impegno e questa lealtà non potevano giungere alla penalizzazione del partito attraverso la defenestrazione di due assessori che avevano cercato di contribuire alla soluzione della crisi aderendo alla ipotesi di azzeramento. Oggi, però, fino a che questa amministrazione resterà in vita, An sceglie la via della opposizione. Opposizione quindi a Ceglie, ma anche presa di distanza da alcuni modi di interpretare le regole dello stare insieme proprie di alcuni soggetti».
Crisi: Fi chiede la sospensione di Gasparro, irritato Urso Sabato, 8 novembre «Il coordinamento cittadino ed il gruppo consiliare di FI nell’esprimere al Sindaco Annese la propria solidarietà di fronte al linguaggio “poco ortodosso”usato dal Presidente provinciale di An Sen. Curto, offensivo dell’intera comunità cegliese, nonché in maniera strabica diverso da quello che lo stesso usa nei comuni di Oria dove Fi primo partito della città è stato relegato alla opposizione in disprezzo della volontà popolare o in quello di Torre S.Susanna dove la stessa situazione è vissuta dagli amici dell’ Udc». Inizia così il comunicato stampa che il direttivo ed il gruppo di Forza Italia ha diramato subito la riunione di venerdì sera, convocato proprio per discutere sugli ultimi avvenimenti politico-amministrativi. «Nel registrare le incomprensioni presenti all’interno del gruppo consiliare di An, che hanno portato alla sospensione dalle attività di partito dei consiglieri comunali Argese e Venerito (rei di aver consentito l’approvazione del consuntivo) e che rischiano di minare in modo irrevocabile la governabilità della nostra città, rendendo peraltro evidente quanto dissennata sia stata la gestione di tale vicenda da parte della dirigenza locale e provinciale di tale partito» - prosegue la nota a firma di Nicola Ciraci’ (Coordinatore Provinciale FI), Carlo Verusio (Coordinatore Cittadino) e Antonio Suma (Capogruppo Consiliare) - «Chiarisce che Fi rimane a sostegno del Sindaco Annese nel rispetto della volontà popolare e rigetta qualsiasi tentativo,soprattutto estraneo alla comunità cegliese, di sciogliere l’assise cittadina diffidando gli alleati a non assumersi tale grave responsabilità». E quindi un accenno alle decisioni prese dalla presidenza provinciale di An. «Nel contempo – si legge a tal proposito -, a dimostrazione della propria responsabilità e lealtà verso la coalizione della Cdl ed in particolare verso gli amici di An tutti, non si può che registrare la decisione della Presidenza provinciale di An di sospendere i citati consiglieri, scelta che va rispettata sia dalle forze politiche ufficiali che dallo stesso Sindaco». Premesso questo Fi, ritenendo forse recuperabile il rapporto tra le forze della Casa delle Libertà, ed in modo particolare con Alleanza Nazionale, sottolinea che «ritenendo indispensabile una leale ripresa del dialogo tra le segreteria dei partiti, nelle prossime ore incontrerà il Sindaco Annese per chiedergli di prendere atto della situazione, sospendendo dalla attività il neo amministratore Carlo Gasparro in attesa delle determinazioni ufficiali di An e nel contempo si farà carico di incontrare le segreterie cittadine della coalizione al fine di ritrovare le ragioni politiche dello stare insieme nel rispetto dei partiti e per consentire una serena ripresa della attività amministrativa del Sindaco Annese con un esecutivo che sia realmente rappresentativo del consenso elettorale e vicino ai problemi della città». Intanto, Paolo Urso – a lui sarebbe andata la solidarietà di tutta Forza Italia - non ha ancora deciso se accettare o meno la nuova delega che non lo vede più vice sindaco. Una sorte di “declassamento” non ritenuto condivisibile, anche perché il suo sacrifico – stando a quanto sarebbe emerso dalla discussione di venerdì sera – non collocabile nella direzione di agevolare un partito visto come sono andate le cose (al suo posto Annese ha nominato proprio Carlo Gasparro). Da riportare che Annese avrebbe invitato Urso a sciogliere la riserva entro lunedì mattina, cioè domani. In caso contrario avrebbe nominato un uovo assessore (Saverio Suma?). Ma è probabile che il tutto venga rinviato all’incontro che Fi, come si legge nel comunicato chiederà al sindaco. Luca Dipresa
Crisi: An sospende Venerito e Argese, diktat su Gasparro Sabato, 8 novembre «Ho adottato nei confronti dei sig.ri Rocco Venerito e Ciro Argese il provvedimento cautelare di sospensione provvisoria da ogni attività politica, incluso il divieto di frequentare le sedi di An, in rapporto al procedimento disciplinare che ho già avviato presso la Commissione Centrale di garanzia e probiviri. Tanto, in relazione a quanto avvenuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale tenuto a Ceglie M., che costituito la premessa, non solo per l’attribuzione di un incarico assessorile in quota An, a persona non indicata da An, ma soprattutto alla definitiva defenestrazione di due assessori (Mimmo Urso e Oronzo Ostacolo) rei di essersi dimessi per favorire la risoluzione della crisi dell’amministrazione Annese. Ovviamente questo è solo il primo passo (che forse non è neanche opportuno definire “interno”) delle azioni che An adotterà nell’intera provincia e che, purtroppo, non potranno non incidere pesantemente sugli equilibri con alcuni partners della Casa delle Libertà, anche in chiave futura». Non si è fatta attendere, così come aveva preannunciato, la ferma posizione del segretario provinciale di An, sen. Euprepio Curto, all’indomani dell’atto consumato nel corso dell’ultimo consiglio comunale e della nomina assessorile affidata a persona (Carlo Gasparro, ndr)– come afferma il senatore nel comunicato stampa – “non indicata da An”. Pertanto, si surriscalda il clima politico all’indomani dell’Annese-ter che, il sen. Curto, presidente provinciale del partito, “un atto di banditismo politico”. Con la nota stampa ufficiale, apparirebbe chiaro che An a Ceglie si chiamerebbe fuori dalla coalizione ed Argese e Venerito sono a titolo personale. Le ultime ventiquattrore a Ceglie sono state frenetiche con i cellulari, surriscaldati sulla direttrice Ceglie-Roma-Bari, con i responsabili del partito locale che informavano dell’accaduto Curto, Specchia e Saccomanno. Stando a quanto trapelato da tutti questi esponenti è venuto subito un netto giudizio negativo, sia nei confronti del sindaco che di Argese, Venerito e Gasparro. Subito dopo la formazione dell’Annese-ter, in An tutti si sarebbero chiesto il motivo per il quale il sindaco e le stesse forze della coalizione, Fi e Udc avessero disatteso il deliberato del partito visto che, alla fine, la spaccatura aveva determinato due consiglieri per parte. Come dire: i voti sui quali contare, erano sempre due (Laneve e Gallone, in linea con il partito, da una parte, e Argese e Venerito sulla sponda opposta, ndr) e logica avrebbe voluto – si chiedono sempre in An - che si sposasse la posizione ufficiale del partito. Un interrogativo al quale bisognerà pur dare una risposta, specie ora che c’è la posizione ufficiale espressa dal presidente provinciale che è piuttosto chiaro quando afferma che il tutto”inciderà pesantemente sugli equilibri con alcuni partners della Casa delle Libertà”, anche in vista dell’ormai imminente appuntamento con le provinciali di maggio. E non va trascurato il fatto che del consiglio comunale cegliese fa parte anche il coordinatore provinciale di Fi, Nicola Ciracì. Intanto, Ciro Argese, e Rocco Venerito, ancora all’oscuro del provvedimento adottato nei loro confronti hanno diramato una nota nella quale, il primo, partendo dalla premessa che “non volevo mandare a casa il sindaco”, si giustifica così: «La mattina successiva al consiglio comunale – spiega Argese – sono circolate voci di alcuni dirigenti cittadini di An di una richiesta di espulsione dagli incarichi fino ad un chiarimento, ho deciso che non vi erano più condizioni di tranquillità in nessuno e ho chiesto al sindaco di nominare a vice sindaco un professionista (Carlo Gasparro) facente parte di una famiglia storicamente di An». La nota si conclude con una “critica” al partito: «Penso – dice – che An a Ceglie, dopo aver preso 2600 voti, deve iniziare a fare una vera ed incisiva politica di destra pensando ai problemi della città, quali il Prg, le conferenze di servizio, centro storico e tratturi di campagna». Venerito, dal suo canto afferma che «dopo i tanti passi indietro fatti ho deciso di differenziarmi da chi, per un testardo gioco di poltrone, voleva arrivare perfino a mandare a casa il sindaco, mortificando l’identità e la dignità di una intera città». Ma questo, adesso, di fronte alla posizione ufficiale di An ha poco peso e la questione è di natura politica e coinvolge tutte le forze della coalizione che dodici mesi fa vinse le elezioni. Una risposta al sen. Curto dovranno pure darla. Luca Dipresa
Annese nomina la Giunta 3: si spacca An, adesione dell'Udc Giovedì, 6 novembre La frattura in An si è consumata nella seduta del consiglio comunale dell’altra sera e con la nomina a vice sindaco di Carlo Gasparro, vicino alle posizioni di Ciro Argese. Ed ora è prevedibile che in Alleanza Nazionale si arrivi a soluzioni traumatiche dopo che il deliberato del partito, garante il presidente provinciale, sen. Curto, è stato disatteso da Argese e Rocco Venerito. Posizione che parlava di reintegro immediato dei sue assessori uscenti, Ostacolo ed Urso. Su questa posizione si riconoscevano, invece, il capogruppo Mario Laneve e Cosima Gallone che abbandonavano i lavori del consiglio al momento della “salvaguardia degli equilibri di bilancio”, dopo aver tentato fino alla fine di ricucire una frattura che più si andava avanti più sembrava irrimediabile. Per “sovrintendere” ai lavori, il sen. Curto aveva mandato a Ceglie l’assessore provinciale Balestra che, alla fine, ha dovuto prendere atto di come stavano le cose. E l’Annese-ter nasce con una nuova spaccatura, dopo quella risolta in casa Udc (i due gruppetti di due consiglieri ciascuno ha ottenuto un assessore, ndr) si apre quella in An. Nel servizio di ieri, con i lavori dell’assise in corso, ci eravamo fermati alla sospensione chiesta da An dopo la fase riservata alle mozioni. Sul tappeto la volontà del partito di reintegro immediato dei due assessori uscenti e il riconoscimento della pari dignità politica. Alla vigilia si parlava di un accordo che avrebbe previsto due assessori per gruppo. Ma in An scoppia subito la “grana Venerito” che si dissocia perché non concorda con la volontà del suo partito di reintegro. La sospensione, al rientro in aula sembrava aver approdato a qualche risultato perché il gruppo votava compatto una variazione di bilancio e il consuntivo 2002. Ma lo scoglio politico giungeva subito dopo al momento del voto sulla “salvaguardia degli equilibri di bilancio”. Al momento del voto, Laneve e Gallone abbandonano i lavori e il riequilibrio passa con 11 voti. E nella tarda mattinata di oggi Annese ha proceduto a nominare i due nuovi assessori, Carlo Gasparro (An) che diventa vice sindaco con delega alle Attività Produttive e Polizia Municipale e Rocco Argentiero (Udc, che fa capo a Locorotondo e Gianfreda) con delega ai Lavori Pubblici e Personale. Rimangono i tre di Fi (Urso, che non è più vice sindaco, Mita e Epifani) e Vitale dell’Udc (che fa capo a Cavallo e Saponaro). Escono Salvatore Santoro e Giovanni Suma (Udc). Da dire che indiscrezioni parlerebbero di qualche mal di pancia in Fi e Udc perché riterrebbero troppo la presidenza del consiglio (Argese) e la delega a vice sindaco ad un gruppo di An ridotto a due. Ma a proposito di An, come dicevamo, non è escluso che ci sia una forte e ferma presa di posizione da parte del sen. Curto ed il partito che avevano deliberato diversamente da quanto poi fatto da Argese e Venerito. Si parla già di provvedimenti e c’è chi disegna il futuro: dopo una rituale dichiarazione di indipendenza, non è escluso che i due passino in Forza Italia, partito del quale Argese già faceva parte in occasione della giunta Magno. Staremo a vedere, mentre la nuova maggioranza è sempre risicata con undici consiglieri su venti, sindaco compreso. Intanto, sugli ultimi avvenimenti di questi giorni, interviene il capogruppo di Rifondazione, Nicola Trinchera. “Purtroppo – spiega l’esponente dell’opposizione – siamo ad una vera e propria farsa che continua, con il sindaco incapace di prendere atto che la sua non è più una maggioranza coesa, nei numeri e rimanendo in linea con i punti all’odg, pareva una partita di giro, con due consiglieri in entrata (Locorotondo e Gianfreda) e due consiglieri in uscita (Laneve e Gallone)”. E così conclude: “Abbiamo appreso che il sindaco ha prenotato la piazza per sabato sera, ci auguriamo che mantenga fede all’impegno e spieghi alla città quello che sta accadendo”. Luca Dipresa
Fibrillazioni in Consiglio, ora è An che punta i piedi Giovedì, 6 novembre Alta la tensione che ieri sera serpeggiava nelle fila dalla maggioranza di centrodestra e, soprattutto, in Alleanza nazionale. La seduta consiliare convocata per ieri sera forse (il condizionale è d’obbligo perché mentre scriviamo la seduta prosegue, ndr) non è bastata a dire in maniera definitiva se la crisi è risolta oppure non ancora. Le ultime ventiquattr'ore sono state un susseguirsi di incontri, contatti che nella speranza di venire a capo di una situazione che si trascina ormai stanchevolmente. E vedremo quali saranno gli ulteriori sviluppi della seduta. Martedì sera, proprio alla vigilia della seduta, il sindaco Mario Annese ha riunito in municipio tutti i consiglieri della Casa della Libertà, l’ultimo tentativo per recuperare specialmente il gruppo di An che è spaccato in due, con Rocco Venerito (qualcuno avrebbe chiesto provvedimenti nei suoi confronti?) in netto contrasto sulla riconferma dei due assessori uscenti (e si parlava anche di Ciro Argese, ndr) e, in modo particolare su Domenico Urso. Ma non c’è stato un nulla di fatto e si decideva comunque di vedere cosa accadeva in consiglio comunale. Mentre si dava spazio alle interrogazioni e mozioni, nei corridoi del municipio si consumavano incontri, protagonisti consiglieri e componenti il direttivo di An. Serpeggiava la voce che An avrebbe chiesto la sospensione della seduta. C’era lo scoglio della salvaguardia degli equilibri di bilancio da superare. Dopo le interrogazioni e le mozioni, si entrava nel vivo. A partire dall’approvazione di una variazione al bilancio di previsione. E qui la prima stoccata di An: il capogruppo Mario Laneve chiedeva una sospensione di cinque minuti “per un chiarimento nel gruppo di An”. Alla riunione, che è durata più del tempo richiesto, non ha partecipato Rocco Venerito. Al rientro, il primo colpo di scena: An, nonostante quello che si riteneva votava compatto. Ma, si vociferava, i problemi sarebbero sorti al momento della “salvaguardia degli equilibri di bilancio”. Da segnalare, intanto, che il sindaco Annese ha impegnato la piazza principale della città per sabato sera. Vorrà spiegare, come ha sempre detto, alla città la situazione?. Nei giorni precedenti la seduta consiliare in corso ieri, si lavorava alla ricerca di un accordo tra i partiti. E qui si registrava la ricomposizione del gruppo dell’Udc che avevano trovato un accordo: un assessore indicato da Cavallo e Saponaro (Giuseppe Vitale) e l’altro scelto da Francesco Locorotondo e Donato Gianfreda (Rocco Argentiero). Ma, mentre si ricompattava l’Udc, si rompeva in An con il “no” al reintegro di Urso da parte di Venerito. E qui la musica cambiava tono con An che ridotto a tre consiglieri non poteva pretendere due assessori più la presidenza del consiglio. Fi e l’Udc (quest’ultimo aprì la crisi propri per il mancato riconoscimento della apri dignità, ndr) avrebbero posto un netto “non se ne parla”. Vedremo come la seduta si concluderà. Luca Dipresa
Il sen. Gaglione: "All'ospedale non c'è copertura medica" Mercoledì, ,5 novembre Le problematiche ancora sul tappeto in merito all'Ospedale civile di Ostuni e i Ceglie sono state al centro dell'attenzione dei senatori Rosa Stanisci e Antonio Gaglione che, insieme al sindaco della «Città bianca», avv. Domenico Tanzarella, hanno fatto un sopralluogo nel presidio ospedaliero allo scopo di verificare le situazioni logistiche e di attuazione del Piano sanitario regionale (trasferimenti di reparti, attivazione posti letto, situazione emoteca, Urologia e Gastroenterologia). I parlamentari hanno avuto ad Ostuni un incontro col direttore medico da poco arrivato, il dr. Naracci, col dirigente amministrativo, dott. Giuri, con diversi medici e primari. Al termine il sen. Gaglione ha detto: «Sulla carta tutto funziona benissimo ma solo sulla carta perché, in realtà, non c'è ancora quello che dovrebbe esserci: una rianimazione post-chirurgica essendo questo un ospedale polo chirurgico, così come non c'è una unità coronarica. Un eventuale infartuato o va a Monopoli o a Brindisi e si sa quanto sia prezioso il tempo in queste circostanze. Anche il sangue di cui necessitano i chirurghi per i loro interventi è disponibile solo dalle ore 8 alle 14 mentre: per la notte o i giorni festivi, deve arrivare da Brindisi. Una serie di disfunzioni, quindi, che non sono state colmate prima di attivare questo riordino. Ora segnaleremo tutte queste disfunzioni alla Regione e al Direttore Generale della Asl, dr. Causo, in modo che ponga rimedio al più presto». Proveniente dall'Ospedale di Ceglie dove, insieme alla sen. Stanisci, il parlamentare aveva fatto una'altra visita, il sen. Gaglione ha detto: «La dichiarazione più saggia l'ha fatta un medico del Pronto soccorso del nosocomio cegliese il quale ha detto che, del Pronto soccorso, restano solo i muri e questo si potrebbe estendere a tutto l'ospedale. Svuotato della sua funzione per le diverse chiusure dei reparti, al Pronto soccorso di Ceglie non c'è un medico 24 ore su 24; di notte c'è solo quello reperibile ma la cosa più grave e che anche il «118» non ha il medico di notte per cui, di fronte ad un'urgenza, bisogna aspettare che arrivi il medico. Altra cosa gravissima è che non c'è più rianimazione. Quindi un paziente che ha problemi di choc o di coma non ha il rianimatore a disposizione ed è venuta meno la funzione principale dell'Ospedale di soccorrere una urgenza. Dei trasferiemmenti che dovevano avvenire da Francavilla, solo uno è stato accolto mentre: gli altri sono andati a Manduria, Fasano, Mesagne e San Pietro». Da parte sua, la sen. Stanisci ha rimarcato che «siamo sulla strada del miglioramento anche perché finalmente abbiamo visto aperto un reparto adiacente l'ostetricia dove ci sarà anche il nido. Quindi finirà il percorso lungo che le donne facevano per andare ad allattare i propri bimbi. Spero che entri tutto in funzione perché qui abbiamo delle belle professionalità, un bel reparto e quindi quest'ospedale, da questo punto di vista, può dare tanto». Infine il sindaco Tanzarella ha detto: «Comincia a prendere forma questo polo chirurgico, anche se ci sono ancora dei problemi e spero che si riescano a individuare i luoghi per allocare tutti i posti-letto previsti dal Piano per l'Ostetricia e l'Ortopedia. In effetti un polo chirurgico che voglia essere tale non può fare a meno di una sezione emo-trasfusionale, indispensabile per assicurare un servizio 24 ore su 24 e non rischiare di dover attendere oltre un'ora per trasferire il sangue da Brindisi ad Ostuni. L'appello, oltre che agli organi dirigenti, va anche ai responsabili delle unità complesse, perché si rendano conto delle necessità che hanno le strutture di riferimento come quella di Ostuni, per conservare il servizio emo-trasfusionale». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Basket: l'Edilmed Ceglie come un rullo compressore Lunedì, 3 novembre EDILMED CEGLIE – LUCERA 88 – 69 EDILMED CEGLIE: Lamonica 18, Palombo 9, Sarcinella, Licchello 20, Ventruto 19, Bove 2, Barletta 2, Voglino 9, Costabile 7, Curri 2. Coach G.invito Guadalupi. LUCERA: Ruscelli 13, Vulekovic B. 4, Carranza 11, Vulekovic V. 4, Rosito 17, Franco 5, Salcuni 8, Vigilante 7, Dell’Aquila, Di Arrisi n.e.; Coach Gioavnni Rubino Note: uscito per cinque falli Salcuni. Parziali: 19-18, 22-14, 20-23, 27-14. Tiri da tre: Ceglie 11/14, Lucera 5/12; Tiri liberi: Ceglie 18/23, Lucera 17/20. Falli: Ceglie 15, Lucera 23 E’ vero. Per chi affronta il Ceglie è come se si tratta della partita della vita. Anche il Lucera ha tentato di arrestare la galoppante marcia dell’Edilmed Ceglie alla sua quinta vittoria consecutiva su altrettante gare giocate. Una marcia che la vede sola in vetta alla classifica di questo campionato di seria C 2. La gara, disputata in una palestra stracolma è stata bella con sprazzi di bel basket. Il Lucera fin dall’inizio opera un pressing stressante per non far giocare Laconica e compagni. Atteggiamento che li porta spesso a ricorrere al fallo. Ma il Ceglie di questi tempi non ha davvero ostacoli grazie ad un gioco corale, segno di uno spogliatoio unito e dell’ottimo lavoro del coach Guadalupi. Il primo canestro, dopo tre minuti di gioco, una bomba da tre punti di Ventruto. I foggiani hanno comunque vita difficile nell’area avversaria con un Lamonica insuperabile, autore di moltissimi rimbalzi e vero uomo-squadra. Il primo quarto, piuttosto equilibrato, si chiude sul punteggio di 19 a 18 per i padroni di casa. Il secondo quarto è, forse, il più intenso con Palumo ottimo regista e a prima linea, Ventrruto-Licchello- Lamonica che propone un basket da applausi. Bella l’azione dopo 5 minuti: Lamonica conquista il rimbalzo, rilancia il contropiede palla per Ventruto e bomba da tre punti e sono 22 i punti realizzati in questa seconda frazione contro i 14 dei foggiani. Al rientro in campo, Guadalupi fa tirare il fiato a Costabile e propone uno straripante Voglino. Belli i duelli tra i due forzuti Laconica e Vigilante, ma il cegliese lo affossa sistematicamente. In questa fase il Ceglie tira un po’ il fiato e ne approfitta un po’ il Lucera che riesce a siglate 23 canestri contro i 20 dei cegliesi. MA nell’ultima frazione il Ceglie propone un basket che mette in ginocchio gli avversari Negli ultimi tre minuti, a risultato acquisito, Guadalupi fa fare passerella a Laconica e Licchello buttando nella mischia i giovanissimi e promettentissimi Barletta, Sarcinella e Curri. Luca Dipresa
Crisi: nervosismo nei partiti, Venerito fuori da An Domenica, 2 novembre Rocco Venerito è fuori dal partito. Si consuma in questo modo la spaccatura all’interno di Alleanza nazionale a pochi giorni dalla seduta di consiglio comunale che dovrebbe sancire la soluzione ( o meno) di quella che è una delle crisi più lunghe che la città ricordi, commissariamneti esclusi. La spaccatura si è consumata venerdì sera quando si è riunito il partito per sottoscrivere il documento di sostegno al sindaco con i nomi di due assessori. Ed è qui che la frattura si è consumata. Come è noto, il partito era per la riconferma dei due uscenti, Ostacolo e Urso. Su questa soluzione Vnerito si era subito dichiarato indisponibile, anzi avena chiesto esplicitamente “la testa” di Domenico Urso. In caso contrario lui sarebbe stato fuori dal partito. Affermazione che sarebbe stata subito “accolta” dal direttivo di An che avrebbe invitato Venerito, a questo punto, ad abbandonare i lavori. Al momento la situazione è questa: l’Udc si sarebbe compattato e alla riconferma di Vitale non segue quella di Salvatore Santoro che per agevolare la crisi si sarebbe fatto da parte. Per l’altro nome dell’assessore si parlava di Antonio Piccoli, ex assessore dell’epopea Dc, che, però si sarebbe dichiarato indisponibile perché vuol lavorare per il partito. L’attenzione, a questo punto, si sposta tutta su Forza Italia. Gli Azzurri avevano detto che sarebbero stati pronti a sacrificare uno dei tre assessori (Paolo Urso) se gli altri due partiti di maggioranza – An e Udc – fossero compatti sulla soluzione. Con la situazione di An che ora conterebbe su tre voti e non quattro la situazione potrebbe anche cambiare per quel che concerne la presenza in giunta. In buona sostanza potrebbe avere da ridire sul fatto che, a questo punto ad An potrebbe bastare un solo assessore visto che detiene anche la carica della presidenza del consiglio con Ciro Argese. Non è da escludere che anche l’Udc potrebbe rivendicare la stessa cosa, visto che all’inizio della legislatura quando avevano tre consiglieri (solo in seguito il gruppo si portò a quattro con l’ingresso di Donato Gianfreda uscito da Fi, ndr) gli venne riconosciuto un solo assessore. Non è escluso che Fi e Udc diano il proprio assenso a due assessori per An purché rimetta in discussione proprio la presidenza del consiglio. Luca Dipresa
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Speciali
Elezioni 2002 Politiche 2001: come si è votato a Ceglie M. (Br)
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