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Il testo integrale dell'ordine del giorno approvato in seduta tematica il 3 marzo 2004

 

Il documento di critica al Piano ospedaliero

votato dal Consiglio comunale di Ceglie M.  

 

 

Mercoledì, 4 marzo 2004

 

Pubblichiamo il testo integrale dell'ordine del giorno discusso e approvato dal Consiglio comunale di Ceglie Messapica il 3 marzo 2004. Il documento è stato approvato con 12 voti a favore (Udc, Margherita, Ds , Rifondazione comunista e lista civica Forza Ceglie). Astenuti Forza Italia, An e e il sindaco Mario Annese.

 

 

 

Premesso che,

da più parti è stata contestata la "filosofia" economicistica, aziendalistica del Piano di Riordino Ospedaliere Regionale, redatto non in base ai reali bisogni delle popolazioni pugliesi, e all'incidenza effettiva delle malattie, ma su dati di utilizzo delle strutture, dei reparti, di un solo anno, il 2001;

il ricorso all'ospedale può essere diminuito solo in presenza della creazione di servizi sul territorio, servizi che la Regione intenderebbe attivare in un futuro indefinito e solo a condizione

Il documento

Il documento approvato

che vi sia avanzo di risorse; l'attuazione del "Piano" ha ulteriormente peggiorato il quadro generale e le Condizioni di vita di chi si ammala in Puglia, determinando gravi disservizi, soprattutto nelle città interessate dallo smantellamento dei reparti e di interi ospedali, con pazienti che non trovano disponibilità di posti letto con gli ospedali di riferimento intasati e del tutto privati del carattere di eccellenza, con i Pronto Soccorso affollati e per niente attrezzati, con i cittadini allo sbando che non sanno a quale  struttura indirizzarsi o a quale santo votarsi;

il "Piano" per Coglie ha significato lo smantellamento quasi totale dell'ospedale, il trasferimento in  massa a Francavilla Fontana del personale medico e paramedico, senza rispetto alcuno ne per i  bisogni del territorio, ne per la professionalità di chi ad esso ha dedicato lavoro e spesso  abnegazione;

quanto sopravvissuto al "Piano" e alla sua attuazione è segnato dalla precarietà, dall'incertezza e  soprattutto dalla mancanza di supporti essenziali e di alcune figure professionali, con tutti i rischi  immaginabili;

la desertificazione dei reparti preesistènti ha comportato il sovraffollamento del Pronto Soccorso,  che, privo delle figure professionali fondamentali, è ridotto a un centro di smistamento con malati  trasferiti nelle diverse latitudini, anche quando non sono nelle condizioni di sostenere il  trasferimento medesimo;

l'attuazione del "Piano", per Coglie, ha comportato soltanto tagli di reparti, ridimensionamento dei  laboratori e la non attivazione di strutture alternative;

la Giunta Regionale, il Direttore Generale dell’Ausl BR/1 non hanno dato risposta alcuna a prese  di posizione, proposte, suggerimenti specifici presentati da operatori sanitari dell'ospedale cegliese  per limitare i danni dell'attuazione del Piano, mentre il Direttore Generale non trovava di meglio  che inviare al personale, unitamente alla busta paga, una circolare di "censura preventiva" con  possibili successivi provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori che "divulgano"  "informazioni" che "nuocciano all'immagine dell'Azienda";

nella totale incertezza sui futuro dell'ospedale cegliese non è affatto rassicurante l'ipotesi di uso da  parte di Enti privati del locale nosocomio;

la popolazione cegliese, più volte in questi ultimi mesi, ha protestato civilmente ha protestato civilmente e in maniera massiccia per la salvaguardia dell'ospedale, per il diritto alla salute come diritto universale e non mercificabile, dalla manifestazione del 3 gennaio alla recente raccolta di 9.434 firme;

 

Impegna

l'Amministrazione Comunale in tempi rapidi a rendersi interprete attivo, con iniziative specifiche, presso la Giunta Regionale e il suo Presidente, dei bisogni e delle richieste della popolazione cegliese è del movimento di massa organizzato che si è determinato:

1.  ritiro del Piano di Riordino Ospedaliero regionale;

2.  nuova programmazione in materia di sanità e di rete ospedaliera, partendo dal confronto con il movimento di massa a salvaguardia degli ospedali smantellati, con gli Enti Locali, gli operatori  sanitarì, le OOSS, l'associazionismo, e quindi approvando il nuovo Piano in Consiglio Regionale  seguendo la regolare procedura;

3.  ripristino, nella fase intermedia, della situazione precedente l'attuazione del "Piano";

4.  dotazione immediata all'ospedale di Coglie delle figure di anestesista è di cardiologo,  indispensabili per garantire le prestazioni essenziali nel Pronto Soccorso, in Ortopedia, in Lungodegenza, in Psichiatria, e per scongiurare i gravissimi pericoli provocati dall'assenza di queste  due figure professionali;

 

Impegna altresì

l'Amministrazione Comunale ad aderire in forma istituzionale alla manifestazione regionale del  prossimo 12 marzo a Bari e a favorire la partecipazione dei cittadini cegliesi alla stessa.

 

 

Emendamento dell’Ulivo votato unitariamente al documento:

“Si chiede al presidente della Regione l’immediata destituzione dall’incarico del direttore generale della Asl Br 1, dottor Bruno Causo”.

 

 

 

 

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