Il testo della Gazzetta Ufficiale del 5 febbraio 2004
La motivazione del riconoscimento
Gazzetta
Ufficiale - Serie Generale n. 29 del 05-02-2004 |
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
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COMUNICATO |
Conferimento di onorificenze al valore di Marina |
Pag. 86 |
Con decreto del Presidente della Repubblica 1° dicembre 2003 al
capo di prima classe ecogogniometrista/ov Francesco Valente, matr. n.
68BR0891/SP, nato a Carovigno (Brindisi), il 7 novembre 1963, e'
concessa una medaglia di bronzo al valore di Marina, con la seguente
motivazione:
«Operatore di volo dell'elicottero SH3D (I-5003) impegnato
nelle operazioni di salvataggio di migranti imbarcati su un gommone
alla deriva localizzato a sud dell'isola Saseno, al termine della
ricerca di eventuali dispersi in mare, procedeva con l'aiuto di un
altro operatore di volo in condizioni meteo-marine avverse al
recupero di sei corpi senza vita. Tramite il verricello
dell'elicottero, reso instabile dal forte vento a raffiche e in volo
stazionario sulla verticale del gommone semisommerso, scendeva sul
gommone stando in precario equilibrio e investito in piu' occasioni
dalle onde e riusciva, nonostante le evidenti difficolta' e l'elevato
rischio, ad assicurare sulla barella, uno alla volta, i sei corpi
senza vita per il successivo e immediato recupero da parte
dell'equipaggio dell'elicottero.
Esempio di grande perizia marinaresca, elevata professionalita',
coraggio e sprezzo del pericolo». 11 marzo 2002.
Acque del Mar Adriatico
Con decreto del Presidente della Repubblica 1° dicembre 2003 al
Capo di seconda classe radarista/ov Antonio Chirico, matr. n.
92VB0062/SP, nato a Ceglie Messapica (Brindisi), il 10 gennaio 1973,
e' concessa una medaglia di bronzo al valore di marina, con la
seguente motivazione:
«Operatore di volo dell'elicottero SH3D (I-5003) impegnato
nelle operazioni di salvataggio di migranti imbarcati su un gommone
alla deriva localizzato a sud dell'isola Saseno, al termine della
ricerca di eventuali dispersi in mare, procedeva con l'aiuto di un
altro operatore di volo in condizioni meteo-marine avverse al
recupero di sei corpi senza vita. Tramite il verricello
dell'elicotrero, reso instabile dal forte vento a raffiche e in volo
stazionario sulla verticale del gommone semisommerso, scendeva sul
gommone stando in precario equilibrio e investito in piu' occasioni
dalle onde e riusciva, nonostante le evidenti difficolta' e l'elevato
rischio, ad assicurare sulla barella, uno alla volta, i sei corpi
senza vita per il successivo e immediato recupero da parte
dell'equipaggio dell'elicoriero.
Esempio di grande perizia marinaresca, elevata professionalita',
coraggio e sprezzo del pericolo». 11 marzo 2002.
Acque del Mar Adriatico
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