L'Arma
dei Carabinieri a
Ceglie
Messapica di Pasquale Elia
Il governo provvisorio del Regno di Napoli istituì, il 25 aprile
1821, in tutti i Comuni la cosiddetta Guardia
Civica, la quale era proporzionata, in ragione dell'uno per cento,
al numero degli abitanti.
Il 26 aprile 1824, l'Amministrazione comunale con sua delibera
trasformava la Bagliva (aveva
compiti di polizia urbana e rurale),
nel corpo delle Guardie
campestri (ASBr., Conclusioni
decurionali, aa.1806-1837, b.9, fasc.3). Alcuni
anni dopo con R.D. 7 aprile 1827 fu abolita la Guardia
Civica e con lo stesso
decreto furono ristabilite le Guardie
Comunali, già soppresse nel 1821. Il 24 novembre 1827 con decreto
fu costituita, invece, la Guardia
Urbana. La
Guardia Urbana era una specie di guardia rurale con il compito di
mantenere, unitamente alla Gendarmeria
Reale, la sicurezza interna. L'ordine
pubblico fu affidato alla Gendarmeria Reale. La
Gendarmeria era un Corpo militare facente parte dell'esercito, la quale
svolgeva anche le funzioni di polizia giudiziaria ed amministrativa. La
caserma per la Gendarmeria, prima, e per i Regi Carabinieri, poi, fu
realizzata a Ceglie (senza predicato) nel 1855 (ASLe, Atti
Provincia, anno 1855, b.223, fasc.1209; Guida ASLe, p.158).
Per la verità i primi lavori di ristrutturazione dei locali
risalgono al novembre 1853. Fu proprio in quell'anno, infatti, che
l'Ufficio Tecnico del Genio Civile della Provincia della Terra d'Otranto
- Corpo degli Ingegneri di Ponti e Strade e delle Acque e Foreste e
della Caccia con lett. n° 473 in data 8 novembre 1853 all'oggetto:
"Opere a carico della
Provincia - Caserma della Gendarmeria a Ceglie" autorizzava ….lavori
bisognevoli nella Caserma della Real Gendarmeria nel locale ex
domenicani di Ceglie per l'ammontare di ducati 168.00.
Per locale
ex domenicani deve intendersi l'odierna Casa comunale. I Carabinieri
in quella sede, infatti, sono rimasti per oltre cento anni. La stazione
fu trasferita, poi, nel palazzo Gianfreda in via San Vito angolo
circonvallazione nord ed, in seguito, nell'attuale sede.
Il Ministero dei Lavori Pubblici in data 22
aprile 1854 approvava l'esecuzione dei lavori per una spesa complessiva
di 168.00 ducati. La
Direzione Generale dei Ponti e delle Strade con sede in Napoli in data
12 luglio 1584 concedeva il suo benestare per i lavori di cui sopra. Rammento
che Napoli allora era la Capitale del Regno.
I lavori si protrassero per alcuni anni e finalmente il 4 luglio
1861 il Corpo Reale del Genio Civile consegnò l'immobile. Alla
cerimonia di consegna presenziarono l'ing.
Capo del Genio Civile, il
Sindaco, i Deputati alle Opere
Pubbliche Provinciali e l'appaltatore dei lavori Sig. Giovanni D'Amico.
In questa
documentazione, nonostante che l'Arma dei Carabinieri non fosse ancora
giunta ufficialmente nella nostra città, ho trovato la frase: Caserma
dei Carabinieri. Devo
supporre che gli amministratori comunali preparavano la sede per quel
Comando.
La Caserma della già Gendarmeria per poter essere adattata alle
esigenze dell'Arma, necessitava di alcuni lavori di ristrutturazione. Nel
1865 furono effettuati altri lavori (camera
di sicurezza, refettorio, alloggio comandante, camerata)
e il 10 maggio di quello stesso anno furono consegnati i locali rimessi
a nuovo "….della
parte dell'ex convento dei domenicani in Ceglie Messapico occupata per
la Caserma dei RR.CC. a piedi…".
Per l'occasione fu redatto un verbale di consegna tra Filippo
Campese, ingegnere del Corpo Reale del Genio Civile, Pietro Perina, brigatiere Comandante la stazione CC. a piedi e Marco Vitale,
appaltatore dei lavori di restauro.
Alla firma del verbale di cui sopra tra i tre convenuti,
l'appaltatore sig. Marco Vitale dichiarò di non sapere scrivere,
quindi, appose un segno di croce, che, con
timbri e firma fu autenticato dal brigadiere Perina.
Alla luce di quanto sopra il brigadiere Perina
è certamente il primo Comandante della Benemerita a Ceglie Messapica.
Ho interessato il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, V
Reparto - SM - Ufficio Storico, il quale con lettera del 15 gennaio 1998
ha fatto conoscere che agli atti non risultano i dati anagrafici del
sottufficiale in argomento. Ciò è del tutto comprensibile trattandosi
di qualche anno dopo l'unificazione dell'Italia.
Desidero ora riportare alcune date significative dell'Arma dei
Carabinieri nella nostra città: - 10
maggio 1865, arrivo ufficiale dell'Arma. - 9 dicembre 1881, il brigadiere dei carabinieri Giovanni Toffoletto, effettivo alla stazione CC di Ceglie Messapico fu decorato con Medaglia d'Argento al Valore Militare per: ATTO CORAGGIOSO COMPIUTO LA NOTTE DAL 9 AL 10 DICEMBRE 1881 IN CEGLIE MESSAPICO (LECCE) NELL'ARRESTARE ALCUNI MALFATTORI NELL'ATTO DI COMPIERE UNA GRASSAZIONE NEL QUALE INCONTRO RIMASE ANCHE LIEVEMENTE FERITO - Ceglie Messapico (Lecce) - Legione Carabinieri di Bari - Udienza del 26 febbraio 1882; - 1 maggio 1902, carabinieri a piedi Abramo BROCCHINI e Antonio RICUPERO decorati con Medaglia d'Argento al Valore Civile per il seguente motivo: IN OCCASIONE DI VIOLENTO NUBIFRAGIO DETTERO PROVA DI CORAGGIO ED ELEVATO
SENTIMENTO FILANTROPICO, SALVANDO CON MANIFESTO RISCHIO DELLA VITA,
ALCUNE PERSONE CHE STAVANO PER PERIRE. (Ministero dell'Interno, Direzione Generale per l'Amministrazione Generale e per gli Affari del Personale - Divisione Affari Speciali - lettera n° M/4504 in data 19.10.1998); Devo
segnalare, per dovere di cronaca, che nell'occasione fu decorato con
identica motivazione e medaglia il delegato di Pubblica Sicurezza Pompeo
Piscitto, mentre con Medaglia di
Bronzo al Valore Civile, i cittadini Angelo Marraffa, calzolaio, e
Vito Nicola Intranova, barbiere. - 22
gennaio 1990, il brg. CC. Raffaele Iacuzio, nato a
Mercato San Severino, il 26.12.1964, decorato di Medaglia
d'Argento al Valore Militare, con la seguente motivazione: SOTTUFFICIALE IN
SOTTORDINE A STAZIONE DISTACCATA LIBERO DAL SERVIZIO IN CASERMA, APPRESO
CHE IN UN ISTITUTO DI CREDITO DELLA SEDE ERA IN CORSO UN TENTATIVO DI
RAPINA, CON ALTISSIMO SENSO DEL DOVERE ACCORREVA SUL POSTO INSIEME A DUE
MILITARI DELLO STESSO REPARTO. FATTO SEGNO A PRODOTORIE E REITERATE
AZIONI DI FUOCO DA PARTE DEI MALFATTORI PRONTAMENTE REPLICAVA CON LA
PISTOLA IN DOTAZIONE. VISTI CADERE I DUE CARABINIERI, CON CORAGGIOSA
DETERMINAZIONE ABBANDONAVA LA POSIZIONE DI RIPARO PER PRESTARE SOCCORSO
AD UNO DI ESSI GRAVEMENTE COLPITO. CON L'ARMA ANCORA IMBRACCIATA DA
QUEST'ULTIMO ORMAI ESANIME, PROSEGUIVA QUINDI NEL CONFLITTO A FUOCO
COSTRINGENDO I QUATTRO MALVIVENTI ALLA FUGA. FULGIDO ESEMPIO
DI ELETTE VIRTU' MILITARI, EROICO ARDIMENTO E GENEROSO ALTRUISMO. Ceglie Messapica, 22 gennaio 1990 - DPR. 10 dicembre
1990 - 22 gennaio
1990 - Angelo
Petracca, nato a Casarano (Lecce), il 6 gennaio 1970, decorato di Medaglia
d'Oro al Valore Militare per il seguente motivo: A RIPOSO
SETTIMANALE IN CASERMA, APPRESO CHE IN UN ISTITUTO DI CREDITO DELLA SEDE
ERA IN CORSO UN TENTATIVO DI RAPINA, CON ALTISSIMO SENSO DEL DOVERE,
VOLONTARIAMENTE SI UNIVA A SOTTUFFICIALE
E PARIGRADO, ACCORRENDO SUL POSTO. FATTO SEGNO A PRODITORIE E
REITERATE AZIONI DI FUOCO
DA PARTE DEI MALVIVENTI E
VISTO CADERE FERITO IL COMMILITONE, INCURANTE DEL GRAVE E MANIFESTO
RISCHIO PERSONALE SI ESPONEVA CORAGGIOSAMENTE AI COLPI DEI MALFATTORI.
REAGIVA QUINDI CON L'ARMA IN DOTAZIONE CONSENTENDO AL CARABINIERE DI
PORSI AL RIPARO FINCHE' VENIVA MORTALMENTE ATTINTO AL CAPO DA UNA
SCARICA DI PALLETTONI. FULGIDO ESEMPIO
DI ELETTE VIRTU' MILITARI, EROICO ARDIMENTO E GENEROSO ALTRUISMO SPINTO
FINO AL SUPREMO SACRIFICIO DELLA VITA. Ceglie Messapica, 22 gennaio 1990 - DPR. 10 dicembre
1990
A
ricordo di quel triste evento la Città di Ceglie Messapica volle
intitolare al giovane carabiniere la già via Moretto.
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