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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

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Calcio: il Ceglie pareggia e si allontana dalla vetta

Lunedì, 28 aprile

CEGLIE - LATERZA: 0-0

 

Ceglie: Doria, Vitale (Gioia), Barletta, Santoro, Gioia, Convertino, Arcadio, Lobello (Urgesi), Lupo, Gabriele (Brittannico), Cordola. Ali. Pizzonia

Laterza: Tortorelli, Garofalo, Volta, Sarpa, Salerno, Biancofiore, Galiero,

Paladino, Albangbee (Ficarella), Scarnato (Argiolas), Riformato.

Arbitro: Rizzo di Lecce

Note: espulsi Convertino e Ficarella     per reciproche scorrettezze; e Pizzonia per proteste.

 

Gli ospiti sono arrivati a Ceglie per conquistare un punto e per per gran parte della partita hanno badato soprattutto a difendersi. Nella ripresa supremazia territoriale dei padroni di casa che sono andati vicini al gol con Lupo, Cordola e Barletta. Poche, comunque, le vere occasioni da gol con il Laterza che è riuscito nell’obiettivo di mantenere le distanze dell’inseguitrice Ceglie e sperare ancora nell’aggancio al secondo posto del Toritto.  

 

Campionato pugliese 1^ Categoria - Girone B

 

Risultati Classifica
Ceglie - Laterza 0-0 Palagianello * 62 Mesagne 37
Cisternino-Carosino 1-1 Toritto 57 Cisternino 36
Erchie-Pezze 3-1 Laterza 55 Pro Gioia 33
Mesagne-Montalbano 2-0 Ceglie 52 Pezze 35
Noci - Bitetto 3-1 Bitritto 45 Carosino 33
Palagianello-Pro Gioia 3-1 Santeramo 45 Noci 32
Santeramo-Bitritto 1-1 Erchie 41 Bitetto 27
Toritto-Latiano 6-1 Montalbano 39 Latiano 6

 

* Il Palagianello promosso al campionato di Promozione

 

 

 

 

 

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Il sindaco lancia il turismo nuziale: "Sposatevi a Ceglie" 

Sabato, 26 aprile

Ceglie come Las Vegas: così il sindaco Mario Annese immagina il centro messapico. No, l'accostamento non è alle case da gioco della città americana, nessun sfavillio di luci per tutta la notte nè favolose vincite ai tavoli verdi, ma più semplicemente porte del Municipio sempre aperte per quanti vogliono sposarsi. Proprio come nella west-city immortalata da decine di pellicole hollywoodiane.

Il programma "rosa" del sindaco è stato raccolto dalle pagine di "Quotidiano" con un articolo che dà - o darebbe, se non fosse smentito  - nuova luce alle prospettive turistiche di Ceglie. Secondo Annese, i promessi sposi potrebbero venire da tutt'Italia e da tutto il mondo (letterale) per coronare con il rito civile il sogno d'amore: "Così lanciamo il turismo nuziale" annuncia. Non chiarisce però se la sala civica sarà aperta ai fiori d'arancio anche in orario extra-ufficio, nelle ore notturne o per i fine settimana. Certo, nel piano turistico del primo cittadino manca qualche altro dettaglio come, ad esempio, per quale motivo i "candidati al sì" di Toronto, Katmandù o Cefalù dovrebbero scegliere Ceglie e non Venezia, Calatafimi o una cripta delle Alpi per scambiarsi la solenne promessa. Fatta salva la notte degli sposi, non c'è neppure cenno al pernottamento degli invitati che, se dovessero calare a centinaia, sarebbero costretti a bivaccare intorno al castello ducale visto che la grande ricettività alberghiera, come si ammette, è al momento solo nella cintura di Ostuni.

Boutade provinciale o visione futurista del turismo? Comunque la proposta c'è e con essa  l'annuncio - finora solo questo - di un prossimo piano sulle modalità d'attuazione. Sicuramente è di impatto mediatico che incuriosirà giornali e rotocalchi di costume. I piccoli ostacoli da superare non impensieriscono il sindaco il quale aprendo ai novelli sposi le porte del Municipio non teme di averle chiuse alla Chiesa, che probabilmente non mancherà di ricordare il significato del matrimonio religioso. (mdm)

 

A futura memoria proponiamo l'articolo integrale pubblicato da "Quotidiano" il 25 aprile 2003.

 

"Municipio sempre aperto, benvenuti a Ceglie" 

«Le porte del municipio sono sempre aperte»: parola del sindaco di Ceglie Messapica, Mario Annese. «La nostra città  ha ottenuto il riconoscimento  di città d'arte, è una meta che  offre presenze archeologiche interessanti, un centro storico invidiabile e una gastronomia che non teme confronti: sono  tutte buone occasioni perché una coppia di sposi decida di coronare il suo sogno d'amore nel municipio di Ceglie», spiega Mario Annese. Il primo cittadino va ancora oltre: «Nei prossimi giorni valuterò la possibilità di creare una  sorta di incentivo affinchè Ceglie possa diventare meta privilegiata di quello che potremmo definire il turismo nuziale. Noi vogliamo far sapere alle coppie, in tutta Italia e in tutto il mondo, che se vogliono pronunciare il loro sì durante un matrimonio civile nel municipio di Ceglie saremo sempre a disposizione».

Annese ritiene che la scelta di incentivare la celebrazione di matrimoni civili sia una straordinaria occasione di promozione del territorio, uno strumento per incrementare l'economia locale. «Alcuni nostri ristoratori sono stati talmente bravi da costruire il loro successo, ora consolidato dalla presenza nelle più prestigiose guide gastronomiche. Un livello di eccellenza che ci viene invidiato da tutti. Sono convinto che attraverso la celebrazione dei matrimoni civili, ma lo stesso discorso vale per quelli religiosi, si possono porre le basi per un turismo di nicchia capace di offrire occasioni di lavoro ad una serie  di operatori. Infatti le coppie di sposi muovono decine di invitati, anche per loro si  tratterà di una occasione per conoscere le bellezze della nostra  città».

Il primo cittadino ricorda anche che la città ospiterà a breve l'istituto professionale alberghiero di Stato. «Dobbiamo convincerci e convincere che  Ceglie ha bellezze da mettere in campo per affermarsi nel campo turistico», conclude Annese, «ma è chiaro che non possiamo seguire il percorso di Ostuni, che ha migliaia di posti letto e le spiagge, piuttosto dobbiamo valorizzare appieno i nostri giacimenti gastronomici».

 

 

 

 

 

 

 

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Un morto e quattro feriti lievi in un incidente stradale 

Sabato, 26 aprile

Il motoape distrutto nell'incidente Un terribile impatto e per Angelo Chirico, 60 anni, di Ceglie Messapica, non c'è stato nulla da fare. L'uomo, un agricoltore, era a bordo della sua Ape Car Piaggio e si apprestava a svoltare verso il suo appezzamento di terra quando è sopraggiunta una Peugeot 306. Come era abituaato a fare ogni giorno anche ieri aveva deciso di trascorrere parte della giornata nei campi.

L'incidente è avvenuto lungo la strada provinciale che collega Francavilla Fontana con Ceglie Messapica, poco dopo le nove di ieri ieri e per la vittima, incastrato nel suo piccolo mezzo, la morte è stata istantanea. Sulla Peugeot 306 viaggiavano quattro persone, anche loro come la vittima di Ceglie, e l'auto era guidata da Francesco Faggiano, 23 anni. Assieme a lui c'erano anche Lucia Demitri, 32 anni, Teresa Di Palmo, 37 anni, con il figlioletto di appena due anni e mezzo, Antonio Turrisi.

Per i ragazzi, tutti sotto choc, le conseguenze fìsiche dell'incidente non sono state gravi e se la caveranno con prognosi di circa una settimana. Anche il piccolo, fortunatamente, non ha riportato ferite a parte, naturalmente, il forte spa vento. Tutti i quattro occupanti della Peugeot sono stati tra sportati all'ospedale di Ceglie dove i medici hanno, però, ricoverato solo il conducente dell'auto.

 

 

 

 

 

 

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Sulla moto in libertà, anche a  Ceglie il casco è optional  

Venerdì, 25 aprile

Ma il casco è un optional o uno strumento di tutela della vita umana, il cui uso è reso obbligatorio dal 1992? E il corpo di Polizia municipale, deve adoperarsi per il rispetto del codice stradale o può lasciar perdere, «chiudere un'occhio», come si suol dire?

Domande banali, ma legittime, soprattutto a Ceglie, dove il «fenomeno» del mancato utilizzo del casco da parte dei motociclisti sembra assumere livelli davvero allarmanti. Esagerato? Basta passeggiare per le vie principali della città per rendersene conto: sono decine i motociclisti che scorrazzano indisturbati senza casco, il più delle volte in due sullo stesso motociclo e proprio sotto gli occhi dei vigili urbani. Non solo. Capita spesso di assistere anche a vere e proprie «acrobazie» sulle due ruote, con spericolati centauri che «impennano» temerariamente. Contravvenzioni? Richiami anche solo verbali da parte dei vigili? Manco a parlarne. Una situazione che infastidisce chiunque abbia un po' di senso civico, peraltro evidenziata già l'estate scorsa, a più riprese, dalle pagine de La Gazzetta.

«È un fenomeno diffuso in moltissime città d'Italia, soprattutto al sud», commentano alcuni cittadini aggiungendo: «È vero ma questo non significa che si debba lasciar perdere e far finta di niente. Se continuiamo a ragionare sempre così...», dicono altri, interpellati nella centralissima piazza S. Antonio. In effetti l'Amministrazione, sindaco ed assessore delegato in testa, dovrebbe affrontare la questione, soprattutto in vista dell'approssimarsi della stagione estiva che porta un aumento del turismo. Ceglie ha avuto da poco il riconoscimento di «Città d'arte», cosa che potrebbe incidere ulteriormente sul flusso turistico. Tra l'altro, molti cittadini hanno notato da mesi un controllo pressoché inesistente del territorio ed una certa «rilassatezza».

Non solo non ci si adopera per il rispetto del codice della strada ma - secondo alcuni commercianti - «da diversi mesi non viene effettuato neanche il controllare dei parcheggi a pagamento».
L'interrogativo, quindi, si propone: controllo del territorio e rispetto del codice della strada, che fare?

(Pierpaolo Faggiano, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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Dal 1° maggio a Cisternino tre giorni di musica "in treno"

Mercoledì, 23 aprile

Quest’anno Posto Unico 2003 si concretizzerà dal 1° al 3 maggio intorno ai  luoghi e alla vocazione naturale degli spazi legati alla quotidianeità. Intende svilupparsi partendo dal concetto del “mezzo”. Il treno come evoluzione da mezzo meccanico, inteso come strumento di comunicazione, di conoscenza e di scambio e la possibile interazione con l’Arte, Un invito al viaggio, dentro e intorno all’uomo.

La Valle d’Itria come percorso culturale ideale di un treno performance che porti i visitatori da una piccola stazione all’altra.

Naturale è stato pensare al viaggio attraverso le parole e le immagini che verranno concretizzate da compagnie teatrali, da attori che interpreteranno dei “paradossali controllori” alla banda che ne “racconterà” i suoni. Visto i tempi, il nostro treno porterà speranza e pace.

Posto Unico arricchirà il proprio calendario con diversi interventi: teatro, performances, installazioni e diversi interventi musicali.

Gli artisti impegnati in questa edizione di Posto Unico aderiscono al manifesto degli "artisti per la pace" che durante gli interventi porteranno le "Palle d'artista" da siglare e sottoscrivere contro ogni logica di guerra.

Il programma della prima giornata sarà dedicato esclusivamente alla presentazione del progetto attraverso i suoni nel piazzale antistante, e il primo intervento degli artisti che daranno forma ai progetti d'installazione.

 

Programma provvisorio

Il primo maggio aprirà la rassegna musicale Tonino Zurlo cantautore e poeta popolare con un breve saggio di musiche e nuovi canti popolari. Tonino Zurlo è un fine pittore. Dipinge parole, nelle sue "assurde parodie probabili" e sicuramente uno dei massimi esponenti della nuova musica popolare d'autore pugliesi, che dopo anni di ricerca e lavoro arriva alla pubblicazione de "Lu can'a la catena", avvalendosi di artisti della statura di Rocco Capri Chiammarulo, Paolo Mastronardi e dell'organettista Massimiliano Morabito. Il cd di imminente uscita per il Circolo Gianni Bosio di Roma, che non a caso si occupa della memoria, della conoscenza critica con la presenza alternativa delle culture popolari.

Sarà un'altra presentazione a riscaldare la serata: quella del nuovo cd "stralunando" dei Ziringaglia di Bari. Musicanti in cerca di un posto dove mettere radici, succhiare con queste la storia, la linfa, i sapori, e con il proprio spettacolo raccontare altre storie per poi ripartire. Questa allegra compagnia rievoca temi cari alla tradizione gitana come il viaggio, il sogno, la grande locanda, il vento il cielo e il mare, il banchetto e l'umile saggezza di chi vive nel suo mondo forse un po' lontano dal comune senso del saper vivere. Così ripartiranno anche da Posto Unico.

Il 2 maggio sarà la volta dei Viamedina di Napoli (dal nome di una strada di Napoli a ridosso del porto) vecchie tammurriate, tarantelle e ballate popolari, arie d’indiscussa estrazione campana, ma rivisitate in un’ottica mediterranea, balcanica e sudamericana “a tutto tondo”. Sul terroir di memorie secolari il ricco materiale inedito risorge a profondere nuova linfa e tutto in un’ambientazione rigorosamente acustica. Sciolti gli ormeggi dalle atmosfere “portuali” dei Viamedina band che ha esordito in Puglia grazie al Festival Popularia.

Il 3 maggio sarà la volta dei "Mercanti di Liquore" di Monza con esordio assoluto in Puglia, meglio conosciuti agli ascoltatori della radio visto che molti brani del cd "La musica dei Poveri" hanno arricchito i pallinsesti di network nazionali con il loro sound che, per la passione con cui viene interpretato, è stato più volte definito “power folk”. Oltre ai brani originali note sono alcune tra le indimenticabili ballate di Fabrizio De André. Una musica orientata verso la ricerca di un’essenzialità compositiva a metà strada tra le grandi suggestioni della melodia popolare e una ritmica prepotente e moderna.

 

 

 

 

 

 

 

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Degrado senza fine a Ulmo, la pineta dei camperisti

Mercoledì, 23 aprile

La pineta Ulmo di CegliePineta Ulmo, il degrado continua. Parte della staccionata che delimita il viale d'ingresso abbattuta, tre lampioni su nove funzionanti, cartacce sparse ovunque, rami spezzati, le basi in pietra per l'utilizzo del barbecue semidistrutte, immondizia ammassata ai bordi dei cassonetti.

Questo lo spettacolo indecoroso che si presenta agli occhi dei tanti vacanzieri e amanti della natura - provenienti soprattutto da Martina Franca e dintorni - che amano sostare nella zona. Una situazione identica - se non addirittura peggiore - a quella già segnalata la scorsa estate da La Gazzetta e di cui l'assessore all'Ecologia, Salvatore Santoro, è a conoscenza. Tra l'altro, la questione è spesso stata oggetto di interrogazioni in Consiglio comunale, da parte dei consiglieri di opposizione ma - a giudicare da quello che si vede - finora non è stato realizzato alcun tipo di intervento. La pineta è situata a una decina di chilometri dalla città, in località Ulmo, sulla provinciale per Martina Franca, ed è molto conosciuta in tutta la zona. Appena qualcuno vi arriva, rimane colpito dallo stato di abbandono in cui versa. In particolare, si notano l'impianto di illuminazione distrutto - di alcuni lampioni è rimasto solo il palo di sostegno - e la piccola casa-prefabbricato in cui sono situati i bagni (inagibili) oramai abbandonata, con porte e persiane divelte. La stessa vegetazione naturale non sembra in buone condizioni: tanti alberi secchi e cespugli andrebbero rimossi, anche perché rendono impraticabili i sentieri e scoraggiano chi volesse intraprendere il percorso natura. «Veniamo qui spesso a portare i bambini - commenta una famiglia proveniente dalle campagne di Martina Franca - ma da alcuni mesi la Pineta è in degrado. Solo ogni tanto vediamo i netturbini che vengono a svuotare i cassonetti». Che cosa avranno pensato le famiglie e le comitive il giorno di Pasquetta, tradizionalmente dedicato ai pic-nic in pineta?

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Presto Ceglie prenderà parte alla Conferenza dei servizi 

Mercoledì, 23 aprile

Presto la cittá di Ceglie potrá prendere parte alla Conferenza di Servizi. La notizia arriva direttamente dall'Ufficio Tecnico: «Abbiamo inviato alla Regione Puglia tutta la documentazione, come come richiesto dal P.U.T.T. (Piano Urbanistico Territoriale Tematico) entrato in vigore due anni fa - afferma l'architetto Marina Carrozzo -, uno strumento subordinato al Piano tregolatore generale il cui obiettivo primario é la tutela paesaggistica. Ora siamo in attesa che la Conferenza venga convocata, cosa che probabilmente verrá fatta per la metá di giugno».

La partecipazione alla Conferenza di Servizi - una forma di cooperazione tra le pubbliche amministrazioni per l'esame e la tutela di progetti di pubblico interesse - era subordinata all'adempimento di due distinte procedure previste dal P.U.T.T., cui finora non si era provveduto un po' per lungaggini burocratiche, un po' per qualche «scossone» nella vita amministrativa (commissariamento e nuove elezioni): l'edeguamento alle situazioni di fatto, documentate dalla cartografia comunale in scala maggiore piú aggiornata delle perimetrazioni degli Ambiti Territoriali Estesi (A.T.E.) e di quelli Distinti (A.T.D.), individuate dalle tavole del Piano e negli elenchi allegati alle Norme Tecniche di Attuazione dello stesso Piano, sulla cartografia dello strumento urbanistico generale vigente; la perimetrazione dei «territori costruiti» - in sostanza, spiega l'architetto, le aree verdi rimaste imbrigliate nella maglia del costruito - giá rappresentate sulla cartografia catastale.

Gli elaborati redatti dall'UTC, sono stati oggetto di discussione in seduta di Consiglio comunale, dove è stato deciso di «individuare come "territori costruiti" («un tipico esempio di questa tipologia - afferma Carrozzo - é rappresenatato dalla zona verde a ridosso della chiesa di "Don Guanella"») esclusivamente le zone territoriali omogenee tipo A,B, e C e le zone turistiche direzionali, artigianali, industriali, miste, incluse nel Piano Particolareggiato, in cui é suddiviso il territorio comunale, lasciando tutto il restante territorio comunale sottoposto alla tutela del piano».Tutta la documentazione é ora al vaglio dell'assessorato regionale all'Urbanistica. Se le carte sono in regola, sarà possibile per Ceglie prender parte a quell'importante strumento che é la Conferenza di servizi.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Pasquetta con la pioggia, i ristoranti fanno il pieno 

Martedì, 22 aprile

La pioggia e il vento hanno condizionato la Pasquetta dei cegliesi, ottimisti fino alla fine  nella clemenza delle previsioni meteo che da giorni preannunciavano  maltempo sulla bassa Murgia. Per tutta la giornata di ieri le rigide temperature e la fastidiosa pioggia sono state protagoniste della prima gita della stagione: i più "colpiti" sono stati i più giovani che avevano programmato una puntata al mare con colazione al sacco, mentre la maggior parte delle comitive non ha rinunciato al pranzo nei trulli o nelle residenze di campagna. Affari d'oro per i ristoratori cegliesi costretti ad un lavoro straordinario da quanti hanno cercato riparo al sicuro di un buon locale e di ottimi piatti preparati dai cuochi del luogo.

Molte famiglie però hanno preferito restare in casa, magari consumando i (gustosi) avanzi del pranzo di Pasqua rimandando la passeggiata al pomeriggio o alla sera confidando in condizioni meteo più clementi. Purtroppo la pioggia "scozzese" non ha mai smesso di cadere rovinando in tutta la Puglia l'attesa gita "fuori porta". I delusi della Pasquetta hanno deciso di riprendersi la rivincita con il vicino ponte del 25 aprile, ma anche per quella data i meteorologi raccomandano prudenza: sono in arrivo altre perturbazioni anche se minori rispetto a quella delle ultime ore.

 

 

 

 

 

 

 

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Il Credito Cooperativo in festa per celebrare i primi 50 anni 

Lunedì, 21 aprile

Il prossimo 27 aprile la Banca di Credito Cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari, che da poco più di un anno ha una propria filiale anche a Ceglie, festeggia il Cinquantenario della Fondazione. Il particolare compleanno è celebrato con dei “numeri” in positivo che confermano l’ottimo stato di salute dell’istituto di credito. Nel resoconto di bilancio il 2002 ha fatto emergere, infatti, una variazione del 9,83% della raccolta globale rispetto al 2001, raggiungendo quota 324.881 (in migliaia di euro). mentre il numero dei soci è salito a 2.469.
La banca, che nel dicembre del 2001 ha approvato un progetto di fusione che la colloca ai vertici della Banche Cooperative locali, possiede 10 filiali delle quali quella di Ceglie è capofila in provincia di Brindisi
Per celebrare il mezzo secolo di attività la direzione della banca ha organizzato per il 27 aprile un incontro fra tutti i soci nella mega-struttura modulare di Alberobello. Parteciperà il direttore dell’Iccrea di Roma, dr. Gornati.

 

 

 

 

 

 

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Premiato il "voice" cegliese che spopola le discoteche 

Lunedì, 21 aprile

Il presidente dell'Amministrazione provinciale Nicola Frugis e l'assessore provinciale Nicola Ciracì hanno consegnato a Giuseppe Urgesi, in arte Faber, il premio alla Cultura e allo Spettacolo, in occasione del «One Night» tenuto la notte di Pasqua all'Eccellenza by Pandizucchero, chic privèe di Fasano.
La serata è stata organizzata in collaborazione con il night club «Pineta» di Milano Marittima, una delle discoteche più importanti della riviera romagnola. In console ci sarà Stefano Canini, in arte Ciuff'Dj assieme, appunto, a Giuseppe Urgesi, miglior «voice» degli anni 2001 e 2002.

Giuseppe Urgesi, nativo di Roma da famiglia pugliese, si trasferì subito in Puglia, a Ceglie Messapica ed iniziò la carriera di «voice» al «Ku» di Francavilla Fontana per poi passare al «Settimo Cielo» di Massafra. Ha collaborato, inoltre, con Ciccio Riccio, radio Norba e Radiomanbassa prima di trasferirsi al Nord, a Bologna. Nel 1998 si trasferì a Rimini, capitale dei locali dove la notte non finisce mai. E lì ebbe inizio la sua avventura artistica o, come lui stesso ama definirla, il suo «tormentone». Per convincere Chicco Cangini, indiscusso leader delle notti della riviera romagnola e artefice de locale più fashion d'Italia, ex marito di Ariana Volpi, a dargli una occasione fu disposto a tutto. «Provami - gli disse - e mi pagherai le serate solo se dimostrerò di avere stoffa. Diversamente sono anche disposto a lavare i bicchieri in discoteca». Invece Faber sfruttò la sua grande chance al meglio ed ebbe inizio la scalata nel «mondo della notte».

Oggi Faber è il «voice» più importante d'Italia, vincitore delle ultime due ultime edizioni del Bibloscar, «art director» del Bambù di Mantova, «resident» dello Zangola di Madonna di Campiglio e del Pineta di Milano Marittima, uomo immagine della Gurù. Giuseppe Urgesi è diventato in assoluto l'uomo più importante del mondo della notte. E il riconoscimento che gli sarà consegnato la notte di Pasqua giunge a coronare un sogno che iniziò circa dieci anni fa quando prese il treno e partì, con la valigia di cartone e il cuore gonfio di speranze.

 

 

 

 

 

 

 

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In edicola il numero di aprile de "l'Idea" 

Sabato, 19 aprile

Sarà in edicola domani il numero di aprile dell'Idea, periodico di informazione e analisi  dell'omonima associazione cegliese che cura la versione online di "ideanews". Nel nuovo numero sono affrontati  temi che riguardano la vita sociale ed economica di  Ceglie Messapica: la prima pagina si apre con un esame della situazione politico-amministrava del paese e sul silenzio dell'amministrazione comunale sullo smantellamento dell'ospedale civile. All'interno  molto spazio alla cultura e alle ricerche storiche: un articolo del prof. Rosario Quaranta, preside e storico della vicina Grottaglia, che ha trovato un manoscritto in cui è descritta la santità di un frate cegliese vissuto nel 1600, e un articolo di Pasquale Elia sul primo ospedale del luogo sorto nella seconda metà del 500. Una pagina è dedicata allo sport locale, con un approfondimento su Damiano Faggiano,

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giocatore di basket che milita nella A2 con la squadra del Castelmaggiore.

Come consuetudine la versione integrale  del giornale può essere scaricato in pochi secondi (200 Kb, versione Acrobat  pdf) e letto dagli utenti del web, oppure può essere stampato per una più comoda lettura come un giornale tradizionale. E' sufficiente cliccare nella foto del giornale. 

 

 

 

 

 

 

 

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Ospedale: delegazione da Fitto per congelare il Piano 

Sabato, 19 aprile

«Forse, solo adesso ci si accorge di quali saranno le conseguenze per Ceglie con l’attuazione del Piano di riordino ospedaliero». Questo, il commento a caldo del capogruppo di Rifondazione, Nicola Trinchera, nel vedere una così larga partecipazione ai lavori dell’assemblea cittadina promossa dalle opposizioni (oltre a Rifondazione, la Margherita ed i Ds) sul tema “Smantellamento dell’Ospedale”, svoltasi agli inizi della settimana. Un’assemblea che partiva con l’obiettivo di creare una forte mobilitazione dopo le avvisaglie «del trasferimento in atto di operatori e reparti del nosocomio cegliese».

Molti gli operatori sanitari presenti nella sala conferenze del Musicale, oltre a diversi componenti del comitato cittadino a suo tempo costituito.  Presente la senatrice Rosa Stanisci, tutti gli interventi hanno sottolineato come la smobilitazione dell’ospedale cegliese, così come più volte sottolineato, si stia verificando. «E questo avviene – precisa Trinchera – pur in presenza di una precisa indicazione che viene dalla Regione». E spiega meglio il concetto: «Durante la preparazione del Bilancio Regionale – afferma il capogruppo di Rc -  l'opposizione, in commissione, ha ottenuto la eliminazione del comma 5, dell'art. 29, del Ddl che consentiva il riordino anche senza modelli organizzativi». Articolo di legge che parla di “modelli organizzativi delle strutture sanitarie e dotazioni organiche, che al comma 5 – come sottolinea l’esponente delle opposizioni -  si legge che: «Nelle more della rielaborazione dei modelli riorganizzativi, i direttori generali delle aziende sanitarie danno comunque attuazione alla programmazione sanitaria regionale, nonché alla attuazione della rete ospedaliera, con le procedure previste dalla deliberazione della Giunta Regionale, n. 1087 del 2/08/2002».

Pur in presenza di questo dato, che rappresenta una novità  – prosegue Trinchera - «a Ceglie Messapica sembra che i responsabili della AUSL BR/1 hanno avviato le prove tecniche di applicazione del Piano di  Riordino Ospedaliero: medici che vengono trasferiti a Francavilla Fontana, sala operatoria che viene chiusa». Questo è stato uno dei punti fondamentali che è emerso nel corso dei vari interventi con i rappresentanti dei gruppi di opposizioni che hanno “stigmatizzato” il comportamento della dirigenza sanitaria del distretto che, pur in presenza di questo dato ha voluto operare alcune scelte che non sono condivise, qui a Ceglie. Stigmatizzato pure quello che Trinchera definisce “l’assordante silenzio della maggioranza di centrodestra che governa la città”.  A conclusione, l'assemblea ha deciso che una delegazione, composta dai rappresentanti dalle forze locali d’opposizione, dai parlamentari e consiglieri regionali dell’Ulivo  che chiederanno un incontro al direttore sanitario per sapere «come mai solo a Ceglie prende il via il Piano della rete Ospedaliera e chi ha deciso questo avvio». Se sarà necessaria una  la delegazione chiederà un incontro anche al Governatore Fitto.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ceglie si laurea come "città turistica e d'arte" 

Venerdì, 18 aprile

Ceglie Messapica è finalmente inserita nell’elenco regionale delle località ad economia turistica e delle città d’arte. «Si tratta di un riconoscimento – afferma il sindaco Mario Annese – che va ben oltre il semplice significato formale, in quanto conferisce alla nostra città quella dimensione  che la rende ora inserita in un circuito che non potrà che portare benefici».

Ha ragione il sindaco Annese ad essere soddisfatto di questo riconoscimento che non è semplice vedersi riconoscere se non si risponde a precisi parametri. «Su questo progetto – a parlare è sempre il sindaco – mi sono impegnato personalmente perché la ritenevo sacrosanta e devo dire che ho trovato nella Regione, funzionari zelanti, disponibili e scrupolosi nell’esaminato la nostra richiesta che, alla fine è stata accolta pienamente». Ma cosa cambia in realtà per la nostra città? «Cambia molto – precisa il sindaco – perché, così come recita il decreto legislativo 114/98, abbiamo il pieno riconoscimento di comune ed economia prevalentemente turistica e di città d’arte con la possibilità per gli esercizi commerciali, ad esempio, di stabilire liberamente gli orari di apertura e chiusura e possono anche derogare dall’obbligo di chiusura domenicale, festiva ed infrasettimanale». E tutti sappiamo cosa questo voglia significare. A chi non è sfuggito il fatto che nei periodi di affluenza turistica i forestieri che si aggiravano per le vie della città si scontravano con un ambiente quasi desolato.

Altra cosa è una vetrina illuminata che invita ad entrare e, di conseguenza, a fare acquisti. Ma questo è solo uno dei tanti aspetti che dimostrano la validità e l’importanza di questo provvedimento che giunge forse in ritardo e, pertanto, va dato merito al sindaco di essersi speso personalmente per quello che è più di un attestato, un vero atto dovuto per una città che vanta una tradizione turistica più che decennale, con la gastronomia che la fa da padrona ed un patrimonio artistico che è sotto gli occhi di tutti. E questo era proprio uno dei parametri necessari per ottenere il riconoscimento. Ovvero la constatazione che «i parametri riferiti all’offerta turistica sono superiori o uguali al parametro standard» e che «ci sia la presenza di almeno un sito di interesse artistico individuato dalla regione». E Ceglie in questi settori indicasti come parametri ha le carte in regola. Circostanza riscontrata e certificata dalla regione. A supportare il riconoscimento a «città d’arte» il comune ha evidenziato, tra le altre cose, la presenza di servizi culturali quali la Biblioteca e l’Archivio Comunale, la Pinacoteca “Emilio Notte”. Poi, per quel che concerne i siti di interesse artistico, l’elenco si fa lungo, come lungo è l’elenco delle attività culturali, dalla mostre ai convegni per arrivare alle manifestazioni culturali e tradizionali svolte con il patrocinio della stessa Regione.

Per quanto riguarda il parametro riferito all’offerta turistica, i dati parlano di qualcosa come 52.000 arrivi annui, soprattutto legati al turismo eno-gastronomico e di qualcosa come 8.947 presenze nelle strutture ricettive del territorio. Tutte premesse che ora, con questo riconoscimento e con tutto quello che ne deriva non potrà che migliorare l’economia della città. Offerta turistica che attualmente consiste in sei strutture ricettive per un totale di 128 posti letto. E a tal proposito il sindaco Annese tiene a sottolineare come «nell’anno in corso sono state avviate nuove strutture ricettive legate soprattutto al tanto ricercato turismo rurale, con la tipologia dell’affittacamere, in antiche masserie o in complessi di trulli, beneficiando spesso di finanziamenti comunitari e regionali».

E non è cosa di poco conto se si considera che presso gli uffici comunali risultano progetti per sei grandi strutture ricettive e per convegni. Insomma, Ceglie ha tutte le carte in regola per decollare in un settore che potrà rilevarsi la leva che riesce a risollevare le sorti economiche di una città votata prevalentemente al turismo e all’agricoltura. Un importante banco di prova l’estate che è ormai alle porte, la prima di Ceglie riconosciuta ufficialmente  “località ad economia turistica e città d’arte”.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Ruba undici conigli per il pranzo di Pasqua: arrestato 

Govedì, 17 aprile

Pasqua è ormai vicina è c'è chi cerca di trarre profitto dalla tavola che si andrà a imbandire. Rispuntano così anche i ladri di polli, anzi di conigli.

E' la storia di un cegliese sorpreso dai carabinieri mentre era alla guida di un'auto rubata dove erano stati stipati undici conigli di razza olandese rubati poco prima da una fattoria nelle campagne circostanti Ceglie Messapica. Per questo un uomo di 37 anni è finito in manette: stando alle accuse, avrebbe anche tentato di sottrarsi all'arresto e per questo è indagato, oltre che di ricettazione dell'auto e dei conigli, pure di resistenza a pubblico ufficiale.
Il presunto ladro è incappato l'altra notte in uno dei tanti posti di controllo che i militari dell'Arma della stazione di Ceglie hanno rafforzato da quando si è registrata un' escalation di furti nelle zone rurali. Un sistema per scoraggiare i ladri dal tentare nuovi colpi messo in atto dai carabinieri, comandati del maresciallo Sante Convertini.

Il cegliese, quando è stato fermato dalla pattuglia dell'Arma, era alla guida di una Fiat Uno che è risultata essere stata rubata il 25 gennaio a Ostuni.

Oggi l'uomo ha ottenuto dal giudice gli arresti domiciliari.

 

 

 

 

 

 

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La Polonia premia il turismo di Ceglie e Mesagne 

Martedì. 15 aprile

Sarà la città di Cracovia, la capitale della cultura polacca, ad ospitare quest'anno la 21ª edizione dei premi europei «Benemeriti del turismo e dell'ospitalità» e «Una vita per il turismo», che ogni anno vengono assegnati dalla Federazione europea della stampa turistica. Fra i premiati di questa edizione figura anche la Puglia. Saranno premiate, infatti, le cittadine di Mesagne e Ceglie Messapica in provincia di Brindisi e Uggiano la Chiesa in provincia di Lecce per aver promosso e sostenuto un «turismo sostenibile» ed aver contribuito alla riscoperta delle tradizioni culturali ed enogastronomiche del proprio territorio. Sempre per la Puglia, un premio andrà all'Hotel «Tiziano & dei Congressi» di Lecce, per il turismo dell'ospitalità.

La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo il 16 maggio nei saloni del Palazzo di Città di Cracovia, città che riceverà il premio quale «Capitale culturale della Polonia», presenti le massime autorità turistiche nazionali, nonché di altri Paesi europei. Nelle passate edizioni le città pugliesi che ottennero il prestigioso riconoscimento europeo per aver promosso e sviluppato un turismo sostenibile furono Ostuni e Martina Franca.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Al cegliese Monaco il premio di laurea "Fernando Ladiana" 

Martedì. 15 aprile

Ricordare l'impegno e l'opera del compianto giornalista Fernando Ladiana attraverso un Premio di Laurea. E' quanto l'Associazione Amici di Fernando Ladiana, composta da Cosimo Damiano Fonseca (presidente), Nicola Andreace, Luigi Convertino, Pietro Dalena, Pasquale D'Erchia, Gianni Iacovelli, Carla Gallo La Tanza, Antonio Lenoci, Francesco Lo Savio, Lucia Palmisano Ladiana, ha concretizzato dopo la sua prematura scomparsa avvenuta il 24 luglio del '99.

Nel Teatro Comunale di Massafra (Taranto), gremito in ogni ordine di posto, tra commozione e soddisfazione si è tenuta la cerimonia di conferimento del primo «Premio Ladiania», destinato ad una tesi di laurea su temi di storia locale dal Tardo antico all'età contemporanea.

«Spero - commenta la signora Lucia Palmisano, moglie di Fernado Ladiana - che questo premio cresca. Che molti ci seguano affinché, attraverso le loro capacità culturali, anche tutto il patrimonio, costituito dal materiale di ricerca messo negli anni da parte da Fernado, possa crescere. Per me, questo è un impegno morale, perché penso che lui, così come ha impostato la sua vita dedicandosi alla ricerca, alla cultura e dando sempre spontaneamente con entusiasmo e impegno tanto alla nostra città, volesse restare nella memoria. E' quello che dalla sua impostazione di vita sono riuscita a leggere».

La giuria, presieduta dal Cosimo Damiano Fonseca, Accademico dei Lincei, riunitasi il giorno 8 marzo 2003, unanime, ha assegnato il premio ad Angelo Maria Monaco, 27 anni da compiere a giugno, di Ceglie Messapica, per la tesi dal titolo «La "Gerusalemme Celeste" di Otranto: il mito degli Ottocento Martiri delle sue riconfigurazioni memoriali sotto il profilo storico e artistico». Tesi discussa nella Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'Università di Lecce, con relatore il prof. Massimiliano Rossi e votazione 110/110 e lode.
«Fa enormemente piacere - dichiara Angelo Maria Monaco - per un neolaureato ricevere un riconoscimento per la propria tesi di laurea. Sono particolarmente lusingato, perché prendere un premio, dopo il giudizio di un grande studioso come Cosimo Damiano Fonseca m'investe di maggiori responsabilità».

Come utilizzerà il compenso di 1.500 euro ricevuto? «Spendo parecchi quattrini per i libri, penso di destinare questa somma per la ricerca».

Cosimo Damiano Fonseca ha spiegato i motivi che hanno spinto la giuria a premiare la tesi di Angelo Maria Monaco. «Abbiamo scelto una tesi - dice il presidente di giuria - relativa alle rappresentazioni architettoniche legate all'episodio del martirio degli otrantini del 1480. La novità della tesi consiste nel fatto che, mentre la storiografia tradizionalmente aveva sempre privilegiato le fonti letterarie, che sull'evento di Otranto esistono addirittura dall'inizio del '500 (Vespasiano da Pisticci, Machiavelli ...), vedere come quell'episodio sia stato poi immortalato attraverso stilemi storico-artistici, non era mai stato fatto. Ora, questo giovane Monaco, in questa tesi effettua appunto la focalizzazione di questi temi. In modo particolare di due: La Cappella che nel '500 venne eretta per ricordare i Martiri di Otranto e poi il rifacimento settecentesco della stessa Cappella, scoprendo, attraverso l'analisi di questi reperti, che alla base c'era tutto un disegno, quello di riproporre intorno alla memoria dei Martiri d'Otranto la Gerusalemme Celeste». La serata è stata introdotta da un momento musicale curato dall'Associazione musico-culturale «Il Gruppetto».

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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Il prof. Marseglia eletto segretario nazionale dell'Aede 

Lunedì, 14 aprile

Il dott. Silvano Marseglia, dirigente scolastico presso l'Istituto tecnico commerciale per geometri e per il turismo «Monnet» di Ostuni, è stato eletto nuovo segretario generale nazionale dell'Associazione europea degli insegnanti.

Uno degli incarichi più importanti dell'organismo, che raggruppa ispettori, presidi e docenti. L'associazione, apartitica, ha come finalità di fondo quella di portare avanti l'impegno di concretizzare la dimensione europea nell'insegnamento, dando un apporto e un contributo «trasversale», attraverso tutte le discipline, nella scuola. Non per «creare una nuova materia» che riguardi l'Europa ma per fare in modo che ogni materia scolastica abbia una dimensione europea. Il Preside Marseglia, di Ceglie Messapica ma da anni alla guida dell'istituto ostunese, milita nell'associazione «Aede» e si interessa di problemi europei fin dagli anni 70 quando dirigeva a Brindisi, in collaborazione con l'Associazione degli industriali brindisini, il centro di documentazione europea, presieduta da Carlo Scarascia Mugnozza. È stato per molti anni vice presidente nazionale dell'Associazione europea degli Insegnanti e, da 9 anni, fa parte del Comitato europeo dell'associazione a Bruxelles.

Nello scorso marzo, il congresso nazionale dell'Associazione europea degli insegnanti, svoltosi a Chianciano Terme (Siena), lo ha eletto a figure apicali dell'organismo. Un incarico che porterà il dott. Marseglia ad avere contatti con tutti i gruppi italiani, con le istituzioni e col ministero della Pubblica istruzione, oltre, naturalmente, ad avere la responsabilità organizzativa generale dell'associazione.

 

 

 

 

 

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Calcio: poker del Ceglie al frastornato Santeramo 

Domenica. 13 aprile

Ceglie-Santeramo 4-0

CEGLIE MESSAPICA: A. D'Oria, Vitale, Barletta (Urgesi), Arcadio, M. D'Oria, Convertino (T. Gioia), G. Gioia, Lobello, Cordola, Gabrieli, Britannico (Conte). All. Pizzonia.
SANTERAMO: Notarangelo, Gianpetruzzi, Casone, Meta, Petragallo, Tasselli, Garofano (Di Ponzo), Accettura, Giove, Fiorentino. All. Sportelli.
ARBITRO: Minervini di Molfetta.
RETI: 25' M. D'Oria, 38' (rig.) Arcadio, 75' (rig.) e 91' Cordola.

Assorbita la battuta d'arresto di Cisternino, il Ceglie sfodera una buona prestazione contro un Santeramo che proveniva dalla vittoria di Laterza. La gara è a senso unico con gli ospiti che non si rendono mai pericolosi. Dopo due ghiotte occasioni, il gol giunge al 25' con Mimmo D'Oria imbeccato da Gabrieli su punizione dalla destra. Il Santeramo non ha forza per reagire e i cegliesi raddoppiano al 38' con Arcadio che realizza un rigore concesso per atterramento di Lobello. Nella ripresa è sempre il Ceglie a guidare il gioco ed il Santeramo si affida a tiri da lontano senza mai insidiare il portiere D'Oria. Al 75' nuovo rigore assegnato al Ceglie: tiro dal dischetto di Ciondola con portiere da una parte e pallone dall'altra. La goleada si conclude al 91' ancora con il centravanti cegliese che è lesto ad impadronirsi della palla sfuggita al portiere su tiro-cross di Arcadio. (l.d.)
  

 

 

 

 

 

 

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Ospedale: chiudono i reparti, assemblea con i parlamentari 

Sabato, 12 aprile

Convocata per lunedì sera una pubblica assemblea sul tema “Smantellamento dell’Ospedale”. L’iniziativa è dei partiti di opposizione, Margherita, Rifondazione e Ds che vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica su una questione che vede in questi giorni  il trasferimento di alcuni operatori e reparti  in altre strutture.  «Purtroppo – è il pensiero del capogruppo consiliare di Rifondazione, Nicola Trinchera – si sta verificando quello che temevamo ed avevamo anticipato, vale a dire lo smantellamento di operatori e reparti, il tutto con l’assordante silenzio dell’amministrazione comunale». E così prosegue: «Il dato incredibile poi è che questo avviene quando lo stesso Governatore Fitto ha in un certo qual mondo “invitato” i dirigenti delle Asl a soprassedere per il momento per non dimenticare che c’è il ricorso che il comune ha presentato al tar  contro la legge di riordino ospedaliero e che ancora deve essere esaminato».

Ed i reparti interessati a questo smantellamento di operatori e servizi sono, nello specifico, quelli di ostetricia, chirurgia ed anestesia. «Le nostre preoccupazioni – afferma dal canto suo il capogruppo della Margherita, Tommaso Argentiero – si stanno tutte quante verificando contrariamente a quanto affermavano da più parti gli esponenti del centro-destra che di fronte a questo smantellamento, uno dei pochi, se non addirittura l’unico in regione in questo momento, è colpevolmente in silenzio pur avendo prodotto, su nostra iniziativa formale ricorso». Da qui «la sensibilizzazione e mobilitazione dell’intera comunità cegliese per difendere, non in maniera campanilistica – conclude Trinchera – il nostro ospedale contro quel disegno di totale smantellamento». All’assemblea parteciperanno anche la senatrice Rosa Stanisci dei Ds e il senatore Antonio Gaglione della margherita oltre ad una nutrita rappresentanza di operatori. La manifestazione pubblica, con inizio alle ore 19,00 avrà luogo presso la sala conferenze dell’Istituto Musicale. In base alla legge di riordino e contro la quale il comune ha inoltrato ricorso al Tar, così come molte altre comunità locali, la nuova mappa per quel che concerne l’ospedale cegliese prevede 43 posti di lungodegenza, branca già attivata nel  2000 con 25 posti letto, l’attivazione della day surgery con 5 posti di chirurgia e 20 di ortopedia. Aumento dei posti del servizio di psichiatria, che passano da 10 a 15.

L’ospedale diventa anche punto di primo intervento e vengono mantenuti il pronto soccorso che è di primo intervento, il laboratorio analisi ed il servizio di radiologia. Un piano di riordino che ha in un certo qual modo ridisegnato il sistema ospedaliero in Puglia  con la chiusura del reparto di medicina interna che aveva 22 posti letto (erano 32 nel 1999), la  sparizione del reparto di ostetricia e ginecologia che contava 25 posti letto (28 nel 99), mentre quello di pediatria era stato soppresso già nel 2000 (aveva 20 posti letto nel 1999). Una situazione che ha visto la struttura scendere dai 145 posti letto del 1999 agli 83 previsti dal piano del riordino di recente emanazione, passando dai 132 del 2000.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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Argentiero (Magherita) protesta per la chiusura di uffici 

Sabato, 12 aprile

“Fare in modo che efficienza e disagi siano equamente distribuiti sul territorio è uno degli obiettivi principali della nostra attività politica”. Parte da questa premessa il capogruppo consiliare della Margherita, Tommaso Argentiero, nel motivare l’interrogazione  rivolta al sindaco per quel che concerne il servizio del gas metano affidato all’Italcogim.

“Purtroppo – a parlare è Argentiero – da qualche tempo a questa parte assistiamo quasi impotenti a limitazioni o soppressioni di servizi, spesso a vantaggio delle solite poche realtà, mentre ad altre realtà restano solo i disagi che ne conseguono”. E così prosegue: “Questo avviene, a nostro avviso, senza una logica distribuzione sull’inero territorio dei servizi, che vengono di fatto concentrati solo in pochi comuni, quando invece sarebbe più logico organizzarli diversamente anche perché si tratta di organismi tipo enel, distretti sanitari, uffici di collocamento, acquedotto e via dicendo che non sono collegati tra di loro o che dipendano dalla stessa Amministrazione”. Ma veniamo alla questione dello specifico motivo di interrogazione. A quanto pare diversi cittadini oltre a lamentare i disagi provocati dalla chiusura dell’ufficio Italcogim, società che gestisce la distribuzione del gas metano in città sollevano il ritardo con cui si procede anche all’erogazione del gas.

“Si tratta di un considerevole numero di cittadini ed azienda – fa presente l‘interrogante – site nella zona interessata dall’ampliamento della rete di distribuzione del gas, da Via Villa Castelli a Via Martina Franca che, pur avendo ottenuto l’allacciamento alla rete previo regolare pagamento dei relativi oneri, a distanza di mesi non si provvede, da parte della ditta interessata, all’erogazione del gas”. E questo ritardo Argentiero lo addebita fondamentalmente alla chiusura dell’ufficio del posto che in passato provvedeva direttamente e con celerità all’erogazione del gas. E sempre in merito  alla chiusura dell’ufficio, “disattivato da tempo nonostante che all’epoca della stipula del contratto con la concessionaria un preciso articolo prevedeva l’apertura dell’ufficio sul posto, come fu fatto”,  nell’interrogazione viene chiesto di conoscere se “nel frattempo siano intervenute modifiche che ne giustifichino l’attuale chiusura”, ed inoltre “quali sono i termini contrattuali che regolano la messa in esercizio degli impianti a seguito degli ampliamenti nelle zone cui si riferisce.

L.Dip.

 

 

 

 

 

 

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Medici a scuola per illustrare il valore della donazione 

Venerdì, 11 aprile

Con l'obiettivo di sensibilizzare e informare sull'importanza della donazione del sangue, del midollo osseo e degli organi in genere si sono svolti nei giorni scorsi, il 27 marzo e 3 aprile, due seminari di studi organizzati dall'Istituto Superiore «Cataldo Agostinelli» in collaborazione con la Asl/Br1 e l'Avis di Ceglie Messapica. Sono intervenuti per l'occasione il dottore Ottavio Narracci, coordinatore locale trapianti aziendali, la dottoressa Maria D'Angeli del «Centro Trasfusionale» di Francavilla Fontana e Quirico Pepe, presidente dell'AVIS di Ceglie Messapica.

L'iniziativa si pone come una delle tappe di approfondimento del progetto di «Educazione alla salute» finalizzato ad incrementare in ogni studente l'attitudine a scegliere stili di vita sani, comportamenti responsabili nonché rafforzare la cultura della prevenzione. Così, grazie agli incontri di approfondimento si è trattato di norme sanitarie e legislative che regolano la donazione del sangue , del midollo e degli organi e dei requisiti necessari per diventare donatori Avis, Admo, Aido.

I ragazzi frequentanti l'Istituto «Cataldo Agostinelli» , diretto dal preside Francesco Caramia, delle classi IV e V dell'Itc; dell'Ipsss, dell'Ipsia e del Liceo Classico, hanno risposto attivamente agli stimoli informativi dell'incontro . Inoltre, «gli alunni si sono mostrati così sensibili alla donazione - afferma la professoressa Beatrice Monopoli, coordinatrice referente del progetto - che un buon gruppo di maggiorenni ha chiesto di avere la possibilità, in data da definirsi, di donare il sangue ».

In continuità, dunque, con i temi affrontati e coordinati in attività curricolare e extracurricolari dai docenti Maria Antonietta Pace, Giuseppina Errico, Consiglia Parisi, Patrizia Ricci, Cosimo Elia, Filomena Sabba e Beatrice Monopoli i due seminari hanno offerto l'occasione per acquisire le giuste conoscenze su argomenti delicati per evitare che informazioni devianti e confuse possano nuocere alla salute.

(Agata Scarafilo, La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Uccio Biondi apre stasera a Lecce i suoi "Simulacri" 

Giovedì, 10 aprile

Si chiama «Simulacri - Installazioni sotto forma di  scultura» e sarà inaugurata  stasera, giovedì 10 aprile,  alle ore 19 a Lecce nei  Cantieri Teatrali «Koreja»,  in via G. Dorso 70 la mostra di Uccio Biondi, curata da  Massimo Guastella, con il  patrocinio dell'Università degli Studi di Lecce, Facoltà  di Beni Culturali.

La mostra - che resterà aperta sino all'11 maggio - si inserisce nel  programma di appuntamenti con l'arte visiva che i Cantieri Koreja propongono per  «Dentro il Foyer» e questa  volta presenta nove sculture «simbolicamente colorate,  qui per la prima volta ordinate in esposizione personale».

E nella presentazione si  spiega che il 53enne artista  di Ceglie Messapica - reduce  da una splendida performance nella collettiva internazionale  «L'immagine della Donna nell'Arte del 3° Millennio» appena conclusa a Brindisi - «intraprende una nuova avventura che lo vede impegnato a dare forma plastica alla sua ricerca, in stretto confronto con la sua produzione, ultima pittorica, oramai ampiamente nota nel panorama artistico italiano».

«Con le soluzioni di calchi ingessati - osserva Guastella  nel catalogo - Biondi procede direttamente con le mani, le  dita per modellare le forme per dare rilievo alle sue idee (...). Non sono sagome canoniche, sono imbalsamazioni gessose di donne comuni dalle sembianze esteriori anche piuttosto rozze. Icone muliebri, cristallizzate, in un gesto, una postura».  E non finisce qui, perché - spiegano gli organizzatori - «le installazioni sotto forma di sculture avranno una quinta ideale: un apparato di opere dell'ultima produzione pittorica incentrata sui dispiegamenti dei linguaggi della contemporaneità. Uno zapping pittorico che conclude una ricerca personale e consolidata, come testimonia l'ultima importante mostra personale di Firenze».

Il catalogo «Simulacri», con testo critico di Massima Guastella ed una riflessione sulla diversità di Maria Antonietta Epifani, foto dì Tonino Spalluti, edito da Schena, è stato ideato e curato nella veste grafica da Marta Biondi e stampato presso lo stabilimento tipografico Grafischena, a Fasano.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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Emigrazione, i cegliesi al lavoro con la valigia in mano 

Mercoledì, 9 aprile

Sotto il letto hanno la valigia chiusa a fatica.  Nella mente un chiodo fisso: il lavoro. Sono sempre pronti a partire verso il Nord in cerca di fortuna, ma sono più attaccati dei loro padri alla  terra d'origine. Se possibile, cercano di sistemarsi in regioni non troppo lontane. La rosa delle preferenze si restringe alle regioni settentrionali dello stivale: Emilia-Romagna, Toscana,  Lombardia e Veneto.

Il vento è cambiato. In passato, emigrare significava non scendere prima che il fischio del treno annunciasse stazioni svizzere, francesi o tedesche. Non convinceva il «made in Italy». Il sogno era racchiuso in un ristorante o altra attività commerciale da mettere su in un paese straniero.

Oggi la cultura dell'espatrio, sebbene in misura più contenuta, sopravvive tra i cegliesi e i fasanesi. In questi due centri della provincia brindisina molta gente è pronta a trasferirsi all'estero.

L'ansia da lavoro è un assillo per molti giovani e le speranze di trovare una collocazione fìssa in zona sono molto flebili. I dati mettono in evidenza che analoghi propositi sono condivisi anche tra gli abitanti di Cellino S. Marco, Latiano, Mesagne, S. Pietro Vernotico, S. Vito dei Normanni e Torchiarolo.

Pochi, invece, lasciano Carovigno, Ostuni, Villa Castelli e S. Michele Salentino. Il numero degli emigranti, provenienti da questo territorio, è decisamente calato rispetto agli  anni passati. Ma resta elevato, rispetto alle altre  regioni del Sud, il tasso di decremento migratorio che si attesta sul 5,8 per mille, quando altrove  è del 3,4 per mille.

Stando ad una statistica diffusa su «L'idea on line» di Ceglie Messapica, il numero degli emigrati è in calo, ma è cresciuto il dato relativo al  saldo migratorio negativo.

In sostanza, è aumentata la differenza tra il numero di coloro che sono stati cancellati dalle liste anagrafiche e gli iscritti, ossia coloro che si sono stabiliti qui.

Nel 1970 gli immigrati ammontano a 2.366 e gli emigrati a 2600. Dopo un decennio, i dati evidenziano uno scenario completamente mutato: i cittadini che hanno fissato la loro residenza all'estero sono 1.700, quelli arrivati 1918. I numeri sono nettamente inferiori, ma il divario resta. E imporrebbe qualche riflessione.

Negli anni successivi i flussi migratori sono significativi. La mappa aggiornata indica nel 1991, 1.198 immigrati e 1.478 emigrati. Nel '92 la diffe-renza assume proporzioni ancora maggiori: solo 1.121 i nuovi arrivi contro 1.589 cancellazioni. Da quel momento la crescita non si arresta più. Il '99 e il 2000 sono gli anni che segnano il maggior saldo negativo. Si parla di un migliaio di immigrati e di quasi 1.800 emigrati.

(V. Arc., La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sfilano per la pace 400 bambini della chiesa di S. Rocco 

Mercoledì, 9 aprile

Hanno riempito le strade del centro storico di Ceglie Messapica con cartelloni, bandiere e palloncini. È quanto scaturito dagli oltre 400 bambini e ragazzi che domenica, accompagnati dalle loro famiglie, dal parroco della chiesa di San Rocco don Angelo Principalli, dai responsabili e catechisti, hanno dato vita alla manifestazione «Per la vita e per la pace».

Nell'ambito della missione parrocchiale, l'iniziativa si pone come uno dei momenti atti a manifestare un impegno d'amore e di accoglienza del dono della vita. Non a caso, i canti e le pre-ghiere che i bambini hanno intonato avevano tutti come tema «la vita e l'amore per essa». In un momento di grande riflessione, padre Luca Ciacci ha tenuto a sottolineare che «la vita è un dono di Dio da non sprecare per la guerra, ma da impiegare per la pace nel mondo».  L'occasione è stata offerta anche dalla missione che la comunità sta vivendo, nella ricorrenza dei 150 anni della erezione canonica della parrocchia di San Rocco.

 

 

 

 

 

 

 

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Sciolta la neve, ma il gelo notturno insidia le colture 

Mercoledì, 9 aprile

Il caldo sole di aprile ha avuto la meglio sul "Generale inverno" che ieri mattina si è presentato su Ceglie (e su tutto il versante adriatico della penisola) con una abbondante nevicata che in meno di mezz'ora ha verniciato di bianco il multicolor della primavera. La tormenta, caratterizzata da uno sferzante vento di tramontana, ha investito le colline della Valle d'Itria dalle 7,15 alle 8,30, quasi due ore di precipitazione "scandinava" consegnate ormai alla storia della meteorologia: mai su Ceglie si era verificata una precipitazione così abbondante tra la prima e seconda decade di aprile, neppure la nevicata del '56 riesce a insidiare il fenomeno delle ultime ore. Di quell'anno si ricordano le abbondanti precipitazioni invernali (fra il 2 e 3 febbraio Ceglie fu sommersa da una coltre bianca di quasi 50 centimetri) che però non si spinsero alla primavera inoltrata. Ieri invece i fiocchi caduti da un cielo-viola omogeneo e impenetrabile hanno formato uno spessore di 10-15 centimetri che ha indotto il sindaco Mario Annese a firmare l'ordinanza di chiusura delle scuole per la giornata di ieri. Oggi tutto è regolare e nelle aule si sono tenute le lezioni.

La piena normalità è tornata già ieri pomeriggio, anche se le basse temperature stanno provocando agli agricoltori motivate apprensioni per il raccolto. Stamani il sole e il sensibile rialzo della colonnina di mercurio hanno restituito al paesaggio i colori tipici della primavera che nelle prossime ore potrebbe riprendersi con la complicità del caldo (e umido) vento di libeccio la rivincita sulle polari correnti del Nord.  

 

 

 

 

 

 

 

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Docenti a scuola per perfezionare il recupero dei ragazzi 

Martedì, 8 aprile

 “Quando lo sviluppo è difficile” è il tema di un interessante corso di aggiornamento indetto dalla scuola media “Giovanni Pascoli” e riservato a tutti i docenti. L’incontro, che è articolato in tre momenti ha come relatore il prof. Giorgio Alberini direttore (e creatore) del reparto pediatrico che ormai da più di un anno opera nel centro di Alta Specializzazione San Raffale, la dott.ssa Tafuno che del servizio è la coordinatrice, il prof.   Giannini, neurologo e la dott.ssa Corbellino.

Nella prima parte del seminario si sono avvicendati il prof. Giannini, che  ha affrontato questioni inerenti i cosiddetti fenotipi comportamentali; lo stesso  prof. Alberini si è soffermato sulla problematica inerente la plasticità cerebrale, la dott.ssa Fiorentino, con la trattazione dei possibili apprendimenti e la dott.ssa Tafuno, sociologa ha parlato dei contesti  e delle relazioni che intercorrono tra docenti ed alunni. La prima parte del corso è stato chiusa dalla dott.ssa Corbellino il cui tema è stato “i linguaggi come aree di forza della componente comunicativa”. Nella seconda fase del progetto sono stati organizzati dei gruppi di lavoro che hanno avuto il compito di approfondire e dibattere alcuni dei temi proposti dai relatori , mettendo soprattutto a confronto le differenti esperienze professionali, quella del docente e quella del medico, che guardano da due prospettive diverse lo stesso soggetto (l’alunno) in difficoltà di apprendimento.

Molta attenzione, in questa fase, è stata dedicata ai contesti sia strutturali che relazionali nonché sui contenuti passando proprio ad esaminare alcuni casi che sono stati anche simulati. L’ultima fase ha riguardato il confronto sui risultati scaturiti dal lavoro di gruppo con le prof.sse Debitonti  e Francioso che hanno coordinato l’intero lavoro. Considerato i risultati che i docenti hanno ritenuto più che soddisfacenti è emersa la comune volontà di continuare su questo tipo di corsi di aggiornamento professionale, in collaborazione con la struttura riabilitativa che si avvale di notevoli professionalità.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Ceglie sotto la neve: traffico in tilt per 2 ore, scuole chiuse 

Martedì, 8 aprile

Neve in Piazza Plebiscito a CegliePer tutto l'inverno si era visto solo qualche fiocco subito sciolto una volta posato sull'asfalto o nella campagna, ma quella di stamattina è stata un'autentica sorpresa destinata ad entrare negli annali del paese. La neve caduta in due ondate tra l'alba e le 8,30 di stamani ha restituito anche a Ceglie Messapica un inusuale paesaggio natalizio, conseguenza dell'ondata di maltempo di origine scandinava che da due giorni sta interessando le regioni adriatiche  dal Nord al Sud. Su Ceglie una prima nevicata aveva imbiancato auto e tetti, sciogliendosi sulle strade al primo passaggio delle vetture. Ma la sorpresa doveva ancora arrivare: infatti poco dopo le 7 una seconda tormenta di neve ha coperto tutto in pochi minuti, rendendo subito difficoltoso lo scarso traffico. La coltre bianca si è presto posata sulle strade in concomitanza dell'apertura di scuole e uffici, una circostanza che ha indotto gli studenti a saltare le lezioni in quasi tutte le aule di Ceglie. Difficoltosi per quasi due ore le comunicazioni con i paesi vicini, soprattutto con Ostuni e i centri collinari di Martina Franca e Cisternino. Un autentico record per l'8 aprile, evento di tali dimensioni che non ha memoria negli ultimi 100 anni (qualche fiocco cadde anche nell'aprile del 1956). Nella notte la temperatura è scesa a zero gradi e questo fa temere gravi conseguenze per le colture, gli alberi di mandorlo e ciliegio hanno quasi completato la fioritura mentre gli ortaggi potrebbero avere il colpo di grazia dalle recenti gelate.

Alle ore 13 tuttavia tutto il manto nevoso è stato sciolto dall'irraggiamento solare e dalle temperature più miti, del resto l'altezza del sole all'8 aprile è di 7,18 gradi sopra l'equatore, una condizione simile a quella del 3 settembre. 

 

 

 

 

La situazione in Puglia

Partiti con ritardi anche di qualche ora stamani gli aerei dall' aeroporto di Bari a causa della neve e dello strato di ghiaccio che hanno interessato la pista. Alcuni voli sono stati cancellati e il ritardo di alcune partenze per Roma e Milano ha provocato la protesta del senatore della Margherita Antonio Gaglione: "Possono tre centimetri di neve bloccare un aeroporto come quello di Bari?" si è domandato.  Comunque, secondo gli esperti, nello scalo i problemi si dovrebbero risolvere nel giro di breve tempo, anche perchè ha smesso di nevicare e le nuvole cominciano a diradarsi. I maggiori problemi di traffico si registrano sulla statale 16, corsia sud, bloccata a causa del ghiaccio: c'è una lunga coda di auto da Polignano a Mare a Mola di Bari.

A Gioia del Colle, Castellana, e in tutta la Valle d'Itria si circola con catene. Al centralino della polizia stradale di Bari arrivano numerosissime telefonate da parte di automobilisti in difficoltà. Numerose chiamate anche ai vigili del fuoco soprattutto per strade bloccate, rami di alberi spezzati e cornicioni pericolanti. È nevicato durante la notte anche nel Foggiano dove le temperature hanno raggiunto lo zero. Le zone maggiormente colpite dalla neve sono quelle del subappennino dauno e del Gargano dove si sono avuti diversi disagi alla circolazione stradale.

Da stamani nevica anche a Foggia città. Sulla strada provinciale che collega Foggia con San Giovanni Rotondo, a causa del ghiaccio stamani si è verificato un incidente stradale, che ha provocato solamente danni ai mezzi e che ha rallentato per qualche ora il traffico automobilistico.

Durante la notte il personale ed i mezzi dell'Anas hanno lavorato per alcune ore per rimuovere la neve e il ghiaccio che si erano formati sulla statale 17, che collega la Capitanata col Molise, e sulla 90. Da questa mattina, comunque, su tutte le strade della provincia di Foggia si circola senza particolari problemi anche se la polizia stradale consiglia di mettersi in viaggio provvisti di catene o pneumatici da neve. Sono pessime anche le condizioni marine: la gran parte dei pescatori garganici ha deciso di non andare per mare.

È nevicato anche a Lecce dove in mattinata è poi comparsa la pioggia, c'è molto vento; nessun problema per la circolazione stradale. Neve in città anche a Brindisi dove ora c'è il sole ma la temperatura rimane rigida. Anche qui rallentamenti al traffico stradale a causa di un sottile strato di ghiaccio. (Aggiornamento ore 13)

 

Galleria fotografica della nevicata su Ceglie Messapica 

 

 

 

 

 

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Scomparso il rapinatore solitario del supermarket

Lunedì, 7 aprile

E' fuggito a piedi, riuscendo a far perdere le tracce nella confusione del sabato sera, portando con se 2.300 euro, il bandito solitario che l'altra sera, poco prima della chiusura, ha rapinato il supermercato «Eurospin», in via D'Azeglio, nel centro di Ceglie Messapica. Nonostante i carabinieri della stazione cittadina siano accorsi nei pressi dell'emporio non appena avuta la notizia della rapina, il malvivente è riuscito a dileguarsi senza lasciare nessuna traccia.

Il bandito, stando a quanto reso noto dagli investigatori, è entrato nel supermercato poco prima delle 20. Era solo, con il volto coperto da un pesante passamontagna, ed era armato di pistola. Si è subito diretto verso la cassa e, sotto la minaccia del revolver, si è fatto consegnare dal cassiere l'incasso della serata. Bottino, 2.300 euro.

Preso il denaro, il rapinatore solitario si è subito dato alla fuga, dileguandosi a piedi per le strade circostanti. Probabilmente ad attenderlo c'era un complice su un'auto o una motocicletta in via San Paolo della Croce. Far perdere le tracce è stato facile, data l'ora e il traffico del sabato sera.

Sull'accaduto indagano i carabinieri della stazione di Ceglie che si sono recati sul luogo della rapina per i rilevamenti tecnici che sono di rito in questi frangenti. La rapina è durata pochi istanti e, anche per questo, gli elementi a disposizione degli investigatori per identificare il bandito sono davvero pochi.

 

 

 

 

 

 

 

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Calcio: passo falso del Ceglie nel derby con il Cisternino

Lunedì, 7 aprile

Cisternino - Ceglie: 3-1

Cisternlno: Marozzo, Valente, Palmieri (Marseglia), Convertino, Monna, Cecere, Settimio (Altavilla), Mosaico, Baldassarre,. Urso (Lomarta), Vignola. All.: Palma.

Ceglie Messapica: Doria A., Vitale, Barletta, Gioia G. (Brittannico),  Doria, C.. Lobello, Gabriele (Faggiano), Lupo, Chirulli, Cordola. All.: Pizzonia.

Arbitro: Lanetti di Bari.

Reti: pt, 15' Baldassarre; st, 1' Lupo, 36' Baldassarre, 46' Dorria A. (autorete).

Aveva avuto ragione l’allenatore Pizzonia, in settimana, a richiamare l’attenzione e la concentrazione di tutti i suoi giocatori perché a Cisternino non sarebbe stato facile come si poteva immaginare. Tutt’altro. Ed i fatti gli hanno, purtroppo, dato ragione ed alla fine la formazione di mister Palma ha meritato il risultato. Questi derby, poi, sono derby insidiosi dove spesso chi sbaglia meno vince. Certo, il ceglie può recriminare sui due legni colpiti nella ripresa da Lupo e Cordola, però questo fa parte del calcio e la palla bisogna che entri.  In avvio le due squadre si pendono le misure, ed appare subito che il Cisternino vuol vincere e dopo un quarto d’ora di gioco Baldassare ha la palla buona che sfrutta come meglio non si può portando in vantaggio i suoi. Pizzonia dalla panchina si sgola aggiustando alcune posizioni. Su questo risultato si va al riposo. Al rientro, dopo sessanta secondi di gioco, Lupo pareggia i conti. Sembra che le cose cambino, che il centrocampo cegliese possa prendere in mano il gioco e sarebbe stato così se per due volte i legni della porta difesa da Marozzo si sono trovati là dove …non dovevano stare. Ed allora l’implacabile legge del calcio: gol sbagliato, gol subito. Al 36 la doppietta di Baldassarre, complice un po’ la difesa. In pieno recupero la terza rete, un autentico infortunio del bravo Mimmo D’Oria. Nelle ultime tre gare, il Ceglie si gioca tutto per la conquista di quella seconda posizione che rimane l’obiettivo della stagione. Tra le dirette antagoniste, vince solo il Toritto, sconfitto quindici giorni fa proprio a Ceglie, mentre il Laterza è fermato dal Santeramo. Dalla sua il Ceglie ha il fattore campo visto che nelle prossime due gare giungeranno il Santeramo e, quindici giorni dopo, il Laterza. La conclusione a Bitritto.

Luca Dipresa  

 

Campionato pugliese 1^ Categoria - Girone B

 

Risultati Classifica
Bitetto-Pro Gioia 0-2 Palagianello 58 Cisternino 34
Cisternino-Ceglie 3-1 Toritto 53 Pezze 34
Erchie-Latiano 3-1 Laterza 51 Pro Gioia 33
Mesagne-Carosino 2-0 Ceglie 48 Carosino 31
Noci - Pezze 2-0 Santeramo 44 Mesagne 31
Palagianello-Montalbano 5-0 Bitritto 43 Noci 29
Santeramo-Laterza 1-0 Erchie 38 Bitetto 27
Toritto-Bitritto 3-0 Montalbano 36 Latiano 6

 

 

 

 

 

 

 

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Basket: l'Oggi Sposi Ceglie sbaraglia la forte Invicta Brindisi

Lunedì, 7 aprile

OGGI SPOSI CEGLIE – INVICTA BRINDISI  86 – 64

Oggi Sposi: Spinelli n.e., Arigliano 23, Delli Santi 5, Sarcinella 2, Ligorio 7, De Leonardis, Caputi 11, Costabile 23, Fiusco 15, Barletta. Coach Vitale

Invicta Brindisi: Giuri 2, Gallo n.e., Salvemini 9, Mastrorosa R. 17, Cafarella n.e., Meo 13, Capozziello 11, Mastrorosa T. n.e., De Maria 12. Coach Primaverili

Arbitri: Filograsso di Barletta e Spano di Sannicandro.

Note. Parziali: 20–19, 44–36, 60-49; Falli: Ceglie 17 Invicta 9; Tiri liberi: Ceglie 6/11, Invicta 13/21. Tiri da tre: Ceglie 45/21, Invicta 5/12.

Lo sport è bello soprattutto perché anche quando i numeri sono tutti contro, vincere equivale ad una vera impresa. Ed è quello che è capitato all’Oggi Sposi che con una gara eccellente annulla il quotato quintetto brindisino che sicuramente non si attendendo un avversario così determinato. Così, questa terza vittoria consecutiva è l’ennesimo capolavoro di Vitale e dei suoi ragazzi che ancora una volta devono fare a meno di Spinelli (tenuto prudentemente in panchina) e Faggiano. Si parte con Salvemini in cabina di regia ed dopo due minuti di gioco gli ospiti sono a più cinque mentre la casella dei cegliesi è a quota zero. I ragazzi di Vitale devono ancora entrare in gara. E quando lo fanno per Mastrorosa e compagni sono dolori. Il prezioso Arigliano tira tre volte dalla luna distanza e sono tre centri. Il tifo è alle stelle. Nonostante qualche errore sotto canestro ben sfruttato da Capozziello lasciato solo, il ceglie c’è con contropiedi veloci che pescano impreparata la lenta difesa ospite. Il primo quarto si chiude con un solo punto di vantaggio (20-19).

Si riparte con un grande Arigliano (assieme a Caputi e Constabile i migliori in assoluto) le cui bordate da tre fanno male. Caputi ordinato in cabina di regia da la carica e dopo 7 minuti di gioco il Ceglie è a più otto (40-32). Mtrorosa R. e Meo tentano di ridurre il distacco ma il secondo quarto si chiude sul punteggio di 44-36 per l’Oggi Sposi. Dopo l’intervallo si attende la risposta dell’Invicta, che non c’è perché i padroni di casa non glie lo consentono. I giocatori brindisini sono un po’ nervosi e la vibrata protesta di De Maria, dopo otto minuti, è sanzionata con un fallo tecnico (56-47). Costabile e compagni sono sempre più padroni dell’incontro e chiudono la terza frazione con dodici punti di vantaggio (60-48). L’ultima frazione è della stessa intensità e dopo sei minuti di gioco il punteggio si fa pesante con il tifo alle stelle. A tre minuti dal termine la gara è praticamente chiusa e quando siamo sul punteggio di 84 a 54 Vitale giustamente fa partecipare alla festa il giovane Sarcinella e De Leonbardis. Con questo successo l’Oggi Sposi (ha fatto suoi i due derby con le brindisine) ha rilanciato pienamente il suo campionato ed ora l’obiettivo della permanenza appare un traguardo possibilissimo e più che meritato.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Non si trova il maxi-pullman, 18 studenti esclusi dalla gita

Domenica, 6 aprile

Tutti sono stati studenti e si sa come uno dei momenti più belli e attesi sia la gita scolastica, ufficialmente il «viaggio di istruzione». Più il momento della partenza si avvicina è più sale l'adrenalina.

Ebbene, di fronte a questa premessa, immaginate come ci saranno rimasti i 18 studenti del Professionale maschile di Ceglie quando, a meno di ventiquattro dalla partenza - così sostengono gli interessati - fissata per martedì scorso si sono sentiti dire «purtroppo non andrete in gita». Ma come? Cosa sarà successo di così importante per far prendere questa decisione, per impedire loro il viaggio di quattro giorni in Veneto? A quanto pare, non c'era il numero sufficiente per riempire il terzo autobus (gli altri due erano occupati dagli studenti del Commerciale e del Professionale femminile, indirizzi scolastici facenti parte del Comprensivo Superiore «Cataldo Agostinelli» unitamente al classico). Apriti cielo. Questi ragazzi si sono sentiti «discriminati» rispetto ai loro colleghi che invece partivano regolarmente. «Siamo stati scelti noi - si chiede uno di questi ragazzi - perché siamo gli ultimi? I meno importanti?».

Ma come può accadere una cosa del genere, quando tutti avevano consegnato  l'autorizzazione richiesta  dalla scuola e versato la relativa quota (155 euro)?

Da martedì, per questo, gli alunni stanno effettuando uno sciopero bianco dopo che sono stati convinti dai docenti ad entrare a scuola.

Pare anche che sia partita la richiesta di una convocazione del consiglio d'istituto. «Nessuna forma discriminatoria - taglia corto il preside Francesco Caramia - ma semplicemente l'impossibilità di riempire il terzo pullman».

E sottolinea che non esiste alcuna riserva nei confronti degli studenti del Professionale a vantaggio di  quelli degli altri indirizzi.

    «Probabilmente - prosegue il dirigente - riconoscendo la validità educativa del viaggio d'istruzione e nel contempo facendoci carico di alcune esigenze familiari abbiamo tenuto aperto il termine fissato al 24 febbraio anche perché le adesioni avanzate nel Professionale parlavano di 45 studenti.

Poi, siamo arrivati a quattro giorni dalla partenza e le adesioni certe erano solo 18. A questo punto dopo aver cercato senza successo con la ditta il reperimento un pullman da 75 posti è stato detto agli alunni che se volevano partire dovevano versare ulteriori 50 euro, oppure convincere altri compagni e fare la gita più avanti». Proposte che gli studenti non hanno accettato, rivendicando i loro diritti.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

 

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Incursioni nel Novecento: presentato il libro di Trisolino

Venerdì, 4 aprile

È stata molto partecipata l'iniziativa promossa dall'Amministrazione comunale di Ceglie Messapica che, in collaborazione con l'Università delle tre età «Unitre», ha dato vita, nei giorni scorsi, ad un incontro culturale di alto livello. Nel corso della serata è emersa tutta la «meridionalità» di una parte della letteratura del novecento grazie alla presentazione del libro «Scritture brevi-Incursioni nell'ultimo novecento» di Gerardo Trisolino, edito da Manni Editore, che ha offerto l'occasione dell'incontro.

Alla presenza del sindaco Mario Annese, dell'assessore alla cultura Paolo Urso e del presidente dell' Unitre Pietro Maggiore, hanno relazionato la saggista e scrittrice Bianca Tragni, il saggista e storico Rosario Iurlaro nonché l'autore del libro Gerardo Trisolino. Un libro composito, fatto di saggi e interviste dove emerge la capacità dell'autore di interloquire con i personaggi lungo un sentiero di storia e cultura pugliese in cui è anche possibile incontrare, in ben 35 pagine, il poeta cegliese Pietro Gatti. Ed è qui la riscoperta di un poeta dialettale che valica i confini provinciali, per essere apprezzato su scala più ampia.
«Un ulteriore tributo al nostro cittadino Gatti - ha affermato l'assessore Urso - che sfata il falso concetto di poesia dialettale come poesia minore». Il sindaco Mario Annese, nel corso del suo intervento, ha lanciato l'idea della costituzione di una fondazione dedicata a Pietro Gatti, affinché sia possibile dar vita a un contenitore culturale. La scrittrice Bianca Tragni ha definito il libro di Trisolino «un viaggio nella selva oscura della letteratura contemporanea», a sottolineare il sentimento di avventura provato nel leggere un libro in cui si scopre una cultura di certo non soltanto sul piano geografico.

Anche qui trova spazio la genialità di Gatti, che ha accostato al testo in dialetto la traduzione in lingua italiana. La relazione del professore Iurlaro è stata, in seguito, tutta incentrata sul poema «a Seconda Venuta» a cui è dedicato un capitolo del libro. Nel corso del suo intervento sono state lette da Michele Lorusso alcune poesie del poeta cegliese regalando, alle numerose persone intervenute, grandi emozioni. «L'intervista al poeta cegliese presente nel libro mostra - ha affermato l'autore Trisolino - che non è una mia scoperta dell'ultima ora, ma una realtà che dura da 20 anni». L'incontro si è chiuso con l'invito del presidente Pietro Maggiore a far conoscere, specie nelle scuole, i poeti pugliesi autori di grandi opere.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Vigili "sequestrati" nel Municipio: sospettati gli anarchici

Mercoledì, 2 aprile

Nuova azione dimostrativa di quel gruppo che si richiama agli anarchici, oppure uno scherzo? L’interrogativo è al vaglio dei carabinieri, dopo che lunedì sera, intorno alle 19,30 sono stati chiamati dal Comune, dove un gruppo di vigili dei vari corpi della provincia aveva appena terminato la lezione e non è potuto uscire perché il cancello principale del Municipio era chiuso con una catena ed un catenaccio. Sul momento i vigili hanno pensato ad uno scherzo e ci hanno anche riso sopra, oppure al custode che ignaro della loro presenza avesse chiuso il cancello d’ingresso. Però, poi, girandosi intorno hanno notato diversi volantini a firma   “Attivi Contro il Sistema”, con l’”a” iniziale cerchiata sul tipo del simbolo anarchico disseminati nell’atrio ed allora hanno dato subito l’allarme ai carabinieri. Per uscire sono intervenuti egli operi che hanno segato il lucchetto.

Ora gli inquirenti stanno vagliando il tutto e quasi sicuramente l’atto dimostrativo si collega a quello di alcune settimane addietro quando scritte con la stessa "a" cerchiata di rosso vennero rinvenute sulle pareti del costruendo municipio di Via Enrico De Nicola. Nel volantino  intitolato “Koll. Teste Alte, disonora lo Stato e brucia la bandiera”, gli autori dell’azione scrivono che “siamo arrivati all’ennesimo atto dimostrativo sperando che almeno  questa volta ci ascoltiate, voi come autorità e cittadini di un paese spento e senza futuro per noi giovani”. Da segnalare pure che in questi giorni scritte sono state notate in diverse parti della città, come sulla pensilina di Piazza della Repubblica, in Via Salerno, in Via S. Paolo della Croce, tutte firmate con l’a cerchiata di rosso.

 

 

 

 

 

 

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Anziani: tarda l'apertura del Centro, li ospita la Pro Loco

Mercoledì, 2 aprile 

Su iniziativa della Pro Loco locale è stato inaugurato il «Centro ricreativo per gli anziani», presso la sede della associazione turistica, in piazza Sant'Antonio, presenti per l'occasione il sindaco Annese, il vice sindaco Urso e gli assessori comunali Ostacolo e Santoro. Non si tratta del Centro anziani ultimato da anni e mai aperto, ma di locali messi a disposizione dalla Pro Loco.

Infatti rispondendo alle polemiche sorte negli ultimi giorni, tendenti a qualificare l'iniziativa come una sorta di misero contentino dell'Amministrazione, Riccardo Manfredi, presidente della Pro Loco di Ceglie, ha tenuto subito a precisare che la sede, anche per nella modestia degli spazi di cui dispone, non ha nulla a che vedere con il progetto del «Centro ricreativo per gli anziani» di competenza comunale.

L'autonoma iniziativa dell'associazione di mettere a disposizione i locali di cui dispone nasce, dunque, dalla volontà degli associati di rispondere al bisogno degli anziani di un ambiente in cui possano usufruire di servizi semplici, come la disponibilità di tavoli da gioco, di un televisore e soprattutto di un posto al caldo, dove incontrarsi e stare insieme.

«Si parte dalle piccole cose», ha affermato il sindaco Annese, apprezzando l'attenzione rivolta da parte della Pro Loco verso chi può dare ancora molto. Tenendo conto di alcune priorità anche il sindaco, nel suo discorso, non ha mancato di fare riferimento all'impegno assunto dall'Amministrazione comunale di Ceglie Messapica rispetto alla necessità di risolvere i problemi che ancora non consentono di completare l'opera del vero e proprio «Centro ricreativo per gli anziani».

Il locale attrezzato per gli anziani sarà funzionante ogni sera, a partire dalle ore 17.30. Ma c'è anche di più: "I servizi - ha precisato Manfredi - sono completamente gratis, senza neanche obbligo di tesseramento".

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

 

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J'accuse di Donato Gianfreda: ultimo avviso a Forza Italia 

Martedì, 1° aprile 

«Ora che è stato approvato il bilancio, che sono stati nominati i revisori dei conti e che, pertanto non ho disatteso quelle che alcuni definiscono le regole del partito, è giunto il momento di fare chiarezza, almeno per quel che mi riguarda non condividendo più la gestione del  gruppo consiliare”.

E’ determinato Donato Gianfreda, alla sua seconda elezione in Forza Italia ed in forte dissenso con i vertici di Forza Italia. La questione viene sicuramente da lontano ed ha avuto il suo culmine con il voto sul bilancio nella penultima seduta consiliare e con la nomina dei revisori dei conti in quella di una settima fa. Già dopo la seduta del bilancio, Gianfreda che votò il documento contabile, in una nota ebbe a dire che questo atto «si sgombra il campo da forme ricattatorie o di presunto ricatto, di fronte alle quali possono essere posti i consiglieri comunali, quale il rischio, attraverso il decorso inesorabile del tempo, di giungere magari ad uno scioglimento anticipato del Consiglio Comunale». Insomma, per evitare problemi alla coalizione, Gianfreda votò il documento contabile, pur non condividendone appieno il contenuto. E Gianfreda lo spiega così: «Quel documento avrebbe dovuto definitivamente sancire il rafforzamento di una ripresa di dialogo in piena autonomia - sostiene Gianfreda -, coscienti di quello che è successo nella passata legislatura per cui molti di noi, dopo avere fatto la lavanda gastrica o il bagno nella candeggina, di nuovo neoletti nel maggio scorso, facendoci carico del mandato ricevuto, abbiamo approvato, incondizionatamente, lo strumento contabile dell’ente».

Ma da dove nasce questo dissenso, culminato nel bilancio non condiviso, pur approvato per evitare la conclusione anticipata della legislatura, così come avvenne con il sindaco Magno? «Probabilmente – afferma Gianfreda - la sottoscrizione di un documento politico in quei termini, che manifesta questa volontà, è servito a qualcuno per adagiarsi e per pensare che tutto scorre in una certa direzione e che, comunque, deve scorrere al di là poi se nella concretezza di questo accordo o anche in spregio a chi, come il sottoscritto, consapevole delle sue prerogative, ha reclamato una maggiore attenzione dell’ente a favore delle società ed associazioni locali che operano nel settore dello sport».

Insomma avanzava un emendamento possibile visto che il consigliere in questione motivava la possibile scelta che si andava a proporre in bilancio. «Apriti cielo – prosegue Gianfreda -; ci sono “regole politiche che vanno rispettate” urlava, a squarciagola e perentoriamente, il capogruppo approdato in Forza Italia, forte della sua variegata e ultradecennale esperienza in materia, per cui l’emendamento non deve essere approvato e, su tale frequenza d’onda si sintonizzava l’intera maggioranza, fatta eccezione del consigliere Gennaro Saponaro che condivideva e dava il suo voto favorevole sull’emendamento proposto».

Questa, la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso e che portò Gianfreda e Saponaro dell’Udc a sottostare all’ennesima “regola di partito” nell’ultima seduta di consiglio (votare i revisori per non far mancare i numeri) per poi abbandonare i lavori. Che accadrà a questo punto, dopo un perdurante mancato chiarimento in Fi e nell’intero Polo? Probabilemente si potrà assistere a qualche drastica decisione di Gianfreda (dichiarazione di indipendenza?) e forse qualche altro consigliere, che potrebbe ridisegnare la geografia politica della Casa delle Libertà, con ripercussioni sulla stabilità di questa maggioranza. Almeno nella sua composizione.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

 

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In un libro di Locorotondo si "corregge" l'Odissea di Ulisse

Martedì, 1° aprile 

La copertina del libro di Paolo LocorotondoSarà tra giorni in libreria, edito da Capone, il volume "Puglia antica e case a cono". L'autore è  Paolo Locorotondo, che essendo stato per molti anni Presidente del Consorzio Interprovinciale del territorio dei trulli e delle grotte, non ha trascurato di dimostrare un continuo interessante collegamento tra le caratteristiche costruzioni coniche della Valle d'Itria e delle circostanti zone e il patrimonio culturale, prodotto attraverso le vicende dei vari indirizzi storici, sviluppatisi nella regione, soffermandosi sulle fantastiche componenti del paesaggio dei trulli, ufficializzato, con una risoluzione del Parlamento Europeo, quale patrimonio dell'umanità.

Nel libro ampio spazio trova la presenza di validi elementi, che provano l'autoctonia della gente, che operò nell'era della preistoria, e viene confutata l'interessata tesi di etnologi e archeologi tedeschi, i quali avevano sostenuto che anche il territorio, ove ora si estende la Puglia, avesse accolto, in un periodo da riportarsi tra il 2000 e 1000 a.C., un'ondata di ariani, i quali avrebbero dato l'avvio alla civiltà italica in territori, privi di un sistema di vita civile.

E' altresì esposta una nuova suggestiva interpretazione sul contenuto dei libri quinto e sesto dell'Odissea di Omero, collocandosi nell'antico abitato di Taranto la mitica patria dei Feaci, ove approdò Ulisse, sbattuto dalla tempesta al ritorno dalla guerra contro Troia; e si mettono in evidenza documentate ricerche archeologiche, che assicurano, nel brindisino il luogo, in cui sorgeva la città messapica di Rudiae, ove ebbe i natali Ennio, il grande poeta latino inventore dell'esametro.

Con particolare richiamo alle fonti storiche sono trattati i più importanti avvenimenti delle nazioni della Messapia, della Peucezia e della Daunia e dello Stato di Taranto, che compresero, nell'età preromana, le antiche popolazioni pugliesi, con riferimento alle autonome guerre, condotte dalle varie città, che vengono indicate, anche con le originarie denominazioni, in itinerari, estendentisi verso altri importanti monumenti e reperti.

 

 

 

  

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