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In questa pagina notizie e servizi in aggiornamento continuo da Ceglie Messapica (Brindisi)

 

 

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Giallo in Comune su un debito di oltre un miliardo

Martedì, 31 ottobre

L'interesse per l'aspetto politico della crisi che si sta consumando sul Comune da più di due mesi ormai, ha per un attimo tralasciato il problema degli equilibri di bilancio, al centro dei lavori degli ultimi due consigli comunali. Secondo Rifondazione Comunista e Centrosinistra, il bilancio presentato dall'Amministrazione é in disequilibrio, «perché non vi é traccia di un debito di 1 miliardo e 100 milioni da restituire alla Regione, né si capisce come si intende fronteggiarlo». «Ne siamo venuti a conoscenza in questi giorni - si difende l'Amministrazione - e lo stiamo verificando: ne terremo conto in sede di bilancio preventivo». Ma ripercorriamo le tappe della questione, che si presenta ingarbugliata.

É il 19 ottobre: in Consiglio si discute il documento sull'equilibrio di bilancio. Rifondazione rivela l'esistenza di un debito di 1 miliardo e 100 milioni da restituire alla Regione, riguardante un prestito concesso alle Amministrazioni degli anni '80 con due decreti (il n. 513 del 20.7.85 e il n. 279 del 25.3.86) e in due soluzioni (500 e 600 milioni), destinato all' acquisizione e alla urbanizzazione delle aree Peep. Prestito da restituire a vendita ultimata. L'Amministrazione cade dalle nuvole, dice di non saperne nulla, mentre il Cdl boccia il documento, inasprendo ancora di più la crisi. Il 23 ottobre il consigliere di Rifondazione, Gatti, invia una missiva al Coreco, per informare della situazione; negli uffici contabili intanto é il caos. Il 24 ottobre l'ingegnere Chiatti, responsabile dell'Utc, e la sig. Lodedo, responsabile degli Uffici Finanziari, inviano una relazione al sindaco, in cui attestano l'esistenza del debito; subito dopo arriva la conferma del Collegio dei Revisori dei Conti. E il Coreco invia un ultimatum: approvate il bilancio entro 10 giorni - siamo al 25 ottobre - altrimenti «attueremo la procedura dei poteri sostitutivi».

Si arriva al Consiglio comunale del 28 ottobre. Il sindaco Magno attacca l'ex Amministrazione: «Sapeva benissimo dell'esistenza di questo debito, ma non ha mai dato atto nel bilancio, tant'é vero che nel '96,'97,'98 ha ricevuto solleciti di pagamento, rispondendo all'ultimo con una richiesta di compensazione. É un falso in bilancio, di cui informeremo la giustizia contabile e ordinaria». «Tutti sapevano del prestito, sia Magno che gli uffici - replica l'ex sindaco Mita -. Il problema é rimborsare la Regione, poiché sono stati venduti tutti i suoli Peep. Nel bilancio di previsione (febbraio 2000) é stato inserito per la vendita 1 miliardo e 430 milioni: ne sono entrati 2 miliardi 683 milioni, quindi 1 miliardo 253 milioni in più. Questi soldi vanno utilizzati per rimborsare finanziamenti destinati all'acquisto di suoli e non per fronteggiare spese correnti come si sta facendo. Il Testo Unico é chiaro: é in fase di approvazione degli equilibri di bilancio che il Comune deve specificare come intende far fronte ad eventuali debiti, cosa che voi non fate». Si viene a sapere, intanto, che il 17 luglio scorso l'ing. Chiatti aveva informato il sindaco dell'esistenza del debito, ma, dopo un controllo, dai libri contabili non risulta nulla. Poi il voto sul documento, che passa con i voti di An e Fi e l'astensione del Cdl e la parola passa al Coreco.

 

 

 

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Basket, vittoria senza storia contro il Nola: 90-66

Domenica, 29 ottobre

Successo che fa morale e classifica per la D'Annunzio Ceglie che sul parterre di Cisternino ha battuto il Nola per 90 a 66. La formazione campana, dal canto suo, si è rivelata squadra ostica con un Liguori in evidenza che però nulla ha potuto contro i ragazzi guidati dal coach Cosimo Romano che hanno portato a casa due punti fondamentali per il recupero di fiducia e consapevolezza nelle proprie capacità. La gara è stata praticamente a senso unico, con un lieve recupero del Nola nella seconda metà ben amministrata dalla D'Annunzio.

Basket  Serie C1 - Girone G

4^ Giornata

 Risultati

Amalfi - Nardò

88-81

Corato - Martina

94-84

Ceglie - Nola

90-66

Bisceglie - Caserta

66-69

Mesagne - Casagiove

65-58

Ruvo - Ostuni

81-76

Termoli - C. Stabia

82-89

 

Classifica

Ostuni, Martina,  Caserta, Nardò 

    6

Corato, Bisceglie, Ruvo, Mesagne, Caserta, Casagiove, Ceglie, Nardò, C. Stabia

    4

Amalfi, Nola

    2

Termoli

    0

   __________________________________

 

 

 

 

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Bilancio: l'astensione del Cdl salva il sindaco

Sabato, 28 ottobre

Con 10 voti a favore, 8 contrari e 3 astenuti il Consiglio comunale di Ceglie Messapica ha approvato l'equilibrio di bilancio bocciato nella precedente  seduta del  19 ottobre scorso. Il provvedimento è passato grazie all'astensione dei tre consiglieri del Cdl, partito che partecipa alla formazione dell'attuale maggioranza ma in rotta di collisione con il sindaco Pietro Magno. Anche oggi la distanza si è fatta ancora più grave e incolmabile, tuttavia il gruppo che si ispira al movimento politico del presidente della Regione Puglia Fitto ha affermato di non volersi "assumere la responsabilità della caduta di Magno".

L'argomento sul riequilibrio di bilancio (dove mancherebbero ulteriori 1 miliardo e 100 milioni di debito con la Regione) è stato unificato ai progetti complessivi dell'attuale amministrazione. Il sindaco Magno ha quindi dato lettura di almeno 18 punti che formano il suo programma e che sono stati fortemente contestati dalle opposizioni e dal Cdl che hanno parlato di progetti elettoralistici, irrealizzabile senza adeguata copertura finanziaria e svincolati dal contesto sociale ed economico della zona. Nel corso della seduta il sindaco ha inoltre annunciato la presentazione della bozza del Piano regolatore generale facendo consegnare ai consiglieri comunali - che ignoravano il lavoro di rilettura fatto dal progettista ing. Borri - i progetti di intervento.

Il voto dell'unico punto discusso dall'assemblea consiliare è venuto alle 17,30 di oggi dopo quasi otto ore di discussione comprensibilmente accesa e dai toni talvolta aspri, seguita da centinaia di cittadini che hanno affollato l'aula. L'esito della votazione ha scongiurato i rischi di scioglimento anticipato del consiglio e consentirà al sindaco Magno di continuare ad amministrare, tuttavia il successo odierno potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro poiché sembrano ancora più accentuate le fratture tra i partiti della maggioranza e alcuni strettissimi collaboratori del primo cittadino.

 

 

 

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Nicola Ciracì segretario provinciale di Forza Italia

Venerdì, 27 ottobre

Il cegliese Nicola Ciracì, 31 anni, è il nuovo segretario provinciale di Forza Italia: è' stato eletto oggi all'unanimità nel corso del congresso degli azzurri tenuto alla Masseria Santa Lucia, sulla marina di Ostuni. Si tratta di una elezione ampiamente prevista fin dalla vigilia e confermata durante la seduta odierna che ha visto un'unica lista con un unico candidato fortemente appoggiato dall'on. Luigi Vitali, coordinatore uscente. Il suffragio di Ciracì, che è anche presidente del Consiglio comunale di Ceglie Messapica, era stato contestato da Vito Semerano di Ostuni che aveva parlato di "congresso bulgaro" privo di confronto e dialettica, collocando Nicola Ciracì tra i "socialisti" che oggi affollano Forza Italia (gli altri filoni indicati sono i "berlusconiani", al quale Semerano dice di appartenere, e i "fittiani", ispirati al governatore della Puglia Raffaele Fitto riuniti nel Cdl).

Il nuovo segretario provinciale ha subito dichiarato di voler dare unità al movimento con l'intento di battere il centrosinistra alle prossime elezioni politiche e rimuovere l'asse Antonino-Dipietrangelo oggi al governo della città di Brindisi.

 

 

 

 

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Tra zucche e teatro ecco la notte di Halloween

Venerdì, 27 ottobre

Sbarcata sulla costa atlantica degli Stati Uniti dai coloni irlandesi, è tornata in Europa con tutto il seguito di entusiasmo e business: è la festa di halloween, l’appuntamento con streghe, spiriti e fantasmi un po’ bizzarri, un po’ buontemponi infilati tra una zucca opportunamente scolpita, una pinta di birra e una scena teatrale. La notte del finto horror sarà vissuta anche a Ceglie, appuntamento martedì 31 ottobre al  "Circus advangarde"  nel centro storico della città,  con la performance la "Cybernotte di halloween", immagini, parole, suoni e facce cyborg. Le immagini sono a cura di  Simone Melissano, i testi di Giuseppe Antonio Conserva, suoni X.

 

 

 

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Arrivano le bollette per i rifiuti. Ma sono scadute

(Gazzetta del Mezzogiorno, Cronaca di Brindisi - Servizio di Luca Dipresa)

Venerdì, 27 ottobre

C'è disappunto tra la gente per quel che concerne gli avvisi di pagamento inerenti la tassa per i rifiuti solidi urbani. In questi giorni, ai contribuenti sono recapitate le buste contenenti i conteggi e i bollettini di pagamento. Enorme il disappunto quando, aperta la busta, si legge che la prima rata è scaduta il 30 settembre.

Come si fa a pagare nei termini - ci si è subito chiesto - se la consegna sta avvenendo solamente in questi giorni? Si dovrà pagare la mora?
In effetti, sono interrogativi che giustamente la gente si pone perché pagare il dovuto pesa, figurarsi le multe per i ritardi. In special modo quando non sono dovuti a propria dimenticanza.
Non è certo colpa dei contribuenti se la consegna non è avvenuta in tempo utile per il pagamento. Il problema sta, quindi, proprio nel ritardo, per cui diventa legittimo chiedersi come può accadere una cosa del genere. Qualcuno dovrebbe dare delle giustificazioni: la vicenda potrebbe dare luogo a problemi seri.

Nella busta non era illustrato alcun motivo a giustificazione del ritardo nè si accennava ad un eventuale esonero dalle possibili multe per i cittadini per nulla responsabili dell'accaduto.
In casi del genere vige la norma che le cartelle vanno notificate direttamente agli interessati, apponendovi, sulla ricevuta, la data e la firma. Qualcuno ha addirittura pensato, forse un po' troppo maliziosamente, che l'insolita consegna fosse proprio finalizzata a far versare la multa. Gli stessi maligni che hanno poi commentato l'episodio con la famosa frase di un noto statista: «A pensar male si fa peccato, però spesso si azzecca». Ma, a ben vedere, un'altra questione farebbe venir meno tale «sospetto».

Cosa accadrebbe se qualcuno non assolvesse il suo debito, così come prescritto nella cartella, adducendo come pretesto il non aver ricevuto alcuna comunicazione? Nulla. Del resto come sarebbe possibile dimostrare il contrario? Ecco perché in questi casi - come per tutti gli avvisi di pagamento - vige la norma della notifica che rimane l'unica prova certa. Sicuramente l'intera vicenda causerà il sorgere di questioni e contenziosi che non saranno di facile soluzione.
A meno che, per evitare il tutto, non si proceda a notificare nei termini la cartelle rivedendo le date di versamento, o quanto meno posticipando quella del mese di settembre.

 

 

 

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Polemica sulla nomina del portavoce: "Un'anomalia"

(Gazzetta del Mezzogiorno, Cronaca di Brindisi - Servizio di Pierpaolo Faggiano)

Mercoledi, 25 ottobre

La nomina del prof. Gaetano Scatigna Minghetti quale portavoce del sindaco sta diventando, suo malgrado, oggetto di animate discussioni. Motivo principale, la mancanza a tutt'oggi di una delibera d'incarico cui ora fa seguito la presa di posizione dell'Assostampa, secondo cui «c'è un'anomalia nella nomina, in quanto la figura del portavoce contemplata dalla recente legge 150/2000 rientra nella categoria professionale del giornalista».

Ma ripercorriamo le tappe della questione. È il 12 settembre e il sindaco Pietro Magno presenta alla città il suo staff di collaboratori: ne fanno parte tre consulenti finanziari, l'ingegnere Chiatti e il prof. Minghetti, nominato ufficialmente portavoce e responsabile del rilancio d'immagine della città; il 21 settembre Minghetti chiede un incontro con la stampa, durante il quale, in maniera molto cordiale, illustra i suoi obiettivi ed afferma che «l'incarico sarà operativo dal primo ottobre ed avrà cadenza trimestrale»; subito dopo entra nel vivo dell'attività inviando a sua firma comunicati stampa, cosa che per legge, può fare solo un iscritto all'Ordine dei giornalisti. Si arriva al Consiglio comunale del 19 ottobre: il consigliere del Centrosinistra Mino De Masi, durante un'interrogazione, fa notare che «dopo quasi un mese ancora non v'è traccia della delibera» e chiede di sapere a quanto ammonta l'impegno di spesa e se è stata stabilita la durata dell'incarico. Gli viene risposto che la delibera c'è. Ma nell'albo pretorio del Comune non risulta nulla. Nel frattempo si diffonde in città la voce delle dimissioni di Minghetti «per motivi personali», immediatamente smentite dall'interessato con una lettera apparsa l'altra giorno su La Gazzetta e causate, a suo dire, da un equivoco «fonetico». «Non ho mai detto dimissioni ma discussioni», afferma Minghetti.

A tutto questo, si diceva, si aggiunge la presa di posizione dell'Assostampa, che si sta occupando di casi analoghi anche in altri comuni: «Ribadiamo che c'è un'anomalia - afferma il presidente regionale Felice Salvati - e comunque siamo in attesa di poter dare uno sguardo alla delibera per verificare se ci sono le condizioni perché il soggetto interessato possa continuare a svolgere il suo compito. Inoltre - conclude Salvati - anche se la legge è operativa bisogna attendere che venga varato il regolamento per definire meglio i termini della questione».

 

 

 

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Nuovi lavori per il Teatro: si allontana l'apertura

Mercoledì, 25 ottobre

Si è riunita nei giorni scorsi la Commissione provinciale di vigilanza sui Lavori di pubblico spettacolo ed ha effettuato il sopralluogo nel teatro comunale di Ceglie per accertare lo stato dei lavori di completamento della struttura.

«La Commissione - scrive Gaetano Scatigna Minghetti, portavoce del sindaco in una nota inviata agli organi di informazione - si è resa ampiamente conto dello stato della struttura accertando che è necessario effettuare alcuni lavori di adeguamento mirato e, pertanto, contrariamente a quanto fatto credere dalla passata Amministrazione Mita ed a quello che si è finora ritenuto, il teatro comunale, per essere dichiarato agibile, funzionare pienamente ed essere, perciò, aperto per l'allestimento degli spettacoli ed alla fruizione del pubblico, dovrà essere assolutamente adeguato alle norme vigenti sulla sicurezza dei locali pubblici e/o aperti al pubblico».

«Nella relazione della Commissione, inviata al Comune, da parte dell'ing. Tonti (direttore dei lavori) che, per conto dell'ente locale, ha partecipato al sopralluogo, sono stati specificati gli interventi da realizzare. Tra le altre osservazioni formulate si legge che è necessario: estendere la zona di marciapiede in cui la pavimentazione è già ribassata per eliminazione della barriera architettonica, così da rendere possibile una "maggiore" apertura delle porte; eliminare l'effetto "autochiusura" delle porte, intervenendo sulla regolazione delle molle; eliminare uno dei due corrimano posti a lato delle scale, eliminare 8 poltrone dalla galleria».

Tutto sommato piccoli interventi che si possono realizzare in poco tempo. Almeno questo è stato l'orientamento della Commissione che ha rilevato la mancanza di alcune certificazioni: idoneità statica dell'edificio, tessuti delle poltroncine, etichetta sulle stesse. Piccole cose, si diceva, tant'è che il vice prefetto Bruno Pezzuto, responsabile della Commissione, ha ritenuto che non sia necessario effettuare un altro sopralluogo per il rilascio del nulla osta, che verrà emesso non appena l'Amministrazione invierà la documentazione richiesta.

 

 

 

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Basket, la D'annunzio stregata nel finale: 83-75  

Domenica, 22 ottobre

 

Un'altra possibilità di vittoria gettata al vento, con un finale che ancora una volta penalizza la buona prestazione dei ragazzi del coach Cosimo Romano. E' proprio negli ultimi secondi il tallone d'Achille della D'Annunzio Ceglie che anche a Castellamare di Stabia domina il campo, si porta fino a 12 lunghezze ma poi crolla nel momento in cui maggiore dovrebbe essere la tenuta e la concentrazione. Assente Della Corte,  la matricola cegliese sconta gli effetti dell'esordio e del grande circo che anche la serie C1 offre e pretende. Ai ragazzi di Romano manca probabilmente quel calore e quell'entusiasmo dei tifosi che lo scorso anno avevano la possibilità di seguire la squadra sul campo e durante gli allenamenti: l'esilio a Cisternino per la mancanza di un Palasport stanno facendo il resto.

 

Basket  Serie C1 - Girone G

3^ Giornata

 Risultati

Ostuni - Mesagne

82-75

Corato - Bisceglie

76-89

Nardò - Ruvo

87-84

Stabia - Ceglie

83-75

Caserta - Casagiove

89-81

Martina - Termoli

95-82

Nola - Amalfi

81-90

 

Classifica

Casagiove, Ostuni, Martina, Bisceglie, Caserta, Nardò 

    4

Corato, Ruvo, Mesagne, Caserta, Bisceglie, Ceglie, Nardò, Nola, C. Stabia, Amalfi

    2

Termoli

    0

   __________________________________

 

 

 

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Riconvocato il Consiglio: 7 giorni decisivi per Magno

(Servizio di Luca Dipresa - Anteprima della Gazzetta del Mezzogiorno)

Sabato, 21 ottobre

E' stata riconvocata per sabato prossimo la seduta consiliare con all'ordine del  giorno nuovamente il riequilibrio di bilancio, bocciato nel corso della seduta di giovedì scorso e che, di fatto, ha sancito la crisi in seno al Polo.  Una convocazione con qualche interrogativo e comunque preceduta da una differenziazione di vedute sulla procedura. Il sindaco, a quanto pare,  era dell'idea che non ci dovesse essere comunicazione al Coreco anche perché  - avrebbe sostenuto - non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di portare in consiglio il punto in questione perché si tratterebbe di una semplice presa d'atto. Ma la normativa, in questi casi, sarebbe quella sancita nel Decreto Legislativo n. 77 che prevede, in casi di bocciature dal riequilibrio di cassa, di adottare la stessa  osservata per il bilancio di previsione. Ma sicuramente questa sarà materia all'attenzione delle forze politiche, specie dell'opposizione, che vogliono vederci chiaro sulla procedura. Anche perché, si obietta, non è che ogni volta che un  provvedimento di tale natura venga bocciato lo si possa ripresentare all'infinito. Per intanto, sul fronte crisi c'è da registrare che alla conferenza dei capigruppo, convocata per la mattina di sabato, il Cdl non si è presentato. La motivazione in quello che ci ha dichiarato Enzo Galetta, capogruppo: "Se prima non c'è un chiarimento politico è inutile incontrarsi". E così prosegue: "Andare a parlare di riequilibrio senza accordi politici su quello che dev'essere il futuro di questa amministrazione non ha senso". In pratica il Cdl è coerente con la posizione assunta in consiglio comunale, quando proprio per bocca del suo capogruppo rese la testuale dichiarazione: "Chiediamo che il punto venga ritirato: primo perché non è passato dalla commissione  e secondo perché non siamo stati coinvolti nella sua stesura". "Noi siamo ancora in attesa di dar vita ad un chiarimento - prosegue Galetta - su quello che dev'essere l'azione dei questa amministrazione a medio e lungo termine, scendendo per un attimo dalle nuvole e mettere i piedi per terra". Stando così le cose la crisi è su di un binario morto, senza evoluzioni all'orizzonte. Ma questo, l'interrogativo, l'altra parte della maggioranza non lo sapeva già? Questa che, dal punto di vista del Cdl, potrebbe apparire una forzatura, una sfida vera e propria a cosa può portare? Ad una seconda bocciatura del riequilibrio. Ma questo tutti sanno dove poi porta. A molti può apparire la strada scelta da sindaco, Fi ed An come una forzatura convinti, forse, che alla fine a cedere sarà solo e solamente il Cdl. Ma, appare improbabile tenuto conto che i cidiellini confermano a chiare lettere che per ricompattare la situazione si deve dar luogo ad una inversione di rotta della macchina amministrativa. Una inversione che dovrebbe necessariamente passare attraverso l'azzeramento dell'esecutivo.  Ma a questo si contrappone la posizione del sindaco, sostenuto a spadatratta da Forza Italia ed Alleanza Nazionale: "Non faccio nessun azzeramento che me lo chieda il Cdl o tutte quante le forze del Polo mese assieme". Traduzione: il bandolo della matassa è e resta nelle mani del Cdl che, a questo punto dovrebbe fare retromarcia. Nella prossima settimana, e comunque prima della seduta di sabato 28 ottobre, la situazione si preannuncia abbastanza tesa. Che farà il Cdl è la domanda che tutti si pongono. Come pure che per salvare la legislatura, a questo punto un passettino indietro lo dovrebbe fare anche il sindaco, magari operando un rimpasto. Anche perché il Cdl non può dire "scusate, abbiamo scherzato". Va anche detto che per qualcuno, l'intera vicenda passerebbe anche attraverso la ricerca della leadership in FI, partito nel quale approda il Cdl   (venerdì si celebra il congresso provinciale). Come pure che non si capisce il "silenzio" delle segreterie provinciali reciproche. Per la cronaca, all'ordine del giorno della seduta convocata per sabato prossimo figurano altri due punti: la ricognizione delle opere pubbliche e la mozione di Rifondazione Comunista sulla Coppa Messapica.

 

 

 

 

 

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Maggioranza battuta, bocciato l'equilibrio di bilancio

Giovedì, 19 ottobre

Maggioranza battuta al Consiglio comunale di Ceglie Messapica convocato per discutere, tra l'altro, l'equilibrio di bilancio e il regolamento di disciplina per le antenne radio. E' arrivata dirompente nell'assise pubblica la crisi amministrativa che si trascina ormai da agosto, da quando il sindaco revocò l'incarico di assessore ad Angelo Gasparro, rappresentante del Cdl. E proprio il Cdl, dopo aver chiesto il ritiro del punto all'ordine del giorno, ha fatto venir meno il suo apparto alla maggioranza che così, dopo 16 mesi di amministrazione, è stata per la prima volta battuta. Hanno infatti votato a favore i 10 rappresentanti di Forza Italia e An, più il sindaco, mentre contro si sono dichiarati gli 11 consiglieri del Centrosinistra, Rifondazione comunista e Forza Ceglie.

Prima del voto, giunto dopo oltre cinque ore di dibattito, gli interventi hanno tutti espresso la difficoltà della situazione amministrativa denunciando da una parte le strumentalizzazione delle opposizioni e da queste l'inefficacia di un progetto politico che ha ormai rotto il rapporto fiduciario con le istituzione e con i cittadini cegliesi. A nulla è valso il tentativo di Forza Italia di chiedere la sospensione momentanea dei lavori che non ha portato ad alcuna risoluzione con i rappresentanti del Cdl che, ancora una volta, hanno chiesto l'azzeramento della Giunta  e della presidenza del Consiglio. Braccio di ferro ormai consueto: il sindaco, dopo aver definito "traditori" gli ex alleati del Cdl, ha seccamente rifiutato la proposta dell'azzeramento ricordando che egli, con domicilio e interessi professionali a Roma, non ha nulla da perdere da una anticipata conclusione della legislatura.

Prima del dibattito e del voto conclusivo (votato all'unanimità soltanto il progetto di un insediamento agrituristico) numerose interrogazioni sono state rivolte al sindaco alla Giunta: tra queste la vicenda del consulente all'Ufficio Tecnico (il sindaco Magno ha affermato che responsabile resta l'ing. Chiatti), la situazione del Centro Neurolesi dopo la sentenza del Consiglio di Stato, un ospedale trasformato in una depandance di ortopedia e senza alcun indirizzo di alta specializzazione medica ("Non è mio compito" ha ribattuto il sindaco), le presunte dimissioni del portavoce (smentite dal primo cittadino), lo stato di abbandono della Pineta Ulmo e  del Teatro.

 

 

 

 

 

 

 

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E' morto il pensionato picchiato da rapinatori

Martedì, 17 ottobre

E' morto l'anziano pensionato di Ceglie Messapica, Giuseppe Argentieri di 94 anni, selvaggiamente pestato da alcuni rapinatori che la sera di venerdì scorso si erano introdotti nella sua casa di campagna, in contrada Galante. L'uomo era ricoverato nell'ospedale di Ceglie per le ferite riportate ma la gravità delle lesioni e l'avanzata età hanno avuto la meglio sui medici che si sono prodigati per strapparlo alla morte: il poveretto ha cessato di vivere senza aver ripreso conoscenza, senza poter raccontare alle forze dell'ordine la brutale aggressione subìta.

Adesso è omicidio. E la paura delle rapine nelle campagne di Ceglie Messapica diventa incubo. Giuseppe Argentieri - l'anziano pensionato aggredito e picchiato dai rapinatori che avevano fatto irruzione all'interno della sua abitazione rurale - non ce l'ha fatta. Il 94enne bracciante agricolo, che in seguito alle ferite riportate era stato ricoverato nella divisione di Chirurgia del nosocomio di Ceglie, è morto. Il lavoro degli investigatori è ora infatti ancora più difficile dal fatto che la vittima dell'aggressione non ha saputo fornire loro nessun aiuto. Giuseppe Argentieri è stato aggredito e picchiato selvaggiamente mentre dormiva e non ha avuto il tempo e la possibilità di rendersi conto di quello che stava accadendo. I ladri, dopo averlo ferito, sono fuggiti dalla sua abitazione portando via una borsa che conteneva soltanto documenti.

Gli investigatori escludono che possa esserci un qualche collegamento tra le diverse rapine verificatesi nelle ultime settimane nelle campagne di Ceglie Messapica e farebbero invece credere che la paternità dei colpi sia imputabile a più bande.

 

 

 

 

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Antonella Ricci nell'associazione chef d'Europa

Martedì, 17 ottobre

 

Antonella Ricci, chef del ristorante al Fornello di Ceglie Messapica, che gestisce insieme al padre Angelo e alla madre Dora (nella foto con la figlia), è stata inserita nella guida dell'anno 2000 dell'Associazione dei giovani ristoratori d'Europa. Si tratta di un riconoscimento che arriva per il terzo anno di seguito e che pone Antonella al top dell'arte della ristorazione in Puglia. Infatti la guida dell'Associazione dei giovani ristoratori d'Europa dell'anno 2000, presentata lunedì 16 ottobre, contiene 350 schede relative a chef impegnati in tutto il vecchio continente. Gli italiani sono 59 e per statuto non dovranno mai essere più di 60.

La Ricci è l'unica a rappresentare la Puglia. Lo statuto prevede che i giovani ristoratori devono avere tra i 34 anni e i 45 anni, essere proprietari del ristorante in cui operano, condurre una attività di ricerca continua nel campo gastronomico, proporre ristoranti che siano anche esteticamente belli, accurati negli arredamenti, di classe, ma senza ostentazione. Antonella Ricci è approdata nella cucina del Fornello, in contrada Montevicoli a Ceglie Messapica, grazie al richiamo offerto dagli insegnamenti di papà Angelo e mamma Dora, tuttavia lei ha dimostrato di avere una capacità innata di fare cucina, di mettere in discussione i piatti tipici locali, ma senza strafare, di coniugare tradizione e innovazione. Infatti dopo la laurea in Scienze bancaria, conseguita presso l'università di Lecce, la giovane si è trovata a un bivio, tra l'utilizzo del titolo di studio e la prosecuzione dell'attività familiare in un ristorante che era già al vertice per quanto riguarda la gastronomia in Puglia. E Antonella Ricci ha scelto la cucina senza alcun ripensamento. Di più: in cucina ha conosciuto un altro chef di classe, Vinod Sokar, originario dell'Isola di Mauritius, che è diventato suo marito.

 

 

 

 

 

 

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Saltano due commissioni, non c'è il numero legale

(Anteprima della Gazzetta del Mezzogiorno del 18/10/2000)

Lunedì, 16 ottobre

Non  si sono tenute due importanti commissioni consiliari in programma per la mattinata di lunedì e che riguardavano importanti questioni inserite nell'ordine del giorno del consiglio comunale la cui seduta è stata convocata per giovedì prossimo. Era la commissione al bilancio e quella relativa al regolamento per l'assegnazione dei suoli al cimitero. La impossibilità di tenere le commissioni nella mancata presenza del numero legale dei componenti, a partire da quelli della maggioranza. Per la commissione convocata per la regolamentazione dell'assegnazione dei suoli cimiteriali erano presenti i consiglieri Trinchera di Rifondazione Comunista e Gallone di Alleanza Nazionale. Assente anche il presidente della commissione, Donato Gianfreda (del Cdl) - avrebbe comunicato la sua impossibilità ad essere presente perché impegnato in quel di Brindisi. Stessa sorte per l'altra commissione, quella sul bilancio. Qui c'era il presidente, ma mancavano diversi altri componenti, al punto che non c'era il numero legale. Ora cosa accadrà? Si andrà in consiglio comunale senza il passaggio che, sia pure non obbligatorio, è nella prassi consolidata per dipanare dubbi e proporre eventuali emendamenti? "Secondo una consuetudine consolidata - afferma a tal proposito il consigliere d'opposizione Nicola Trinchera - il punto inserito nell'ordine del giorno dovrebbe essere ritirato".  Ma così facendo significa ritardare ulteriormente le attese della gente interessata alla questione suoli cimiteriali. Per il bilancio la questione è ben diversa. Ci sono dei termini da rispettare. Allora ci sarà una nuova convocazione della commissione?  E per farlo ci sarebbero i margini di tempo  considerato che giovedì 19, giorno previsto per l'assise cittadina è ad appena 72 ore di distanza?.  Certo, nel regolamento nulla è specificato in merito ai tempi di convocazione, ai soliti cinque giorni, per cui si potrebbe anche decidere di convocarla nel giro di 24 ore. Ma questo significherebbe sconvolgere anche i programmi e gli impegni personali: Ed allora? Si presume che tutta la discussione si svilupperà in sede di consiglio. Ma, al di là di queste formalità (però non troppo!) c'è chi adduce il  mancato svolgimento della commissione (bastava che fossero presenti i componenti la maggioranza) problemi per quel che concerne la quadratura dei conti. Sarà vero, il consiglio è alle porte per verificare se queste voci hanno fondatezza. Poi c'è un'altra questione da non sottovalutare, quella relativa al regolamento per l'installazione di impianti di radiofonia, telefonia e altri che emettono onde elettromagnetiche. In una delle sedute di commissione all'unanimità si convenne di vedere meglio la questione sulla base della proposta pervenuta dal sindaco. Ma l'aver inserito l'argomento nell'ordine del giorno va contro quell'orientamento. Perché, la domanda, tanta fretta? "La fretta di rispondere alle sollecitazioni dei gestori di telefonia mobile e l'insolvenza di tematiche fondamentali per la salute del cittadino - afferma il consigliere del centrosinistra, Mino De Masi -rischiano di veder approvato un regolamento comunale orami tecnicamente superato, restrittivo in teoria e ancora difficilmente applicabile. Studi e incontri internazionali hanno differenziato la tipologia e gli effetti delle onde elettromagnetiche che invece a Ceglie si vuol generalizzare in un unico calderone, anzi in un unico polverone populista. Che senso ha stabilire potenza e perimetri di collocazione delle antenne se poi non si ritiene utile la ricerca di uno o più siti dove installare, e se necessario delimitare, gli impianti? E che senso ha parlare di voltmetri se nessuno si preoccupa di stabilire un tetto d'area al valore da raggiungere?" . Ma non solo.  "E infine con quali strumenti Comuni e soprattutto le Ausl  - prosegue De Masi - potranno verificare il tasso di inquinamento elettromagnetico? Esempio clamoroso è un'antenna che svetta indisturbata nella vicina Francavilla Fontana: nonostante la sua ombra si proietti su una scuola elementare, sull'Ufficio di Igiene della Usl Brindisi 1, sulla caserma dei Vigili del Fuoco e sulla Pretura nessuno finora è riuscito a rimuoverla. Sia la legge quadro in discussione in Parlamento che la proposta di legge regionale depositata in via Capruzzi affrontano queste nuove questioni, temi fondamentali che il sindaco di Ceglie sembra ignorare. Evidentemente per lui è più importante coinvolgere nei contenziosi giudiziari - di cui tra l'altro non è responsabile - l'intero Consiglio comunale".

    

 

 

 

 

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Contrasti con l'amministrazione: lascia il portavoce

Lunedì, 16 ottobre

Non c'è pace tra gli ulivi e neppure tra i collaboratori dell'amministrazione comunale: il record di permanenza al Palazzo di città probabilmente spetta al professor Gaetano Scatigna Minghetti, apprezzato studioso e storico di Ceglie Messapica, chiamato a metà settembre a ricoprire l'incarico di portavoce. Ebbene, stamani il prof. Minghetti ha rassegnato le dimissioni dopo alcuni contrasti che lo avrebbero visto opporsi al vicesindaco Domenico Urso: quest'ultimo lo avrebbe accusato di aver inviato agli organi di informazione una nota non preventivamente concordata, un vincolo mal digerito dall'addetto alle pierre che con la rinuncia all'incarico ha rivendicato la propria autonomia professionale.

La vicenda ha un risvolto giallo poiché il prof. Minghetti non ha ricevuto alcun mandato ufficiale e la delibera che avrebbe dovuto nominarlo per tre mesi a partire dal 1° ottobre scorso non è stata mai discussa, pertanto anche le dimissioni non avrebbero alcun valore amministrativo. C'è solo un problema contabile: chi pagherà il lavoro che lo studioso ha svolto finora?

 

 

 

 

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La valorizzazione del pane al workshop del Pastis

Lunedì, 16 ottobre

Martedì 24 ottobre alle ore 10.00 nell'auditorium Pastis - Cnrsm c/o la Cittadella della Ricerca a Brindisi (S.s.7 Brindisi-Mesagne) si terrà il workshop "Il pane: valorizzazione della tradizione". Organizzato dall' Associazione Panificatori della Provincia di Brindisi della Federazione Italiana Panificatori come presentazione del progetto sulla necessità di valorizzare i prodotti panari, mettendo in evidenza le tradizioni e la genuinità che contraddistinguono il frutto e l'artigianalità dei prodotti tipici.

Con il contributo della Scuola Superiore di studi Universitari e Perfezionamento "Sant'Anna" di Pisa, Pastis-Cnrsm e Link, vedranno la partecipazione di studiosi, tecnici e amministratori pubblici.

 

 

 

 

 

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Basket, primo successo per la D'Annunzio: 72-70  

Domenica, 15 ottobre

 

Pronto riscatto per la D'Annunzio Ceglie che nel primo confronto interno, disputato però a Cisternino, ha battuto il Corato per 72 a 70. La gara ha riproposto i tempi del precedente confronto con il Martina con i cegliesi che premono e si garantiscono un forte vantaggio e una ripresa che vede il recupero della squadra avversaria fino ad arrivare al sorpasso. Fortunatamente diverso il finale con il canestro che vale la vittoria firmato da D'Amicis.

 

 

Basket  Serie C1 - Girone G

2^ Giornata

 Risultati

Amalfi - Martina

79-91

Casagiove - Nardò

77-69

Ceglie -Corato

72-70

Bisceglie - Nola

82-73

Mesagne - C. Stabia

75-63

Termoli - Ostuni

92-96

Ruvo - Caserta

89-72

 

Classifica

Casagiove, Ostuni, Martina 

    4

Corato, Ruvo, Mesagne, Caserta, Bisceglie, Ceglie, Nardò, Nola

    2

C. Stabia, Termoli, Amalfi

    0

 

 

 

Servizio di Luca Dipresa per la Gazzetta del Mezzogiorno del 17/10/2000

 

Il fatto che stesse per ripetersi la gara di Martina, vale a dire che la D'Annunzio parte alla grande, detiene le redini del gioco e poi cala vistosamente sul finale può essere la dimostrazione che c'è gente ancora a corto di preparazione. E del resto tutti sapevano che Romano non ha potuto allenare con continuità l'intera rosa.  La lunga serie di infortuni registrati hanno in effetti rallentato i programmi ed ora c'è solo da sperare che l'infermeria si svuoti. Ma, al di la di questo che ha pure il suo valore, la gara vinta contro il Corato fa morale, oltre che classifica.

A Cisternino c'era il pubblico delle grandi occasioni - anche il sindaco
Amati seduto accanto ai ragazzi della curva - e Vozza e compagni sapevano benissimo che un'altra battuta d'arresto avrebbe potuto compromettere il filing creatosi. Eppure Romano non nascondeva le sue preoccupazioni. Ma aveva fiducia nel carattere dei suoi. Fare a meno di Paolo Della Corte, vittima di uno stiramento ed avere un Angelo De Leonardis febbricitante, affrontando il Corato che giungeva dall'esaltante e roboante vittoria contro l'Amalfi (gara vinta per 102 a 52) non è che facesse stare tanto tranquilli.

E poi sapeva delle condizioni generali della squadra. Ma la partita andava comunque giocata, mettendo da parte qualsiasi tipo di giustificazioni o lamentazioni. L'avvio è promettente con la D'annunzio che impone il suo gioco, soprattutto in difesa.  De Leonardis predilige sembra voler prediligere il canestro da tre punti, cosa del resto, considerato le condizioni fisiche, fa molto bene e 15 dei 21 punti realizzati vengono proprio dalla linea curva. Insomma, i primi dieci minuti sono promettenti ed il punteggio è chiaro: 24 a 15. I ragazzi della curva sono felici ed intonano canti di incitamento per i propri ragazzi (tra questi non manca quello del "vogliamo il palazzetto", rivolti verso l'assessore Gervasi, venuto anche lui a Cisternino, ndr). Ma non c'è da stare allegri, e del resto Romano lo ha sempre sottolineato ai suoi: "In serie C 1 nessuna partita è scontata ne vale molto l'essere la squadra pronosticata come una delle pretendenti alla lotta per il primato". Ed in effetti si verifica quello che Romano temeva, vale a dire un calo di tenuta con alcuni che vogliono tirare il fiato. Ne approfittano i baresi che è un quintetto ben amalgamato con giocatori temibili, a partire dal play Bucci per proseguire con il pivot Baroncini e l'ala Rosito.  De Leonardis appare anche nervoso e c'è qualche fallo evitabile. La difesa non è perfetta come pure il gioco senza palla. Ma sono cose che il buon Coco Romano saprà eliminare man mano che arriva al condizione. Forse la Coppa di Lega non ci sarebbe voluta, ma c'era ed è stata onorata fino alla fine. Anche D'Amicis, che proviene da un lunghissimo periodo di infortunio, pian piano inizia a riprendere la condizione, per il momento si mostra più efficace in difesa che in attacco (quando il fiato ci sarà tutto, la musica sarà decisamente diversa). Anche Vozza è sulla strada del pieno recupero, cosa che farà in fretta grazie alla sua gran voglia di giocare e il dott. Marseglia sa quanto questa sia forte se è vero che lui solo sa quanto ha dovuto faticare per convincerlo che non era il caso di rischiare ed aspettare per il suoi rientro in squadra. Così come anche  Epicoco, giocatore dal quale si attende molto, è sulla strada del pieno recupero. E le vittorie aiutano molto il giocatore ad accelerare i recuperi, sia fisici che mentali. Ben venga allora la vittoria, sia pure sofferta nel finale. Ora c'è un'altra settimana di lavoro e le cose non potranno che migliorare.  Domenica  c'è la trasferta di Castellamare di Stabia che non sarà casa da poco conto, tenuto conto che la compagine campana è a secco pur avendo allestito una rosa competitiva e le due battute d'arresto avranno il loro peso. Comunque, a proposito delle due sconfitte del Cstellamare questo avvalora la tesi di Romano secondo il quale in C 1 non ci sono partite scontate o che valgono a qualcosa i favori del pronostico. Ogni gara è storia a se e bisogna affrontarle con la giusta determinazione. Intanto c'è da pensare anche al recupero di della Corte, pedina indispensabile nell'economia del gioco offensivo.

Luca Dipresa


 

 

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In campagna cresce la paura dopo l'ultima rapina

Domenica, 15 ottobre

Campagne ormai nel terrore a Ceglie Messapica dopo l'ultima selvaggia aggressione subìta da un anziano agricolotre quasi novantenne, Giuseppe Argentiero, malmenato e rapinato da alcuni rapinatori che si erano introdotti nella sua casa rurale in contrada "Galante". L'allarme e la psicosi hanno indotto gli altri contadini ad armarsi di fucile e barricarsi in casa per fronteggiare la nuova, possibile, aggressione, scenari da far-west, una Barbagia nel cuore della Murgia pugliese cui le forze dell'ordine cercano di rispondere con operazioni e servizi mirati. La domanda che attende risposta è: chi sono i malviventi? E soprattutto: perché? La dinamica e gli obiettivi delle rapine non privilegiano l'ipotesi di balordi in cerca di emozioni e anche la scarsa consistenza dei bottini fa pensare ad una strategia estranea persino alle normali azioni della criminalità organizzata. Su queste analisi stanno lavorando gli investigatori che oltre all'azione massiccia di contrasto stanno intensificando uno studio di intelligence. 

 

 

 

 

 

 

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Neurolesi: la sentenza blocca eventuali ritorsioni

Sabato, 14 ottobre

Rompe il silenzio il direttore dell'Azienda ospedaliera Di Summa, Giuseppe Giuri, e si dice subito sorpreso della decisione assunta dai magistrati del Consiglio di Stato che ha giudicato illegittima la convenzione con la Fondazione Paolini di Roma per la gestione del centro per Neurolesi e motulesi di Ceglie Messapica. "Ritenevo - afferma il responsabile brindisino - che l'autonomia imprenditoriale che la riforma Bindi attribuisce ai direttori delle Aziende sanitarie fosse un istituto innovativo, e permettesse di stringere rapporti di diritto privato. Mi sono sbagliato. Mi adeguerò a quanto stabilisce il Consiglio di Stato". Ma il supremo tribunale amministrativo mette in guardia Di Summa e Paolini dall'intraprendere azioni che potrebbe avere letture ritorsive a danno dei circa 70 pazienti ricoverati nella struttura riabilitativa e dei 80 dipendenti: "Vanno fugate - si legge nella sentenza - le preoccupazioni prospettate dall'appellante circa una possibile interruzione del servizio in atto, posto che l'autorità amministrativa ha comunque a disposizione gli strumenti per impedire effetti negativi sull'interesse degli utenti del servizio". L'appellante è l'Azienda Di Summa che nel ricorso contro la prima sentenza del Tar di Lecce aveva evidenziato le difficoltà che avrebbe provocato una sentenza di nullità, motivazione letta come ricatto con lavoratori e malati in ostaggio. Il Consiglio di Stato anticipa eventuali e presunti blitz dando l'altolà sostenendo che l'Azienda ospedaliera di Brindisi e la Regione Puglia hanno risorse e mezzi per garantire continuità terapeutica e professionale alle persone involontariamente coinvolte nella vicenda, situazione che naturalmente peserà ancora di più sul disastrato bilancio del comparto sanitario del Di Summa che con il recente trasferimento all'ospedale Perrino di Brindisi ha raggiunto quota 28 miliardi.

La sentenza del Consiglio di Stato ha motivato l'illegittimità della concessione alla Fondazione Paolini: I «L'autonomia imprenditoriale delle Aziende sanitarie è comunque soggetta ai limiti derivanti dalle leggi che governano la materia, tra le quali, va annoverato l'art. 9 bis del decreto legislativo del 12/92 n. 502 che nel richiamare la figura della società mista demanda a procedure di evidenza pubblica la scelta dei soggetti privati chiamati a collaborare con L'Amministrazione».

Era stata la cooperativa S. Vincenzo di S. Michele Salentino a contestare la convenzione stipulata senza alcun bando né attraverso l'iter ordinario di appalto, percorso che ora la direzione ospedaliera di Brindisi è obbligata a percorrere.

 

 

 

 

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Lavoro: 40 borse di studio per animatori

Sabato, 14 ottobre

Quaranta Borse di studio per animatori nell'ambito del Programma Leonardo. Rif: Smile 321 . Settore: Turismo. Posti disponibili: 40. Durata: 3 mesi. Sede di svolgimento: Parigi . Inizio previsto: 09.01.2001. Requisiti: diploma di scuola media superiore, età compresa tra 18 e 27 anni, discreta conoscenza della lingua Francese (La formazione avverrà in francese), entusiasmo, dinamismo e voglia di lavorare nel settore del turismo. Costituirà titolo  preferenziale una esperienza  comunque maturata nel settore turistico ed un’altra lingua straniera. Buona conoscenza della lingua francese, predisposizione e forte motivazione a lavorare come animatore. Facilitazioni previste: A quasi tutti i giovani verrà offerta una remunerazione durante il tirocinio.

Descrizione stage: 20 borse saranno selezionate il 20/22 Dicembre presso gli sportelli Punto Impresa Lavoro pugliesi. La partenza è prevista il 9 gennaio 2001. Questi andranno in villaggi vacanze sulla neve con tour operator internazionali. Il secondo gruppo, altri 20 posti, verrà selezionato a fine aprile, da Smile e dal Club Med  ed andranno in villaggi Club in Europa. Sono previste 5 settimane di studio a Parigi e 9 di stage pratico. Si consegue un brevetto di animatore riconosciuto dallo stato francese, un diploma di lingua francese. A chi avrà superato l'esame e lo stage, verrà offerto un contratto di lavoro al Club Med o in altre organizzazioni internazionali.

Curriculum: Smile Puglia, viale Ofanto 137/P, 71100 Foggia, fax 0881/610175, email: smilefg@tin.it, oppure inserire il c.v. nella banca dati di www.impresalavoro.net citando il riferimento. (Data: 10.10.2000)

 

 

 

 

 

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Il Consiglio di Stato: "Fuori la Paolini dal Neurolesi"

Venerdì, 13 ottobre

 

Tutto da rifare per il Centro Neurolesi di Ceglie Messapica: il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso proposto dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera Di Summa, Giuseppe Giuri, che ha così tutto l'iter di concessione alla Fondazione Paolini, società romana che fa capo alla Tosinvest del gruppo Angelucci (sua la catena ospedaliera del "San Raffaele"). La magistratura amministrativa romana ha sospeso la convenzione poichè, sarebbe una delle motivazioni, la struttura riabilitativa cegliese sarebbe stata assegnata senza avere espletato la regolare procedura di appalto. Dubbi immediatamente sollevati dalle opposizioni consiliari cegliesi ma narcotizzati dalle performance elettorali per la conquista della Regione Puglia.

Ora il problema più grave ed urgente resta il destino dei circa 70 pazienti ricoverati, del centinaio di dipendenti e della complessiva sorte del Neurolesi, aperto nel maggio scorso dopo 27 anni di lavoro e quasi 45 miliardi di spesa. Dalla direzione del Di Summa di Brindisi, cui il centro fa parte, bocche cucite e imbarazzati "no comment", ma è proprio lì che si farebbero concentrare le responsabilità maggiori, con qualcuno che già parla di gestione sbrigativa ed elettoralistica dell'operazione Neurolesi, operazione che sarebbe stata sollecitata dall'ex assessore alla Sanità, il brindisino  Michele Saccomanno, e realizzata da quel Giuseppe Giuri che secondo i magistrati - e ora anche dagli ambienti della Regione Puglia - sarebbe il maggior responsabile. Gli costerà il posto? Prematurlo dirlo, e soprattutto inutile, tanto un altro incarico sarebbe già pronto.

Il problema più grave è quello di chi un posto rischia di perderlo per sempre, i dipendenti assunti a termine dalla Fondazione Paolini. E soprattutto? Se l'ospedale sarà chiuso dove andranno i pazienti oggi ospitati? Per riaprirlo sarebbe necessario un nuovo appalto, con tempi che è facile immaginare. L'ipotesi che sembra prospettarsi è quella di un mantenimento in vita del comatoso Neurolesi fino all'appalto della gara e alla consegna delle chiavi. Soluzione più pragmatica ma che rischia di penalizzare la destinazione di un centro partito male e che doveva essere di alta specializzazione medico-riabilitativa. Invece si è rivelato finora un ottimo albergo, accogliente, ospitale, avveniristico, ma poco portato alla cura dei neurolesi e dei motulesi, quasi - come si temeva - una depandance di un reparto ortopedico. Peccato perché i medici ci sono, il know-how pure, non sono però arrivate le strutture di supporto. E Intanto a Brindisi come a Lione, a Bologna come a Crotone molti pugliesi in gravi condizioni (per sè le le famiglie) attendono di essere accolti nella struttura di Ceglie, in lista d'attesa finché non sarà riabilitata la caviglia contusa nell'ultima partita di calcetto.

 

 

 

 

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Speleolgo accusa: distrutta la grotta di Abate Nicola

(dal Quotidiano di Brindisi, pagina IV)

Venerdì, 13 ottobre

 

"Distrutta a Ceglie Messapica la grotta santuario di Abate Nicola". La clamorosa denuncia è firmata da Silvio Laddomada, responsabile del Centro di documentazione e tutela delle Grotte preistoriche e cultuali di Mattina Franca.

"Nei giorni scorsi", si legge in una nota firmata dallo stesso Laddomada, "durante dei sopralluoghi effettuati nell'agro di Ceglie, per verificare alcune cavità naturali, si è potuto accertare la completa distruzione della grotta di "Abate Nicola", che si apriva 3 chilometri a sud del centro abitato, sulla via per Villa Castelli, nei poderi dell'omonima masseria". La grotta, a dire di Laddomanda, sarebbe stata distrutta "durante i lavori di trasformazione del fondo da macchia mediterranea ad uliveto". "La sua distruzione", sostiene il coordinatore del "Centro di Documentazione" di Martina, "rappresenta un altro duro colpo inferto al patrimonio speleologico di Ceglie. E costituisce una perdita di valore incolmabile per gli studiosi e per l'intera comunità locale".

La cavità era stata rilevata nel lontano 1980 dal Gruppo speleologico martinese. E la stessa si pose subito al centro delle attenzioni degli esperti, quale esempio più significativo di grotta-santuario con "dromos", presente nella murgia tarantina e messapica. Gli esperti sottolineano inoltre che una stretta fessura sita all'interno della cavità, ha sin dal primo momento lasciato intravedere un altro ambiente mai esplorato.

Le ricerche archeologiche nella grotta di Abate Nicola erano state condotte dal professor Donato Coppola, artefice di recente, sempre a Ceglie, dello scavo (eseguito per la prima volta in Italia) di una Tana di jene, vissute migliaia di anni fa. Coppola - scopritore, peraltro, di Delia, la Dea della Maternità più antica del mondo, rinvenuta nella grotta di Santa Maria d'Agnano ad Ostuni - aveva attestato nella grotta di Abate Nicola una frequentazione di tipo cultuale, compresa tra il V e il II secolo a.C.. Durissima, quindi, la presa di posizione dei responsabili del Centro di documentazione: "Si tratta di un atto di violenza contro un patrimonio che appartiene a tutti".

 

 

 

 

 

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Il Comune vuol vendere allo Stato l'Istituto musicale

Giovedì, 12 ottobre

 

Suona il requiem per l'Istituto musicale di Ceglie Messapica, conservatorio gestito da vent'anni dall'amministrazione comunale. Il budget annuo dei costi sfiora i 1.200 milioni e il recente raddoppio delle tasse si è rivelato insufficiente per risanare le casse della scuola e soprattutto garantirgli nuova vita. E così la Giunta delibera la richiesta di soccorso e chiede al Ministero della Pubblica istruzione l'annessione ad un conservatorio statale, magari - è il suggerimento che viene indicato nell'atto - a quello di Bari. In realtà si chiede un aiuto ad un comune limitrofo e considerando la deriva dei continenti qualcuno ha pensato bene di considerare il capoluogo pugliese, a soli 90 chilometri da Ceglie, città limitrofa. Non solo. Evidentemente seguendo l'esempio di smilitarizzazione della Olivetti di De Benedetti (inizio anni Novanta) si invita il governo a farsi carico di tutti i lavoratori dell'Istituto musicale dipendenti che verrebbero così ad assumere lo status di dipendenti statali, come contraltare il Comune di dice disponibile a firmare una "Convenzione Stato-Comune per un contributo fisso una tantum, a carico del Comune, e per soli due anni (quindi due tantum, ndr.), di 500 milioni annuo. Convenzione per la gestione dello stabile a carico dell'Ente".  

"E' l'ultima occasione che abbiamo per mantenere in vita a Ceglie questa importante struttura musicale e culturale" avverte il presidente del Consiglio Nicola Ciracì. Che detta ai giornali: "Bisognava trovare un escamotage". Bisogna vedere se qualcuno abbocca.

 

 

 

 

 

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Bilancio ed elettrosmog in Consiglio comunale

Mercoledì, 11 ottobre

 

A quasi tre mesi dall'ultima riunione torna al lavoro il Consiglio comunale di Ceglie Messapica. Sono 6 i punti all'ordine del giorno della seduta convocata per le ore 9 di giovedì 19 ottobre: 1) Salvaguardia degli equilibri di bilancio; 2) Regolamento comunale per l'installazione di impianti di radiofonia, telefonia e altri che emettono onde elettromagnetiche; 3) Variante al progetto di recupero per variante di destinazione urbanistica di un albergo agrituristico; 4) Regolamento per la disciplina sotto il profilo urbanistico dell'occupazione del suolo pubblico con elementi di arredo; 5) Vendita di immobili comunali; 6) Regolamento per l'assegnazione suoli cimiteriali.

Fuori dal burocratese l'assise comunale dovrà occuparsi in modo particolare dell'assestamento di bilancio ed dell'elettrosmog, ma quest'ultimo punto potrebbe subire un rinvio per consentire all'apposita commissione una valutazione più attenta e programmata del regolamento.

Si annuncia una seduta piuttosto calda, con i problemi di maggioranza e l'insolvenza del sindaco che dopo 40 giorni non è stato ancora in grado di sostituire l'ex assessore Angelo Gasparro, rappresentante del Cdl la cui delega è stata revocata dal primo cittadino: "Uno spettacolo a dir poco indecoroso" ha commentato senza preamboli Vito Semerano, dirigente provinciale locali per Forza Italia, che in un intervento bacchetta la stampa, il sindaco e i rappresenti forzisti in Consiglio comunale. Un grande slam tra l'accidentale e l'intenzionale.

 

 

 

 

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Passionisti in festa per padre Antonio Perrone

Lunedì, 9 ottobre

 

Padre Antonio PerroneLa comunità dei Passionisti di Ceglie Messapica è in festa per i 50 anni di sacerdozio di Padre Antonio Perrone (nella foto), superiore del Convento cegliese dal 1994 al 1999. Nato 67 anni fa a Trepuzzi, in provincia di Lecce, padre Perrone si affacciò giovanissimo alla confraternita già fortemente attiva nel suo paese, restando affascinato dall'opera pastorale di San Paolo della Croce, fondatore dei Passionisti. Entrato quindi giovanissimo tra i Passionisti ha emesso la "Professione dei voti" il 15 ottobre del 1950, completati gli studi di teologia nello studio internazionale dei Ss. Giovanni e Paolo, a Roma, è stato ordinato sacerdote il 31 maggio 1958. Dopo varie missioni (ne ha collezionate ben 160) padre Antonio ritornò a Ceglie, dove vi era stato nel 1949 da studente, nei primi anni Sessanta da sacerdote e infine nel '91 con l'incarico di Superiore: sono anni in cui l'operosità del convento ha riconquistato la città attraverso giornate di incontri e di preghiera, come quelli del marzo '97, convegni e meeting di studio, tra questi quelli sulla Sindone.

Il cinquantenario coincide con la Festa liturgica di san Paolo della Croce  e prevede una nutrito programma religioso dall'8 al 19 ottobre, festa del santo fondatore, con la concelebrazione della messa con mons. Salvatore Ligorio, vescovo di Tricarico. 

 

 

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Basket, la D'Annunzio battuta nel finale: 97-94  

Domenica, 8 ottobre

 

Esordio amaro per la D'Annunzio Ceglie, la squadra di basket che stasera ha esordito nella serie C1 Girone G del campionato italiano. La formazione è stata sconfitta di misura e solo nelle battute conclusive nella trasferta di Martina Franca: 97 a 94 il risultato finale.

L'avvio è avvincente per i cegliesi, spinti dalla formidabile azione dei tiratori che alla fine del primo quarto li vedono in vantaggio per 38 a 20. Nelle fasi successive il lento ma progressivo ritorno del Martina che dopo l'overtime riesce a insaccare il primo successo. L'emozione e forse una sicurezza eccessiva sono state i nemici dei ragazzi guidati dal coach Cosimo Romano.

 

La 1^ giornata

 Risultati

Ostuni - Bisceglie

74-70

Corato - Amalfi

101-50

Lecce - Mesagne

81-75

C. Stabia - Casagiove

71-84

Caserta - Termoli

85-53

Martina - Ceglie

97-94

Nola - Ruvo

81-79

 

Classifica

Corato, Caserta, Casagiove, Lecce, Ostuni, Martina F., Nola

    2

Ceglie, Ruvo, Bisceglie, Mesagne, C. Stabia, Termoli, Amalfi

    0

 

 

 

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Il consulente batte cassa ma nessuno vuol pagare  

Venerdì, 6 ottobre

 

Tutto da rifare per la nomina della consulente presso l'Ufficio tecnico del Comune: la Regione Puglia, attraverso la sezione di controllo per gli enti locali, ha messo in guardia l'Amministrazione di Ceglie Messapica sulla legittimità contabile dell'iniziativa. L'ufficio provinciale, pur dichiarando il "non luogo a provvedere" sulla delibera n.167 del 31 agosto scorso, ha invitato gli amministratori cegliesi a considerare che "il mantenimento dello stesso (l'incarico al consulente esterno, ndr.) potrebbe ingenerare responsabilità amministrativo-contabile nei confronti degli amministratori per il conseguente danno erariale causato dall'ente". Come dire, la Corte dei Conti potrebbe chiamare sindaco e assessori a rimborsare le spese per il consulente. Che secondo la delibera ammonterebbero a quasi 37 milioni annui. Prima conseguenza è stato il congelamento della fattura che il neoconsulente, l'ing. Giampiero Mutinati, avrebbe inopportunamente già presentato in cassa per il lavoro svolto nel mese di settembre.

La nomina del consulente e la revoca della firma al responsabile dell'Ufficio tecnico, Ing. Gianni Chiatti, hanno provocato dalla fine di agosto una frattura nella maggioranza di centro-destra retta dal sindaco Pietro Magno ancora privo del sesto assessore dopo il "licenziamento" di Angelo Gasparro, vicesegretario provinciale del Cdl. Che oggi accoglie con soddisfazione il verdetto sulla delibera: "Questa giunta ha raggiunto il punto più basso della sua vita politica e amministrativa" ha affermato. 

 

 

 

 

 

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Tempi più lunghi per la realizzazione del Palasport  

(Servizio di Luca Dipresa per la Gazzetta del Mezzogiorno)

Martedì, 3 ottobre

A quanto pare si allontanano sempre di più i tempi per la realizzazione del tanto agognato Palazzetto dello sport. Si allontanerebbero perché la ditta Martucci (vincitrice dell'appalto, all'epoca dell'Amministrazione Mita e che prevedeva la consegna della struttura entro giugno 2000), si era detta disponibile alla soluzione adottata dalla nuova amministrazione (lo spostamento del palazzetto dalla 167 della zona Insarti in contrada Galante e con una capienza di posti a sedere raddoppiati) purché l'inizio dei lavorio avvenisse entro il mese di settembre. Questo perché, una  ulteriore dilazione, non avrebbe fatto più rientrare la ditta nei costi. Ora che settembre è passato sarebbero venute meno le condizioni? Lo scorso mese di marzo, il geologo dr. Luparelli consegnava la relazione richiesta in base alla quale esprimeva il parere favorevole per la nuova ubicazione del palazzetto in Contrada Galante, sito individuato per la creazione della Cittadella dello Sport che ora che deve passare dalle intenzioni agli impegni finanziari trova enormi difficoltà (la Regione si starebbe tirando indietro). Ma restiamo al palazzetto. Con delibera n. 21 dello scorso 4 aprile, il consiglio comunale approvava il progetto preliminare del palazzetto da mille posti con la relativa variante per la nuova ubicazione. La giunta aveva già approvata tale variante affidando l'incarico all'ufficio tecnico per la predisposizione del progetto, che non doveva superare il quinto del costo così come previsto dalle disposizioni in materia.

Praticamente da un miliardo iniziale si poteva arrivare ad un miliardo e quattrocento milioni. Su queste basi la ditta si disse disponibile purché si iniziasse entro settembre per mantenersi nei costi. A giugno venne dato all'arch. Francesco D'Elia l'incarico di supporto specialistico all'ufficio tecnico comunale per la redazione della variante del palazzetto. Allo studio Donati D'Elia la giunta aveva già affidato "l'incarico della progettazione preliminare e, successivamente, a nulla osta ottenuto dal Dipartimento dello sport, la progettazione definitiva ed esecutiva dell'adeguamento del campo sportivo comunale" (lavori di adeguamento per un importo di 500 milioni). L'architetto in questione presenta una relazione e propone l'aumentare dello spazio di gioco a mt 32x19 per consentire l'effettuazione, oltre della pallacanestro e della pallavolo, anche di altri sport quali la pallamano, il calcio a 5, la ginnastica, l'hockey, il pattinaggio a rotelle ed il tennis. La relazione conteneva anche un preventivo che raggiungeva i 2 miliardi e 300 milioni.

L'idea di poter utilizzare la struttura per tutta questa gamma di discipline sportive trovava, e non poteva essere altrimenti, giudizi condivisibili. Ma resta il fatto che, tra queste indicazioni e le nuove prescrizioni stabilite dalle federazioni sportive specifiche, quello che era l'originale progetto non aveva più ragione d'essere ed in pratica ci si trova di fronte ad uno nuovo. Venendo meno anche le disposizioni previste dalla legge Merloni ter in base alla quale, un appalto già espletato può essere rivisto, prevedendo anche ulteriori lavori ma nell'ambito del cosiddetto quinto d'obbligo. Stando così le cose ci si troverebbe ora di fronte ad un nuovo progetto e quindi un vero e proprio appalto da espletare.

Facile immaginare i possibili scenari con eventuali nuovi contenziosi che si potrebbero aprire con la ditta che si aggiudicò la gara. Ragion per cui niente struttura da 500 posti e niente palazzetto che sta per trasformarsi nel sogno dello sport cegliese.

 

 

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Anziano muore in un incidente sulla Ceglie-Ostuni  

Martedì, 3 ottobre

 

Un uomo di 78 anni è morto in un incidente stradale, un altro è rimasto ferito, stamattina lungo la strada provinciale che collega Ceglie Messapica ad Ostuni. La vittima, Vito Oronzo Spennati di 78 anni, era a bordo del suo motorino e si stava dirigendo sulla Provinciale 22. L’incrocio stava però per essere attraversato da un’auto guidata da Cataldo Ciccarone, 57 anni, di Ceglie Messapica, rimasto anch'egli ferito. L’anziano motociclista si è scontrato ed è stato catapultato per terra dopo un volo di alcuni metri: sin dall’inizio non c’è stato nulla da fare, inutile anche il ricovero in ospedale. E' il secondo incidente mortale negli ultimi trenta giorni: l'altro si era verificato lungo la provinciale per Villa Castelli ed era rimasto vittima un ragazzo di 18 abitante a Francavilla Fontana.

L'incidente di ieri, la cui dinamica sarà ricostruita dalla Polizia stradale di Fasano, ripropone la pericolosità della Ceglie-Ostuni, arteria ad alta densità di traffico e costellata di numerose abitazioni e incroci che la rendono ormai inadeguata alle norme di sicuerzza e alle esigenze della gente. 

 

 

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L'enorme pubblico blocca la sfida di 50 Ferrari 

(Servizio di Luca Dipresa per la Gazzetta del Mezzogiorno)

Domenica, 1 ottobre

Mai prima d'ora Ceglie s'era vestita di rosso. Cinquanta Ferrari (tradotte in soldoni darebbero alcuni miliardi di valore) provenienti da tutta Italia hanno rallegrato la giornata grigia metereologicamente ma festosa, con una cornice di pubblico dalle grandi occasioni. Il "I Trofeo Auto G - Valle dei Trulli" per la Puglia era una novità assoluta, un impegno che Davide Giomi aveva assunto con il Presidente del Ferrari Club Costa Amalfitana (Giomì è socio di questo club da diversi anni), Franco Cesareo (preziosa la sua collaborazione) che più volte lo aveva sollecitato ad organizzare una simile manifestazione tra gli ulivi ed i trulli di questo incantevole territorio. Per tre giorni hanno fatto sognare tanti sportivi di Cisternino, Ostuni, Francavilla Fontana, Villa Castelli e quindi la tappa finale a Ceglie Messapica. Salvatore Santoro, organizzatore infaticabile della manifestazione e Davide Giomi, patrono nonché proprietario di una fiammante F 512 TR, possono essere quindi soddisfatti di questo primo trofeo "Auto G". Il plauso maggiore ai due è venuto da Valerio D'Amore, che prossimamente gareggerà nel campionato internazionale Challanger che si disputerà nel Mugello, da Franco Cesareo, presidente Ferrari Club Costa Amalfitana e Marco De Marco, presidente del Ferrari Club Levante e da Marco Gramenzi, presidente Ferrari Club Adriatica. "Mai da quindici anni a questa parte - ha dichiarato a tal proposito Valerio D'Amore - si era vista una manifestazione di una tale portata e per chi come noi gira per l'Europa il paragone è facile a farsi". Ospitalità ed organizzazione gli ingredienti principali per l'ottima riuscita di questo primo trofeo che ha messo in mostra le 50 Ferrari. Ma tutto questo, senza il personale impegno economico sarebbe stato quasi impossibile realizzarlo (i ferraristi sono stati tutti ospitati) e Davide Giomi, proprietario della concessionaria Auto G, da pochi giorni esclusivista per la provincia della Daihatsu, lo sapeva bene fin dall'inizio, ma una volta tanto un simile sacrificio vale la pena, anche per l'immagine della propria città. Cosa che dovrebbero fare molti altri imprenditori. Tutto bene allora. Si per quel che concerne l'organizzazione, molto meno per quel che concerne la predisposizione del servizio d'ordine. A nessuno è sfuggito il fatto che per questa manifestazione - forse sottovalutandone la portata - c'erano appena due vigili a fronte di un traffico e di una moltitudine di gente accorsa lungo Viale Aldo Moro. C'erano solo i carabinieri ed i volontari del Ser. Ma l'assenza dei vigili non è passata inosservata. Perché accadono queste cose? Le richieste e le dovute autorizzazioni c'erano tutte quante. Chi ha predisposto il servizio sapeva della imponente manifestazione? Per sopperire a questa carenza - tutto intorno al luogo della manifestazione era un disordine generale - lo stesso comandante della stazione dei carabinieri, li per caso, il mar. magg. Leonardo Meleleo, sia pure a riposo, non ci ha pensato due volte a dare una mano al mar. Pernice e ai suoi uomini che hanno dovuto raddoppiare gli sforzi per sopperire all'inspiegabile assenza dei vigili. Ma del resto, come loro, non c'era nemmeno un solo amministratore. Il contrario è stato per Ostuni, Cisternino, Francavilla e la stessa Villa Castelli: sindaci e vigili tutti presenti. Ma torniamo alla manifestazione che il Ferrari Club Costa Amalfitana ha annunciato volerla inserire nel calendario 2000. In programma c'era una prova di abilità di guida, sia ad Ostuni che a Ceglie. Le Ferrari divise in categoria, a seconda della cilindrata, si sono cimentate in questa prova mentre da ogni angolo del percorso spuntavano macchine fotografiche e cineprese pronte a riprendere queste macchine che fanno sognare. Da segnalare la presenza di molti bambini, per una volta ad aver a che fare non con i modellini ma con le vere Ferrari.

Alla fine il risultato della prova ha dato questa classifica: 1) Gioacchino Majone che con la sua F 355 ha fatto segnare il tempo di 58,87; 2) Marco De Marco, con una F 40, 62,91; 3) Giuseppe Perrone, F355 con 69,72; 4) Antonio Verde, F355 5) Antonio De Prezzo, F355 ; 6) Davide Giomi, F512 TR.

 

 

 

 

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Maltempo: Ceglie "spazzata" dallo scirocco 

Domenica, 1 ottobre

 

Non accenna a placarsi l'ondata di maltempo che da venerdì ha colpito le regioni meridionali e quelle della fascia tirrenica settentrionale. A Ceglie il maltempo si è manifestato con pioggia e con violenti raffiche di scirocco che hanno martoriato il territorio creando notevoli disagi e qualche danno per le antenne televisive e cornicioni pericolanti. Nelle zone di campagna alcuni alberi di mandorlo sono stati abbattuti dalla forza del vento proveniente dal Sahara che ha riportato la temperatura sui 24-25 gradi e tenuto costantemente l'umidità oltre l'80 per cento.

Le previsioni non annunciano ancora variazioni di rilievo che, se ci saranno, avverranno molto lentamente secondo le caratteristiche autunnali. Solo da giovedì o venerdì la tramontana dovrebbe spazzare vie le nuvole ma abbassare le temperature.

 

 

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