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Politiche 2001 - L'andamento del voto alla Camera in Puglia

Vince Fi, ma spunta la Margherita

D'Alema conquista Gallipoli. Sconfitto Tatarella: An nella bufera  

 

 

di Mino De Masi

 

Forza Italia incrementa il già ricco bottino e sfonda in Puglia il tetto del 30 per cento (30,1%), guadagnando 5,5 punti rispetto alle politiche di cinque anni fa. L’esito dell’aritmetica applicata al Proporzionale Camera rispecchia l’andamento dell’uninominale, dove le sfide dirette hanno attribuito 22 seggi alla Casa delle libertà e 12 all’Ulivo: a questi  vanno aggiunti gli undici posti assegnati dalla conta del proporzionale che, tenendo conto dello sbarramento del 4% su scala nazionale, distribuisce il premio di lista su base regionale. Il partito di Berlusconi fa il pieno di tutti i candidati del listino  promuovendoli fino al quarto dell’elenco, il milanese Carlo Frigerio, gli altri saranno suddivisi tra An, Margherita, Ds e  Rifondazione comunista.

A sorpresa l’andamento del voto pugliese vede l’affermazione della Margherita, che spinta da Rutelli ha ottenuto il 16,1 per cento (1,4 in più rispetto al dato nazionale) conquistando con un balzo il secondo posto. Dietro la coalizione moderata del centro-sinistra si assestano Alleanza nazionale al 15,3 per cento, che ottiene 3,5 punti in più rispetto alla media italiana, ma scende di 2,6 punti rispetto alle politiche del ’96. Peggio è andata ai Democratici di sinistra, quarta forza pugliese, che perdono 9,2 punti in percentuale rispetto alle elezioni di cinque anni fa, ottenendo il 12,9 per cento (3,7 punti in meno rispetto all’esito generale). Decisamente bene la lista di Di Pietro che con 5,1 per cento è il quinto partito in Puglia, avanti persino a Rifondazione comunista (4,7%) e Ccd-Cdu (4 per cento).

Sul fronte dei “faccia a faccia” non sono mancate le sorprese e le ore d’angoscia risolte solo all’ultima scheda. E’ il caso dell’assessore regionale al Turismo Luciano Sardelli, opposto nel collegio di Mesagne-San Vito al deputato popolare Cosimo Faggiano: il suo è stato un successo alla Bush, con uno scarto di soli 162 voti che creerà non pochi problemi al presidente della Regione Fitto che ora dovrà cercarsi un nuovo assessore. Gli aspiranti certamente non mancano, c’è da vedere se il già prenotato ingresso del Cdu nell’esecutivo di via Capruzzi potrà essere rispettato nonostante la prova non proprio brillante di domenica scorsa.

Promossa a pieni voti  l’attrice Gabriella Carlucci, con la Casa delle Libertà nel collegio di Trani, mentre è facile prevedere che la sconfitta a Cerignola di Salvatore Tatarella, segretario regionale di An, moltiplicherà il malumore interno al partito, peraltro scosso dalla sconfitta a Brindisi di Valentino Manzoni (deputato dal ’94) battuto a sorpresa dal sindacalista Giovanni Carbonella, segretario regionale aggiunto della Cisl.

La battaglia di Gallipoli ha concentrato l’attenzione sulla partita tra Mantovano e D’Alema trascurando la disfida in minore di Barletta, dove proprio il consigliere economico dell’ex presidente del Consiglio, il professor Nicola Rossi, ha vinto in surplace la “tenzone” con Savino Sguerra, editore di Teleregione. Nonostante qualche defaillance l’altopiano della Murgia si conferma zona “rosa” della Puglia ed è qui che Giannicola Sinisi, candidato alla presidenza della Regione, si è imposto al suo avversario di sempre, il ginecologo Benedetto Fucci ancora impegnato in una guerra legale per la conquista del Municipio di Andria.

Tra le nomination più clamorose quelle di Nicola Fusillo, sottosegretario all’Agricoltura nel governo D’Alema, battuto (e ripescato) nel collegio di Gioia del Colle, della deputata uscente Giusy Servodio a Triggiano (anche lei sicuramente ripescata) e del verde Vito Leccese, il pasdaran di Punta Perotti, sconfitto a Mola di Bari dal vicesegretario del Ccd, Marco Follini. Singolare record per la famiglia De Gennaro, imprenditori baresi: Carmine è stato eletto alla Camera e il fratello Giuseppe, presidente della Lum, al Senato.

 

(14 maggio 2001)

 

 

 

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