|
Documenti |
|||||
Dal sito Dagospia
COME SI DICE TARANTO A
WASHINGTON? - L’AMBASCIATA USA STA ACQUISTANDO AREE E SPAZI LOGISTICI
NELLA CITTA’ PUGLIESE. MARTINO-BERTINOTTI-COSSUTTA GIA’ D’ACCORDO PER
NASCONDERE LE NUOVI BASI USA IN ITALIA…
Da La Velina Azzurra. Newsletter a cura di Claudio
Lanti
Si ripete la sceneggiata del Governo
Quella che si è recitata alla Camera è solo la sceneggiata di sempre. La
regola di ferro, l’unica regola che conta ancora in Italia, è che le
basi Usa sono intoccabili e impronunciabili. Gli ingenui credono che il
governo “amerikano” D’Alema-Cossiga-Cossutta nacque per
fare la guerra del Kosovo. Mentre il vero obiettivo era l’approvazione
camuffata in Parlamento del rinnovo dei trattati per le basi Usa e Nato,
che erano tutte insieme in scadenza in quei mesi. Bertinotti e lo
stesso Cossutta avevano minacciato fuoco e fiamme se fossero
stati rinnovati. In realtà bastò un vago ordine del giorno letto
nell’aula e tutti fecero finta di non capire. Infatti da allora non si
parlò mai più del rinnovo delle basi americane.
L’ambasciata USA sta acquistando
Quella americana sarà quindi la terza base navale a Taranto. Anche nelle
scorse settimane i giornali italiani locali e alcuni siti pacifisti
hanno fornito indiscrezioni su questa futura mega struttura comando da
600 milioni di dollari. Gli americani, che si stanno sganciando da
Napoli e Gaeta, intendono concentrarvi forze imponenti che la base della
Maddalena in Sardegna non è in grado di accogliere. Già da mesi molte
fonti italiane ed estere in dicano Taranto come futura sede di un
“interporto” militare Usa. Nel maggio 2003 l'ambasciatore americano
Selmer ha incontrato il presidente dell'autorità portuale di Taranto,
Petriccione. Mentre il 27 dicembre scorso, l'emittente "Radio France
International" ha annunciato che "l'America è alla ricerca di un ponte
sul Mediterraneo dove sfrutterebbe una presenza già consolidata". Ma a Taranto tutti sanno della nuova base Usa
A dispetto delle smentite ufficiali Usa, la conferma dei piani Usa per
Taranto è venuta anche dal deputato locale Massimo Ostillio dell’Udeur
(centrosinistra), vicepresidente della Commissione Difesa della Camera.
Ostilio ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno che i vertici militari
Usa puntano a "realizzare due grossi poli logistici in Italia, uno per
le truppe di terra a Solbiate, vicino Milano, e uno navale in Puglia, a
Taranto". L'on. Ostillio ha detto che la scelta del Pentagono ricadrà su
Taranto. I piani militari Usa sono camuffati da missioni esplorative di
tipo commerciale in cui viene sondata la possibilità di ottenere spazi e
aree lasciate libere da industrie in fase di chiusura..
Taranto sede anche del “Grande Orecchio”
A tutto questo c’è da aggiungere che, secondo fonti del movimento
pacifista (Associazione Peace-Link), il progetto della nuova base navale
Usa sullo Jonio conferma quanto già apparso sul sito Internet del
Pentagono e cioè che Taranto è diventata il nodo telematico del
sofisticatissimo sistema C4i americano, una rete di coordinamento e
spionaggio militare che collegherà la nuova base navale jonica
direttamente al “Navy Center for Tactical System Interoperability” di
San Diego in California, scavalcando la catena di comando Nato. Si è poi
appreso dalla stampa specializzata che il sistema C4i coinvolge anche la
portaerei italiana Garibaldi. A Taranto dal 2003 è infatti in funzione
un sistema telematico velocissimo in fibra ottica - dieci volte più
veloce dell'Adsl - che serve tutte le strutture della Marina Militare
italiana.
|