Antologia

Antologia letteraria. Scritti, narrazioni e ricordi di Ceglie Messapica (Brindisi)

 

 

Ceglie, origine e mutamenti del nome

di Pasquale Elia 

            

       

  Durante la dominazione romana era conosciuta come Cilium - Celium – Coelium – Caelia

Essa è costruita su di un poggio alto m.303 s.l.m., sul fianco sud-orientale delle Murge, sulla linea ferroviaria Locorotondo-Francavilla Fontana.

La cartina topografica di cui sopra, si riferisce al periodo della conquista normanna e propone le città e i castelli più importanti all’epoca della prima stesura (a.1150) del Catalogus Baronum quando il Ducato di Apulia comprendeva oltre che la 

Mappa militare con le più importanti città e castelli del tempo.

Riprodotta da Catalogus Baronum Fonti per la Storia d’Italia, Roma 1972

Puglia vera e propria anche l’Abruzzo, il Molise, le Marche, la Campania, la Basilicata, la Lucania [cfr. Evelyn Jamison (a cura di), Fonti per la Storia d’Italia, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 1972; Errico Cuozzo (a cura di), Catalogus Baronum, Commentario, Fonti per la Storia d’Italia, Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Roma 1984].

Dalla lettura della mappa notiamo che Ceglie non è riportata.

Evidentemente il geografo del tempo non ritenne opportuno citare quel piccolo ed insignificante insediamento (rammento che, nel 1100, Accardo, signore e padrone di Ostuni e di Lecce, per indicare la nostra Ceglie usò il termine Castillo Cilij e non città di Ceglie), non solo, ma non sappiamo se il cartografo fosse a conoscenza di quel villaggio chiamato Ceglie.

 

La Puglia (da G. Botero, Relazioni universali, Brescia 1525). (Arch. Congedo Editore)

Civitas Neritonensis, la storia di Emanuele Pignatelli ed altri contributi (a cura di) Marcello Gaballo, Martina Franca 2001, p.16

All’epoca di Carlo I e II d’Angiò nei vari regi atti amministrativi veniva conosciuta con il nome Cilia seguita da vari predicati indifferentemente usati come Gaudo – Galdo - Gualda.

(cfr. I Registri della Cancelleria Angioina, Napoli 1950, vol. I, p.260, vol. III, Napoli 1961, p.263; ibidem, doc.n°388, reg.27, fg.235).

Per trovare finalmente quel puntino su una carta topografica riferito alla nostra città dobbiamo arrivare addirittura al 1525, ma con la parola

Celio  

Si, proprio così, uguale all’omonimo Monte di Roma. Secondo alcuni storici avrebbe tratto il nome da Celio, capo etrusco, secondo altri invece dai boschi di querce che circondavano quella località. Una cosa è certa anche Ceglie era circondata da boschi (wald = dal tedesco bosco).

 

La Puglia (da G.Castaldo, La descriptione de la Puglia, 

Venezia 1567). (Arch. Congedo Editore)

Marcello Gaballo…cit. p.14

A quei tempi non si eseguivano certamente i rilevamenti cartografici necessari, infatti, si può rilevare che la sistemazione dei paesi non corrisponde alla loro reale posizione sul terreno.

Il Papa Clemente VIII nell’atto di costituzione datato 16.7.1603 la indica

Cilij  

anche i notai Donato Antonio Ciracì, negli anni 1604-1606, Antonio Ligorio, nel 1655, Francesco Paolo Lamarina, nel 1669 – 1673, Donato Antonio Vitale, nel 1670, Onofrio Epifani, nel 1710, Domenico Antonio Lamarina, nel 1728, Congregazione dei Vescovi e Curia Oritana, nel 1748, e soprattutto il sigillo della stessa Università (Comune),

 

  Il Regno di Napoli (da J.Hondius, Atlas, Leida 1620 ca) 

(Arch. Congedo Editore)

Marcello Gaballo…cit. p.14

datato 1752 (cfr. ASNa., III Divisione Archivistica; Michele Ciracì, Stemma Civico e Gonfalone della Città di Ceglie Messapica, Notizie storiche e documenti, Ceglie Messapica 1994, documenti p.2) usavano il vocabolo

Cilij

La parola Cilij è un termine di derivazione latina che nella traduzione italiana non può diventare Ceglie, forse dovremmo intendere invece nel senso letterale della parola, estremo margine di una scarpata, ossia il significato vero e proprio di

Ciglio

 

Puglia Piana (da Mercatore, 1600 ca). (Arch. Congedo Editore)

Marcello Gaballo, ….cit.p.16

E perché non pensare che quel nome sia stato affibbiato, per fare un esempio, dai normanni o dai romani per il fatto che il Borgo antico sembra sia stato di proposito collocato proprio sul Ciglio di un precipizio?

 con il passare degli anni, poi, è stato molto facile trasformare

Ciglio in Ceglie  

Dalla cartina di cui sopra noterete che la nostra Ceglie è inserita nei confini della Terra di Bari e non in quelli della Terra d’Otranto. Sarà stata una svista di quel cartografo?

 

Marcello Gaballo,……cit. p.18

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