Antologia

Antologia letteraria. Scritti, narrazioni e ricordi di Ceglie Messapica (Brindisi)

 

 

Le Scolepie, ovvero il collegio dei padri Scolopi

di Pasquale Elia 

            

        Forse non tutti i cegliesi sono a conoscenza che presso l’omonima masseria fiorì, nel XV secolo, un Collegio dei Padri Scolopi con una quarantina all’incirca di studenti, dipendente dalla sede di quell’Ordine di Francavilla.

              In un documento del Ministero delle Finanze datato 1811 (fasc.1377/13) così indica la località: Stato dei beni componenti la dotazione del Ducato di Taranto. Ceglie masseria di Montecalvo e Insarti, prodotto lordo 1315, contribuzione fissata (dal Ministero delle Finanze) ducati 330:39. Napoli 4 maggio 1811. Il Ministro delle Finanze Conte da Mubourg. F.to Il Consigliere di Stato Presidente della Commissione delle contribuzioni dirette: Nolli (Archivio di Stato di Lecce).

              Dai documenti rinvenuti e consultati possiamo rilevare che il Collegio in argomento pagava per l’annuo canone di carlini trentatre al Beneficio di Santa Maria della Carità della Terra di Francavilla (ASBr., Platea Collegio Scuole Pie, aa.1682-1710, p.1-38).

              Pagava, inoltre, per l’annuo perpetuo censo di ducati 4 e grana sette e mezzo al rev. Capitolo di Ceglie per la masseria di detto Collegio sita in terra di Ceglie nominata Insarti (ASBr., Platea cit.; P.Elia, Gli Ordini Relisioni a Ceglie Messapica, in Soste di Pietra (a cura di) E. Turrisi, Latiano 2000, p.119).   

            per spese straordinarie e debiti pagati come furono ducati 9 al Rev. Capitolo di Ceglie in estinzione del censo, come anche ducati tre e grana tre e mezzo pagati alli PP. Franciscani; carlini 4 a Leonardo Mastro, carlini 4 a mastro Giuseppe Quaranta come si nota nel medesimo libro carli 6 a carta 240 furono : ducati 110, carlini 6 grana 5 e mezzo (ASBr. Platea cit.; P.Elia, cit.).          

            Un peso arbitrario – scrivono i Padri – era di celebrare quattro Messe il mese nella Chiesa di detto Collegio e propriamente nell’altare maggiore di S. Sebastiano e in assenza del Cappellano delle quali messe se ne riceve la solita elemosina dall’…..del beneficio….del rev. Felice Garrone(?) quale attualmente e Procuratore di detto Cappellano e di tale messe celebrate se ne deve fare menzione nel libro de benefici dell’Insigne Collegiata Chiesa madre di questa Terra di Francavilla.

Rileviamo che la Chiesa era dedicata a San Sebastiano. Di questa Chiesa intitolata al Santo Martire, nel Seminario Vescovile di Oria, viene conservata una mappa catastale, datata 1726. Possiamo pensare che essendoci un altare maggiore è da ipotizzare anche l’esistenza di altari laterali. La chiesa perciò non doveva essere proprio tanto piccola. Ma ciò che mi colpisce è, ……un peso arbitrario …….e…… se ne riceve la solita elemosina.  Nessun commento da parte mia.

              Sotto la data del 1° settembre 1681 risulta quanto segue:

- per spese fatte per la cucina in quasi due mesi trascorsi come si raccoglie dal Giornale (per Giornale si intende una specie di Libro Mastro che i Padri compilavano);

- per denari dati al Communanziere et altre spese fatte alla massaria come si vede distintamente nel medesimo giornale;

- per denari spesi in soccorso del Porcaro come appare nel giornale;

- per compra di due barili di vino e caraffa 6 e mezzo pagato per fare mietere il grano il mese trascorso;

- di più per ducati 8 e grana 20 spesi per carne nel precorso mese di luglio et agosto come si è calcolato dal manuale ordinario e per chiarezza qui si notano…..et anche per fare celebrare messe 10 in soddisfazione del nostro obligo si è speso ducati 3 e carlini 5 ( ASBr. Platea cit.).

              Il Collegio in argomento possedeva, inoltre, alcuni orti in loco detto Calamuscio (via Bottega di Nisco) confinanti con il Trappeto detto Forlèo di proprietà del Frati domenicani e con la località detta Morggini odierna Moriggini (ASBr. Platea San Domenico….p.2-3).

              L’11 gennaio del 1751 il Rev. Padre Rettore del Venerabile Collegio delle Scolepie della Terra di Francavilla redige un atto di protesta (adesso diremmo ricorso) contro il Sindaco di questa Magnifica Università (Comune di Ceglie) Magnifico Giuseppe Barletta e il signor Francesco Cristofaro (o Cristoforo), primo Eletto, e mastro Cataldo Antelmi, esattore del Catasto, per essere stato (il Collegio) fortemente gravato nella tassa catastale, per li quali dovrà tenere ricorso in Regia Camera. Il Magnifico Francesco Cristofaro rispose che egli non è giudice competente (ASBr. Not. Caliandro a.1751, C.9/T.INV. B.3.1.XI.7).  

            Il Collegio fu soppresso come tutti gli altri Ordini Religiosi a seguito delle leggi eversive del 1808. Non ho reperito, purtroppo, alcuna altra documentazione.

               

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