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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

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Si conclude senza nostalgia l' "Estate cegliese" 

Giovedì, 28 settembre

 

L'appuntamento con le antiche ricette ha concluso l'Estate cegliese, rassegna organizzata dall'amministrazione comunale (con la collaborazione di alcune associazioni cegliesi) che ha visto un fitto calendario di appuntamenti dall'inizio di luglio a oggi. Nonostante gli sforzi dell'assessore alla Cultura, Mino Gervasi, si è trattato però di un'edizione dai toni minori, priva di un tema caratterizzante e piuttosto onerosa per il grave bilancio cittadino: dal flop delle feste patronali (costate 99 milioni),  al forfait di alcuni spettacoli (il chitarrista Franco Cerri non s'è visto), all'assenza del pubblico e persino degli organizzatori per alcuni rendez-vous con l'editoria libraria o per alcuni simposi culinari. Buono il successo invece per il baccanale di fine luglio nel centro storico del paese (allestito dai ristoratori), il concerto di Francesco Baccini, le nostalgie di Peppino Gagliardi e l'incontro con la poesia di Vincenzo Gasparro, apprezzato autore del luogo. 

 

 

 

 

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In una lettera "riservata" il j'accuse del Sindaco 

Martedì, 26 settembre

 

"Ora basta, non posso leggere tutti i giorni sui quotidiani i conflitti interni di questa amministrazione". Lunedì amaro per il sindaco Pietro Magno, accolto al rientro a Roma da una voluminosa rassegna stampa sui fatti e i misfatti di Ceglie Messapica. A vuoto anche la mediazione del portavoce. Stavolta a far arrabbiare il sindaco la provocatoria lettera del capogruppo del centrosinistra, Antonio Suma, che lo invitava a non tornare indietro sulla revoca dell'assessore Angelo Gasparro e, soprattutto, a evitare l'ipotesi delle dimissioni che consegnerebbero il paese ad un commissario prefettizio.

Ma il peggio doveva ancora venire. Stavolta non è stato né un articolo della vituperata stampa né l' intervento di rappresentanti politici, ma una lettera "riservata" che lo scorso 28 marzo il sindaco aveva inviato via fax da Roma ai suoi assessori. Il documento è stato "intercettato" dalla "Gazzetta del Mezzogiorno" e pubblicato integralmente nell'edizione di oggi, vi contiene giudizi pesanti nei confronti della maggioranza e degli assessori impegnati in "impossibili assunzioni di amici e clienti" accompagnati da affermazioni ("Spero di non dover più assistere a scene disgustose  come quella della discussione in merito alla vendita dei suoli Peep, dietro la quale è facile intravedere interessi non proprio coincidenti con quelli comuni") destinate a suscitare non solo attenzioni politiche ma anche strascichi giudiziari. Da ambienti vicini al sindaco si è appreso che egli intende sporgere denuncia contro il quotidiano per l'"appropriazione indebita" del documento. Tutto questo mentre anche il segretario del Comune, Graziano Iurlaro, lascia o è costretto a lasciare l'incarico di direttore generale.

Clicca qui per la lettera "riservata" del Sindaco  

 

 

 

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Giunta in stallo. Il portavoce ai giornali: "Toni pacati" 

Sabato, 23 settembre

 

Dopo tre settimane è ancora vacante il posto lasciato dall'ex assessore al Personale e alla sicurezza, Angelo Gasparro. La ricucitura tra il sindaco Magno e il Cdl, di cui Gasparro e vicesegretario provinciale, non c'è stata e dal tono delle dichiarazioni al vetriolo non sembra imminente. Il Cdl continua a chiedere l'azzeramento dell'intera Giunta, ma dalla coalizione di governo non è arrivata alcuna ipotesi d'accordo mentre perdura il silenzio del sindaco che oggi o domani dovrebbe rientrare da Roma. Riprenderà il dialogo? Il Cdl sarà in giunta o darà un appoggio esterno. Il primo cittadino ha ritardato di due settimane l'ultimatum per il nuovo assessore ("entro sette giorni il Cdl mi deve indicare un suo rappresentante), una tolleranza che appare conciliante, tuttavia da più parti si avanzano indiscrezioni che indicherebbero Pietro Magno scontento e sfiduciato della complessiva azione di governo amministrativo.

Intanto il nuovo portavoce del Comune, il professor Gaetano Scatigna Minghetti, esperto di storia del luogo, presentandosi ai rappresentanti della stampa ha chiesto di abbassare il tono delle polemiche che investono Ceglie, proponendo inoltre di ridimensionare gli episodi di cronaca "che rischiano - ha affermato - di dare un'immagine distorta della città". I giornalisti presenti hanno sottolineato l'autonomia dei media spiegando che "i cronisti non producono notizie ma le scrivono" e questo "si esercita ogni giorno nel rapporto fiduciario con i lettori". Nell'affermare apprezzamento e fiducia nell'opera dello storico cegliese  chiamato all'ufficio di relazioni, i giornalisti hanno chiesto informazioni sulla modalità dell'incarico regolamentato dalla recente Disciplina delle attività di informazione delle pubbliche amministrazioni. Il portavoce ha chiarito che il rapporto di consulenza sarà trimestrale, rinnovabile e che avrà affetto dal prossimo 1° ottobre. 

 

 

 

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Sorpresi a rubare sparano contro i carabinieri

Martedì, 19 settembre

 

Due malviventi rimasti sconosciuti hanno sparato contro i carabinieri che li avevano sorpresi mentre, sembra, stavano tentando di rubare alcune auto nella zona di via Aldo Moro a Ceglie Messapica. E' accaduto la notte scorsa, poco dopo l'una, quando una pattuglia in servizio di prevenzione ha individuato un'auto sospetta, una Fiat Tipo rubata a Martina Franca oltre due mesi fa, con a bordo due uomini che alla vista della gazzella  hanno tentato di dileguarsi sgommando verso via Calabria, imboccando però una strada chiusa. Tallonati dai carabinieri e vistisi in trappola uno dei malviventi ha sparato uno o due colpi d'arma da fuoco andati fortunatamente a vuoto, cui hanno risposto le forze dell'ordine a scopo intimidatorio. La folle corsa dei due si è conclusa in un garage condominiale seminterrato da dove sono fuggiti a piedi facendo perdere le tracce. Immediata è scattata la caccia agli uomini che però ha dato esito negativo. Nella vettura i carabinieri hanno trovato un paio di guanti, un giubbotto e un cappuccio che saranno esaminati dalla scientifica, gli inquirenti sperano infatti di trovare impronte digitali o elementi che possano accostare questo episodio ad altri ripetuti nella zona negli ultimi giorni. I carabinieri sono convinti che i due fuggiaschi non siano del luogo: diversamente non sarebbero fuggiti verso una strada barrata ai veicoli.

 

 

 

L'Idea ha un nuovo indirizzo: www.ideanews.it

Sabato, 16 settembre

 

Un nuovo indirizzo per "l'Idea", giornale e servizio on line da Ceglie Messapica: da oggi è attivo il nuovo dominio www.ideanews.it, una scorciatoia telematica per entrare in un sito che in pochi mesi ha già avuto migliaia di contatti. Non sono solo i cegliesi, che per motivi di lavoro o studio risiedono all'estero o in altre regioni italiane, gli unici a dichiarare soddisfazione al sito cegliese, ma un enorme numero di visitatori interessati alle cronache del luogo e fruitori dei diversi servizi offerti dal team.

"L'idea" inoltre continuerà ad essere raggiungibile anche attraverso  l'indirizzo http://digilander.iol.it/ideaweb attivo dall'inizio dell'anno. 

 

 

 

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Il Cdl smentisce il sindaco: 'Siamo tutti con Gasparro'

(Servizio di Luca Dipresa per la Gazzetta del Mezzogiorno del 17/9/2000)

Sabato, 16 settembre

 

Il Cdl non intende inviare alcuna rosa di nomi al sindaco Pietro Magno per indicare chi dovrebbe sostituire Angelo Gasparro, l’assessore destituito per le note vicende che hanno di fatto determinato un rapporto piuttosto teso all’interno della maggioranza. La chiarificazione all’indomani della conferenza stampa tenuta dallo stesso sindaco per fare il punto sull’attività amministrativa. Proprio nel corso dell’incontro con la stampa, il sindaco tenne a dire che attende dal Cdl una rosa di cinque nominativi dal quale scegliere il sostituto di Gasparro. Affermazioni che non corrisponderebbero alla realtà dei fatti e che alimenta ulteriormente il clima di tensione in corso che assume sempre i contorni di una crisi vera e propria nonostante da alcuni esponenti di rilievo delle altre forze del Polo si tenti di gettare acqua sul fuoco. E che le cose stanno diversamente da come si è affermato in conferenza stampa, il Cdl lo fa con una nota ufficiale. "Il Cdl – si legge nella nota diffusa – ribadisce il deliberato del partito e la posizione assunta nel corso dell’incontro di maggioranza del 13 settembre in cui il gruppo consiliare nella sua interezza ha chiesto solo ed esclusivamente l’azzeramento di tutte le cariche istituzionali". Quindi, resta ferma la richiesta del Cdl che per riprendere il cammino in maniera unitaria vuole l’azzeramento sia dell’esecutivo che della presidenza del consiglio comunale.

Ora, ci sarebbe da domandarsi perché il sindaco Magno, che pure a quell’incontro di verifica era presente ha affermato il contrario di quanto avrebbe invece richiesto il partito di Angelo Gasparro. Infatti, onde evitare ulteriori equivoci, nella nota il Cdl rafferma a chiare lettere che non intende presentare alcuna rosa di candidati alla carica di assessore. E per essere ancora più espliciti si ribadisce al contrario come "ogni chiarimento passa attraverso l’azzeramento di tutte le cariche istituzionali, esclusa quella del sindaco". In buona sostanza ad essere in discussione, almeno per quel che riguarda il Cdl non è il sindaco, che godrebbe sempre del loro sostegno, ma i componenti la giunta ed il presidente del consiglio comunale, il forzista Nicola Ciracì. Si tratterebbe di un passaggio obbligato "al fine di avviare un confronto con tutte le forze politiche e rilanciare il programma e l’azione amministrativa, così come concordato nella riunione del 13 settembre, alla presenza dei segretari provinciali che ancora tarda ad essere convocato e di cui ne sollecitiamo con urgenza la convocazione".

La necessità di rincontrasi con la presenza delle segreterie provinciali di tutte quelle forze che sottoscrissero il documento di sostegno alla candidatura a sindaco dell’avv. Pietro Magno – quindi compreso anche il Ccd che pur partecipando alla competizione elettorale non riuscì a portare in Consiglio comunale un proprio rappresentante – scaturì dal fatto che Cdl poneva come condizione per proseguire il confronto l’azzeramento della cariche istituzionali. Cosa che non viene assolutamente condivisa da sindaco e le altre due forze di governo, Forza Italia e An.

C’è da vedere gli sviluppi che avrà quell’incontro che ora il Cdl sollecita non dimenticando che entro la fine del mese dovrebbe essere convocata anche la seduta del Consiglio comunale per l’assestamento di bilancio. Cosa accadrà? Si prenderà tempo per vedere cosa il Cdl farà in Consiglio comunale? Oppure si tenterà di risolvere tutto prima? Difficile dirlo, come è difficile immaginare gli scenari che si potrebbero aprire anche se qualche buontempone dice di sapere come andrà a finire ed alla fine il sindaco Magno rinominerà in giunta Angelo Gasparro.

 

 

 

 

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Rocco e i suoi fratelli, un cegliese fra i Truman-show 

Venerdì, 15 settembre

 

C'è un  giovane ingegnere di Ceglie Messapica tra i dieci "Truman-show" della contestata trasmissione "Grande Fratello", al via ieri sera su Canale 5. Si chiama Rocco Casalino (nella foto), 28 anni, ingegnere elettronico, nato a Frankenthal, in Germania, dove i suoi genitori erano emigrati negli anni Sessanta, residente a Ceglie, un lavoro a Bari e per i prossimi cento giorni domiciliato nella blindata casa di Cincecittà dove la tv (Stream 24 ore no stop, Canale 5 per 90 minuti al giorno) spierà ogni sua mossa e quella dei suoi 9 compagni di avventura. Rocco Casalino ha già confessato ai giornali la sua natura disordinata, di essere single e disponibile, di amare Vittorio Sgarbi e detestare Rocco Buttiglione. Tutto qui? No: gli è piaciuto il film "Blade Runner", ha letto con avidità "Delitto e castigo" di Dostoievskj, è attratto dall'attrice francese Sophie Marceau e incantato dalla voce della Callas. Facile immaginare che presto anche lui sarà un divo, e con lui la famiglia e il paese in cui vive. Il "Grande Fratello" sta per stringere la sua morsa sull'Italia e nel condominio di Ceglie. 

 

 

 

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Strategia della tensione in campagna: contrabbando?

Venerdì, 15 settembre

 

Un agricoltore ucciso durante una rapina in campagna, altre tre tentate (l'ultima ieri), una coppia di sposi aggredita e derubata dei regali poco dopo la cerimonia nuziale, il fuoco che ha rischiato di bruciare la pineta Ulmo. Tutto a Ceglie Messapica, tutto da una settimana e tutto in campagna, o meglio in un arco di territorio a nord che abbraccia dai confini di Cisternino a quelli di Martina Franca, sul versante di Fedele Grande. Il timore è che non si tratti di episodi criminosi finalizzati all'incremento di un bottino che è quasi sempre misero, nè il modus operandi fa pensare all'azione di delinquenti marginali che pure potrebbero inserirsi in questa escalation di reati, un "settembre nero" che angoscia i cegliesi. I sospetti vengono inoltre dall'alto numero (spesso mai meno di cinque) cui è composto il commando. E allora? L'impressione è che Ceglie sia teatro di un disegno criminoso, l'attuazione di una strategia di tensione i cui scopi non sono ancora chiari. L'ipotesi che si fa strada concentra l'attenzione sui contrabbandieri i quali vorrebbero sgomberare l'ampio territorio rurale dalla presenza di gente così da agire indisturbati: del resto le incursioni di questi giorni hanno tutte interessato una direttrice Adriatico-Jonio.

Lo scenario è emerso stamani nel corso di un incontro della Consulta sull'ordine pubblico cui hanno partecipato rappresentanti dell'amministrazione comunale, dei partiti, dei sindacati, della Chiesa, della scuola, dell'impresa e della locale associazione anti-racket. La domanda pressante è stata quella di accentuare il controllo e la "visibilità" di una città che non vuole cedere il passo alla criminalità. Accolta anche l'istituzione di un numero-verde di denuncia di episodi estorsivi. Il prossimo incontro il 3 ottobre.

 

 

 

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Tutto il Cdl chiede l'azzeramento della giunta

Giovedì, 14 settembre

 

Presentandosi con toni meno morbidi rispetto a quanto fatto trapelare alla vigilia, la delegazione del Cdl si è presentata compatta all'incontro con il sindaco Pietro Magno, un confronto che avrebbe dovuto ricucire lo strappo provocato dopo la revoca dell'assessore Angelo Gasparro (vicesegretario provinciale del Cdl) e la ricusazione del capogruppo Enzo Galetta, sgradito al primo cittadino. Al tavolo ognuno è rimasto sulle posizione di partenza con il Cdl che, oltre a difendere Gasparro, ha preteso "scuse ufficiali" per i trattamenti riservati ai rappresentanti del partito; dall'altra il sindaco - comunque sostenuto da An e Forza Italia - indisponibile ad arretrare o rivedere le determinazioni che rischiano compromettere la tenuta della maggioranza. Si è deciso di fissare un nuovo incontro, stavolta aperto anche al Ccd che alle elezioni del giugno '99 sostenne il candidato del Polo.

Intanto il capogruppo di Rifondazione comunista, l'ex sindaco Pietro Mita, ha annunciato di aver presentato un ricorso al Coreco e al Prefetto di Brindisi per denunciare l'irregolarità della delibera con cui si è provveduto alla sostituzione del responsabile dell'Ufficio tecnico, ing. Chiatti, con un consulente esterno che ha già avuto frequentazioni con Ceglie Messapica: il 29 aprile scorso ha infatti scelto il Municipio della cittadina brindisina per sposarsi col rito civile. A celebrare l'assessore Lucia Ricci. 

La delibera contestata è stata poi corretta dalla Giunta cegliese con un'altra (n. 168 del 14/9/2000) in cui si cerca di offrire una "interpretazione autentica" della precedente chiarendo che "la firma dell'ingegnere incaricato ha valenza meramente interna".

 

 

 

 

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Uno staff economico per rilanciare il sistema-paese

Martedì, 12 settembre

 

Presentato a imprenditori e operatori commerciali di Ceglie Messapica lo Staff di sviluppo imprenditoriale che collaborerà con l'amministrazione comunale per coordinare le possibilità di finanziamento offerti dalla regole comunitarie e locali. Il sindaco Pietro Magno ha illustrato le linee guida di intervento affermando che "lo staff del sindaco è incaricato di attivare iniziative, studi e progetti per l'utilizzo dei fondi strutturali nel quadro comunitario di sostegno, come l'Agenda 2000, nonchè la realizzazione di politiche di programmazione e sviluppo economico con particolare riferimento all'impatto sulle attività produttive ed alle analisi di sviluppo imprenditoriale".

L'equipe è composta da Fabrizio Menzione, coordinatore di progetti comunitari, Pietro Iaquinta, docente di statistica presso l'Università di Bari, e Salvatore Vescina, esperto in problematiche industriali. I tre consulenti hanno posto l’accento sulla necessità di accedere quanto prima ai finanziamenti, entro il 2006, per evitare di esserne tagliati fuori.

L'incontro non ha però chiarito il rapporto che i tre dovranno avere con l'imprenditoria locale mentre alcuni interventi seguiti alla presentazione hanno sollecitato l'adozione di una programmazione capace di tenere conto, sia pure nel contesto globale, di una specificità delle problematiche e delle risorse locali. "Se c’é una prioritá é certamente il recupero del castello, che deve tornare al suo antico splendore"   ha avvertito Gaetano Scatigna Minghetti, storico del luogo e nominato "portavoce" dell'amministrazione comunale.

 

 

 

 

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Coppia di sposi rapinata dei doni dopo le nozze

Lunedì, 11 settembre

 

Il loro giorno di nozze se lo ricorderanno a lungo, e non solo per il sì pronunciato in chiesa e la festa con parenti e amici ma anche per il finale amaro e imprevisto. Una coppia di sposi di Ceglie Messapica è stata infatti rapinata di gioielli, di 400 mila lire in banconote e di altri regali ricevuti poco prima: una banda di malviventi ha atteso che la coppia rientrasse nell'abitazione di campagna in località "Galante-Menzella" per aggredirla e fuggire con un ricco bottino, compreso la Fiat Tipo equipaggiata per il viaggio di nozze. L'episodio è avvenuto la notte tra sabato e domenica, ad alcuni chilometri dal centro abitato di Ceglie. Domenico Urso, sarto di 32 anni, e la giovane moglie, Maddalena Signorile, di 28 anni, avevano da poco salutato gli invitati per far ritorno all'abitazione di campagna del padre di Urso quando la loro  vettura è stata affiancata da un’ altra con a bordo i rapinatori che, sotto la minaccia delle armi, si sono fatti consegnare gli oggetti in oro e il danaro ricevuti poco prima in dono. Due dei rapinatori hanno anche costretto i due sposini a scendere dalla loro automobile, a bordo della quale sono fuggiti. Indagini per identificare i quattro sono in corso da parte dei carabinieri.

Questo secondo episodio nel giro di due giorni ha creato notevole apprensione tra quanti vivono in campagna stabilmente o sia pure per brevi periodi dell'anno. Nella notte tra giovedì e venerdì l'agricoltore Donato D'Urso era stato freddato durante un tentativo di rapina: l'autopsia eseguita oggi ha confermato che l'uomo è stato ucciso da un colpo di fucile che ha tranciato l'arteria femorale. 

 

 

 

La dialisi di Francavilla Fontana sbarca su Internet

Sabato, 9 settembre

 

Attivato oggi il sito web della Divisione di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale "Camberlingo" di Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. All'indirizzo http://digilander.iol.it/nefrologia una presentazione e una rassegna dell'attività dell'Unità operativa che è uno dei punti di riferimento in provincia di Brindisi, con oltre 200 pazienti in trattamento emodialitico, distribuiti tra la sede centrale di Francavilla Fontana e i 4 Cad di Oria, Fasano, Ostuni e San Pietro Vernotico.

Dopo una breve presentazione, il sito descrive la storia della Divisione di Nefrologia e dialisi e dell'Ospedale Camberlingo, offrendo un quadro dell'equipe medico-sanitaria, gli indirizzi e le tabelle dei Cad e una serie di servizi di collegamento medico-scientifico con tutto quel che riguarda le nefropatologie. Un utile servizio per i visitatori di internet e per i cittadini pugliesi.

 

 

 

Il delitto di Ceglie nella cronaca dei giornali

Sabato, 9 settembre

 

Come era prevedibile è stato notevole il risalto dato dalla stampa locale  alla vicenda dell'agricoltore ucciso l'altra sera a Ceglie Messapica nel corso di una rapina. Il Quotidiano di Lecce, Brindisi e Taranto dedica l'apertura della prima pagina con il titolo: "Ucciso a sangue freddo nella masseria - Cinque banditi armati sparano per poche migliaia di lire". L'episodio occupa interamente le pagine 2 e 3 con dettagliati resoconti sul delitto, un commento di Rosario Tornesello che gira dalla prima pagina dal titolo "Questi fantasmi nella terra di nessuno" e un servizio in cui è descritto il clima di terrore delle province salentine causato da malviventi "feroci e sanguinari" arruolati in una "Banda - è il sommario - guidata da brindisini con solide basi a Lecce". Un'analisi che offre una lettura forzata, suggerita più dal tentativo di coinvolgere l'opinione pubblica leccese che da un reale collegamento con l'episodio cegliese. Nell'edizione di Brindisi di Quotidiano un'intera pagina sulle reazioni raccolte a Ceglie Messapica da Giulio Santonocito: "I banditi sono padroni delle campagne" avverte il titolo, mentre nell'occhiello si commenta: "I rappresentanti istituzionali tentato di minimizzare l'accaduto, ma i cittadini hanno paura".

La Gazzetta del Mezzogiorno trascura la prima pagina, dominata dall'inaugurazione della Fiera del Levante e dallo sbarco on line del quotidiano barese, e solo all'apertura della pagina 11 riferisce il delitto su cinque colonne: "Contadino ucciso per poche lire - Una fucilata a una gamba. Il delitto in un trullo, davanti al figlio preso in ostaggio". Maggiori dettagli nel servizio riportato nell'edizione di Brindisi (ribattuto anche in quella di Taranto): "Rapinatori ammazzano bracciante - Nessuna traccia dei malviventi - La ricostruzione fornita dai testimoni al vaglio dei carabinieri". Reportage ricco di fotografie, ma una impaginazione enigmatica e un errore in sede di montaggio hanno complicato la lettura dell'informato articolo.

Poche righe su alcuni giornali nazionali che hanno ripreso il flash dell'Ansa trasmesso alle 10.28 di ieri.

Sul fronte delle indagini non emergono novità di rilievo. I carabinieri sono sempre alla ricerca della banda di tre o cinque rapinatori ma insistono pure sulle testimonianze del figlio delle vittima e sul racconto dei Pascariello, proprietari dell'abitazione teatro del primo atto delle tragedia. Anche i giornali sono concordi su alcuni punti oscuri che vanno ancora approfonditi. Qualcosa di più si potrà sapere dall'autopsia su Donato D'Urso che si è svolta a Brindisi nella tarda mattinata di oggi.     

 

 

 

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Agricoltore ucciso durante una rapina in casa

Venerdì, 8 settembre

 

Donato D'Urso, la vittimaUn agricoltore di 53 anni, Donato D'Urso (nella foto), originario di Martina Franca, è stato ucciso da una banda di malviventi mentre cercava di difendersi dal tentativo di rapina: è accaduto alle 22.30 di ieri in contrada Fedele Grande, zona isolata a 10 chilometri da Ceglie Messapica, a pochi metri dal confine con Martina Franca. Ferito anche il figlio della vittima, Francesco D'Urso, 19 anni, colpito al capo dal bastone che impugnava uno dei rapinatori e ora ricoverato per un trauma cranico all'ospedale di Martina Franca. Confusa, incerta la dinamica dell'episodio.

Una banda di tre o forse cinque rapinatori, tutti incappucciati e ostentando un idioma locale, ha fatto irruzione nella casa di campagna di Giuseppe Pascariello, 57 anni, di Ceglie Messapica, vicino di casa della vittima. Con lui a cena c'erano la sorella Rosa e il figlio di Donato D'Urso, Francesco. Secondo i primi tasselli ricostruiti dai carabinieri di Ceglie, coordinati dal maresciallo maggiore Leonardo Meleleo, la banda ha fatto irruzione mentre il terzetto era a tavola: uno dei malviventi era armato di pistola, un secondo roteava minaccioso un bastone col quale avrebbe colpito subito Francesco D'Urso. Intimando conseguenze ben più gravi, hanno chiesto al proprietario i soldi racimolando 170 mila lire che Giuseppe Pascariello conservava nel portafoglio e altre 300 mila lire che la sorella Rosa, sotto minaccia, ha detto di custodire in un vasetto. Insoddisfatto del magro bottino il commando ha rubato due fucili semiautomatici, calibro 12, posseduti e denunciati da Pascariello (è cacciatore) e ha quindi rivolto le attenzioni al più giovane che sarebbe stato costretto a dire di essere un vicino e che nella sua abitazione c'era solo il padre. I rapinatori - secondo la ricostruzione dei testimoni - hanno preso in ostaggio il ragazzo conducendolo di forza nella vicina casa del genitore che, insospettito o dal trambusto o dai lamenti del figlio, si è armato di un bastone appostandosi dietro la porta d'ingresso. Forse ha cercato di colpire il bandito, forse è scaturita una colluttazione, forse ha cercato di disarmare i rapinatori: un colpo partito dal fucile ha messo fine alla lotta. Il poveretto è stato colpito poco sotto l'inguine sinistro, il proiettile ha provocato un foro di 5 centimetri che gli reciso l'arteria femorale uccidendolo in pochi minuti. L'uomo, mentre copiosamente perdeva sangue, ha raggiunto una vicina poltrona adagiandosi. Lo hanno travato morto i carabinieri chiamati da un parente della vittima. Il figlio, infatti, approfittando della confusione è fuggito col suo ciclomotore dando l'allarme.

Gli inquirenti stanno raccogliendo ogni elemento per ricostruire un puzzle che appare ancora lacunoso e che nelle prossime ore potrebbe sviluppare novità clamorose.

Nella zona altri tentativi di rapina erano finiti nel sangue: nell'aprile del '94 fu uccisa un'anziana coppia che viveva in un trullo lungo la strada per San Vito dei Normanni, nel luglio di tre anni fa un vecchietto che viveva da solo in campagna fu rapinato, torturato, bruciato e gettato morente in un pozzo. Una dinamica che ricorda gli sconcertanti episodi di Andria.

Le indagini si svolgono a 360 gradi e sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di turno presso il Tribunale di Brindisi Adele Ferraro.

 

 

 

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Nasce un'altra banca popolare: al via le sottoscrizioni

Venerdì, 8 settembre

 

Si chiamerà Banca Popolare della Valle d'Itria, il nuovo istituto di credito che sta per nascere a Ceglie Messapica che si rivolgerà a famiglie e imprese della cintura tra il Brindisino e il Tarantino. Già al lavoro il comitato promotore presieduto da Giuseppe Semeraro, con i collaboratori Claudio Lezza, Giovanni Lenoci e i cegliesi Nicola D'Ippolito e Tito Ciccarone: "questa banca - sostiene D'Ippolito - nasce dalla necessità di essere da volàno alle iniziative imprenditoriale giovanile ed imprenditoriali cegliesi, incentivandone il piccolo e medio credito".

Nel corso della conferenza stampa di annuncio è stato affermato  che è già partita la prenotazione delle quote che vanno da un minimo di 5 ad un massimo di 75 milioni (pari allo 0,75 per cento del capitale sociale fissato in 15 miliardi).

 

 

 

A Francavilla F. la conferenza antiracket pugliese

Giovedì, 7 settembre

 

Sarà l'on. Tano Grasso, commissario per il coordinamento delle iniziative anti-racket e antiusura, a concludere la conferenza delle associazione antiracket pugliesi che si terrà dalla 9,30 del 16 settembre a Francavilla Fontana (Br). "La sicurezza è partecipazione" è lo slogan che chiama a raccolta imprenditori, famiglie e quanti sono taglieggiati da malavitosi più o meno organizzati ma comunque capaci di ritardare un processo di sviluppo sociale ed economico ancora fortemente penalizzato. La riunione, organizzata dalla Federazione Atiracket Italiana si terrà una settimana dopo l'arresto di tre estortori  di Mesagne accusati di aver minacciato imprenditori cegliesi. La conferenza si terrà nella Sala convegni dell'Ente Fiera di Francavilla, in piazza Matteotti, e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Fai Pia Giulia Nucci e del presidente dell'Antimafia on. Giuseppe Lumìa.

 

 

 

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Racket: presi mentre minacciano un imprenditore

Mercoledì, 6 settembre

 

Torna a riaffacciarsi la minaccia del racket, ma ancora una volta Ceglie Messapica si rivela "inospitale" all'esercito di estortori che da anni taglieggia e minaccia gli imprenditori del brindisino. In tre sono finiti nella trappola dei carabinieri che ieri sera hanno arrestato a Mesagne il telefonista e due suoi presunti complici ritenuti gli autori dei messaggi minacciosi ricevuti negli ultimi mesi da ristoratori, imprenditori agricoli e mobilieri di Ceglie Messapica: si tratta di Ivano Rocco Nuzzo, di 28 anni, Antonio Zito, 32 anni, e Diego Menga, di 25 anni, tutti di Mesagne e ritenuti affiliati alla Sacra corona libera.

L'operazione si è potuta concludere positivamente grazie alla collaborazione proprio delle persone minacciate che per nulla intimorite non hanno esitato a rivolgersi ai carabinieri. Le indagini hanno potuto accertare che le telefonate estorsive (le richieste erano quasi tutte di 100 milioni "per trenta giorni di tranquillità") partivano sempre da cabine telefoniche di Mesagne, subito messe sotto controllo dagli investigatori coordinati dal capitano Angelo Giurgola, comandante della Compagnia di Fasano. Così, quando l'altra sera gli estorsori hanno chiamato la prima vittima è stato facile rintracciare la provenienza della telefonata e far intervenire gli uomini già appostati a pochi metri dalla cabina pubblica nella piazza centrale di Mesagne. I tre si sono subito dichiarati estranei ad ogni accusa, dimostrandosi sorprese e preoccupati, ma poco dopo i carabinieri hanno trovato una prova schiacciante: in tasca al telefonista l'elenco con i numeri telefonici degli imprenditori da chiamare.

Ceglie Messapica in controtendenza rispetto ad altri centri: qui le persone non scelgono l'omertà per conquistarsi la tranquillità. Parlano e denunciano. Già otto anni fa fu smantellata un'altra banda che terrorizzò con il "pizzo" famiglie e imprenditori. Nacque un'associazione anti-racket e il Comune si costituì parte civile contro i responsabili dell'epoca che proprio fra qualche giorno saranno processati. "Anche in questa occasione chiediamo che l'Amministratore di Ceglie Messapica si costituisca parte civile" chiede con determinazione Rocco Argentiero, presidente dell'Aciam, l'associazione anti-racket.

 

 

 

 

Dopo oltre due mesi è arrivata la pioggia

Mercoledì, 6 settembre

 

Dopo oltre due mesi di siccità anche su Ceglie Messapica è caduta una leggera pioggia che ha spazzato l'afa facendo tornare il sorriso agli agricoltori (ma non solo a loro). Il temporale, coda di un fronte che per tutta la giornata di ieri ha bagnato il litorale adriatico dal Gargano fino al sud-est barese, ha interessato nella serata di ieri e per la notte la collina a nord di Brindisi, mentre un forte vento di tramontana ha fatto precipitare il termometro fino a far toccare il minimo stagionale dei 13 gradi.

Alcune ore di pioggia non hanno comunque risolto il problema dell'insofferenza delle piante, nè ripristinato livelli di sicurezza nei bacini idrici che alimentano l'Acquedotto pugliese: tuttavia i meteorologi ritengono che ormai la stagione arida è alle spalle e che nei prossimi giorni dovremmo attenderci altri rovesci.

 

 

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Il Cdl eviterà la crisi: appoggio esterno al sindaco

Lunedì, 4 settembre

 

Si terrà il 13 settembre il chiarimento tra il sindaco di Ceglie Messapica, Pietro Magno, e il Cdl, uno dei tre partiti che sostiene la coalizione di centro-destra, in seguito destituzione del loro rappresentante in Giunta. La richiesta di un incontro è stata concordata dal direttivo del partito che, alla presenza del segretario provinciale Crastolla, ha elaborato un documento per tentare di ricucire la grave frattura in tempi brevissimi. Il sindaco ha accettato l'incontro ma lo ha rinviato di una settimana, nel frattempo conserverà  l'interim su Personale e Sicurezza finora delegati ad Angelo Gasparro.

In un servizio di Quotidiano, in edicola domani, il capogruppo del Cdl Enzo Galetta ribadisce il sostegno a Gasparro affermando che nell'incontro della prossima settimana sarà chiesto al sindaco il  reintegro nell'esecutivo. Secondo quanto riferito dal quotidiano salentino il Cdl non provocherà la crisi: se non dovessero essere accettate le richieste del partito (una potrebbe essere l'azzeramento della giunta) i consiglieri cristiano-democratici appoggeranno dall'esterno l'attuale amministrazione. 

La polemica è sorta all'indomani della decisione di Pietro Magno di "destituire" temporaneamente anche l'ing. Gianni Chiatti, responsabile dell'Ufficio tecnico comunale, già sostituito il 1 settembre scorso da un consulente, l'ing. Giampiero Mutinati (chiamato ad analogo incarico anche nell'Ufficio tecnico della vicina Locorotondo), cui è stato affidato autorità di firma e quindi di responsabilità, poteri destinati ad aprire nuovi contenziosi politici e amministrativi. Nella delibera si precisa infatti che il rapporto di lavoro "avrà natura professionale autonoma di consulenza e non subordinata", della durata di un anno fino al 31 agosto 2001, che il professionista "dovrà garantire una presenza presso il Comune per almeno due mattine alla settimana" per un compenso di "£.3.060.000 mensili lorde dietro presentazione di fattura.

 

 

 

Allarme siccità: a Ceglie non piove dal 29 giugno

Venerdì, 1 settembre

 

Forti preoccupazioni tra gli agricoltori di Ceglie Messapica per il lungo periodo di siccità che sta seriamente compromettendo i prodotti della campagna. Gli unici ad avvantaggiarsi del clima caldo sono i viticoltori, un numero comunque piuttosto esiguo in quest'area dove invece dominano oliveti e mandorleti. L'ultima pioggia caduta a Ceglie risale al pomeriggio del 29 giugno, un intenso temporale durato quasi tre ore dopo una lunga fase preestiva dei mesi di maggio e giugno, poi un breve scroscio il 15 luglio. Qui il caldo è praticamente arrivato dalla settimana di Pasqua, quando la temperatura raggiunse improvvisamente i 27 gradi.

La mancanza delle piogge sta creando problemi anche per la distribuzione dell'acqua: gli invasi che alimentano l'Acquedotto pugliese hanno una capacità dimezzata rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Dopo l'ondata di maltempo e il forte scirocco di ieri si attendeva la pioggia, ma invano.

Sulla provincia di Brindisi sono caduti quest'anno 160 millimetri di acqua in meno rispetto ai 575 millimetri osservati tra il 15 agosto '98 e la stessa data del '99.

 

 

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Vicenda Gasparro: dalle opposizioni nessun aiuto

Venerdì, 1 settembre

 

Opposizione critica e schierata nella vicenda che ha portato alla revoca dell'assessore Angelo Gasparro, destituito dal sindaco Pietro Magno per forti contrasti sia personali che con il Cdl, partito del quale l'ex assessore è vicesegretario provinciale. La Gazzetta del Mezzogiorno, in un articolo pubblicato oggi, riporta le posizioni di Rifondazione Comunista, Centrosinistra e Forza Ceglie. Pietro Mita (Rifondazione) rileva come "ora non è più un singolo consigliere ma un intero partito" a mettere sotto accusa l'azione del sindaco il quale "ormai assediato, spara in tutte le direzioni".  Secondo l'ex sindaco cegliese "è necessaria un'azione" dell'opinione pubblica "per contrastare il processo di decadenza della città".

De Masi del Centrosinistra si interroga sui motivi che hanno portato al "licenziamento del responsabile al Personale, iniziativa maturata dopo una progressiva azione di logoramento esercitata per motivi non ancora chiari, ma che probabilmente vanno cercati nell'assetto urbanistico del territorio, sull'anticipato letargo di alcuni faraonici progetti e le appassionate difese di funzionari caduti in disgrazia". Il rappresentante del Centrosinistra, augurandosi che il caso sia solo politico e non giudiziario, giudica la gestione Magno "un 'nongoverno' inconcludente rivelatosi formidabile sponsor della precedente amministrazione".

Occhi puntati su Rocco Cavallo, consigliere di Forza Italia, che al ballottaggio  appoggiò dall'esterno il sindaco vincente: "Mi sento un po' colpevole di questa situazione, un'amministrazione inefficiente che necessita di una vera sterzata". Sarà lui l'uomo che in caso di crisi appoggerà l'attuale coalizione? "Se l'andazzo è questo - afferma Cavallo - non se ne parla nemmeno".

 

 

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