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La Guida Michelin premia ancora "Il Fornello" di Ricci 

Domenica, 30 novembre

La Guida Rossa Michelin 2004, regina europea  di tutte le guide della ristorazione, conferma la qualità di uno dei più antichi ristoranti di Ceglie Messapica e conserva la prestigiosa "stella" per il ristorante "Il Fornello" della famiglia Ricci, uno dei quattro locali pugliesi premiato dalla famosa carta della ristorazione. Insieme al "Fornello" possono vantare il titolo i confermati «II poeta contadino» di Alberobello e «La Baccosteria» di Barletta. Le sorprese vengono dalla new entry, il  ristorante «La Strega» di Palagianello dello chef  Vito Netti di Castellaneta che strappa  il titolo al collega del ristorante «II Ventaglio» di Foggia, uno dei locali cult della provincia dauna.

Nella guida Michelin, in edicola da oggi, è stabile anche la predominanza territoriale: la provincia di Bari che si attesta ancora una  volta con due stelle contro una a testa di Brindisi e Taranto. Resta fuori il Salento leccese che nonostante le ottime performance di sviluppo turistico lascia ancora molto a desiderare sulla qualità e sul servizio. Enorme la soddisfazione nel locale di Ceglie dove il titolare Angelo Ricci con la moglie Dora e le due figlie, tutti impegnati tra sala e cucina, hanno salutato il confermato riconoscimento della più prestigiosa guida enogstronomica.

 Il più contento di tutti è  il nuovo entrato. «Ho appena ricevuto il fax da Milano - racconta al telefono Michele Caramia, titolare de "La Strega" - che annuncia la splendida  notizia. Siamo tutti commossi - ammette il ristoratore - e spero che questo nostro inserimento  serva a rilanciare la buona Cucina nella nostra  provincia. Ne abbiamo bisogno». Tra i più rinomati del territorio, il ristorante del piccolo comune di Palagianello ha già avuto precedenti soddisfazioni. Dalla guida dell'«Espresso», prima, dal  «Gambero Rosso» più recentemente. «Mala stella Michelin - ammette ancora Caramia - è il massimo a cui un ristoratore può aspirare».

   Scontata la delusione in casa dei foggiani. Masetto Salvatori, titolare del ristorante che perde  la stella, cade dalle nuvole. «Non me l'aspettavo, è proprio una doccia fredda - continua il ristoratore  foggiano - e spero che abbiano fatto le cose in regola». Spodestato dopo sette anni d'inserimento  tra le migliori cucine della Puglia, il titolare del  Ventaglio continua a vendere il suo prodotto come il migliore. «La nostra cucina - dice - è rimasta sempre la stessa, non abbiamo cambiato nulla e non mi spiego cosa abbiano trovato di diverso quelli della Michelin».

 

 

 

 

 

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Livio Romano premia la "filosofia" di Angelo Ciciriello 

Venerdì, 28 novembre

Lo scrittore Livio Romano, punto di riferimento importante della cultura salentina e nazionale, ha presentato al «Capolinea Cafè» di Ceglie Messapica il libro di Angelo Ciciriello, «Destino di Nuvola».

Romano ha iniziato con una disamina della giovane cultura salentina, collocando il nuovo autore non tra i generi finora considerati, in particolare degli «scrittori meridiani», ma una vera e propria novità nel panorama letterario salentino.
«É la seconda volta che presento questo libro e mi dà sempre le stesse emozioni... così come la prima volta quando si unirono in questo giudizio poeti e scrittori come Elio Coriano e Maurizio Nocera - ha detto Romano -, sorpresi come me da questo lavoro che coniuga in maniera originale poesia e filosofia, con grande attenzione ai problemi della società moderna; sulla Natura dove raggiunge la stessa forza descrittiva che ricorda il grande poeta salentino Toma; al problema dell'infanzia che lo avvicina in maniera egregia a diversi autori italiani come Ammaniti, Vinci, Da Silva o l'inglese Kolby». «Un romanzo di formazione - ha aggiunto Romano - che lascia immaginare le enormi potenzialità di Angelo Ciciriello nel regalarci altri lavori, per cui non resta che aspettare e acclararne la piena maturità. "Destino di Nuvola" - ha continuato Romano - è un libro di poesia, venato da una continua e felice autoironia che permette ad Angelo di sfornare un libro che "funziona" soprattutto per l'incredibile forza dialogica tra lui e le nuvole. Un lavoro che di certo sarebbe piaciuto a Giulio Mozzi, uno dei maggiori critici nazionali soprattutto per il "taglio" del libro, capace di sprigionare emozioni aprendolo in qualsiasi punto».

E l'autore? «Soddisfatto è vero. Tutti i nuovi autori faticano a trovare una recensione degna di questo nome e soprattutto spassionata, che non crei illusioni. Livio Romano si è convinto a leggero - prosegue - dopo che una sua amica, accanita bibliofila, l'aveva letto d'un fiato restituendolo con giudizi a dir poco entusiasmanti. Dopo la "prova del lettore", Livio si è lasciato sedurre del mio lavoro, incuriosito, tanto poi da presentarlo due volte in due occasioni diverse. Sul libro cosa aggiungere? - dice Ciciriello - Non ha una trama, nè personaggi carichi di psicologia; solo che nel trattare gli argomenti non mi sono lasciato sedurre da quello che Orwell chiamava "il fascino della profondità". Giusto un sorvolo, utilizzando uno dei mezzi più forti in nostra dotazione: "l'immaginazione", raffigurata dalle nuvole, oggetto e soggetto nell'arte come nella letteratura e nella poesia. L'immaginazione che rende "visibile l'invisibile del vivere quotidiano", come affermava Calvino. Poi i bambini. I filosofi.. Entrambi usano i "perché" per aprire e conoscere il mondo e tra reincanto e disincanto rinasce Dioniso, il mito dell'eterno bambino. Così è nata la mostra, ancora per una settimana a Capolinea Cafè». E Ciciriello conclude: «"Ciò che ci avvicina di più alla vera vita è l'infanzia" diceva Bretòn, ragion per la quale tanti poeti, letterati, artisti le hanno dedicato mostre, disegni, progetti, concludendo che "l'uomo è un eterno ragazzo", d'accordo, in questo, col saggista olandese Huizinga».

Ed il mese prossimo c'è un'altra novità. Arriva nelle edicole «Stregombra», fiaba teatrale per grandi e piccini, opera nelle terna finalista di un concorso nazionale, edita dalla «Editrice Italia letteraria» di Milano.

 

 

 

 

 

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La paralisi degli assessori "congela" il consiglio comunale 

Giovedì, 27 novembre

Rinviata la seduta di consiglio comunale che, tra i punti all’ordine del giorno, prevedeva l’assestamento del bilancio di previsione. La decisione è il frutto dell’iniziativa di Forza Italia che, dopo aver congelato i propri assessori dall’attività amministrativa, sta tentando in extremis di salvare il salvabile di una crisi che dura ormai da 18 mesi. Nei giorni, Fi ha riunito attorno allo stesso tavolo le segreterie locali dei partiti della coalizione. L’occasione è servita pure per “stanare” l’Udc, la sola forza rimasta in esecutivo. L’iniziativa di Fi di ricucire una maggioranza fin troppo lacerata non è delle più facili. Anche perché Alleanza nazionale si è chiamata fuori e rientrerebbe in gioco solo a condizione che il sindaco Annese ritornasse sui propri passi.

Un ritorno richiesto anche da Fi. Da qui la decisione di chiedere un rinvio della seduta consiliare per evitare che nella sede istituzionale si consumasse un atto (lo scontato voto contrario di An e la difficile posizione della stessa Fi)  che avrebbe compromesso la legislatura. La richiesta ufficiale del rinvio - presentata dal capogruppo di Fi, Antonio Suma – pare che sulle prime abbia trovato qualche resistenza (Argese e Udc?). Ora, la seduta dovrebbe essere riconvocata per i primi di dicembre. Periodo durante il quale ci sarà il “rendez-vous”. Sapranno i tre partiti ritornare a trovare le ragioni della coalizione? Sapranno smussare gli angoli, i personalismi e, soprattutto, far primeggiare il primato della politica e gli interessi di una comunità paralizzata, con un accordo serio e duraturo? Sono questi alcuni dei nodi che le tre forze dovranno (e non sarà facile) sciogliere, con all’orizzonte lo spettro delle elezioni anticipate. Molto in tutto questo peserà su questo la posizione di An. Staremo a vedere.

Intanto, sul rinvio del consiglio si registra la ferma presa di posizione dei partiti dell’opposizione. «E' sconcertante  -afferma il capogruppo di Rifondazione, Nicola Trinchera – vedere che è F.I. a scandire i tempi della vita amministrativa di questo paese: il Sindaco Annese è ormai ostaggio di questo partito». Ed aggiunge: «Punti importanti all'ordine del giorno vengono rinviati a danno della città che subisce i disastri che questa Amministrazione  compie giornalmente e che  sono sotto gli occhi di tutti». Non da meno Pietro Mita dei Ds: «E’ inaudito – afferma – quanto sta accadendo, con un sindaco che non riesce a rendersi conto che è rimasto solo, portando la città nel più assoluto immobilismo, accumulando forti ritardi, non ultimo il mancato accesso ai P.O.R.. Tutte cose delle quali dovrà dare conto alla città».

Luca Dipresa

 

 

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Consiglio: saltano le discussioni su Bilancio e scorie 

Giovedì, 27 novembre

Per la seduta consiliare, in programma ieri, Nicola Trinchera, consigliere di Rifondazione comunista, aveva fatto inserire nella discussione un ordine del giorno sulla vicenda Scanzano Ionico. Questo il testo:

  

ORDINE DEL GIORNO

PROTESTA DEL COMUNE DI CEGLIE MESSAPICA CONTRO

REALIZZAZIONE " PATTUMIERA NUCLEARE" A SCANZANO IONICO

 

Il Comune di Ceglie Messapica esprime piena solidarietà e sostegno al Comune di Scanzano Ionico, alle collettività locali ed Istituzionale Territoriali coinvolte in questa sconcertante ed inopinata decisione del Governo di individuare in Basilicata il sito per la realizzazione di una discarica nucleare.

Il Comune di Ceglie Messapica si unisce al grido di protesta contro quello che rappresenta il concretizzarsi di una minaccia alla salute dei cittadini, al patrimonio ambientale e socioculturale, al futuro dell'area interessata.

Il Comune di Ceglie Messapica manifesta il proprio dissenso al Governo per questa iniziativa che si rivela priva della debita considerazione verso gli interessi e l'incolumità delle collettività locali, non esistendo nella zona individuata le condizioni per il rispetto dei criteri previsti dalla Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica.

Il Comune di Ceglie Messapica si auspica pertanto una seria riconsiderazione da parte del Consiglio dei Ministri della decisione assunta è l'immediata revoca del decreto.

 Dispone: l'invio del presente ordine del giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'ambiente, ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, al Sindaco del Comune di Scanzano Ionico, al Presidente Regione Basilicata, all' ANCI nazionale, all' ANCI Regionale.

 

 Gli altri punti rinviati

Questi gli altri punti iscritti nell’ordine del giorno della seduta rinviata:

1- Comunicazione del Cons.Prof. Pietro Mita in merito alla partecipazione del Comune di Ceglie Messapica al Forum  Europeo delle Autorità Locali.

2- Assestamento al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2003.

3- Approvazione piano comunale per il diritto allo studio anno 2004.

4- Cambio di destinazione urbanistica area ex ostello dell gioventù.

5- Regolamento per l'assegnazione di lotti cimiteriali-approvazione.

6- Variante planovolumetrica della zona "A 6.2".

7- Presa d'atto designazione componenti commissioni consiliari consultive permanenti e commissione statuto.

8- Statuto unione dei comuni Villa Castelli-Ceglie Messapica-approvazione.

9- Ordine del giorno presentato dal cons. Trinchera Nicola, capogruppo consiliare P.R.C.,ad oggetto: "pattumiera nucleare" a Scanzano Ionico.

 

 

 

 

 

 

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Poste caos: interrogazione parlamentare dell'on. Stanisci  

Mercoledì, 26 novembre

La senatrice Rosa Stanisci, ha presentato una ulteriore interrogazione al ministro delle Comunicazioni, dopo quelle numerose fatte in passato, «a fronte del perdurare della situazione di disagio creatasi in numerosi uffici postali della provincia di Brindisi». Dal ministero è stato fatto presente che «è stata avviata una verifica del servizio erogato da "Poste Italiane Spa" per accertare che la qualità dello stesso risponda ai parametri fissati dalla normativa comunitaria e nazionale e che le Poste hanno risposto che, nel corrente anno, saranno ultimati gli interventi di ristrutturazione già avviati in alcuni uffici e, nel 2004, quelli in via di programmazione».

In merito alle code cui sono costretti i pensionati, il rappresentante del Governo ha precisato che, in alcuni Comuni del Brindisino, è «iniziata la sperimentazione di un progetto denominato "gestione code", basato su un sistema di prenotazioni con distributore di numeri il cui funzionamento sarà adeguato alle esigenze dei singoli uffici per limitare i disagi alla clientela e, in particolare, ai pensionati. In alcune località, gli uffici postali saranno aperti anche al pomeriggio, per i pensionati». La sen. Stanisci ha detto che «la risposta del ministro non è soddisfacente. Nonostante i proclami, infatti, i disagi dei cittadini persistono in tutta la provincia e, segnatamente negli uffici di Ceglie, San Vito e Ostuni. Proteste, da parte di singoli cittadini ed associazioni di categoria, continuano a giungere, a testimonianza di un disservizio che continua a dispetto delle sperimentazioni di Poste Italiane».

 

 

 

 

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Tenta di violentare una scolara durante manifestazione  

Martedì, 25 novembre

Una bambina di 11 ha tentato di essere violentata da un uomo che l'aveva adescata nel pieno centro di Ceglie. La piccola era assieme alle sue compagne di scuola media inferiore e stava partecipando ad una manifestazione per la pace e per ricordare le vittime di Nassirya. Un uomo anziano l'ha tirata per la giacca e l'ha trascinata fuori da quel corteo, spingendola contro il muro di una stradina vicino Piazza Plebiscito. L'ha palpeggiata e stava cercando di violentarla quando un vigile urbano si è accorto di quanto stava accadendo, provvidenziale il suo intervento per strappare la giovanissima studentessa da quell'abbraccio  indesiderato. La piccola vittima è riuscita a fuggire e il vigile urbano, Pietro Di Presa, è rimasto ferito nella colluttazione con l’anziano.

Sono intervenuti i carabinieri e hanno messo le manette ai polsi di Pietro Cosimo Urgesi, pensionato di 66 anni. La tentata violenza sessuale sulla bambina risale al 20 novembre accorso. Ma solo ieri la notizia, particolarmente delicata, è stata divulgata. E i cittadini di Ceglie Messapica  sono rimasti sconvolti da  quanto accaduto. Provvidenziale è stato l'intervento del  vigile urbano che ha salvato la bambina, ancora oggi sotto shock. Quella colluttazione tra il pensionato ed il vigile urbano era stata fortunatamente notata da alcuni passanti di quella stradina. Quegli stessi passanti hanno effettuato una telefonata al “112”. Immediato è stato l'intervento dei carabinieri che, anche su indicazione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, hanno portato l'anziano in caserma prima di trasferirlo nel carcere di Brindisi. L'uomo sarà presto interrogato dal giudice delle indagini preliminari.

 

 

 

 

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Basket: dopo la burrasca il Ceglie torna alla vittoria  

Lunedì, 24 novembre

EDILMED CEGLIE – DON BOSCO BARI    90 - 52

EDILMED CEGLIE: Lamonica  17, Palumbo 8, Licchello 8, Ventruto 24, Bove 5, Barletta, Voglino 9, Costabile 10, Leone, Epicoco 9. Coach Bevilacqua.

D. BOSCO BARI: Cafagna5, Bonserio 6, Bruni Dav. 7, Clericò, Guerrieri, Rubino, Cafagni, Natali 20, Bruni Dan. 4, Riganti 10. Coach Cassano.

ARBITRI:  Portaluri e Monelli di Taranto.

Note: Parziali: 17- 9, 25-13, 16-16, 32-14. Tiri da tre: Ceglie 10/14, Bari 3/9; Tiri liberi: Ceglie 17/23, Bari  9/13. Falli: Ceglie 14, Bari 20.

 E’ una macchina quasi perfetta questo Ceglie che continua a macinare vittorie (sette su otto) e punti. A farne le spese, questa volta è la D.Bosco Bari che ha fatto di tutto per ostacolare la macchina da punti messa in campo dal coach Bevilacqua, al suo esordio sulla panchina cegliese. Il punteggio non lascia attenuanti e la cosa che più sorprende è l’affiatamento raggiunto al punto che chiunque entri non modifica per niente gli automatismi. Difficile, allora fare una graduatoria di merito, anche se Ventruto merita una menzione. La partenza è esplosiva con i baresi che attuano un asfissiante pressing e si affidano a Guerrieri re al lungo Natali; ma non c’è difesa che tenga ed allora si comincia con un uno due di Laconica prima con un canestro da due e poi con una bomba da tre: palombo in cabina di regia detta i tempi ed i ritmi con il rifo che si diverte. Il primo quarto si chiude con più otto per i cegliesi (17-9)  e nella seconda frazione, in due minuti i cegliesi realizzano 11 punti. I baresi si affidano agli spunti del lungo Natali. Si va al riposo con venti punti di vantaggio (42-22). Nella terza frazione,  Bevilacqua fa ruotare la squadra consentendo ai suoi di prendere fiato. Il Bari si fa allora sotto e riesce a chiudere in perfetta parità, 16 canestri per parte. L’ultima frazione e per i palati fini con i cegliesi che sembrano danzare sul parquet ed i baresi che alzano bandiera bianca. 38 punti realizzati sono indice di una squadra che gioca un basket concreto e perfetto in ogni reparto. Alla fine i meritati applausi del tifo che  salutano i propri beniamini riportando in auge il vecchio ritornello “E va, la capolista se ne va”, ovviamente verso i play off e poi…

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Rifondazione in piazza: "Annese dimettiti". Ma non va oltre 

Lunedì, 24 novembre

Quasi due ore di comizio, promosso da Rifondazione comunista, per segnalare i problemi dell'Amministrazione. "La Gazzetta del Mezzogiorno" con un articolo da Ceglie di Agata Scrafilo riferisce di "durissime dichiarazionirese pubblicamente a supporto della tesi del «fallimento del sindaco Mario Annese»".

A parlare sono stati Giovanni Dovizioso dei giovani comunisti, Nicola Trinchera, consigliere comunale e Pietro Mita, segretario regionale del Partito della Rifondazione comunista.

«Il sindaco Annese - ha affermato Dovizioso - non si è interessato alle nuove generazioni». In seguito, facendosi portavoce dei giovani comunisti del paese, Dovizioso ha chiesto pubblicamente le dimissioni del sindaco. Una crisi che, a detta del consigliere comunale Nicola Trinchera «è solo una questione di spartizione di poltrone». Nel corso della serata, è stata evidenziata la corresponsabilità dei partiti di centrodestra, ritenuti «incapaci di dare risposte concrete». Dopo aver delineato, brevemente, la storia di una crisi che ha visto modificare per tre volte la giunta, con la sostituzione di diversi assessori è stata anche avanzata una previsione definita «gelida» del prosieguo della vita amministrativa della città.

Un'atmosfera che, a parere di Pietro Mita, risulta essere sempre più pesante. Ed è stato proprio lui ad aggiungere metaforicamente: «Non mi ricordo un autunno così grigio». Le questioni affrontate hanno fatto riferimento anche ad altre problematiche, come la chiusura dell'ospedale, il commercio e l'artigianato. A parere di Mita, tutto ciò è stato «il risultato di una grave paralisi amministrativa, che ha investito la città». Mita ha rimarcato, infatti, che «non si è di fronte all'assenza, come nel caso di un commissariato, ma ad una situazione ben più drammatica di una città lasciata senza guida. Il sindaco - ha aggiunto Mita - ha perso un'occasione storica».

Mita ha concluso lanciando un messaggio a Mario Annese: «Non farti buttare giù dopo il 25 febbraio, altrimenti avresti sul groppone un doppia responsabilità, costituita da un periodo pari ad un anno e mezzo di commissariato della città».

Ma queste dichiarazioni da copione - peraltro attese - non hanno modificato la situazione di governo locale nè potevano farlo. La "piazza" si attendeva una precisa responsabilità politica da parte dell'opposizione che da quasi due anni è attore passivo delle "beghe di palazzo". Oltre alle solite richieste di dimissioni ci si aspettava un'iniziativa più coraggioso e più politica come l'avvio di una mozione di sfiducia che probabilmente Rifondazione comunista, con i sui cinque consiglieri, potrebbe far pesare sull'equilibrio della "fallimentare gestione Annese". Il timore è che non è solo il sindaco a voler superare la boa del 25 febbraio, data ultima per votare in primavera un nuovo eventuale sindaco di Ceglie.

 

 

 

 

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Volley femminile: volano gli angeli di Mimmo Argentiero 

Lunedì, 24 novembre

Le atlete del Volley CeglieDodici magnifiche ragazze stanno portando il tifo alle stelle. In sette gare disputate, le atlete di Mimmo Argentieri hanno fatto altrettanti risultati utili consecutivi ed ora la classifica del campionato di serie D parla giallo-blù. Sabato sera, nella palestra di Via Salerno giungeva la Libertas Castellaneta, sestetto forte e che come il Volley Ceglie era (ed è) accreditata tra le squadre da battere.

E, come avevano fatto sette giorni prima espugnando il campo del Nardò, fino ad allora appaiati in classifica, le splendide ragazze cegliesi dicono a chiari lettere chi è che detta legge in questo campionato. La gara, non era facile. Certo, c’era il fattore campo ma in questi casi più di tutto vale la tecnica, l’affiatamento delle atlete e soprattutto la concentrazione. Le troppe vittorie, spesso, possono deconcentrare ed è qui che ci vuole tutta l’abilità di un allenatore a non far mai venir meno la giusta motivazione. Del resto, il campionato è ancora lungo e le altre squadre incontrando la Volley Ceglie si esaltano più di ogni altra gara. Specie ora che c’è la lotta a chi per primo potrebbe fare loro lo sgambetto.

Le ragazze di Mimmo Argentiero (coadiuvato da Angelo Fumarola) hanno messo a segno un tre a zero senza attenuante e nulla hanno potute le avversarie joniche che hanno cercato in tutti i modi di ostacolare l’arrembaggio di capitan  Graziana Lerna e le sue compagne:  Ottavia Ciciriello, le sorelle Alessandra e Giorgia Cardone, Anna Amico, Francesca Andriola, Lara Baggiani, Rosalba Milone,  Giovanna Margherita ,Caterina Petrosillo, Lucrezia Pignatelli e Deborah Trinchera. Sabato prossimo, si va a Torre dove sarà  in programma un avvincente derby, di fronte la prima e la terza del campionato. 

Luca Dipresa

 

 

 

 

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Cegliese in ospedale dopo aver mangiato funghi 

Domenica, 23 novembre

Intossicato da un fungo che, se mangiato dopo essere stato bollito, non da nessun disturbo, ma è nocivo se consumato crudo o arrostito.
Momenti di paura, ieri mattina, al Pronto soccorso dell'ospedale di Ceglie, dove si è presentato un giovane del posto in preda ad una violenta colica da intossicazione.

Il medico in servizio, non appena si è reso conto di essere di fronte a un paziente che aveva mangiato funghi, ha subito chiesto l'intervento del micologo del dipartimento di prevenzione dell'Asl Br1.
L'intervento dell'esperto è stato determinante per individuare la più opportuna profilassi da praticare al paziente per bloccare gli effetti dell'intossicazione.

L'ispettore micologo Antonio Tursi ha impiegato pochi minuti per risalire al tipo di fungo mangiato dal giovane che aveva fatto ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso dell'ospedale di Ceglie. Si tratta - ha detto - di Lactarius crhysorreus, un fungo che, se non consumato dopo essere stato sbollito o tenuto a bagno nell'acqua per un paio di giorni, è tossico per l'uomo.
I lactarius crhysorreus, che hanno un aspetto molto simile ad altri funghi commestibili che crescono nei boschi del brindisino e vengono raccolti e consumati in grande quantità, sono funghi molto diffusi nel nostro territorio.
Ed è proprio in questo periodo dell'anno che fanno la loro comparsa nei boschi.
Il giovane cegliese finito in ospedale aveva cucinato parte dei funghi che aveva raccolto sulla griglia ed è stato proprio questo a farlo finire in ospedale. Sua moglie, che invece aveva mangiato gli stessi funghi nel risotto, quindi cotti, non ha avuto nessun problema. L'uomo è ora ricoverato nella divisione di medicina del nosocomio cegliese.

Le sue condizioni non sono gravi. L'intervento dell'esperto ha, infatti, permesso ai medici di segnalare subito al centro intossicazioni dell'ospedale Niguarda di Milano il tipo di fungo che aveva provocato la reazione e, quindi, gli esperti hanno potuto stabilire la terapia senza perdere tempo prezioso.

Non è la prima volta che il "pronto soccorso" micologico del dipartimento di prevenzione dell'Asl permette, proprio grazie alla tempestività dell'intervento degli esperti, di limitare gli effetti delle intossicazioni da funghi nei pazienti che si rivolgono ai pronto soccorso degli ospedali della provincia in preda a violente coliche e malessere diffuso in tutto l'organismo.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Comune nel caos: saltano anche le riunioni dei capigruppo 

Sabato, 22 novembre

Due le novità dell’ormai lunga crisi politico-amministrativa della città. La prima novità riguarda la non partecipazione alla conferenza dei capigruppo di ieri l’altro di Fi (non c’era nemmeno An. ndr). La seconda è rappresentata dalla decisione del capogruppo (e del partito) di Alleanza nazionale di destituire dalle commissioni consiliari i consiglieri sospesi ed in odor di espulsione dal partito, Ciro Argese e Rocco Venerito.

Insomma, il braccio di ferro tra il sindaco e la “maggioranza” della sua coalizione si fa sempre più marcato Se la decisione di non partecipare alla conferenza  dei capigruppo da parte di An era prevedibile, non lo era affatto quella di Forza Italia. E questa può essere la diretta conseguenza della posizione presa dagli Azzurri dopo la costituzione dell’Annese-ter sul quale il partito ha avuto subito da ridire, ponendo sul tappeto una questione politica e chiedendo il congelamento del neo-assessore e neo-vice sindaco Carlo Gasparro. Posizione che Fi ha preso unanimemente e resa nota con un comunicato congiunto del gruppo e del partito che, tra le altre cose, smentiva le voci che parlava di assenso dato dal coordinatore provinciale di Fi, Nicola Ciracì, al nuovo esecutivo varato da Annese. Stando così le cose è da prevedere che la seduta consiliare in programma i prossimi 26 e 27 novembre potrebbe riservare delle novità.

L’assestamento di bilancio è un fatto importante, di volontà politica sul quale concorda una maggioranza. Documento contabile, tra le altre cose, che in questi giorni si sta stilando e senza la partecipazione del “congelato” assessore al bilancio (gli assessori di Fi, oltre a non partecipare alle giunte, a quanto pare, non hanno messo più piede sul comune dalla movimentata seduta consigliare dello scorso 5 novembre, ndr).

Dieci giorni di vero “fuoco” che potrebbero, questa volta, per davvero decidere le sorti della legislatura. Fi si sta anche adoperando per rimettere attorno ad un tavolo le tre segreterie della coalizione (una riunione è prevista per lunedì prossimo). Ma il tutto passa dalla volontà o meno di azzerare l’Annese-ter. An, con la nota del sen. Curto e dell’ass. reg. Saccomanno riportata nell’edizione dell’altro ieri, ritorna a ribadire che «nulla è cambiato  rispetto alla valutazione politica estremamente negativa fatta quando è stato deciso di interrompere il dialogo con il sindaco e il presidente provinciale di Fi». ED allora l’iniziativa di rimettere attorno allo stesso tavole le tre forze avrà seguito? Solo se si azzera tutto e si reintegri i due assessori Ostacolo e Urso, sussurra qualcuno. Ed allora il tutto passa proprio attraverso la possibilità o meno di ripartire daccapo. E se Annese non ritorna sui suoi passi? Facile prevedere che l’assestamento difficilmente passi (ci potrebbe essere o l’assenza dalla seduta di diversi consiglieri o, addirittura il voto contrario). In tutto questo, con due forze politiche fuori (Fi ed appunto An) pongono anche l’Udc nel decidere cosa fare: Insomma ce ne per tutti i gusti,a nche se qualche autorevole voce del Polo   è convinto che solo se ritorna la politica, probabilmente, ci saranno i margini di un recupero che, ad oggi, appare impossibile.

Luca Dipresa

 

 

 

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Basket: alla prima sconfitta esonerato il coach Guadalupi 

Sabato, 22 novembre

Settimana difficile quella che sta per chiudersi per l’Edilmed Ceglie. Sabato le polemiche per la prima sconfitta di campionato dopo sette risultati utili consecutivi e l’altro ieri l’esonero del tecnico  Gianvito Guadalupi. Una vera doccia fredda che nessuno si aspettava visto il buon lavoro (con i risultati) fatti dal tecnico brindisino. «Una decisione sofferta e che ha esclusivamente delle motivazioni di natura estremamente tecniche», ha tenuto a dichiarare il presidente Enzo Galetta. Al suo posto giunge Giuseppe Bevilacqua, tecnico altrettanto esperto e che ben si addice agli obiettivi ormai non nascosti della dirigenza di tentare l’approdo alla serie C1. Intanto, il presidente Galetta vuol ritornare sulla partita di Monteroni, la prima sconfitta subita in questo campionato che vede sempre al squadra cegliese al comando della classifica. «Sappiamo bene  - afferma Galetta - che contro di noi, ormai, è come se si giocasse la partita dell’ultima spiaggia, però chiediamo almeno ai direttori di gara di essere messi nelle condizioni di giocare a basket». Ma non può essere la giustificazione alla sconfitta subita? «Nient’affatto – replica secco Galetta – non è una scusa anche perché perdere una gara fa parte del gioco». E lo spiega meglio il perché.  «Quello che ci è capitato prima a Monteroni, dove abbiamo vinto, e sabato  scorso contro a Monopoli, va  ben oltre la competizione sportiva, con Licchello, tanto per fare un nome, che si trova con tre punti  di sutura per una intenzionale gomitata subita sull’arcata sopracciliare e non punita dagli arbitri».Insomma chiedete “tutela”?  «Tutela di giocare a basket, una maggiora attenzione da parte dei direttori di gara, che non va affatto confusa con favoritismi».

E se un presidente chiede solo di giocare a pallacanestro, senza eccedere non è che stia chiedendo chissà cosa. Ma torniamo al gioco. La squadra non potrà non subire tutto il trambusto, dalla prima sconfitta al cambio del tecnico. «Ma i nostri – taglia corto il presidente – sono giocatori esperti e capaci di assorbire il tutto per rituffarsi nel campionato con le stesse ambizioni ». Anche l’infermeria si va svuotando. «I ragazzi – afferma il ds e medico sociale, Enrico Marseglia – stanno recuperando dagli acciacchi causati dalla battaglia di sabato scorso e il coach Bevilacqua avrà a disposizione tutta la rosa». Anche Cosatbile sarà a completa disposizione essendosi rimesso dal lungo infortunio.  Buone notizie, quindi, per domenica quando a Ceglie giungerà la squadra barese della Don Bosco. Gara difficile ma che i ragazzi di Guadalupi si apprestano a disputare con il solito piglio, avendo a disposizione l’occasione di dimostrare di essere una squadra competitiva e che merita  la testa della classifica. I Play off sono il primo obiettivo da conseguire per poi tentare di giocarsi il tutto per tutto per la conquista della serie C1. Lamonica, Palumbo, Ventruto, Licchello, Costabile, il ritorno di Epicoco, Bove, Voglino e, soprattutto, i promettentissimi giovani Barletta, Curri e Sarcinnella costituiscono un gruppo talmente collaudato che, quando saranno al cento per cento della condizione allora ci sarà davvero da divertirsi.  Peccato solo che per il palazzetto si va un po’ a rilento. La variante per ottemperare ai sistemi di sicurezza è stata approvata da qualche settimana ormai e si diceva che sarebbero pesto iniziati i lavori (creare due scale esterne).  Ma, ad oggi nulla di questo. Sarebbe il massimo se per i play off la struttura fosse pronta ad ospitare il nutritissimo tifo e pubblico che domenicalmente è assiepano la ormai incapiente palestra di Via Salerno.

 

 

 

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I vigili e il traffico bloccano un ladro d'auto 

Venerdì, 21 novembre

Solo il pronto intervento della pattuglia dei vigili e la strada un po’ intasata ha evitato ai ladri di portarsi via la Punto che la signora A.I. aveva parcheggiato in Via C. Colombo, con le chiavi inserite e il motore spento, giusto il tempo per acquistare un pacchetto di sigarette nel vicino tabacchino. Erano circa le 17,00 quando la signora fermava la propria Punto Diesel per recarsi nel vicinissimo tabacchino di Via Colombo. Ci vorrà solo un minuto, avrà pensato per cui non valeva la pena togliere le chiavi.  Ma aveva fatto male i suoi calcoli. Qualcuno, sicuramente lì appostato, non ha creduto ai suoi occhi quando ha visto le chiavi inserite.

Così è montato a bordo ed è partito a freccia. La fortuna però,  ha voluto che le grida della donna venissero raccolte dalla pattuglia di vigili composta da Giancola Monaco e Stefano Venerito che, inserita la sirena si è lanciata all’inseguimento. Qui l’altro ostacolo. La strada era intasata da altre auto e il ladro è stato costretto a darsela a gambe lasciando lì la Punto. I vigili si sono lanciati all’inseguimento, ma il ladro ha fatto perdere le sue tracce tra le viuzze del quartiere “Villa Valente”.

L.Dip.

 

 

 

 

 

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Gli ex alleati contro il sindaco Annese ma Fi temporeggia 

Giovedì, 20 novembre

L'Annese-ter non porta da nessuna parte. A Ceglie Messapica stanno capendo anche all'interno della Casa delle libertà che la frattura in Alleanza Nazionale non agevola proprio nessuno della maggioranza. Nemmeno chi l'ha provocata per indebolire il partito di Fini in vista della consultazione provinciale.

Ricordiamo cosa è accaduto. Mario Annese viene eletto un anno e mezzo fa da una coalizione di centrodestra. Sorgono i primi problemi quando l'Udc chiede maggiore visibilità. Con una «energica campagna-acquisti» da partito minoritario della coalizione, diventa di pari robustezza degli altri due (AN e FI). La crisi si risolve con la rinuncia momentanea di An a un suo assessore e all'appoggio esterno. In attesa della modifica dello statuto comunale per poter allargare la giunta a sette assessori. Ma in occasione della riunione consiliare per tale allargamento. La maggioranza viene battuta anche perché il capogruppo di FI si astiene. E la crisi si riapre. AN a questo punto è chiara: per rientrare in giunta debbono essere reinseriti Urso e Ostacolo che si erano dimessi per consentire il rimpasto. Ma Argese, ex di FI, passato in AN, presidente del Consiglio, e Venerito, consigliere comunale, non gradiscono e appoggiano la nomina di Carlo Gasparro a vice sindaco. Annese accetta e An, oltre a proporre l'espulsione dal partito di Argese e Venerito, si tira fuori della maggioranza. Unica condizione per rientrare è il reinserimento in giunta di Urso e Ostacolo.

Cosa accadrà ora? Annese accetterà? Ammorbidirà la sua posizione, così come viene sollecitato da Angelo Gasparro, componente dell'esecutivo di FI. «La situazione scrive Gasparro - venutasi a determinare dopo la nascita dell'Annese-ter è diventata ancora più difficile sia per la revoca dell'incarico di vice sindaco a FI, partito di maggioranza relativa, che è stato affidato a persona indicata da due consiglieri espulsi da AN, che fra l'altro detengono la presidenza del Consiglio; sia per la frattura venutasi a creare in An che vede questo partito all'opposizione». Gasparro non entra nel merito delle scelte dei singoli partiti, ma vuole «sottolineare come la forzatura effettuata dal sindaco di nominare un nuovo esecutivo senza consultare i partiti ed i gruppi politici, sia stato un atto politico deleterio per la maggioranza di centrodestra». Ed aggiunge: «È opportuno che il sindaco si fermi per un attimo invitando chi oggi occupa giornalmente la sua stanza a riflettere sulla necessità di una ricomposizione della maggioranza senza creare ulteriormente fratture che difficilmente potranno essere sanate in futuro». Gasparro sottolinea che la candidatura Annese è stata voluta a livello provinciale, «contro il parere dell'onorevole del Collegio e senza forzature calate dall'alto, per ricomporre la coalizione della Cdl e non certamente per contribuire ad accentuare le divergenze».

Anche Michele Saccomanno, assessore regionale di AN, fa sentire la sua voce sul caso-Ceglie. «La situazione in questo Comune ha mostrato, negli ultimi giorni, segnali di gran confusione e tale confusione è registrabile, purtroppo, anche nel gruppo consiliare di AN. Ritengo che non siano più tollerabili comportamenti e decisioni manifestati da taluni in difformità dalla linea politica ribadita dal segretario provinciale del partito (il sen. Euprepio Curto, ndr.). Tali comportamenti provocano grave danno all'immagine del partito e disorientamento nei nostri elettori. È per questo che diventa indispensabile rafforzare l'univocità della linea politica del partito, e ciò può realizzarsi attenendosi scrupolosamente alle direttive della federazione provinciale.
Una nota chiara e dura che isola ulteriormente i due «ribelli» di AN e li allontana sempre più dal partito, anche perché la posizione della presidenza provinciale del partito non cambia. «Nulla è cambiato - sottolinea il sen. Curto - rispetto alla valutazione politica estremamente negativa fatta quando è stato deciso di interrompere il dialogo con il sindaco e con il presidente provinciale di FI che ritengo responsabili di una scelta che penalizza An. Aspetteremo il 26 novembre per vedere cosa accadrà nella riunione del Consiglio comunale. Un Consiglio in cui non si può escludere nulla. Solo dopo parleremo alla città, dove ho notato che esiste una opinione pubblica molto attenta che sa distinguere comportamenti che potrebbero essere di "banditismo politico". E nessuno si risenta per questo termine, anche perché se non fosse, sarebbe "pirateria politica"».

Una frattura, ormai evidente, che si ripercuoterà anche sulle prossime elezioni provinciali. «Mi dispiace - conclude Curto - che alcuni amici di An non abbiano capito che comportandosi in questo modo vedranno le Provinciali da spettatori. Almeno per quanto riguarda Alleanza Nazionale».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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La Provincia appalta interventi per scuola e strade 

Martedì, 18 novembre

Sono pronti per andare in appalto tre importanti progetti deliberati dall’Amministrazione provinciale. Il primo riguarda la sistemazione delle aree esterne e dei locali adibiti  a palestra coperta dell’Itc e Liceo classico-scientifico, le strutture scolastiche di Viale Aldo Moro e facenti parti del comprensivo “Cataldo Agostinelli”.

Gli altri due progetti riguardano interventi su strade provinciali e statali. Esattamente si tratta della manutenzione straordinaria della provinciale 26, Ceglie-Francavilla Fontana con il completo rifacimento della pavimentazione bituminosa e, l’altro intervento e sull’ex statale 581, la Ceglie Martina Franca con la rettifica di una pericolosissima curva, quasi a ridosso del confine della città jonica teatro di numerosissimi e mortali incidenti stradali. “Con il bando che sta per essere pubblicato – a parlare è l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Nicola Ciracì – come ente provincia procederemo ad una serie di interventi da anni richiesti e che, per quel che concerne la Ceglie-Martina Franca porteranno ad abbassare notevolmente l’indice di incidenti che lì si verificavano proprio in prossimità di questa pericolosissima curva”. Per non parlare della bitumazione della Ceglie-Francavilla, strada al alta densità di circolazione e che necessitava davvero di una sistemazione tesa ad eliminare le buche tamponate di volta in volta e che rendono l’asfalto simile ad una gruviera. Importante l’intervento per la scuola secondaria che da tempo attendeva questo intervento per consentire agli studenti la pratica dell’educazione fisica finora fatta in uno sterrato che diventava pericoloso: E quando le giornate erano fredde e piovose i ragazzi si dovevano accontentare di uno spazio ricavato in un androne.

La sistemazione dell’area esterna e, soprattutto quella di ambienti interni adibiti allo scopo arrecheranno un notevole ed evidente giovamento alla normale attività scolastica. Per questo interventi al Commerciale e al liceo è previsto un importo complessivo pari a circa 120mila euro e la ditta che si aggiudicherà i lavori dovrà effettuarli nel limite previsto di cinque mesi. Per quel che concerne la bitumazione della provinciale 26 e la rettifica della curva sulla statale 581sono previsti, rispettivamente, 186mila euro (la bitumazione della Ceglie-Francavilla) e 104mila (la rettifica della curva pericolosa sulla statale per Martina Franca, compreso il rifacimento dei muretti a secco). Lavori che dovrebbero avere la durata di massimo tre mesi.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Sarà allargata la strada provinciale Ceglie-Ostuni 

Lunedì, 17 novembre

Andrà presto in appalto il progetto che prevede la sistemazione e l’allargamento della strada provinciale 22, la Ceglie-Ostuni, nel tratto che va da Ceglie al dosso San Paolo. L’amministrazione provinciale ha già provveduto ad approvare il progetto esecutivo e ad emanare il relativo bando di gara mediante pubblico incanto. “Entro l’anno in corso – afferma l’assessore provinciale ai L.P., Nicola Ciracì – appalteremo i lavori relativo a questo tratto e di strada e, il prossimo anno, appalteremo i lavori per il completamento e l’allargamento di questa importante strada provinciale che diventerà più larga e più scorrevole”. Per questo primo intervento sono stati previsti 500mila euro, un miliardo di vecchie lire e, per il completamento ci sono unmilione e mezzo di euro (tre miliardi di vecchie lire). “Quello di rendere più agevole questa strada – afferma ancora l’assessore Ciracì – era uno degli obiettivi prioritari del mio assessorato, non fosse altro per l’alta densità di traffico che giornalmente qui si  verifica, essendo la Ceglie-Ostuni una strada di collegamento diretto tra lo Jonio e l’Adriatico”.

Anni fa, esattamente nel  1993 venne fatto un primo importante intervento su questa strada provinciale con l’abbassamento del dosso San Paolo e il relativo allargamento del tratto interessato. Intervento che, per la durezza della roccia ed alcuni problemi, poi superati, di impatto ambientale si protrassero per molto tempo tra le lamentele ed i disagi dei numerosissimi utenti che si videro costretti a fare un lungo giro per raggiungere Ostuni, e viceversa. Con questo intervento, però, le cose dovrebbero andare meglio, nel senso che i disagi verranno ridotti al massimo. “In effetti – è sempre Ciracì a parlare – cercheremo di ridurre al massimo i disagi alla gente, e comunque sarà consentita, per il tratto dei lavori interessati, la circolazione su di una corsia con il traffico regolato da un semaforo”. L’intervento di sistemazione e allargamento, in pratica, riguarderà il lato sinistro della strada andando per Ostuni: Circa i tempi? “Nel bando è esplicitamente indicato in centoventi giorni”, chiarisce l’assessore provinciale. Se tutto andrà secondo i progetti è da ritenere che prima dell’estate, intorno al mese di giugno, i lavori potranno essere completati e subito dopo mandare in appalto il secondo lotto, quello relativo al tratto compreso tra il vecchio dosso San Paolo e l’ingresso della città bianca. Il tutto è facilitato dal fatto che l’Amministrazione Provinciale ha approvato l’intero progetto esecutivo, quello relativo al primo lotto che va subito in appalto e quello, appunto al rimanete tratto della provinciale 22.

 

 

                                                                                                

 

 

 

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Il vescovo inaugura il progetto di volontariato 

Lunedì, 17 novembre

E’ stato il vescovo diocesano, Mons. Marcello Semeraro a presentare ed inaugurare il nuovo progetto di volontariato, l’ennesimo esempio di sinergia tra il centro di Alta Specializzazione “San Raffaele” e, questa volta, l’associazionismo cattolico. “Nelle mie visite pastorali  – ha detto il vescovo – uno dei messaggi che ho affidato è stato quello di incentivare il volontariato come forma di servizio e presenza della chiesa”.

E poi ancora: “Oggi, qui a Ceglie, questo messaggio trova piena attuazione in una struttura che è al servizio di una vastissima utenza che ha qui finalmente trovato una risposta concreta ai loro particolari bisogni”. La presentazione del progetto  avvenuta proprio nel centro San Raffaele con il dr Rinaldo mazzetti a far gli onori di casa ed esprimersi positivamente sull’iniziativa che – come ha affermato – “Non potrà che dare una ulteriore e valida opportunità, unitamente alla qualificata e vasta presenza professionale degli operatori socio-sanitari”. Per la verità. Il progetto che oggi parte è stata una intuizione del cappellano della struttura, don Antonio Longo, che ha subito trovato nel dr Mazzetti una valida sponda per la sua attuazione. Progetto proposto al vescovo che ha dato il suo assenso. Ma in cosa consiste questo progetto-volontariato che parte? “Una cinquantina di giovani appartenenti a tutte le parrocchie della città, al mondo dell’associazionismo e al gruppo degli scouts – chiarisce don Antonio – attueranno quella che possiamo definire una presenza amica, un modo come esprimere vicinanza, solidarietà e per gli stessi giovani volontari un forte segno di testimonianza cristiana”. Questi giovani avranno modo di stare giornalmente accanto ai numerosi pazienti para e tetraplegici , contribuendo in questo modo a quel processo di inserimento sociale che è poi parte fondamentale del processo riabilitativo vero e proprio. “In una riabilitazione di alta specializzazione come quella che qui viene praticata – ha spiegato a tal proposito il dr Mazzetti – oltre al canonico ruolo, con attività continue di consulenze scientifiche, quello del volontariato rappresenta quasi un completamento dell’assistenza che qui viene garantita”.

Nello specifico? “Nello specifico – è sempre il giovane cappellano a parlare – daremo vita a cinque progetti con i pazienti che saranno i veri protagonisti”. Progetti che vengono illustrati da Emanuele Tunno che dei circa cinquanta giovani che hanno aderito al progetto, sarà il coordinatore.  Si parte da un gruppo che  dedicherà all’animazione liturgica, dalla semplice messa giornaliera ai momenti religiosi forti, come il Natale, la Pasqua; poi il gruppo ricreativo con attività ludiche (giochi, tombolate); il gruppo culturale che darà vita alla creazione di un vera e propria biblioteca ad organizzare e promuovere incontri e convegni; quello musicale (un gruppo canoro-strumentale che dia luogo anche a dei concerti, oltre a vivacizzare i vari momenti di festa e di animazione liturgica. Infine il progetto teatro con la messa in scena di commedie (si parla già del prossimo natale con la rappresentazione di un lavoro teatrale che – a detta di questi giovani – sarà una vera e propria sorpresa). Dopo la pres4entazione del progetto mons. Semeraro ha voluto girare per le corsie salutando tutti i degenti.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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An conferma: "Fuori dalla maggioranza, via gli assessori" 

Domenica, 16 novembre

All'invito di Forza Italia, almeno fino a questo momento, Alleanza Nazionale risponde «no, grazie». Dopo la formazione dell'Annese-ter, che di fatto ha rappresentato la estromissione di An, Forza Italia che con un comunicato congiunto del gruppo e del direttivo, pur esprimendo solidarietà al sindaco «di fronte al linguaggio «poco ortodosso "usato dal presidente provinciale di An sen. Curto», in un certo qual modo prendeva le distanze dagli ultimi avvenimenti e dallo stesso Annese (il riferimento alla nomina a vice sindaco di Carlo Gasparro, a discapito di Paolo Urso e, quindi della stessa Fi) invitandolo a «sospendere dalla attività il neo amministratore Carlo Gasparro in attesa delle determinazioni ufficiali di An».

E sempre nella stessa nota Fi si faceva promotrice «di incontrare le segreterie cittadine della coalizione al fine di ritrovare le ragioni politiche dello stare insieme nel rispetto dei partiti e per consentire una serena ripresa della attività amministrativa». Il tutto con la decisione che la delegazione di Fi si asteneva, fino a chiarimento, dal partecipare alle riunioni di giunta. Cosa che è puntualmente avvenuta nella prima adunanza dell'esecutivo tenuta giovedì sere con la sola presenza del sindaco, dei due assessori dell'Udc (Vitale e Argentiero) e di Carlo Gasparro. Ma, di incontrarsi, An non ne avrebbe davvero l'intenzione. Il direttivo, proprio per valutare la situazione ed in attesa di parlare alla città - come anticipato da alcuni esponenti - con un comizio si è riunita e dalla discussione sarebbe emersa la volontà di attenersi a quanto dichiarato nei giorni scorsi con il partito che ormai si sentirebbe fuori da questa maggioranza che, attualmente conta sull'apporto pieno dell'Udc, quello dei due consiglieri «sospesi» da An, Ciro Argese e Rocco Venerito e quello «condizionato» di Fi.

Ma, stando anche ad alcune indiscrezioni in An ci sarebbe stato anche chi avrebbe dichiarato la possibilità di sedersi attorno a quale tavolo che Fi vuol attivare, a condizione che il sindaco torni indietro e reintegri i due assessori, così come deliberato dal partito, ossia Oronzo Ostacolo e Mimmo Urso. Questa la situazione al momento che non è certo fluida e chiara. Ed allora, più i giorni passano e più l'orizzonte si allontana. La posizione di Forza Italia con il congelamento della sua delegazione fino a quando durerà?, una prima domanda alla quale si dovrà dare una risposta.

E tutto passa attraverso la decisione che il sindaco Annese prenderà: andrà avanti così oppure accoglierà l'invito di Fi a sospendere dalla attività il neo amministratore Carlo Gasparro? Una strada con un bivio obbligato mentre si avvicina l'appuntamento dell'assestamento di bilancio che ogni ente comunale deve presentare ed approvare entro al fine del mese di novembre. Non è che in questa occasione Fi voterà contro. Tutt'altro, però potrebbe accadere che si vada avanti così fino a febbraio, quando in vista delle elezioni provinciali nella Casa delle Libertà potrebbe accadere il tutto e il contrario di tutto. Sul fronte opposto stasera è previsto il comizio di Pietro Mita di Rifondazione Comunista.

(Luca Dipresa)

 

 

 

 

 

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Crisi: domani sera il comizio di Rifondazione comunista 

Sabato, 15 novembre

Dopo il comizio tenuto tre settimane fa dall'Ulivo domani toccherà al partito della Rifondazione comunista intervenire pubblicamente sulla grave crisi politico-amministrativa di Ceglie Messapica. Dopo la nomina di una nuova Giunta, la terza in 18 mesi, da parte del sindaco Mario Annese tocca a tutti i consiglieri comunali svolgere un'azione politica chiara e risolutiva per il bene del paese. Sarà un segnale forte quello che Rifondazione comunista, che in consiglio comunale conta cinque consiglieri su venti, darà alla città: domani, domenica alle ore 18,30 in piazza Plebiscito, toccherà all'ex sindaco Pietro Mita sciogliere i dubbi che pure hanno coinvolto il suo partito circa l'opportunità di uno scioglimento anticipato dell'assise. Nei mesi scorsi - infatti - la posizione del partito è parsa attendista, forse troppo per molti osservatori.

 

Pubblichiamo il documento diffuso dalla segreteria cegliese di R.C.
"E’ sotto gli occhi di tutti l-  si lege nella nota - a grave paralisi amministrativa che investe la nostra città.Le tante promesse fatte in campagna elettorale sono rimaste sulla carta.
Questa classe dirigente di centro-destra è incapace di dare risposte concrete a tale grave realtà.Il sindaco Annese finora si è limitato a modificare per tre volte la sua giunta cambiando diversi assessori.Sono ormai quattro anni che questa città non offre più alcun segnale di vitalità. (Ricordiamo che già prima del fallimento di Annese, la città di Ceglie ha dovuto subire un’altro fallimento amministrativo a causa delle diatribe tra l’allora sindaco Magno e alcuni esponenti di Forza Italia).Intanto la città è alla deriva, si chiude l’ospedale, l’economia è al collasso, le famiglie sono sempre più in difficoltà, il commercio e l’artigianato sono stati completamente distrutti, aziende che chiudono; sono ormai diverse centinaia i lavoratori che hanno perso il lavoro in questi settori. La situazione - conclude il documento - è inaccettabile. I cegliesi devono reagire".

 

 

 

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Curto: "Scelte gravi, così An va all'opposizione"

Lunedì, 10 novembre

«Il provvedimento di sospensione dalle attività di partito assunto nei confronti dei consiglieri Argese e Venerito è di natura puramente interlocutoria nelle more dell'esame degli organi competenti del provvedimento di espulsione che ho chiesto sia adottato per entrambi».

Lo chiarisce il sen. Euprepio Curto, a proposito della «questione politica apertasi a Ceglie Messapica - spiega Curto - dove sono state consumate scelte che sono di gravità assoluta nei confronti di Alleanza nazionale, avrà di certo conseguenze di indubbio rilievo sia all'interno An che all'interno della Casa delle libertà». «Anche per questioni di cultura politica An non ha mai pensato - conclude Curto -, fino a ieri, ad una chiusura traumatica della vicenda amministrativa cegliese, avendo avuto, Alleanza Nazionale, ai diversi livelli, un ruolo straordinario nella individuazione del percorso politico preelettorale, candidato sindaco compreso o soprattutto, anche se questo impegno e questa lealtà non potevano giungere alla penalizzazione del partito attraverso la defenestrazione di due assessori che avevano cercato di contribuire alla soluzione della crisi aderendo alla ipotesi di azzeramento. Oggi, però, fino a che questa amministrazione resterà in vita, An sceglie la via della opposizione. Opposizione quindi a Ceglie, ma anche presa di distanza da alcuni modi di interpretare le regole dello stare insieme proprie di alcuni soggetti».

 

 

 

 

 

 

 

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Crisi: Fi chiede la sospensione di Gasparro, irritato Urso

Sabato, 8 novembre

«Il coordinamento cittadino ed il gruppo consiliare di FI nell’esprimere al Sindaco Annese la propria solidarietà di fronte al linguaggio “poco ortodosso”usato dal Presidente provinciale di An Sen. Curto, offensivo dell’intera comunità cegliese, nonché in maniera strabica diverso da quello che lo stesso usa nei comuni di Oria dove Fi primo partito della città è stato relegato alla opposizione in disprezzo della volontà popolare o in quello di Torre S.Susanna dove la stessa situazione è vissuta dagli amici dell’ Udc». Inizia così il comunicato stampa che il direttivo ed il gruppo di Forza Italia ha diramato subito la riunione di venerdì sera, convocato proprio per discutere sugli ultimi avvenimenti politico-amministrativi. «Nel registrare le incomprensioni presenti all’interno del gruppo consiliare di An, che hanno portato alla sospensione dalle attività di partito dei consiglieri comunali Argese e Venerito (rei di aver consentito l’approvazione del consuntivo) e che rischiano di minare in modo irrevocabile la governabilità della nostra città, rendendo peraltro evidente quanto dissennata sia stata la gestione di tale vicenda da parte della dirigenza locale e provinciale di tale partito» - prosegue la nota a firma di Nicola Ciraci’   (Coordinatore Provinciale FI), Carlo Verusio (Coordinatore Cittadino) e Antonio Suma  (Capogruppo Consiliare) - «Chiarisce che Fi rimane a sostegno del Sindaco Annese nel rispetto della volontà popolare e rigetta qualsiasi tentativo,soprattutto estraneo alla comunità cegliese, di sciogliere l’assise cittadina diffidando gli alleati a non assumersi tale grave responsabilità».

E quindi un accenno alle decisioni prese dalla presidenza provinciale di An. «Nel contempo – si legge a tal proposito -, a dimostrazione della propria responsabilità e lealtà verso la coalizione della Cdl ed in particolare verso gli amici di An tutti, non si può che registrare la decisione della Presidenza provinciale di An di sospendere i citati consiglieri, scelta che va rispettata sia dalle forze politiche ufficiali che dallo stesso Sindaco». Premesso questo Fi, ritenendo forse recuperabile il rapporto tra le forze della Casa delle Libertà, ed in modo particolare con Alleanza Nazionale, sottolinea  che «ritenendo indispensabile una leale ripresa del dialogo tra le segreteria dei partiti, nelle prossime ore incontrerà il Sindaco Annese per chiedergli di prendere atto della situazione, sospendendo dalla attività il neo amministratore Carlo Gasparro in attesa delle determinazioni ufficiali di An e nel contempo si farà carico di incontrare le segreterie cittadine della coalizione al fine di ritrovare le ragioni politiche dello stare insieme nel rispetto dei partiti e per consentire una serena ripresa della attività  amministrativa del Sindaco Annese con un esecutivo che sia realmente rappresentativo del consenso elettorale e vicino ai problemi della città».

Intanto, Paolo Urso – a lui sarebbe andata la solidarietà di tutta Forza Italia -  non ha ancora deciso se accettare o meno la nuova delega che non lo vede più vice sindaco. Una sorte di “declassamento” non ritenuto condivisibile, anche perché il suo sacrifico – stando a quanto sarebbe emerso dalla discussione di venerdì sera – non collocabile nella direzione di agevolare un partito visto come sono andate le cose (al suo posto Annese ha nominato proprio Carlo Gasparro). Da riportare che Annese avrebbe invitato Urso a sciogliere la riserva entro lunedì mattina, cioè domani. In caso contrario avrebbe nominato un  uovo assessore (Saverio Suma?). Ma è probabile che il tutto venga rinviato all’incontro che Fi, come si legge nel comunicato chiederà al sindaco.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Crisi: An sospende Venerito e Argese, diktat su Gasparro

Sabato, 8 novembre

«Ho adottato nei confronti dei sig.ri Rocco Venerito e Ciro Argese  il provvedimento cautelare di sospensione provvisoria da ogni attività politica, incluso il divieto di frequentare le sedi di An, in rapporto al procedimento disciplinare che ho già avviato presso la Commissione Centrale di garanzia e probiviri. Tanto, in relazione a quanto avvenuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale tenuto a Ceglie M., che costituito la premessa, non solo per l’attribuzione di un incarico assessorile in quota An, a persona non indicata da An, ma soprattutto alla definitiva defenestrazione di due assessori (Mimmo Urso e Oronzo Ostacolo) rei di essersi dimessi per favorire la risoluzione della crisi dell’amministrazione Annese. Ovviamente questo è solo il primo passo (che forse non è neanche opportuno definire “interno”) delle azioni che An adotterà nell’intera provincia e che, purtroppo, non potranno non incidere pesantemente sugli equilibri con alcuni partners della Casa delle Libertà, anche in chiave futura».

Non si è fatta attendere, così come aveva preannunciato, la ferma posizione del segretario provinciale di An, sen. Euprepio Curto, all’indomani dell’atto consumato nel corso dell’ultimo consiglio comunale  e della nomina assessorile affidata a persona (Carlo Gasparro, ndr)– come afferma il senatore nel comunicato stampa – “non indicata da An”. Pertanto, si surriscalda il clima politico all’indomani dell’Annese-ter che, il sen. Curto, presidente provinciale del partito, “un atto di banditismo politico”. Con la nota stampa ufficiale, apparirebbe chiaro che An a Ceglie si chiamerebbe fuori dalla coalizione ed Argese e Venerito sono a titolo personale.

Le ultime ventiquattrore a Ceglie sono state frenetiche con i cellulari,  surriscaldati sulla direttrice  Ceglie-Roma-Bari, con i responsabili del partito locale che informavano dell’accaduto Curto, Specchia e Saccomanno. Stando a quanto trapelato da tutti questi esponenti è venuto subito un netto giudizio negativo, sia nei confronti del sindaco che di Argese, Venerito e Gasparro. Subito dopo la formazione dell’Annese-ter, in An tutti si sarebbero chiesto il motivo per il quale il sindaco e le stesse forze della coalizione, Fi e Udc avessero disatteso il deliberato del partito visto che, alla fine, la spaccatura aveva determinato due consiglieri per parte.  Come dire: i voti sui quali contare, erano sempre due (Laneve e Gallone, in linea con il partito, da una parte, e Argese e Venerito sulla sponda opposta, ndr) e logica avrebbe voluto – si chiedono sempre in An - che si sposasse la posizione ufficiale del partito. Un interrogativo al quale bisognerà pur dare una risposta, specie ora che c’è la posizione ufficiale espressa dal presidente provinciale che è piuttosto chiaro quando afferma che il tutto”inciderà pesantemente sugli equilibri con alcuni partners della Casa delle Libertà”, anche in vista dell’ormai imminente appuntamento con le provinciali di maggio. E non va trascurato il fatto che del consiglio comunale cegliese fa parte anche il coordinatore provinciale di Fi, Nicola Ciracì.

Intanto, Ciro Argese, e Rocco Venerito, ancora all’oscuro del provvedimento adottato nei loro confronti hanno diramato una nota nella quale, il primo, partendo dalla premessa che “non volevo mandare a casa il sindaco”, si giustifica così: «La mattina successiva al consiglio comunale – spiega Argese – sono circolate voci di alcuni dirigenti  cittadini di An di una richiesta di espulsione dagli incarichi fino ad un chiarimento, ho deciso che non vi erano più condizioni di tranquillità in nessuno e ho chiesto al sindaco di nominare a vice sindaco un professionista (Carlo Gasparro) facente parte di una famiglia storicamente di An». La nota si conclude con una “critica” al partito:

«Penso – dice – che An a Ceglie, dopo aver preso 2600 voti, deve iniziare a fare una vera ed incisiva politica di destra  pensando ai problemi della città, quali il Prg, le conferenze di servizio, centro storico e tratturi di campagna». Venerito, dal suo canto afferma che «dopo i tanti passi indietro fatti ho deciso di differenziarmi da chi, per un testardo gioco di poltrone, voleva arrivare perfino a mandare a casa il sindaco, mortificando l’identità e la dignità di una intera città». Ma questo, adesso, di fronte alla posizione ufficiale di An ha poco peso e la questione è di natura politica e coinvolge tutte le forze della coalizione che dodici mesi fa vinse le elezioni. Una risposta al sen. Curto dovranno pure darla.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Annese nomina la Giunta 3: si spacca An, adesione dell'Udc

Giovedì, 6 novembre

La frattura in An si è consumata nella seduta del consiglio comunale dell’altra sera e con la nomina a vice sindaco di Carlo Gasparro, vicino alle posizioni di Ciro Argese. Ed ora è prevedibile che in Alleanza Nazionale si arrivi a soluzioni traumatiche dopo che il deliberato del partito, garante il presidente provinciale, sen. Curto, è stato disatteso da Argese e Rocco Venerito. Posizione che parlava di reintegro immediato dei sue assessori uscenti, Ostacolo ed Urso. Su questa posizione si riconoscevano, invece, il capogruppo Mario Laneve e Cosima Gallone  che abbandonavano i lavori del consiglio al momento della “salvaguardia degli equilibri di bilancio”, dopo aver tentato fino alla fine di ricucire una frattura che più si andava avanti più sembrava irrimediabile.

Per “sovrintendere” ai lavori, il sen. Curto aveva mandato a Ceglie l’assessore provinciale Balestra che, alla fine, ha dovuto prendere atto di come stavano le cose. E l’Annese-ter nasce con una nuova spaccatura, dopo quella risolta in casa Udc (i due gruppetti di due consiglieri ciascuno ha ottenuto un assessore, ndr) si apre quella in An. Nel servizio di ieri, con i lavori dell’assise in corso, ci eravamo fermati alla sospensione chiesta da An dopo la fase riservata alle mozioni. Sul tappeto la volontà del partito di reintegro immediato dei due assessori uscenti e il riconoscimento della pari dignità politica. Alla vigilia si parlava di un accordo che avrebbe previsto due assessori per gruppo. Ma in An scoppia subito la “grana Venerito” che si dissocia perché non concorda con la volontà del suo partito di reintegro. La sospensione, al rientro in aula sembrava aver approdato a qualche risultato perché il gruppo votava compatto una variazione di bilancio e il consuntivo 2002. Ma lo scoglio politico giungeva subito dopo al momento del voto sulla “salvaguardia degli equilibri di bilancio”.  Al momento del voto, Laneve e Gallone abbandonano i lavori e il riequilibrio passa con 11 voti.

E nella tarda mattinata di oggi Annese ha proceduto a nominare i due nuovi assessori, Carlo Gasparro (An) che diventa vice sindaco con delega alle Attività Produttive e Polizia Municipale e Rocco Argentiero (Udc, che fa capo a Locorotondo e Gianfreda) con delega ai Lavori Pubblici e Personale. Rimangono i tre di Fi (Urso, che non è più vice sindaco, Mita e Epifani) e Vitale dell’Udc (che fa capo a Cavallo e Saponaro). Escono Salvatore Santoro e Giovanni Suma (Udc). Da dire che indiscrezioni parlerebbero di qualche mal di pancia in Fi e Udc perché riterrebbero troppo la presidenza del consiglio (Argese) e la delega a vice sindaco ad un gruppo di An ridotto a due. Ma a proposito di An, come dicevamo, non è escluso che ci sia una forte e ferma presa di posizione da parte del sen. Curto ed il partito che avevano deliberato diversamente da quanto poi fatto da Argese e Venerito. Si parla  già di provvedimenti e c’è chi disegna il futuro: dopo una rituale dichiarazione di indipendenza, non è escluso che i due passino in Forza Italia, partito del quale Argese già faceva parte in occasione della giunta Magno. Staremo a vedere, mentre la nuova maggioranza è sempre risicata con undici consiglieri su venti, sindaco compreso.  Intanto, sugli ultimi avvenimenti di questi giorni, interviene il capogruppo di Rifondazione, Nicola Trinchera. “Purtroppo – spiega l’esponente dell’opposizione – siamo ad una vera e propria farsa che continua, con il sindaco incapace di prendere atto che la sua non è più una maggioranza coesa, nei numeri e rimanendo in linea con i punti all’odg, pareva una partita di giro, con due consiglieri in entrata (Locorotondo e Gianfreda) e due consiglieri in uscita (Laneve e Gallone)”. E così conclude: “Abbiamo appreso che il sindaco ha prenotato la piazza per sabato sera, ci auguriamo che mantenga fede all’impegno e spieghi alla città quello che sta accadendo”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Fibrillazioni in Consiglio, ora è An che punta i piedi

Giovedì, 6 novembre

Alta la tensione che ieri sera serpeggiava nelle fila dalla maggioranza di centrodestra  e, soprattutto, in Alleanza nazionale. La seduta consiliare convocata per ieri sera forse (il condizionale è d’obbligo perché mentre scriviamo la seduta prosegue, ndr) non è bastata a dire in maniera definitiva se la crisi è risolta oppure non ancora. Le ultime ventiquattr'ore sono state un susseguirsi di incontri, contatti che nella speranza di venire a capo di una situazione che si trascina ormai stanchevolmente. E vedremo quali saranno gli ulteriori sviluppi della seduta. Martedì sera, proprio alla vigilia della seduta, il sindaco Mario Annese ha riunito in municipio tutti i consiglieri della Casa della Libertà, l’ultimo tentativo per recuperare specialmente il gruppo di An che è spaccato in due, con Rocco Venerito (qualcuno avrebbe chiesto provvedimenti nei suoi confronti?) in netto contrasto sulla riconferma dei due assessori uscenti (e si parlava anche di Ciro Argese, ndr) e,  in modo particolare su Domenico Urso. Ma non c’è stato un nulla di fatto e si decideva comunque di vedere cosa accadeva in consiglio comunale. Mentre si dava spazio alle interrogazioni e mozioni, nei corridoi del municipio si consumavano incontri, protagonisti consiglieri e componenti il direttivo di An.

Serpeggiava la voce che An avrebbe chiesto la sospensione della seduta. C’era lo scoglio della salvaguardia degli equilibri di bilancio da superare. Dopo le interrogazioni e le mozioni, si entrava nel vivo. A partire dall’approvazione di una variazione al bilancio di previsione. E qui la prima stoccata di An: il capogruppo Mario Laneve chiedeva una sospensione di cinque minuti “per un chiarimento nel gruppo di An”. Alla riunione, che è durata più del tempo richiesto, non ha partecipato Rocco Venerito. Al rientro, il primo colpo di scena: An, nonostante quello che si riteneva votava compatto.  Ma, si vociferava, i problemi sarebbero sorti al momento della “salvaguardia degli equilibri di bilancio”.

Da segnalare, intanto, che il sindaco Annese ha impegnato la piazza principale della città per sabato sera. Vorrà spiegare, come ha sempre detto, alla città la situazione?. Nei giorni precedenti la seduta consiliare in corso ieri, si lavorava alla ricerca di un accordo tra i partiti. E qui si registrava la ricomposizione del gruppo dell’Udc che avevano trovato un accordo: un assessore indicato da Cavallo e Saponaro (Giuseppe Vitale) e l’altro scelto da Francesco Locorotondo e Donato Gianfreda (Rocco Argentiero).  Ma, mentre si ricompattava l’Udc, si rompeva in An con il “no” al reintegro di Urso da parte di  Venerito. E qui la musica cambiava tono con An che ridotto a tre consiglieri non poteva pretendere due assessori più la presidenza del consiglio. Fi e l’Udc (quest’ultimo aprì la crisi propri per il mancato riconoscimento della apri dignità, ndr) avrebbero posto un netto “non se ne parla”. Vedremo come la seduta si concluderà.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Il sen. Gaglione: "All'ospedale non c'è copertura medica"

Mercoledì, ,5 novembre

Le problematiche ancora sul tappeto in merito all'Ospedale civile di Ostuni e i Ceglie sono state al centro dell'attenzione dei senatori Rosa Stanisci e Antonio Gaglione che, insieme al sindaco della «Città bianca», avv. Domenico Tanzarella, hanno fatto un sopralluogo nel presidio ospedaliero allo scopo di verificare le situazioni logistiche e di attuazione del Piano sanitario regionale (trasferimenti di reparti, attivazione posti letto, situazione emoteca, Urologia e Gastroenterologia).

I parlamentari hanno avuto ad Ostuni un incontro col direttore medico da poco arrivato, il dr. Naracci, col dirigente amministrativo, dott. Giuri, con diversi medici e primari. Al termine il sen. Gaglione ha detto: «Sulla carta tutto funziona benissimo ma solo sulla carta perché, in realtà, non c'è ancora quello che dovrebbe esserci: una rianimazione post-chirurgica essendo questo un ospedale polo chirurgico, così come non c'è una unità coronarica. Un eventuale infartuato o va a Monopoli o a Brindisi e si sa quanto sia prezioso il tempo in queste circostanze. Anche il sangue di cui necessitano i chirurghi per i loro interventi è disponibile solo dalle ore 8 alle 14 mentre: per la notte o i giorni festivi, deve arrivare da Brindisi. Una serie di disfunzioni, quindi, che non sono state colmate prima di attivare questo riordino. Ora segnaleremo tutte queste disfunzioni alla Regione e al Direttore Generale della Asl, dr. Causo, in modo che ponga rimedio al più presto».

Proveniente dall'Ospedale di Ceglie dove, insieme alla sen. Stanisci, il parlamentare aveva fatto una'altra visita, il sen. Gaglione ha detto: «La dichiarazione più saggia l'ha fatta un medico del Pronto soccorso del nosocomio cegliese il quale ha detto che, del Pronto soccorso, restano solo i muri e questo si potrebbe estendere a tutto l'ospedale. Svuotato della sua funzione per le diverse chiusure dei reparti, al Pronto soccorso di Ceglie non c'è un medico 24 ore su 24; di notte c'è solo quello reperibile ma la cosa più grave e che anche il «118» non ha il medico di notte per cui, di fronte ad un'urgenza, bisogna aspettare che arrivi il medico. Altra cosa gravissima è che non c'è più rianimazione.

Quindi un paziente che ha problemi di choc o di coma non ha il rianimatore a disposizione ed è venuta meno la funzione principale dell'Ospedale di soccorrere una urgenza. Dei trasferiemmenti che dovevano avvenire da Francavilla, solo uno è stato accolto mentre: gli altri sono andati a Manduria, Fasano, Mesagne e San Pietro». Da parte sua, la sen. Stanisci ha rimarcato che «siamo sulla strada del miglioramento anche perché finalmente abbiamo visto aperto un reparto adiacente l'ostetricia dove ci sarà anche il nido. Quindi finirà il percorso lungo che le donne facevano per andare ad allattare i propri bimbi. Spero che entri tutto in funzione perché qui abbiamo delle belle professionalità, un bel reparto e quindi quest'ospedale, da questo punto di vista, può dare tanto». Infine il sindaco Tanzarella ha detto: «Comincia a prendere forma questo polo chirurgico, anche se ci sono ancora dei problemi e spero che si riescano a individuare i luoghi per allocare tutti i posti-letto previsti dal Piano per l'Ostetricia e l'Ortopedia. In effetti un polo chirurgico che voglia essere tale non può fare a meno di una sezione emo-trasfusionale, indispensabile per assicurare un servizio 24 ore su 24 e non rischiare di dover attendere oltre un'ora per trasferire il sangue da Brindisi ad Ostuni. L'appello, oltre che agli organi dirigenti, va anche ai responsabili delle unità complesse, perché si rendano conto delle necessità che hanno le strutture di riferimento come quella di Ostuni, per conservare il servizio emo-trasfusionale».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

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Basket: l'Edilmed Ceglie come un rullo compressore

Lunedì, 3 novembre

EDILMED CEGLIE – LUCERA   88 – 69

EDILMED CEGLIE: Lamonica  18, Palombo 9, Sarcinella, Licchello 20, Ventruto 19, Bove 2, Barletta 2, Voglino 9, Costabile 7, Curri 2. Coach G.invito Guadalupi.

LUCERA: Ruscelli 13, Vulekovic B. 4, Carranza 11, Vulekovic V. 4, Rosito 17, Franco 5, Salcuni 8, Vigilante 7, Dell’Aquila, Di Arrisi n.e.; Coach Gioavnni Rubino

Note: uscito per cinque falli Salcuni. Parziali: 19-18, 22-14, 20-23, 27-14. Tiri da tre: Ceglie 11/14, Lucera 5/12; Tiri liberi: Ceglie 18/23, Lucera  17/20. Falli: Ceglie 15, Lucera 23

E’ vero. Per chi affronta il Ceglie è come se si tratta della partita della vita. Anche il Lucera ha tentato di arrestare la galoppante marcia dell’Edilmed Ceglie alla sua quinta vittoria consecutiva su altrettante gare giocate. Una marcia che la vede sola in vetta alla classifica di questo campionato di seria C 2. La gara, disputata in una palestra stracolma è stata bella con sprazzi di bel basket. Il Lucera fin dall’inizio opera un pressing stressante per non far giocare Laconica e compagni. Atteggiamento che li porta spesso a ricorrere al fallo. Ma il Ceglie di questi tempi non ha davvero ostacoli grazie ad un gioco corale, segno di uno spogliatoio unito e dell’ottimo lavoro del coach Guadalupi.

Il primo canestro, dopo tre minuti di gioco, una bomba da tre punti di Ventruto. I foggiani hanno comunque vita difficile nell’area avversaria con un Lamonica insuperabile, autore di moltissimi rimbalzi e vero uomo-squadra. Il primo quarto, piuttosto equilibrato, si chiude sul punteggio di 19 a 18 per i padroni di casa. Il secondo quarto è, forse, il più intenso con Palumo ottimo regista e a prima linea, Ventrruto-Licchello- Lamonica che propone un basket da applausi. Bella l’azione dopo 5 minuti: Lamonica conquista il rimbalzo, rilancia il contropiede palla per Ventruto e bomba da tre punti e sono 22 i punti realizzati in questa seconda frazione contro i 14 dei foggiani. Al rientro in campo, Guadalupi fa tirare il fiato a Costabile e propone uno straripante Voglino. Belli i duelli tra i due forzuti Laconica e Vigilante, ma il cegliese lo affossa sistematicamente. In  questa fase il Ceglie tira un po’ il fiato e ne approfitta un po’ il Lucera che riesce a siglate 23 canestri contro i 20 dei cegliesi. MA nell’ultima frazione il Ceglie propone un basket che mette in ginocchio gli avversari Negli ultimi tre minuti, a risultato acquisito, Guadalupi fa fare passerella a Laconica e Licchello buttando nella mischia i giovanissimi e promettentissimi Barletta, Sarcinella e Curri.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Crisi: nervosismo nei partiti, Venerito fuori da An

Domenica, 2 novembre

Rocco Venerito è fuori dal partito. Si consuma in questo modo la spaccatura all’interno di Alleanza nazionale a pochi giorni dalla seduta di consiglio comunale che dovrebbe sancire la soluzione ( o meno) di quella che è una delle crisi più lunghe che la città ricordi, commissariamneti esclusi.  La spaccatura si è consumata venerdì sera quando si è riunito il partito per sottoscrivere il documento di sostegno al sindaco con i nomi di due assessori. Ed è qui che la frattura si è consumata. Come è noto, il partito era per la riconferma dei due uscenti, Ostacolo e Urso. Su questa soluzione Vnerito si era subito dichiarato indisponibile, anzi avena chiesto esplicitamente “la testa” di Domenico Urso. In caso contrario lui sarebbe stato fuori dal partito. Affermazione che sarebbe stata subito “accolta” dal direttivo di An che avrebbe invitato Venerito, a questo punto, ad abbandonare i lavori.

Al momento la situazione è questa: l’Udc si sarebbe compattato e alla riconferma di Vitale non segue quella di Salvatore Santoro che  per agevolare la crisi si sarebbe fatto da parte. Per l’altro nome dell’assessore si parlava di Antonio Piccoli, ex assessore dell’epopea Dc, che, però si sarebbe dichiarato indisponibile perché vuol lavorare per il partito.  L’attenzione, a questo punto, si sposta tutta su Forza Italia. Gli Azzurri avevano detto che sarebbero stati pronti a sacrificare uno dei tre assessori (Paolo Urso) se gli altri due partiti di maggioranza – An e Udc – fossero compatti sulla soluzione. Con la situazione di An che ora conterebbe su tre voti e non quattro la situazione potrebbe anche cambiare per quel che concerne la presenza in giunta. In buona sostanza potrebbe avere da ridire sul fatto che, a questo punto ad An potrebbe bastare un solo assessore visto che detiene anche la carica della presidenza del consiglio con Ciro Argese. Non è da escludere che anche l’Udc potrebbe rivendicare la stessa cosa, visto che all’inizio della legislatura quando avevano tre consiglieri (solo in seguito il gruppo si portò a quattro con l’ingresso di Donato Gianfreda uscito da Fi, ndr) gli venne riconosciuto un solo assessore. Non è escluso che Fi e Udc diano il proprio assenso a due assessori per An purché rimetta in discussione  proprio la presidenza del consiglio.

Luca Dipresa


 


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