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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

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Crisi più vicina: Udc pronta ad uscire dalla maggioranza

Sabato, 28 giugno

L’Udc esce dalla maggioranza? Indiscrezioni fondati lo darebbero per certo dopo la riunione di verifica svoltasi venerdì sera nella sede del partito di Marco Follini.

L’incontro giungeva dopo un periodo piuttosto teso all’interno della Casa delle Libertà, specie dopo il primo congresso cittadino celebrato lo scorso mese di maggio, a pochi giorni dall’ingresso nel partito di Donato Gianfreda, consigliere comunale eletto nelle liste di Forza Italia, seguito da un cospicuo numero di persone, molte delle quali candidate nelle liste del partito degli Azzurri alle scorse amministrative.  La fuoriuscita di Gianfreda e degli altri per insanabili discordanze sul modo di gestire il gruppo ed il movimento. Un fatto che ha avuto il suo peso nella geografia politica che vede ora le tre forze di maggioranza, Fi, An e Udc con quattro consiglieri comunali a testa. E non va dimenticato l’altra frattura in atto, quella sul piano di riordino ospedaliero, contestato dall’Udc.

Insomma un quadro politico che necessitava di una verifica, chiesta e sollecitata dall’Udc ed anche da An. Ovviamente sul tappeto il programma, l’ospedale e l’organigramma. L’Udc in buona sostanza chiedeva un momento di riflessione per poter dare nuova spinta all’attività amministrativa sottolineando come ci sono diverse questioni sulle quali la maggioranza non ha ancora saputo dare una risposta: ospedale, conferenze di servizio, piano regolatore. Il tutto condito dal fatto che già in avvio di legislatura l’Udc aveva accettato (per alcuni subito) la ripartizione in esecutivo. All’epoca il verdetto elettorale assegnava 5 consiglieri a Fi, 4 ad An e 3 all’Udc. Alla fine più che alla logica della pari dignità – richiesta dall’Udc – prevalsero i numeri in base ai quali vennero assegnati tre assessori a Fi, vice sindaco compreso (Paolo Urso, Cesare Epifani e Pietro Mita) due assessori più presidente del consiglio ad An (Domenico Urso, Oronzo Ostacolo e Ciro Argese), un solo assessore all’Udc (Salvatore Santoro).

All’epoca si disse che all’Udc sarebbe andato il settimo assessore non appena si fosse approvato il nuovo statuto comunale. Casa che si sarebbe fatta nei primi mesi della legislatura, ma lo statuto, che pure l’apposita commissione presieduta da Nicola Trinchera, ha consegnato, resta ancora nei cassetti dell’esecutivo. Ad appesantire il clima nella maggioranza ha influito molto la questione dell’ospedale, un piano contesta non solo dalle apposizioni ma anche dall’Udc, al punto da farne una questione prioritaria. Da qui la richiesta di verifica e dopo alcune settimane, si teneva venerdì sera. Presenti tutti e tre i partiti, sostanzialmente si sono presentati due blocchi: da una parte Fi ed An e dall’altra l’Udc che, per un rilancio dell’attività amministrativa, metteva all’ordine del giorno programma ed organigramma (ospedale in primo luogo). Alla fine, Fi ed An si dicevano d’accordo di parlare di programma, ma niente da fare per l’organigramma. La discussione – stando sempre alle indiscrezioni trapelate – proseguiva senza arrivare ad un punto d’incontro. Alla fine ci si lasciva sulle rispettive posizioni e l’Udc non avrebbe nascosto che, di fronte ad una tale chiusura avrebbe  preso in seria considerazione l’idea di ritirare la propria delegazione. E a quanto pare è più che una semplice minaccia.

Se così fosse si potrebbe aprire la strada alle elezioni anticipate, a meno che, come ultima chance l’Udc non decida – per  il momento - per l’appoggio esterno.  Ma, stando sempre alle indiscrezioni raccolte, appare più verosimile la prima eventualità tenuto conto della chiusura nei patners della maggioranza. I prossimi giorni saranno davvero di fuoco, più della temperatura ossessiva di queste settimane, anche perché lunedì 7 luglio si dovrebbe tenere la seduta monotematica sulla situazione dell’ospedale, argomento richiesto oltre che dalle opposizioni, proprio dall’Udc.

Luca Dipresa

 

 

 

 

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Si inaugura la biblioteca scolastica multimediale

Sabato, 28 giugno

Verrà inaugurata lunedì prossimo la biblioteca scolastica multimediale territoriale realizzata nel secondo circolo didattico, a conclusione di un progetto specifico in rete condotto con la scuola media “Giovanni Pascoli”. La scuola lo scorso anno venne inserita in un progetto ministeriale che prevedeva un cospicuo finanziamento per la realizzazione di questo tipo di biblioteca. “E’ stato un lavoro impegnativo – afferma il dirigente scolastico, Giovanni Semeraro – ed oggi con orgoglio presentiamo alla città, al territorio un prodotto qualificante e che potrà diventare un importante punto di riferimento”.

Ad inaugurare la biblioteca, realizzata in ampi locali  del piano terra della struttura, opportunamente ristrutturati  ed attrezzati per questo tipo di iniziative, saranno il direttore della Gazzetta, Lino Patruno, il direttore regionale scolastico, Giuseppe Fiori, il direttore dell’Irre Puglia, Francesco Gesmundo. Prevista anche la presenza del Vescovo di Oria mons. Marcello Semeraro, del dirigente del CSA di Brindisi, Aldo Faienza, di quello di Bari, Fabio Scrimitore (è stato Provveditore agli Studi di Brindisi, ndr). A porgere il saluto della città ci sarà il sindaco Mario Annese – la città di Ceglie ha dato il patrocinio -, mentre faranno gli onori di casa i due dirigenti scolastici coinvolti nel progetto, Giovanni Semeraro e Giovanni Maglieri.  In occasione di questa interessante manifestazione verranno allestite due mostre.

La prima trattasi della mostra di libri inediti “Pinocchio nel Mondo”, gentilmente messi a disposizione da Giovanni De Micheli, rappresentante editoriale di Brindisi; la seconda la ciliegina sulla torta, ovvero la mostra di libri antichi curata dallo storico grottagliese Rosario Quaranta (è anche dirigente scolastico della scuola media di Villa Castelli, ndr). Si tratta di testi rinvenuti nell’archivio della scuola o donati da genitori e che – a detta del prof. Quaranta - che per l’occasione ha raccolto il tutto in una pubblicazione – sono davvero interessanti. L’intera serata verrà animata dagli alunni del circolo didattico e dai brani musicali che verranno proposti dall’orami nota orchestra della scuola media “Pascoli”, la “Leonard’s Band”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Immigrazione: Rifondazione invia al sindaco una mozione

Sabato, 28 giugno

Sul dramma immigrazione che si va accentuando e consumando in questi giorni al largo delle nostre coste con una serie lunga  serie di sbarchi, il capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista, Nicola Trinchera, ha inviato una mozione al sindaco ed al presidente del consiglio comunale con l’intento di farla propria ed esprimere, contestualmente – come scrive nella mozione – “la totale condanna per le dichiarazioni scellerate di alcuni parlamentari della Repubblica che incitano a compiere atti di repressione militare in acque internazionali e che pongono l'Italia di fatto al di fuori di ogni stato di diritto”. Il riferimento è chiaro ai parlamentari leghisti, fautori tra l’altro di una precisa richiesta di dimissioni del Ministro dell’Interno, on. Pisanu.

“E' giunto il momento – afferma il capogruppo di Rifondazione - di prendere definitivamente le distanze dalla rozzezza culturale che connota certi personaggi.una ferma condanna“ E questo specie “dopo gli ultimi naufragi in cui decine e decine di migranti e richiedenti asilo hanno perso la vita, al largo delle nostre coste”.  In buona sostanza la mozione del conigliere d’opposizione vuole sensibilizzare l’opinione pubblica contro “chi intende portare avanti una politica che esclude e preclude qualsiasi forma di accoglienza e di solidarietà, determinando soltanto pratiche di espulsione, reclusione e clandestinizzazione di uomini e donne la cui unica colpa è aspirare ad un futuro migliore”. Una situazione che ha precise responsabilità: “la responsabilità di queste – sottolinea a tal proposito Trinchera - come di ognuna delle prossime vittime del tentativo vano di chiusura della fortezza Europea, debba ricadere moralmente e politicamente su coloro che si ostinano a perseguire la militarizzazione delle coste come antidoto a presunte e mai avvenute invasioni”.

La mozione, come vuole il regolamento verrà inserita nell’ordine del giorno del primo consiglio comunale utile. Lunedì scorso c’è stata la conferenza dei capigruppo, convocata dal presidente del consiglio, Ciro Argese. Sul tappeto la richiesta dell’Udc e delle opposizioni di una seduta monotematica sulla situazione dell’ospedale. Dal canto suo l’amministrazione comunale vorrebbe invece che si discutesse prima del consuntivo.

Si sarebbe indicata nel 2 luglio la data utile. Indicazione che non troverebbe favorevoli Udc ed opposizioni. “Tenuto conto – spiega a tal proposito Trinchera – che per il consuntivo non c’è tutta questa fretta e che, al contrario, la situazione dell’ospedale meriterebbe una immediata seduta consiliare, riteniamo e confidiamo nel buon senso del presidente del consiglio Argese che venga prima convocato il consiglio così come da nostra richiesta e da quella di un partito della maggioranza (Udc). Ne3lle prossime ore il bandolo della matassa potrebbe essere sciolto, decidendo di convocare per il 2 luglio la seduta con all’ordine del giorno la situazione dell’ospedale e per il 7 quella sul consuntivo ed altre questioni. Ovviamente potrebbe accadere anche il contrario. “In questo caso appare evidente – afferma il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero  - che una parte della maggioranza (Fi?), teme lo scoglio dell’argomento richiesto fortemente anche dall’Udc”.

L.D.

 

 

 

 

 

 

 

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Ospedale: An tenta di spiegare la propria posizione

Venerdì, 27 giugno

In merito al piano di riordino ospedaliero, ed in particolare per la parte che interessa più da vicino l'Ospedale di Ceglie Messapica, il presidente locale di Alleanza Nazionale, Domenico Urso, ha ritenuto opportuno precisare la posizione del suo partito.

Dopo gli avvenimenti dei giorni scorsi, l'avvocato Urso ha avuto parole dure per tutti quegli atteggiamenti che definisce populisti, facili e poco coerenti. «Ognuno per la sua parte - afferma Domenico Urso - si è impegnato e continuerà in tale direzione, per ottenere il massimo possibile per il bene dell'ospedale di Ceglie Messapica. Immediatamente, a seguito della bozza del piano di riordino, che non ritenemmo assolutamente soddisfacente per la città, ci siamo attivati, con i nostri rappresentanti istituzionali presso la Regione». Si rivolsero all' assessore Saccomanno e al consigliere Marinotti, affinché si facessero portavoce ed interpreti delle legittime aspettative della città «nel modificare la bozza in senso migliorativo». L'intento, secondo le parole del presidente di An, era quello di ottenere quei servizi che potessero, pur nella logica del piano di riordino, qualificare e migliorare la struttura ospedaliera di Ceglie Messapica.

«Sulla spinta di tale interessamento e con la collaborazione del sindaco Mario Annese - continua a precisare Urso - riuscimmo ad ottenere, in aggiunta a quanto già previsto dal Piano, oltre al reparto di riabilitazione cardiologia, gli ambulatori di nefrologia, urologia, allergologia, pleumatologia, scienza della nutrizione». Il dottore Montanile, direttore medico del presidio di Francavilla Fontana, in esecuzione alle direttive che la Regione ha emanato, ha già iniziato a dare esecuzione al piano e per questo è stato subito attaccato. «Commentando questi episodi - dice Urso - occorrerebbe indirizzare le lamentele verso chi ha approvato il piano di riordino e non verso chi le attua, in ossequio al proprio compito».

Alleanza Nazionale, chiede dunque alla Regione, in primo luogo che i reparti, gli ambulatori ed i servizi presenti nel contesto del riordino, siano effettivamente operativi, dando quelle garanzie tecniche e di organico per un ottimale funzionamento del presidio ospedaliero. Oltre a ciò, gli esponenti del partito politico ritengono indispensabile la creazione di un polo ortopedico riabilitativo e sale operatorie funzionanti tutti i giorni. «Considerata, anche, la presenza sul territorio del "Neurolesi e motulesi", si ravvisa la necessità di un pronto soccorso potenziato, un day surgery attivo e funzionante secondo il carico di lavoro e non limitato ad alcune ore della giornata. Se ciò non avverrà - conclude l'avvocato Urso - Alleanza nazionale metterà in campo tutte le proprie forze a difesa dell'ospedale, valutando i comportamenti e l'impegno dei responsabili regionali in materia, attuando ogni iniziativa necessaria che si opponga ad ogni atto che possa in qualche modo limitare la funzionalità reparti».

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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Colta da malore in mare, cegliese rischia di annegare

Giovedì, 26 giugno

Un'anziana donna, colta da un malore mentre faceva il bagno nello specchio di mare di fronte allo stabilimento balneare dell'hotel Eden, a Torre Canne, è stata tratta in salvo dall'intervento di due bagnini in servizio nel lido.

È successo l'altro pomeriggio, poco dopo le 17. La signora Grazia Piccoli, 61 anni, di Ceglie Messapica era entrata in acqua da pochi minuti per cercare in mare un po' di refrigerio dall'eccezionale calura che sta caratterizzando questo primo scorcio di estate. Mentre faceva il bagno è stata colta da un malore. La sua fortuna è stata che Gianni D'Onofrio e Andrea Salvemini, i due addetti al salvataggio dello stabilimento annesso alla struttura ricettiva, si sono subito resi conto, dall'alto della torretta di guardia, di quello che stava accadendo e si sono precipitati in mare per prestarle soccorso. L'intervento dei bagnini è stato provvidenziale.

I due addetti al salvataggio hanno trasportato la donna sull'arenile e le hanno prestato le prime cure del caso. Dopo qualche decina di minuti di apprensione, le condizioni della bagnante sono tornate normali e la donna ha scelto di non andare in ospedale per farsi visitare dai medici del locale nosocomio. Prima di tornare a casa, la signora ha calorosamente ringraziato i due angeli custodi che, con la loro prontezza di riflessi e con il loro coraggio, le avevano evitato il peggio.

Non è la prima volta che il responsabile del lido Eden, l'unica spiaggia attrezzata nel centro della frazione balneare, riesce con il suo intervento a salvare bagnanti in difficoltà.

 

 

 

 

 

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Criminalità rurale: "Fenomeno estraneo alla mafia"

Giovedì, 26 giugno

«Il fenomeno della "criminalità rurale", nella provincia di Brindisi, non ha interessato le organizzazioni mafiose rurali, ma piuttosto l'attività autonoma di piccoli gruppi isolati con modalità tipiche della delinquenza diffusa». Lo ha precisato il sottosegretario Mantovano rispondendo all'interrogazione presentata dal sen. Giuseppe Specchia di An, sulla sicurezza nelle campagne. L'allarme riguardava soprattutto episodi accaduti nella zona nord della provincia di Brindisi (Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Ostuni e S. Vito dei Normmani).

Si trattava di furti, rapine e richieste estorsive e del traffico di olivi secolari, nelle zone di Brindisi e S. Vito dei Normanni, venduti a prezzi alti ad «amatori» del Settentrione.

Mantovano ha assicurato che dal luglio 2002 è in atto un piano straordinario di controllo del territorio con l'impiego di numerosi equipaggi del reparto prevenzione crimine di Bari e di pattuglie in servizio antirapina della Questura di Brindisi e dei commissariati di Ostuni e Mesagne.

Sono state, inoltre, eseguite numerose perquisizioni domiciliari.

 

 

 

 

 

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Corsa per pagare l'Ici: Ceglie fra i comuni più cari d'Italia

Mercoledì, 25 giugno

Mancano pochi giorni per il pagamento dell'Ici, l'imposta comunale sugli immobili, diventato in questi giorni il grattacapo degli italiani. Il cinquanta per cento dell'imposta, infatti, va pagato entro il prossimo 30 giugno. Secondo alcune statistiche, risulta che, purtroppo, i cittadini di Ceglie sono tra i più tartassati dall'imposta sulle case e sui terreni. Contrariamente a quanto si sperava, l'Amministrazione comunale ha confermato un'aliquota «salata», pari al 6,5 per mille, sia per l'abitazione principale e sia per quella di vacanza, mettendo la città ai primissimi posti di una classifica regionale dove, come è facile immaginare, si vorrebbe essere agli ultimi posti. Ma, purtroppo le ristrettezze finanziarie ed i numeri in rosso del bilancio pubblico hanno inciso non poco. Queste almeno sono le motivazioni addotte dall'Amministrazione comunale, costretta a confermare tale aliquota. Tutti gli adempimenti, aliquota e sgravi compresi, sono stati definiti con apposita deliberazione della giunta che, oltre a confermare per l'anno 2003 l'aliquota dell'Imposta comunale sugli immobili (Ici) nella misura del 6,50 per mille, conferma anche l'aliquota agevolata nella misura del 2,75 per mille a favore di proprietari che eseguono interventi volti al recupero di unità immobiliari inagibili o inabitabili ubicati nel centro medioevale, così come definito nel piano urbanistico particolareggiato, di cui alla delibera n. 36 del 25.09.1998 o «interventi finalizzati al recupero di immobili di interesse artistico o architettonico localizzati sempre nel suddetto centro storico». Tale aliquota agevolata è applicata limitatamente alle unità immobiliari oggetto di detti interventi e per la durata di tre anni dall'inizio dei lavori. Nella stessa delibera viene anche stabilito di aumentare (da 129,11 euro a 180,76 euro) la misura della detrazione per l'unità immobiliare adibita ad abitazione principale da pensionati con reddito complessivo (per nucleo familiare) fino a 10.329,14, compresi anche i redditi esenti da Irpef (vale a dire le pensioni sociali-pensioni di invalidità civile). Tutti i cittadini in questi giorni hanno ricevuto presso le proprie abitazioni due bollettini ci conto corrente, uno per il versamento di giugno e l'altro per il saldo, la cui scadenza resta fissata per il mese di dicembre. A tal proposito è consigliabile non attendere l'ultimo giorno per pagare l'imposta, evitando di doversi sottoporre a lunghe code agli sportelli delle poste che, si presume, saranno letteralmente presi d'assalto.

(Luca Dipresa, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

Calcola l'Ici da pagare a Ceglie Messapica

 

 

 

 

 

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Vitale (Udc): "Sanità allo sfascio, il sindaco con chi sta?"

Lunedì, 23 giugno

Il nuovo segretario cittadino dell'Udc interviene con un lungo documento sulla situazione politico-amministrativa di Ceglie Messapica e sullo smantellamento dell'ospedale civile. Ne riportiamo il contenuto integrale. 

 

"Abbiamo provato un senso di dolore, nei giorni scorsi, nel vedere alcuni operatori sanitari piangere in pubblico, disperati per un trasferimento che appare inutile e dannoso. Non minore è stato il senso di fastidio provato nel constatare che quel dolore lo stanno calpestando senza un minimo di decenza politica e soprattutto umana. Gli stessi soggetti si affannano, dopo manifesti e conferenze stampe, a gridare ai buoi scappati quando volutamente hanno lasciato la stalla aperta! In due articoli apparsi sulla stampa di giovedì a firma Forza Italia e sindaco il primo, e venerdì del solo sindaco Annese si compiono capriole verbali, false proteste cercando di dimostrare la loro contrarietà ai provvedimenti presi da un dirigente Ausl negando fino all'ultimo l'evidenza e cioè: chiusura del Pronto Soccorso, di Chirurgia generale, di Ortopedia, di Ostetricia e Pediatria. Tutto come previsto nella bozza di riordino ospedaliero dell'Ausl Br/1. Questi reparti sono stati trasformati in semplici ambulatori con tanto di orario di ufficio! Il sindaco ha ieri fatto sapere di aver alzato la voce perché venga rispettato il Piano di riordino regionale. Il dirigente Ausl gli risponde a tono «che quelle disposizioni sono state tutte concordate» ed elenca una serie di deliberazioni. Ovvero, il direttore generale Causo sta attuando alla lettera la bozza di lavoro dell'Ausl e lo spirito del Piano di riordino regionale. Anche per il Pronto Soccorso! Il sindaco avverte che «sorveglierà» perché quel Piano sia attuato nel modo migliore... anche Causo... cioè sono d'accordo. Ma da che parte sta il sindaco? Perché le sue proteste e quelle di Forza Italia? Ceglie è ormai uno stabilimento: punto!

Francamente al sindaco non serve andare a rimorchio di Forza Italia, dannoso per la città; l'Udc è contraria mentre non sappiamo di An. Maggioranza spaccata certo, almeno così si riconosce chi è al fianco dei cittadini nella difesa di bisogni primari come la salute, e chi non sa e non vuol difendere per ragioni politiche che a noi e alla città sfuggono. L'opinione generale è che l'ospedale civile sia stato venduto, sacrificato a nascoste istanze politiche. Quale la contropartita? E nessuno venga a dire che i provvedimenti assicurano qualità dei servizi e razionalizzazione delle risorse perché nel presidio francavillese mancano i reparti e persino i ferri per operare! Questo è un grave attacco al diritto alla salute che va osteggiato, ma non come fa Forza Italia prendendosela con un dirigente che esegue solo gli ordini! Questo denunceremo nell'incontro pubblico previsto per stasera in piazza S. Antonio, organizzato dal Comitato cittadino. Del resto, condividiamo le ragioni di chi come noi, denunciano l'assoluta immobilità su questioni cruciali come il Piano dei servizi, il piano regolatore, una buona amministrazione, ordine pubblico e vigili urbani. Noi come partito di maggioranza sulle dimissioni non siamo d'accordo, come sosteniamo da tempo. Ma che vada fatta una riqualificazione dell'intervento amministrativo non sfugge ormai a nessuno. Una correzione di corsa per finire degnamente la gara ammesso che gli altri partners siano disponibili e non rincorrano invece decisioni avventate come abbandonare anticipatamente per manifesta incapacità propria e ancor di più, per semplici ragioni elettorali di qualche personaggio. L'Udc, da tempo sintonizzata sui problemi reali della città, chiede di lavorare, ma insieme!

Giuseppe Vitale, Udc Ceglie

 

 

 

 

 

 

 

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I Ds rompono gli indugi: "Il sindaco Annese si dimetta"

Lunedì, 23 giugno

 Sulla situazione politico-amministrativa determinatasi in queste ultime settimane nella Casa delle Libertà con un'evidente frattura tra Udc e resto della coalizione, specie per quel che concerne la situazione dell'ospedale, chiede di intervenire il segretario dei Ds, Pietro Mita. «Sentiamo il dovere di intervenire - afferma il giovane segretario e capogruppo consiliare diessino - per mettere in evidenza quello che la città sta sopportando e pagando sulla propria pelle». Una storia che si ripete, sostiene Mita, che richiama la precedente esperienza amministrazione di centrodestra, quella capeggiata dall'avv. Pietro Magno che poi portò alle dimissioni con quasi due anni di commissariamento. E precisa: «Il Polo come nella precedente amministrazione che portò alla caduta della giunta Magno, continua a perseverare nel modo di gestire la cosa pubblica senza risolvere i problemi rilevanti che interessano i cittadini». E fa riferimento ad una «economia sempre più in ginocchio, con artigiani, commercianti ed imprenditori del tessile abbandonati a se stessi, con perdita di centinaia di posti di lavoro». Il tutto «con un piano regolatore che Ceglie attende da trent'anni e le conferenze di servizio volutamente abbandonate in uno dei cassetti del comune». Questi per il segretario diessino sono «le grosse questioni sulle quali si attendeva il centrodestra».

Così come il centro storico «utilizzato solo come slogan da campagna elettorale». Tutte queste cose per Mita costituiscono gli elementi negativi di una amministrazione che «non riesce a correggere quella rotta che vede la città tagliata fuori da uno sviluppo economico e turistico, complice anche quelle scelte operate, come lo smantellamento dell'ospedale che presto costringerà Ceglie a diventare una contrada di Francavilla Fontana».

Ed a proposto dell'ospedale Mita tiene a sottolineare che in questi giorni intensificheremo l'impegno teso a «chiamare a raccolta tutti i cegliesi per opporsi a questo progetto del quale, forse, solo ora la gente inizia rendersi conto di quale iattura sarà per la città, nonostante le promesse ed assicurazioni fatte da esponenti del Polo».

E ritornando a parlare della situazione che regna nel centro-destra, il segretario diessino rammenta come «già in passato avevano evidenziato che si tratta di una maggioranza che non si regge in piedi, soprattutto per la mancanza di competenze di alcuni assessori rispetto alle deleghe loro assegnate, con una imbarazzante assenteismo di alcuni amministratori negli atti fondamentali della vita amministrativa; il tutto accompagnato ad una serie di evidenti contraddizioni esistenti nella stessa maggioranza, con lotte intestine e di potere». E di fronte a questo «inattivismo pericoloso per la città», il segretario dei Ds, acclarato che non ci sono più le condizioni di governabilità, chiede il ritorno agli elettori dove «tutto l'Ulivo si sentono pronti ad assumersi l'impegno di occuparsi seriamente dei problemi della città, garantendo un progetto che sia comprensivo del piano regolatore, dell'attuazione delle conferenze dei servizi, dell'apertura del centro anziani, della gestione del teatro, dello sviluppo economico di Ceglie, con trasparenza amministrativa, sull'esempio di altri amministratori dell'Ulivo come Veltroni e Illy».

(Luca Dipresa, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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Agricoltura, si discute dei danni provocati dallo storno

Sabato, 21 giugno

 I gravi danni provocati all'ambiente e all'agricoltura dallo storno, definito per questo motivo «uccello problematico» (bird pest) è l'argomento di cui si discuterà domenica prossima in piazza Plebiscito a Ceglie Messapica.

L'iniziativa rientra nell'ambito di un programma di sensibilizzazione promosso dal partito della Margherita, attraverso il responsabile della sezione di Ceglie, il consigliere e segretario comunale e gli esponenti del parlamento italiano ed europeo per raggiungere tre obiettivi importanti: recuperare fondi europei per indennizzare gli olivicoltori per i danni subìti negli ultimi cinque anni; correggere la legge regionale 27/98 per ciò che attiene l'introduzione della fauna selvatica migratoria come agente di danni agli agricoltori e per l'aumento dei fondi a disposizione dell'assessorato provinciale caccia e pesca.
Lo storno ha un impatto ambientale negativo. Sta infatti causando l'estinzione di alcune specie di uccelli ed è motivo di preoccupazione anche per l'uomo perchè provoca sporcizia nelle città, problemi negli aeroporti e danni ingenti in agricoltura.

Nella provincia di Brindisi e dintorni lo storno, a causa del divieto di caccia emanato dalla Regione Puglia dal '95, e della presenza di oasi di protezione, sverna in massa arrecando danni enormi agli oliveti. Mangia, tra l'altro, frutti e danneggia le aie per la raccolta delle olive. Inoltre, nelle oasi, questi volatili molto spesso divorano tutto.
Negli ultimi cinque anni la perdita media del prodotto nelle campagne di Ceglie Messapica, si aggira intorno al 30: un valore commerciale di circa dieci milioni di euro.

In tutto il Brindisino i danni, nel periodo preso in esame, superano invece il centinaio di milioni di euro.
Le direttive europee per la conservazione degli uccelli selvatici, indicano le linee che gli stati membri devono adottare nel programma di protezione e gestione di tutta la fauna stanziale e migratoria.
«Nella direttiva 409/79 ed in particolare nell'art. 9 - illustra il dott. Giuseppe Spina, responsabile delle attività produttive della Margherita - è previsto il controllo, la caccia e la lotta contro quelle specie che arrecano particolari danni. In Italia le direttive Cee sono state recepite con la legge 157/92, ma la Regione Puglia non ha tenuto conto di tutti gli studi internazionali eseguiti sulla pericolosità dello storno per l'uomo e la fauna selvatica, ne ha vietato la caccia e ha stabilito, con legge regionale 27/98, che che devono essere indennizzati agli agricoltori solo i danni arrecati dalla selvaggina stanziale. Ossia volpe, lepre, donnola ed altro.
E non è tutto - afferma ancora Spina -. La Regione ha ridotto anche i fondi a disposizione della provincia per la gestione dei piani di miglioramento ambientale e faunistico, derivanti dalle tasse regionali versate dai cacciatori».

 

 

 

 

 

 

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Ospedale: il sindaco fa sapere di aver battuto i pugni

Sabato, 21 giugno

 «Continua in queste settimane l'opera di ridimensionamento progressivo del ruolo e dei compiti della sanità pubblica nella nostra provincia e nella nostra città, mentre aumentano i disagi, le preoccupazioni, i drammi di cittadini e famiglie e si scaricano sugli operatori sanitari le carenze organizzative che di fatto rendono impossibile la realizzazione di servizi efficaci e puntuali». È stato questo il contenuto del discorso che il sindaco di Mesagne, Mario Sconosciuto, ha rivolto a tutti gli intervenuti alla manifestazione, organizzata dal centro sinistra, che si è tenuta ieri sera in piazza Porta Grande.

«Non si può dare attuazione al Piano di riordino in presenza di azioni giudiziarie pendenti - ha proseguito - ed, inoltre, è indispensabile che sia rispettato il criterio della contestualità tra chiusura ed apertura di nuovi reparti e che si consolidino i servizi ambulatoriali; che si istituiscano ambulatori specialistici polifunzionali per l'assistenza di pazienti che non hanno bisogno di ricovero».

«Invece - ha aggiunto - assistiamo ad uno stillicidio continuo che prima di essere strutturale è stata una smobilitazione culturale del nostro ospedale che ha diffuso nella città, tra gli operatori, un clima di incertezza, delusione e timore».
La protesta nel mondo della sanità brindisina da qualche settimana sotto il giogo dei tagli stabiliti dal Piano regionale si allarga a macchia d'olio. Non sono solo medici, infermieri e personale ausiliario a manifestare forti preoccupazioni per il futuro. A sostenerli ci sono anche gli assistiti, i cittadini delle aree interessate dalla chiusura dei reparti e dalla dismissione degli ospedali.

C'è chi afferma che il direttore generale della Ausl Br/1 nell'attuazione del Piano di riordino stia forzando un po' la mano. Chi parla di «ingiustificate fughe in avanti» e di attuazione del Piano alla chetichella. E chi, invece, non si accontenta di fare le sue rimostranze e organizza manifestazioni di piazza.

Alcuni sindacati sono in fibrillazione. Hanno chiesto un incontro al direttore generale Causo per chiarire i punti oscuri. Vogliono capire in quale direzione si procede e con quali tempi.

«Si blocchi questa improvvisa ed estemporanea applicazione del Piano di riordino e si avvii una pausa di riflessione». Il suggerimento viene da Carmine Dipietrangelo, vice presidente del consigli regionale, dai senatori Rosa Stanisci e Antonio Gaglione e dal deputato Giovanni Carbonella i quali indicano i punti prioritari da esaminare: l'eliminazione del blocco delle assunzioni di medici, infermieri e tecnici; il potenziamento, con organici e apparecchiature, del servizio di emergenza-urgenza territoriale «118»; il completamento, con l'aggiudicazione delle gare, della dotazione delle aree intensive dando priorità alla loro apertura; il potenziamento, infine, della rete distrettuale mettendo a disposizione professionisti e tecnologie per incrementare le prestazioni. Questo potenziamento dei distretti potrebbe avviare il processo di ridefinizione del ruolo degli ospedali come centri per la cura della criticità e dall'alta specialità.

A proposito, infine, della protesta montata ieri in seguito all'ordine di servizio emanato dal dirigente medico, dott. Antonio Montanile con il quale si rimodulava l'organizzazione dell'ospedale di Ceglie Messapica, l'agitazione sembra rientrata. Lo affermano il sindaco Mario Annese, gli amministratori e i politici che avevano inviato al direttore generale un documento molto duro nel quale definivano il provvedimento viziato da «eccesso di potere».

Il dirigente medico avrebbe assicurato che nello stabilimento di Ceglie Messapica non avverrà alcuno smantellamento dei reparti. Saranno istituiti 18 posti letto di ortopedia, 5 posti di day surgery, 20 di riabilitazione cardiologica, oltre ai posti letto destinati alla lungodegenza.

«Inoltre - conclude il coordinatore provinciale di Forza Italia, Nicola Ciracì uno dei firmatari del documento - saranno potenziate le varie branche polispecialistiche con l'istituzione, dal 1 luglio, di Nefrologia e Urologia». Resta fissato, intanto, per lunedì prossimo, nella direzione generale della Ausl Br/1 di via Napoli, un incontro richiesto dalle forze sindacali al fine di avere ulteriori chiarimenti sul riordino in atto.

(Valerio Arcangeli, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 


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Città turistica: al lavoro commissione enogastronomica

Venerdì, 20 giugno

 Si è riunita per la prima volta nei giorni scorsi, presso il Municipio di Ceglie Messapica, la neo nata commissione che si occupa della riapertura dei parametri numerici in materia di autorizzazione alla somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. La commissione - costituita ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 287 del 25 agosto e della legge n. 25 del 5 gennaio 1996 - si fa interprete di un'esigenza del territorio cegliese nella misura di ampliare i parametri di concessione di autorizzazioni nell'ambito di tre categorie commerciali quali: ristorazione, bar, intrattenimento e svago.

Sulla base anche di alcuni indici - che tengono conto di un equilibrato rapporto tra gli esercizi commerciali presenti sul territorio, della popolazione residente e fluttuante, dei flussi turistici e delle abitudini di consumo extra domestico - la commissione ha potere di ridiscutere i rigidi parametri numerici che limitano sul territorio il numero di autorizzazioni da rilasciare da parte dell'Ente comunale.

«È un fatto importante per Ceglie Messapica - sottolinea il delegato presidente, avvocato Domenico Urso - e su cui anche l'ufficio Attività produttive sta lavorando da tempo, sia perché se ne avverte l'esigenza e sia perché un aumento dei parametri rappresenta, per il territorio, un'ulteriore possibilità d'investimento, che potrebbe portare lavoro ed occupazione». Infatti sono già 30 le richieste di commercianti che vorrebbero investire in tale ambito, andando ad arricchire la già nota offerta enogastronomica, di svago e di trattenimento. Dopo l'inclusione del comune di Ceglie Messapica nell'elenco regionale delle località ad economia turistica e delle città d'arte, l'assessore alle attività produttive Domenico Urso e il sindaco, Mario Annese, stanno provvedendo ad inviare agli operatori commerciali una lettera in cui si preannunciano incontri rappresentativi per valutare iniziative volte a valorizzare, anche in ambito economico e commerciale, l'importante riconoscimento. Intanto, è prevista già per la fine di giugno un'ulteriore convocazione della commissione, per valutare e riaggiornare i criteri numerici, al fine di stabilire il numero di possibili autorizzazioni da rilasciare.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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La Provincia: più sicure le strade per  Martina e Francavilla

Giovedì, 19 giugno

 Edilizia e viabilità. Sono questi i due punti affrontati dalla giunta provinciale in occasione di una delle ultime sedute.
L'esecutivo, in particolare, ha approvato le progettazioni definitive relative a lavori il cui inizio si attendeva da tempo.

«Tali interventi – ha dichiarato l'assessore ai lavori Pubblici Nicola Ciracì - regolarmente inclusi nella Programmazione Triennale dei Lavori Pubblici 2003-2005 e nel relativo elenco dei lavori da realizzare nel corrente anno, approvati con deliberazione di Consiglio provinciale riguardano nello specifico la ristrutturazione e l'adeguamento a norma di alcuni edifici nonchè l'eliminazione di situazioni di pericolo sulla rete viaria provinciale, consistenti nella rettifica di alcune curve».

Queste opere saranno finanziate mediante la contrazione di apposito mutuo.
Ecco l'elenco descrittivo dei progetti definitivi interessati dall'approvazione.

Viabilità

Lavori di rettifica plano-altimetrica di curve pericolose sulla provinciale n. 74 «Mesagne -San Pancrazio Salentino», importo euro 644.685,35; Lavori di rettifica plano-altimetrica di due curve pericolose sulla provinciale «Oria-Francavilla», importo euro 130.000,00; Lavori di rettifica plano-altimetrica di una curva pericolosa sulla provinciale «Ceglie-Martina Franca» (ex SS 581), importo euro 206.582,76; Lavori di manutenzione straordinaria di un tratto della provinciale «Francavilla-Ceglie» mediante rifacimento della pavimentazione bituminosa, importo euro 236.000,00.

Edilizia
Recupero strutturale e manutenzione straordinaria degli impianti dell'Itas «Pantanelli» di Ostuni, importo euro 100.000,00; Lavori di adeguamento alle norme di sicurezza ed alla eliminazione di barriere architettoniche del piano terra del Liceo Scientifico «Lilla», importo euro 260.460,00; Sistemazione delle aree esterne e dei locali adibiti a palestra coperta dell'Ist. di istruzione secondaria superiore «Agostinelli» di Ceglie, importo euro 154.937,06; Ristrutturazione per l'adeguamento alle norme di sicurezza e prevenzione incendi dell'edificio sede del Centro Servizi Amministrativi per la Provincia di Brindisi, importo euro 50.000,00; Manutenzione e gestione impianto di affinamento acque reflue provenienti dagli abitati di Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, importo euro di 100.000.

 

 

 

 

 

 

 

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Erbacce e incuria: gli incendi minacciano le abitazioni 

Giovedì, 19 giugno

"Ogni anno, puntuale, si ripete il rito degli incendi alle sterpaglie e, di conseguenza, a tutto quello che si trova nelle vicinanze: alberi siepi e panni stesi ai balconi. L’ultima è una battuta ma poteva essere successo, dopo l’incendio al campetto di via Vito Palazzo, in pieno centro abitato, con intervento dei Vigili del Fuoco.

Sarebbe lungo enumerare i siti soggetti a questo scempio, in città e in periferia,offrendo nei mesi di giugno e luglio un aspetto desolante ai visitatori. Dando per scontata l’inciviltà del gesto che non risolve il problema della pulizia e deturpa il paesaggio, i cittadini desidererebbero una maggiore sensibilità da parte delle istituzioni nella cura delle zone a rischio. Essendo il suddetto campetto in pieno centro abitato, si può chiedere al proprietario una maggiore cura e una recinzione poiché oltre alle sterpaglie si trovano gli immancabili topi e persino serpi, diventando quindi un problema sanitario e di sicurezza per gli abitanti della zona e i numerosi bambini che giocano nelle vicinanze.

     Mi preme anche evidenziare la situazione della pineta nei pressi della Cripta Basiliana in stato di totale abbandono, deturpata dai numerosi incendi e ricettacolo di rifiuti dal lezzo insopportabile. Che sia competenza del Comune o della Provincia, non merita un simile ingresso un sito di grande importanza. Una città con un ingresso ben curato, ha un ottimo biglietto da visita che invoglia i turisti e fa apprezzare meglio quello che c’è di bello in essa.

     Ceglie, finalmente, è stata inserita tra le città d’arte; che lo sia anche tra le pulite e accoglienti!

Pino Santoro

 

 

 

 

 

 

 

 

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Caccia: Michele Basile eletto nuovo segretario dell'Anlc 

Mercoledì, 18 giugno

 Dopo un periodo di commissariamento, è stato nominato il cegliese Michele Basile quale nuovo segretario provinciale dell'Anlc di Brindisi.

In seconda convocazione, con una assembla straordinaria Anlc (Associazione nazionale libera caccia), segreteria provinciale di Brindisi, domenica 8 giugno, sono stati discussi e approvati dieci punti all'ordine del giorno. Ed al sesto punto fissato all'ordine del giorno figurava, appunto, la nomina a segretario provinciale.
La rielezione all'unanimità del professore Basile, fino alla scadenza naturale del mandato, viene letta come una rinnovata fiducia manifestata ufficialmente nei confronti suoi e del suo operato. Ha partecipato ai lavori dell'assemblea, effettuati in località Martuccio, nelle campagne mesagnesi, oltre al consigliere nazionale Antonio Leone, anche il segretario regionale Nicola Lenoci che, nel corso del suo intervento, ha ringraziato il commissario straordinario Salvatore Vescio, per l'onestà e la capacità dimostrata nel perseguire l'obiettivo di risolvere i problemi che hanno segnato, negli ultimi tempi, la Anlc della provincia di Brindisi.

«Tuttavia - si legge nel verbale - le incomprensioni che sono sorte in questi ultimi anni hanno anche avuto un aspetto positivo: quello di far crescere, sotto molti aspetti, l'associazione».

Nel corso dell'incontro è stato anche presentato ed approvato il bilancio consuntivo e quello preventivo per il 2003 che, con l'inserimento di ulteriori capitoli di spesa, darà maggiore incentivazione e propulsione all'attività della Segreteria provinciale.

Nell'ambito della stessa assemblea sono stati nominati anche, in qualità di revisori dei conti, il dottore Andrea Pacifico, segretario comunale di Ostuni 1, e Arturino Caliandro, segretario comunale di San Michele Salentino.
Inoltre, nel corso della seduta straordinaria dell'associazione, quando si è giunti alla discussione del penultimo punto, è stato designato quale rappresentante all'assemblea regionale Vincenzo Parabita.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

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Referendum: nel Brindisino ha votato il 22,28 per cento 

Mercoledì, 18 giugno

 Quarantadue elettori in più per il referendum sulla servitù coattiva di elettrodotto fanno aumentare di un centesimo la percentuale dei votanti nel secondo quesito referendario, rispetto a quella riguardante la reintegrazione dei lavoratori illegittimamente licenziati, e cioè sull'estensione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Nel Brindisino finisce che 72.534 su 325.717 votanti si sono espressi per il referendum sull'art. 18, mentre 72.576 sono stati quelli che hanno votato per la servitù coattiva di elettrodotto: rispettivamente 22,27% e 22,28%, ma qualche dato ancora va rilevato, per «leggerlo politicamente».

Si tratta delle 5 persone a Mesagne e delle 12 a Torre Santa Susanna, che hanno chiesto soltanto di esprimersi nel referendum sull'art. 18; e delle 12 a Brindisi, 4 a Ceglie Messapica, 4 a Cellino, 6 a Cisternino, 3 a Erchie, 1 a Francavilla, 5 a Oria, 12 a Ostuni, 1 a San Donaci e a San Pancrazio, 4 a San Pietro Vernotico e 6 a San Vito dei Normanni, che invece hanno chiesto di esprimersi solo nel referendum sulle servitù coattive.

É vero, il referendum è come se non si fosse svolto. Qualcosa, però, questi dati devono pur dire, anche se rappresentano una minoranza: sottovalutarli è dannoso, considerarli nella giusta ottica, forse serve a qualcosa.
Quanto alle percentuali di affluenza, il capoluogo non ha certamente brillato: hanno superato la media provinciale, invece, Cellino e Cisternino, Erchie e Francavilla, Latiano e Mesagne San Michele e San Pancrazio, Torchiarolo e Torre con Cisternino prima della classe.

E attorno alle 20 ecco i risultati delle schede scrutinate. I «sì» per l'abrogazione dell'art. 18 dello statuto dei lavoratori sono stati 63.089, pari al 90.15%, i «no» 6.896, pari al 9,85%. Nell'altro referendum, invece, hanno votato «sì» all'abrogazione delle norme sulla servità coattiva di elettrodotto 61.601 votanti, pari all'88,24%, mentre 8.212 si sono espressi per il «no», pari all'11,76 per cento. I «sì» possono esultare, ma è una vittoria che non serve.

 

 

 

 

 

 

 

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I cegliesi s'accorgono che l'ospedale chiude: è tensione 

Martedì, 17 giugno

 Tensione e rabbia ieri mattina aal'ospedale di Ceglie Messapica dove all'accettazione non sono stati più autorizzati i ricoveri nei reparti di Chirurgia, Ortopedia e Ginecologia, in attuazione del Piano di riordino ospedaliero stabilito dalla Giunta regionale lo scorso agosto. A seguire l'epocale ridimensionamento della struttura il direttore della Ausl Br1, Bruno Causo, accolto con polemica dai dipendenti dell'ospedale - che tardivamente hanno deciso di difenderlo - e soprattutto dai pazienti. Emblematico il caso di una donna incinta, episodio reso noto dai suoi familiari: ricoverata nei giorni scorsi perché ormai vicina al parto, è stata dimessa, lei però si è presentata all'ospedale di Francavilla per un ulteriore controllo ma qui le avrebbero negato il ricovero per la presunta mancanza di posti disponibili in reparto. La famiglia sta valutando l'opportunità di denunciare l'episodio all'autorità giudiziaria.

Il problema più grave in questa fase di "riordino" è la collocazione di medici e infermieri, i quali nello "stabilimento" (si chiama così il raggruppamento di più ospedali) di Francavilla - da cui dipende Ceglie - non hanno la possibilità di operare per mancanza di attrezzature e spazi adeguati. Per questo motivo ieri mattina il direttore della Ausl è stato bersagliato da una serie di motivazioni tecniche alle quali non ha potuto fornire risposte.

Oggi seconda tappa dello smantellamento, nel silenzio delle istituzioni, nell'imbarazzo di alcune forze della maggioranza e nell'indifferenza dei cegliesi. In fondo l'attuazione del Piano si regge  su questa miscela di alleati.

 

 

 

 

 

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C'è il Grest, l'Opera don Guanella assediata dai ragazzi

Lunedì, 16 giugno

Con il Grest 2003, anche quest'anno, l'Opera don Guanella apre le porte del suo oratorio a tutti i ragazzi della città.

Le attività, che hanno lo scopo di dare un volto autentico dell'accoglienza e della solidarietà, avranno inizio domani e termineranno il 28 giugno. Più di 120 le iscrizioni di ragazzi (tra gli 8 e i 14 anni), di ambo i sessi, che saranno impegnati, con gruppi di animatori, in concreti itinerari ludici ed educativi. Con un vero coinvolgimento cittadino, saranno più di 40 i volontari provenienti da tutte le parrocchie del territorio che, con grande senso di disponibilità, riproporranno una tradizione che continua da oltre 15 anni.

«L'educazione e la vita cristiana - sottolinea don Carmelo Rayan - passa anche attraverso questo tempo di festa e di spensieratezza che, se rivolto a tutti, diventa un insegnamento prezioso nella valorizzazione delle diversità».
Inoltre, non bisogna dimenticare che proprio in questo periodo, posto a cavallo tra la fine delle attività didattiche e l'inizio dell'estate, il campo scuola Grest si trasforma, anche, in un servizio reso alle tante famiglie di lavoratori impossibilitati a vigilare sui propri figli. Verranno utilizzati due metodi antichi, ma ancora validi, quali quello preventivo di Don Bosco e quello educativo di Don Guanella.

Ogni giorno sarà affrontato un tema supportato dalla scelta di parabole rappresentate ed animate dai diversi gruppi teatrali. Inoltre, un ulteriore scopo del Grest è quello di far emergere le potenzialità presenti in ciascun bambino. A seconda dei propri talenti, nelle due settimane, dei pomeriggi saranno dedicati ad attività di carattere sportivo mentre ben quattro serate saranno animate con diversi spettacoli in cui i partecipanti potranno cimentarsi in canti, balli, recitazione e musica dal vivo simulando il noto programma televisivo «La corrida».

Tanto divertimento, dunque, condiviso con numerosi ragazzi che avranno l'opportunità, anche quest'anno, di rapportarsi con gli altri, stringere amicizie ed aprirsi, al di fuori degli schemi istituzionali, ad una spiritualità salda ed autentica.

 

 

 

 

 

 

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Aumentano i donatori di sangue, soddisfatti all'Avis

Lunedì, 16 giugno

 È stato definito dagli operatori del centro locale Avis «un clamoroso successo» il risultato ottenuto dalla raccolta del sangue effettuata nel mese di maggio. Così, per fronteggiare le richieste di donazione, si è dovuto ricorrere, straordinariamente, ad un ulteriore giorno di raccolta oltre ai due già prefissi dal programma mensile.

«Non posso che ritenermi soddisfatto - ha affermato il presidente dell'Avis locale Quirico Pepe - in quanto i risultati dimostrano che abbiamo lavorato nella giusta direzione, creando le dovute sinergie con le scuole e il territorio». L'esperienza, del tutto nuova, di collaborazione con le scuole locali, le parrocchie ed i centri educativi, ha offerto numerose occasioni formative ed informative che hanno portato a delle risposte positive su un tema delicato e per certi aspetti vitale. Nel corso dell'anno, l'associazione ha collaborato insieme alla Asl/Br 1, la parrocchia di San Rocco e l'Istituto d'Istruzione secondaria superiore «Cataldo Agostinelli» di Ceglie Messapica. Sono stati promossi diversi seminari di studio con l'obiettivo di sensibilizzare ed informare sull'importanza della donazione. Con l'impegno mostrato dagli operatori, dai docenti e dagli esperti interessati si sono creati i giusti stimoli informativi, evitando informazioni devianti e confuse sull'argomento. Così, nel corso degli incontri, si sono individuate le caratteristiche del plasma come fonte di energia rinnovabile evidenziando come ogni essere umano sano possa privarsene senza subire danni. Non sono mancati, poi, incontri di approfondimento sulle norme sanitarie, legislative e sui requisiti necessari per diventare donatori. Allo scopo di alimentare un patrimonio indispensabile per la vita umana, particolarmente gradito è stato l'interesse mostrato soprattutto dai giovani, autori poi di gesti concreti, di alto valore etico. Infatti, grazie alle numerose iniziative promosse nel corso dell'anno, su oltre 180 ragazzi, che si sono accostati all'associazione Avis, circa una trentina, maggiorenni, ha deciso di donare liberamente il proprio sangue. Ora il prossimo appuntamento è fissato per il 6 luglio, presso i locali della parrocchia di San Rocco.In quella data sarà attivato l'ultimo centro di raccolta del periodo estivo.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

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Con la molotov in Municipio: condannato e scarcerato

Lunedì, 16 giugno

Voleva incendiare il municipio di Ceglie. Una fatto molto grave per il quale rischiava da tre a sette anni di carcere. Ma se l'è cavata con sei mesi di reclusione e l'immediata scarcerazione.

Il giudice Giannaccari ha accolto la tesi del difensore, avvocato Franco Larocca, concedendo all'imputato la seminfermità mentale.

L'imputato è Angelo Angelini, un commerciante cegliese di 48 anni un tempo titolare di un avviato negozio di elettrodomestici. La mattina del 15 maggio l'uomo si presentò nel Comune di Ceglie Messapica con tre bottiglie incendiarie che lui stesso aveva costruito. Il suo obiettivo era l'Ufficio commercio ritenuto da Angelini responsabile della chiusura del suo negozio.

Le tre bottiglie incendiarie le teneva in una busta. Arrivato nel corridoio apre la busta e lancia le bottiglie contro il muro. Per fortuna una sola esplode e si incendia. Un impiegato chiama i carabinieri, mentre i più coraggiosi bloccano il malintenzionato. I carabinieri perquisiscono l'abitazione di Angelini e trovano un vero e proprio arsenale. Fortunatamente il commerciante viene bloccato prima che possa far esplodere le altre due bombe molotov.
Durante il soggiorno in carcere Angelini viene sottoposto a perizia psichiatrica. Il medico attesta la seminfermità dell'imputato, ma contestualmente esclude la pericolosità sociale. Nel corso dell'udienza l'avvocato Larocca chiede e ottiene il rito abbreviato. Il giudice, come si è detto, lo ha condannato a sei mesi di carcere, disponendo l'immediata rimessione in libertà e disponendo pure che venga seguito dai servizi sociali che dovranno far in modo da evitare che il commerciante possa tornare a rendersi protagonista di gesti assurdi.

 

 

 

 

 

 

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Ospedale, da lunedì chiudono due reparti. L'Udc protesta

Sabato, 14 giugno

Il manifesto di condanna dell'UdcE' sempre alta la tensione all’interno della Casa delle Liberta: lunedì scorso non ha avuto luogo l’incontro richiesta dall’Udc in quanto Forza Italia ha chiesto tempo ed ha convocato il proprio direttivo per martedì 17. In questa fase di incertezza, quasi a voler aumentare l’evidente stato di tensione, la situazione dell’ospedale (è nota fin dal principio la diversa posizione dell’Udc con il resto della coalizione) non è che agevoli il percorso. Anzi – è opinione diffusa – potrebbe rappresentare lo scoglio principale della verifica. Ma cosa è accaduto ad aumentare la fibrillazione?

In data 11 giugno, a firma del direttore medico Montanile è giunta ai primari di chirurgia e ortopedia, rispettivamente dr. Rocco Montanaro  e dr. Alessandro Pennetta. una nota nella quale ridispone che “l’attività operatoria, presso lo stabilimento ospedaliero di Ceglie, verrà organizzata in maniera ordinaria, su due sedute settimanali, prevedendo l’effettuazione degli interventi più complessi presso il P.O. di Francavilla Fontana”.

Ma la cosa che più “innervosito” l’Udc e lo stesso Comitato Cittadino in difesa dell’ospedale (manifesto in alto) è la conclusione della comunicazione e cioè che “il dr Pennetta è autorizzato a trasportare ed utilizzare, il presso il P.O. di Francavilla eventuali attrezzature chirurgiche presenti presso lo Stabilimento di Ceglie”. Il tutto a partire da lunedì 16 giugno. Da qui la pronta presa di posizione dell’Udc e del comitato. “Con questo scempio – scrivono – la città di Ceglie dice un addio definitivo al tanto decantato polo ortopedico che, tra l’altro,  ci aveva fatto vincere le elezioni”.

E poi una nota polemica all’indirizzo del sindaco: “Il finanziamento di 700 mila euro rivendicato maldestramente da qualcuno (soldi sono arrivati anche in paesi senza ospedali), servirà in realtà non al potenziamento dell’ospedale ormai stabilimento ma alle spese di …trasloco”. Si può così comprendere come la situazione all’interno del governo polista si presenti con una tensione tale, quasi una bomba innescata che potrebbe esplodere da un momento all’altro. Da qui la convocazione urgente di una seduta di consiglio comunale. Richiesta che si aggiunge a quella avanzata già da Margherita e Ds che sabato scorso diedero vita ad una pubblica manifestazione nella piazza principale della città. Intanto, per domani il comitato cittadino pare voglia organizzate una specie di sit-in all’ingresso dell’ospedale quasi a voler impedire eventuali trasferimenti di attrezzatura e dimostrare che – come scrivono anche loro in una nota – che avremo la possibilità ci opporremo allo smantellamento e chiusura d4el nostro ospedale”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Referendum, 325 mila elettori in provincia di Brindisi

Sabato, 14 giugno

Dalle 8 alle 22 di domenica e dalle 7 alle 13 di lunedì urne aperte per consentire ai cittadini di pronunciarsi su due quesiti referendari: il primo riguarda l'estensione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori alle imprese con meno di 15 dipendenti, il secondo riguarda la cosiddetta servitù di passaggio di elettrodotto.
Pronti al voto, dunque, nelle scuole si sta provvedendo ad allestire i seggi, gli esami di licenza si svolgeranno dopo le consultazioni.

Ma quanti si recheranno effettivamente alle urne? Difficile dirlo, soprattutto se si pensa che la campagna referendaria, in provincia di Brindisi, ha riguardato solo uno dei due quesiti - quello dell'estensione dell'art. 18 - e, a ben osservare nella città capoluogo come nei comuni le plance per la pubblicità sono rimasti vuoti: in città, eccezion fatta per i manifesti del Comitato promotore del «sì» e per un annuncio di un convegno della Margherita sul «no», gli spazi sono rimasti desolatamente vuoti.

La macchina burocratica ha predisposto tutto: l'Ufficio elettorale della Prefettura, reduce peraltro dalle amministrative del 25 maggio, è già pronto a risolvere gli eventuali problemi che dovessero porsi ed in ogni caso il ruolo preponderante sarà svolto dalle 15 di lunedì in poi.

La cifra totale degli elettori è pari a 325.717 aventi diritto: a Brindisi gli elettori sono 72.178; a Carovigno 12.285, a Ceglie Messapica 17.362; a Cellino San Marco 5.690; a Cisternino 10.028; ad Erchie 6.865; a Fasano 31.521; a Francavilla Fontana 28.361; a Latiano 12.250; a Mesagne 23.142; ad Oria 12.156; ad Ostuni 26.508; a San Doanci 5.858; a San Michele Salentino 5.030; a San Pancrazio Salentino 8.485; a San Pietro Vernotico 12.232; a San Vito dei Normanni 16.407; a Torchiarolo 4.171; a Torre Santa Susanna 8.435; a Villa Castelli, infine, 6.753. A ben notare una cifra inferiore rispetto ai 344mila elettori - unità in più o in meno - ai quali si era abituati. Calo demografico? Nossignore: piuttosto effetto della legge Tremaglia. Le consultazioni referendarie di domenica e lunedì, infatti, sono le prime nelle quali gli italiani all'estero hanno la possibilità di votare nelle nazioni in cui sono domiciliati o, in alternativa, di recarsi nel centro in cui sono iscritti nelle liste elettorali. In questa consultazione la differenza non si noterà, quanto all'espressione del voto, ma nelle prossime elezioni politiche, la differenza sarà evidente. Chi deciderà infatti, di votare in Italia esprimerà il suo voto scegliendo un candidato del collegio, mentre chi vota all'estero vota per i candidati in un altro collegio, quello appunto degli Italiani all'estero.

Lunedì dopo le 15, dunque, si vedrà come funziona questo nuovo sistema. Una cosa è certa: indipendentemente dall'affluenza alle urne e cioè dal raggiungimento del quorum le schede dovranno essere scrutinate.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Pro Loco, corsi di formazione per guide turistiche

Venerdì, 13 giugno

Conferenza stampa indetta dalla Pro Loco di Ceglie Messapica per parlare di «promozione turistica del territorio». Per l'occasione sono intervenuti, presso la Casa di Momo, oltre al presidente Riccardo Manfredi, il sindaco Mario Annese, il vice sindaco Paolo Urso, l'assessore provinciale Nicola Ciracì. La conferenza è una forma di continuità rispetto al convegno di studi promosso lo scorso anno in cui furono evidenziate le potenzialità e le problematiche di un territorio che attende un'organizzazione ed una promozione turistica che nulla può concedere al caso.

«Ceglie Messapica necessita di maggiore attenzione e di essere conosciuta nella sua globalità - ha sottolineato il presidente Manfredi - in modo che un già affermato turismo enogastronomico possa viaggiare di pari passo con un turismo culturale». Così, anche quest'anno, la Pro Loco è promotrice, in collaborazione con il Centro Casa di Momo, della II edizione del corso di formazione di guide turistiche, avviato nei giorni scorsi con circa un centinaio di frequenze. Il corposo gruppo di frequentanti, oltre a seguire delle lezioni teoriche, impartite dallo storico, Gaetano Scatigna Minghetti e dall'appassionato ricercatore Michele Ciracì, riceveranno in dotazione materiale illustrativo e gli opportuni accessori di identificazione di «guida turistica».

Inoltre, la novità di quest'anno è rappresentata dalla ideazione di due percorsi turistici programmati, allo scopo di far conoscere le bellezze architettoniche della città e delle campagne cegliesi. Infatti, il percorso interno prevede delle visite guidate presso chiese, gallerie e museo del centro storico. Col percorso esterno, invece, saranno realizzate escursioni organizzate presso masserie, trulli e specchie. Proprio a tale proposito - informa il presidente Riccardo Manfredi - sarà possibile prenotare presso la segreteria dell'associazione una giornata tipo da trascorrere a Ceglie Messapica in cui, oltre ad accompagnare i turisti in visita guidata tra le bellezze paesaggistiche e architettoniche, l'associazione provvederà a prenotare e ad organizzare il pranzo o la cena presso i migliori ristoranti locali.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Voglia di notte e movida al "Tridacna Beach", sullo Jonio

Giovedì, 12 giugno

Torna l’estate,e con la stagione calda torna la voglia di mare, di spiaggia e di musica sotto le stelle.

Da quest’anno, per gli amanti della notte e della migliore musica da ballare, c’è una grande novità: a partire da sabato 14 giugno 2003 la splendida e rinnovata cornice del “Tridacna Beach”, incantevole conca sulla litoranea Salentina, a metà strada tra Lido Silvana e Lido La Torretta, diventa il nuovo teatro del divertimento, dove musica e spettacolo si fondono, creando un’atmosfera unica ed emozionante.

Si comincia alle ore 22, per poi andare avanti per tutta la notte, trascinati dalla voce e dalle percussioni di Dominique, sulle note della più bella musica tribal house mixata dai  Dj Enzo e Michael Cher, ingresso rigorosamente libero.

Prossimo appuntamento del “Tridacna Beach”, sabato 21 giugno con la prima dance hall dell’estate sulla sabbia, con i Root’s  Inna Mix, direttamente da Milano, ingresso sempre rigorosamente libero.

 

 

 

 

 

 

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Verifica nel Polo: si discute di programma e organigramma

Mercoledì, 11 giugno

Non è solo tempo di verifica per la maggioranza di governo nazionale, ma anche per quello locale. Ieri sera si sarebbe dovuto tenere un vertice per discutere di problematiche locali  tra le forze del Polo, ma Forza Italia - come la Lega Nord a Roma - ha detto che i tempi non sono maturi e che per una discussione generale bisogna attendere almeno un'altra settimana..  L'iniziativa di dar luogo alla verifica è dell'Udc che così dà seguito ad un preciso orientamento del nuovo direttivo. Ma anche An con un proprio comunicato faceva riferimento a questo, tenuto conto che i problemi all'interno della Casa delle Libertà ci sono e vanno affrontati.

Un test che parte dal programma ma che dovrebbe anche interessare l'organigramma, considerato che ora i numeri sono leggermente cambiati con tutte e tre i partiti che hanno lo stesso numero di consiglieri comunali ma una diversa rappresentanza in esecutivo. Ma - ci tiene a sottolinea l'Udc per bocca del segretario - la cosa più importante al momento è la verifica sul programma.

Però è chiaro che le due cose viaggiano parallelamente, anche perché un rilancio dell'attività amministrativa potrebbe riguardare tutti gli organigrammi, comprese le commissioni consiliari dopo che Donato Gianfreda è passato da Forza Italia all'Udc, rimettendo i suoi incarichi in quota agli Azzurri. É comunque opinione diffusa che la verifica non sarà certamente una passeggiata. Anche perché c'è da vedere la posizione che assumerà Forza Italia che fino a questo momento è rimasta quasi in silenzio, quasi a voler solo osservare gli sviluppi della situazione politico-amministrativa in atto. Una situazione non certo agevole ma con evidenti problemi di tenuta. E che le cose non andavano per il verso giusto venne confermato, non solo con il disimpegno di Gianfreda da Fi, ma anche dagli sviluppi del primo congresso cittadino dell'Udc e dalla presa di posizione di An che, con un documento, chiedeva all'amministrazione (e alla maggioranza) di dar seguito a quegli impegni non ancora mantenuti (conferenza dei servizi in primo luogo). In buona sostanza Udc e Alleanza nazionale ritengono necessaria una verifica di maggioranza.

Ora c'è l'iniziativa dell'Udc che si è fatto promotore del primo incontro tra sindaco e gli altri alleati della Casa delle Libertà. Sarà questo l'avvio del chiarimento? Accoglieranno i partner di maggioranza l'invito? Staremo a vedere.

Intanto, su quanto sta accadendo e su quali potrebbero essere gli sviluppi futuri, abbiamo raccolto il pensiero del segretario provinciale di Forza Italia, Nicola Ciracì. «Temo che ci sia un tentativo di ritornare a vecchi sistemi politici - dichiara Ciracì - da parte di qualche personaggio abituato alla transumanza politica,che non ha altro sistema per farsi notare se non quello di creare turbativa all'azione amministrativa del Sindaco immaginando addirittura una crisi giustificata solo da rancori e invidie personali». Ma non si ferma a questo: «Non è un caso che tali personaggi siano saliti in "zona Cesarini" sul carro del vincitore - prosegue l'esponente di Fi - dopo aver provato in ogni modo a dividere la coalizione per consegnare la città al centro sinistra. Se si intende discutere di poltrone Fi non ha nulla da verificare, se invece si vuole intraprendere una discussione programmatica c'è tutta la nostra disponibilità ad iniziare dall'attuale situazione della Polizia Urbana che risulta essere allo sbando». E così conclude: «Sia chiaro comunque che Fi è a sostegno del Sindaco senza se e senza ma e si opporrà ad ogni tentativo irresponsabile di impedirgli di continuare a governare la città senza ricatti».

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il sindaco all'Udc: "Non mi farò cuocere a fuoco lento"

Lunedì, 9 giugno

Il sindaco di Ceglie Messapica, Mario Annese, forse temendo che il suo silenzio potesse essere interpretato come debolezza dinanzi alle richieste di verifica avanzata dagli alleati dell'Udc e di An,  ha preso carta e penna e scritto al partito centrista: «Mi è pervenuto un documento da parte dell'Udc locale, moderato, puntuale - scrive il primo cittadino -. Si chiede un chiarimento politico-amministrativo, che ritengo necessario ed urgente. Non posso amministrare - continua - senza un coerente sostegno della maggioranza. Tuttavia - osserva il sindaco - non intendo essere cotto a fuoco lento. Devo pur dare contezza agli elettori, con tutto il rispetto per i partiti della maggioranza. Ma non deve sfuggire a nessuno - aggiunge Annese - la situazione drammatica del Comune, in particolare sotto l'aspetto finanziario, ma non soltanto, e non certo per mia responsabilità. Penso ad un chiarimento politico tra forze politiche - ha concluso il primo cittadino - ed al chiarimento e rilancio amministrativo col sottoscritto».

 

 

 

 

 

 

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Udc e Fi ai ferri corti. Ciracì: "Casi di transumanza politica"

Domenica, 8 giugno

Come spesso accade in queste circostanze, la stampa, diventa il tramite del dialogo tra le forze di questo o quello schieramento politico. E’ quanto sta accadendo in questi giorni nella Casa delle Libertà, la coalizione di maggioranza che, è inutile nasconderlo, ha dei problemi di dialogo e forse anche di tenuta. Da mesi si sapeva che qualcosa non andava per il verso giusto e prima o poi la questione bisognava affrontarla. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, come si suol dire, il passaggio da Fi all’Udc del consigliere comunale Donato Gianfreda, in forte polemica con la conduzione del gruppo forzista e la celebrazione del primo congresso del partito di Marco Follini, dove a nessuno sfuggì l’assenza di Forza Italia,  l’intervento del sindaco dal quale prese le distanze, oltre all’Udc anche Alleanza nazionale.

Così si arriva alla richiesta di verifica programmatica (e di organigramma) avanzata prima dall’Udc e poi da An. La situazione è questa: da una parte l’Udc e An e dall’altra Fi e sindaco. Ed a proposito di questa contrapposizione, An e Udc “accusano” il sindaco di essersi appiattito sulle posizioni di Fi.  Ed in ordine alle vicende di queste ultime ore  c’è un documento dell’Udc inviato al sindaco Mario Annese, proprio sui rapporti tra questo partito ed il primo cittadino. “Questo gruppo dirigente – si legge nella nota dell’Udc -, unitamente a tutto il coordinamento cittadino ed al gruppo consiliare, smentisce in modo categorico qualsiasi intenzione volta a porre in discussione la Sua figura ed il suo mandato di dindaco”. E così prosegue: “Detto questo, l’Udc ritiene non più dilazionabile un chiarimento politico tra le forze della coalizione al fine di recuperare le ragioni dello stare insieme, per un rilancio forte ed incisivo del programma politico-amministartivo”.

Un rilancio forte che l’Udc intende avviare tramite la promozione immediata di un incontro tra le forze politiche della coalizione della maggioranza. Intanto sull’intera vicenda abbiamo ascoltato il coordinatore provinciale di Fi, Nicola Ciracì che è anche consigliere comunale qui a Ceglie. “Temo che ci sia un tentativo di ritornare a vecchi sistemi politici da parte di qualche personaggio abituato alla transumanza politica – afferma Ciracì -,  che non ha altro sistema per farsi notare se non quello di creare turbativa all’azione amministrativa del Sindaco immaginando addirittura una crisi giustificata solo da rancori e invidie personali”. Ma non si ferma qui l’esponente forzista: “Non è un caso che tali personaggi siano saliti in zona Cesarini sul carro del vincitore dopo aver provato in ogni modo a dividere la coalizione per consegnare la città al centro sinistra. Se si intende discutere di poltrone FI non ha nulla da verificare, se invece si vuole intraprendere una discussione programmatica c’è tutta la nostra disponibilità ad iniziare dall’attuale situazione della Polizia Urbana che risulta essere allo sbando”. E così conclude: “Sia chiaro comunque che Fi è a sostegno del sindaco senza se e senza ma e si opporrà ad ogni tentativo irresponsabile di impedirgli di continuare a governare la città senza ricatti”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Discarica abusiva in campagna: protesta la Margherita

Domenica, 8 giugno

C’è un tratturo della strada Galante-Menzella, esattamente al km 2, che è un vero sconcio per essere diventata discarica pubblica. Più volte la gente del luogo si è lamentata senza che mai si addivenisse a qualcosa di positivo. Ed allora la questione è diventata motivo di interrogazione da parte del capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero.

L’area in questione, scrive il consigliere d’opposizione, “è diventata un’area di scarico abusivo di scarti di lavorazione di carrozzerie di auto, di calcina, rifiuti speciali ed immondizia varia”. E poi ancora: “l'ostruzione provocata dal vecchio tratturo comporta seri rischi per il transito delle auto, poiché non permette il naturale scorrimento delle acque in presenza di piogge”. Il tutto senza tralasciare il fatto che “la discarica può creare seri rischi per la salute delle persone e per l’ambiente circostante”. E non è cosa di poco conto se si considera anche il fatto che siamo in presenza di una delle “più belle zone della nostra campagna e quindi tra le più abitate”. Fate queste premesse il capogruppo della Margherita chiede al sindaco di intervenire e “se non si ritiene opportuno interessare della questione anche l’Asl e i comandi dei carabinieri e della polizia municipale per verificare eventuali situazioni di pericolo per la salute e l’ambiente”.

Contestualmente si chiede se “non si ritenga necessario emanare un’apposita ordinanza in cui si invitino i cittadini ad astenersi dal buttare immondizie di qualsiasi genere sulle strade di campagna”. Ed in fatto di degrado, sempre a firma del capogruppo Argentiero è stata inoltrata un’altra interrogazione e questa volta come oggetto la situazione poco dignitosa del Calvario e della stessa villa comunale dove il monumento sacro è allocato.  “E’incomprensibile – si scrive nell’interrogazione al sindaco – il fatto che non si riesca a tenere pulita nemmeno l’area all’interno del Santo sepolcro dove, tutto l’addobbo floreale messo a dimora in occasione della Pasqua è stato lasciato seccare determinando uno spettacolo poco dignitoso agli occhi della gente che giornalmente si recano in questo luogo, spesso per recitare anche una preghiera”. Uno spettacolo che “non è di un paese civile e l’unico interesse viene solo da qualche pia donna che lega fiori freschi alla cancellata del sepolcro, mentre all’interno è una vera  vergogna”.

Da qui la richiesta al sindaco se non ritenga necessaria ed urgente una bonifica e –forse  provocatoriamente – il capogruppo della Margherita anticipa che “se non ci saranno fatti nuovi nel giro di qualche giorno, chiederò il permesso di poter pulire personalmente l’area del calvario”. Speriamo che non smarrivi a tanto e che queste situazioni non si verifichino in futuro. Un controllo delle aree pubbliche – ed è questo un compito che non spetta certamente ne al sindaco ne agli assessori - eviterebbe queste situazioni.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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La sorte dell'ospedale unisce l'Ulivo e divide il Polo

Sabato, 7 giugno

“In merito alle ultime vicissitudini politiche all’interno della Casa delle Libertà, Alleanza Nazionale ritiene che le discussioni siano certamente necessarie perché dimostrano attaccamento alla città e ai problemi reali dei cittadini, anche se è indispensabile, sempre e comunque, trovare convergenza sulla soluzione degli stessi “. Con questa premessa parte il comunicato diffuso da An all’indomani degli ultimi avvenimenti che hanno ruotato attorno alla celebrazione del primo congresso cittadino dell’Udc che, qualora ce ne fosse stato bisogno dimostra come all’interno del Polo sussistano dei problemi di tenuta. E così si legge ancora nel documento di An: “Fatte questa premessa, si ritiene urgente la convocazione delle conferenze dei servizi  perché è da troppo tempo ormai che se ne parla; accelerare i tempi per l’approvazione del Pug (il piano regolatore, ndr) e valutare, nel frattempo, la possibilità di approvare una delibera consiliare per un riordino urbanistico adeguato, come per esempio le sopraelevazioni e la bonifica di alcune zone nel centro abitato, pubbliche e private, in completo degrado”. Questo, unita anche all’esplicita volontà emersa dal congresso dell’Udc deve necessariamente portare  ad una urgente verifica.

E sempre a proposito dell’Udc, giovedì sera c’è stata la prima riunione del nuovo direttivo presieduto da Giuseppe Vitale (segretario) ed Antonio Piccoli (presidente). E’ stato rimarcato quanto già anticipato nei giorni scorsi con al primo posto la questione ospedale sulla quale è stato deciso di chiedere subito un incontro con gli altri partners della coalizione per arrivare ad una seduta monotematica del futuro del presidio. Sempre a proposito di questa questione, sabato sera con inizio alle ore 19,00, in Piazza Plebiscito L’ulivo (Margherita e Ds) hanno promosso un incontro con la città con la partecipazione della senatrice Rosa Stanisci e del senatore Antonio Gaglione. Ed  a proposito di verifica nella maggioranza, cha a questo punto appare necessaria, va anche detto che sul tappeto, prima o poi verrà messa anche la questione dell’esecutivo. Ora tutti e tre i gruppi della Casa delle Libertà hanno pari numero di consiglieri (quattro) ed una diversa rappresentanza in amministrazione. E siccome già al momento della formazione del primo governo Annese, l’Udc   chiedeva pari dignità (alle elezioni aveva ottenuto tre consiglieri comunali contro i cinque di Fi ed i quattro di An, ndr) a maggior ragione lo dovrebbe fare adesso che i numeri sono cambiati (come si ricorderà gli venne assegnato un solo assessore contro i tre di Fi ed i due più la presidenza del consiglio comunale ad An, ndr). Una verifica, quindi, a tutto campo, dal programma all’organigramma. E mentre per la prima (il programma) la richiesta è immediata, per la seconda l’Udc non da fretta. Almeno per il momento.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Si conclude domani la stagione di concerti della "Caelium"

Sabato, 7 giugno

Si concluderà domenica la nona stagione concertistica promossa dal Centro Artistico Musicale Caelium. In programma, presso la sala convegni del Centro di Alta Specializzazione San Raffaele – sipario ore 20,30 – il concerto “Operetta, che passione” con il duo Giovanni Mazzone (tenore) e Vicenzo Camporeale (al pianoforte). Ben nove concerti di alto livello artistico e culturale che, grazie al Caelium del maestro Massimo Gianfreda, ha visto la presenza a Ceglie di musicisti di fama nazionale ed oltre con un ascolto che conferma la validità di questa programmazione che mantiene fede alla lunga tradizione.

L’unico peccato il non aver potuto dare ai concerti la degna cornice del teatro Comunale. Ma questa è una vicenda sulla quale è bene tornare con l’amministrazione comunale che si deve far carico di rivedere il regolamento per la gestione., specie per quel che concerne il fitto, troppo oneroso (mille euro) per chi si deve già accollare il costo dei concerti. Ma torniamo all’ultimo concerto di questa positiva IX Stagione. Giovanni Mazzone, tenore, è un artista che ha ricevuto riconoscimenti in ogni parte d’Europa e tra questi va segnalato il concerto da lui eseguito presso l’Ambasciata Italiana in Lussemburgo nel giugno di due anni fa. “Voce suadente e mordila – così lo descrive il maestro Gianfreda – dal pregevole timbro mediterraneo, che impiega in luoghi impervi, nelle sue tre ottave di estensione, in opere come Boheme, Rigoletto, Tosca ed altre ancora”. Ad accompagnare Mazzone ci sarà al pianoforte il maestro Vincenzo Camporeale che vanta una esperienza nei maggiori teatri italiani. Pianista presso la Compagnia Italiana di Operette, ha composto,  tra le altre cose, le musiche del noto documentario “Sopra i tetti” che documenta una lettera scritta da Giovanni Paolo II e rivolta a tutte le Nazioni. Di recente ha composto le musiche per la fiction televisiva “Vietato Farsi Trainare”.

Il programma del concerto di domenica prevede  cinque momenti: il primo “DA Parigi a Vienna” con, tra gli altri brani,  Omaggio ad Offembach, Sangue Viennese di Strass; “L’Operetta che conquista il mondo” tra cui spiccano Il Paese del Sorriso di Lehar; “Fasti dell’Operetta Ungherese”, tra cui si segnala La Contessa Marita di Kalman; “L’Operetta Italiana “ con Il Paese dei campanelli di Ranzato, Cin-Ci-La di Lombardo-Ranzato e Scugnizza di Costa; “L’Operetta dicenta Commedia Musicale” con Fiore d’Haway di Abraham, No, No Nanette di Youmans e Al Cavallino Biamco di Benatzky.

 

 

 

 

 

 

 

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Lotta contro la morte tredicenne sbalzato dal motorino

Sabato, 7 giugno

Sono sempre molto gravi le condizioni del ragazzo di 13 anni rimasto ferito una settimana fa in un incidente in motorino che è costato la vita al fratello maggiore Giuseppe Gioia di 18 anni.

I due andavano in campagna, come facevano spesso. Sulla loro strada, però, hanno trovato un'auto che li ha travolti. Il maggiorenne è morto sul colpo mentre il fratellino si trova da sette giorni nel  reparto Rianimazione dell'ospedale Perrino.
La vittima era di Ceglie Messapica ed era lui alla guida del ciclomotore Piaggio che - per cause ancora da accertare - si è scontrato frontalmente con la Fiat Panda guidata dal pensionato Pietro A., anche lui cegliese.

Il diciottenne è praticamente morto sul colpo, sebbene i primi soccorritori lo hanno comunque condotto in ospedale. Pure le condizioni del fratellino, che ha appena tredici anni, erano apparse subito gravissime. Per lui, comunque, i medici non disperano di  sciogliere la prognosi nel giro di qualche giorno. Sono stati gli agenti di Polizia municipale ad occuparsi del caso, effettuando tutti i rilievi sul luogo dell'incidente.

Lo scontro tra la Fiat Panda guidata dal pensionato e il ciclomotore condotto dalla vittima è avvenuto in un stradina di contrada Madonna della Grotta: una delle traverse della provinciale per Francavilla Fontana. Si tratta, in particolare, della strada che conduce ad un locale pubblico verso il quale - probabilmente - i due fratelli erano diretti. Secondo quanto hanno fatto sapere i vigili urbani, all'altezza di una delle tante curve di questa stradina, la vettura si è scontrata con il ciclomotore.

I due ragazzi, che sembra viaggiassero senza casco, sono stati sbalzati ad alcuni metri di distanza. L'automobilista, invece, è rimasto praticamente illeso ed ha dato subito l'allarme. Sul posto, pochi minuti dopo, sono arrivati gli agenti della Polizia municipale che hanno soccorso i ragazzi ed effettuato i primi rilievi.
Giuseppe Gioia, che lavorava come apprendista in un laboratorio di restauro, era un ragazzo pieno di vita che aveva molti amici.

 

 

 

 

 

 

 

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Gli Aretuska aprono la stagione a Torre Regina Giovanna

Sabato, 7 giugno

Torre Regina Giovanna, locale notturno-musicale sulla statale 379 (uscita Apani-Brindisi)  sabato 14 giugno apre la stagione dei concerti in programma per l'estate 2003. Molte sono le novità che per la prima volta si affiancheranno alla classica scaletta estiva. In attesa del Baccatani Fuori Festival che vedrà interventi di carattere internazionale già dal 10 luglio con gli Studio Pagol dal Belgio in pieno stile Buddha Bar. Ed ancora molti saranno i nomi in programma per il mese di agosto della scena ska italiana con lo Skarockfolk festival vedremo dai Meganoidi ai Punkreas, dai salentini Aprée la Classe agli storici Skiantos fino a toccare l' hip-hop di Caparezza.

Sabato prossimo saranno in scena l'Aretuska, group che  ha raccolto trionfi dal vivo e un successo discografico - con l'album Baciamo le mani (Viceversa/Extralabels) - che forse neanche lui si sarebbe aspettato. Oggi il 'padrino' Roy Paci torna a colpire con il suo ensemble fatto in casa. Il trombettista ed entertainer siciliano, attorniato dai musicisti di una band nata e cresciuta nella sua Augusta (Siracusa), è protagonista della stagione d'apertura dei concerti di Torre Regina Giovanna, dove presenta il nuovo lavoro da non perdere. Si tratta infatti della prima uscita nel sud dal vivo con i brani di Tuttapposto (Etnagigante/V2), secondo capitolo della saga musicale della sulfurea band, appena uscito (il 6 giugno). Quattro i pezzi del set Yettaboom (il nuovo singolo), Che vitti na crozza, E' troppo tardi, Ciuri ciuri.

"Tuttapposto" rappresenta un deciso passo in avanti. Il disco si presenta come la summa delle sonorità più solari dell'intero pianeta, filtrate dall'inconfondibile sound della sezione fiati degli Aretuska, perfettamente sorretta dall'inossidabile sezione ritmica. Non è un caso quindi che il linguaggio utilizzato da Roy Paci nei testi spazi stavolta dal siciliano al francese, dall'italiano allo spagnolo, fino all'arabo, amalgamando le parole ai vari generi in maniera fluida e originale.

Info: 3483641730 - fax 0804446357

 

 

 

 

 

 

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Luminarie e impegno religioso per la festa di Sant'Antonio

Venerdì, 6 giugno

E' tutto pronto a Ceglie per la prima grande festa dell'anno, quella di Sant'Antonio che vivrà i momenti clou il 12 e 13 giugno prossimi. Lungo le vie principali della città si stanno ultimando i lavori di installazione della luminarie, un impianto anche quest'anno monumentale realizzato dalla ditta "Pizzuto" di Alessano, in provincia di Lecce: in Piazza Plebiscito già troneggia la tradizionale cassarmonica mentre il perimetro della piazza è disegnato da alti rosoni che conducono verso Corso Garibaldi e via San Rocco, anch'essi colorati con suggestive  gallerie di luci. In queste ore sta inoltre giungendo la numerosa carovana del Luna Park, divenuto ormai un appuntamento fisso e irrinunciabile per grandi e piccini. 

Il programma religioso è iniziato il 1° giugno con la Tredicina del santo patrono di Ceglie e terminerà venerdì 13 con il Pontificale che sarà presieduto alle ore 10 nella Chiesa Madre dal vescovo di Oria, Marcello Semeraro, e quindi alle 18 con la processione lungo il consueto tracciato della città.

Stabilito anche il calendario delle manifestazioni civili: il 12 giugno si terranno in piazza Plebiscito i concerti musicali affidati  ai Concerti bandistici "Città di Ceglie Messapica" diretto dal maestro Eduardo Lacorte e "Grande Banda di Ceglie Messapica A. Amico" diretta dal maestro Antonio Bagnato. La sera del 13 si alterneranno invece sulla cassarmonica i complessi bandistici "Città di Francavilla Fontana", diretto dal maestro Ermir Krantja, e "Città di Squinzano", diretto dal maestro M. Egea. Al termine della festa, secondo tradizione, lo spettacolo pirotecnico.

C'è molta emozione in città per questo evento che coincide con l'apertura della  stagione estiva, una festa lasciata a lungo in sordina e che negli ultimi anni ha ritrovato una  forte spinta grazie al lavoro del comitato organizzatore e al parroco della Chiesa Matrice.

 

 

 

 

 

 

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Il congresso Udc  conferma le divisioni nella maggioranza

Lunedì, 2 giugno

 La celebrazione del primo congresso cittadino dell’Udc ha confermato lo stato di tensione che regna all’interno della Cada delle Libertà. Le avvisaglie partivano da due importanti questioni: l’ospedale e, soprattutto, il passaggio del consigliere comunale, Donato Gianfreda, e di un nutrito gruppo di persone, molte candidate in Fi, all’Udc.

E che la tensione tra le due forze è alta lo ha confermato l’assenza, a nessuno passata inosservata, degli esponenti locali di Fi a questo primo congresso cittadino, al quale hanno invece partecipato e portato il proprio saluto tutte quante le altre forze politiche. A rendere difficile la situazione ha sicuramente contribuito anche l’intervento del sindaco, dal tono polemico verso i suoi sostenitori al punto che, tra le altre cose, in un passaggio ha definito “manipolo di ex democristiani” il gruppo dei nuovi aderenti all’Udc. Un intervento che non è stato condiviso e da Ciro Agese (An) e dallo stesso on. Gianni Mongiello. Da questo si può intuire che i prossimi giorni non saranno certo agevoli e che – come hanno detto il neo presidente del partito, Antonio Piccoli ed il neo segretario comunale, Giuseppe Vitale – “a questo punto è necessaria una verifica programmatica sullo stato delle cose, oltre che sulla rappresentanza in esecutivo”. Il tutto – hanno tenuto a sottolineare – “senza porre diktat, scadenze e rimarcando la fedeltà alla Casa delle Libertà”. Tradotto dal politichese significa che l’Udc (e dall’intervento in congresso di Argese pare anche An) ritiene necessaria una verifica sul programma ritornando contestualmente a rimarcare, oggi che i numeri sono cambiati (tutti e tre i gruppi consiliari hanno quattro consiglieri ciascuno, ndr) quella pari dignità che pure avevano chiesto al momento della formazione della giunta.

Una verifica che – come ha tenuto a precisare Piccoli - chiarisca che “non siamo un manipolo di maliziosetti democristiani ma persone portatrici di valori cristiani e di centro” e poi ancora (ed è qui l’altra importante questione) che fin dall’inizio ha differenziato l’Udc dal resto della maggioranza – “se maliziosi vuol dire difendere l’ospedale, ebbene in questo caso lo siamo”.

E la questione ospedale ritorna al centro della verifica. “Sull’ospedale – questa volta a parlare è il consigliere provinciale Francesco Locorotondo – l’attenzione sarà rivolta al direttore generale che, a quanto pare, con una bozza presentata agli operatori sanitari ed ai sindaci penalizza ancora di più l’ospedale di Ceglie, rispetto al piano di riordino di Fitto”. E così prosegue: “E sempre a proposito dell’ospedale ci saremmo aspettati che prima di apportare qualsiasi cambiamento si attendesse che il Tar, verso il quale il nostro comune ha prodotto ricorso, si esprimesse”.

Ma ad alimentare la tensione ci si è messa pure la lettera inviata dal capogruppo  di Fi a Donato Gianfreda con la quale gli revoca l’incarico di presidente della seconda commissione e di componente della terza in quota a Fi. “A parte il fatto – precisa a tal proposito il segretario Vitale – che non ci può essere alcuna revoca perché è una elezione di consiglio comunale, l’iniziativa del capo gruppo di Fi ci sembra a dir poco inopportuna, anche perché è intenzione di Gianfreda, per correttezza dimettersi”. E così conclude: “Ne prendiamo comunque atto precisando che questa lettera è un bene perché è giusto rivedere tutti gli organigrammi nel rispetto della pari dignità”.

Per intanto nei prossimi giorni si riunisce il primo direttivo dell’Udc composto da Pietro Maggiore, Mimmo Annese, Rocco Argentiero, Rocco Gioia, Enzo Galetta, Angelo Lerna, Angelo Minghetti, Cataldo Rodio, Pietro Nacci, Cosimo Gioia, Rocco Palma,  Angelo Ciciriello, Antonio Pepe, Franco Larocca, Pietro Gioia, Michele Basile, Donato Andrisani, Cesare Lorusso,  Giuseppe Nacci, Giovanni Suma, Rinaldo Ligorio, più o membri di diritto Francesco Locorotondo, Donato Gianfreda, Gennaro Saponaro, Salvatore Cavallo e Salvatore Santoro.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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 Viaggio nella storia di Ceglie grazie all'"Unitre" 

Domenica, 1 giugno

 Ha riscosso un notevole interesse la conferenza dibattito organizzata dall'Università delle tre età «Unitre», diretta dal presidente Pietro Maggiore. Un viaggio nel passato supportato dai documenti e dalle realtà monumentali ancora presenti nel centro storico. Così, grazie alle dissertazioni degli storici Gaetano Scatigna Minghetti e Luigi Greco con il tema «Il centro storico di Ceglie Messapica tra le città bianche di Puglia» si è dato vita ad una serata di alto livello culturale. Analizzando antichi documenti, frutto di un lavoro di ricerca dettagliata e scrupolosa, si è offerto una chiave di lettura delle realtà più significative del patrimonio architettonico della parte antica del paese. Documenti singolari e poco conosciuti dove si delineano non poche differenze sociali che riflettevano la mentalità, gli usi e costumi di epoche lontane. Dunque, una storia ricca sul piano monumentale ed artistico, evidenziata nel corso della serata da 52 diapositive, che smentiscono il giudizio al quanto negativo dello storico Cosimo De Giorni, estrinsecato nel lontano ottocento, sulla realtà cegliese.

Un giudizio, per certi versi, ancora difficile da superare nonostante una significativa pagine d'arte che Ceglie Messapica ancora conserva. Circa 1200 i documenti raccolti dal professore Greco, che trattano tra l'altro di mastri architetti ed ingeneri conosciuti in tutto il mondo e che hanno lasciato, nel corso della loro carriera, opere d'ingegno di notevole rilevanza culturale. Ha stupito, ad esempio, sapere che le superbe macchine d'altari, del Santissimo, dell'Immacolata e di Sant'Antonio, che rendono unica ed originale la Collegiata, è stata opera di mastri cinesi per un costo esemplare di 2.500 ducati.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)



 

  

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