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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

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Dal delitto di un cegliese scoperta la "banda del taglierino"

Venerdì, 28 dicembre

Usavano i taglieri per entrare in banca e compiere rapine. Dieci portate a termine, per un bottino complessivo di 257 milioni, e due sfumate per l'intervento dei carabinieri. Questo a partire dal 1997. Ma di sicuro ne hanno messe a segno molte altre. In una conversazione intercettata dai carabinieri gli indagati fanno riferimento ad un'attività che «va avanti da almeno dieci anni».
Ieri mattina i carabinieri del Reparto e del Nucleo operativo di Brindisi, comandanti rispettivamente dal Capitano Fernando Sicuro e dal tenente Adriano Duca, e quelli della Compagnia di Francavilla Fontana, comandata dal tenente Mario Lamura, hanno arrestato dieci persone. Ad una undicesima il provvedimento di cattura è stato notificato in carcere, dove si trova sempre per rapina. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata a compiere rapine e sequestro di persona (Antonio Del Monaco, Donato Ignazio, Giacomo Pignatelli, Michele e Luca Marzio, Giuseppe Vito sarcinelli e Salvatore Martano), di un tentativo di omicidio (Carlo Cesarano e Bruno Vestita) e di rissa (Vestita, Cesarano, Salvatore Argentiero e Pietro Leone).

Per catturarli - i provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale di Taranto, Giuseppe Tommasino, su richiesta del sostituto procuratore Nicolangelo Ghizzardi - i carabinieri hanno impiegato sessanta uomini che alle 4 di ieri sono stati sguinzagliati tra Villa Castelli, San Michele Salentino, Francavilla Fontana e Grottaglie. Luoghi di residenza degli indagati e basi di appoggio per le loro scorribande.

L'operazione i carabinieri l'hanno chiamata «I soliti ignoti», ma la banda era conosciuta anche come la «gang del taglierino». Svaligiava solo banche e in tutte quelle «visitate» i malviventi si presentavano con taglierini. Sempre a viso scoperto, di volta in volta si alternavano, i rapinatori parlavano in dialetto napoletano. Volevano far credere di provenire dalla Campania. Altra caratteristica di questo gruppo di rapinatori era il rinchiudere impiegati e clienti nei bagni.

«Siamo arrivati a questa banda - sottolinea il maggiore Cosimo Camisa, vice comandante provinciale dell'Arma - a seguito della rapina commessa il 14 luglio del 2000 a Francavilla Fontana, a conclusione della quale fu ucciso il maresciallo dell'Arma Antonio Dimitri».

Nessun collegamento con i presunti autori di quella sanguinosa rapina (un gruppo di giovani cegliesi detenuti da quasi un anno), ma da quelle indagini si imbocca anche questo filone. In quel periodo vengono nuovamente visionati tutti i filmati registrati dai circuiti interni delle banche in occasione di rapine. Molta attenzione viene riservata ai rapinatori che agiscono a volto scoperto. Uno di questi somiglia tantissimo ad un giovane sammichelano di origini ostunesi. Si chiama Michele Marzio ed è un incensurato. Appare un accostamento impossibile. Ma i carabinieri sono tenaci. Non si perdono d'animo. Il fatto che sia incensurato non vuol dire nulla. Lo iniziano a controllare e scoprono che frequenta Donato Ignazio, di Villa Castelli, residente a Grottaglie. Anche le caratteristiche del viso di Ignazio sono simili a quelle di un rapinatore che aveva agito assieme a colui che somiglia a Marzio. Troppe coincidenze.

I carabinieri del Reparto operativo di Brindisi e della Compagnia di Francavilla, ormai hanno in mano il bandolo di una matassa che potrebbe portare a risultati di grande rilievo: individuare un gruppo di rapinatori che da anni fa irruzione nelle banche. Scattano le intercettazioni telefoniche e gli investigatori riescono non solo a individuare l'organigramma della banda, ma anche a sventare una rapina, cogliendo i malviventi con le mani nel sacco, e a scoprire una rissa e un tentativo di omicidio che nessuno aveva denunciato.
La rapina è quella nella «Rolo Banca» di Taranto. È il 28 marzo scorso. Ignazio e Michele Marzio fanno irruzione nella banca, mentre Del Monaco resta fuori per copertura. Prendono 23 milioni e tentano di scappare. Ma lì fuori ci sono i carabinieri di Brindisi e Francavilla.

La rissa, invece, era scoppiata tra Vestita, Cesarano, Argentiero e Leone la sera del 23 febbraio scorso a Grottaglie. Vestita e Cesarano poco prima avevano affrontato, armati di pistole, gli altri due. Avrebbero voluto ammazzarli, ma non ci riescono perché le armi si inceppano. Ne nasce una colluttazione dalla quale escono malconci Argentiero e Cesarano, che si fanno medicare rispettivamente negli ospedali di Grottaglie e Ceglie Messapica. Il tentativo di omicidio sarebbe stata la risposta all'aggressione subita poco prima da Cesarano ad opera di Argentiero.

C'è poi l'organigramma: Del Monaco era il capo. Lui effettuava i sopralluoghi e nel corso delle rapine aveva il ruolo di copertura. Gli altri sei si alternavano nell'entrare nelle banche.

Intanto, questa mattina si svolgerà la «direttissima» nei confronti di Pietro Leone, difeso dall'avvocato Cosimo Deleonardis. L'uomo, al momento della notifica del provvedimento di cattura, ha minacciato i carabinieri, ha opposto resistenza e procurato anche escoriazioni.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

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La scure del riordino sanitario sull'ospedale di Ceglie

Lunedì, 24 dicembre

È protesta contro il prospettato piano di riordino del sistema ospedaliero.
Uno stato di agitazione è quello che intende avviare il senatore diessino Antonio Gaglione per sensibilizzare l'Agenzia regionale sulla Sanità, sull'ipotesi avanzata dalla stessa organizzazione sanitaria.

«Diversi reparti di alcune aziende ospedaliere regionali rischiano di chiudere», afferma Antonio Gaglione, di professione medico, sulla quale innestano non poche polemiche.

Prima fra tutte, il decreto «taglia-spese» in materia sanitaria emesso dal governo nazionale che «distrugge il sistema sanitario e l'intera sanità nazionale - aggiunge il senatore di Latiano - penalizzando soprattutto i cittadini del Sud, come è dimostrato, tra l'altro, dall'aumento di tasse imposto dalla Regione Puglia».

È anche per questo che c'è l'intenzione di avviare una serie di assemblee per coinvolgere personale medico e paramedico, per giungere poi ad una grande manifestazione regionale a Bari. All'iniziativa parteciperebbero senz'altro diversi esponenti dei Democratici di Sinistra «pronti ad esporsi a tutela dei cittadini - ribadisce il senatore -. Le prese di posizione di alcuni politici di destra (come Franzoso per esempio), sono fuori luogo, dal momento che si lamentano di decisioni prese dal loro stesso governo».

Secondo Gaglione sono diversi i reparti che nel Brindisino potrebbero diventare inattivi. Per esempio il reparto di ginecologia e pediatria di Ceglie Messapica o di Francavilla. Stessa sorte potrebbe toccare al reparto di medicina di Mesagne o di San Pietro Vernotico. E tutto questo, a discapito dell'utenza. «Si fa presto a parlare di produttività - conclude Antonio Gaglione -. E, comunque, tutti i presìdi del Brindisino servono un ampio territorio, le prestazioni effettuate sono state numerose negli ultimi anni. Per questo non si può parlare di inattività».

La decisione, quindi, «a bomba» del possibile riordino, è «assurda, adottabile senza che sia stato chiesto il parere di chi lavora in queste aziende».
Parte da qui l'iniziativa di coinvolgere tutto il personale sanitario in una pubblica assemblea, propedeutica alla emanazione di un documento da proporre all'assessorato regionale alla Sanità.

 

 

 

 

 

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L'Idea da oggi in edicola (e anche su Internet)

Venerdì, 21 dicembre

 

E' da oggi in edicola  il numero di dicembre dell'Idea, il periodico di informazione e analisi di Ceglie Messapica pubblicato a cura dell'omonima associazione.

Vita amministrativa, società e cultura  sono gli ambiti di indagine del giornale che in questo numero affronta i temi che hanno caratterizzato il 2001 a Ceglie e nel mondo, un'intervista al presidente dell'associazione antiracket a nove anni dalla costituzione, quindi due speciali: uno sul rilancio annunciato del centro neurolesi, il secondo sugli eventi tradizionali legati al periodo natalizio. Infine l'invito di Enrico Turrisi, personaggio storico della politica cegliese,  trovare unità nella prossima azione amministrativa: "Cegliesi è tempo di ri-unirci" il suo appello.

L'Idea - Dicembre 2001

Clicca qui per la versione cartacea del giornale in formato Pdf (159 Kb)

 

 

 

 

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Ceglie in ginocchio per la neve  e la disorganizzazione

Giovedì, 20 dicembre

 Eppure era stato ampliamento pubblicizzato «Burian».
Ciò nonostante l'evento atmosferico, probabilmente, è stato... sottovalutato.
E del resto questo lo si evince dalle lamentele della gente che ha fatto diventare caldo il centralino del comune per evidenziare i disagi che la neve creava. Certo, quando nevica le difficoltà sono una naturale conseguenza ma a Ceglie la situazione è stata davvero difficile.

Poniamo il caso che nessuno dei funzionari addetti avesse visto la televisione o letto un qualsiasi giornale dell'arrivo di «Burian», ci sono stati i fonogrammi della prefettura ad attirare l'attenzione.

Senza dimenticare che in ogni comune c'è il responsabile della protezione civile, nella fattispecie il responsabile dell'ufficio tecnico. È successo che l'arrivo delle abbondanti nevicate abbiano messo letteralmente in ginocchio la città. Se ci fosse stata organizzazione, già dalla prima ondata di neve si sarebbe dovuto procedere, in serata, con lo spargimento del sale, almeno nelle vie principali della città, in prossimità dell'ospedale, nell'immediata periferia. Nulla di tutto questo. E martedì mattina il telefono del municipio è iniziato a diventare caldo. E qui si è saputo che solo con la prima nevicata, dal comune è partita la richiesta di sale. Scontata la risposta: rivolgersi alle saline di Manfredonia. Ma perché - l'obiezione - non aver provveduto in tempo a tale rifornimento? L'allertamento in tempi utili della Protezione civile un senso lo dovrà pure avere.

Fortuna che a sgombrare qualche strada periferica ci ha pensato la Provincia che, ovviamente aveva da pensare non solo ad un Comune. Poi, la neve è diventata ghiaccio e la gente ha avvertito il pericolo. Nel lontano marzo 1987 a Ceglie si verificò un'analoga situazione e, francamente, la situazione venne affrontata con efficienza.

Lunedì si sarebbe potuto procedere ad organizzare un intervento limitativo dei disagi. Ma nulla di tutto questo. Con la piazza Plebiscito ridotta ad una vera poltiglia, davanti all'ospedale e nell'immediata periferia strati di ghiaccio da far paura. Giovedì mattina, poi, è stato sfiorato il dramma. Un pullman della sud est è finito contro un muretto all'incrocio posto vicino ai passionisti. Il motivo? Il ghiaccio. La circonvallazione sud est (via Don Gianfranco Gallone) era una lastra di ghiaccio, ma un po' tutto il paese ha vissuto nel panico. Fortuna che il sole ha aiutato i cittadini che non hanno mancato di constatare l'assoluta disorganizzazione. Questo deve far riflettere per il futuro. Sul come non sta a noi dirlo quanto invece a chi è proposto a certi compiti.

 

 

 

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Neve e ghiaccio: il maltempo non risparmia Ceglie

Lunedì, 17 dicembre

Piazza Plebiscito col castello innevatoNon ha risparmiato la provincia di Brindisi la corrente "siberiana" che dalla scorsa settimana ha portato sotto zero le temperature della penisola. Stamattina Ceglie Messapica si è alzata con una spessa coltre di neve che in alcuni tratti ha raggiunto i 10 centimetri, provocando la gioia dei più piccoli, che così hanno potuto godere un assaggio delle prossime vacanze scolastiche, ma causando pesanti problemi alla circolazione.

Dopo la prima neve, che ha iniziato a cadere intorno alle 5,30 portanto a -1 la coolonnia di mercurio, una breve schiarita   ha fatto sciogliere la coltre bianca lungo alcune strade più trafficate, ma una nuova precipitazione dalle 10 alle 12 ha imbiancato tutto il paese.

Il forte vento di tramontana ha sempre tenuto la temperatura intorno allo zero e già al tramonto su tutte le strade urbane e del circondario si è formata una compatta e unica lastra di ghiaccio che ha paralizzato la circolazione. Ceglie, la collina Insarti innevataNumerose sono state le chiamate per vigili del fuoco, carabinieri e vigili urbani accorsi per aiutare automobilisti in panne. Inutili sul ghiaccio anche le catene montate ai pneumatici. Le arterie della circonvallazione a nord-est (stazione-via Martina) e quella a sud-est (zona Passionisti) sono state a lungo bloccate da mezzi finiti di traverso sulla carreggiata. Numerosi i tamponamenti e gli incidenti stradali, per fortuna senza conseguenze per le persone

Il maltempo ha rappresentato la gioia dei più giovani i quali hanno trasformato la centrale Piazza Plebiscito in una pista di pattinaggio e la ripida discesa del Calvario, nei pressi dell'Ospedale, una corsia dove praticare sci.

La situazione non è mutata in serata, le ondate di neve si sono ripetute mentre il  vento artico ha spazzato dalla circolazione i più coraggiosi. Termometro di nuovo sottozero.

 

 

 

 

 

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Da Uccio Biondi l'omaggio al poeta Pietro Gatti

Giovedì, 13 dicembre

Un omaggio a Pietro Gatti, il poeta di Ceglie Messapica  recentemente scomparso. A firmarlo è Uccio Biondi, il pittore conterraneo che ha riunito artisti, poeti e intellettuali per una serie di iniziative in programma nella cittadina del Brindisino. La prima è una mostra, allestita presso lo stesso studio Biondi, che sarà inaugurata domenica prossima alle 11: ad esporre i loro lavori saranno Teresa Ciulli, Valentina D’Andrea, Nico Elia, Cosimo Epicoco, Davide Pepe e Oriano Zampieri

 “Sei artisti per un poeta” è il titolo della mostra. Per martedì prossimo, alle 19, al “Capolinea cafè”, invece, è in programma un convegno dedicato alla poetica di Pietro Gatti: un modo per approfondire i temi portanti dei suoi versi e metterli a confronto con la grande poesia del nostro tempo. Interverranno Lino Angiuli, l’editore Nunzio Schena, Nicola Cavallo e Vincenzo Gasparro. Infine, l’appuntamento di venerdì 21 dicembre al “Capolinea cafè”: alle 19.30 una testimonianza di Maria Antonietta Epifani e una performance di Vittorino Curci, alle 20.30 la messa in scena dell’atto unico di Uccio Biondi intitolato “Unadiecicentomille vite”. 

 

 

 

 

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Al Neurolesi prenotazioni online grazie a  Internet

Mercoledì, 12 dicembre

Un centro di riabilitazione a portata di mouse. Tosinvest Sanità, sul portale del San Raffaele, propone uno spazio dedicato alle terapie riabilitative nel settore neuromotorio, respiratorio, cardiovascolare e otorinolaringoiatrico, compreso anche l'ospedale per Neurolesi e motulesi di Ceglie Messapica.

Agli utenti sono proposti oltre 150 esercizi di riabilitazione con l’indicazione precisa dei movimenti da compiere e con l’animazione in 3D; in più consulenze on line da parte dei medici che hanno collaborato alla creazione del progetto.

“Siamo fieri di mettere il nostro know–how specialistico a disposizione di una vasta utenza – dichiara Giampaolo Angelucci, presidente di Tosinvest Sanità – e di proporre un servizio modernissimo che ci pone all’avanguardia, garantendo a chi ha esigenze di riablilitazione l’opportunità di affrontare il ritorno alla normalità, continuando anche a casa propria gli esercizi appresi nei centri specializzati”.

Il sito del nosocomio offre tanti altri servizi in più: la possibilità di prenotare esami specialistici, di inviare moduli di ricovero, la consultazione on line di referti per i sei centri aderenti all’iniziativa, San Raffaele Pisana, San Raffaele Portuense, San Raffaele Nomentana, San Raffaele Velletri, San Raffaele Cassino e il presidio ospedaliero di Ceglie Messapica.

Vi è poi un magazine sulla salute con tanti consigli di esperti su varie problematiche legate alla salute e al benessere, con una selezione di news aggiornate in tempo reale e forum di discussione tra medici e pazienti.

Infine, uno spazio istituzionale per presentare le case di cura facenti parte del gruppo e che fornisce informazioni sui medici e i servizi offerti.

 

 

 

 

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Dopo anni torna l'interpretazione del "presepe vivente"

Sabato, 8 dicembre

Un Natale all'insegna della solidarietà quello a cui vogliono dar vita le numerose associazioni di Ceglie Messapica. A tale scopo, svariati incontri si sono tenuti nei giorni scorsi, presso il centro «Casa di Momo» finalizzati a coordinare ed organizzare un clima di festa con luci, addobbi, sagre, e suoni di zampogna. Un programma che vede per la prima volta, coinvolti in rete bambini, adulti ed anziani con l'unico fine di divertirsi, arricchirsi e soprattutto stare insieme. Grazie al patrocinio ed al supporto di alcune spese da parte dell'amministrazione comunale, uscirà nei prossimi giorni, con un programma dettagliato, il calendario delle manifestazioni da realizzarsi.

Intanto, hanno già aperto le porte del Natale, in via San Rocco, il 7 dicembre, le «Pettole Calde», manifestazione organizzata a cura dell'Associazione «Ceglie in Centro». Mentre oggi, la festa dell'Immacolata si festeggerà presso la Parrocchia di Don Guanella.

Il 13 dicembre in occasione della festa di Santa Lucia, ass. Giovani Musicisti «A. Amico» si esibirà. Per le vie del paese, con la banda vestiti a babbo natale. La Uildm in occasione dell'evento «Telethon» sarà protagonista nei giorni 14-15-16 ed in concomitanza il 15 dicembre l'associazione «Ceglie in Centro» sarà presente con una Sagra del biscotto cegliese ed a mezzanotte preparerà cornetti caldi per aiutare l'iniziativa Telethon.

Il 16 dicembre saranno protagonisti i bambini della scuola elementare «G. Bosco» del II Circolo didattico con il Mercatino della solidarietà. Nella stessa serata, l'istituto Musicale comunale si esibirà con «fiati in concerto», mentre l'antivigilia di capodanno con «Pianoforte in concerto». Il Cif in collaborazione con il C.S.M. - Asl/Br1, il 18 inaugurerà il presepe nel chiostro comunale ed in questa occasione si effettuerà una cantata di Natale «Quanne nascette ninno», Compagnia Gegè, allo scopo di far rivivere antichi canti natalizi.

Invece il 21 dicembre si terrà in corso Garibaldi e piazza S. Antonio, la sagra della «Fica Maritata» con l'aggiunta di pettole, purcidduzzi e degustazione di vino novello. Presenti anche il 20 e 21 i ragazzi della Scuola elementare Giovanni XXIII di Ceglie Messapica con il presepe vivente ed il mercatino della solidarietà i cui proventi andranno all'Aias.

Così pure i ragazzi della scuola media Pascoli con «Tutti insieme per un sorriso» hanno organizzato per il 22 il presepe vivente nel centro storico con antichi mestieri e degustazione di prodotti tipici. All'insegna della musica, nella stessa serata del 22, il concerto di Natale, a cura dell'Istituto Musicale, si terrà presso la parrocchia San Rocco ed il 23 la Leonard-Band Emergency, presso la Chiesa Maria Assunta, mentre nell'atrio del Castello con il richiamo di antiche atmosfere Ass. «Ceglie è» darà vita alla «Sagra dei dolci di Natale». Il 23 dicembre gli artisti di strada si esibiranno per le vie del centro e il gruppo giovani di A.C. S. Lorenzo con un recital. Il concerto di Natale sarà offerto, il 25 giorno del Santo Natale, dal m° Edoardo Lacorte, direttore del Gran Concerto Banda Città di Ceglie Messapica e si terrà in piazza Plebiscito.

La Parrocchia Maria Assunta, con il presepe vivente (il 29 ed il 3-6 gennaio) farà rivivere la natalità per le vie del centro storico. Nella stessa giornata del 30 le esibizioni della Compagnia teatrale Nunzia Stoppa.

Non poteva mancare, a Capodanno, il «Gran concerto di Capodanno» che si svolgerà nella mattinata in piazza Plebiscito ad opera dell'Associazione «A. Amico». Chiuderà il programma l'Associazione C.I.F. che per il 5 gennaio prevede una serata dedicata agli anziani.

 

 

 

 

 

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Il Codacons insorge: quella tassa sui rifiuti è ingiustificata

Venerdì, 7 dicembre

Non si placa la protesta del Codacons contro l'aumento consistente della tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Un aumento che viene ritenuto ingiustificato e per alcuni aspetti l'atto deliberativo prodotto dal commissario prefettizio (delibera n. 89 del 29 maggio 2001) risulterebbe illegittimo.

E vediamo qual è la tesi sostenuta dal Codacons. "Innanzitutto -sostiene il coordinatore provinciale dell'organismo per la difesa dei diritti degli utenti, avv. Vincenzo Vitale - le tariffe della tassa non sono commisurate alla potenziale capacità dei locali di produrre una maggiore o minore quantità di rifiuti, come la legge richiede". Ma non solo: "Dal costo complessivo del servizio - sostiene il Codacons - non sembra essere stato detratto un importo compreso tra il cinque ed il quindici per cento a titolo di costo dello spazzamento dei rifiuti solidi urbani".

E l'avv. Vitale spiega meglio il concetto. "Lo smaltimento dei rifiuti - sostiene - non inerisce, sul piano giuridico, anche al servizio di spazzamento delle vie pubbliche la cui spesa è sostenuta dalla collettività nel suo insieme e come tale gravante sulle entrate in generale dell'ente locale". Ma ci sono anche altre questioni sulle quali il Codacons eccepisce e chiede la riduzione della tassa. C'è la questione inerente il costo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio che per legge "sono posti a totale carico dei produttori e degli utilizzatori", gli uffici comunali che "pare siano stati esentati dal pagamento della tassa, con aggravio a carico degli altri contribuenti tenuti al pagamento del tributo".

L'avv. Vitale sostiene che "i cittadini hanno ragione di lamentarsi dell'aumento, considerato che non era, comunque, obbligatorio coprire interamente per l'anno 2001 il costo del servizio". E si richiama al comma uno dell'art. 33 della legge 488/99" dal quale risulterebbe come "l'integrale copertura del costo del servizio è obbligatorio solo dal 1 gennaio 2005 per i Comuni che, come Ceglie, abbiano raggiunto nell'anno 1999 un grado di copertura dei costi tra il 55 e l'85 per cento".

Anche per questa ragione il Codacons ha chiesto al commissario prefettizio "di trovare un'intesa sulla riduzione della tassa per essere certi che questa riguardi tutti e non solo i più ambienti che, assistiti da validi professionisti, sanno di aver ricevuto solo un avviso di pagamento e, comunque, hanno i mezzi finanziari per proporre ogni impugnazione prevista dalla legge". E rincara la dose il rappresentante locale del Codacons, geom. Gaetano Suma secondo il quale "l'inasprimento fiscale deliberato non appare giustificato e, se il comune non intender… trovare una soluzione, chiameremo i cittadini alla mobilitazione non escludendo l'impugnazione della delibera". Per scongiurare il tutto l'organismo a difesa dei diritti dei consumatori ha chiesto un incontro con il commissario prefettizio.

Luca Dipresa

 

 

 

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Alta specializzazione al Neurolesi: "arruolata" la Vannini

Giovedì, 6 dicembre

Sarà la professoressa Antonietta Maria Vannini, neurologa e fisiatria di fama internazionale, a dirigere l'unità per traumatizzati cronici che, di fatto, avvia quell'ambizioso progetto di alta specialità riabilitativa alla base dei propositi di chi qualche lustro addietro ebbe la felice intuizione di creare una struttura per neurolesi e motulesi che potesse far cessare una volta per tutte i lunghi viaggi della speranza per i malcapitati.

Il progetto, che partirà dai primi giorni del nuovo anno è stato presentato ufficialmente venerdi nel corso di una conferenza stampa appositamente indetta dalla Fondazione Paolini che gestisce il centro di riabilitazione cegliese. "Siamo particolarmente soddisfatti - ha detto il prof. Salvatore Rubino, sovrintendente sanitario della Fondazione Paolini - del progetto che sta per partire, perché‚ porrà questa meravigliosa struttura nelle condizioni di trattare quei delicati casi di lesioni cerebrali acquisite e i gravi traumi cranioencefalici". Ed a tal proposito, il prof. Rubino ha fatto cenno ai dati statistici secondo i quali "in Italia ogni anno sono circa 140 mila i ricoveri per traumi cranici, di cui circa 20 mila sono soggetti che restano colpiti da disabilità permanenti, fisiche o mentali più o meno gravi ed ancor più  sconfortante è il dato in base al quale il trauma cranico viene indicato come la prima causa di morte nelle persone sotto i quarant'anni di età".

Sarebbe questa, sempre secondo i dati statistici, "una stima lievemente inferiore a quella rilevata negli Stati Uniti, dove la percentuale sale al 50 per cento e l'età dei cittadini presi in esame scende a trentacinque anni". Parole di elogio rivolte poi alla professoressa Antonietta Maria Vannini, "una garanzia per i risultati che si potranno avere", grazie alla sua lunga esperienza consumata in modo particolare nella struttura di riabilitazione di Montecatone d'Imola. "Sono rimasta impressionata positivamente - la prima impressione della professoressa Vannini - di questa avveniristica struttura e delle potenzialità che offre per passare dalla cosiddetta riabilitazione tradizionale alla grande riabilitazione e soprattutto in grado di colmare anche quel vuoto che si registra tra la fase della rianimazione e quella della riabilitazione ".

La neurologa e fisiatra ha presentato un progetto che vede, tra le altre cose, l'utilizzo delle risorse umane e professionali esistenti nel territorio che in questa fase, prima dell'avvio, saranno sottoposti a corsi di perfezionamento sulle tecniche da utilizzare nel trattamento dei traumatizzati di questo tipo. E nello specifico il prof. Rubino ha spiegato che "verranno attivati 24 posti letto, 6 per gravi cerebrolesi, di cui due in subintensiva, 6 per tetraplegi e 12 per paraplegi" La dotazione organica prevista prevede un caposala, 12 infermieri, 6 terapisti, 2 massofisioterapisti. Ed a proposito della dotazione, la Fondazione passerà subito al reperimento di un medico fisiatra, 10 infermieri professionali, 2 massoterapisti e 7 unità tecniche ausiliarie.

E' toccato al dott. Rinaldo Mazzetti, Direttore amministrativo della struttura riabilitativa, chiudere la conferenza stampa, affermando come "con questo progetto si fa un ulteriore passo in avanti, grazie al quale, investendo in risorse umane e strumentali consentiremo di limitare i viaggi della speranza che costano alle sole casse della Regione Puglia qualcosa come 9 miliardi l'anno". Infine, per concludere, la notizia che finalmente la Regione ha deliberato per l'accreditamento delle somme spettanti per cui si pagheranno gli stipendi, con grossa soddisfazione da parte dell'utenza che aveva vissuto sulla propria pelle il disagio del disservizio creato per gli scioperi indetti dai lavoratori.

Luca Dipresa

 

 

 

 

 

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Ritorna il racket? Servizi di controllo dei carabinieri

Lunedì, 3 dicembre

Ceglie Messapica passata al setaccio dai carabinieri della Compagnia di Fasano, naturalmente con i militari della stazione del luogo, nell'ambito di un piano per la prevenzione delle attività delinquenziali.

Nel corso dei controlli - sono stati impegnati ventuno carabinieri e un ufficiale che ha coordinato il tutto - i militari dell'Arma hanno denunciato a piede libero Vito Altavilla, 21 anni, di Ceglie Messapica. Il giovane è stato trovato alla guida di una vettura pur non essendo in possesso della patente. E, inoltre, non aveva osservato gli obblighi impostigli dall'autorità giudiziaria.

I carabinieri hanno sottoposto a controllo altre quindici persone, tutte sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria. Hanno identificato 183 persone ed effettuato quattro perquisizioni personali. Inoltre i militari dell'Arma hanno elevato ventuno contravvenzioni per infrazioni al codice della strada ed hanno sottoposto a sequestro una vettura.
Infine hanno controllato cinque esercizi pubblici.

Controlli analoghi, stando a quanto riferito dai carabinieri, saranno effettuati anche nei prossimi giorni. Ceglie Messapica, infatti, dopo un periodo di relativa tranquillità, potrebbe ricominciare a fare i conti con le estorsioni. Nei giorni scorsi c'è stata una prima avvisaglia, quando ignoti hanno incendiato una macelleria al cui titolare erano stati chiesti cinquanta milioni. Proprio il giorno prima si era concluso un processo, con condanne esemplari, a carico di tre mesagnesi che avevano tentato di estorcere denaro a otto imprenditori cegliesi che, non solo avevano denunciato, ma nel giudizio si erano costituiti parti civili. Tre mesagnesi che nei giorni scorsi hanno ricevuto ordinanze di custodia cautelare per associazione mafiosa, nell'ambito dell'operazione «Mediana» che ha portato in carcere 164 persone tutte affiliate alla Sacra Corona Unita, implicate a vario titolo in omicidi, estorsioni, traffico di armi e di droga.

(La Gazzetta del Mezzogiorno)

 

 

 

 

 

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Collegamenti difficili con "Ideanews"

Sabato, 1 dicembre

Un intervento tecnico al server residente del sito "ideanews" è stato la causa dei mancati collegamenti  che da martedi ha reso impossibile sia gli aggiornamenti che i contatti web. Il problema è stato parzialmente risolto nella mattinata di oggi, ma per un ritorno alla normalità bisognerà ancora attendere un paio di settimane a causa il persistere di alcuni residui inconvenienti stavolta legati alla "dorsale" italiana, canale che assicura la gran mole di traffico che avviene su Internet. Il sito di "ideanews" transita da una società toscana cui si sono, più di altre, registrati i diversi black-out: qui si stanno inoltre effettuato lavori di potenziamento per trasferire su cavi ottici tutta la mole del traffico web.

Moltissimi sono stati i messaggi di posta elettronica ricevuti in questi giorni in cui gli abituali lettori ci hanno chiesto i motivi dei mancati collegamenti e della apparente assenza del sito di informazione lanciato tutti i giorni da Ceglie Messapica: tutti sono stati assicurati  via e-mail sull'estraneità di "ideanews"  al problema tecnico, informandoli inoltre che l'attività sarebbe ripresa in tempi strettissimi. E' stata l'occasione per sentire l'affetto dei nostri web-navigatori e soprattutto osservare quanti sono numerosi.

 

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Speciali

Antologia

Politiche 2001: come si è votato a Ceglie M. (Br)

 

Le dimissioni del sindaco Magno

"Aumentiamo le tasse": ecco la mediazione di Fi

 

Il testo integrale delle dimissioni "irrevocabili"

 

 

L'intervista con l'annuncio delle dimissioni

 

Il primo j'accuse: "Assessori, così non va"

 

Servizi

Inascoltati allarmi per il castello.

I siti paleolitici di Ceglie M.